UNIVERSITÀ DI BOLOGNA LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI DI HERA PER I COMUNI DELL ATO 9 RIMINI

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1 UNIVERSITÀ DI BOLOGNA Sede di Rimini Facoltà di Chimica Industriale Consorzio Assoform Rimini MASTER UNIVERSITARIO IN TECNOLOGIE E CONTROLLO AMBIENTALE NEL CICLO DEI RIFIUTI LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI DI HERA PER I COMUNI DELL ATO 9 RIMINI Daniele Biondi Direttore del Master Prof. Luciano Morselli Tutor Aziendale Hera Geom. Fausto Pecci Anno accademico 2003/2004

2 RINGRAZIAMENTI Vorrei ringraziare coloro attraverso i quali è stato possibile realizzare questo mio lavoro di ricerca, nonché di crescita formativa e professionale. In primo luogo Hera Rimini srl, l Azienda di cui sono dipendente, e in particolare la Direzione, nella persona del Direttore Generale dott. Mauro Tiviroli, per la disponibilità totale data per la partecipazione al Master. Ed inoltre il mio responsabile funzionale, geom. Fausto Pecci il quale ha reso possibile la riuscita materiale di questa mia formazione post laurea. Daniele Biondi PaginaI

3 INDICE 1. INTRODUZIONE Premessa La gestione dei rifiuti urbani e Quadro di riferimento Sintesi metodologica del piano di lavoro Schema metodologico Steps del progetto Identificazione attuali modalità gestionali e analisi di dettaglio flussi/servizi Determinazione delle linee guida strategiche e operative Riprogettazione tecnica dei servizi erogati Determinazione economica-finanziaria dei servizi erogati I Riferimenti normativi Riferimenti normativi PPGR: Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (bozza dicembre 2004) ATO 9: Agenzia d Ambito della Provincia di Rimini Indirizzi dell ATO 9 per la redazione del Piano d Ambito SITUAZIONE ATTUALE: IL TERRITORIO E LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Analisi Territoriale e popolazione residente Analisi dei flussi di rifiuto Dati complessivi Trend di variazione produzione Le raccolte differenziate L organizzazione dei servizi di igiene urbana Considerazioni generali sui servizi Raccolta RR (rifiuti residuali o indifferenziati) Raccolta Carta e Cartone Raccolta Vetro Raccolta Plastica Raccolta Multimateriale Raccolta Alluminio Raccolta Organico Raccolta Pile e Farmaci Altre raccolte territoriali Centri Ambiente Spazzamento e pulizia del suolo pubblico Pulizia arenili SVILUPPO DEI NUOVI SERVIZI NEI DUE SCENARI BREVE/MEDIO E LUNGO PERIODO Le linee guida Il percorso aziendale Interventi organizzativi previsti nella raccolta Rifiuti Residuali o indifferenziati Interventi organizzativi previsti nelle Raccolte Differenziate Fattori esterni per l incentivazione per le raccolte differenziate Servizi di pulizia del suolo pubblico Servizi pulizia spiagge Scenari organizzativi nel breve/medio e lungo periodo Scenario breve/medio periodo : raggiungimento del 35% di RD Azioni/Interventi aggiuntivi...51 Daniele Biondi Pagina2

4 3.3.2 Flussi previsionali a fine periodo Secondo orizzonte a lungo periodo : conseguimento del 40% di RD Le azioni e gli interventi necessari L aspetto comunicativo PRIME IPOTESI DI DIMENSIONAMENTO DEI SERVIZI PER LO SCENARIO 2007 E SUO SVILUPPO Criteri metodologici di progettazione Elenco dei servizi Nuove modalità organizzative/gestionale dei servizi di gestione dei rifiuti Raccolta Rifiuti Resdui o Indifferenziati Raccolta Differenziata Vetro Dettaglio progettazione tecnica, Comune per Comune Dati di base di riferimento Dimensionamento tecnico dei servizi Analisi economiche di dettaglio VALUTAZIONI ECONOMICHE DEI SERVIZI Criteri metodologici per l analisi economica NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA AMBIENTALE CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA Daniele Biondi Pagina3

5 1. INTRODUZIONE 1.1 Premessa Il presente documento è stato elaborato a sintesi del lavoro svolto nell ambito del Master Universitario in tecnologie e controllo ambientale nel ciclo dei rifiuti, e in particolare raccoglie le esperienze di stage presso l azienda di cui sono dipendente, Hera Rimini srl. Lo studio ha riguardato, nello specifico, le fasi preliminari alla predisposizione del Piano industriale di Hera Rimini srl, da proporre all Agenzia d Ambito di Rimini ATO n. 9. Una ulteriore specificazione necessaria riguarda la modalità di presentazione del lavoro stesso, il quale per ovvi motivi di sinteticità, ma anche per il fatto che il sottoscritto svolge già funzioni lavorative all interno dell azienda ospitante, sarà immediatamente immerso nella parte sperimentale, con essenziali stralci introduttivi di inquadramento. Il lavoro resta in fase introduttiva e preparatoria al vero e proprio Piano Industriale, in quanto per ovvi motivi di strategia aziendale non è opportuna la divulgazione di dati economici di patrimonio industriale Hera. Infine all interno di questo documento sono state tracciate alcune considerazioni, alla luce della recentissima approvazione della Legge delega in materia ambientale da parte del Senato della Repubblica. 1.2 La gestione dei rifiuti urbani e Quadro di riferimento La gestione dei rifiuti urbani introdotta con questo lavoro, è relativa ai 20 Comuni appartenenti alla Provincia di Rimini e gestiti dalla Società Operativa Territoriale Hera Rimini srl, di proprietà del gruppo Hera Spa. Il territorio dell Ambito Territoriale della Provincia di Rimini si estende su un area di 534 km2, di cui 269 km2 di collina e 265 km2 di pianura (dati ISTAT 1997). Il territorio suddiviso in venti Comuni, ha complessivamente ca abitanti residenti, di cui 5 (Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica) confinano col Mare Adriatico e sono interessati da ingenti flussi di turismo estivo. Tale flusso è valutato in ca abitanti equivalenti anno. Così come indicato nelle linee guida del PPGR, la gestione che Hera dovrà andare ad attuare all interno dei Comuni dell area d ambito ottimale, sarà delineata su due differenti orizzonti transitori: I. orizzonte temporale di breve-medio periodo triennale ( ): con una pianificazione di dettaglio; Daniele Biondi Pagina4

