La norma in oggetto è stata pensata per consentire una ordinata e organica scomposizione di un sistema edilizio in più livelli, con regole omogenee
|
|
- Dino Miele
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CS Team Page 1 of 3 31/01/2011 Consulting&Software Login Tel: (+39) Fax: (+39) marketing[at]csteam[dot]com RSS Azienda Prodotti e Soluzioni Schede informative Manutenzioni Qualità Ambiente Sicurezza Dove siamo Success Story La norma UNI 8290 Ritorna Edilizia residenziale. Sistema tecnologico La norma in oggetto è stata pensata per consentire una ordinata e organica scomposizione di un sistema edilizio in più livelli, con regole omogenee La scomposizione del sistema presenta tre livelli, dando luogo a tre insiemi denominati, secondo Uni 7867 parte quarta: classi di unità tecnologiche (primo livello) unità tecnologiche (secondo livello) classi di elementi tecnici (terzo livello) Le locuzioni che compongono i vari insiemi sono dette voci. Le voci di ciascun livello sono selezionate secondo criteri di omogeneità. Le voci dei diversi livelli sono tali che i requisiti e/o sistemi di requisiti siano ad esse attribuibili in quanto caratteri suscettibili di essere definiti e tendenzialmente misurati e verificati. Le voci dei primi due livelli sono tali da essere le più opportune a rappresentare funzioni finalizzate a soddisfare esigenze dell utenza Le voci del terzo livello corrispondono a classi di prodotti che configurano attualmente modalità di risposta complessiva o parziale alle funzioni delle unità tecnologiche, ma sono tali da evitare il più possibile soluzioni precostituite.
2 CS Team Page 2 of 3 31/01/2011 Ai fini operativi, la scomposizione potrà essere estesa ad ulteriori livelli (quarto livello e successivi); la presente norma non contempla le voci di questi livelli, ma fissa alcuni criteri per la loro individuazione. La norma si fonda su un criterio di definizione dei termini basato sulla funzione convenzionalmente attribuita all oggetto, considerato come parte del sistema edilizio; ciò non preclude, per scopi particolari, la possibile attribuzione agli oggetti stessi di altre funzioni complementari di volta in volta messe in evidenza. Il metodo La Uni 8290 prefigura una sequenza classificatoria che si basa sulla scomposizione dell edificio in classi di unità tecnologiche; ogni classe di unità tecnologica è a sua volta scomposta in unità tecnologiche; ogni unità tecnologica è a sua volta scomposta in classi di elementi tecnici. La finalità del lavoro consiste nell articolare un elenco voci secondo la logica delle opere compiute, al fine di permettere stime analitiche (vedi costo per unità di misura dei singoli interventi necessari alla realizzazione di un opera); che stime elementari (vedi costo per unità di misura delle unità tecnologiche). Si ottiene così che le stesse voci possono essere ricondotte a categorie omogenee e ordinate quali: elementi tecnici peculiarità (del materiale o delle modalità di esecuzione) variabili (riferibili a caratteristiche dimensionali o prestazionali) oneri inclusi e oneri esclusi Applicazione dei sistemi di classificazione: è evidente che l attenzione si pone sulle categorie di elementi tecnici e peculiarità (del materiale o delle modalità di esecuzione), perché rappresentano il contenuto essenziale del messaggio che si vuole veicolare all utente in termini di intervento associato ad un prezzo. Si potrebbe quasi dire che una informazione basata su questi due soli elementi sarebbe sufficiente a descrivere l intervento. Per esempio: Palo trivellato eseguito con getto di calcestruzzo. Mancherebbero certamente informazioni importanti per la determinazione di un prezzo ma la comprensione del tipo di intervento sarebbe già sufficiente. Il piano di classificazione 8290, così come è stato sviluppato, permette di codificare l elemento tecnico. Anzi, per precisione, il codice , assegnato all elemento tecnico identifica in realtà la composizione di codici che rappresentano anche l unità tecnologica a cui appartiene e la classe di unità tecnologiche di riferimento. Basterà inserire un codice nella posizione che identifica l elemento tecnico per caratterizzarne informazione. Il codice rappresenterà, quindi, sempre l elemento tecnico individuato prescindendo dalle peculiarità (come materiale o modalità di esecuzione) e dalle variabili (dimensionali e prestazionali) ed anzi costituirà la categoria di informazioni su cui sarà possibile far convergere tutti i dati riguardanti i prezzi. Analogamente per definire le peculiarità del materiale e/o delle modalità di esecuzione basta attribuire loro un altra parte di codice ( ) che le rappresenterà univocamente qualunque sia l elemento tecnico di riferimento. Ciò apre, secondo noi, nuove ed interessanti prospettive nella gestione dei dati sia per quanto riguarda il monitoraggio che l analisi degli stessi. In pratica si potranno raccogliere informazioni estremamente dettagliate (a livello di variabili caratteristiche) e procedere ad aggregazioni estremamente interessanti dal punto di vista dei risultati ottenibili. Fisicamente la norma è organizzata in più parti: UNI Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Classificazione e terminologia UNI Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Analisi dei requisiti.
