La chirurgia estetica dell addome ADDOMINOPLASTICA

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1 La chirurgia estetica dell addome ADDOMINOPLASTICA A cura di Andrea Reho Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Dottore di Ricerca in Chirurgia Plastica Università degli Studi di Milano C.so di Porta Vittoria, Milano Tel plasticsurgery@andreareho.it 1

2 Questo libretto è un elaborato dedicato a tutti i miei pazienti interessati ad approfondire alcune tematiche essenziali dell ADDOMINOPLASTICA. Il libretto è in formato PDF. Le suggerisco di stamparlo e di leggerlo tranquillamente. Lo porti con sé se avrò occasione e il piacere di incontrarla nel mio studio; è una guida utile al nostro colloquio e il punto di partenza per tutti i necessari approfondimenti. Non esiti a contattarmi al mio indirizzo di posta elettronica, plasticsurgery@andreareho.it, sarò lieto di rispondere ad ogni sua domanda. Le auguro intanto una buona lettura! Andrea Reho

3 La chirurgia estetica dell addome ADDOMINOPLASTICA Indice dei contenuti Introduzione 4 Il candidato ideale all addominoplastica 5 Preparazione preoperatoria 5 Il progetto operatorio 6 L intervento 7 Dopo l intervento 8 Possibili complicanze 12 La pianificazione dell intervento 10 La preparazione all intervento 11 Possibili complicanze 13 Revisioni chirurgiche del risultato 14 Ripresa dell attività fisica 15 Appendice a. Posizionamento a letto del paziente 16 b. Mobilizzazione post operatoria progressiva 16 c. Elasto-compressione post- operatoria 17 d. Calze anti-trombo 17 e. Drenaggi 17 Tavole informative Fase preoperatoria 18 Fase postoperatoria 19 Avvisi postoperatori importanti 20 3

4 Introduzione L Addominoplastica o Dermolipectomia dell Addome consiste in un intervento di asportazione del tessuto adiposo in eccesso e della esuberanza cutanea nella parte centrale e bassa dell addome, al fine di creare un profilo addominale lineare, disteso e compatto. È un intervento indicato per migliorare l aspetto di un addome prominente, ridondante o pendulo, quando queste alterazioni morfologiche non siano modificabili dalla dieta e dall esercizio fisico. L addominoplastica è associata, quando necessario, a lipoaspirazione. In associazione alle procedure di dermolipectomia dell addome, è possibile eseguire, nella medesima sessione chirurgia, la riparazione dei muscoli retti dell addome indeboliti o separati. Questa riparazione è definita sintesi o plicatura chirurgica dei muscoli retti dell addome e consente di ottenere un ricompattamento della parete muscolare addominale. Le smagliature, quando possibile, vengono rimosse con l eccesso di cute che viene asportata. Le smagliature eventualmente residue, non eliminate dall intervento, potranno tuttavia essere più distese ed apparire migliorate. Residuerà sempre all intervento una cicatrice che, a seconda del tipo di procedura, potrà raggiungere la regione dei fianchi. Il progetto operatorio prevede che la cicatrice finale sia compresa nello uno slip e nel costume da bagno. La qualità dell esito cicatriziale dipende dalla risposta individuale, ma è di solito di ottima qualità e tende a migliorare considerevolmente con il passare del tempo. La dermolipectomia addominale è solitamente eseguita in anestesia generale ed in regime di ricovero con una degenza molto variabile da 1 a 4 giorni. 4

