Corso di Radioastronomia 2
|
|
- Gabriella Coppola
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Radioastronomia 2 Aniello (Daniele) Mennella Davide Maino Dipartimento di Fisica Quarta parte: emissioni di background
2 Parte 4 Lezione 2 La radiazione cosmica di fondo Parte 2
3 Le anisotropie della radiazione cosmica di fondo
4 Da dove nascono le fluttuazioni della CMB? Durante l espansione la distribuzione dell energia nell universo non è perfettamente omogenea. Le anisotropie a larga scala sono legate alle fluttuazioni quantistiche primordiali. Le anisotropie a piccola scala nascono dalle oscillazioni acustiche nel plasma prima del disaccoppiamento
5 Da dove nascono le fluttuazioni della CMB? Fluttuazioni quantistiche Durante l espansione la distribuzione dell energia nell universo non è perfettamente omogenea. Le anisotropie a larga scala sono legate alle fluttuazioni quantistiche primordiali. Le anisotropie a piccola scala nascono dalle oscillazioni acustiche nel plasma prima del disaccoppiamento
6 Da dove nascono le fluttuazioni della CMB? i n io z lla che i sc sti O cu a Durante l espansione la distribuzione dell energia nell universo non è perfettamente omogenea. Le anisotropie a larga scala sono legate alle fluttuazioni quantistiche primordiali. Le anisotropie a piccola scala nascono dalle oscillazioni acustiche nel plasma prima del disaccoppiamento
7 L orizzonte causale alla superficie di ultima diffusione L'estrema isotropia del fondo cosmico di microonde ci dice che l'universo primordiale deve essere stato in contatto causale su scale paragonabili a quelle dell'universo osservabile La distanza percorsa dalla luce nell universo in espansione dal Big Bang fino al disaccoppiamento, ovvero a t anni è: anni è: Le dimensioni dell universo osservabile sono: per cui l orizzonte causale sottende un angolo
8 Le anisotropie del fondo cosmico alle varie scale Le anisotropie presenti nella distribuzione della materia barionica alla superficie di ultima diffusione causano una corrispondente anisotropia nella distribuzione dell intensità del fondo cosmico Alle zone più dense sono associate le zone più fredde della radiazione in quanto i fotoni associati alle zone di sovradensità perdono energia per uscire dalle buche del potenziale gravitazionale La distribuzione dell intensità della CMB sulla sfera celeste può essere descritta mediante una decomposizione in armoniche sferiche, da cui possiamo ricavare lo spettro di potenza
9 Le anisotropie del fondo cosmico alle varie scale Lo spettro di potenza è una rappresentazione statistica delle anisotropie di temperatura nel cielo
10 Grandi scale angolari (> 1 ) scaledi>potenza 1 le anisotropie sono la Lo Su spettro è una rappresentazione statistica traccia di perturbazioni nel nel cielo delle anisotropie discalari temperatura potenziale gravitazionale prima dell'inflazione
11 Scale angolari medie (< 1, > 5 ) Le anisotropie su scale Lo spettro angolari fra 1 edi 5' potenza traccianoè una rappresentazione statistica delle di temperatura nel cielo le perturbazioni di anisotropie densità causate da oscillazioni acustiche nel plasma prima del disaccoppiamento
12 Piccole scale angolari (< 5 ) Lo spettro di potenza è una rappresentazione statistica delle anisotropie di temperatura nel cielo Al di sotto di 5' le anisotropie vengono diluite dalla diffusione dei fotoni durante il disaccoppiamento.
13 La polarizzazione della CMB
14 Anisotropie di quadrupolo e polarizzazione Un segnale polarizzato non nullo nella CMB può essere generato per scattering Thomson alla superficie di ultima diffusione in presenza di un anisotropia di quadrupolo Poiché è solo il quadrupolo che contribuisce alla polarizzazione, la conseguenza è che il segnale polarizzato ha un intensità dell ordine del 10% di quello in intensità totale La possibilità di osservare un segnale polarizzato è conseguenza della durata della fase di disaccoppiamento che deve essere della durata giusta. Se fosse troppo lunga avremmo una generazione di polarizzazione in tutte le direzioni che cancellerebbe statisticamente il segnale polarizzato. Se fosse troppo breve non ci sarebbe sufficiente tempo per la generazione di un segnale polarizzato significativo
15 Possibili sorgenti di anisotropie di quadrupolo Matematicamente un quadrupolo è definito dalle armoniche sferiche di Laplace Yl,m con l = 2 Abbiamo, pertanto, cinque possibili configurazioni: m = 0 (fluttuazioni di densità del plasma, scalari) m = ± 1 (presenza di vortici nel plasma, apparentemente non rilevanti nel plasma primordiale, tensoriali) m = ± 2 (fluttuazioni tensoriali dovute a onde gravitazionali primordiali)
16 Orientazione della polarizzazione per modi E e B
17 La separazione delle componenti di foreground
18 La rimozione delle componenti di foreground Per isolare il segnale della CMB dalle emissioni di foreground è necessario effettuare misure a più frequenze e successivamente applicare degli algoritmi cosiddetti di component separation (separazione delle componenti) Gli algoritmi di component separation si possono distinguere in algoritmi di tipo blind in cui non si fa alcuna assunzione sulle caratteristiche dei foreground (a parte che il loro spettro non deve essere di corpo nero) e algoritmi di tipo non blind in cui si utilizzano dei template o dei modelli parametrici Descriviamo uno degli approcci più semplici, di tipo blind, il cosiddetto metodo internal linear combination (ILC)