3 CS Team Page 3 of 3 31/01/2011 UNI Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Analisi degli agenti UNI 8290/1 FA Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Classificazione e terminologia Consulting&Software - You can with us. Copyright Tutti i diritti riservati. P.Iva: Assistenza Privacy Policy Contatti Thanks to Certificazioni
4
5
6
7
8
9
10 Norma UNI 8289:1981
11 Norma UNI : 1983
12
13
14
15 Norma UNI : elemento spaziale (sinonimo unità spaziale) Porzione di spazio fruibile destinata allo svolgimento delle attività di una unità ambientale. 2.6 elemento tecnico Prodotto edilizio più o meno complesso capace di svolgere completamente o parzialmente funzioni proprie di una o più unità tecnologiche e che si configura come componente caratterizzante di un subsistema tecnologico. 2.7 esigenza Ciò che di necessità si richiede per il corretto svolgimento di un attività dell utente o di una funzione tecnologica prestazione edilizia Comportamento reale dell organismo edilizio e/o delle sue parti nelle effettive condizioni d uso e di sollecitazione. Le prestazioni edilizie vengono normalmente classificate in: a) prestazioni ambientali; b) prestazioni tecnologiche processo edilizio Sequenza organizzata di fasi che portano dal rilevamento delle esigenze della committenza - utenza di un bene edilizio al loro soddisfacimento attraverso la progettazione, la produzione, la costruzione e la gestione del bene stesso. Il processo edilizio si può riferire ad interventi di nuova costruzione o a interventi sul costruito. a) Il processo edilizio per interventi di nuova costruzione riguarda la realizzazione di beni edilizi non ancora esistenti e consiste nella sequenza organizzata di fasi che portano dal rilevamento delle esigenze della committenza - utenza al loro soddisfacimento attraverso la progettazione, la produzione, la costruzione di un nuovo bene e la sua gestione necessaria per la conservazione della sua qualità. b) Il processo edilizio per interventi sul costruito riguarda la realizzazione di trasformazione di beni edilizi già esistenti e consiste nella sequenza organizzata di fasi che portano dal rilevamento delle esigenze della committenza - utenza al loro soddisfacimento attraverso il rilievo delle prestazioni e dei valori di un bene esistente, la progettazione e la trasformazione (demolizione, costruzione, ricostruzione) per la qualificazione o il recupero del bene stesso e la gestione del bene rinnovato per la conservazione della sua nuova qualità qualità edilizia Insieme delle proprietà e delle caratteristiche dell organismo edilizio o di sue parti che conferiscono ad essi la capacità di soddisfare, attraverso prestazioni, esigenze espresse o implicite. La qualità edilizia viene normalmente articolata in: a) qualità funzionale spaziale; b) qualità ambientale; c) qualità tecnologica; d) qualità tecnica; e) qualità operativa; f) qualità utile; g) qualità manutentiva requisito Traduzione di un esigenza in fattori atti a individuarne le condizioni di soddisfacimento
16 da parte di un organismo edilizio o di sue parti spaziali o tecniche, in determinate condizioni d uso e/o di sollecitazione. I requisiti vengono normalmente classificati in: a) requisiti funzionali spaziali; b) requisiti ambientali; c) requisiti tecnologici; d) requisiti tecnici; e) requisiti operativi; f) requisiti di durabilità; g) requisiti di manutenibilità. 3.2 prestazione ambientale Prestazione di un elemento spaziale relativa a un requisito ambientale. 3.4 requisito ambientale Traduzione di un esigenza in fattori fisico-ambientali e in richieste di servizi tecnologici, atti a individuarne le condizioni di soddisfacimento da parte di una unità ambientale. 3.5 sistema ambientale dell organismo edilizio Insieme strutturato delle unità ambientali e degli elementi spaziali, definiti nelle loro prestazioni e nelle loro relazioni. 4.2 conformità funzionale-spaziale Rispondenza di un elemento spaziale alle specificazioni funzionali-spaziali. 4.4 requisito funzionale-spaziale Traduzione di un esigenza in fattori geometrico dimensionali e di organizzazione degli spazi, atti a individuarne le condizioni di soddisfacimento da parte di un elemento spaziale. UNI 10838:1999 Pagina 4 di sistema funzionale-spaziale dell organismo edilizio Insieme strutturato degli elementi spaziali definiti attraverso le loro funzioni, le dimensioni, la morfologia, le loro posizioni reciproche e rispetto all ambiente esterno. 5.2 prestazione tecnologica Prestazione di un elemento tecnico e/o di un subsistema tecnologico relativa ad un requisito tecnologico 5.4 requisito tecnologico Traduzione di un esigenza in fattori tecnico-scientifici atti a individuarne le condizioni di soddisfacimento da parte di un subsistema tecnologico e/o di un elemento tecnico. 5.5 sistema tecnologico dell organismo edilizio Insieme strutturato di unità tecnologiche e/o di elementi tecnici definiti nei loro requisiti tecnologici e nelle loro specificazioni di prestazione tecnologica.
17 Norma UNI 11277:2008 Sostenibilità in edilizia Esigenze e requisiti di ecocompatibilità dei progetti di edifici residenziali e assimilabili, uffici e assimilabili, di nuova edificazione e ristrutturazione INTRODUZIONE La verifica dell ecocompatibilità di materiali, elementi, componenti e processi nell edilizia, richiede la definizione dei requisiti da rispettare e la valutazione delle prestazioni fornite. Sono stati messi a punto negli anni recenti diversi metodi di valutazione delle prestazioni ambientali degli edifici. I metodi di valutazione della compatibilità ambientale degli edifici rispondono alla necessità di passare da parametri di valutazione specifici (per esempio riferiti ad un singolo prodotto o a una specifica fase del ciclo di vita) ad aspetti più complessivi e alla necessità di soddisfare una domanda crescente di informazione ambientale, attraverso la pratica di misure volontarie da parte dei diversi operatori interessati. La presente norma rappresenta la prima di un gruppo di norme volte a sviluppare un metodo di riferimento nazionale della valutazione dell ecocompatibilità degli interventi edilizi. 4 CLASSI DI ESIGENZE 4.1 Salvaguardia ambientale (SAM) Insieme delle condizioni relative al mantenimento e miglioramento degli stati dei sovrasistemi di cui il sistema edilizio fa parte. 4.2 Utilizzo razionale delle risorse (URR) Insieme delle condizioni per utilizzare le risorse dell ambiente in modo coerente nei confronti degli utenti e dell ambiente stesso con un regime economico/ambientale definito. 