Ipotesi scheda del progetto Bando Salute Comitato Tecnico della Rete Città Sane del 5 e 6 luglio 2011di Torino

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1 Ipotesi scheda del progetto Bando Salute Comitato Tecnico della Rete Città Sane del 5 e 6 luglio 2011di Torino Contesto Un recente documento pubblicato dall Istituto Superiore di Sanità, auspica che i risultati della ricerca nel campo del benessere degli anziani, in particolar modo quelle che promuovono l invecchiamento attivo possano essere condivisi all interno del mondo della ricerca in modo da evitare la frammentazione. Infatti la vecchiaia non sempre è piacevole o facile. Il deterioramento della vista e dell udito, la perdita della memoria, la demenza, la mobilità limitata e l esclusione sociale possono essere problemi alquanto seri per molte persone e per le loro famiglie. Allo stesso tempo, l incremento dell aspettativa di vita, associato al calo delle nascite avvenuto nel corso degli ultimi 30 anni, aumenterà la popolazione degli over 60 dal 21% di oggi al 34% del L età media della popolazione è aumentata velocemente negli Stati Membri, e anche più velocemente del Centro e dell Est Europa. Il minor numero di persone giovani che entreranno nel mercato del lavoro determinerà senz altro l aumento dell indice di dipendenza senile con tutte le conseguenze che questo fatto comporta sul sistema di Welfare in generale. L invecchiamento rappresenta perciò una grande sfida per i sistemi di cura della salute, servizi sociali, per il sistema pensionistico ma anche per le professioni mediche. Sia la classe politica che quella dei i professionisti devono investire molto sulla ricerca per estendere il sapere sulla genetica della vecchiaia al fine di sviluppare nuove medicine e tecnologie per gli anziani. Inoltre è necessario migliorare la capacità delle Istituzioni deputate al mantenimento del benessere delle persone. Anche nel libro bianco Un Impegno comune per la salute: Approccio strategico dell UE per il periodo , il legislatore comunitario ha voluto esprimere la propria preoccupazione per le ricadute che l invecchiamento veloce della popolazione può esercitare sul sistema sanitario. Si sostiene inoltre che Favorire un invecchiamento sano significa, da un lato, promuovere la salute lungo tutto l'arco della vita in modo da prevenire i problemi di salute e le disabilità fin dalla più giovane età, e, dall'altro, combattere le disparità a livello di salute derivanti da fattori sociali, economici e ambientali. Questi aspetti sono strettamente legati all'obiettivo strategico generale della Commissione a favore della solidarietà. Sempre la Commissione 1 a proposito della promozione di un buono stato di salute in una Europa che invecchia, sostiene che l'invecchiamento sano va sostenuto con misure destinate a promuovere la salute e a prevenire le malattie lungo tutto l'arco della vita intervenendo sulle principali problematiche fra cui la malnutrizione, l'attività fisica, il consumo di alcol, droghe e tabacco, i rischi ambientali, gli incidenti stradali e quelli domestici. Il miglioramento della salute dei bambini, degli adulti in età lavorativa e degli anziani contribuirà a garantire una popolazione sana e produttiva e favorirà l'invecchiamento sano oggi e in futuro. L'invecchiamento in buona salute sarà favorito anche da azioni destinate a promuovere stili di vita sani e a ridurre i comportamenti dannosi nonché a prevenire e curare patologie specifiche, quali i disordini genetici. Occorre promuovere attivamente lo sviluppo della medicina geriatrica, ponendo l'accento sull'assistenza individualizzata. Altre importanti tematiche da considerare sono le cure palliative e una migliore comprensione delle malattie neurodegenerative come l'alzheimer[ ] Anche l OMS 2 considera che l invecchiamento della popolazione sia una questione fondamentale per chi ha responsabilità politiche. A questo riguardo si interroga sulle modalità di offerta di una migliore qualità della vita agli anziani senza tuttavia mettere a repentaglio la tenuta dei sistemi di Welfare. Inoltre, sempre la stessa Istituzione, si pone l interrogativo sul giusto bilanciamento tra Stato e famiglie nella presa in carico di persone che necessitano di assistenza. 1 ibidem 2 Active ageing a policy framework 1 di 10

