Quali danni può provocare il consumo eccessivo di alcol?

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1 alcol Qual è la dimensione del problema? L alcol è una sostanza tossica per la quale non è possibile identificare livelli di consumo sicuri, anche a causa delle differenze individuali legate al metabolismo e alla vulnerabilità ai suoi effetti. In Italia si stima che ogni anno muoiano a causa dell alcol più di 20 mila persone. Si osservano significative differenze tra le Regioni, con consumi maggiori in quelle settentrionali. Secondo i dati del Sistema di Sorveglianza sugli stili di vita Passi (2010), il 55% degli italiani tra i anni fa abitualmente uso di bevande alcoliche e il 19% rientra nella definizione di consumatore a rischio (Grafico 1). Desta preoccupazione l osservazione di nuovi comportamenti e abitudini che segnano un allontanamento dal tradizionale modello mediterraneo legato al consumo di vino in occasione dei pasti. Tra questi, il fenomeno del binge drinking indica il consumo di numerose unità alcoliche in un breve arco di tempo e risulta sempre più diffuso nella popolazione adulta (almeno il 9%) e, in particolare, tra i giovani 1. Grafico 1. Percentuale di bevitori a rischio nelle asl partecipanti al passi Esistono diverse definizioni operative di binge drinking: nel Passi corrisponde al consumo di almeno 4 unità alcoliche per le donne e 5 per gli uomini, in un unica occasione, nell arco di un mese, mentre, nell indagine Istat Multiscopo coincide all assunzione di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche, anche diverse, in una singola occasione, in un tempo ristretto. Quali danni può provocare il consumo eccessivo di alcol? I danni acuti e cronici delle bevande alcoliche comprendono una lunga lista di patologie direttamente dipendenti dall alcol (epatopatia, gastrite, neuropatia, miopatia e cardiomiopatia alcolica), oppure condizioni per le quali l alcol è un fattore di rischio (malattie cardiovascolari e tumorali). L alcol, inoltre, può indurre comportamenti sessuali a rischio che possono determinare l insorgenza di malattie sessualmente trasmesse. schede A4 new copia.indd 1 22/02/

2 La mortalità imputabile all alcol è dovuta anche a comportamenti associati, in particolare a lesioni acute causate da infortuni, incidenti (stradali, domestici, sul lavoro) ed episodi di violenza. La guida sotto l effetto dell alcol è responsabile del 30% dei decessi per incidenti stradali, ed è la prima causa di morte nelle fasce più giovani della popolazione. L alcol influisce negativamente sulla salute della donna durante la gravidanza aumentando la probabilità di aborto spontaneo, parto prematuro e basso peso alla nascita. Inoltre, l esposizione prenatale all alcol può essere associata a deficit intellettivi e dello sviluppo del bambino, anche gravi, fino al quadro della sindrome feto-alcolica. Cosa si intende per consumo di alcol moderato o a basso rischio? È importante ricordare che non si possono identificare quantità di consumo alcolico raccomandabili o sicure per la salute. Per convenzione, i livelli di consumo di alcol moderato o a basso rischio vengono così identificati: 2-3 unità di alcol al giorno per gli uomini; 1-2 unità di alcol al giorno per le donne; 1 unità di alcol al giorno per gli ultra 65enni; ZERO unità di alcol sotto i 16 anni. Una unità alcolica è pari a circa grammi di alcol puro, corrispondenti a un bicchiere di vino (12, 125 ml), o una lattina di birra (4,5, 330 ml), o un aperitivo (18, 80 ml), o un bicchierino di superalcolico (36, 40 ml). Cosa si fa per limitare i consumi di alcol? La riduzione dell uso o dell abuso di alcol e dei danni correlati, è una delle priorità delle politiche e degli interventi messi in atto nell ambito della salute pubblica e, in particolare, del Ministero della Salute che coordina il Programma Guadagnare Salute. Al fine di promuovere azioni e strategie di contrasto al consumo di alcol, l informazione, la promozione della salute e la prevenzione sono risorse da privilegiare. In Italia, il monitoraggio della situazione è seguito dall Osservatorio Nazionale Alcol che, insieme al Centro per la ricerca e la promozione della salute su alcol e problematiche alcolcorrelate dell OMS, svolge un ruolo di raccordo nazionale ed internazionale nell ambito della ricerca, programmazione, implementazione e valutazione dei progetti e delle iniziative che hanno per oggetto le tematiche alcol-correlate. Ogni anno, durante il mese di aprile, dedicato alla prevenzione alcologica, viene organizzato l Alcohol Prevention Day che rappresenta il momento centrale dell iniziativa che consente la divulgazione delle attività svolte dall Osservatorio. Cosa si può fare a livello locale per limitare i consumi di alcol? A livello locale risulta di fondamentale importanza realizzare interventi coerenti con le politiche adottate a livello regionale e nazionale. Inoltre, per limitare il consumo di alcol è necessario far rispettare i divieti vigenti: monitorando il rispetto del divieto di vendita di bevande alcoliche, sia nei negozi che nei locali pubblici, ai ragazzi con meno di 16 anni; applicando tutte le misure disponibili (multe, chiusura del locale) nei confronti di chi non rispetta il divieto. schede A4 new copia.indd 2 22/02/

