Oggetto: Gestione Rifiuti prodotti durante l attività di manutenzione degli impianti

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1 CIRCOLARE n. 01/11 Prot. GN/19/11 UNAE Emilia - Romagna (già AIEER) Albo delle Imprese Installatrici Elettriche Qualificate dell Emilia Romagna c/o ENEL S.p.A. - Via C. Darwin, Bologna Tel Fax C.F P.I E mail: unaebo@tin.it Bologna, 10 febbraio Alle Imprese in indirizzo - Agli Aderenti ex Art.5 Statuto e p.c. - Ai Consiglieri dell Albo - Ai Componenti del C.T.A. Loro Sedi Oggetto: Gestione Rifiuti prodotti durante l attività di degli impianti Avendo ricevuto alcune richieste di chiarimenti sullo smaltimento dei rifiuti e non potendo trattare in modo esaustivo l argomento nello spazio ristretto di una circolare, cerchiamo di fare un paio di esempi che speriamo possano aiutare a risolvere qualche dubbio. Sono molte le leggi in vigore che trattano l argomento dello smaltimento dei rifiuti e anche se molti non lo sanno, sono molte e pesanti anche le sanzioni per chi non le rispetta. 1 L installatore elettrico, qualunque sia la dimensione della sua Impresa, quando esegue la di un impianto elettrico sostituendo uno o più componenti produce rifiuti che deve smaltire in quanto l installatore, secondo la legge, è considerato il Distributore del materiale installato, se lo ha anche fornito, e conseguentemente è anche il Produttore del rifiuto. 2 La legge precisa inoltre che i rifiuti provenienti da attività di si considerano prodotti presso la sede dell installatore, anziché presso l impianto oggetto di, DLgs 152/06, art. 266, comma 4. 3 Premessa: rifiuti pericolosi; rifiuti non pericolosi; rifiuti RAEE domestici I rifiuti sono classificati con un codice CER costituito da 6 cifre e possono essere pericolosi o non pericolosi. Quelli pericolosi sono identificati da un asterisco dopo le 6 cifre. 4 Ad esempio sono considerati rifiuti pericolosi: I tubi fluorescenti, le lampade: fluorescenti compatte, ad alogenuri metallici; a vapori di sodio ad alta e bassa pressione - CER * 5 I condensatori e i trasformatori contenenti PCB CER * Sono invece considerati rifiuti non pericolosi, ad esempio: Cavi con o senza guaina, isolati in gomma o in PVC CER ; Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso non contenenti sostanze pericolose, come ad esempio interruttori, prese a spina, ecc CER In caso di dubbio nella classificazione è consigliabile sentire il costruttore. Per quanto riguarda i Rifiuti delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) il DM 65/10 prevede un gestione cosiddetta semplificata nel caso in cui la provenienza sia di tipo domestico (RAEE domestico). Per gli installatori elettrici l esempio classico di RAEE sono i tubi fluorescenti e le lampade con cod. CER *. 6 Il DLgs 151/05 definisce RAEE di provenienza domestica i RAEE originati da nuclei domestici e di o- rigine commerciale, industriale e istituzionale analoghi per natura e quantità a quelli originati da nuclei domestici pertanto sembra di poter dire che anche i tubi fluorescenti e le lampade fluorescenti compatte, che provengono da negozi, uffici e piccole attività artigianali/industriali di superficie paragonabile a quella di una abitazione, possono essere considerati RAEE domestici, mentre negli altri casi i 1 Finora essendo ancora tutta la normativa in fase di avviamento forse i controlli non sono stati molto severi ma dal 1.giugno 2011 la normativa dovrebbe entrare completamente in vigore. 2 L installatore elettrico rimane Produttore del Rifiuto anche se si limita alla sola installazione di apparecchi forniti dal cliente. 3 In pratica il tragitto sede del cliente sede dell installatore è come se non esistesse e conseguentemente non è trattato nei vari provvedimenti legislativi ed esistono quindi solo delle interpretazioni su come gestire correttamente il trasporto dei vari rifiuti su questa tratta. 4 I rifiuti sono classificati nell allegato D della parte IV del DLgs 152/06. Le prime due cifre identificano l attività di provenienza, ad es. 20 identifica i rifiuti di provenienza urbana. In genere i rifiuti prodotti dagli installatori sono definiti speciali in quanto prodotti da lavorazioni industriali, commerciali ed artigiane. DLgs 152/06, art Sono escluse le lampade ad incandescenza e alogene. 6 Per i RAEE domestici l installatore è tenuto ad assicurare il ritiro gratuito dell AEE sostituito, DM 65/10 art. 1