5 Il candidato ideale all addominoplastica Il candidato ideale all intervento di dermolipectomia addominale è un soggetto di sesso maschile o femminile in buona salute, con peso corporeo stabile, con aspettative realistiche e che presenti alterazioni morfologiche tipiche dell addome caratterizzate da esuberanza cutanea, accumulo di tessuto adiposo, eventuale diastasi dei muscoli retti dell addome (rilassamento muscolare lungo la linea media della parete addominale) o presenza di cicatrici. Tali alterazioni sono causate in genere dalla gravidanza, dalle modificazioni del tono dei tessuti in relazione all età, da variazioni cospicue di peso oppure da pregressa chirurgia addominale. L indicazione all intervento si pone quando queste condizioni non siano modificabili dall esercizio fisico, dalla dieta o da altro approccio non chirurgico. La dermolipectomia addominale non definisce un unica procedura chirurgia ma comprende numerose tecniche. Il chirurgo seleziona, sulla base di precisi criteri clinici, la tecnica più indicata al singolo caso. Sebbene il risultato dell intervento sia tecnicamente permanente, il risultato chirurgico può essere compromesso da variazioni di peso successive all intervento. Per questo motivo è consigliabile rinviare l intervento quando il paziente preveda di ridurre il proprio peso corporeo o in previsione di una gravidanza. Preparazione preoperatoria Il paziente viene sottoposto agli esami necessari in previsione dell intervento: esami ematochimici di routine pre-operatoria, ECG RX del torace - nei pazienti sopra i 50 anni d età ecografia della parete addominale, eventuali studi ed approfondimenti clinici secondo la specifica necessità del caso. Il paziente esegue la visita anestesiologica. Si procede alla compilazione della Cartella Clinica. Si effettua la ripresa fotografica pre-operatoria. Si discute e si firma il consenso informato all intervento. 5

6 È sempre indispensabile, al fine di garantire la valutazione clinica complessiva del paziente, che la fase di preparazione all intervento si svolga con sufficiente anticipo rispetto alla data del ricovero. Si consiglia di non assumere aspirina o suoi derivati per due settimane prima dell intervento. L aspirina può causare sanguinamento e quindi aumentare il rischio di complicanze. Il medico e l anestesista forniranno le opportune istruzioni relative alla sospensione e la sostituzione delle eventuali terapie anticoagulanti. Si consiglia di eliminare o sospendere il fumo per almeno due settimane prima dell intervento. Alcuni studi dimostrano che l incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori rispetto ai non fumatori. Se il fumo viene eliminato per 30 giorni o più prima dell operazione, l incidenza delle complicanze è pari a quella dei non fumatori. Più lungo è il periodo di interruzione, maggiori saranno i benefici e minori i rischi. È inoltre opportuno evitare nel periodo preoperatorio contatti con persone affette da stati influenzali o altre malattie infettive. La pillola anticoncezionale, la terapia ormonale sostitutiva per la menopausa, le erbe medicinali, i fitofarmaci e i prodotti naturali, devono essere sospesi almeno 30 giorni prima dell intervento. È infine necessario che i pazienti siano nel loro miglior stato di nutrizione possibile. Il progetto operatorio Il team medico definisce il piano operatorio e lo illustra al paziente. Verranno discusse le strategie chirurgiche, anche in relazione al posizionamento, all orientamento e alla lunghezza delle incisioni. Prima dell intervento è necessario eseguire sulla pelle dell addome, con apposito pennarello, il disegno preoperatorio, che rispecchia il progetto chirurgico. Il livello delle incisioni chirurgiche è studiato in maniera tale che le cicatrici finali siano comprese in un indumento intimo e nel costume da bagno. 6

