Trattamento laparoscopico delle ernie post-incisionali
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- Marilena Grillo
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1 Presidente Onorario: Prof. A. Filippi Presidente: Prof. G. Palazzini Trattamento laparoscopico delle ernie post-incisionali Regione Toscana Az USL 1 Massa e Carrara Presidio Ospedaliero della Lunigiana U.O. di Chirurgia Generale Responsabile Dott. Giuseppe Pavone Relatore I.P. Pierluigi Guerrieri Cortesi
2 Trattamento laparoscopico delle ernie post-incisionali Laparocele o ernia post-incisionale Definizione: Fuoriuscita di visceri addominali attraverso breccia muscolo- aponevrotica della parete, in corrispondenza di una precedente ferita chirurgica
3 Trattamento laparoscopico delle ernie post-incisionali Epidemiologia L incidenza del laparocele, dopo laparotomie non complicate è stimato intorno a circa 1-8% 1 Nelle laparotomie complicate da eventi flogistici arriva al 10-20% Studi prospettici e retrospettivi evidenziano un fallimento della sutura fasciale dall 11-20% dei quali il 50% non arriva all osservazione dei sanitari
4 Trattamento laparoscopico delle ernie post-incisionali Fattori predisponenti Fattori sistemici: Obesità Diabete Uso di Cortico-steroidi Malattie del Connettivo Ipertrofia prostatica benigna Ascite Malattie polmonari croniche Età avanzata Ematomi post-operatori operatori Gravidanza Chemioterapia Malnutrizione Sesso maschile Fattori locali: Suture sotto tensione Suture su terreno infetto Dimensioni del difetto fasciale > 5 cm Tecnica di riparazione
5 Classificazione dei laparoceli sec J.P.Chevrel In base alla sede della incisione M1 = Epigastrico L1 = Sottocostale M2= Mesogastrico L2= Trasverso M3= Ipogastrico L3= Iliaco M4= Xifo-pubico L4= Lombare In base all ampiezza W1= < 5 cm, W2= cm, W3= cm, W4= >15 cm Recidiva R0= non recidiva, R N= N recidiva
6 Preparazione del paziente candidato al trattamento laparoscopico di laparocele: 24h precedenti all intervento Tricotomia La sera prima dell intervento il paziente viene invitato ad eseguire doccia con soluzione antisettica Si prepara impacco sulla sede del difetto parietale con garze sterili e betadine Profilassi antitrombotica con eparina a basso peso molecolare Digiuno nelle 12 ore che precedono l intervento
7 Il mattino dell intervento L impacco viene rinnovato al mattino Profilassi antibiotica 20 minuti prima dell inizio dell intervento Rimozione protesi Rimozione smalto e monili, orologio etc.
8 Assistenza pre- peri- post-operatoria operatoria Preparazione del paziente in Sala Operatoria La posizione sul tavolo prevede che il paziente venga posto in prossimità del margine di sin del letto con braccio sin a 90 e braccio dx allineato sul corpo L I.P. di sala provvederà all asportazione dell impacco sull addome del paziente ed al posizionamento sterile di catetere vescicale nel laparocele ipogastrico
9 La preparazione del campo operatorio verrà eseguita utilizzando teli grandi che coprano lateralmente la distanza tra paziente e pavimento. Utile l assenza dell archetto. La colonna viene posizionata sul lato destro del paziente di fronte all operatore.
10 Lo Strumentista posizionerà il tavolo di servizio sul lato destro del paziente all altezza del bacino. I Chirurghi si posizioneranno entrambi alla sinistra del paziente
11 Visione d insieme del tavolo servitore:
12 Strumenti dedicati Ago di Veress Trocar Ottico con filettatura di stabilità Trocar da 5 mm Manipolo Ultracision Manipolo Argon Protac (Tyco)
13 Tempi chirurgici: 1. Inserimento di ago di Veress 2. Induzione di pneumoperitoneo a 14 mm Hg 3. Inserimento del trocar ottico da 10 mm e di 2 trocars da 5 mm 4. Valutazione del difetto parietale 5. Lisi di aderenze con Ultracision (Ethicon) e/o forbici fredde 10 mm 5 mm 5 mm
14 6. Preparazione della parete e cruentazione del sacco con bisturi (ideale Argon). 7. Misurazione del difetto parietale 8. Preparazione della Mesh in PTFE e marcatura con matita dermografica dei punti cardinali. 9. Inserimento della Mesh in addome attraverso la filettatura di stabilità. 10. Riduzione della pressione addominale a 8 mmhg
15 11. Fissaggio della protesi alla parete con spiraline metalliche (Protac Tyco) 12. Controllo emostasi 13. Estrazione dei trocars sotto visione ed emostasi delle brecce 14. Desufflazione 15. Sutura delle ferite chirurgiche 16. Medicazione con palletta di cotone di Germania sulla sede del difetto e delle ferite chirurgiche.
16 Gestione post-chirurgica del paziente in corsia : Nella giornata dell intervento Controllo parametri vitali (Pressione arteriosa, Temperatura, Diuresi) Controllo buon risveglio dall anestesia Controllo medicazione Controllo infusione di liquidi Posizionamento di pancera elastica In I giornata post-op.: op.: Controllo parametri vitali (Pressione arteriosa, Temperatura, Diuresi) Rimozione del Catetere Vescicale Controllo medicazione Mobilizzazione del paziente Terapia Controllo segni clinici che evidenzino eventuali complicanze Dieta idrica
17 Possibili complicanze Precoci Sanguinamento da ferita Ritardo di canalizzazione Dolore Tardive Sieroma: tumefazione sulla sede del difetto. Recidiva Infezione protesica: Arrossamenti ed edema sulla sede del difetto
18 Grazie per l attenzione
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