6 II. orizzonte temporale di lungo periodo : con una pianificazione di massima. Come enunciato in premessa, qui analizzeremo le fasi introduttive di consuntivazione dell intero progetto, mentre saranno elencate in maniera sintetica le successive fasi che condurranno alla stesura finale del Piano industriale per la gestione dei rifiuti urbani. Gli obiettivi da raggiungere sulla base dei contributi e delle linee giuda elaborate dagli organi pubblici destinati alla programmazione e controllo del ciclo dei rifiuti sono: prevedere il passaggio dal 25% di rifiuto differenziato attuale (consuntivo anno 2003), al 35% nel 2007 e del 40% di raccolta differenziata entro il 2012; l incremento ipotizzato è conseguente allo sviluppo di nuovi servizi e/o potenziamento dei servizi attualmente erogati; prevedere una riorganizzazione dei servizi di raccolta rifiuti, pulizia e accessori coerentemente agli standard stabiliti da ATO 9 per le singole aree omogenee. Le attività principali sviluppate durante il periodo di stage e che sono quindi alla base del presente lavoro sono state le seguenti: A. Analisi ed elaborazione dati afferenti le raccolte dei rifiuti relativi all anno 2003, effettuata attraverso la comparazione dei dati relativi ai singoli Comuni della Provincia di Rimini; B. Individuazione delle principali modalità gestionali e criticità dei servizi attuali, e delle proposte migliorative nei due orizzonti temporali definiti; C. Dimensionamento e/o potenziamento dei nuovi servizi e/o dei potenziamenti con determinazione delle risorse necessarie per ciascun Comune in funzione alle aree omogenee di intervento. D. Analisi economica mirata alla determinazione dei costi negli scenari previsti, in coerenza al DPR 158/99. Daniele Biondi Pagina5

7 1.3 Sintesi metodologica del piano di lavoro Schema metodologico Daniele Biondi Pagina6

8 1.3.2 Steps del progetto Sono di seguito descritte le principali fasi del progetto che nei prossimi mesi Hera svilupperà, coerentemente allo schema precedentemente illustrato, di cui il presente lavoro prenderà in esame solo alcuni aspetti: 1 Identificazione attuali modalità gestionali e analisi di dettaglio flussi/servizi 2 Definizione Linee guida strategiche e operative per sviluppo del Piano Industriale nel medio e lungo periodo 3 Progettazione tecnica dei servizi erogati (Piano degli Interventi tecnicoorganizzativo); 4 Valutazione economica-finanziaria dei servizi erogati (Piano Economico- Finanziario) per gli scenari considerati; 5 Elaborazioni finali, verifiche e redazione documenti industriali Identificazione attuali modalità gestionali e analisi di dettaglio flussi/servizi Per effettuare la ricognizione delle attuali modalità organizzative e gestionali ci si è basati sulle documentazioni e analisi sviluppate dall ATO 9, sulla bozza di Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti ( dei dati sui flussi merceologici e servizi gestionali più recenti disponibili in HERA (consuntivo dei flussi di rifiuto 2003). Obiettivo di questa fase è la ricostruzione della base di dati al momento più aggiornata: consuntivo 2003 e preventivo In particolare sono previste le seguenti azioni: Analisi dei flussi di rifiuto: Elaborazione delle matrici dei Comuni / Flussi di rifiuto Matrice 1: t/anno (serie storica e ultimo consolidato disponibile, 2003) Matrice 2: kg/ab/anno Matrice 3: % Daniele Biondi Pagina7

9 Analisi dei servizi erogati (Stato Attuale): Elaborazione di matrici Comuni / Elementi descrittivi, numerici, parametri Matrice 1: R IND Matrice 2: RD carta-cartone Matrice 3: RD vetro plastica metalli Matrice n: ecc.. Analisi contesto territoriale in applicazione delle specifiche ATO e PPGR Analisi critica dei servizi erogati e verifica standard gestionali Determinazione delle linee guida strategiche e operative In applicazione degli standard proposti da ATO 9, gli obiettivi di RD, linee guida del PPGR (in fase di approvazione), sono state definite queste linee guida strategiche e operative con l obiettivo di costruire gli scenari di breve, medio e lungo periodo. Le principali azioni intraprese per la loro definizione sono state: Analisi delle best practice (migliori rendimenti provinciali della RD); Descrizione strategia di sviluppo dei servizi per raggiungimento obiettivi RD; Allineamento agli standard di servizio richiesti da ATO 9 ed omogeneizzazione dei servizi nei comuni serviti. La pianificazione temporale dei servizi di breve-medio periodo (triennale) è stata sviluppata in maniera dettagliata, in accordo con le strategie di gestione integrata dei rifiuti: integrazione di servizi (servizi di raccolta, spazzamento e servizi complementari); integrazione di filiera (gestione della catena raccolta trasporto - trattamento/valorizzazione - smaltimento); integrazione di area vasta (gestione intercomunale e interprovinciale); Daniele Biondi Pagina8

10 La gestione integrata nell ampio contesto interprovinciale e di filiera gestito da Hera favorisce l applicazione di criteri industriali di efficienza, economicità ed efficacia nel rispetto degli obiettivi di elevati standard qualitativi dei servizi offerti. La pianificazione di lungo periodo è stata sviluppata con taglio di massima coerentemente, oltre che alle indicazione di ATO 9, alla necessità di adattamento di forti dinamiche di cambiamento che a tutt oggi sono in atto in particolare nel settore della gestione dei rifiuti. Si veda a riguardo anche la recente approvazione da parte di un ramo del Parlamento della nuova Legge Delega in materia ambientale, dalla quale a prima lettura si evincono alcune chiare nuove indicazioni per gli ambiti delle ATO e sulla gestione della TIA (Tariffa di Igiene Ambientale), a questo particolare argomento si farà un accenno per le relative nuove problematiche sorte nell ultimo capitolo di questo documento. I fattori esterni che guideranno le scelte strategiche aziendali per la riorganizzazione industriale dei servizi saranno quelli di seguito elencati: 1) raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla vigente normativa e dagli strumenti di pianificazione provinciale (PPGR); 2) trattamento/valorizzazione dei rifiuti ai sensi della vigente normativa; 3) rispetto degli standard di qualità dei servizi previsti da ATO 9 per area omogenea di riferimento. A questi devono aggiungersi i fattori interni che determinano le scelte strategiche aziendali, ed in particolare: A. economie di scala mediante standardizzazione e riorganizzazione dei servizi in aree vaste omogenee; B. economie di scala mediante gestione integrata della filiera raccoltavalorizzazione/trattamento-smaltimento; C. valorizzazione delle best practice aziendali: estensione al territorio dei migliori modelli organizzativi (valorizzazione del know how ). Daniele Biondi Pagina9

