L esperto come facilitatore

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1 L esperto come facilitatore Isabella Quadrelli Ricercatrice INVALSI Gruppo di Ricerca Valutazione e Miglioramento

2 Esperto = Facilitatore L esperto ha la funzione principale di promuovere e facilitare la progettazione in relazione alla pista di miglioramento che la scuola ha scelto di perseguire L esperto ha il compito di facilitare il processo (definizione degli obiettivi, riflessione sulle risorse e i limiti, pianificazione, ecc.) e di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell intervento di miglioramento

3 Facilitatore: caratteristiche del ruolo La caratteristica principale del ruolo del facilitatore è la presenza di tensioni tra atteggiamenti e modi di fare opposti Il facilitatore deve trovare il giusto equilibrio tra queste polarità

4 L amico critico L esperto come facilitatore si ispira alla figura dell amico critico L amico critico è un soggetto esterno alla scuola che affianca singoli o gruppi per promuovere il miglioramento È stato utilizzato in numerose esperienze internazionali nell ambito di progetti di autovalutazione delle scuole, di sviluppo professionale degli insegnanti e di miglioramento delle competenze degli studenti In Italia, l amico critico ha svolto un ruolo importante nel progetto di autovalutazione VIVES del CEDE (ora INVALSI) del 2000

5 L amico critico: definizione L amico critico è «una persona fidata che pone domande stimolanti e anche provocatorie, fornisce dati da esaminare da un altro punto di vista e, come amico, offre spunti critici nel considerare il lavoro di un individuo o gruppo. L amico critico prende il tempo necessario per capire in modo approfondito il contesto in cui operano i suoi interlocutori e gli obiettivi del loro lavoro. L amico critico agisce come fautore della buona riuscita di quel lavoro» (Costa & Kallick 1993)

6 Vicinanza / distanza dalla scuola Atteggiamento critico, sfida ai modi di fare della scuola Sostegno incondizionato agli operatori coinvolti nel miglioramento

7 Interventismo / promozione Il facilitatore è un esperto di una disciplina o di un ambito. Non deve tuttavia cedere alla tentazione di «fare lezione» o di sostituirsi alla scuola nella definizione dell intervento Promuovere il miglioramento significa creare le condizioni perché un processo auspicato si realizzi grazie all impegno e all agire dei soggetti coinvolti in prima persona nell istituzione scolastica

8 Rapporti all interno della scuola Il facilitatore ha rapporti principalmente con il gruppo di miglioramento interno alla scuola e con il suo referente Nel supporto a distanza, il facilitatore invia le proprie comunicazioni a tutto il gruppo (è opportuno creare una mailing list), salvo per le questioni di carattere organizzativo per le quali può avere come interlocutore il referente interno Il referente interno coordina i lavori del gruppo di miglioramento per tutta la durata dell intervento di miglioramento (progettazione e realizzazione); durante le visite a scuola il facilitatore organizza e conduce gli incontri con il gruppo Il DS può far parte del gruppo di miglioramento Il DS non è l interlocutore privilegiato perché potrebbe essere, nelle sue funzioni, oggetto dell intervento di miglioramento (es. un intervento sul miglioramento della comunicazione interna). In secondo luogo, in caso di dimensionamento, il DS attuale potrebbe non essere alla direzione della scuola nella fase di realizzazione dell intervento.

9 Competenze del facilitatore (1) Consulente scientifico - Fornisce consigli utili - Fornisce informazioni, riferimenti bibliografici e materiali sull oggetto specifico dell intervento - Comunica in maniera chiara i punti di forza e di debolezza dell intervento - Suggerisce metodi di lavoro e possibilità di accesso ad altre risorse utili - Fornisce un supporto metodologico - Rende il lavoro più «professionale» Organizzatore - Guida in maniera efficace i lavori di gruppo - Individua obiettivi minimi e massimi da raggiungere negli incontri - Fa rispettare i tempi - Struttura i processi - Offre commenti sulle discussioni del gruppo

10 Competenze del facilitatore (2) Motivatore - Rassicura e incoraggia - Sa ascoltare - Suscita nell Istituto la consapevolezza dell importanza dell intervento di miglioramento - Aiuta nella ricerca di nuove idee - Mantiene il ritmo del lavoro - Aiuta a focalizzare l attenzione - Media le differenti istanze - Promuove la collaborazione Soggetto esterno - È portatore di un punto di vista esterno - Favorisce prospettive multiple e funge da «specchio» per le percezioni dei singoli e del gruppo - Migliora la coerenza tra i diversi punti di vista - Analizza l istituto con l occhio di un organizzatore esterno - «Sfida» l autocompiacimento della scuola

11 Alcuni spunti operativi Per agevolare il supporto a distanza è utile creare mailing list, forum e gruppi online, utilizzare strumenti come dropbox per lo scambio di materiali, ecc. Per il supporto in presenza è utile: fare una scaletta degli argomenti da trattare negli incontri, redigere verbali, fare relazioni sugli interventi effettuati, preparare materiali di lavoro, ecc. Per condurre i gruppi, a seconda delle necessità è utile ricorrere a tecniche quali il brainstorming, discussioni guidate, ecc. Esempio: per aiutare il gruppo a trovare una soluzione ad un problema o a superare una fase di empasse si può proporre di analizzare la situazione affrontando in sequenza i seguenti punti: - Definizione condivisa del problema - Individuazione dei limiti - Individuazione delle risorse disponibili - Azioni possibili Tutto il gruppo viene coinvolto nella discussione

12 Amici critici e scuole: alcune opinioni Just having an expert to work with gave us an enormous sense of security at the beginning. We felt we were validating our ideas with someone who had a sense of what was going on out there. And we were delighted that we seemed to be on the right truck most of the time There was a sort of positive ruthlessness about the way our critical firend helped us to see that we were doing too many things. We were unrealistic about our time and expecations. By using skilled questioning she encouraged us to be more focused. We used our critical friend as a sounding board for our plans and ideas. He asks lots of tough questions and sometimes introduces completely new ideas that can sometimes seem irrelevant to begin with but we always end up somewhere better than where we started Our critical friend was incredibly helpful when we were setting up the network, she helped us to think through the tons of things we wanted to do to get to the key issues that would really get us started Da: Network leadership in action. National College for School Leadership

13 Riferimenti bibliografici Schratz M., Jakobsen L. B., MacBeath J., Meuret D., Autovalutazione e cambiamento attivo nella scuola, Edizioni Erikson, Trento, 2003 Swaffield S., MacBeath J., «School self-evaluation and the role of a critical friend», Cambridge Journal of Education, Vol. 35 n.2, 2005 Baskerville D., Goldblatt H., «Learning to be a critical friend: from professional indifference to through challenge to unguarded conversation», Cambridge Journal of Education, Vol 39, n. 2, 2009 Costa A. L., Kallick B., «Through the lens of a critical friend», Educational Leadership, October 1993 Network Leadership in Action, «What does a critical friend do?»

14 Saluti Grazie per l attenzione! Il gruppo di ricerca del progetto PON Valutazione e Miglioramento - Invalsi 14

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