3 FUMO Qual è la dimensione del problema? Il consumo di tabacco incide negativamente sulla salute aumentando il rischio di malattie dell apparato respiratorio e cardiovascolare. In Italia ogni anno le patologie attribuibili al fumo causano la morte di circa 80 mila persone. Secondo l Istat (2010), nel nostro Paese, fuma circa un quarto della popolazione adulta, il 29% dei maschi e il 17% delle femmine (Grafico 1). Nell ultimo decennio è stata evidenziata una riduzione dell abitudine negli uomini e un parallelo incremento tra le donne e tra i giovanissimi. Infatti, è sempre più precoce l età di inizio: dallo studio internazionale Health Behaviour in School-aged Children (HBSC), svolto nel 2010, risulta fumare il 19% dei ragazzi di 15 anni. Altrettanto insidioso è il fumo passivo altamente correlato a malattie che si sviluppano durante l infanzia, la gravidanza e l età adulta, tuttavia nel 24% delle case italiane si fuma e nel 17% di esse vive un minore di 15 anni. Grafico 1. Percentuale di fumatori in Italia. ISTAT 2010* 35% 35% 30% 29% 26% 28% 25% 23% 20% 18% 22% 15% 16% 17% 10% UOMINI Totale DONNE * Nel 2004 l indagine non è stata effettuata Quali danni può provocare il fumo? Il fumo contiene oltre costituenti chimici, 50 dei quali tossici ed è classificato come agente cancerogeno dallo IARC, l Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. La nicotina contenuta nel tabacco è una sostanza che influenza il sistema cardiovascolare e induce dipendenza. Ogni anno in Italia, sul totale dei decessi, il 15% è attribuibile al fumo. Il fumo ha effetti negativi sul sistema riproduttivo sia dell uomo che della donna, riducendo la fertilità. In gravidanza ha effetti nocivi sul feto, può causare aborto spontaneo ed è una delle principali cause di basso peso alla nascita. Le donne fumatrici che assumono contraccettivi orali, presentano un rischio 20 volte maggiore di infarto e ictus cerebrale. Infine, il fumo passivo costituisce la più importante fonte di inquinamento dell aria negli ambienti confinati e accresce il rischio di cancro del polmone del 20-30% e di malattia coronarica del 25-30%. L esposizione al fumo passivo aumenta il rischio, soprattutto nei bambini, di malattie respiratorie e di otite media. schede A4 new copia.indd 3 22/02/