11 In sintesi la riorganizzazione dei servizi consentirà il raggiungimento degli obiettivi strategici indicati nei punti precedenti. Si prevedono i seguenti principali obiettivi: TIPO OBIETTIVI TEMPORALI NOTA POTENZIAMENTO RD 35% al % al 2012 Attualmente la % di RD è di ca. il 25% Obiettivi coerenti con la bozza di PPGR RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI ENTRO IL 2005 E prevista la gestione integrata da parte di HERA di tutti i servizi di raccolta e spezzamento Riprogettazione tecnica dei servizi erogati La riprogettazione tecnica dei servizi erogati rappresenta appunto la parte tecnicoorganizzativa del Piano di gestione e di sviluppo dei servizi nel breve, medio e lungo periodo, in coerenza con linee guida progettuali proposte da ATO ed in applicazione degli altri vincoli normativi. Il Piano di gestione che Hera realizzerà conterrà, tra l altro: gli obiettivi e gli standard dei servizi di gestione dei rifiuti e dei servizi ambientali, articolati per aree omogenee; l articolazione dei flussi di rifiuto nel periodo di Piano; i progetti tecnico-organizzativi dei singoli servizi per area omogenea/comune ; La progettazione dei servizi di gestione dei rifiuti urbani consiste nel dimensionamento tecnico per la determinazione dei fabbisogni delle risorse, in particolare gli automezzi, le attrezzature ed il personale dei principali servizi per ciascuno dei Comuni appartenenti all ATO 9. Saranno valutate per ciascuno degli scenari, le variazioni differenziali rispetto alle attuali modalità gestionali. Daniele Biondi Pagina10

12 1.3.6 Determinazione economica-finanziaria dei servizi erogati In questa fase del lavoro saranno determinati i costi di gestione (costi/ricavi annuali) e i costi d investimento per i singoli Scenari di Piano, coerentemente alle risorse necessarie. L analisi comprende la determinazione di specifici indicatori economici (costo del servizio per abitante, costo del servizio per unità di rifiuto gestito, ecc.) necessari per la valutazione tecnico-economica dei servizi nei singoli scenari. Obiettivo dell analisi economica è la quantificazione dei costi del sistema gestionale per la valutazione differenziale degli Scenari di Piano rispetto alle attuali modalità organizzative coerentemente ai seguenti aspetti: adeguamento standard ATO ed omogeneizzazione servizi; raggiungimento obiettivi RD; analisi economiche ex DPR 158/99 in modo da valutare variazioni rispetto attuali modalità gestionali. 1.4 I Riferimenti normativi Riferimenti normativi I principali strumenti normativi e di pianificazione vigenti all interno dell ambito ottimale provinciale di Rimini, che hanno costituito il quadro di riferimento per lo sviluppo progettuale del presente documento, sono i seguenti: D.Lgs. n. 22 del 1997 (Decreto Ronchi) e s.m.i. Esso in particolare ci interessa per il presente lavoro quando: - Definisce le competenze di Stato, Regioni e Comuni; - Fornisce le definizioni di rifiuto e la classificazione; - Disciplina la predisposizione del piano Nazionale di gestione dei rifiuti, dei piani Regionali, la gestione dei rifiuti in ATO; regola quindi tutte le fasi di gestione del rifiuto dalla raccolta allo smaltimento e fissa obiettivi per la raccolta differenziata. - Disciplina le procedure di autorizzazione per la realizzazione di nuovi impianti di recupero e per l'esercizio di attività di smaltimento e recupero dei rifiuti. - Disciplina la gestione dei rifiuti di imballaggio e di particolari categorie di rifiuto. - Delinea il sistema per la determinazione della tariffa (a sostituzione della TARSU) che prevede la copertura totale del costo del servizio. Daniele Biondi Pagina11

13 - Fissa infine le sanzioni per la violazione dei divieti e degli obblighi previsti dal decreto stesso e detta alcune disposizioni transitorie e finali. Legge Regionale 3/99, che disciplina il sistema della pianificazione regionale in materia di rifiuti attuando un ampio decentramento di funzioni a favore delle Province, lasciando alla Regione funzioni essenzialmente di indirizzo e coordinamento; Legge Regionale 25/99 (modificata dalla L.R. 1/2003), che ha provveduto alla delimitazione degli ambiti territoriali ottimali (ATO), disciplinato le forme di cooperazione tra gli enti locali (Agenzie di Ambito) ed ha introdotto il Piano d ambito quale ulteriore strumento di pianificazione della gestione dei rifiuti. Essa ha inoltre istituito l Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e dei rifiuti urbani che concorre a garantire l efficienza dei servizi erogati e la tutela degli utenti e dei consumatori PPGR: Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (bozza dicembre 2004) Il Piano provinciale vigente, approvato dalla Regione Emilia-Romagna in data 30 luglio 1996 contiene le statuizioni cui l ATO deve attenersi nell organizzazione del Servizio di gestione dei Rifiuti Urbani RU. Tuttavia, a breve termine tale Piano verrà riapprovato dal Consiglio Provinciale in una nuova formulazione, avendo terminato l iter di presentazione. Viene di seguito presentata una sintesi dei contenuti della nuova bozza di PPGR in via di approvazione. Il documento è costituito da tre sezioni: Sezione I - Quadro conoscitivo: contiene, sulla base delle conoscenze già acquisite dal vigente Piano e dei dati dell Osservatorio Provinciale, la ricostruzione della realtà attuale e quella prevedibile. Sono contenuti i dati di produzione rifiuti urbani e speciali; la composizione merceologica media; la potenzialità e/o la capacità residua degli impianti di recupero e/o smaltimento esistenti. Sezione II Documento preliminare: contiene la dichiarazione e la descrizione degli obiettivi di piano e delle strategie idonee al loro conseguimento. Vengono presentati: Gli scenari di sviluppo del sistema di raccolta, recupero e smaltimento degli RU; Un primo bilancio sui rifiuti speciali prodotti in Provincia di Rimini. Sezione III Prima valutazione di sostenibilità ambientale: fornisce una prima valutazione della conformità degli obiettivi e delle strategie del Piano ai principi della normativa nazionale e regionale nonché la valutazione di massima delle pressioni ambientali che l azione del piano eserciterà sul territorio. Daniele Biondi Pagina12

14 Nello specifico il Piano si propone di raggiungere gli obiettivi secondo due scenari: Breve periodo : 35% di raccolta differenziata; Lungo periodo: : 40% di raccolta differenziata. Vengono proposti diversi scenari per il raggiungimento degli obiettivi in funzione di diverse ipotesi di crescita della produzione dei rifiuti e della popolazione (crescita da minima a massima); la seguente tabella schematizza le proposte. Parametro Scenari di breve periodo Scenari di lungo periodo Incremento popolazione annua (% annua) 0 0 Incremento della produzione di R.U. (% annua) 2% 3% 4 % 1% 2 % 4 % Raccolta diff. totale (%) 35 % 40 % Tipologie impiantistiche di cui si prevede l utilizzo (potenzialità ) Inceneritore di Coriano (t/a) Compostaggio Cà Baldacci (t/a) Impianto di separazione meccanica della frazione secca (Selecta) (t/a) Discariche 1 cat. (Sogliano al Rubicone (t/a) Nuova discarica provinciale (t/a) Impianto bio-meccanico (t/a) Per il raggiungimento di tali obiettivi si ipotizza: a. forte potenziamento della raccolta della frazione secca (sacco secco), già operativa nel territorio provinciale, b. consolidamento delle raccolte di tipo monomateriale ; c. forte potenziamento della raccolta della frazione organica domestica con l estensione del servizio ad una fascia di utenza significativa. E chiaro che il primo problema che si pone preliminarmente alla predisposizione del Piano d Ambito è quello del suo rapporto con il Piano provinciale di gestione dei rifiuti nel cui rispetto devono essere organizzate le attività del servizio. A tale proposito Daniele Biondi Pagina13