19 La rimozione delle componenti di foreground Per isolare il segnale della CMB dalle emissioni di foreground è necessario effettuare misure a più frequenze e successivamente applicare degli algoritmi cosiddetti di component separation (separazione delle componenti) Gli algoritmi di component separation si possono distinguere in algoritmi di tipo blind in cui non si fa alcuna assunzione sulle caratteristiche dei foreground (a parte che il loro spettro non deve essere di corpo nero) e algoritmi di tipo non blind in cui si utilizzano dei template o dei modelli parametrici Descriviamo uno degli approcci più semplici, di tipo blind, il cosiddetto metodo internal linear combination (ILC) Supponiamo di avere N componenti di foreground e un pari numero di canali di frequenza in cui si effettua la misura. Per ogni pixel, p, il segnale misurato alla frequenza ν sarà dato da: (1)
20 La rimozione delle componenti di foreground Per isolare il segnale della CMB dalle emissioni di foreground è necessario effettuare misure a più frequenze e successivamente applicare degli algoritmi cosiddetti di component separation (separazione delle componenti) Gli algoritmi di component separation si possono distinguere in algoritmi di tipo blind in cui non si fa alcuna assunzione sulle caratteristiche dei foreground (a parte che il loro spettro non deve essere di corpo nero) e algoritmi di tipo non blind in cui si utilizzano dei template o dei modelli parametrici Descriviamo uno degli approcci più semplici, di tipo blind, il cosiddetto metodo internal linear combination (ILC) Supponiamo di avere N componenti di foreground e un pari numero di canali di frequenza in cui si effettua la misura. Per ogni pixel, p, il segnale misurato alla frequenza ν sarà dato da: (1) componente di foreground i-esima alla frequenza νj
21 La rimozione delle componenti di foreground (2)
22 La rimozione delle componenti di foreground (3)
23 L anisotropia di dipolo
24 L anisotropia di dipolo L anisotropia più intensa che osserviamo nel cielo è la cosiddetta anisotropia di dipolo È un segnale dovuto all effetto del moto del nostro sistema di riferimento rispetto a quello del Fondo Cosmico Sviluppando al primo ordine in β=v/c otteniamo: the great cosine in the sky
25 Timeline dei pricipali esperimenti di CMB
26 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline 1964 Scoperta P&W
27 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline 1964 Scoperta P&W 1977 Prima rilevazione del dipolo
28 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline 1964 Scoperta P&W 1977 Prima rilevazione del dipolo 1989 Lancio di COBE
29 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline 1964 Scoperta P&W 1977 Prima rilevazione del dipolo 1989 Lancio di COBE 1992 La prima mappa della CMB
30 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline Misure da terra e da pallone
31 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline Misure da terra e da pallone 2001 Lancio di WMAP
32 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline Misure da terra e da pallone 2001 Lancio di WMAP 2002 prima rilevazione della polarizzazione della CMB
33 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline 2003 Prima release di WMAP
34 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline 2003 Prima release di WMAP 2009 Lancio di Planck
35 La misura delle anisotropie di fondo cosmico: timeline 2003 Prima release di WMAP 2009 Lancio di Planck 2016 Seconda release di Planck
36 La missione spaziale COBEDMR (NASA)
37 The Cosmic Microwave Background Explorer - DMR Lo strumento COBE-DMR (Differential Microwave Radiometer) era una schiera di ricevitori Dicke-switched raffreddati passivamente a 90 K Comprendeva tre canali a 31.5, 53 e 90 GHz, per effettuare una separazione delle componenti base delle emissioni di sincrotrone e di free-free Non disponendo di un ottica interfacciata alle antenne la risoluzione angolare (circa 7 ) era limitata dall apertura delle antenne stesse Il rapporto segnale rumore era di circa 1
38 La misura del dipolo di COBE-DMR Direzione del moto rispetto al sistema di riferimento della CMB
39 La misura del dipolo di COBE-DMR L anisotropia di dipolo è oggi utilizzata come calibratore naturale per molti esperimenti di anisotropie della CMB (precisione < 0.1%) Direzione del moto rispetto al sistema di riferimento della CMB
40 Mappe a 53 GHz di COBE Anisotropia di dipolo: ΔT ~ ± 3.5 mk Fluttuazioni dalla Galassia, dalla CMB e del rumore strumentale: ΔT ~ ± 0.1 mk Fluttuazioni dalla CMB e del rumore strumentale: ΔT ~ ± 0.1 µk
41 Spettro di potenza dalla mappa di COBE La risoluzione angolare limitata dello strumento ha consentito di sondare solo le scale angolari molto grandi, dove troviamo l effetto delle fluttuazioni primordiali
42 Le misure da terra e da pallone fra il 1990 e il 2001
43 Gli esperimenti di CMB da COBE a WMAP
44 Gli esperimenti di CMB da COBE a WMAP
45 Gli esperimenti di CMB da COBE a WMAP Più di 20 esperimenti da terra e da pallone, dal 1990 al 2000 hanno misurato lo spettro di potenza della CMB consentendo di estendere il range di multipoli fino a circa l = 1000 Nel 2000 l esperimento antartico da pallone a lunga durata Boomerang riesce a misurare in modo preciso il primo picco dello spettro di potenza e determinare per la prima volta il parametro Ω0, da cui si ha l evidenza che l universo è molto prossimo ad avere geometria euclidea
46 La missione spaziale WMAP (NASA)
47 Il satellite Wilkinson Microwave Anisotropy Probe Il satellite WMAP è stata la seconda missione spaziale dedicata alla misura delle anisotropie di CMB Comprendeva cinque canali a 23, 33, 41, 61 e 94 GHz per effettuare una separazione delle emissioni di sincrotrone e di free-free I ricevitori erano basati su un design differenziale a pseudo-correlazione raffreddati passivamente a 90 K Mediante due piani focali e due telescopi a doppio riflettore back-to-back (apertura circa 1.3 m) lo strumento rilevava differenze fra la temperatura in due punti del cielo alla distanza di circa 120 Il satellite ha effettuato le sue osservazioni dal punto L2 ruotando su sé stesso alla velocità di circa 0.5 rpm