7 L intervento L addominoplastica si esegue di solito in anestesia generale. La durata dell intervento è di circa 3 ore in relazione alla tecnica chirurgica impiegata. Nella dermolipectomia addominale completa (dermolipectomia o addominoplastica trasversale bassa con trasposizione ombelicale) sono necessarie due incisioni: una orizzontale sovrapubica e una circolare intorno all ombelico. La lunghezza dell incisione orizzontale dipende dalla gravità del quadro clinico (quantità di cute da eliminare). Attraverso questa incisione i muscoli addominali rilassati vengono riparati (sintesi o plicatura dei muscoli retti dell addome), il tessuto adiposo e la cute in eccesso vengono eliminati. L incisione circolare periombelicale consente il riposizionamento dell ombelico. Contestualmente alla dermolipectomia dell addome, allo scopo di migliorare il profilo dell addome e dei fianchi, può essere eseguita la lipoaspirazione. In genere l intervento richiede il posizionamento di due drenaggi che servono a prevenire possibili raccolte di sangue e/o siero in addome. Le incisioni chirurgiche sono chiuse con suture sottocutanee e cutanee molto accurate. Sulle ferite si applica una delicata medicazione sterile e si posiziona una guaina o altro presidio elastocompressivo. Un catetere urinario può essere utilizzato durante I intervento e viene solitamente rimosso nella prima o seconda giornata post-operatoria, quando il paziente sarà in grado di mobilizzarsi spontaneamente. Nelle tecniche chirurgiche alternative alla dermolipectomia addominale completa ovvero nella mini-dermolipectomia addominale, l incisione cutanea è meno lunga e non è necessario eseguire la trasposizione dell ombelico. Questo intervento trova indicazione nelle alterazioni morfologiche addominali limitate alla zona sottoombelicale. Come la dermolipectomia addominale completa, la mini-addominoplastica può essere associata a sintesi dei muscoli retti e a lipoaspirazione. La durata dell intervento è inferiore a quella della dermolipectomia addominale completa; può talora essere effettuata anche in anestesia locale con sedazione cosciente (il paziente mantiene uno stato di relativa coscienza, pur opportunamente sedata con farmaci endovenosi ad opera dell anestesista). 7

8 Dopo l intervento Posizione a letto (vedi Linee Guida A - appendice pag. 17) Dopo l intervento, il paziente è posizionato a letto in decubito supino (a pancia in su ) con il capo e le spalle sollevate (posizione semi-seduta) e le gambe flesse. Sotto le ginocchia vengono inseriti 2 cuscini o altro presidio atto a mantenere le cosce addotte al bacino. Questa posizione a letto deve essere mantenuta per circa 6 settimane. Mobilizzazione (vedi Linee Guida B - appendice pag. 17) È importante che la mobilizzazione del paziente, necessariamente cauta e sempre assistita dal personale infermieristico, cominci entro le prime 24 ore. La mobilizzazione precoce rappresenta un importante misura preventiva di fenomeni trombotici degli arti inferiori. Per alcuni giorni, la sensazione di tensione sull addome obbligherà il paziente a una postura piegata in avanti ovvero con il capo chino verso il basso e il tronco flesso sulle cosce. Due settimane sono in genere sufficienti per il ritorno a una postura corretta. Medicazioni Alla fine dell intervento viene applicata una delicata medicazione a protezione delle ferite chirurgiche. Nel periodo del ricovero, la medicazione è effettuata in genere a giorni alterni in reparto e al letto del paziente. Alla dimissione, le medicazioni e i controlli post-operatori sono eseguiti in ambulatorio secondo questo schema generale: 1 o 2 volte la settimana nei primi 15 giorni, 1 volta la settimana nella 3a e 4a settimana, 1 volta al 2 e 3 mese, quindi un controllo al 6, 8 e 12 mese. 8