15 si ritiene che i contenuti del Piano provinciale che assumono carattere vincolante possano essere individuate nelle seguenti: pianificazione degli impianti di trattamento e smaltimento operanti nell ambito e del relativo bacino di riferimento; obiettivi e criteri di organizzazione della raccolta differenziata ATO 9: Agenzia d Ambito della Provincia di Rimini L ATO 9 è stato istituito mediante una Convenzione siglata tra la Provincia e i 20 Comuni ad essa appartenenti. All Agenzia d Ambito sono attribuite in particolare le seguenti competenze: - scelta della forma di gestione e del relativo modello gestionale ed organizzativo; - individuazione ed approvazione del Piano d ambito in cui viene definito il programma degli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi previsti nella pianificazione provinciale; - definizione degli obiettivi e degli standard qualitativi di servizio ivi compresa la determinazione delle tariffe; Indirizzi dell ATO 9 per la redazione del Piano d Ambito Per l illustrazione del seguente paragrafo, si fa riferimento, alla documentazione prodotta dall ATO 9 e disponibile sul proprio sito internet ( - Piano per la prima attivazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani (ru), assimilati, rifiuti di imballaggio e imballi (14 marzo 2002) - Contenuti e articolazione del progetto di piano d'ambito del servizio di gestione dei rifiuti urbani (giugno 2003) Dopo il primo affidamento avvenuto in data 14 marzo 2002 sulla base del Primo piano per l attivazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati (PIANINO) l Agenzia di Ambito deve predisporre ed approvare il Piano di ambito per l organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani definito all art 17 della L.R. n.1/2003. Il Piano costituisce lo strumento conclusivo del sistema di regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati definito dal D.Lgs n.22/97 e dalla L.R.N.1/03. Con il Piano d ambito viene data completa attuazione, per la parte relativa ai Rifiuti urbani, al Piano Provinciale di Gestione dei rifiuti da cui derivano le indicazioni sulla tipologia, le caratteristiche dimensionali, la localizzazione degli impianti. sugli obbiettivi e il modello di raccolta differenziata da perseguire. Daniele Biondi Pagina14

16 Secondo le disposizioni della L.R. il Piano persegue l organizzazione unitaria dei rifiuti urbani e, in particolare, definisce: a. Il modello gestionale ed organizzativo prescelto b. Il piano finanziario degli investimenti c. Il programma degli interventi necessari ed i relativi tempi di attuazione d. Gli obiettivi e gli standard di qualità dei servizi di gestione dei rifiuti eventualmente articolati per zone territoriali omogenee e. La tariffa articolata con riguardo alle caratteristiche delle diverse zone del territorio dell ambito e alla qualità dei servizi da fornire Qualora la convenzione stipulata con un gestore in sede di primo affidamento abbia durata superiore a tre anni ( è il caso di HERA S.p.A ) la convenzione stessa è adeguata entro un anno dall approvazione ai nuovi contenuti del Piano. Una delle principali opportunità, offerte dall organizzazione del servizio a livello di ambito, è quella di poter omogeneizzare gli standard prestazionali richiesti per zone, che presentino analoghe caratteristiche e razionalizzare l organizzazione industriale della gestione con conseguente recupero di efficienza a beneficio dei costi. Daniele Biondi Pagina15

17 2. SITUAZIONE ATTUALE: IL TERRITORIO E LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Allo scopo di poter successivamente elaborare qualsiasi proposta progettuale non si può prescindere dalle specificità degli attuali modelli organizzativi, è quindi necessario avviare un analisi interna per poter avere una panoramica di dettaglio delle attuali modalità organizzative, evidenziando le criticità emerse nella gestione attuale dei servizi. Nei seguenti paragrafi vengono riportate, le risultanze dell analisi, così come emerse dalle informazioni disponibili. 2.1 Analisi Territoriale e popolazione residente La Provincia di Rimini ha un estensione di circa 535 km 2, i confini sono dati ad est dal Mare Adriatico a sud-ovest con la Provincia di Pesaro-Urbino, a Ovest con lo stato di S. Marino e a nord con la Provincia di Cesena. Il territorio presenta caratterizzazione da litorale, pianeggiante a collinare con un altitudine che varia da una quota di 0 a oltre 500 m sl.m. La seguente figura illustra il territorio della Provincia di Rimini ed i confini comunali. Daniele Biondi Pagina16

18 La Provincia è costituita da 20 Comuni, il servizio di gestione è suddiviso in due Esercizi territoriali, infrastrutturali e gestionali: Esercizio-Valmarecchia e Esercizio- Valconca. A sua volta i comuni, in funzione della caratterizzazione territoriale, possono essere suddivisi in Turistici/Costieri N 5, Residenziali/Intermedi N 9 e Collinari N 6. La seguente tabella presenta l elenco dei Comuni, l ambito di appartenenza, la caratterizzazione ed i principali dati di base. Comuni Caratterizzazio ne Ambito Altitudine Superficie Popolazione 01/01/2004 Densità per Kmq % Popolazione 1 Bellaria-Igea Marina Turistica/costiera Valmarecchia , ,80 5,80% 2 Cattolica Turistica/costiera Valconca , ,17 5,60% 3 Coriano Interrmedia Valmarecchia , ,35 3,20% 4 Gemmano Collinare Valmarecchia , ,28 0,40% 5 Misano Adriatico Turistica/costiera Valconca , ,89 3,70% 6 Mondaino Collinare Valconca , ,80 0,50% 7 Monte Colombo Collinare Valmarecchia , ,45 0,70% 8 Montefiore Conca Collinare Valmarecchia , ,34 0,60% 9 Montegridolfo Collinare Valconca , ,56 0,30% 10 Montescudo Interrmedia Valconca , ,58 0,80% 11 Morciano di Romagna Interrmedia Valmarecchia , ,52 2,20% 12 Poggio Berni Interrmedia Valmarecchia , ,78 1,00% 13 Riccione Turistica/costiera Valconca , ,99 12,20% 14 Rimini Turistica/costiera Valmarecchia , ,00 47,10% 15 Saludecio Interrmedia Valconca , ,18 0,90% 16 San Clemente Interrmedia Valmarecchia , ,59 1,20% 17 San Giovanni in Marignano Interrmedia Valmarecchia , ,07 2,80% 18 Santarcangelo di Romagna Interrmedia Valmarecchia , ,18 7,00% 19 Torriana Collinare Valmarecchia , ,29 0,40% 20 Verucchio Interrmedia Valmarecchia , ,85 3,30% T Totale Turistici 198, ,19 74,47% R Totale Intermedi 232, ,09 22,46% C Totale Collinari 103, ,34 3,07% Totale ,71 100,00% (Fonte: dati di base Ufficio statistico provinciale) Come si osserva dalla tabella il solo Comune di Rimini (considerando la sola popolazione residente) rappresenta oltre il 47% del totale della popolazione provinciale; i comuni turistici complessivamente rappresentano poi quasi il 75% della popolazione totale, i residenziali quasi il 23% ed i collinari il 3% del totale. Daniele Biondi Pagina17