2 RAEE sono considerati professionali e vanno quindi gestiti al di fuori delle procedure previste dal DM 65/10. 7 È indubbio comunque che i RAEE professionali (quelli non domestici) vanno gestiti secondo le procedure previste dal DLgs 152/06. Occorre inoltre considerare anche gli altri rifiuti, non pericolosi ma definiti speciali, nel senso che non vanno smaltiti come fossero rifiuti urbani normali, come ad esempio interruttori e componenti fuori uso, spezzoni di cavo, ecc., e che vanno smaltiti anch essi secondo le procedure previste dal DLgs 152/06. Il DLgs 152/06, art. 188 bis, prevede che la tracciabilità dei rifiuti deve essere garantita dalla loro produzione sino alla loro destinazione finale, mediante il sistema SISTRI o mediante la compilazione del registro di carico e scarico e del Formulario di identificazione Rifiuti (FIR). Il SISTRI (SIStema di controllo della Tracciabilità dei RIfiuti), istituito dal DM 17 dicembre 2009, è un sistema informatico per la gestione dei rifiuti. Il sistema prevede l informatizzazione della gestione dei rifiuti speciali con l accentramento delle informazioni in un unico sistema telematico di memorizzazione e la tracciabilità informatica del percorso dei rifiuti dalla fase di produzione alla fase di destino presso gli impianti di recupero e/o smaltimento. A tal fine il flusso delle informazioni avviene mediante l utilizzo di dispositivi USB personalizzati da utilizzare su Personal Computer per ogni sede che produce e/o gestisce rifiuti, mentre per gli installatori che trasportano con mezzi propri i rifiuti agli impianti di smaltimento o recupero, è prevista l installazione su ciascun mezzo di una black box, un dispositivo con sistema satellitare che ha la funzione di monitorare in tempo reale il percorso dei rifiuti. L installatore iscritto al Sistri deve compilare la scheda produttori - area registro cronologico, quando produce i rifiuti, di fatto quando li deposita presso la propria sede, e la scheda Area movimentazione quando il rifiuto viene movimentato 8 Per la gestione dei rifiuti, hanno l obbligo di iscriversi al SISTRI gli installatori elettrici 9 : che producono rifiuti speciali pericolosi che hanno più di 10 dipendenti anche se producono soltanto rifiuti speciali non pericolosi. In pratica quindi dovrebbero iscriversi al SISTRI tutti gli installatori, infatti chi è che non sostituisce qualche lampada fluorescente nel corso della sua attività? Sono però esenti dall obbligo dell iscrizione gli installatori che producono solo RAEE domestici pericolosi e altri rifiuti non pericolosi, in quanto costoro possono applicare le procedure semplificate del DM 65/10. Individuiamo due esempi di installatori elettrici: 1. installatore che fa a clienti che operano in locali di superfici ridotte, fornisce il materiale che sostituisce e produce rifiuti pericolosi di provenienza domestica (RAEE domestici come ad es. lampade fluorescenti) e non pericolosi (come interruttori, prese a spina, ecc. fuori uso), e può applicare il DM 65/10; 2. installatore che esegue anche in attività con superfici non paragonabili a quelle domestiche e produce quindi rifiuti pericolosi (RAEE professionali come tubi fluorescenti, lampade ad alogenuri metallici, ecc.) e altri rifiuti non pericolosi, e quindi deve applicare le procedure SISTRI. 1. Primo esempio: installatore che segue la procedura semplificata del DM 65/10 a) Trattamento dei rifiuti pericolosi RAEE domestici (tubi fluorescenti e lampade fluorescenti compatte): In questo caso non occorre iscriversi al SISTRI e si può applicare la cosiddetta procedura semplificata del DM 65/10 che prevede che l installatore deve: 10 7 Manca una interpretazione ufficiale di cosa si intenda per analoghe per natura e quantità. Secondo questa interpretazione di buon senso, ma non confermata da fonti ufficiali, sono comunque da escludere dai RAEE domestici le lampade ad alogenuri metallici e a vapori di sodio in quanto in genere non vengono utilizzate in ambienti domestici. 