4 Perché smettere di fumare? Non fumare permette di salvaguardare la propria salute, di ottenere benefici fisici ed estetici e di diminuire il rischio di sviluppare patologie. Una buona motivazione per chi voglia smettere di fumare è la quasi completa reversibilità dei danni da fumo che segue una nota e cadenzata sequenza temporale (Tabella 1). TABELLA 1. tempistica dei benefici post cessazione Cosa si può fare per contrastare il tabagismo? Con la Legge n. 3 del 16 gennaio 2003, entrata in vigore nel gennaio 2005, l Italia è stato uno dei primi paesi europei a regolamentare il fumo nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro. Nel periodo immediatamente successivo all applicazione della legge, si è riscontrata una riduzione dei fumatori (il 15% ha smesso ed il 27% ha ridotto il consumo). A livello nazionale le iniziative per la prevenzione e la cura del tabagismo seguono un approccio che tiene conto delle sue implicazioni sociali, culturali e ambientali e prevede cooperazione e coordinamento tra le diverse Istituzioni e amministrazioni. Un aspetto da considerare nel contrasto al tabagismo è la necessità di proteggere, non solo coloro che fumano, ma la comunità dei non fumatori, prevedendo interventi specifici a favore dei meno tutelati, come nascituri e minori. Pertanto, le strategie di intervento previste a livello centrale e regionale, dovrebbero garantire azioni a supporto della legge per la tutela dal fumo passivo ed essere affiancate, sia da interventi di informazione e promozione della salute per ridurre il numero degli adolescenti che iniziano a fumare, sia da iniziative a sostegno dei fumatori che vogliono smettere. Cosa si può fare a livello locale per contrastare il tabagismo? A livello locale risulta di fondamentale importanza realizzare interventi coerenti con le politiche regionali e nazionali. Inoltre, per contrastare il consumo di tabacco, è necessario: monitorare il rispetto del divieto di vendita di tabacco ai ragazzi con meno di 16 anni da parte di tabaccai e possessori di rivenditori automatici; monitorare il rispetto del divieto di fumare nei locali pubblici, applicando le misure disponibili nei confronti di chi non rispetta tale divieto; approfondire le competenze sul counselling motivazionale breve tra gli operatori sanitari e sostenere i centri antifumo. schede A4 new copia.indd 4 22/02/

5 ATTIVITÀ fisica Qual è la dimensione del problema? L Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) intende per attività fisica qualsiasi forma di lavoro prodotta dalla muscolatura scheletrica che determini un dispendio energetico superiore a quello a riposo e comprende quindi nella definizione non solo lo sport, ma anche tutte le attività della vita quotidiana. In Italia, secondo i dati del Sistema di Sorveglianza sugli stili di vita Passi (2010), solo il 33% degli adulti ha uno stile di vita attivo, il 37% è considerato parzialmente attivo, in quanto non pratica un attività fisica sufficiente, mentre il 31% risulta completamente sedentario. I sedentari si concentrano in particolare nella fascia di età compresa tra i anni, tra le donne e le persone con livello di istruzione o di reddito più basso (Tabella 1). Anche i bambini sembrano essere poco attivi. I dati dell indagine OKkio alla SALUTE (2010) evidenziano che solo il 25% dei bambini di 7-10 anni praticano attività fisica con continuità. I risultati, inoltre, segnalano un elevata prevalenza di abitudini sedentarie, infatti, ben il 38% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per 2 o più ore al giorno. TABELLA 1. Associazione tra sedentarietà ed età, sesso, livello di istruzione e difficoltà economiche nelle Asl partecipanti al Passi 2010 Quali danni può provocare la sedentarietà? L obesità è la conseguenza più immediata e visibile della sedentarietà. La combinazione tra un peso corporeo eccessivo e uno stile di vita non attivo è responsabile di gran parte delle morti premature per cause cardiache. In Italia, si stima che i decessi attribuibili all inattività fisica siano circa il 5% del totale. schede A4 new copia.indd 5 22/02/