48 Il satellite Wilkinson Microwave Anisotropy Probe WMAP è stato lanciato il 30 giugno 2001 e ha terminato le sue operazioni il 19 agosto 2010 Nel corso dei nove anni di operazioni ha effettuato 5 release di dati La sua strategia di scansione del cielo consentiva di effettuare due coperture complete del cielo ogni anno L ottica di 1.3 m e i ricevitori dotati di amplificatori a basso rumore raffreddati a 90 K hanno consentito di ottenere una risoluzione di 13 e una sensibilita circa 25 volte migliore di COBE (16 µk su pixel di 0.5 )
49 Il satellite WMAP
50 Il satellite WMAP
51 Il satellite WMAP
52 Lo schema dei ricevitori differenziali di WMAP
53 Le mappe finali di WMAP (9 anni di dati) L ultima release di dati di WMAP (2010) coincide (quasi) temporalmente con la prima release di dati di Planck Le mappe nei cinque canali di frequenza coprono, come intervallo spettrale, le emissioni di foreground a bassa frequenza (sincrotrone e free-free) e consentono una caratterizzazione di massima delle emissioni da polveri Il minimo di emissione di foreground in intensità totale è attorno a 70 GHz
54 Lo spettro delle emissioni di foreground (intensità) Lo spettro dei foreground è stato ottenuto considerando due maschere: una che copre il 15% del cielo e l altra il 25% del cielo, per eliminare le zone di maggior contaminazione da parte del segnale galattico
55 WMAP le mappe della componente polarizzata Stokes Q Stokes U
56 WMAP le mappe della componente polarizzata WMAP è stato il primo esperimento a effettuare una misura della polarizzazione della CMB su tutto il cielo I limiti dati dalla sensibilità e dai foreground polarizzati non hanno consentito di effettuare una misura precisa dello spettro dei modi E ma solo della correlazione fra modi E e intensità totale (vedere slide successive)
57 Lo spettro di potenza di WMAP (temperatura)
58 Lo spettro di potenza di WMAP (correlazione TE)
59 Parametri cosmologici (fit a sei parametri del modello LCDM)
60 Parametri cosmologici derivati
61 La missione spaziale Planck (ESA)
62 Il satellite Planck Missione spaziale ESA Lancio: 14 maggio 2009 (Kourou, Guyana Francese) Termine operazioni: 23 ottobre 2013 Osservazioni dal punto Lagrangiano L2
63 Le mappe di Planck (intensità totale)
64 La caratterizzazione dei foreground Lo spettro dei foreground è stato ottenuto considerando due maschere: una che copre il 7% del cielo e l altra il 19% del cielo, per eliminare le zone di maggior contaminazione da parte del segnale galattico
65 La caratterizzazione dei foreground
66 La caratterizzazione dei foreground
67 Planck le mappe della componente polarizzata
68 Planck le mappe della componente polarizzata
69 Planck le mappe della componente polarizzata
70 Planck: lo spettro di potenza (temperatura) Planck ha consentito di misurare lo spettro di potenza fino a multipoli l > 2500, dove si entra nel regime di Silk damping Lo spettro è consistente con un modello LCDM a sette parametri, evidenziato dalla curva rossa Il pannello inferiore riporta le discrepanze dal modello standard. Si notano delle anomalie a grandi scale (l ~ 20) che sono tuttora oggetto di studio
71 Planck: lo spettro di potenza (componente polarizzata) Planck ha effettuato una misura senza precedenti dello spettro di potenza delle anisotropie di polarizzazione e della correlazione con l intensità totale fino a multipoli dell ordine di 2000
72 I parametri cosmologici di best-fit I risultati dei due esperimenti mostrano un accordo reciproco notevole a parte per alcuni parametri, per i quali esistono delle tensioni ancora oggetto di studio Uno di questi parametri è lo spessore ottico al tempo della reionizzazione, τ, che è fortemente dipendente dalle misure di polarizzazione sulle grandi scale angolari Il parametro τ è importante nel contesto degli studi sulla formazione delle prime stelle, i cui meccanismi sono ancora poco noti. In generale τ è direttamente correlato con il valore di z a cui è avvenuta la reionizzazione
73 Lo spessore ottico alla reionizzazione La possibilità di misurare lo spessore ottico alla reionizzazione è una possibilità molto recente, strettamente collegata alla capacità di effettuare misure precise di anisotropia della polarizzazione della CMB Le prime misure risalgono al 2003 e da allora le stime hanno indicato valori sempre minori Il motivo di questo trend va ricercato nelle incertezze di natura sistematica delle misure di polarizzazione, che con il tempo sono andate riducendosi
74 I modi B e il rapporto tensore / scalare Nel marzo 2014 il team dell esperimento BICEP2 (esperimento situato in Antartide) ha annunciato la misura di modi B di polarizzazione compatibili con un valore di r ~ 0.12 Successivamente un analisi congiunta con i dati di Planck ha mostrato che i modi B erano causati principalmente da contaminazione di polvere interstellare Il limite l analisi ha consentito di stabilire un limite superiore a r di 0.75 Oggi la misura di modi B per un eventuale detection di r è uno dei temi di maggior sviluppo sperimentale
75 Le incertezze sistematiche delle misure di Planck (70 GHz) Spettro CMB ett p S ro re o rum Le misure di spettro in temperatura sono dominate dal segnale e iniziano a essere dominate dal rumore statistico solo per valori di ℓ > 1000 > 1000 Gli effetti sistematici danno un contributo trascurabile a tutti i valori di multipolo per cui la misura è significativa Effetti sistem.