8 Fino al c è l obbligo previsto dal DM di continuare a compilare anche il FIR ed il Registro di carico e scarico in quanto il SISTRI è in rodaggio e quindi potrebbero esserci dei malfunzionamenti. Inoltre per i rifiuti prodotti fino al l installatore deve presentare, entro il , il MUD (Modello Unico di dichiarazione ambientale). In pratica il nuovo ed il vecchio sistema fino al 31 maggio 2011 viaggiano in parallelo. 9 DM 152/06, art 188/ter 2

3 iscriversi all Albo nazionale gestori ambientali, ai sensi del DM 65/10 11 eseguire il trasporto sede del cliente sede dell installatore accompagnando i RAEE con il Documento di trasporto RAEE di cui all allegato II del DM 65/10; 12 registrare i RAEE che ritira dal domicilio del cliente su uno schedario di carico e scarico, numerato progressivamente e conforme al modello di cui all allegato I, DM 65/10, istituire presso la propria sede un raggruppamento dei RAEE avendo cura di tenere separati i RAEE dagli altri rifiuti non pericolosi. Inoltre l aerea del raggruppamento deve essere pavimentata e non accessibile a terzi, ed i RAEE devono essere protetti dalle acque meteoriche e dal vento a mezzo di appositi sistemi di copertura anche mobili e devono essere mantenuti integri. Con cadenza mensile l installatore deve provvedere, con proprio mezzo o affidandosi a terzi, a trasportare al Centro di raccolta Comunale i RAEE che ha raggruppato compilando il Documento di trasporto RAEE di cui all allegato II del DM 65/10. Il trasporto deve avvenire con un automezzo di portata non superiore a 3500 kg e di massa complessiva non superiore a 6000 kg. 13 Questa procedura semplificata comporta alcuni obblighi che vanno valutati, come ad esempio l obbligo di iscriversi all Albo Nazionale dei gestori ambientali, il trasporto mensile al Centro di Raccolta comunale che non sempre è in grado di ricevere i rifiuti RAEE, e anche il fatto che i Consorzi a cui spesso ci si rivolge per il ritiro dei tubi fluorescenti, svolgono il servizio di ritiro solo per quantità che nella maggioranza dei casi non si raggiungono in un mese. A tutto ciò va anche aggiunto che, come detto, non c è un chiarimento ministeriale che su cosa si deve intendere per analoghi per natura e quantità a quelli originati da nuclei domestici e di conseguenza non c è la certezza assoluta che i tubi fluorescenti provenienti da piccole attività commerciali e industriali, possano essere considerati RAEE domestici A nostro parere quindi questa procedura è consigliabile solo per chi ha pochi RAEE da smaltire mensilmente. In caso contrario conviene forse iscriversi al SISTRI e gestire i rifiuti come nel 2 esempio descritto più avanti. b) Gestione degli altri rifiuti non pericolosi per le Imprese fino a 10 dipendenti 14 Anche per la gestione degli altri rifiuti non pericolosi (ad esempio apparecchiature fuori uso, spezzoni di cavo, ecc.) non è necessario che l installatore si iscriva al SISTRI se ha fino a 10 dipendenti. Per trasportare i rifiuti non pericolosi dalla sede del cliente alla sede dell installatore è sufficiente compilare un normale Documento di Trasporto (DdT) 15 Presso la propria sede si istituisce un deposito di questi rifiuti tenendoli separati per tipologia compilando il registro di carico e scarico (conforme al modello di cui al DM 148/98), entro dieci giorni lavorativi dalla produzione o dallo scarico del rifiuto, DLgs 152/06, art.190 comma1. Per lo smaltimento conviene affidare il trasporto a ditta specializzata che sia iscritta all Albo dei gestori ambientali (categoria 2 e 4 per i rifiuti non pericolosi, cat. 5 per quelli pericolosi), in quanto in questo caso è sufficiente compilare il FIR - Formulario Identificazione Rifiuti, in quattro copie, firmato dall installatore (produttore dei rifiuti) e controfirmato dal trasportatore che dovrà restituirne una firmata dal destinatario (Impianto di smaltimento o recupero) Se i rifiuti RAEE non sono di provenienza domestica ma sono di provenienza professionale non si può applicare questa procedura semplificata ma quella descritta nel secondo esempio. 