RELAZIONE ANNUALE DIPO - ANNO

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1 + RELAZIONE ANNUALE DIPO - ANNO La programmazione dell attività del Dipartimento Interaziendale Provinciale Oncologico della provincia di Pavia nel corso del 2013 ha tenuto conto degli indirizzi regionali in materia e, più nello specifico, di quanto contenuto nelle regole regionali annuali di gestione del SSR (DGR 4334/2012) e nelle circolari applicative specifiche di ciascun ambito. L attività del DIPO si è concretizzata formalmente nello svolgimento di n. 4 riunioni del Comitato, nell elaborazione di due PDTA territoriali, nell organizzazione o partecipazione attiva a diversi eventi formativi e di aggiornamento ed infine nell organizzazione della Conferenza territoriale tenutasi il 30/11/2013 dal titolo Mesotelioma pleurico. Percorsi di diagnosi e cura territoriali (v. locandina allegata) In dettaglio si riportano gli argomenti sviluppati nel corso del PDTA TERRITORIALI Il DIPO ritiene che il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) sia uno strumento finalizzato sia al governo dei processi clinici ed organizzativi interni ad una struttura ospedaliera sia a migliorare e rendere più facilmente 1

2 fruibile il percorso che la persona compie nell affrontare la malattia e valuta inoltre che il PDTA possa essere il perno su cui ruotano gli interventi trasversali delle diverse professionalità e specificità cliniche il cui coordinamento logistico e temporale è fondamentale per l esito positivo e la qualità dei processi di cura. Pertanto il DIPO intende sviluppare questa metodologia di lavoro per le principali patologie neoplastiche ed in questa prospettiva ha nel corso del 2013 predisposto due percorsi in ambito oncologico con l'intento di migliorare l'operatività di tutte le strutture attraverso la definizione di obiettivi, ruoli, tempi e ambiti di intervento. Più nello specifico nel corso del 2013 è stato redatto il PDTA Neurooncologico che è stato validato e recepito dal Comitato DIPO ed il PDTA Mesotelioma che, presentato ufficialmente in sede di Conferenza territoriale il 30 novembre c.a., verrà recepito ufficialmente dal Comitato nella prima riunione del nuovo anno. PDTA territoriale Neurooncologico Esso ha l obiettivo di migliorare, nel territorio pavese, la gestione integrata del paziente con tumore cerebrale attraverso una conoscenza più puntuale e un più appropriato utilizzo dei servizi e delle risorse esistenti sul territorio. Il contenuto di questo documento, elaborato dal Gruppo di Lavoro coordinato dal dr. Enrico Marchioni, deriva dall apporto e dalla revisione collegiale delle criticità nella gestione del paziente neuro-oncologico sul territorio. Questo percorso vede agire in modo integrato le strutture e i servizi ospedalieri, i MMG, le ASL in un unico piano di intervento, con chiara definizione dei reciproci ruoli, prevedendo il coinvolgimento dei servizi della rete territoriale tra i quali le cure domiciliari e le RSA. Il documento è stato concepito e redatto nella prospettiva che i principali fruitori fossero pazienti, caregivers, Medici di Medicina Generale e altri operatori sanitari impegnati ad avviare un paziente neurooncologico verso i percorsi appropriati nell ambito della Provincia di Pavia. Il documento non vuole essere uno strumento di consultazione per specialisti e non comprende indicazioni diagnostiche o terapeutiche La struttura del PDTA è volutamente sintetica, e nelle sue parti essenziali vengono descritte, con la denominazione di Scenari, 5 paradigmi che illustrano la situazione del paziente in modo schematico. 2

3 Scenario 1: lesione cerebrale di sospetta natura neoplastica e anamnesi oncologica muta Scenario 2: sintomi neurologici/lesioni a carico del SNC la cui origine è da ricondurre con sicurezza o con molte probabilità alla localizzazione secondaria di una neoplasia sistemica Scenario 3: nuovi sintomi neurologici/lesioni a carico del SNC in neoplasia cerebrale primitiva nota Scenario 4: paziente critico = manifestazioni neurologiche acute e gravi in lesione cerebrale neoplastica primitiva o secondaria Scenario 5: manifestazioni cliniche a carico del Sistema Nervoso Centrale o periferico di verosimile natura iatrogena o compatibili con effetti remoti della neoplasia in anamnesi oncologica nota Ogni Scenario si sviluppa attraverso un Percorso che illustra in modo tabellare: il livello di indicazione al ricovero e la sede dove questo è più appropriato, uno o più specialisti di riferimento iniziale che dovranno coordinare le fasi successive, l equipe di supporto in ambito sia clinico che dei Servizi, le principali criticità. Alla descrizione degli Scenari e dei Percorsi segue la presentazione di tutte le Strutture che partecipano al PDTA suddivise secondo i rispettivi settori di competenza. Per ogni Struttura sono riportate: denominazione, recapiti, Direttore, Medico di riferimento per i problemi neurooncologici e altre informazioni organizzative. PDTA territoriale sul Mesotelioma Il PDTA territoriale sul Mesotelioma si inserisce nell ambito del progetto ministeriale dal titolo Modello operativo per la presa in carico globale del paziente affetto da mesotelioma maligno, nelle fasi diagnostiche, terapeutiche, di affiancamento durante la terapia attiva e le cure palliative (simultaneous care). Il Comitato DIPO in data 8/1/2013 ha approvato l adesione a tale progetto considerato che Broni e Casale Monferrato (dove l incidenza della patologia è 3