76 Le incertezze sistematiche delle misure di Planck (70 GHz) ttro e Sp re o rum ett p S r MB C o Le misure di spettro in polarizzazione temperatura sono dominate dal rumore per quasi tutti i valori di ℓ > 1000 > 20. Questo non impedisce la ricostruzione dello spettro se il rumore è puramente statistico, in quanto è possibile stimarlo mediante simulazioni Monte Carlo e rimuoverlo Gli effetti sistematici danno un contributo trascurabile per valori di ℓ > 1000 compresi fra 20 e Effetti sistem. Nel range di ℓ > 1000 compreso fra 10 e 20 gli effetti sistematici sono allo stesso livello del segnale. Questo è proprio l intervallo più critico per la misura di τ
77 Le incertezze sistematiche delle misure di Planck (70 GHz) re o rum ttro e Sp Spettro CMB (r = 0.1) Effetti sistem. Nel caso di misure di modi B l importanza delle incertezze sistematiche è ancora maggiore La figura mostra gli spettri del rumore e degli effetti sistematici rispetto a un segnale di modi B simulato per un valore del rapporto tensore scalare r = 0.1 Oggi si sa che il limite superiore per r è significativamente inferiore a 0.1 per cui il controllo delle incertezze sistematiche nei futuri esperimenti di polarizzazione di CMB sarà di fondamentale importanza
78 Conclusioni Le anisotropie della radiazione cosmica di fondo sono uno strumento che negli ultimi trent anni ha consentito di effettuare misure cosmologiche con precisioni inferiori al percento Tre missioni spaziali hanno permesso di misurare le anisotropie in temperatura con precisione limitata ormai solo dalle incertezze ineliminabili di natura statistica e astrofisica Queste misure sono compatibili con il cosiddetto modello cosmologico standard che implica la dominanza di materia e energia oscura e di geometria euclidea dell universo al tempo attuale La prossima frontiera nel campo delle misure della CMB è costituita dalle misure di polarizzazione, sia per conoscere le fasi dell universo in cui si sono formate le prime stelle che per rivelare i cosiddetti modi B che sarebbero la traccia della presenza di onde gravitazionali nell universo primordiale.
Introduzione al laboratorio di strumentazione spaziale I e II
Introduzione al laboratorio di strumentazione spaziale I e II A.A. 2011-2012 Aniello Mennella aniello.mennella@fisica.unimi.it Davide Maino davide.maino@mi.infn.it Università degli Studi di Milano Dipartimento
DettagliBande elettromagnetiche, brillanza superficiale, intensità specifica
Corso di introduzione all'astrofisica secondo modulo Programma svolto A.A. 2010-2011 Astronomia ad occhio nudo Il funzionamento dell'occhio umano Il meccanismo della visione Sensibilità spettrale 1. Potere
DettagliMisure e requisiti sperimentali di misure di anisotropia del fondo cosmico
Misure e requisiti sperimentali di misure di anisotropia del fondo cosmico Aniello Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Cosa trattiamo oggi Concetti di base nelle misure di
DettagliIntroduciamo la strategia generale per misurare le anisotropie del. foregrounds in misure di anisotropia di fondo cosmico
Introduciamo la strategia generale per misurare le anisotropie del fondo cosmico Definiamo i principali requisiti ottici (risoluzione angolare, lobi laterali) Definiamo i requisiti di stabilità del ricevitore
DettagliApprofondimenti di cosmologia
Approfondimenti di cosmologia La missione spaziale Planck Aniello Mennella Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano Liceo scientifico A. Einstein, 1 febbraio 2008 I parametri cosmologici
DettagliLa prima luce dell'universo
La prima luce dell'universo Aniello Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica I fotoni dell'universo primordiale L'universo primordiale è un plasma denso e caldo in espansione I
DettagliCorso di Radioastronomia 1
Corso di Radioastronomia 1 Aniello (Daniele) Mennella Dipartimento di Fisica Programma del corso Parte 1- Introduzione e concetti di base Breve storia della radioastronomia La nascita della radioastronomia,
DettagliMASSIMILIANO LATTANZI UNIVERSITÀ DI FERRARA
MASSIMILIANO LATTANZI UNIVERSITÀ DI FERRARA LATTANZI@FE.INFN.IT M. Lattanzi Cosmologia con la radiazione cosmica di fondo Slide 1 M. Lattanzi Cosmologia con la radiazione cosmica di fondo Slide 2 M. Lattanzi
DettagliArchitetture di ricevitori coerenti a microonde
Architetture di ricevitori coerenti a microonde Aniello Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Ricevitori total power (Definizione) Un ricevitore total power è un ricevitore che
DettagliCorso di Radioastronomia 2
Corso di Radioastronomia 2 Aniello (Daniele) Mennella Davide Maino Dipartimento di Fisica Seconda parte: emissioni da sorgenti diffuse Parte 2 Lezione 5 Osservazioni di idrogeno molecolare mediante misure
DettagliCorso di introduzione all'astrofisica
Aniello (Daniele) Mennella Secondo modulo Lezione 2 Introduzione generale all'osservazione del cielo (parte 2/2 principali requisiti sperimentali) Bande di emissione della radiazione elettromagnetica in
DettagliCorso di Radioastronomia 2
Corso di Radioastronomia 2 Aniello (Daniele) Mennella Davide Maino Dipartimento di Fisica Prima parte: principali meccanismi di emissione e assorbimento Parte 1 Lezione 4 L emissione da polvere interstellare
DettagliCorso di Radioastronomia 2
Corso di Radioastronomia 2 Aniello (Daniele) Mennella Davide Maino Dipartimento di Fisica Seconda parte: emissioni da sorgenti diffuse Parte 2 Lezione 5 Osservazioni di idrogeno molecolare mediante misure
DettagliAstrofisica e cosmologia
Astrofisica e cosmologia Lezioni d'autore Claudio Cigognetti La radiazione cosmica di fondo (SuperQuark Rai) VIDEO L'energia oscura (parte prima) VIDEO L'energia oscura (parte seconda) VIDEO La misura
DettagliLaboratorio di Fisica Moderna Cosmologia
Laboratorio di Fisica Moderna Cosmologia Programma di oggi Da dove vengono le mappe di CMB Le mappe di CMB del satellite Planck Estrazione dello spettro di potenza Localizzazione del primo picco Misura
DettagliA. Zacchei "Frequency maps generation"
A. Zacchei "Frequency maps generation" L eco del BigBang misurato da un satellite Italo/Francese, PLANCK A. Zacchei INAF-OATs on behalf of the Planck Collaboration Overview 1. La CMB 2. Il Satellite Planck
DettagliCartoline dal big bang. Carlo Baccigalupi SISSA, settore di Astrofisica
Cartoline dal big bang Carlo Baccigalupi SISSA, settore di Astrofisica Contenuto Quanto è grande l Universo? La radiazione cosmica di fondo: : un fossile osservabile del Big Bang! Cosmologia di precisione
DettagliCorso di Radioastronomia 2
Corso di Radioastronomia 2 Aniello (Daniele) Mennella Davide Maino Dipartimento di Fisica Quarta parte: emissioni di background Parte 4 Lezione 3 Il fondo cosmico infrarosso - CIB Lezione basata su: A.