9 Suture Le suture vengono eseguite in maniera molto accurata sia nel piano sottocutaneo che nel piano cutaneo, impiegando di solito materiali da sutura riassorbibili. Talvolta vengono utilizzate anche suture cutanee molto fini e delicate allo scopo di favorire una perfetta approssimazione degli strati più superficiali della pelle. Mentre le suture riassorbibili non richiedono la rimozione, le suture sulla pelle vengono rimosse in 7-14 giorni. Elastocompressione post-operatoria (vedi Linee Guida C - appendice pag. 17) L addomininoplastica richiede ampi scollamenti dei tessuti e crea la formazione di aree di distacco - nonostante l utilizzo di tecniche operatorie mirate a minimizzarle - tra i piani superficiali e quelli profondi dei distretti corporee operati. Questo può favorire la formazione di raccolte di liquido (sieromi o ematomi), che possono complicare il decorso post-operatorio. L utilizzo di adeguati indumenti elasto-compressivi, nel periodo immediatamente successivo all intervento chirurgico contribuisce a limitare il rischio di raccolte liquide. Le guaine elasto-compressive vengono applicate in sala operatoria, al momento del risveglio, e vengono indossate 6 settimane. Calze anti-trombo (vedi Linee Guida D - appendice pag. 17) Come la mobilizzazione post-operatoria precoce, anche l impiego delle calze antitrombo rappresenta una misura profilattica nei confronti delle complicanze trombotiche post-operatorie. Le calze vengono indossate prima dell intervento e vengono rimosse, nel periodo post-operatorio, solo quando il paziente abbia recuperato una completa mobilizzazione autonoma. 9

10 Drenaggi (vedi Linee Guida E - appendice pag. 17) Sono piccoli e morbidi tubicini che vengono posizionati nelle ferite chirurgiche per impedire che sotto la pelle si possa raccogliere del sangue o del siero. In genere nella dermolipectomia dell addome vengono impiegati due drenaggi che fuoriescono dalla pelle ai lati del pube. Catetere vescicale Il catetere vescicale viene posizionato in sala operatoria e viene rimosso precocemente appena il paziente è in grado di mobilizzarsi. Terapie farmacologiche ed infusionali Nel periodo post-operatorio è necessario eseguire opportune somministrazioni farmacologiche (antidolorifici, antibiotici, farmaci anti-vomito, gastroprotettori, etc.) ed infusioni di liquidi per via endovenosa. La profilassi antitrombotica (o profilassi della Trombosi Venosa Profonda degli arti inferiori) è eseguita per via sottocutanea con eparina a basso peso molecolare per 21 giorni. Dolore Il dolore è generalmente di modesta entità e ben controllabile dalla terapia antidolorifica. La tosse, gli starnuti e i movimenti che contraggono i muscoli addominali possono provocare senso di fastidio e modesto dolore. Sensibilità cutanea Dopo l intervento è sempre presente una perdita della sensibilità cutanea nella parte inferiore dell addome che è generalmente temporanea e scompare dopo alcuni mesi. 10

11 Cicatrici Il processo di riparazione cicatriziale delle ferite chirurgiche inizia molto precocemente. L arrossamento (eritema) della cicatrice esordisce nelle prime settimane dopo l intervento ed indica una fase di intensa riparazione che si protrae in genere alcuni mesi. Dopo la fase di arrossamento, in un periodo di circa 9-12 mesi, la cicatrice assume progressivamente le caratteristiche di una cicatrice matura, e in genere la sua pigmentazione diviene quella della cute normale. In un processo di riparazione fisiologico, la cicatrice definitiva apparirà lineare, non rilevata sul piano cutaneo e talvolta poco apprezzabile e riconoscibile. In alcuni casi, per migliorarne l aspetto estetico, è opportuno eseguire una revisione chirurgica, completa o segmentaria, della cicatrice. In questi casi è sufficiente ricorrere a piccoli interventi condotti in anestesia locale. Alla rimozione delle suture, quando le ferite chirurgiche saranno completamente deterse, al fine di migliorare la riparazione cicatriziale, verranno applicate sulle ferite appositi cerotti di silicone; questi dovranno essere impiegati costantemente e verranno rimossi solo quando la cicatrice non sarà più arrossata. Le cicatrici, quando ancora attive, non potranno essere esposte al sole e dovranno essere protette da crema solare a schermo molto elevato. L aspetto dell addome L addominoplastica conferisce un profilo addominale piatto, tonico e più armonioso. Sebbene questo risultato è apprezzabile sin dalla rimozione delle suture, l aspetto definitivo dell addome sarà apprezzabile quando il paziente potrà assumere la posizione eretta, l edema (gonfiore) sarà riassorbito e la guarigione dei tessuti profondi sarà completa. Il risultato dell intervento è destinato a durare nel tempo, a condizione che si mantengano stabilità del peso corporeo e buone condizioni di forma fisica. Un lieve calo di tono con l invecchiamento è normale, ma il miglioramento ottenuto è permanente. Istruzioni e precauzioni post-operatorie Attenersi con scrupolo alle prescrizioni mediche assume un importanza decisiva nel periodo post-operatorio. È importante rispettare il dovuto riposo ed evitare di sottoporre le ferite ad eccessive sollecitazioni durante il periodo di guarigione. Il Team medico fornirà istruzioni specifiche su ogni aspetto della terapia e gestione postoperatoria e su come il paziente dovrà prendersi cura di sè. Il decorso post-operatorio può avere un andamento meno favorevole quando il paziente in maniera incauta non si dovesse attenere alle raccomandazioni mediche. 11