19 La successiva tabella ed i relativo grafico, evidenziano, invece, il trend di variazione della popolazione nell ultimo quadriennio per Comune. Comuni Abitanti residenti 01/01/2001 Abitanti residenti 01/01/2002 Incremento % rispetto al 2001 Abitanti residenti 01/01/2003 Incremento % rispetto al 2002 Abitanti residenti 01/01/2004 Incremento % rispetto al Bellaria-Igea Marina ,9% ,7% ,9% 2 Cattolica ,6% ,6% ,2% 3 Coriano ,5% ,9% ,3% 4 Gemmano ,2% ,0% ,7% 5 Misano Adriatico ,9% ,0% ,8% 6 Mondaino ,6% ,6% ,7% 7 Monte Colombo ,0% ,6% ,6% 8 Montefiore Conca ,1% ,1% ,6% 9 Montegridolfo ,6% 935 0,2% 949 1,5% 10 Montescudo ,4% ,8% ,6% 11 Morciano di Romagna ,6% ,7% ,1% 12 Poggio Berni ,7% ,0% ,1% 13 Riccione ,2% ,3% ,6% 14 Rimini ,3% ,3% ,6% 15 Saludecio ,9% ,0% ,2% 16 San Clemente ,1% ,7% ,5% 17 San Giovanni in Marignano ,3% ,4% ,6% 18 Santarcangelo di Romagna ,5% ,8% ,6% 19 Torriana ,9% ,8% ,0% 20 Verucchio ,8% ,0% ,0% Totale/media ,9% ,9% ,2% (Fonte: dati di base: Ufficio statistico provinciale) Trend variazione di popolazione abitanti Bellaria Igea Marina Cattolica Coriano Gemmano Misano Adriatico Mondaino Montecolombo Montefiore Conca Montegridolfo Montescudo Morciano di R. Poggio Berni Riccione Rimini Saludecio San Clemente San Giovanni in M. Santarcangelo di R. Torriana Verucchio Daniele Biondi Pagina18

20 Come si osserva il trend generale mostra complessivamente un leggero incremento della popolazione (se si eccettuano alcuni valori puntuali); l incremento medio provinciale oscilla attorno all 1%. 2.2 Analisi dei flussi di rifiuto Dati complessivi Per una analisi dettagliata dei quantitativi di rifiuto prodotto nei vari Comuni sono stati considerati i flussi di rifiuto relativi all anno La seguente tabella evidenzia i dati totali di rifiuti residuali e differenziati prodotti in termini totali, procapite e percentuali per i diversi Comuni. Comune RR RD Totale Monte rifiuti t/anno Kg/ab.anno % t/anno Kg/ab.anno % t/anno Kg/ab.anno 001 Bellaria-Igea Marina ,1 848,1 81,4% 3.180,3 193,4 18,6% , ,5 002 Cattolica ,5 740,6 82,9% 2.442,2 152,9 17,1% ,7 893,5 003 Coriano 5.088,2 562,3 84,6% 929,6 102,7 15,4% 6.017,7 665,0 004 Gemmano 495,2 442,6 87,4% 71,5 63,9 12,6% 566,8 506,5 005 Misano Adriatico 8.304,7 787,3 88,5% 1.079,3 102,3 11,5% 9.384,1 889,7 006 Mondaino 605,7 409,0 91,6% 55,5 37,5 8,4% 661,2 446,5 007 Monte Colombo 803,3 386,9 88,8% 101,5 48,9 11,2% 904,7 435,8 008 Montefiore Conca 581,5 319,2 83,0% 119,2 65,4 17,0% 700,7 384,6 009 Montegridolfo 354,8 373,8 86,9% 53,5 56,4 13,1% 408,3 430,2 010 Montescudo 839,0 361,6 92,8% 65,3 28,1 7,2% 904,3 389,8 011 Morciano di Romagna 2.814,9 453,9 84,9% 501,4 80,8 15,1% 3.316,4 534,7 012 Poggio Berni 1.238,3 416,8 71,7% 488,2 164,3 28,3% 1.726,4 581,1 013 Riccione ,9 739,3 69,2% ,8 329,3 30,8% , ,7 014 Rimini ,0 608,9 73,6% ,4 218,9 26,4% ,3 827,7 015 Saludecio 849,4 332,3 94,1% 53,2 20,8 5,9% 902,6 353,1 016 San Clemente 1.627,0 469,6 86,3% 257,9 74,4 13,7% 1.884,9 544,0 017 San Giovanni in Marignano 4.102,3 511,8 74,8% 1.384,4 172,7 25,2% 5.486,7 684,5 018 Santarcangelo di Romagna 9.378,1 473,5 69,9% 4.039,2 203,9 30,1% ,3 677,4 019 Torriana 504,0 401,9 77,5% 146,1 116,5 22,5% 650,1 518,5 020 Verucchio 3.100,1 335,6 66,4% 1.566,4 169,6 33,6% 4.666,5 505,2 Totale/media ,6 75,2% ,6 24,8% ,2 (fonte: dati consuntivo 2003) I grafici successivi schematizzano i valori di produzione rifiuti per Comuni in termini totali e procapite suddivisi per flusso. Daniele Biondi Pagina19