DettagliCosmologia AA 2016/2017 Prof. Alessandro Marconi
Cosmologia AA 2016/2017 Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze INAF - Osservatorio Astrofisico di Arcetri Contatti, Bibliografia e Lezioni Prof. Alessandro Marconi
Dettagli1965: LA SCOPERTA DELLA RADIAZIONE COSMICA DI FONDO. Mario Zannoni
1965: LA SCOPERTA DELLA RADIAZIONE COSMICA DI FONDO Mario Zannoni 1 RelativitàCMB.key - 20 novembre 2015 La scoperta della Radiazione Cosmica di Fondo a Microonde (CMB) compie 50 anni! Ma potrebbe compierne
DettagliLezione 5. Cenni di cosmologia (parte I il modello cosmologico standard)
Lezione 5 Cenni di cosmologia (parte I il modello cosmologico standard) Coordinate fisiche e comoventi Nei modelli cosmologici si utilizzano due tipi di sistemi di coordinate: Coordinate fisiche: il sistema
DettagliStefano Borgani Dipartimento di Fisica Universita di Trieste (INAF & INFN - Trieste)
Il Lato Oscuro dell Universo Stefano Borgani Dipartimento di Fisica Universita di Trieste (INAF & INFN - Trieste) Episodio 1: L Universo che osserviamo Episodio 2: I fondamenti della Cosmologia moderna
DettagliCosmologia. AA 2012/2013 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia
Cosmologia AA 2012/2013 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Contatti, Bibliografia e Lezioni Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia, stanza 254 (2 o piano) Via
DettagliMisure di polarizzazione mediante ricevitori differenziali a microonde
Misure di polarizzazione mediante ricevitori differenziali a microonde Aniello Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Corso di laboratorio di strumentazione spaziale I A. Mennella
DettagliAppunti di Cosmologia
Appunti di Cosmologia Corso di Cosmologia AA 2013/2014 Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze Dispense e presentazioni disponibili all indirizzo http://www.arcetri.astro.it/
DettagliLezione 5. Cenni di cosmologia (parte I il modello cosmologico standard)
Lezione 5 Cenni di cosmologia (parte I il modello cosmologico standard) La legge di Hubble Le osservazioni Telescopio Hooker (2.5 m) all'osservatorio di Mt Wilson (California) Distanza misurata mediante
DettagliCosmologia. AA 2011/2012 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia
Cosmologia AA 2011/2012 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Contatti e Materiale Didattico Alessandro Marconi alessandro.marconi@unifi.it tel: 055 2055227 Largo Fermi 2 Porta Osservatorio
DettagliCorso di Radioastronomia 2
Corso di Radioastronomia 2 Aniello (Daniele) Mennella Davide Maino Dipartimento di Fisica Prima parte: principali meccanismi di emissione e assorbimento Parte 1 Lezione 2 L emissione di sincrotrone La
DettagliSpettro di corpo nero, temperatura di brillanza e temperatura di antenna
Spettro di corpo nero, temperatura di brillanza e temperatura di antenna Aniello Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Cosa trattiamo oggi Lo spettro di corpo nero Perché il
DettagliMateria oscura nell Universo
Materia oscura nell Universo Biblioteca Civica Archimede Settimo Torinese, aprile 2013 Alessandro Bottino Università di Torino/INFN Un viaggio in tre tappe nell Universo Pi Prima tappa: Le osservazioni
DettagliCome mai da millenni stiamo tutti col naso all insù?
Come mai da millenni stiamo tutti col naso all insù? Emanuele Salerno 21/03/2005 La storia inizierebbe circa tredici miliardi e mezzo di anni fa Ma partiamo dal 1915 (con qualche breve flashback) Albert
DettagliMisure e requisiti sperimentali di misure di spettro e anisotropia del fondo cosmico
Misure e requisiti sperimentali di misure di spettro e anisotropia del fondo cosmico Aniello Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Cosa trattiamo oggi Richiamiamo la temperatura
DettagliL Effetto Sunyaev-Zel dovich
L Effetto Sunyaev-Zel dovich Raffaele Pontrandolfi Corso di Astrofisica e Particelle Elementari Motivazione Mostrare in modo introduttivo come dall effetto Sunyaev-Zel dovich termico si può ricavare la
DettagliModello Cosmologico Standard Paola M. Battaglia
Modello Cosmologico Standard Paola M. Battaglia l alba dell universo I primi risultati cosmologici del satellite Planck Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Fisica 11 aprile 2013 Cosmologia
DettagliLo spettro di corpo nero
Lo spettro di corpo nero Perché il fondo cosmico ha uno spettro di corpo nero? L'evoluzione dello spettro del fondo cosmico di microonde con l'espansione dell'universo La temperatura di brillanza. Definizione
DettagliChe cos è Planck e a che cosa serve
Che cos è Planck e a che cosa serve P. de Bernardis Dipartimento di Fisica Università di Roma La Sapienza 14/05/2009 Launch day Planck Planck è un telescopio per microonde, lanciato nello spazio profondo
DettagliDocente: Alessandro Melchiorri
Astronomia Lezione 8/1/2016 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2015/ Libri di testo consigliati:
DettagliLezione 6. Cenni di cosmologia (parte II osservazioni dell'universo lontano: due esempi)
Lezione 6 Cenni di cosmologia (parte II osservazioni dell'universo lontano: due esempi) Evidenze di energia oscura mediante osservazioni di supernove di tipo Ia Le supernove di tipo Ia sono causate dal
DettagliF. Piacentini - Roma1
Lo spettro di potenza angolare della radiazione di fondo cosmica F. Piacentini - Roma1 Page 1 Lo spettro di potenza angolare della radiazione di fondo cosmica F. Piacentini - Roma1 Page 2 Mappe della radiazione
Dettagli5 CORSO DI ASTRONOMIA
5 CORSO DI ASTRONOMIA Evoluzione dell Universo e Pianeti Extrasolari 13 febbraio 2016 spiegazioni di Giuseppe Conzo Parrocchia SS. Filippo e Giacomo Oratorio Salvo D Acquisto SOMMARIO Parte Prima La Teoria
DettagliIL DESTINO DELLA COSTANTE COSMOLOGICA L ERRORE PIÙ GRAVE DI EINSTEIN
