Bollettino agrometeorologico mensile Gennaio 2014

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1 Bollettino agrometeorologico mensile Gennaio 2014 Servizio Idro-Meteo-Clima Mese estremamente anomalo per piovosità elevata (in particolare sui rilievi emiliani) e per temperature elevate in pianura (tra i più caldi almeno dal 1991) Precipitazioni notevolmente superiori alla norma, sui rilievi circa 4 volte i valori attesi e oltre, localmente, sul crinale emiliano. Alluvione nel modenese. Contenuto idrico dei terreni molto superiori alla norma. Temperature e sommatorie termiche molto superiori alla norma. Fase fenologica del frumento in forte anticipo, stimati oltre 40 giorni rispetto al Andamento meteorologico del mese Il primo mese del 2014 sarà ricordato, dal punto di vista meteorologico, per la successione incessante di sistemi nuvolosi di origine atlantica. Questi, guidati da un getto di forti venti in quota e preceduti nei bassi strati da umide correnti meridionali, hanno scaricato a più riprese ingenti quantità di precipitazioni sulla regione, in particolar modo sull Appennino emiliano. I venti meridionali hanno mantenuto il livello dello zero termico a quote alte per quasi tutto il periodo, così che la prevalenza della pioggia non permettesse ai monti di trattenere le quantità rilevanti d acqua. Nel frattempo, sulle Alpi, i valori più bassi della temperatura hanno determinato un accumulo straordinario di neve, così da mantenere il livello del fiume Po su valori di tutta tranquillità. Il primo evento di forti precipitazioni si ha tra le giornate del 4 e del 5 gennaio, quando si registrano fino a 300 mm di acqua sul crinale appenninico emiliano. Dopo una pausa di alta pressione, il successivo sistema nuvoloso arriva tra il 13 e il 14 con circa 100 mm sui monti e poca pioggia in pianura. Dalla giornata del 15, una vasta area di bassa pressione interessa la penisola con piogge continue, culminanti la sera del 18 con una linea temporalesca tra la Toscana e l Appennino modenese. Il cedimento dell argine della Secchia scarica buona parte di quell acqua su campi e paesi della pianura invece che nel fiume Po. In quei giorni a Lagdei, alto crinale parmense, si misurano oltre 400 mm. Nella giornata del 21, le piogge interessano soprattutto la Romagna. L impulso atlantico successivo interessa velocemente la regione nella giornata del 23. In quest occasione, un nucleo più freddo che lo segue determina la formazione di un profondo minimo sull Italia centrale, così che le precipitazioni interessino principalmente il settore orientale della regione. Comincia, quindi, un breve periodo più freddo che, in occasione di un nuovo impulso nord-atlantico alimentato da venti di bora sull alto Adriatico, porta la neve sulla pianura orientale, con accumuli fino a 8 cm a Forlì la mattina del 28. A chiudere il mese, però, giunge un nuovo e intenso impulso di aria atlantica. Un po di neve cade nelle prime ore della giornata del 30 in Appennino e sulla pianura emiliana occidentale, cui seguono pogge copiose anche in Appennino che mandano in piena rilevante tutti i fiumi del bolognese. 1

2 TEMPERATURE Le minime Valori medi in pianura tra 2 e 5 C, circa 3-4 C al di sopra dei valori medi (La media climatologica prevede, in pianura, temperature minime comprese tra -3 e 2 C). Le temperature massime Valori medi delle massime, in pianura, tra 6 e 10 C. Valori superiori alla norma tra 2 e 4 C. (La climatologia del mese di gennaio prevede temperature comprese tra 3 e 7 C). 2

3 PRECIPITAZIONI Considerando l intero mese, le piogge sono state elevatissime, localmente eccezionali sul crinale appenninico emiliano. In pianura tra 60 e 150 mm, sui rilievi tra 150 e 800 mm. Confronto con il clima ( ) Confrontate con il clima le piogge del mese sono risultate ovunque più elevate. In pianura, dal doppio al triplo rispetto ai mm attesi dal clima*. In Romagna le piogge sono state superiori alla norma ma con scostamenti più contenuti. In quasi tutta la pianura (escluso Romagna) e sui rilievi emiliani le piogge di gennaio 2014 solo state tra le più elevate (pianura) o di gran lunga le più elevate (rilievi) del mese dal 1991 al