12 Possibili complicanze La dermolipectomia addominale, come ogni procedura chirurgica, può avere alcune complicanze. É importante avere consapevolezza e completa informazione di queste rare, ma possibili, complicanze. Si consiglia di non esitare a fare le opportune domande e chiedere ulteriori spiegazioni al Team medico in caso di non chiara comprensione. Sanguinamento (ematoma) Il sanguinamento postoperatorio (in genere dei piani sottocutanei) può essere causa della formazione di ematoma, ovvero di una raccolta di sangue che il drenaggio non riesce ad eliminare. Insieme al sieroma rappresenta la complicanza più frequente. Può essere drenato attraverso la ferita oppure mediante puntura cutanea ed aspirazione. Può talvolta richiedere una revisione chirurgica. Infezioni Sono in genere limitate alla ferita chirurgica; rispondono prontamente alla terapia antibiotica. Sieroma È la raccolta sottocutanea di siero. Può richiedere ripetute procedure di evacuazione mediante puntura e/o opportune manovre manuali che ne favoriscano la fuoriuscita attraverso la ferita. Come l ematoma, in rari casi, richiede una revisione chirurgica. Scadente guarigione delle ferite, diastasi di ferita, perdita di sostanza cutanea, necrosi cutanee Rappresentano una serie di condizioni cliniche contrassegnate da un difetto di riparazione delle ferite cutanee. Presentano spettro di gravità molto vario e ampio, dalla sofferenza di un piccolo segmento dei margini della ferita chirurgica alla compromissione più estesa della pelle addominale che richiede una specifica terapia medica e talvolta anche chirurgica. Coaguli ematici Sono l esito di raccolte ematiche sottocutanee. Tendono in genere, riassorbendosi, ad una risoluzione spontanea. 12

13 Alterazioni della sensibilità cutanea L intervento provoca una transitoria riduzione della sensibilità della cute addominale. Molto raramente possono verificarsi alterazioni della sensibilità quali parestesie e disestesie (alterazione delle reazioni allo stimolo tattile e dolorifico, ritardi nella percezione, formicolii, torpore, sensazione localizzata di freddo o di caldo). Queste alterazioni hanno solitamente un andamento favorevole e tendono progressivamente a scomparire. Cicatrizzazione patologica La cicatrice può avere un evoluzione patologica caratterizzata da intenso e protratto arrossamento, prurito e dolore, divenire rilevata sul piano cutaneo ed essere causa di disturbo estetico e di disagio psicologico. Questa complicanza richiede un opportuna terapia medica e talvolta chirurgica. Rischio anestesiologico Estremamente basso in pazienti che godano di un buono stato di salute. Discromia (modificazione della pigmentazione) cutanea Sono alterazioni del colore della pelle o della cicatrice dovute sia a un eccesso (ipercromia), sia a una diminuzione (ipocromia) del pigmento. Tendono a migliorare nel tempo. Possono richiedere una terapia dermatologica mirata. Necrosi del tessuto adiposo sottocutaneo Sono perdite, in genere focali e molto localizzate, di tessuto adiposo. Talvolta creano alterazioni apprezzabili del profilo cutaneo e richiedono una terapia specifica. Asimmetria Si possono verificare asimmetrie, in genere di modesto significato, del profilo dell addome e dei fianchi che raramente richiedono un trattamento chirurgico. 13