4.3 Benessere, igiene e salute dell utente (BIS) Insieme delle condizioni relative a stati del sistema edilizio adeguati alla vita, allo svolgimento delle attività, all incolumità e alla salute degli utenti. Le condizioni di benessere fanno riferimento alla percezione sensoriale positiva dell ambiente da parte dell utente. Le condizioni di igiene e salute fanno riferimento all assenza di condizioni patogene e all incolumità degli utenti, in relazione anche a emissioni di gas tossici, presenza nell aria di particelle o gas pericolosi, emissioni di radiazioni pericolose, inquinamento o tossicità dell acqua e del suolo, difetti nell eliminazione delle acque di scarico, dei fumi e dei rifiuti solidi o liquidi, formazioni di umidità su parti o pareti dell opera. 5 REQUISITI 5.1 Utilizzo di materiali, elementi e componenti a ridotto carico ambientale I materiali, gli elementi e i componenti devono avere un ridotto carico energetico, durante tutto il ciclo di vita, e ridotte emissioni inquinanti. La selezione dei materiali da costruzione deve, quindi, essere effettuata tenendo conto delle principali categorie di impatti ambientali: eutrofizzazione, cambiamenti climatici, acidificazione, riduzione dello strato di ozono extratmosferico, smog fotochimico, inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Tali impatti dipendono dalle caratteristiche dei processi produttivi e anche dalla distanza della fonte di approvvigionamento rispetto al
18 cantiere di costruzione del manufatto edilizio, in tale ottica è opportuno privilegiare materiali provenienti da siti di produzione limitrofi al luogo di costruzione, prendendo in considerazione anche la tipologia dei mezzi che sono utilizzati in relazione ai processi di trasporto. Inoltre, gli impatti ambientali possono dipendere dalla risorse da cui derivano. Sono da privilegiare quelli derivanti da risorse rinnovabili, pur considerando che la scelta di un materiale dipende anche da altri requisiti che possono giustificare soluzioni tecnologiche differenti. 5.2 Utilizzo di materiali, elementi e componenti riciclati Deve essere previsto un elevato utilizzo di materiali, elementi e componenti riciclati per diminuire i rifiuti prodotti. 5.3 Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilità I materiali, gli elementi e i componenti devono avere un elevato grado di riciclabilità che dipende da: - condizioni relative all ubicazione del cantiere rispetto alle attività di trattamento e recupero dei materiali, che sono effettuate nel contesto territoriale; - disponibilità di spazi nel cantiere di demolizione per la raccolta dei rifiuti e dei materiali recuperati; - tecniche costruttive con cui è realizzato il manufatto edilizio; - potenzialità dei materiali che costituiscono l edificio di essere avviati a processi di recupero e/o riciclaggio; - condizioni relative alla vicinanza al sistema della viabilità. 5.4 Gestione ecocompatibile del cantiere Devono essere ridotti i consumi energetici e i livelli di inquinamento di aria, acqua, suolo e sottosuolo, in relazione alle diverse operazioni previste nel cantiere, dall utilizzo delle risorse e delle diverse sostanze alla gestione rifiuti. 5.5 Utilizzo di tecniche costruttive che facilitino il disassemblaggio a fine vita È richiesto che siano adottati sistemi costruttivi in grado di facilitare la separabilità dei componenti dell edificio durante i processi di demolizione e recupero. Le possibilità di recuperare i materiali da costruzione alla fine del ciclo di vita dell edificio dipendono dalle caratteristiche costruttive dell edificio stesso. 5.6 Riduzione degli impatti negativi nelle operazioni di manutenzione Il piano di manutenzione coordinato con il fascicolo tecnico1), dove previsto, deve contenere prescrizioni relative alla riduzione degli impatti negativi nella gestione rifiuti, alla riduzione dell utilizzo delle risorse e sostanze tossiche/nocive. 5.7 Utilizzo di materiali, elementi e componenti caratterizzati da un'elevata durabilità I materiali, gli elementi e i componenti devono avere una vita utile durevole rispetto alla vita utile dell edificio. 5.8 Gestione ecocompatibile dei rifiuti Deve essere previsto un piano di gestione del fine vita (PGFV) con indicazione dei materiali, elementi e componenti soggetti a raccolta differenziata, con successivo recupero e trattamento, rispetto alla massa totale dei rifiuti da costruzione e demolizione. Tale piano è inteso a: - pianificare, in modo ottimale la tempistica concernente le operazioni di demolizione, elaborando preventivamente un inventario particolareggiato dei materiali e degli elementi tecnici presenti nell edificio, cui fà seguito la demolizione vera e propria, che deve essere condotta secondo sequenze adeguatamente pianificate; - considerare i costi derivanti dall esecuzione delle operazioni di demolizione selettiva, in rapporto ai guadagni derivanti dal recupero dei materiali recuperati. 5.9 Riduzione dell'emissione di inquinanti dell'aria climalteranti (gas serra) La quantità di gas serra misurata in CO2 equivalente emessa per effetto dei processi di
19 conversione energetica basati su combustibili fossili, deve essere ridotta, tenendo in considerazione anche la possibilità di piantumazione di alberi in grado di assorbirla Massimizzazione della percentuale di superficie drenante La superficie di suolo caratterizzata da materiali superficiali drenanti come sabbia o terriccio pressati, ciottoli e cubetti posati a secco, prato, blocchi con frapposto materiale vegetale, deve essere estesa per favorire la penetrazione diffusa e a velocità ridotta dell acqua piovana e di scarto Contenimento dell'area di sedime degli edifici La superficie di occupazione degli edifici deve essere ridotta per limitare l impatto del costruito sul suolo Recupero ambientale del terreno di sbancamento Il terreno sbancato al di fuori dell area di sedime dell edificio deve essere il più possibile recuperato a fini ambientali per limitare l impatto sul suolo. 1) Vedere la legislazione vigente. All atto di pubblicazione della presente norma è in vigore il Decreto Legislativo 494/96 (e successive modifiche) Protezione delle specie vegetali di particolare valore ed inserimento di nuove specie vegetali Le specie vegetali di particolare valore devono essere protette e deve essere previsto, ove possibile, l inserimento di nuove specie vegetali autoctone nel rispetto dell equilibrio ecologico dell ambiente Tutela e valorizzazione della diversità biologica del contesto naturalistico L impatto negativo del progetto sul sistema naturalistico di contesto, incluse le reti ecologiche, deve essere minimo e documentato negli elaborati di progetto Adeguato inserimento paesaggistico nel contesto, anche in relazione al rispetto delle visuali e alla compatibilità con la morfologia del terreno L impatto dell'opera rispetto ai caratteri paesaggistici del contesto deve essere adeguato e documentato negli elaborati di progetto Raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani Devono essere previsti adeguati spazi per consentire la raccolta e il deposito dei rifiuti in ambito domiciliare e a scala di quartiere Riduzione del consumo di acqua potabile Il consumo di acqua potabile deve essere ridotto in relazione alla salvaguardia di questa risorsa