2 Figura 1: Indice di dipendenza senile: EU Invecchiamento attivo If ageing has to be positive experience, a longer life must be accompained by continuing opportunies for health, partecipation and security 3 L invecchiamento attivo è il processo di ottimizzazione delle opportunità per la salute, per la partecipazione e la sicurezza in relazione alla valorizzazione della qualità della vita durante il periodo dell invecchiamento. E un processo che vale sia per l individuo sia per la collettività. Permette alla popolazione di esprimere il proprio potenziale fisico, sociale e psichico attraverso tutto il corso della vita e di partecipare alla vita sociale in relazione ai propri bisogni, desideri e capacità: nello stesso tempo si provvede a dare alle stesse persone una adeguata protezione, sicurezza e cura quando se ne verifica il bisogno. Il concetto di invecchiamento attivo espresso dall OMS torna ad essere utile soprattutto quando si considera la vita della persona con una prospettiva di Life course Approach to Active Ageing secondo il quale le persone non sono riconducibili ad un solo gruppo omogeneo e le diversità individuali tendono a crescere con l avanzare dell età. Per questo motivo gli interventi che creano ambienti di sostegno e di protezione della salute sono molto importanti a tutti i livelli della vita 3 Active Ageing: A policy Framework OMS 2 di 10

3 Figura 2: Motivazioni del "Life Course Approach" rispetto alla cura NCDs Le malattie non comunicabili (NCDs) sono la causa principale di morbilità e di mortalità in tutte le regioni del mondo, oltre ad essere un onere non indifferente per le casse dello Stato e per la società più in generale. Molte di queste malattie sono preventivabili o possono essere posticipate. Il fallimento della prevenzione e del controllo della crescita delle NCDs costituisce un ipotesi di aumento dei costi, umani e sociali per la società; inoltre assorbe una gran quantità di risorse finanziarie che potrebbero essere impegnate per i problemi di salute di altri gruppi di popolazione. 3 di 10

4 Figura 3: Active Ageing e determinanti Fonte OMS La figura di sopra, mostra un insieme di fattori (determinanti) che coinvolgono la popolazione dai quali dipende l invecchiamento attivo. Questi determinanti dovrebbero essere applicati al percorso di vita di tutte le fasce di età e non soltanto alla salute degli anziani. Aree di intervento sulle quali agire per favorire l invecchiamento attivo: Demenza Senile (vedi progetto di seguito) Prevenzione delle cadute Depressione Tabacco Attività Fisica Salute alimentare Alcol Medicamenti Salute dentale Compliance alle cure mediche Altro 4 di 10

5 Dal progetto Allenamento della Memoria ai Percorsi del Cuore e della Memoria Descrizione di sintesi del progetto Il progetto Allenamento della memoria L innovativo progetto Allenamento della memoria, inizialmente è stato implementato all interno della politica di programmazione del Piano di Zona e del Piano per la salute programma Salute Anziani del Comune di Modena nel E un progetto che si rivolge alle persone con più di 55 anni, come intervento volto alla prevenzione del decadimento cognitivo e allo sviluppo di contesti di promozione del benessere oltre a costituire importante strumento di socializzazione e aggregazione. Nella realtà modenese, in misura significativa e contestuale al fenomeno nazionale e tipico dei paesi ad alta industrializzazione, l aspettativa di vita della popolazione è in aumento, di conseguenza la popolazione anziana e, per quest ultima, quella affetta da demenza. La demenza senile è una malattia che si sviluppa e si protrae per tempi lunghi, distrugge progressivamente le facoltà cognitive di chi ne è colpito ed è devastante anche per i familiari che si occupano del malati. È una malattia che richiede una molteplicità di interventi e di servizi sia per le persone che ne sono affette che per i familiari e per chi si prende cura dei malati. È fondamentale evidenziare come il problema della memoria, in corrispondenza dell invecchiamento della popolazione, stia assumendo un rilievo importante, che richiede modi, tempi ed interventi per una corretta diagnosi precoce e per contenere l ansia che caratterizza molte persone anziane che si preoccupano per la paura di essere affette da tale patologia. È inoltre importante sensibilizzare la popolazione sul fatto che il deterioramento cognitivo e il deficit della memoria presentano degli aspetti che possono essere curati con successo. Il decadimento della memoria sarebbe scandito da tre fasi cronologiche: a 30, 50, 70 anni; il disturbo riguarda circa il 16% dell intera popolazione anziana, colpisce in particolare persone con minore istruzione mentre chi è abituato all esercizio mentale presenta una minore incidenza di tale disturbo. L invecchiamento non determina il deterioramento globale della memoria, ma coinvolge aspetti settoriali dei vari tipi di memoria. La stragrande maggioranza delle persone anziane, in conseguenza ad un normale processo di invecchiamento cerebrale, manifesta variabilmente una minore efficienza nel funzionamento della memoria. I disturbi lamentati derivano, in realtà, da una riduzione della velocità ad elaborare le informazioni e da una minore capacità di concentrarsi e di svolgere simultaneamente più attività mentali. Allenare le capacità mentali migliora la qualità di vita, in quanto rallenta la velocità dell invecchiamento cerebrale e riduce il rischio di deterioramento cognitivo, come evidenzia la letteratura scientifica internazionale. Secondo uno studio del 2005 (Ravaglia e coll. ) ci sono più di casi nuovi di demenza ogni anno in Italia, di cui più del 50% risulta affetto da demenza Alzheimer (Incidenza: 37,8/1000 persone, di cui 23,8 con demenza Alzheimer) Sulla base di queste premesse, per tentare di ritardare l insorgere della demenza senile nel 2005, si è dato avvio in via sperimentale al progetto di comunità per l allenamento della memoria. Partner Comune di Modena; Azienda Usl Distretto di Modena; Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Geriatria e Gerontologia; Coordinamento Comunale Comitati Anziani, AUSER, ANTEAS, Associazione G.P. Vecchi, Associazione l Incontro; Università della Terza Età; Università Natalia Ginsburg; Sindacati Pensionati CGIL, CISL, UIL e CUPLA, si impegnano, per la realizzazione di corsi proposti in forma sperimentale di Allenamento della Memoria per gli anni 2006/2007 per le rispettive competenze come segue: 5 di 10