14 Lassità cutanea recidivante Si può verificare addomi molto voluminosi e soprattutto in esiti di obesità e importante calo ponderale. Si localizza in genere nella regione epigastrica (regione sovra ombelicale dell addome). Può talvolta richiedere uno trattamento chirurgico secondario. Dolore persistente È correlato in genere ad un processo di guarigione lento dei tessuti sottocutanei oppure essere correlato ad eccessiva sollecitazione dinamica da parte del paziente (lavori pesanti, sport faticosi). Trombosi venosa profonda, complicanze cardio-polmonari Sono evenienze molto rare che richiedono opportune terapie specialistiche. Revisioni chirurgiche del risultato Sebbene siano raramente richieste nella chirurgia plastica delle alterazioni morfologiche di addomi di scarsa entità (mini-dermolipectomia addominale o dermolipectomia addominale completa con finalità prevalentemente estetiche), le revisioni chirurgiche sono più frequenti nella chirurgia di addomi di media e grande gravità. Solitamente la revisione chirurgica è finalizzata al rimodellamento di esuberanze ed eccessi cutanei e/o adiposi che residuano alla dermolipectomia, bilateralmente, nella regione dei fianchi. Quando queste alterazioni secondarie (dogs ears, chiamate anche, in gergo, orecchie di cane ) sono molto modeste, possono essere corrette ricorrendo ad un piccolo intervento in anestesia locale. 14

15 Ripresa dell attività fisica Nell immediato periodo post-operatorio, il paziente rispetterà un regime di esclusivo riposo, attenendosi alle prescrizioni mediche (vedi Linee Guida B - appendice pag. 17). Quando il paziente rientra a casa, saranno consentite solo attività domestiche molto modeste. In misura variabile, il ritorno alla normalità e all attività lavorativa avviene dopo 4-6 settimane. Il ritorno alle attività sportive pesanti potrà avvenire da 6 a 12 mesi dopo l intervento. La guida dell automobile potrà essere ripresa dopo 6-8 settimane; l attività sessuale, i viaggi e le attività lavorative non pesanti dopo 4-6 settimane. 15

16 APPENDICE Linee Guida Post-Operatorie Posizione del paziente al letto, di mobilizzazione post-operatoria progressiva, di gestione dei drenaggi, delle calze anti-trombo e della elasto-compressione post-operatoria Il successo di un intervento di chirurgia plastica non si decide solo in sala operatoria ma è anche il risultato della completa comprensione ed applicazione di alcune importanti istruzioni post-operatorie. Linee Guida A - Posizione a letto del paziente Evitare l estensione del tronco, delle cosce e delle gambe; evitare la pressione sulle ferite dei fianchi. La posizione a letto più indicata dopo l intervento di Dermolipectomia Addominale è quella supina, semi-seduta con cuscino sotto il capo e le ginocchia. Linee Guida B - Mobilizzazione post-operatoria progressiva La mobilizzazione del paziente dovrà sempre avvenire in una posizione piegata in avanti ovvero con il capo chino verso il basso e il tronco flesso sulle cosce. Questa posizione è obbligata per circa 2 settimane. La mobilizzazione post-operatoria comincia e procede in maniera graduale a partire dal giorno dopo l intervento secondo il seguente schema: giornata 0 (giorno dell intervento) Riposo a letto in posizione supina, semi-seduta. Il paziente mantiene il catetere. 1 giornata post operatoria Riposo a letto e mobilizzazione attiva. Il paziente, in posizione china in avanti, si alza 3 volte nella giornata. La mobilizzazione del paziente avviene sempre con il supporto del personale infermieristico. Il paziente può consumare il proprio pasto seduto al tavolo. In genere, il catetere vescicale viene mantenuto. Il paziente si può scaricare nella padella o in bagno solo se assistito dal personale infermieristico. 16