6 Quali sono i livelli adeguati di attività fisica? Fare attività fisica ogni giorno influisce positivamente sul benessere psicofisico e riduce il rischio di malattie croniche. Le recenti linee guida dell OMS stabiliscono i livelli adeguati di attività fisica in base a 3 fasce di età: bambini e adolescenti (5-17 anni): almeno un ora di esercizio fisico moderato al giorno e almeno 3 sedute la settimana di attività che sollecitino l apparato muscolo-scheletrico per stimolare l accrescimento e migliorare la forza muscolare e l elasticità; adulti (18-64 anni): almeno 150 minuti di esercizio fisico, di intensità moderata, nell arco della settimana ovvero almeno 75 minuti di intensità più elevata o una combinazione equivalente. L attività aerobica va effettuata in frazioni di almeno 10 minuti continuativi, mentre le attività di rafforzamento dei gruppi muscolari maggiori almeno 2 giorni alla settimana; anziani (sopra i 65 anni): come l adulto e, in aggiunta, esercizi per l equilibrio almeno 3 volte alla settimana, in modo da prevenire le cadute. Se le condizioni di salute generali non consentono di raggiungere i livelli consigliati di attività fisica, il programma va impostato su base individuale. Cosa si fa per promuovere l attività fisica? La promozione dell attività fisica è un obiettivo di sanità pubblica che può essere raggiunto anche attraverso politiche sanitarie mirate e condivise. L importanza di svolgere una costante attività fisica viene sottolineata nei Piani Sanitari Nazionali a partire dai primi anni del 2000; a questi sono stati affiancati i Piani Nazionali della Prevenzione che hanno evidenziato come la sedentarietà sia la causa di sviluppo o peggioramento delle malattie croniche. Secondo le indicazioni del Programma Guadagnare Salute, coordinato dal Ministero della Salute, è necessario creare molteplici occasioni e condizioni per favorire l attività fisica nel contesto di vita dei cittadini: nell ambiente urbano e domestico, a lavoro e nel tempo libero, per i bambini e i giovani, per le persone disabili, per le persone con disturbi e disagi mentali e per gli anziani. Il raggiungimento di questo traguardo è possibile grazie alla collaborazione attiva di tutte le strutture e delle figure professionali interessate, della popolazione e della società civile. Cosa si può fare a livello locale per promuovere l attività fisica e il movimento? Un importante documento di riferimento per i decisori e gli operatori impegnati nella promozione dell attività fisica è rappresentato dalla Carta di Toronto, redatta nel 2010 da un gruppo di esperti del Global Advocacy for Physical Activity. A livello locale è necessario realizzare interventi coerenti con le politiche regionali e nazionali. Inoltre è utile: fornire alle persone opportunità concrete per svolgere attività fisica, ad esempio attraverso la costruzione di piste ciclabili, percorsi pedonali e campestri; rendere disponibili strutture sportive e spazi, a costi limitati per l attività fisica e il movimento; favorire l accesso alle palestre scolastiche quando non utilizzate dalla scuola; sostenere le relazioni tra le associazioni territoriali, la scuola e i cittadini affinché organizzino attività di promozione dell attività fisica e del movimento. schede A4 new copia.indd 6 22/02/