IL DESTINO DELLA COSTANTE COSMOLOGICA L ERRORE PIÙ GRAVE DI EINSTEIN La Relatività Generale Le forze di gravità sono associate a deformazioni dello spazio ed eventualmente del tempo ( Lo spazio si deforma
DettagliTutti i colori dell Universo. Roberto Battiston INFN e Universita di Perugia Laboratori di Frascati 6 ottobre 2004
Tutti i colori dell Universo Roberto Battiston INFN e Universita di Perugia Laboratori di Frascati 6 ottobre 2004 1 2 3 L universo si studia osservando le informazioni = particelle che esso ci invia 4
DettagliSull Espansione dell Universo. Silvano Massaglia Dipartimento di Fisica Università di Torino
Sull Espansione dell Universo Silvano Massaglia Dipartimento di Fisica Università di Torino Seminario Didattico 2014 1 Sommario Il quadro osservativo in cosmologia Il Big Bang, l inflazione e L Universo
DettagliRicevitori a pseudo-correlazione, caratteristiche di rumore
Ricevitori a pseudo-correlazione, caratteristiche di rumore Aniello Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica L'idea di base del ricevitore a pseudo-correlazione Cielo Segnale di
DettagliMISSIONE SPAZIALE PLANCK: VERSO L ALBA DEL TEMPO
Scienze fisiche Cosmologia Istituto Lombardo (Rend. Scienze) 147, 183-209 (2013) MISSIONE SPAZIALE PLANCK: VERSO L ALBA DEL TEMPO Nota del s.c. MARCO BERSANELLI (*) (Adunanze del 22 marzo 2012 e del 19
DettagliLa radiazione di corpo nero - II. Edoardo Milotti CdS Fisica A. A
La radiazione di corpo nero - II Edoardo Milotti CdS Fisica A. A. 2007-8 Irradianza in funzione della frequenza dove ( ) 3 I() = 4 2 3 c 2 e 2 1 = k 3 2 2 c 2 k 2 e 2 kt 1 x 3 = k 3 T 3 2 2 c 2 e x 1 x
DettagliCorso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014. Programma svolto
Corso di introduzione all'astrofisica A.A. 2013/2014 Programma svolto Lezione 1 Astronomia ad occhio nudo Com'è fatto l'occhio. Elementi di base della visione ad occhio nudo. La risoluzione angolare dell'occhio,
DettagliCorso di Radioastronomia 1
Corso di Radioastronomia 1 Aniello (Daniele) Mennella Dipartimento di Fisica Quinta parte: interferometria Parte 5, Lezione 2 Interferometria a sintesi di apertura Il principio di ricostruzione dell immagine
DettagliLucio Paternò Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Catania
Lucio Paternò Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Catania EINSTEIN 1915 Nascita della Relatività Generale e della Cosmologia Moderna R - g R + g = (8 G/c 4 )T R tensore di curvatura di Ricci
DettagliSEPARAZIONE DELLE COMPONENTI ASTROFISICHE TRAMITE ALGORITMI DI INDEPENDENT COMPONENT ANALYSIS: APPLICAZIONE ALL ESPERIMENTO BEAST
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica SEPARAZIONE DELLE COMPONENTI ASTROFISICHE TRAMITE ALGORITMI DI INDEPENDENT COMPONENT ANALYSIS:
DettagliCome estrarre informazioni dalla CMB
Come estrarre informazioni dalla CMB Quali informazioni cerchiamo: parametri cosmologici gaussianità sorgenti galattiche ed extra-galattiche presenza di altri fondi diffusi ma lo scopo principale sono
DettagliIl lato oscuro dell universo
Gran Sasso Science Institute - L'Aquila 25-26 Ottobre 2018 Nuovi orizzonti di una scienza in divenire Il lato oscuro dell universo Marco Bersanelli Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano
DettagliPlanck: uno sguardo all alba dei tempi
cosmologia Planck: uno sguardo all alba dei tempi Il satellite dell Agenzia spaziale europea traccerà una mappa della radiazione emessa dal cosmo subito dopo la sua nascita con un dettaglio mai raggiunto
DettagliRicevitori a pseudo-correlazione, caratteristiche di rumore
Ricevitori a pseudo-correlazione, caratteristiche di rumore Aniello Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Cosa trattiamo oggi Ricevitori differenziali a pseudo correlazione,
DettagliBreve storia della cosmologia e del ruolo della radiazione cosmica di fondo
Breve storia della cosmologia e del ruolo della radiazione cosmica di fondo di Gianni Bernardi 1 Compendio di come la cosmologia è evoluta dalla sua nascita all inizio del 1900 fino ad oggi. In questa
DettagliCosmologia Semplice: La Cosmologia Moderna. Stefano Spagocci GACB
Cosmologia Semplice: La Cosmologia Moderna Stefano Spagocci GACB Cosmologia Classica Agli inizi degli anni '70, la cosmologia classica aveva ottenuto diversi successi teorici e sperimentali. Friedmann
DettagliCorso di Radioastronomia 2
Corso di Radioastronomia 2 Aniello (Daniele) Mennella Davide Maino Dipartimento di Fisica Seconda parte: emissioni di background Parte 4 Lezione 1 La radiazione cosmica di fondo Parte 1 Cos è la radiazione
DettagliF. Piacentini - Roma1
Misure della radiazione cosmica di fondo dallo spazio (lezione 1) Ciclo di lezioni per Dottorandi in Fisica e Astronomia F. Piacentini - Roma1 Page 1 Il cielo a microonde prima detezione Penzias & Wilson
DettagliFilippo Mannucci Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astrofisico di Arcetri
Filippo Mannucci Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astrofisico di Arcetri La scienza prima del 500 1. La Terra è comodamente al centro dell universo Voi siete qui Un formidabile sistema: astronomia
DettagliL Universo Invisibile. Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. astrofisico
L Universo Invisibile Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. astrofisico CONTENUTO DELLA PRESENTAZIONE 1. Onde elettromagnetiche e le varie frequenze 2. Fotografia nell infrarosso e nell ultravioletto 3. Intensificazione
Dettagli7 CORSO DI AGGIORNAMENTO PER INSEGNANTI
G RUPPO ASTRONOMICO T RADATESE Aprile 2008 7 CORSO DI AGGIORNAMENTO PER INSEGNANTI 8 Lezione: La NUOVA COSMOLOGIA Rel. C.Guaita LA COSMOLOGIA DOPO WMAP..... L origine dell Universo alla luce delle nuove
DettagliBig Bang, materia e antimateria