17 2 giornata post operatoria Mobilizzazione attiva, assistita o spontanea (solo se autorizzata dal personale medico o infermieristico). Il paziente può percorrere un tratto di metri 3 volte al giorno. Se il paziente è autonomo, il catetere vescicale viene rimosso e il paziente si reca al bagno liberamente. Alla dimissione Il paziente può proseguire a deambulare in autonomia, senza eccessi, evitando le scale. Deve mantenere la posizione china per 14 giorni quando è in piedi e la posizione semi-seduta a letto per un mese. Linee Guida C - Elastocompressione post-operatoria La guaina elastocompressiva deve essere indossata ininterrottamente per 6 settimane. Può essere rimossa solo per il ricambio con una guaina pulita o per la doccia. Linee Guida D - Calze anti-trombo Le calze anti-trombo vengono indossate dal paziente almeno 2 ore prima dell intervento e non vengono rimosse sino a quando il paziente non abbia riacquistato la completa mobilità. Le calze devono essere indossate correttamente ed essere della misura idonea. È necessario controllare che non si arrotolino. Linee Guida E - Drenaggi Nella dermolipectomia dell addome vengono utilizzati in genere 2 drenaggi, che vengono rimossi quando il drenato dalle ferite (sangue e siero) è inferiore a ml per drenaggio. La quantità del liquido raccolto in ciascun drenaggio viene quantificato, giornalmente, dal personale infermieristico. Talvolta il paziente può essere dimesso con uno o entrambi i drenaggi; in questo caso i medici o il personale infermieristico impartiranno al paziente alcune semplici istruzioni per la gestione e la quantificazione dei drenaggi nel proprio ambiente domestico. 17

18 ADDOMINOPLASTICA Tavole Informative Dagli esami preoperatori alla fase post-operatoria FASE PREOPERATORIA 1. ESAMI PREOPERATORI Esami Ematochimici Ecografia della parete addominale (per valutare la presenza di diastasi dei muscoli dell addome, di ernie o laparoceli) Elettrocardiogramma Radiografia del torace (quando richiesta) 2. PRE-RICOVERO (si effettua in Ospedale o in Clinica, in genere qualche giorno prima del ricovero) Valutazione degli esami preoperatori Visita anestesiologica Visita chirurgica e compilazione della cartella clinica Foto preoperatorie Consegna e firma del Consenso Informato Chirurgico Istruzioni per il Ricovero: richiesta medica, calze anti-trombo, digiuno preoperatorio, integrazione dietetica (quando prescritta) Istruzioni su elasto-compressione post-operatoria Compilazione del Risk Assessment Module (RAM) per la valutazione del rischio di Trombosi Venosa Profonda 3. RICOVERO Accettazione Esecuzione dei disegni operatori (talora i disegni preoperatori sono eseguiti la sera prima del ricovero) Digiuno dalla mezzanotte del giorno precedente all intervento Intervento AVVISO PER I PAZIENTI FUMATORI Il fumo di tabacco o di altri prodotti contenenti nicotina devono essere sospesi - in maniera completa - almeno 30 prima dell intervento. Il fumo di tabacco e di altri prodotti contenenti nicotina non devono essere ripresi prima di una completa e stabile guarigione delle ferite chirurgiche. FARMACI E SOSTANZE DA SOSPENDERE O EVITARE Sospendere sempre i contraccettivi orali (o terapia ormonale sostitutiva), erbe medicinali, fitofarmaci e prodotti naturali almeno 1 mese prima dell intervento. Non assumere aspirina o suoi derivati per due settimane prima dell intervento. 18