11 Per l iscrizione, che è diversa e semplificata rispetto a quella prevista dal DM 152/06, art.212, si deve presentare la domanda alla sezione regionale o provinciale di tale albo, istituita presso la Camera di Commercio industria e artigianato; per la modulistica consultare l indirizzo 12 I Fac simile degli allegati I, II del DM 65/10 sono consultabili e scaricabili all indirizzo: 13 Il conferimento dei RAEE domestici ai centri di raccolta deve avvenire senza spese per l installatore, DLgs 151/05, art.6 comma 1 14 Se l Impresa installatrice ha più di dieci dipendenti per i rifiuti non pericolosi è necessario iscriversi al SISTRI e di conseguenza questa procedura semplificata non è applicabile ed occorre applicare la procedura SISTRI anche per questa tipologia di rifiuti non pericolosi. Per la gestione dei rifiuti non pericolosi non è nemmeno necessaria l iscrizione all Albo nazionale gestori ambientali se si affida il trasporto all impianto di smaltimento a terzi. 15 Il DdT è il documento di trasporto previsto da DPR 472/96 per qualunque merce 16 Il FIR. Il Formulario Identificazione Rifiuti deve essere predisposto dall installatore sia che si affidi a terzi per il trasporto sia che lo effettui in proprio e deve essere redatto sulla base del modulo riportato nel DM 145/98. 3

4 Nel caso in cui l installatore opti per trasportare direttamente i rifiuti dalla propria sede agli impianti di smaltimento, situazione a ns. avviso sconsigliabile, è necessario, oltre a quanto sopra indicato, che si iscriva all Albo nazionale dei gestori ambientali ai sensi del DLgs 152/06, art. 212, comma 5 o comma Secondo esempio: installatore che produce rifiuti pericolosi (RAEE professionali come tubi fluorescenti, lampade ad alogenuri metallici, ecc.) e altri rifiuti non pericolosi Poiché produce rifiuti pericolosi, l installatore ha l obbligo di iscriversi al SISTRI che prevede: di eseguire il trasporto sede del cliente sede dell installatore accompagnando i rifiuti pericolosi con la scheda SISTRI-Area movimentazione, compilato a mano su modulo cartaceo (DM , art. 6 comma 8). L automezzo utilizzato non deve essere dotato di black-box. 18 nella sede dell installatore istituire un raggruppamento dei RAEE professionali con le stesse caratteristiche descritte al punto 1, compilando la scheda SISTRI Produttori area registro cronologico, utilizzando la chiavetta USB sul PC. affidare il trasporto dei RAEE professionali a terzi autorizzati ed iscritti all Albo nazionale dei gestori ambientali, ad esempio Consorzi come Ecolamp, compilando, almeno quattro ore prima del trasporto, la scheda SISTRI area movimentazione, utilizzando la chiavetta USB sul PC. 19 Nel caso in cui l installatore opti per trasportare direttamente i rifiuti dalla propria sede agli impianti di smaltimento, situazione a nostra avviso sconsigliabile, è necessario che si iscriva all Albo nazionale dei gestori ambientali ai sensi del DLgs 152/06, art. 212, comma 8, che compili la scheda SISTRI Area movimentazione e che faccia installare sul veicolo che esegue il trasporto, da una officina autorizzata, il dispositivo black-box. 2. Gestione degli altri rifiuti non pericolosi Per la gestione dei rifiuti non pericolosi se l Impresa ha più di 10 dipendenti occorre seguire il sistema SISTRI come descritto al punto 2. Fino a dieci dipendenti l installatore può scegliere se applicare le procedure previste al punto 1 b) o se seguire il sistema Sistri; visto che il sistema Sistri deve già essere applicato per i rifiuti pericolosi, questa seconda soluzione potrebbe anche essere consigliabile. La tabella allegata riassume i punti principali sopra esposti Non è necessario compilare il FIR se l installatore trasporta propri rifiuti non pericolosi all impianto di smaltimento e recupero, in modo occasionale (non più di 4 volte all anno fino a 30 kg, e comunque per non più di 100 kg all anno), DLgs 152/06, art l iscrizione all Albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti non pericolosi è diversa rispetto a quella necessaria per gestire i rifiuti RAEE domestici (DM 65/10). 