LA STATISTICA AZIENDALE
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- Alessandro Graziano
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1 LA STATISTICA AZIENDALE (Sintesi da Prof.ssa M.R. Ferrante www2.stat.unibo.it/ferrante/stataziendale.htm) Insieme dei metodi statistici utilizzabili per la raccolta, l organizzazione e l analisi dei dati aziendali, a supporto di decisioni manageriali prese spesso in condizioni di incertezza e una statistica applicata Statistica metodologica Non impiegata per l analisi fenomenica Enfasi sul metodo Statistica applicata Analisi fenomenica attraverso lo strumento statistico (scelta del metodo più appropriato) Lo statistico applicato è come l artigiano con la cassetta degli attrezzi Diverso l impiego dei metodi statistici, diversi gli obiettivi: in azienda e nella ricerca scientifica Il ricercatore: vuole generalizzare i risultati In azienda: l obiettivo è quello di risolvere un problema, di prendere decisioni necessità di risposte in tempi brevi 1
2 i destinatari sono poco esperti e poco interessati alla metodologia impiegata Il ruolo della statistica in azienda è quello di: per un data esigenza informativa determinare il tipo di dati necessari le modalità della loro raccolta il metodo di analisi statistica per dare la miglior risposta al quesito posto è importante la conoscenza del contesto in cui si colloca il problema Perché è utile ed importante impiegare la statistica in azienda? Il mercato ha elementi di casualità e, soprattutto, di imprevedibilità La statistica consente di tener conto e di quantificare il rischio e l incertezza analizzare sottoinsiemi del mercato per trarre conclusioni sul mercato nel suo insieme La statistica aziendale può essere impiegata nelle aree Produzione: controllo di qualità, gestione delle scorte Logistica: distribuzione del prodotto sul territorio Commerciale: previsione delle vendite, determinazione del prezzo 2
3 Contabilità e gestione: certificazione del bilancio, determinazione dei costi Risorse umane: utilizzo dei test effettuati nella selezione per verificarne la capacità di prevedere le performances, analisi del rendimento, della produttività Marketing: ricerche di mercato, analisi delle performance dei prodotti, analisi dei mercati (consumatori), valutazione dell efficacia delle tecniche di marketing adottate Finanziaria: valutazione del rischio di credito.eccetera Più in dettaglio: analisi delle relazioni causa-effetto fra grandezze aziendali (ad esempio: fatturato=f(investimenti in pubblicità) ) descrizione e valutazione delle condizioni di mercato in cui l azienda opera previsione dell andamento del mercato e delle vendite aziendali valutazione dei risultati economici raggiunti messa a punto di strategie di marketing Processo decisionale di tipo statistico in azienda: definizione del problema reperimento dati individuazione dello strumento opportuno analisi dei dati 3
4 valutazione della affidabilità dei risultati interpretazione e comunicazione dei risultati Lo statistico economico che lavora nel campo aziendale dovrebbe avere le seguenti capacità: saper formulare in termini statistici quesiti posti in linguaggio naturale; saper organizzare le risorse informative aziendali in modo da controllare e garantire la qualità del dato; avere familiarità con una varietà di tecniche comunemente utilizzate per affrontare problemi aziendali. 4
5 Per realizzare tutto ciò sono necessarie le informazioni I dati non costituiscono di per sé informazioni, vanno valutati, elaborati, sintetizzati, interpretati Ad esempio: dati: produzione, fattori produttivi informazione: produttività = prodotto quantità del fattore produttivo impiegato La validità di una decisione dipende, ovviamente, in larga misura dalla quantità e qualità dell informazione disponibile L AZIENDA È UTENTE/FORNITORE DI INFORMAZIONI I dati usati nelle ricerche aziendali possono essere tratti da censimenti, indagini campionarie, databases aziendali (dati su clienti, fornitori, ecc.). Dati primari e secondari Primari: raccolti per la prima volta attraverso osservazioni o esperimenti Secondari: informazioni già esistenti disponibili internamente all azienda o esternamente Pregi dei dati secondari: economicità tempestività 5
6 Possibili difetti: pertinenza? qualità? Dati secondari esterni prodotti da Enti pubblici Ministero delle finanze Istat ( Banca d Italia Associazioni di categoria (Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confapi, ecc.) Dati secondari interni su: produzione, costi, vendite, personale. raccolti per obblighi amministrativi (ad es.:bilancio) raccolti nella fase di commercializzazione (ad es.:scontrini) Sistema informativo aziendale (SIA) Quando i dati secondari non sono sufficienti/adatti per risolvere i problemi o per perseguire gli obiettivi che l azienda si pone occorre svolgere un indagine statistica. 6
7 Fasi di un indagine statistica 1. Identificazione degli obiettivi da raggiungere. Esempi. 2. Selezione degli elementi, dei fatti o delle persone su cui l indagine dovrò fornire informazioni. Ciò si concretizza: a. Nel circoscrivere l universo osservato tenendo conto di eventuali limitazioni spaziali e temporali. Esempi. b. Nel definire l unità statistica da osservare. Esempi. c. Nello scegliere i caratteri qualitativi e quantitativi che interessano e di cui dovranno essere accertate le modalità per le singole unità. Esempi. d. Nel predisporre un progetto, il più possibile esaustivo, delle elaborazioni che si vogliono effettuare sui dati, ad esempio delle tabelle statistiche nelle quali inserire i risultati dell indagine. 3. Predisposizione del modello di rilevazione (questionario). 4. Rilevazione dei dati, cioè esecuzione dell indagine. 5. Spoglio delle unità rilevate, mediante l enumerazione delle stesse e la loro classificazione rispetto alle modalità dei caratteri considerati. 6. Analisi ed interpretazione. 7
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