7 alimentazione Qual è la dimensione del problema? La salute è fortemente influenzata dall alimentazione; infatti una alimentazione varia e bilanciata è uno strumento essenziale di prevenzione per alcune patologie, ma anche di gestione e trattamento per altre. Un introito eccessivo di calorie, associato alla ridotta attività fisica e ad uno stile di vita sedentario, rendono ragione della crescente epidemia di sovrappeso e obesità che minaccia la salute della popolazione. Il peso corporeo medio degli italiani è aumentato negli ultimi decenni. Dai dati del Sistema di Sorveglianza sugli stili di vita Passi (2010) emerge che più di 4 adulti su 10 sono in sovrappeso o obesi (Grafico 1). L eccesso di peso cresce con l età ed è più diffuso al Sud e tra gli uomini. Grafico 1. Percentuale di persone in eccesso di peso nelle asl partecipanti al Passi 2010 Anche tra i bambini italiani il problema è rilevante: l indagine OKkio alla SALUTE (2010), realizzata nelle scuole primarie, mostra una percentuale di sovrappeso e obesità rispettivamente del 23% e dell 11% con un aumento nelle Regioni del Centro e del Sud. L indagine consente di stimare che circa 1 milione e 100 mila bambini della scuola primaria sono in eccesso ponderale e tra questi quasi 400 mila sono obesi. Quali danni può provocare un alimentazione non corretta? Oltre alla quantità degli alimenti, in diretta relazione con il peso corporeo, è importante anche la qualità. Un eccesso di colesterolo, di grassi saturi (contenuti nella carne e nei prodotti lattiero-caseari) e di sale, può incrementare il rischio cardiovascolare. Sovrappeso e obesità amplificano a loro volta la possibilità di eventi e di mortalità cardiovascolari. Esiste, inoltre, un legame tra alimentazione e insorgenza di patologie oncologiche, in particolare tra consumo di carne rossa e tumori dello stomaco e dell esofago. schede A4 new copia.indd 7 22/02/

8 Perché e come mangiare sano? Un apporto adeguato di energia e nutrienti può essere garantito variando e combinando opportunamente cibi differenti. Un consumo abbondante di frutta e verdura fresca, di circa 400 grammi al giorno, ovvero 5 porzioni (five a day), si associa a una significativa diminuzione del rischio di malattie e della mortalità. L effetto protettivo è legato alla presenza di vitamine, sostanze antiossidanti e sali minerali, nonché di fibre alimentari. È poi fondamentale privilegiare il consumo di alcuni tipi di carboidrati contenuti in cereali, pasta, riso, legumi secchi e patate, di fibre presenti in quasi tutti i vegetali, e assumere grassi omega-3, omega-6 (contenuti negli oli di semi e nel pesce) e grassi monoinsaturi (contenuti soprattutto nell olio extra vergine di oliva). La dieta mediterranea, seguita soprattutto nei Paesi del Sud Europa, è un modello nutrizionale che risponde ai requisiti di un alimentazione equilibrata. Si tratta di un insieme di abitudini alimentari caratterizzate dal consumo di ortaggi, frutta, cereali e olio d oliva. Inoltre, un alimentazione equilibrata deve prevedere un assunzione moderata di sale, che corrisponde a circa 5 g al giorno (circa 2 g di sodio, mezzo cucchiaio da cucina), ampiamente superati nelle abitudini italiane (10 g di sale al giorno). Cosa si fa per promuovere una corretta alimentazione? La promozione di una corretta alimentazione è un obiettivo di sanità pubblica che richiede interventi coordinati e intersettoriali. In Italia il Programma Guadagnare Salute rappresenta una strategia integrata e multicomponente per promuovere scelte salutari sia a livello individuale che di comunità. In tale ottica, sono cruciali alcune azioni: lo sviluppo di sistemi di sorveglianza di popolazione, la comunicazione e l educazione alimentare che deve iniziare fin dai primi anni di vita. L ambiente familiare e quello scolastico sono quindi determinanti. La realizzazione del Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni, promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del Ministero della Salute e coordinato dall Istituto Superiore di Sanità (Iss) in collaborazione con le Regioni, rappresenta un importante iniziativa per comprendere la dimensione del problema e per orientare e monitorare le iniziative per la promozione di una corretta alimentazione sia nei giovani che nelle loro famiglie. Cosa si può fare a livello locale per promuovere una corretta alimentazione? A livello locale risulta di fondamentale importanza realizzare interventi coerenti con le politiche regionali e nazionali, e promuovere iniziative per facilitare l accesso a cibi salutari: sostenendo, attraverso accordi e azioni di comunicazione, negozi ed esercizi commerciali, affinché offrano cibi salutari; supportando approcci di regolamentazione del marketing pubblicitario rivolto a bambini e adolescenti. schede A4 new copia.indd 8 22/02/