19 FASE POST-OPERATORIA 1. POSIZIONE A LETTO, MOBILIZZAZIONE, TERAPIA DEL DOLORE, PROFILASSI ANTI-TROMBOTICA La posizione a letto è quella semi-seduta con 2 cuscini sotto le ginocchia La mobilizzazione post-operatoria si svolge secondo il seguente schema: giorno dell intervento riposo a letto e movimenti di flesso-estensione dei piedi dal 1 giorno post-operatorio mobilizzazione almeno 30 minuti 3 volte al giorno La terapia del dolore è infusionale ed è continua nei giorni del ricovero, dopo il ricovero è somministrabile per os al bisogno. Profilassi antitrombotica con eparina quando richiesta (in base al RAM) Le calze elasto-compressive vengono indossate prima dell intervento e rimosse, nel periodo postoperatorio solo quando il paziente abbia recuperato una completa mobilizzazione autonoma e in genere dopo 15 gg dalla dimissione. 2. DIMISSIONE In genere la dimissione avviene dopo 1-2 giorni dall intervento. 3. DOPO LA DIMISSIONE Il paziente può lasciare l Ospedale o la Clinica con un accompagnatore (autista) e può recarsi in auto presso il proprio domicilio. Il paziente deve essere nelle condizioni di poter raggiungere l Ospedale o la Clinica in un tempo massimo di 1-2 ore. Per i pazienti il cui domicilio si trovi ad una distanza dall Ospedale superiore alle 2 ore, si consiglia un alloggio provvisorio nell area limitrofa all Ospedale per almeno 1 o 2 settimane dopo l intervento. La permanenza potrebbe prolungarsi secondo il giudizio del medico. 4. MEDICAZIONI E CONTROLLI POST-OPERATORI La prima medicazione si svolge dopo 3-5 giorni dalla dimissione, in relazione all andamento clinico. In genere, i controlli/medicazioni si effettuano 1 o 2 volte la settimana nei primi 15 giorni. La rimozione delle suture è eseguita solitamente alla terza settimana dopo l intervento. I drenaggi vengono quantificati dalla paziente (secondo le informazioni date dal personale medico) presso il proprio domicilio e rimossi dal medico quando il liquido drenato è inferiore a cc. 5. ELASTOCOMPRESSIONE POST-OPERATORIA La guaina elasto-compressiva verrà indossata per un periodo complessivo di 6 settimane (3 mesi se viene eseguita anche la liposuzione). La guaina può essere rimossa per la sostituzione con un altra nuova (o pulita) o in occasione di una doccia. Si consiglia di rimuovere la guaina sempre in posizione orizzontale al fine di evitare possibili abbassamenti critici della pressione arteriosa. 19

20 AVVISI POST-OPERATORI IMPORTANTI Nel periodo post-operatorio, per un evoluzione clinica ottimale e per conseguire un completo e rapido recupero, si consigliano le istruzioni seguenti: 1. Attenersi a tutte le istruzioni mediche 2. Evitare docce troppo calde (che potranno essere fatte solo dopo la rimozione dei punti e a completa guarigione delle ferite) 3. Evitare sforzi fisici (scale, corsa, pesi, ecc.) sino a indicazione medica 4. L attività lavorativa può essere ripresa dopo circa giorni. Nei casi in cui il paziente svolga lavori particolarmente pesanti e impegnativi, si consiglia di parlarne preventivamente al medico 5. Evitare la guida per 60 giorni. 6. Le attività sportive possono essere svolte o riprese dopo 12 mesi dall intervento, salvo diversa indicazione medica. Le attività ginniche molto leggere e le lunghe passeggiate potranno essere riprese dopo 8-10 settimane. 7. L attività sessuale può essere svolta con molta cautela dopo 6 settimane dall intervento 8. Comunicare tempestivamente al medico eventuali complicanze (sanguinamenti, gonfiori eccessivi, sintomatologia dolorosa e/o improvvisa, comparsa di febbre) 20

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