Big Bang, materia e antimateria Andrea Bizzeti Università di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche Physics Class, Modena 23/09/2015 Le domande fondamentali
DettagliUniverso in evoluzione. Universo statico. modifica delle equazioni di campo della R.G. costante cosmologica. Albert Einstein
1917 G µν = k T µν Universo in evoluzione Universo statico modifica delle equazioni di campo della R.G. Albert Einstein G µν Λ g µν = k T µν costante cosmologica 1922 G µν = k T µν Universo in espansione
DettagliTEMPERATURA D ANTENNA Rumore d antenna, origine ed effetti sul rapporto S/N nelle applicazioni via satellite o in radioastronomia
A.R.I. Sezione di Parma TEMPERATURA D ANTENNA Rumore d antenna, origine ed effetti sul rapporto S/N nelle applicazioni via satellite o in radioastronomia 5 novembre 2010, ore 21 - Carlo, I4VIL Per ogni
DettagliIntroduzione al laboratorio di strumentazione spaziale (I e II)
Introduzione al laboratorio di strumentazione spaziale (I e II) Aniello Mennella e Davide Maino Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Informazioni generali Laboratorio parte 1 Struttura
DettagliIl modello cosmologico standard e l enigma dell espansione
Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio astronomico di Brera Universo in fiore Il modello cosmologico standard e l enigma dell espansione Luigi Guzzo Luigi.guzzo@brera.inaf.it INAF-Osservatorio
DettagliE noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la
1 E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la lunghezza d onda ( ), definita come la distanza fra due
DettagliPolarizzazione, i parametri di Stokes e la loro misura
Polarizzazione, i parametri di Stokes e la loro misura Aniello Mennella November 17, 2008 1 Introduzione Consideriamo un onda piana che si propaga nel vuoto e fissiamo una terna cartesiana con l asse
DettagliINTRODUZIONE. ...et semina rerum...quod ex illis sunt omnia primis... e semi delle cose, che gli elementi primi son essi, onde il tutto si forma.
INTRODUZIONE Una relazione profonda collega i fenomeni su grande scala ai costituenti fondamentali della materia; La relazione tra le cose e i i semi delle cose, di cui ci parla Lucrezio. Questo legame
DettagliCorso di fisica generale con elementi di fisica tecnica
Corso di fisica generale con elementi di fisica tecnica Aniello (Daniele) Mennella Dipartimento di Fisica Secondo modulo Parte prima (fondamenti di elettromagnetismo) Lezione 4 Onde elettromagnetiche Sommario
DettagliAstroparticelle: uno strumento per indagare l universo
Le Donne nella Scienza Astroparticelle: uno strumento per indagare l universo l Ofelia Pisanti Dipartimento di Scienze Fisiche e INFN - Napoli Interazioni fondamentali e Struttura dell Universo Napoli,
DettagliAstroparticelle: uno strumento per indagare l universo
Le Donne nella Scienza Astroparticelle: uno strumento per indagare l universo l Ofelia Pisanti Dipartimento di Scienze Fisiche e INFN - Napoli Interazioni fondamentali e Struttura dell Universo Napoli,
DettagliSpettro delle onde elettromagnetiche. Ottica: luce visibile leggi della riflessione e rifrazione
Spettro delle onde elettromagnetiche Ottica: luce visibile leggi della riflessione e rifrazione Introduzione Abbiamo visto che la propagazione della radiazione elettromagnetica nel vuoto è regolata dalle
DettagliStudio dei lobi in banda X della radiogalassia Pictor A
Studio dei lobi in banda X della radiogalassia Pictor A Giulia Migliori Dipartimento di Astronomia, Università di Bologna INAF / IASF - Bologna Paola Grandi, Giorgio Palumbo INAF/IASF Bologna, Universita
DettagliCosmologia con la radiazione cosmica di fondo
Cosmologia con la radiazione cosmica di fondo Paolo Natoli Università di Ferrara e INFN Nazzareno Mandolesi Copenahgen 9 th June 2011 Il Grande Carro, così come visibile ad Arles settembre 1888, alle
DettagliIl curriculum magistrale in Fisica Teorica
Il curriculum magistrale in Fisica Teorica Scopo principale: è quello di fornire basi solide e complete per una piena comprensione e capacità di sviluppo ulteriore riguardo a: - studio e modellizzazione
DettagliCaratterizzazione in laboratorio di componentistiche a microonde
Caratterizzazione in laboratorio di componentistiche a microonde Dott.ssa Paola Battaglia Dott. Cristian Franceschet Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Cosa trattiamo oggi Caratterizzazione
DettagliCorso di Cosmologia dell Universo Primordiale
Corso di Cosmologia dell Universo Primordiale Prof. Nicola Bartolo Dipartimento di Fisica e Astronomia G. Galilei Ufficio 236 e-mail: bartolo@pd.infn.it Tel. 049-827-7125 http://www.pd.infn.it/~bartolo/
DettagliDeterminazione della curva di luce e della massa di NGC 2748
Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748 Marco Berton, Liceo Scientifico U. Morin - Mestre Alessio Dalla Valle, Liceo Scientifico G. Bruno Mestre Luca Marafatto, Liceo Classico M. Foscarini
DettagliStudio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton
Studio di sorgenti X all interno della Piccola Nube di Magellano con il satellite per astronomia X XMM-Newton Relatore interno: Prof. P. Pizzochero Relatore esterno: Dott. S. Mereghetti Sommario 1 2 3
DettagliL universo fra scienza e arte
www.centrocandia.it Melzo, 24 settembre 2017 Ai soci, amici e conoscenti Carissimi, è la prima volta che diamo avviso di un incontro pubblico un mese prima dell evento. La ragione? Semplice: darvi la possibilità
DettagliNuclei Galattici Attivi nei raggi X. Sunday, December 16, 12
Nuclei Galattici Attivi nei raggi X - SED degli AGN: emissione X in forte eccesso rispetto alla coda attesa per un disco di accrescimento - Emissione 0.1-100 kev: 1-20% della luminosita totale - E una
DettagliLa missione Planck. Francesco Piacentini. il lancio e le fasi della missione. 14 Maggio 2009 lancio di Planck. Francesco Piacentini.