9 guadagnare salute Che cosa è il Programma Guadagnare Salute? Il Programma nazionale Guadagnare Salute, promosso e coordinato dal Ministero della Salute e approvato con il DPCM del 4 maggio 2007, si propone di facilitare i singoli cittadini nella scelta di stili di vita salutari attraverso accordi e iniziative integrate. In linea con gli orientamenti dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), prevede la realizzazione di interventi, concertati fra Istituzioni e Governo, a tutela della salute pubblica per una trattazione globale dei principali fattori di rischio (Tabella 1). Infatti, secondo i dati dell OMS, l 86% dei decessi, il 77% della perdita di anni di vita in buona salute e il 75% delle spese sanitarie in Europa e in Italia, sono causati da alcune patologie (malattie cardiovascolari, tumori, diabete mellito, malattie respiratorie croniche, problemi di salute mentale e disturbi muscoloscheletrici) che hanno in comune fattori di rischio modificabili, quali: il fumo di tabacco, il consumo di alcol, la sedentarietà e la scorretta alimentazione. Tabella 1. Aree prioritarie di intervento del Programma Guadagnare Salute Quali azioni mettere in atto per Guadagnare Salute? Il Programma Guadagnare Salute prevede la realizzazione di azioni volte al contrasto dei quattro principali fattori di rischio, attivando la responsabilità individuale e attuando strategie e interventi integrati e coordinati che prevedono il coinvolgimento di diversi settori della società civile, delle Istituzioni e del Governo. La programmazione di interventi intersettoriali è fondamentale sia sul piano etico che economico, in quanto favorisce una migliore sostenibilità. Infatti, un azione coordinata per il contrasto ai fattori di rischio, deve prevedere una condivisione degli obiettivi da parte dei diversi attori coinvolti (amministrazioni centrali e regionali, enti locali, settori privati) e utilizzare un approccio che consideri, non solo gli aspetti sanitari, ma anche le implicazioni ambientali, sociali ed economiche. Il contributo delle Istituzioni, a livello nazionale, regionale e locale è pertanto decisivo. Nonostante esse non possano condizionare direttamente le scelte individuali, possono tuttavia promuovere iniziative che agiscano in maniera trasversale sui diversi determinanti e che comprendano interventi regolatori, di comunità e iniziative di comunicazione (Tabella 2). schede A4 new copia.indd 9 22/02/

10 Tabella 2. Enti e figure chiave dei programmi intersettoriali Comunicare, un primo passo per promuovere la salute La comunicazione per la salute rappresenta una componente importante del Programma Guadagnare Salute ed è parte integrante del processo di promozione della salute che può contribuire ad aumentare le conoscenze, attivare processi di consapevolezza tra i cittadini, facilitare la creazione di reti interistituzionali e collaborazioni tra organizzazioni sanitarie e non sanitarie. In tale ottica, la comunicazione prevede una pianificazione strategica delle attività e iniziative coordinate rivolte ai cittadini, alle figure istituzionali ed alle organizzazioni che a diverso titolo possono avere un ruolo nella promozione della salute. Cosa si può fare a livello locale per Guadagnare Salute? A livello locale è importante realizzare interventi coerenti con l approccio e le politiche regionali e nazionali. Per promuovere comportamenti a favore della salute risulta necessario: attivare strategie e interventi integrati e coordinati tra le organizzazioni, le Istituzioni e i diversi settori della società civile; sostenere, attraverso accordi e collaborazioni, azioni di informazione, formazione e comunicazione per promuovere stili di vita salutari; incentivare gli interventi volti al coinvolgimento attivo del mondo della scuola, al fine di diffondere la cultura della salute non solo tra i docenti e i ragazzi, ma anche tra le famiglie; sostenere le iniziative messe in atto sui luoghi di lavoro a favore degli stili di vita salutari. schede A4 new copia.indd 10 22/02/