21 Produzione rifiuti per Comune t/anno BELLARIA CATTOLICA CORI ANO GEMMANO MISANO MONDAINO MONTECOLOMBO MONTEFIORE C MONTEGRIDOLFO MONTESCUDO MORCIANO DI R. POGGIO BERNI RR RD RICCIONE RIMINI SALUDECIO SAN CLEMENTE SAN GIOVANNI IN M. SANTARCANGELO TORRIANA VERUCCHIO Produzione rifiuti procapite per Comune Kg/ab.anno BELLARIA CATTOLICA CORIANO GEMMANO MISANO MONDAINO MONTECOLOMBO MONTEFIORE C MONTEGRIDOLFO MONTESCUDO MORCIANO DI R. POGGIO BERNI RICCIONE RIMINI SALUDECIO SAN CLEMENTE SAN GIOVANNI IN M. SANTARCANGELO TORRIANA VERUCCHIO RR RD Come si osserva dalla tabella e dai relativi grafici i Comuni che rappresentano la maggior produzione della provincia, risultano Rimini ed restanti Comuni turistici; questi presentano anche elevati valori di produzione procapite, ciò in conseguenza della forte incidenza dei flussi dovuti al turismo (oltre kg/ab.anno Bellaria e Riccione). Per quanto riguarda le raccolte differenziate i Comuni di Rimini, Poggio Berni, Riccione S. Giovanni in Marignano, Santarcangelo e Verrucchio superano il valore del Daniele Biondi Pagina20

22 25% di raccolta differenziata; grazie al contributo di tali Comuni, il valore medio provinciale si attesta appunto sul 25% circa Trend di variazione produzione In un territorio come quello della provincia di Rimini a forte vocazione turistica, come già evidenziato, risulta di fondamentale importanza l analisi delle produzioni mensili, al fine di evidenziare e calibrare i contributi del flussi turistici. La tabella successiva evidenzia la produzione totale di rifiuti (RR+RD) per mese. Daniele Biondi Pagina21

23 (fonte: dati consuntivo 2003) Tot rifiuto gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Bellaria 900,21 736, , , , , , , , , ,68 998,65 5,3% 4,3% 6,5% 8,0% 8,1% 11,4% 13,2% 14,4% 9,5% 7,3% 6,2% 5,8% Cattolica 837,49 702,51 949, , , , , , ,90 914,93 905,72 859,99 5,9% 4,9% 6,7% 7,5% 8,6% 12,0% 13,8% 13,5% 8,4% 6,4% 6,3% 6,0% Coriano 469,07 406,12 498,84 529,51 523,75 480,30 547,36 493,27 508,06 543,68 528,72 489,02 7,8% 6,7% 8,3% 8,8% 8,7% 8,0% 9,1% 8,2% 8,4% 9,0% 8,8% 8,1% Gemmano 42,04 36,90 40,83 47,82 51,98 43,06 59,20 57,05 51,81 48,92 41,58 45,56 7,4% 6,5% 7,2% 8,4% 9,2% 7,6% 10,4% 10,1% 9,1% 8,6% 7,3% 8,0% Misano 725,29 454,70 632,10 688,58 792, , , ,73 776,96 621,38 589,25 618,91 7,7% 4,8% 6,7% 7,3% 8,4% 10,9% 12,3% 14,0% 8,3% 6,6% 6,3% 6,6% Mondaino 48,52 36,80 54,30 50,19 59,21 61,66 59,98 73,68 59,26 52,43 51,24 53,98 7,3% 5,6% 8,2% 7,6% 9,0% 9,3% 9,1% 11,1% 9,0% 7,9% 7,7% 8,2% Montecolombo 67,97 56,09 74,10 76,08 82,59 78,77 82,29 92,62 66,71 83,31 64,25 79,95 7,5% 6,2% 8,2% 8,4% 9,1% 8,7% 9,1% 10,2% 7,4% 9,2% 7,1% 8,8% Montefiore 47,68 41,93 53,43 55,29 71,25 57,06 70,05 70,12 62,17 62,71 56,74 52,24 6,8% 6,0% 7,6% 7,9% 10,2% 8,1% 10,0% 10,0% 8,9% 9,0% 8,1% 7,5% Montegridolfo 30,28 24,71 31,43 34,48 39,74 35,50 37,82 38,74 35,32 34,99 32,10 33,16 7,4% 6,1% 7,7% 8,4% 9,7% 8,7% 9,3% 9,5% 8,7% 8,6% 7,9% 8,1% Montescudo 64,77 63,82 66,28 67,35 81,74 81,91 81,93 91,78 72,61 82,83 66,86 82,41 7,2% 7,1% 7,3% 7,4% 9,0% 9,1% 9,1% 10,1% 8,0% 9,2% 7,4% 9,1% Marciano 245,40 219,36 292,47 293,96 309,90 265,76 291,18 278,46 302,04 287,73 261,10 268,99 7,4% 6,6% 8,8% 8,9% 9,3% 8,0% 8,8% 8,4% 9,1% 8,7% 7,9% 8,1% Poggio Berni 132,12 115,42 157,14 136,67 155,89 151,19 160,00 137,51 154,19 146,24 139,11 140,94 7,7% 6,7% 9,1% 7,9% 9,0% 8,8% 9,3% 8,0% 8,9% 8,5% 8,1% 8,2% Riccione 2.229, , , , , , , , , , , ,89 6,0% 5,5% 7,0% 8,5% 8,8% 10,3% 11,7% 12,4% 8,9% 7,7% 6,6% 6,5% Rimini 7.432, , , , , , , , , , , ,80 6,7% 6,3% 7,5% 8,1% 8,6% 9,9% 10,7% 10,7% 8,8% 8,1% 7,4% 7,3% Saludecio 65,38 52,26 71,84 71,02 78,56 76,66 81,64 97,02 74,72 82,30 74,58 76,64 7,2% 5,8% 8,0% 7,9% 8,7% 8,5% 9,0% 10,7% 8,3% 9,1% 8,3% 8,5% San Clemente 143,07 124,63 155,19 149,87 166,62 158,46 182,16 172,04 161,00 188,10 143,81 139,96 7,6% 6,6% 8,2% 8,0% 8,8% 8,4% 9,7% 9,1% 8,5% 10,0% 7,6% 7,4% San Giovanni in M. 372,59 356,44 448,29 450,72 593,46 547,70 481,22 437,42 458,86 474,05 449,04 416,89 6,8% 6,5% 8,2% 8,2% 10,8% 10,0% 8,8% 8,0% 8,4% 8,6% 8,2% 7,6% Santarcangelo 955,28 949, , , , , , , , , , ,38 7,1% 7,1% 8,3% 8,6% 9,3% 8,1% 9,4% 8,5% 8,6% 8,7% 8,0% 8,3% Torriana 53,56 46,02 55,04 54,67 60,72 58,09 61,06 61,72 48,87 55,25 48,46 46,66 8,2% 7,1% 8,5% 8,4% 9,3% 8,9% 9,4% 9,5% 7,5% 8,5% 7,5% 7,2% Verucchio 326,38 297,54 406,74 381,23 465,09 393,09 429,24 402,72 378,95 415,32 368,09 402,10 7,0% 6,4% 8,7% 8,2% 10,0% 8,4% 9,2% 8,6% 8,1% 8,9% 7,9% 8,6% Totale , , , , , , , , , , , ,13 6,6% 5,9% 7,4% 8,1% 8,8% 10,0% 11,0% 11,2% 8,8% 8,0% 7,2% 7,1% Come si osserva, dalla tabella, l incidenza dei mesi estivi sul totale annuale risulta maggiore per la totalità dei Comuni, sia per le caratteristiche merceologiche stagionali del rifiuto, sia perché l influsso turistico si ripercuote in tutto il territorio. Inoltre risultano chiaramente evidenti i casi dei Comuni di Bellaria, Misano e Cattolica in cui la Daniele Biondi 22