naturale Recupero, per usi compatibili, delle acque meteoriche Deve essere previsto un efficiente recupero delle acque meteoriche finalizzato ad un utilizzo compatibile della risorsa, quale l irrigazione delle aree verdi e il lavaggio di strade e automobili Utilizzo passivo di fonti rinnovabili per riscaldamento Devono essere previsti localizzazione e forma degli edifici, nonché l utilizzo di sistemi e tecnologie in grado di fornire un effettivo apporto termico "gratuito" finalizzato al riscaldamento degli ambienti, tramite il trasferimento di calore da radiazione solare, all interno degli edifici. Tale trasferimento può avvenire utilizzando materiali come il vetro, sistemi e tecnologie quali quelli ad accumulo, ad effetto serra, a trasferimento convettivo. Nello scegliere, dimensionare e collocare un sistema solare passivo, si deve tenere conto dei possibili effetti di surriscaldamento, che possono determinarsi nelle stagioni intermedie, oltre che in quella estiva; per ovviare, è necessario progettare in modo opportuno sistemi di oscuramento operabili e di ventilazione tenendo in considerazione il variare delle caratteristiche meteorologiche e i requisiti di illuminamento naturale.
20 5.20 Utilizzo passivo di fonti rinnovabili per il raffrescamento e la ventilazione igienico-sanitaria Il ricambio d aria a fini igienico-sanitari deve essere realizzato con ventilazione naturale controllata. Deve essere previsto l utilizzo di sistemi di raffrescamento passivo degli ambienti sfruttando la localizzazione, l orientamento e la configurazione geometrica degli edifici, delle facciate e l esposizione ai venti, e utilizzando sia sistemi di controllo termico sia tecniche di dissipazione. I sistemi di controllo termico sono costituiti dalle schermature, da vetri con caratteristiche di trasmissione solare selettiva, dall isolamento termico e dall inerzia. Le tecniche di dissipazione si basano sullo scambio termico dell ambiente confinato con pozzi termici naturali, quali l aria, l acqua, il terreno e il cielo notturno, utilizzando la ventilazione naturale, il raffrescamento della massa termica, geotermico, evaporativo e radiativo Utilizzo passivo di fonti rinnovabili per l'illuminazione Devono essere previsti sistemi captanti la luce naturale, come sistemi riflettenti e condotti di luce Isolamento termico Devono essere previsti materiali e tecnologie ad elevata resistenza termica Inerzia termica per la climatizzazione Devono essere impiegati materiali e tecnologie ad elevato assorbimento termico, elevata capacità termica e sfasamento termico Riduzione del fabbisogno d'energia primaria e sostituzione di fonti energetiche da idrocarburi con fonti rinnovabili o assimilate L efficienza energetica (con riferimento all energia primaria) del sistema complessivo edificio-impianto in progetto, deve essere incrementata rispetto alla prassi corrente e all utilizzo di combustibili fossili non gassosi. Tale incremento può essere ottenuto riducendo il fabbisogno (misure di conservazione energetica e di aumento di rendimento degli impianti) e utilizzando sistemi energetici, basati su fonti rinnovabili Riduzione di scambi termici radiativi tra persona e superfici circostanti in periodi di sovrariscaldamento Le scelte progettuali, relative alla sistemazione degli spazi esterni, devono essere tali da abbassare la temperatura percepita dall utente per effetto della riduzione degli scambi radiativi tra superfici ambientali e superficie corporea Aumento di scambi termici radiativi in periodi di sottoriscaldamento Le scelte progettuali relative alla sistemazione degli spazi esterni, devono essere tali da innalzare la temperatura percepita dall utente per effetto dell aumento degli scambi radiativi tra superfici ambientali e superficie corporea Controllo degli effetti del vento dominante invernale Le scelte progettuali, relative alla sistemazione degli spazi esterni, devono essere tali da prevedere il controllo degli scambi convettivi determinati dal flusso del vento sulla superficie corporea, al fine di una loro riduzione e del conseguente aumento della temperatura percepita Controllo degli effetti del vento dominante estivo Le scelte progettuali, relative alla sistemazione degli spazi esterni, devono essere tali da prevedere il controllo degli scambi convettivi determinati dal flusso del vento sulla superficie corporea, al fine di non diminuirne la portata per un abbassamento della temperatura percepita Controllo adattativo delle condizioni di comfort termico In ambienti confinati con sistemi di climatizzazione estiva devono essere previsti dispositivi di controllo della temperatura dell aria interna, tali da consentire la possibilità di adattamento delle condizioni microclimatiche ad una maggiore variabilità termica, rispetto
21 a quella generalmente consentita dagli impianti secondo le norme correnti Riduzione degli effetti di disturbo visivi Le scelte progettuali relative alla sistemazione degli spazi esterni devono evitare il verificarsi di eventuali disturbi visivi quali, per esempio, l abbagliamento provocati dalle interazioni tra gli elementi del progetto e il contesto Illuminazione naturale Il livello di illuminazione naturale, in un ambiente confinato, deve essere garantito in modo adeguato Protezione degli spazi d'attività esterni da fonti di rumore esterne agli spazi stessi Le scelte progettuali, relative alla sistemazione degli spazi esterni, devono essere adeguate a proteggere gli spazi d attività da fonti di rumore esterni agli spazi stessi Protezione degli spazi interni da fonti di rumore Le scelte progettuali, relative agli spazi interni, devono essere adeguate a proteggere da fonti di rumore esterni gli spazi stessi Protezione degli ambienti e degli spazi esterni da variazioni del fondo elettromagnetico generato da fonti artificiali La localizzazione dell edificio deve essere adeguata a proteggere da variazioni del campo elettromagnetico a bassissima frequenza, generate da fonti artificiali, quali elettrodotti ad alta tensione Impianto elettrico e disposizione degli elettrodomestici, in modo da esporre gli utenti a valori minimi di campo elettromagnetico Le scelte progettuali relative all impianto elettrico interno devono essere adeguate a proteggere l utente da variazioni del campo elettromagnetico a bassissima frequenza Riduzione delle emissioni tossiche/nocive di materiali, elementi e componenti Le scelte progettuali, relative ai materiali, elementi e componenti esposti all aria interna e alle caratteristiche del sistema di ventilazione, devono consentire la riduzione e, possibilmente, l eliminazione di ogni emissione tossico-nociva per l utente Riduzione della concentrazione di radon I materiali utilizzati devono essere esenti da rischio d emissione di radon, e devono essere previsti sistemi di confinamento del radon eventualmente proveniente dal sottosuolo, in località geologicamente a rischio.