6 Il progetto è (tuttora) portato avanti da: il Comune di Modena, l Azienda Usl - Distretto di Modena, l Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Geriatria e Gerontologia e il Coordinamento Comunale Comitati Anziani; tali soggetti costituiscono, attraverso propri rappresentanti, un Gruppo Tecnico per la progettazione, la promozione e la realizzazione dei percorsi di Allenamento della Memoria. Ogni soggetto ha specifici compiti, così suddivisi: - il Comune di Modena, attraverso gli Assessorati alle Politiche Sociali, Abitative e per l Integrazione e alle Politiche per la Salute, è responsabile della gestione e dell attuazione del presente Protocollo; si occupa del raccordo territoriale con gli enti e le associazioni che collaborano al progetto; individua le sedi adeguate e programma tempi e modi di svolgimento dei corsi, predispone la campagna informativa e di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza; promuove gli incontri di natura tecnica e programmatica che sottendono al presente progetto. Potrà inoltre avvalersi, per la cura e l aggiornamento del Giardino della Memoria, della collaborazione del Servizio Tutela Patrimonio Naturale del Settore Ambiente; - l Azienda USL predispone e organizza la formazione e l aggiornamento delle persone interessate all acquisizione delle competenze per poter condurre i corsi; effettua momenti di tutoraggio e supervisione dei formatori per tutta la durata dei corsi. Si occupa inoltre dell aggiornamento degli strumenti adottati nella realizzazione dei corsi (sia tecnici che metodologici) e della elaborazione e predisposizione di un manuale contenente esercizi e attività da consegnare ad ogni corsista alla fine del corso, per consentire un allenamento della memoria anche al proprio domicilio. Si impegna inoltre ad effettuare eventuali modifiche e migliorie che si rendessero opportune sugli esercizi proposti nel percorso del Giardino della Memoria; - l Università di Modena e Reggio Emilia, Cattedra di Geriatria e Gerontologia, predispone la supervisione e l aggiornamento per la parte riguardante gli aspetti scientifici e metodologici delle schede tecniche che sostengono complessivamente il progetto; - il Coordinamento Comunale Comitati Anziani, attraverso la collaborazione dei soci responsabili delle proprie sedi decentrate, si attiva per la compilazione delle iscrizioni, la raccolta delle quote di partecipazione, e la costituzione dei corsi in accordo con l Ufficio PPS; si occupa inoltre, attraverso una propria collaborazione fiscale, del pagamento ai formatori del compenso definito in 400,00 per ogni corso; - le Associazioni AUSER, ANTEAS, Associazione G.P. Vecchi, Associazione l Incontro; Università della Terza Età; Università Natalia Ginsburg; Sindacati Pensionati CGIL, CISL, UIL e CUPLA, condividono le motivazioni e le scelte adottate dal Gruppo tecnico per la realizzazione del progetto nelle sue diverse fasi, e si impegnano a promuovere, per quanto è di loro competenza e nel proprio contesto associativo, tutto quanto riguarda la realizzazione di corsi di Allenamento della Memoria. Il progetto si compone di varie parti distinte, ma collegata fra loro: 1. Il Giardino della Memoria, già attivo presso il Parco Amendola Sud, che si sviluppa attraverso due percorsi, uno breve con un tracciato rosso e uno lungo con un tracciato blu, lungo i quali sono esposti dieci pannelli che riportano diversi esercizi in prossimità delle panchine, al termine del quale occorre compilare una scheda di valutazione. Occorre diffondere il più possibile fra i cittadini la conoscenza del Giardino della Memoria e la sua funzione. Si deve provvedere periodicamente all aggiornamento dei messaggi all interno del giardino. 2. I corsi di allenamento della memoria, consistono in vere e proprie lezioni frontali e interattive, tenute da persone competenti nella materia, durante le quali vengono proposti esercizi e tecniche per migliorare le capacità cognitive e memnoniche dei partecipanti. I conduttori dei corsi si preoccupano di verificare l effettiva comprensione da parte dei partecipanti e di gestirne le eventuali difficoltà. I corsi di allenamento della memoria si rivolgono a tutti coloro che si trovano nella fascia d età superiore ai 55 anni e che sono in condizioni di salute tali da consentirne la partecipazione ai corsi. L attività si svolge in punti diversi nella città, corrispondenti alle sedi delle quattro Circoscrizioni cittadine. Al termine del corso viene somministrato ad ogni partecipante un questionario di auto-valutazione per verificare gli 6 di 10