24 produzione del mese di Agosto rappresenta oltre il 13% del totale della produzione annuale. La seguente tabella ed i grafici successivi analizzano il totale del dato provinciale ripartito nelle componenti RR ed RD. Totale Provincia gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre RR % RR su totale 71,3% 72% 73% 74% 76% 78% 77% 78% 75% 73% 75% 74% 75% RD % RD su totale 28,7% 28,4% 26,6% 25,8% 23,8% 21,7% 22,8% 21,9% 25,1% 26,5% 24,5% 26,2% 24,8% (fonte: dati consuntivo 2003) totale/ media Produzione mensile totale t/anno GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE RD RR Andamento mensile percentuale produzione rifiuti 28,7% 28,4% 26,6% 25,8% 23,8% 21,7% 22,8% 21,9% 25,1% 26,5% 24,5% 26,2% 24,8% 71,3% 71,6% 73,4% 74,2% 76,2% 78,3% 77,2% 78,1% 74,9% 73,5% 75,5% 73,8% 75,2% GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE TOTALE/MEDIA RR RD Come si osserva dalla tabella e dai relativi grafici, la produzione totale rifiuti risente, come già evidenziato, di un forte incremento nei mesi estivi; appare però significativo Daniele Biondi 23

25 come tale incremento si ripercuota quasi esclusivamente sui rifiuti residuali: il totale dei quantitativi differenziati risulta infatti praticamente costante durante tutto l arco dell anno (l incidenza percentuale si riduce infatti nei mesi estivi). Tale osservazione risulta significativa in quanto permette di evidenziare come l extraproduzione estiva di rifiuti non sia praticamente soggetta ad alcun tipo di raccolta differenziata Le raccolte differenziate Le seguenti tabelle evidenziano i quantitativi di raccolta differenziata prodotti dai diversi Comuni per i circuiti principali. Nella prima tabella vengono riportati i quantitativi totali espressi in tonnellate annue; nella seconda in percentuale (%) sul totale monte rifiuti prodotto dal Comune. Quantitativi per Comune e totali delle singole frazioni differenziate in t/anno 1 t/anno carta e cartone Vetro plastica frazione secca multimat eriale Allumini o FORSU verde e potature pile farmaci Legno + Beni durevoli + ingombr anti Altre raccolte territori ali Centro Tot RD ambiente Bellaria-Igea Marina ,9 256,9 0,1 0,4 401,9 20,3 525, ,3 2 Cattolica , ,6 155,9 2,4 733, ,2 3 Coriano ,1 0,8-0,4-44,2 24,2 289,1 929,6 4 Gemmano ,8 71,5 5 Misano Adriatico ,4-0,2 0,2 92,3 0,2 478, ,3 6 Mondaino ,2 0, ,5 7 Monte Colombo ,5 101,5 8 Montefiore Conca ,5 119,2 9 Montegridolfo ,1 0, ,5 10 Montescudo ,0 0, ,2 65,3 Morciano di 11 Romagna ,2-0,6 0, ,1 501,4 12 Poggio Berni , ,6 488,2 13 Riccione ,7-2,3 0, ,6 142, , ,8 14 Rimini , , ,2 10,7 9, ,2 253, , ,4 15 Saludecio ,1 0, ,2 16 San Clemente ,0 0,0-0,2 217,7 257,9 San Giovanni in 17 Marignano ,3-0,2 0,2 12,3 0,5 419, ,4 Santarcangelo di 18 Romagna , ,3 0,4 0,5 83,2 37,8 620, ,2 19 Torriana ,3 146,1 20 Verucchio , ,1 26,4 14,7 514, ,4 TOTALE ,4 15,4 12, ,0 496, , ,7 (fonte: dati consuntivo 2003) Daniele Biondi 24

26 Quantitativi per Comune e totali delle singole frazioni differenziate in percentuale 1 % sul monte rifiuti carta e cartone Vetro plastica frazione secca Allumin FORSU verde e multima io potature teriale pile farmaci Legno + Beni durevoli + ingombr anti Altre raccolte territori ali Centro ambient Tot RD e Bellaria-Igea Marina 1,27% 3,75% 0,32% 0,00% 0,00% 6,19% 1,50% 0,00% 0,00% 2,35% 0,12% 3,07% 18,57% 81,43% 2 Cattolica 1,01% 2,68% 0,14% 3,81% 0,00% 3,23% 0,00% 0,00% 0,00% 1,09% 0,02% 5,14% 17,11% 82,89% 3 Coriano 7,01% 2,23% 0,14% 0,11% 0,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,73% 0,40% 4,80% 15,45% 84,55% 4 Gemmano 1,41% 4,02% 0,35% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 6,84% 12,62% 87,38% 5 Misano Adriatico 1,34% 2,05% 0,36% 0,00% 0,00% 1,67% 0,00% 0,00% 0,00% 0,98% 0,00% 5,09% 11,50% 88,50% 6 Mondaino 2,68% 4,02% 1,64% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,04% 0,02% 0,00% 0,00% 0,00% 8,40% 91,60% 7 Monte Colombo 0,69% 2,75% 0,30% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 7,46% 11,21% 88,79% 8 Montefiore Conca 0,86% 2,94% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 13,21% 17,01% 82,99% 9 Montegridolfo 4,28% 6,15% 2,63% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,02% 0,02% 0,00% 0,00% 0,00% 13,10% 86,90% 10 Montescudo 0,98% 2,47% 0,53% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 3,23% 7,22% 92,78% 11 Morciano di Romagna 1,70% 2,79% 0,62% 0,00% 0,00% 0,34% 0,00% 0,02% 0,00% 0,00% 0,00% 9,65% 15,12% 84,88% 12 Poggio Berni 6,98% 4,20% 0,38% 1,10% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 15,62% 28,28% 71,72% 13 Riccione 1,56% 3,35% 0,33% 2,81% 0,00% 1,21% 0,00% 0,01% 0,00% 14,26% 0,39% 6,91% 30,82% 69,18% 14 Rimini 4,25% 3,69% 0,10% 7,05% 0,00% 3,78% 1,66% 0,01% 0,01% 2,44% 0,23% 3,24% 26,44% 73,56% 15 Saludecio 1,93% 2,73% 1,22% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 5,90% 94,10% 16 San Clemente 0,37% 1,75% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 11,55% 13,68% 86,32% San Giovanni in Marignano 0,28% 0,97% 0,19% 11,48% 0,00% 4,42% 0,00% 0,00% 0,00% 0,22% 0,01% 7,65% 25,23% 74,77% Santarcangelo di Romagna 7,54% 2,24% 0,19% 1,79% 0,00% 0,66% 12,16% 0,00% 0,00% 0,62% 0,28% 4,62% 30,10% 69,90% 19 Torriana 3,35% 3,63% 0,76% 1,46% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 13,27% 22,47% 77,53% 20 Verucchio 3,59% 2,61% 0,09% 15,37% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,57% 0,31% 11,01% 33,57% 66,43% TOTALE 3,32% 3,27% 0,20% 4,77% 0,00% 2,88% 1,61% 0,01% 0,01% 3,81% 0,22% 4,70% 24,79% 75,21% (fonte: dati consuntivo 2003) TotRR Daniele Biondi 25