11 PinC Che cosa è il Progetto PinC? Secondo la strategia del Programma Guadagnare Salute, la comunicazione è una componente fondamentale degli interventi di prevenzione ed è uno strumento per la promozione della salute. In tale ottica, è stato sviluppato il Progetto Programma di informazione e comunicazione a sostegno degli obiettivi del Programma Guadagnare Salute - PinC, avviato nel 2008 e coordinato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, dell Istituto Superiore di Sanità, finanziato dal Ministero della Salute/Ccm. La finalità di PinC è attivare processi di consapevolezza e di empowerment per scelte di vita salutari, a livello individuale e collettivo (Tabella 1). Coerentemente con l approccio partecipativo, le attività del Progetto prevedono il coinvolgimento delle Istituzioni sanitarie e non sanitarie, delle organizzazioni, dei decisori e dei partner presenti nella società civile che, a diverso titolo, possono avere un ruolo nella promozione della salute. Tabella 1. Gli obiettivi strategici del Progetto Pinc La comunicazione per la salute secondo PinC Nella promozione della salute, la comunicazione si inserisce all interno di un processo globale, sociale e politico, che comprende azioni dirette a migliorare le conoscenze e le competenze dei singoli individui, e a facilitare la creazione di reti interistituzionali e collaborazioni tra le organizzazioni. Attraverso queste alleanze, la comunicazione può, inoltre, promuovere azioni orientate a modificare le condizioni sociali, ambientali ed economiche per migliorare la salute e il benessere dei cittadini. Il Progetto PinC rappresenta un valore aggiunto per Guadagnare Salute, poiché attraverso una pianificazione strategica delle attività, favorisce il superamento di un approccio basato su iniziative improvvisate, sporadiche e non coordinate tra le Istituzioni impegnate nella promozione della salute. Quali sono le attività del Progetto PinC? Nell ambito del Progetto sono state attivate iniziative di comunicazione e di formazione destinate ai cittadini, agli operatori del mondo sanitario e delle Istituzioni che, a diversi livelli, possono avere un ruolo nella promozione della salute. Il piano comunicativo ha previsto molteplici azioni volte a migliorare le conoscenze sul Programma Guadagnare Salute e sui quattro principali fattori di rischio per la salute: consumo di alcol e di tabacco, scorretta alimentazione ed inattività fisica (Tabella 2). schede A4 new copia.indd 11 22/02/

12 Tabella 2. i mezzi di comunicazione e i target di riferimento della campagna di comunicazione di PinC Il piano formativo intende offrire, alle figure chiave coinvolte in Guadagnare Salute, un aggiornamento sulle conoscenze attualmente disponibili sui quattro fattori di rischio e sulle competenze comunicativo-relazionali funzionali alla promozione della salute. L offerta formativa prevede attività didattiche svolte, sia in presenza, orientate all approfondimento della comunicazione per la promozione della salute e del counselling, sia a distanza al fine di creare occasioni di approfondimento delle conoscenze sulla base di una revisione aggiornata della letteratura scientifica. Come utilizzare a livello locale l approccio e le strategie del Progetto PinC? A livello locale è possibile realizzare iniziative coerenti con l approccio del Progetto PinC. A tale scopo è necessario: sostenere le iniziative di confronto e di formazione rivolte a specifici target (come decisori e personale delle amministrazioni comunali, medici di medicina generale, pediatri, operatori dei Servizi territoriali, farmacisti, insegnanti, associazioni dei cittadini), valorizzando l importante ruolo che svolgono nel rapporto con alcune fasce della popolazione; consolidare le competenze degli operatori che possono sostenere i cittadini a compiere scelte di vita salutari; rafforzare la collaborazione tra tutte le Istituzioni coinvolte, a livelli differenti, nella promozione della salute; valorizzare e integrare le attività di promozione della salute di progetti già in atto o da attuare; promuovere iniziative sul territorio per sensibilizzare i cittadini sull importanza di scegliere comportamenti salutari; pianificare le strategie di comunicazione da adottare a livello territoriale prestando attenzione ai differenti target, al linguaggio ed agli strumenti da utilizzare. schede A4 new copia.indd 12 22/02/

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