M.I.B.AR. MASTER INTERNAZIONALE DI BIOARCHITETTURA
M.I.B.AR. MASTER INTERNAZIONALE DI BIOARCHITETTURA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA La pianificazione sostenibile IV Modulo: Linee guida della Regione Toscana per la promozione della bioedilizia
DettagliALLEGATO 1 ALLEGATO TECNICO al regolamento per la certificazione dei consumi di energia negli edifici
ALLEGATO 1 ALLEGATO TECNICO al regolamento per la certificazione dei consumi di energia negli edifici COMUNE DI PERANO (CH) CERTIFICAZIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA NEGLI EDIFICI RELAZIONE TECNICO INDICE
DettagliLEGGE REGIONALE N. 4 DEL 09-03-2007 REGIONE VENETO INIZIATIVE ED INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DELL EDILIZIA SOSTENIBILE
LEGGE REGIONALE N. 4 DEL 09-03-2007 REGIONE VENETO INIZIATIVE ED INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DELL EDILIZIA SOSTENIBILE Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE VENETO N. 25 del 13 marzo 2007 Il Consiglio
DettagliCORSO Dl FORMAZIONE EDILIZIA SOSTENIBILE - BIOEDILIZIA (120 ore)
CORSO Dl FORMAZIONE EDILIZIA SOSTENIBILE - BIOEDILIZIA (120 ore) PROGETTO FORMATIVO MODULO 1 EDILIZIA SOSTENIBILE E BIOEDILIZIA Definizione e generalità dell edilizia sostenibile e bioedilizìa Storia della
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliNorme in materia di dimensionamento energetico
Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
DettagliParte 1: VERIFICA PROGETTO
Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite
DettagliEDIFICI AD USO PUBBLICO ECOCOMPATIBILI MOSTRA di PROGETTI Bologna SAIE 2009. Raccolta segnalazioni
EDIFICI AD USO PUBBLICO ECOCOMPATIBILI MOSTRA di PROGETTI Bologna SAIE 2009 Raccolta segnalazioni Nell ambito del progetto Percorsi di Sostenibilità, EdicomEdizioni organizza, in occasione della manifestazione
DettagliLinee guida per l efficienza energetica degli edifici
2 Linee guida per l efficienza energetica degli edifici n Premessa Le linee guida per l efficienza energetica degli edifici in attuazione del decreto di modifica del D.Lgs. 192 del 2005 sono in corso
DettagliIl contributo delle Associazioni di Categoria. Prof. Ing. Paolo Rigone
Il contributo delle Associazioni di Categoria Prof. Ing. Paolo Rigone Uncsaal, l Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio Acciaio e Leghe, è l Associazione confindustriale delle imprese italiane
DettagliTECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA I
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA - Facoltà di Architettura di Matera Classe LM/4, conforme alla DIRETTIVA EUROPEA 85/384 e al D.M. 22 ottobre 2004, n.270 a.a. 2011/2012 II ANNO Semestrale TECNOLOGIA
DettagliIL SISTEMA EDILIZIO. Si scompone in: SISTEMA TIPOLOGICO-AMBIENTALE unità spaziali e elementi spaziali
IL SISTEMA EDILIZIO Si scompone in: SISTEMA TIPOLOGICO-AMBIENTALE unità spaziali e elementi spaziali SISTEMA TECNOLOGICO unità tecnologiche e elementi tecnici Entrambi i sistemi devono soddisfare le esigenze
DettagliLa Bioclimatica nelle ristrutturazioni
La Bioclimatica nelle ristrutturazioni 1 Progettazione Bioclimatica Ogni fase di trasformazione o di utilizzo delle fonti di energia fossili è causa di problemi ambientali dovuti: all'esaurimento delle
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliQualità ambientale esterna. Qualità degli ambienti di vita. Salute. Tutela delle risorse. Pratiche e regolamenti per una buona edilizia
Pratiche e regolamenti per una buona Regolamento per l l sostenibile ed il risparmio energetico Comune di Altopascio Arch. Lucia Flosi Cheli 20 novembre 2013 Aspetti relativi alla buona previsti dal regolamento
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliNOVITA' IMPOSTE DAL DECRETO LGS. n. 311/2006 SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
NOVITA' IMPOSTE DAL DECRETO LGS. n. 311/2006 SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Il decreto legislativo n. 311 del 29.12.2006 (che modifica il precedente decreto n. 192/2005), pubblicato sulla
DettagliCOMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI
COMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE DESCRIZIONE: LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA GIOVANNI XXIII COMMITTENTE: COMUNE DI VILLAFRATI IL TECNICO: ARCH.