18 Il sistema SISTRI entrerà pienamente in vigore dal 1 giugno 2011, salvo ulteriori proroghe. 19 I rifiuti devono essere trasportati all impianto di smaltimento o recupero, a scelta, ogni tre mesi oppure quando i rifiuti in deposito raggiungono complessivamente 30 m 3 di cui al massimo 10 m 3 di rifiuti pericolosi e comunque anche se non si raggiungono tali volumi almeno una volta all anno. 4

5 Rifiuti pericolosi TABELLA RIASSUNTIVA 1) Rifiuti pericolosi RAEE domestici e assimilati: tubi fluorescenti e lampade fluorescenti compatte DM senza obbligo di iscrizione al SISTRI RAEE domestici RAEE di aziende industriali o commerciali assimilati ai domestici per natura e quantità Documento di trasporto RAEE di cui all allegato II del DM 65/10 Registrazione RAEE domestici su uno schedario di carico e scarico, numerato progressivamente e conforme al modello di cui all allegato I, DM 65/10 Raggruppamento dei RAEE separati dagli altri rifiuti non pericolosi (l area del raggruppamento deve essere pavimentata e non accessibile a terzi e i RAEE devono essere protetti dalle acque meteoriche e dal vento a mezzo di appositi sistemi di copertura anche mobili e devono essere mantenuti integri) oppure di ditta autorizzata Documento di trasporto RAEE di cui all allegato II del DM 65/10 Centro di raccolta comunale Con cadenza mensile l installatore deve provvedere a trasportare al Centro di raccolta Comunale i RAEE che ha raggruppato Il trasporto deve avvenire con un automezzo di portata non superiore a 3500 kg e di massa complessiva non superiore a 6000 kg 2) Rifiuti pericolosi professionali, quali i RAEE che per natura e quantità non possono essere assimilati ai RAEE domestici OBBLIGO DI ISCRIZIONE AL SISTRI (non è necessaria la BLACK-BOX) Compilare manualmente la scheda SISTRI-Area movimentazione Compilare la Scheda SISTRI produttori area registro cronologico, utilizzando la chiavetta USB sul PC. Raggruppamento dei rifiuti pericolosi separati per categorie omogenee garantendo l integrità dei singoli componenti (l area del raggruppamento deve essere pavimentata e non accessibile a terzi e i rifiuti devono essere protetti dalle acque meteoriche e dal vento a mezzo di appositi sistemi di copertura anche mobili) Impianto di smaltimento o recupero Trasporto a cura di ditte autorizzate e iscritte all Albo dei gestori ambientali, ad esempio consorzi all uopo costituiti come ad esempio ECOLAMP, compilando la scheda SISTRI Area movimentazione utilizzando la chiavetta USB sul PC. Trasporto a con mezzo proprio, occorre: l iscrizione all Albo nazionale dei gestori ambientali ai sensi del DLgs 152/06, art. 212, comma 8; compilazione della scheda SISTRI Area movimentazione come sopra veicolo con dispositivo BLACK-BOX installato da un officina autorizzata. Rifiuti non pericolosi -per Imprese fino a 10 dipendenti. (Le Imprese con più di 10 dipendenti devono gestire anche i rifiuti non pericolosi con il SISTRI (vedasi il punto 2). Le imprese con meno di 10 dipendenti iscritte al SISTRI possono invece scegliere se gestirli col SISTRI o con questa procedura Normale documento di trasporto (DdT) Presso la propria sede si istituisce un deposito di questi rifiuti tenendoli separati per tipologia e compilando il registro di carico e scarico (conforme al modello di cui al DM 148/98) entro 10 giorni dalla produzione o dallo scarico del rifiuto Impianto di smaltimento o recupero Trasporto a cura di ditta specializzata: è sufficiente compilare il FIR-Formulario Identificazione Rifiuti (conforme al modello di cui al DM 148/98) in quattro copie Trasporto con mezzo proprio: oltre a qunato sopra è necessaria l iscrizione all Albo nazionale dei gestori ambientali ai sensi del DLgs 152/06, art. 212, comma 8 5

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