7 effettivi miglioramenti avvenuti. Inoltre a tutti i partecipanti viene consegnato un manuale di esercizi da svolgere a casa, in mondo da mantenersi in allenamento. All interno di ogni corso è prevista una visita guidata al Giardino della Memoria. È previsto, per tutte le persone che hanno concluso i corsi, un momento a cadenza annuale che, attraverso un evento conviviale, permetta un confronto e una verifica sulla corretta esecuzione degli esercizi da svolgere autonomamente e in modalità sufficientemente continuativa presso il proprio domicilio. I corsi si considerano costituiti al raggiungimento di almeno 12 iscritti, si considera ottimale la formazione dei corsi con iscritti. In seguito alla chiusura di ogni stagione di corsi, i risultati effettivi di ognuno di essi sono raccolti ed elaborati da esperti, in modo da confermare la validità delle tecniche e dei percorsi utilizzati. Per permettere lo svolgimento dei corsi sono state portate aventi le seguenti attività: - Durante il 2005: è stato attivato un percorso formativo teorico-pratico per persone con esperienza professionale nella gestione quotidiana di soggetti anziani, tenuto dal responsabile tecnico - scientifico del progetto, sono così state formate 14 persone, alle quali successivamente è stata affidata la conduzione dei corsi; sono state tenute, da rappresentanti di Comune, AUSL e Università, assemblee di presentazione del progetto alla cittadinanza presso tutte le sede circoscrizionali e dei comitati anziani; è stato attivato un corso pilota per comprovare l effettiva preparazione delle persone formate e per studiare i risultati del corso su un primo gruppo di persone (20 anziani); sono stati attivati 12 corsi (6 in primavera e 6 in autunno), a cui hanno partecipato 167 anziani ultrasessantacinquenni; di questi 137 hanno terminato il corso di allenamento della memoria. - Durante il 2006 sono stati attivati 6 corsi in autunno nel 2006, a cui hanno partecipato circa 90 persone ultracinquantenni sono stati formati altri 7 operatori per predisporre ulteriori corsi 3. Le trasmissioni sull allenamento della memoria su Tele Radio Città che sono state trasmesse sulla rete locale in autunno Si tratta di un ciclo di 10 trasmissioni, realizzate da TRC e dall Assessorato alle Politiche per la Salute del Comune di Modena. Ogni trasmissione, condotta dal responsabile del Progetto dei corsi di Allenamento della Memoria il dott. De Vreese, e dalla conduttrice Gianna Calanchi, prevede la proposizione di veri e propri esercizi per allenare la memoria (simili a quelli proposti nei corsi) che i telespettatori possono provare a svolgere da casa. 4. I Corsi di Reminescenza Emozionale Autobiografica (REA) che consistono nell indurre i partecipanti ad un attività di gruppo a ripensare al proprio percorso di vita scrivendone gli aspetti salienti, al fine di stimolare la memoria ed aumentare l autostima e la capacità di socializzare. La proposta di sperimentazione, presentata da un gruppo composto da docenti specializzati e comitati anziani, da realizzare nel 2007 dovrebbe portare alla formazione di 4 differenti gruppi da 15 anziani l uno, associati a diverse attività: un gruppo segue soltanto un corso di l allenamento della memoria come sopra descritto; un gruppo frequenta soltanto il laboratorio di scrittura stimolata con la metodologia autobiografica (REA); un gruppo frequenta un percorso misto di allenamento della memoria e di REA un gruppo di controllo partecipa ad attività placebo. Obiettivi finali del progetto In questo contesto, la realizzazione del progetto Allenamento della Memoria si colloca tra le attività di prevenzione del decadimento cognitivo e della memoria attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi specifici: ottimizzazione delle capacità sensoriali; allenamento delle naturali strategie di apprendimento; miglioramento del tono dell umore (socializzazione); 7 di 10