4 Evapotraspirazione potenziale (ETP) L evapotraspirazione è l effetto cumulato dell evaporazione dalla superficie del terreno e della traspirazione dell acqua dalle piante. In condizioni di disponibilità idrica non limitante, l evapotraspirazione da un terreno ricoperto di vegetazione bassa, omogenea, in buono stato vegetativo ed esente da infezioni e malattie è determinata solo dalle condizioni meteorologiche; in queste condizioni standard l evapotraspirazione prende il nome di evapotraspirazione potenziale (ETP). Bilancio idroclimatico (BIC) Bilancio Idroclimatico (BIC): rappresenta la differenza tra le precipitazioni e l evapotraspirazione potenziale (ETP). Il BIC è un primo indice per la valutazione del contenuto idrico dei suoli. Nelle carte del bilancio idrico climatico i valori positivi indicano condizioni di surplus idrico mentre quelli negativi rappresentano condizioni di deficit idrico. 4

5 L acqua nel suolo in pianura Deficit: Considerando l'intero strato radicato, gran parte dei terreni di pianura si stimano ad un contenuto idrico prossimo o superiore alla capacità di campo. La mappa è stata realizzata col modello geografico di bilancio idrico CRITERIA per lo strato di terreno compreso tra 0 e 1.5 m; la carta dei suoli è quella RER 1: in pianura e 1: sui rilievi; la simulazione si riferisce a un prato di graminacee. Acqua disponibile Si stimano valori tra 150 e 250 mm. L acqua disponibile (Umidità meno Punto di Appassimento) rappresenta, espressa in mm, tutta l acqua che le colture possono assorbire dal terreno fino a raggiungere il punto di appassimento. Il valore dipende dalle caratteristiche del terreno e dalla coltura. Percentile di acqua disponibile 2. L'umidità dei terreni è stimata in generale molto superiore alla norma; su vaste aree della regione, i valori a fine mese, risultano superiori al 95 percentile, corrispondenti a tempi di ritorno che superano i 20 anni. Percentile di AD Situazione da 25 a 50 Normale da 10 a 24 Moderata da 5 a 9 Grave da 1 a 4 Gravissima <1 Eccezionale 5

6 Sommatorie termiche Soglia 0 C da inizio anno Soglia 5 C da inizio anno (sommatoria di riferimento per i cereali autunno-vernini) 6

7 Soglia 10 C da inizio anno La sommatoria gradigiorno è utilizzata per quantificare l accumulo termico necessario allo sviluppo degli organismi vegetali. Nel calcolo vengono considerate solo le temperature superiori a determinate soglie, caratteristiche delle diverse specie e fasi fenologiche (es. 0, 5, 10 C). D = simbolo di grado giorno. Mappa di anomalia della temperatura media del mese rispetto a quella più elevata della serie

8 Fenologia: rilievi del 27 gen 2014 Orzo: il 70% dei campioni analizzati sono classificabili nella fase fenologica principale di ACCESTIMENTO. Tre culmi visibili. Traduzione in scala BBCH: 23 Frumento tenero: Il 60% dei campioni analizzati sono classificabili nella fase fenologica principale di ACCESTIMENTO. Tre culmi visibili. Traduzione in scala BBCH: 23 Frumento duro: Il 70% dei campioni analizzati sono classificabili nella fase fenologica principale di ACCESTIMENTO. Due culmi visibili. Traduzione in scala BBCH: 22 Per informazioni sull'andamento dello sviluppo fenologico delle colture erbacee coltivate e delle rilevazioni in campo effettuate presso la stazione agrofenologica di Cadriano (BO): è possibile consultare sito web del Dipartimento di Scienze Agrarie (DipSA) della Facoltà di Agraria dell Università di Bologna. 8

9 FENOLOGIA: mappe di stima fenologica del 27 gen

10 APPENDICE Sommatoria gradigiorno CORRETTA: secondo Marletto V., Sirotti M., Le somme termiche. Agricoltura, n.4/92. Evapotraspirazione potenziale (ETP): secondo Hargreaves (Choisnel E., De Villele, Lacroze F., Une approche uniformisée du calcul de l evapotranspiration potentielle pour l ensemble des pays de la Communauté Européenne. Office des Pubblications des Communautés Européennes. Luxembourg) Scala fenologica BBCH: AAVV. Collana di Agrofenologia Vol. 1: Aspetti generali delle osservazioni agrofenologiche, P.F. PHENAGRI, MIPAF, ROMA, Indice di Thom: Monteith e Unsworth Principles of environmental physics. Ed. Edward Arnold, Anomalie in giorni: il segno negativo indica un ritardo rispetto all'anno precedente. Anomalie in precipitazione: il segno negativo indica un deficit. Anomalie di temperatura: il segno negativo indica un ritardo. Il Bollettino è stato realizzato con la collaborazione di: L. Botarelli, V. Marletto, A. Pasquali, W. Pratizzoli, La gestione dei dati dei modelli fenologici è stato modificata da F.Tomei. Indirizzo INTERNET : www. arpa.emr.it/sim 10