27 Il grafico successivo presenta la composizione complessiva della raccolta differenziata Composizione RD carta e cartone 22,30% Vetro 15,43% plastica 1,64% frazione secca multimateriale 19,24% Alluminio 0,07% cimiteriali 0,15% FORSU 11,62% Acc. al Piombo 0,13% abiti 0,79% oli ingombranti 0,04% legno 8,16% farmaci Beni durevoli 6,38% pile inerti 0,03% 0,02% 0,63% metalli 3,29% 3,12% verde e potature 6,97% Come si osserva dal grafico la principale componente sul totale delle raccolte differenziate è data dalle principali frazioni secche (multimateriale, carta e vetro); altra componente significativa sono le frazioni organiche: FORSU e verde. 2.3 L organizzazione dei servizi di igiene urbana Considerazioni generali sui servizi I servizi di igiene urbana attualmente gestiti nel territorio della provincia di Rimini sono riconducibili in maggioranza a servizi di raccolta, rifiuti residuali e raccolte differenziate (con relativi servizi accessori); nei maggiori Comuni (in particolar modo in quelli turistici) sono attivi, inoltre, servizi di pulizia che si traducono principalmente in spezzamento pulizia del suolo pubblico e servizi accessori. Daniele Biondi 26

28 Viene di seguito illustrato un elenco dei principali servizi attivati per tipologia. Servizi di Raccolta e accessori Rifiuti Residuali o indifferenziati contenitore grigio; Daniele Biondi 27

29 Servizi di Raccolta e accessori Rifiuti Differenziati: Raccolta carta e cartone contenitore blu; Daniele Biondi 28

30 Raccolta vetro contenitore verde; Daniele Biondi 29

31 Raccolta multimateriale (carta,plastica, metallo) contenitore viola; Daniele Biondi 30

32 Raccolta plastica contenitore giallo; Raccolta alluminio Raccolta FORSU contenitore marrone; Raccolta Verde (sfalci e potature) contenitore marrone Raccolta ingombranti e beni durevoli; Raccolte pile e farmaci contenitori rossi; Altre raccolte territoriali (legno, abiti, inerti ecc.) Daniele Biondi 31

33 Centri Ambiente Servizi di pulizia del suolo pubblico: Spazzamento; Altre pulizie; Pulizia arenili. Nel territorio della Provincia di Rimini sono presenti molteplici modalità organizzative dei servizi differenziate per tipologia, target di utenza, aree servite ecc.; tale frammentazione è dovuta sia alle differenti specificità e caratterizzazioni dei Comuni coinvolti, e alle precedenti differenti gestioni; bisogna ricorda che esistevano in precedenza due realtà distinte, Geat SpA e Amia SpA. Vengono di seguito schematizzati e analizzati i principali modelli organizzativi dei servizi di Hera RIMINI classificati in base alle modalità di raccolta: servizi sul territorio : raccolta mediante contenitori stradali (bidoni, cassonetti, campane) delle seguenti frazioni: rifiuti residuali carta; plastica; vetro/lattine multimateriale (carta, plastica, barattolame). servizi porta a porta Raccolta rifiuti residuali mediante sacchi e/o bidoni per utenze domestiche o attività; raccolta degli imballaggi di cartone dalle attività commerciali e dalle utenze domestiche (in alcune aree del territorio); raccolta vetro/lattine con bidoni per attività Daniele Biondi 32

34 raccolta organico mediante bidoni per utenze domestiche o attività; raccolta mediante sacchi principalmente della frazione multimateriale (utenze domestiche in alcune aree del territorio). servizi a chiamata raccolta su chiamata presso le utenze che ne fanno richiesta di materiali vari, come per esempio: ingombranti, sfalci e potature. servizi grandi utenze raccolta rifiuti residuali mediante cassoni di varia volumetria presso grandi produttori; raccolta degli imballaggi di cartone, plastica o legno mediante cassoni di varia volumetria presso grandi produttori; raccolta organico mediante cassoni di varia volumetria presso grandi produttori. servizi presso i Centri Ambiente raccolta materiali di natura diversa (legno, ferrosi, beni durevoli, pericolosi, ecc.) presso i Centri Ambiente servizi accessori lavaggio contenitori Rifiuti residuali (non privati); lavaggio contenitori Raccolte differenziate (non privati). Dall analisi dei dati e dal monitoraggio che avviene costantemente dei servizi e delle performance, le principali criticità rilevate possono essere ricondotte a tre filoni principali: tipologia di servizi effettuati: o raccolte stradali: collocazione difficoltosa dei contenitori nelle aree centrali e maggior traffico e impatto turistico; Daniele Biondi 33

35 o raccolte domiciliari: problematica connessa alla flessibilità del servizio richiesto dalle grandi utenze per effettuazione del servizio (ubicazione del contenitore in area interna, produzioni variabili, ecc); o difficoltà di calibrare i servizi nella stagione turistica, a causa dell impossibilità di riprodurne lo sviluppo temporale da un anno all altro (per i Comuni dell area litoranea); tipologia materiali raccolti: o qualità dei materiali differenziati conferiti metodiche di conferimento del materiale: o riduzione di volume (es cartone), dentro appositi contenitori intermedi (es:rsu nei sacchi e non sfuso tipologia utenze servite: o scarso coinvolgimento delle utenze in genere nelle raccolte differenziate; o necessità di nuove forme di comunicazione, più diffuse e targetizzate per tipologia di utenza. Tra i servizi di pulizia il principale e quasi esclusivo, in molti casi, risulta essere il servizio di spazzamento. La quantità di servizio erogata corrisponde in genere al fabbisogno del Comune ovvero alla quantità richiesta o concordata con il Comune stesso. Una cura particolare in tale servizio è posta nei Comuni turistici dove sono previsti articolati servizi con forti rafforzamenti nel periodo estivo. Tra i servizi di pulizia è previsto, sempre per i Comuni turistici, un servizio specifico e articolato per la pulizia dei litorali e delle spiagge. Daniele Biondi 34

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