8 miglioramento della memoria di elaborazione immediata delle informazioni (memoria operativa); sviluppo e miglioramento della conoscenza e delle aspettative circa il funzionamento e il cambiamento nel tempo della propria memoria. Azioni previste Gestione ed utilizzo del Giardino della Memoria Aggiornamento periodico degli esercizi nel Giardino Organizzazione e promozione dei corsi di allenamento della memoria mantenendo almeno un corso per Circoscrizione (4 corsi) a stagione ma cercando di estendere il numero degli anziani raggiunti, anche attraverso l aumento del numero di formatori Verifica dei risultati raggiunti al termine di ogni corso, sia da un punto di vista della partecipazione/socializzazione, sia da un punto di vista scientifico Proposizione e promozione e diffusione delle trasmissioni di allenamento della memoria Sperimentazione di laboratori di scrittura stimolata con metodologia autobiografica Beneficiari finali del progetto e numero Le attività del Progetto di Comunità di Allenamento della Memoria sono principalmente rivolte alle persone di età superiore ai 55 anni, per cui si ha un maggiore rischio del decadimento delle capacità celebrali. Tuttavia, i progetti collaterali ai veri e propri corsi, dal Giardino della Memoria alle Trasmissioni televisive, possono per via della loro natura pubblica, essere usufruibili da tutta la popolazione, anche non anziana. I corsi di allenamento della memoria hanno attualmente raggiunto circa 280 anziani, ma il numero aumenterà presto con l apertura dei nuovi corsi. Risultati attesi Contesto socializzante e gradimento dei corsi da parte degli anziani (con miglioramento del tono dell umore) Miglioramento capacità cognitive da prima a dopo il corso. Infatti al termine del corso si somministra un questionario di auto valutazione per verificare gli effettivi miglioramenti avvenuti. In particolare gli esercizi avrebbero lo scopo di: - Migliorare la metamemoria (la conoscenza e le aspettative circa il funzionamento e il cambiamento nel tempo della propria memoria e della memoria in generale) - Ottimizzare le capacità sensoriali - Migliorare il funzionamento della memoria operativa (memoria di elaborazione immediata delle informazioni) - Allenare le naturali strategie di apprendimento Individuazione di eventuali casi critici da avviare verso i MMG Risultati raggiunti - Alta frequenza di partecipazione - Miglioramento oggettivo nell apprendimento (es: liste di parole) - Aumento generale della responsività = differenza tra i rendimenti in una prova prima e dopo il corso - Miglioramento del giudizio sul funzionamento della propria memoria nella vita di tutti i giorni - Ottimo grado di apprezzamento complessivo da parte dei partecipanti (esplicito gradimento espresso per i corsi, con richiesta di potere partecipare anche a edizioni successive) Individuazione di un certo numero di casi critici indirizzati ai MMG competenti o alle strutture sanitarie Costo totale del progetto 8 di 10