DettagliCORSO BASE modulo 1 4 h
ALLEGATO I - CB 1/5 CORSO BASE modulo 1 4 h Introduzione Protezione climatica ed ambientale Effetto serra naturale e di derivazione antropogena Emissioni con effetti sul clima Effetti sui cambiamenti climatici
DettagliCertificazione Energetica degli Edifici. Anteprima Linee Guida Nazionali Procedure di Certificazione secondo UNI TS 10300
Certificazione Energetica degli Edifici Anteprima Linee Guida Nazionali Procedure di Certificazione secondo UNI TS 10300 Bozza DM sulle Linee Guida Nazionali LINEE GUIDA NAZIONALI Bozza DM sulle Linee
DettagliAudit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica
In collaborazione con Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica Relatore: ing. M. Capuana Taomina,
DettagliU T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria
Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Accordo tra: Istituzione scolastica "Scuola elementare Papa G. GiovanniXXIII" e Comune di Vittoria per la realizzazione del progetto di : S O S T
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA...
INDICE 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA... 2 1.1 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONE PER LA STESURA DEL PSC... 2 1.2 I CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO... 2 1.3 IL
DettagliClimaTech: Le tecnologie (Ore: 180 MF 84 ME 96 MA CFU 20) Involucro, impianti tecnologici, building energy design
ClimaTech: Le tecnologie (Ore: 180 MF 84 ME 96 MA CFU 20) Involucro, impianti tecnologici, building energy design Fundamentals (MF) Exercises (ME) Applications (MA) Caratteristiche e comportamento dei
DettagliEfficienza energetica negli edifici
Efficienza energetica negli edifici Marco Filippi Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino data conferenza In Italia si contano circa 13 milioni di edifici, di cui l 85% sono a destinazione residenziale,
DettagliLa quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2
La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di
DettagliSistemi di ventilazione e recupero del calore
Sistemi di ventilazione e recupero del calore Premessa ( da GBC regolamento GBC Italia 2014 ) Il sistema di valutazione della sostenibilità edilizia GBC HOME è un sistema volontario, basato sul consenso
DettagliLa certificazione energetica degli edifici : strumento innovativo di risparmio energetico.
La certificazione energetica degli edifici : strumento innovativo di risparmio energetico. Il CERTIFICATO ENERGETICO : la Direttiva Europea 2002/91/CE del Parlamento e del Consiglio del 16 dicembre 2002
DettagliCalcolo della trasmittanza di una parete omogenea
Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea Le resistenze liminari Rsi e Rse si calcolano, noti i coefficienti conduttivi (liminari) (o anche adduttanza) hi e he, dal loro reciproco. (tabella secondo
DettagliDISPOSIZIONI RIGUARDO ALLA SOSTENIBILITÀ DEGLI INSEDIAMENTI. Requisiti degli insediamenti in materia di ottimizzazione dell energia
DISPOSIZIONI RIGUARDO ALLA SOSTENIBILITÀ DEGLI INSEDIAMENTI Requisiti degli insediamenti in materia di ottimizzazione dell energia 1 Riferimenti: Legge 9/10 del 1991: Norme per l'attuazione del Piano energetico
DettagliLa Finestra sul PVC PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552
La Finestra sul PVC La Finestra sul PVC n. 80 del 08/10/2014 PUBBLICATE LE NUOVE VERSIONI DELLA UNI/TS 11300-1 E -2 E UNI/TR 11552 Il 2 ottobre sono state pubblicate da UNI le nuove versioni della UNI/TS
DettagliREGOLAMENTO PER LE INIZIATIVE DI TUTELA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI
REGOLAMENTO PER LE INIZIATIVE DI TUTELA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI Approvato con delibera C.P. n. 107 del 21.12.2001 * * * * Art. 1 PREMESSE Con il presente
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliL INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI
PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,
DettagliAppendice B - Format di Attestato di Prestazione Energetica (APE)
Appendice B - Format di Attestato di Prestazione Energetica (APE) Logo DATI GENERALI Destinazione d uso Residenziale Non residenziale Classificazione D.P.R. 412/93: Oggetto dell attestato Intero edificio
DettagliREQUISITO. (Parte seconda, allegato 2, punto 19 )
REQUISITO 6.5 Sistemi e dispositivi per la regolazione degli impianti termici e per l'uso razionale dell'energia mediante il controllo e la gestione degli edifici (BACS) (Parte seconda, allegato, punto
DettagliImpianti tecnici nell edilizia storica
Impianti tecnici nell edilizia storica Docente: Prof. Francesca Cappelletti Collaboratore: Arch. Chiara Tambani 1 Programma 1) INVOLUCRO EDILIZIO: caratterizzazione termica e verifiche Resistenza termica
DettagliCHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale
CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale CRITERI EDILIZI 1. Involucro Componenti dell involucro dotati di caratteristiche atte alla limitazione degli apporti solari estivi
DettagliPinerolo Casa Energetica
Pinerolo Casa Energetica La casa che risparmia e produce energia Soluzioni per trasformare un edificio esistente in casa efficiente Giornata di studio Sala Baralis 28 marzo 2008 Consumi energetici in Europa
DettagliGeom. Francesco Minniti
A N A L I S I C O S T I D E L L A S I C U R E Z Z A P R O G E T T O E S E C U T I V O ai sensi del D.P.R. n.207/2010 e s.m.i. * * * OGGETTO : RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA PER RECUPERO FUNZIONALE IN BIVACCO
DettagliCertificazione acustica degli edifici