La missione Planck il lancio e le fasi della missione Page 1 Il lancio di Planck Planck viene lanciato dallo spazioporto di Kourou (Guiana Francese) 14 maggio 2009, 13:12 UTC (15:12 CET) + 55 minuti di
DettagliOrigine ed Evoluzione dell Universo. Lezione 16
Origine ed Evoluzione dell Universo Lezione 16 Sommario Perchè il cielo è buio? L espansione cosmica ed il tempo di Hubble. Il Big Bang ed il fondo cosmico a micro-onde. L esplosione cosmica. La geometria
DettagliPROGETTO EEE: RISULTATI SCIENTIFICI. Stefano Grazzi, Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi, Roma Lodi, Liceo Gandini, 18/11/2016
PROGETTO EEE: RISULTATI SCIENTIFICI Stefano Grazzi, Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi, Roma Lodi, Liceo Gandini, 18/11/2016 Primi Risultati scientifici ottenuti dal Progetto EEE Coincidenze tra due
DettagliIndicazioni sulla distanza dei blazar da osservazioni gamma ad alta energia
Indicazioni sulla distanza dei blazar da osservazioni gamma ad alta energia Elisa Prandini Per la Collaborazione MAGIC XCV Congresso Nazionale SIF, Bari, 2 Ottobre 2009 I Nuclei Galattici Attivi (AGN)
DettagliL Universo visto da Planck. Carlo Baccigalupi SISSA, settore di Astrofisica
L Universo visto da Planck Carlo Baccigalupi SISSA, settore di Astrofisica Contenuti Lontano nello spazio, indietro nel tempo L eco del Big Bang L Universo neonato fotografato dai satelliti COBE, WMAP,
DettagliAbbiamo visto al p rimo paragrafo come all oscillatore armonico veniva attribuita l energia totale
Abbiamo visto al p rimo paragrafo come all oscillatore armonico veniva attribuita l energia totale E totale = n + 1 h 2 Il termine trascurato nel ricavare la funzione e la legge di Planck, deve essere
DettagliIl sole a microonde. Aniello (a.k.a. Daniele) Mennella. Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica
Il sole a microonde Aniello (a.k.a. Daniele) Mennella Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica 6 ottobre 2016 Lezione 02 Il sole: un corpo nero? Il Sole può essere considerato un emettitore
Dettagli1. L ambiente celeste
1. L ambiente celeste Arecibo (Puerto Rico, Antille), 12 ottobre 1992: cinquecentesimo anniversario della scoperta dell America. Il potente radiotelescopio, la cui parabola riveste un ampia cavità naturale,
DettagliMisteri nell Universo
Misteri nell Universo Quali sono le forme di materia ed energia nell universo osservabile? Quale e la ricetta (ingredienti e proporzioni) del nostro universo? 1 L eredità di Copernico Quale è la relazione
DettagliIndice. Parte I Fondamenti teorici
Parte I Fondamenti teorici 1 I fondamenti della Relatività Ristretta... 3 1.1 Postulati della Relatività... 4 1.2 Trasformazioni di Lorentz e di Poincaré... 5 1.2.1 Linearità delle trasformazioni.....
DettagliSi fuit aliquod tempus antequam faceres caelum et terram
Si fuit aliquod tempus antequam faceres caelum et terram Alessandro De Angelis Dipartimento di Fisica dell Universita di Udine e INFN Trieste Giornate Scientifiche di Udine e Pordenone, Marzo 2002 Time
DettagliLezione 5. La misura delle distanze in astrofisica
Lezione 5 La misura delle distanze in astrofisica La misura delle distanze in astrofisica Per misurare le distanze dagli oggetti celesti è necessario disporre di regoli e di una scala che consenta di calibrare
Dettaglimercoledì 13 febbraio 2013 Universo Primitivo Adriano Fontana INAF - Osservatorio Astronomico di Roma Università La Sapienza - Roma
Universo Primitivo Adriano Fontana INAF - Osservatorio Astronomico di Roma Università La Sapienza - Roma Nebbie cosmiche: le prime galassie dell'universo. Adriano Fontana INAF - Osservatorio Astronomico
DettagliUn applicazione della teoria cinetica: Assorbimento di Landau
Un applicazione della teoria cinetica: Assorbimento di Landau L equazione di Vlasov, applicabile a plasmi di alta temperatura, in cui gli effetti delle collisioni possono essere ignorati, e un equazione
Dettagli