9 Professionisti sanitari esperti in geriatria (Psichiatri, geriatri ecc) Organizzazione logistica delle sale per lo svolgimento dei corsi; Organizzazione per la formazione e la gestione organizzativa dei formatori; Realizzazione del Giadino e relativa gestione e manutenzione ordinaria. Trasferibilità del progetto Il progetto è trasferibile in altri contesti innanzitutto perché in tutto il paese è presente il problema del decadimento cognitivo nelle persone anziane, e quindi è importante portare avanti una strategia che vada nella direzione della prevenzione in tale contesto. Come si è notato, l attività parte da piccoli gruppi di anziani, ma può raggiungere buona parte della popolazione anziana, anche attraverso differenti modalità più o meno interattive (dal giardino, ai corsi e alle trasmissioni televisive). In qualunque contesto va comunque garantita la qualità dei corsi: in altre parole il progetto è trasferibile a condizione che esista un gruppo tecnico - scientifico in grado di garantire la qualità delle prestazioni di coloro che conducono i corsi e ne valutano i risultati. Sostenibilità del progetto La fase sperimentale del progetto (fino al 2005 incluso) è stata portata avanti con le sole risorse degli enti aderenti, e conseguentemente i corsi sono stati gratuiti per i partecipanti. Successivamente (dal 2006) è invece stata richiesta una quota di partecipazione di 45 euro ad ogni persona iscritta ai corsi. Tale quota è stata sufficiente per coprire le spese relative al compenso dei formatori. Strumenti di comunicazione utilizzati Promozione diretta attraverso assemblee pubbliche di presentazione del progetto Locandine e depliant di presentazione dei corsi, distribuiti presso i luoghi di aggregazione delle persone anziane e presso gli enti pubblici Diffusione sui giornali locali e su pubblicazioni del Comune di Modena e delle Aziende Sanitarie Promozione televisiva attraverso le trasmissioni sulla rete locale Promozione e informazione delle attività attraverso il sito istituzionale dell Amministrazione comunale e altri siti di Istituzioni e associazioni di volontariato. Punti di forza del progetto Carattere innovativo del progetto: non si hanno notizie di realizzazione di progetti di questo tipo in Europa Presupposti scientifici e monitoraggio scientifico: tutto il progetto è basato su una letteratura scientifica che indica l allenamento mentale tramite opportuni esercizi come elemento fondamentale per la prevenzione del decadimento cognitivo nell anziano; Coinvolgimento di attori istituzionali e della società civile Contesto socializzante entro cui avvengono i corsi Problematicità sorte durante l attuazione del progetto Ci sono state ovvie difficoltà organizzative, riscontrate durante lo svolgimento del progetto, essenzialmente derivanti dalla necessità di estendere l offerta il più possibile su tutto il territorio comunale (varie sedi, spostamenti degli anziani e dei formatori, ecc); Tra i partecipanti ai corsi sono stati individuati alcuni anziani che presentavano difficoltà elevate nello svolgere gli esercizi e nello stare al passo con gli altri; per essi è stata rilevata la necessità di un 9 di 10

10 maggiore interessamento da parte dei formatori, a volte a discapito della normale attività del gruppo. Alcuni casi particolarmente gravi sono stati segnalati ai medici di medicina generali competenti. Da ciò, si è dedotto come sia estremamente difficile raggiungere, con i corsi, gli anziani più in difficoltà, che costituirebbero però anche il target con maggiori necessità: infatti le persone che presentano un avanzato stato di decadimento cognitivo, raramente si interessano ad attività come quelle descritte e, nel caso lo facciano, sono difficilmente gestibili all interno del gruppo. Il progetto I Percorsi del Cuore e della Memoria Dal 2008 la Rete Nazionale Città Sane OMS ha integrato il progetto Allenamento della Memoria con dei percorsi di attività fisica specifici per la popolazione anziana: è nato così il progetto di Rete I Percorsi del Cuore e della Memoria che ha come scopo quello di mantenere in attività sia le capacità cognitive che quelle fisiche favorendo così un reale invecchiamento in salute. Il progetto è stato è già stato realizzato nelle città di Ancona, Anzola Emilia, Arezzo, Bologna, Casalecchio di Reno, Castelmaggiore, Foggia e Rete Pugliese (Carlantino, Cisternino, Panni, Troia), Genova, Mantova, Massa, Milano, Modena, Padova, Sacile, Torino, Udine, Venezia, Villadose. 10 di 10

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