ANIT - Associazione Nazionale per l Isolamento Termico e acustico Certificazione acustica degli edifici PREMESSA Il comfort acustico abitativo è uno dei requisiti che caratterizza la qualità ed il valore
DettagliProduzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra
Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Impianto fotovoltaico L impianto fotovoltaico, posto sulla copertura dell edificio, permette di trasformare l energia solare in energia
DettagliTECNOLOGIA Competenze al termine del 3 anno della Scuola Secondaria di Primo grado
TECNOLOGIA Competenze al termine del 3 anno della Scuola Secondaria di Primo grado Competenza n.1 Componenti della competenza Abilità Conoscenze Attività possibili Progettare e realizzare semplici manufatti
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliA T T E S TAT O D I P R E S TA Z I O N E E N E R G E T I C A D E G L I E D I F I C I
PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI E CONSUMI STIMATI La sezione riporta l indice di prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile, nonché una stima dell energia consumata annualmente dall immobile
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS
PROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS La localizzazione degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento: proposta metodologica
DettagliPERCHE SCEGLIERE IL SOLARE TERMICO PER GLI ALBERGHI
PERCHE SCEGLIERE IL SOLARE TERMICO PER GLI ALBERGHI Produrre acqua calda sanitaria con il sole EmpowEr your future. Indice degli argomenti I costi energetici Cos è un impianto solare termico Perchè scegliere
DettagliRE 2014. Il nuovo Regolamento Edilizio di Milano: innovazione e sostenibilità degli edifici nuovi ed esistenti
RE 2014 Il nuovo Regolamento Edilizio di Milano: innovazione e sostenibilità degli edifici nuovi ed esistenti Parte Quarta Titolo IV AMBIENTE ED ECOSOSTENIBILITA Contenuti Il Titolo IV della parte IV del
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliPrincipali aspetti del Progettare una scuola
Principali aspetti del Progettare una scuola Contesto ambientale e orientamento dell edificio Aspetti distributivi e funzionali Comfort e benessere psico-fisico Aspetti gestionali di un edificio scolastico
DettagliSCELTA DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE CLASSE III CAT a.s. 2014-2015 L1 1 CONCETTO DI QUALITA Un edificio è di qualità se risponde agli scopi per i quali è stato costruito. Passato: Presente: Il riferimento
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliRaffrescamento solare di Schüco Raffrescamento innovativo ed ecologico con l energia solare
Raffrescamento solare di Schüco Raffrescamento innovativo ed ecologico con l energia solare 2 Schüco Il raffrescamento solare Il raffrescamento solare riduce i costi dell energia e aumenta il comfort Raffrescamento
DettagliPIANO DI RECUPERO. RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R.
COMUNE DI ROVIGO PROVINCIA DI ROVIGO PIANO DI RECUPERO E ubicazione: committente: RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R. 13/11
DettagliLow energy e comfort: progetti europei su edifici che raggiungono entrambi gli obiettivi www.polimi.eerg.it. Sommario
Low energy e comfort: progetti europei su edifici che raggiungono entrambi gli obiettivi www.polimi.eerg.it Lorenzo PAGLIANO Docente di Fisica dell Edificio Politecnico di Milano VI Facoltà di Ingegneria
DettagliLe evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia
Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia L allegato energetico al Regolamento Edilizio arch. filippo loiodice 12 ottobre 2011 Passirano I pesi in media.. in media.senza
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliALLEGATO A ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ
ALLEGATO A ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ La valutazione qualitativa sarà effettuata sulla base dei seguenti elementi, descritti nelle schede specifiche: 1 Valore tecnico ed estetico delle opere
Dettagli31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma
31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma Ciclo Ciclo dei dei rifiuti rifiuti Indice Indice 11 Raccolta Raccoltadifferenziata differenziata 11 Riciclaggio Riciclaggio 1/3
DettagliSportello Energia. Impianti fotovoltaici, termici e rinnovabili
Sportello Energia IMPIANTI FOTOVOLTAICI Impianti fotovoltaici, termici e rinnovabili Strumento operativo specifico in campo energetico: sistema edificio impianto, fonti rinnovabili, efficienza, incentivi,
DettagliCosa bisogna sapere sugli edifici nuovi
Cosa bisogna sapere sugli edifici nuovi Le finestre determinano il carattere della vostra casa e sono il collegamento con il mondo esterno. Le finestre sono soprattutto fonti naturali di luce che creano
Dettaglimenoenergia INTRODUZIONE
INTRODUZIONE I centri commerciali si stanno sempre più trasformando da semplici strutture di vendita a strutture destinate ad attività complesse per il tempo libero e per il benessere, con un funzionamento
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliINDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE
INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE La relazione deve contenere gli elementi descrittivi idonei
DettagliManutenzione degli edifici
Corsi di PRODUZIONE EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Manutenzione degli edifici Prof. Ing. Pietro Capone a.a. 2011-2012 PROCESSO EDILIZIO La sequenza organizzata di fasi operative che
DettagliRUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.)
RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.) IL RIFERIMENTO NORMATIVO: DGR 8/5117 del 18.07.07 e s.m. Disposizioni per l esercizio, il controllo e la manutenzione, l ispezione degli
DettagliModifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia. Giacomo Di Nora Divisione Energia ILSPA
Modifiche alla disciplina per l efficienza energetica in edilizia Giacomo Di Nora Divisione Energia ILSPA 30 settembre 2015 Normativa regionale per l efficienza energetica in edilizia Nuove disposizioni
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI
DettagliCALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150
CALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150 V2.0 del 10-05-2011 1 Riferimenti normativi Il calcolo della trasmittanza è eseguito in conformità della EN ISO
DettagliPROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico
PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico Il Governo italiano ha presentato il 19 febbraio scorso il "Nuovo piano sull'efficienza energetica, sulle rinnovabili e sull'eco industria", con
DettagliSUSTAINABLE BUILDING DESIGN
SUSTAINABLE BUILDING DESIGN UN NUOVO MODO DI PROGETTARE: - CONCETTO DI SOSTENIBILITA - ALTA EFFICIENZA ENERGETICA - INNOVAZIONE: (B.I.M.) Building Information Modeling IL CONCETTO DI EDIFICIO SOSTENIBILE
DettagliAUDIT ENERGETICO. I passi dell Audit
GET Energy Srl Sede Operativa: Via G. Avolio, 14 10023 CHIERI (TO) P.IVA e C.F 10797930012 info@getenergy.it - www.getenergy.it AUDIT ENERGETICO I passi dell Audit 1 Definizione di Audit Un Audit Energetico
DettagliIL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO
Dipartimento di Architettura e Territorio darte Corso di Studio in Architettura quinquennale Classe LM-4 Corso di Project Management, Gestione OO.PP e Cantiere - C IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO
DettagliSYSTEMPRO PROGRAMMA DI CALCOLO. Xcare
SYSTEMPRO PROGRAMMA DI CALCOLO Xcare SYSTEMPRO L esperienza di LOEX nel settore dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento radiante è alla base dello sviluppo del nuovo programma di calcolo. SystemPro
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliRendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)
Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del
DettagliVerso una qualità energetica certificata degli edifici: l esperienza di SACERT
2 Giornata Sull uso razionale dell Energia Negli edifici civili e del terziario Associazione Italiana Economisti dell Energia Verso una qualità energetica certificata degli edifici: l esperienza di SACERT
DettagliCOMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA
COMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA GUIDA PER L APPLICAZIONE DELLE NORME TRANSITORIE DI CUI AL D.LGS. N.192 DEL 19 AGOSTO 2005 E AL D.LGS. N.311 DEL 29 DICEMBRE 2006 INTRODUZIONE Allegato al Regolamento
DettagliItalia. Soluzioni aerauliche SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA PER TRATTAMENTO ARIA
Italia Soluzioni aerauliche SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA PER TRATTAMENTO ARIA 2 www.vmc-franceair.com Il nostro progetto nasce dalla volontà di concepire gli impianti di trattamento aria e di ventilazione
DettagliI SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO
I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO PREMESSA L Associazione Italiana Centro di Informazione sul PVC ha condotto un analisi ragionata e comparata di alcuni strumenti per regolamentare la materia
Dettagli5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni
Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.
DettagliLINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE DI CALORE
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE DI CALORE Torino, 22 Aprile 2013 Normativa regionale proroga obbligo Dgr.46-11968 del 4 agosto 2009 (punto 1.4.17) Gli edifici
DettagliLinee guida ai fini del riconoscimento da parte dell Organismo di accreditamento dei corsi di formazione per certificatori energetici, ai sensi della
Linee guida ai fini del riconoscimento da parte dell Organismo di accreditamento dei corsi di formazione per certificatori energetici, ai sensi della DGR VIII/875. Premessa Il presente documento riporta
DettagliStudio Tecnico S T A V I n g e g n e r i a E n e r g e t i c a
Scheda LETTERA INFORMATIVA ai sensi dell ALLEGATO 6 della PARTE SECONDA della D.A.L. 156/08 - Modello A N : Data: IMMOBILE O UNITA IMMOBILIARE OGGETTO DEL SERVIZIO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
DettagliGestione Turni. Introduzione
Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente
DettagliGUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEI DATI AGGIUNTIVI Sistema di certificazione energetica degli edifici - S.A.C.E.
Manuale d uso SACE Modulo Controlli Certificatori Energetici Rev. 01 Rev. 01 del 03-12-2014 Rif. Progetto Sistema per l esecuzione di verifiche e controlli sulle attività di certificazione energetica degli
Dettaglidegli Ingg.ri G.Fedrigo C.Gorio www.ingambiente.it - e-mail: ingambiente@bolbusiness.it
degli Ingg.ri G.Fedrigo C.Gorio VIA SOLFERINO N 55-25121 - BRESCIA www.ingambiente.it - e-mail: ingambiente@bolbusiness.it Tel. 030-3757406 Fax 030-2899490 1 2 3 INDICE 1 Generalità pag. 04 2 Il comparto
DettagliAiuto all applicazione EN-5 Raffreddamento, de-/umidificazione
Aiuto all applicazione EN-5 Raffreddamento, de-/umidificazione Contenuti e scopo Questo aiuto all applicazione tratta delle procedure e delle esigenze inerenti la progettazione, l installazione e la sostituzione
Dettagli9 - Illuminazione 266
9 - Illuminazione 266 Sommario 9.1 Illuminazione naturale... 269 9.1.1 Inserisci ambiente... 269 9.1.2 Nuovo ambiente... 271 9.1.2.1 Inserisci proprietà luminose... 274 9.1.2.2 Elimina proprietà luminosa...
DettagliPROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE
PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti
DettagliPIANO CASA RISPARMIO ENERGETICO
Normativa La realizzazione degli ampliamenti/ricostruzioni deve avvenire nel rispetto della normativa statale e regionale in materia sostenibilità energetico/ambientale e di bioedilizia. (art. 3, comma
DettagliGli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia
Gli obiettivi del Piano energetico regionale Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia 1 Il progetto del PER Il Servizio Energia è attualmente impegnato, attraverso un
DettagliCollegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Cagliari Viale Regina Elena, 23 09124 CAGLIARI I CORSO 2011
I CORSO 2011 FORMAZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE DEL SOGGETTO CERTIFICATORE ENERGETICO IN EDILIZIA SECONDO LINEE GUIDA NAZIONALI Soggetto organizzatore: Collegio Periti Industriali e Periti Industriali
DettagliMasterplan ZIPA VERDE
Masterplan ZIPA VERDE il piano idea e il prg Ambito di nuova urbanizzazione TT1.9 SUL 143.000 mq Destinazioni d uso: industrie e artigianato di produzione (compatibili con l eco-distretto), complessi terziari,
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliLa certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione prevista dalle direttive europee 2002/91/CE e 2006/32/CE.
La certificazione energetica degli edifici La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione prevista dalle direttive europee 2002/91/CE e 2006/32/CE. Nel panorama italiano, con
DettagliEcotherm Wood PLUS Protocollo Tecnico Costruttivo
Ecotherm Wood PLUS Protocollo Tecnico Costruttivo Rispetta l ambiente Confortevole Risparmio energetico Antisismica QC Costruttive QC1_Sicurezza Antisismica QC2_Resistenza e sicurezza al fuoco QC3_Efficenza
DettagliPiano delle Performance
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,
Dettagli