4 di oltre 10 volte quella osservata su scala nazionale in quanto sono stati due tra i maggiori poli di produzione di cemento amianto in Italia) possono rappresentare il terreno più adeguato per sperimentare un modello organizzativo che in entrambe le aree integri e organizzi le diverse competenze per una presa in carico globale del paziente affetto da MM, relativamente alle fasi diagnostiche, di invio al centro di riferimento e di affiancamento durante la terapia e di cure palliative terminali ( Simultaneous Care ). Il progetto del CCM, finanziato con fondi ministeriali per un totale di circa euro ha durata biennale ed è coordinato dal dr. Massimo D Angelo del Centro Sanitario Amianto dell ASL di Alessandria. Con determina n. 696 del 17/7/2013 allegata alla presente relazione è stata sottoscritta la convenzione tra il Centro Sanitario Amianto ed il DIPO il cui finanziamento specifico è pari ad euro di cui: per l attivazione di una borsa di studio (attribuita con determina n. 443 del 14/5/2013) ed i restanti euro per beni e servizi, missioni e spese varie. In Provincia di Pavia, tramite il coordinamento del Dipartimento Interaziendale Provinciale Oncologico, il progetto si sostanzierà sostanzialmente nella realizzazione di: un analisi degli attuali percorsi diagnostici e terapeutici nel territorio pavese nella formulazione di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale territoriale per il MM. nella definizione di modalità operative per l integrazione delle cure ospedaliere con le cure palliative territoriali e con l Hospice. nell integrazione con l attività dei centri di riferimento per il MM, secondo logiche di rete. nell applicazione dei modelli proposti all area di Broni/Pavia, con relazione sulle difficoltà incontrate e le proposta di modifica. MMG/ASL Il DIPO ha aderito al Work Package 5 (Task 3): Modalità di interazione organizzativa fra struttura ospedaliera oncologica e MMG della ROL. In tale ambito, con la collaborazione del Dipartimento di Cure Primarie dell ASL, di 4

5 Pavia si sono svolti n. 9 incontri con i MMG sul territorio provinciale al fine di promuovere un confronto fra il DIPO ed i medici di famiglia per condividere iniziative finalizzate al miglioramento del percorso dei pazienti in campo oncologico oltre ad una rilevazione di eventuali criticità sul territorio da sviluppare in modo condiviso in sede di DIPO. Relativamente al tema della presa in carico da parte del MMG della gestione del follow-up di pazienti affetti da carcinoma mammario, esenti da malattia dopo 5 anni dalla diagnosi si è concordato che lo strumento più idoneo per proporre questo passaggio consiste in una lettera consegnata sia alla paziente che al MMG i cui contenuti sono stati discussi ed approvati in sede di DIPO. Al fine di tenere traccia dei percorsi dei pazienti nel passaggio dallo specialista al MMG è stato elaborato un semplice database che è stato diffuso anche dai MMG per monitorare quelle pazienti che da più anni non vengono seguite dagli specialisti. Il progetto, in accordo con le Strutture sanitarie del territorio pavese, è stato avviato a novembre e periodicamente verrà fatta una valutazione dell adesione al medesimo e di eventuali criticità. Attraverso il Dipartimento di Cure Primarie dell ASL di Pavia il DIPO ha diffuso ai MMG le raccomandazioni sull uso della vaccinazione antinfluenzale nel paziente oncologico. Tali indicazioni, basate sulle Linee guida dell AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica), sono state redatte da un gruppo di lavoro di cui fanno parte il dr. Pedrazzoli ed il dr. Baldanti (SC Virologia Policlinico San Matteo) CURE PALLIATIVE Con dgr 4610/2012 la Regione Lombardia ha previsto l istituzione della Rete locale di Cure Palliative definita come 'aggregazione funzionale ed integrata dei soggetti erogatori delle attività di cure palliative garantite nei diversi setting assistenziali. Nel corso di una prima riunione svoltasi in data 23/9/2013 presso l ASL si è giunti a definire la composizione del Comitato di Dipartimento che ingloba non solo tutti i soggetti erogatori delle attività di cure palliative garantite nei diversi setting assistenziali, ma anche la parte non propriamente sanitaria 5

6 rappresentata dalle Organizzazioni di volontariato, dagli enti gestori di Hospice e di cure palliative domiciliari attive nella Provincia di Pavia. Successivamente con decreto ASL n 280/2013 è stato istituito il Dipartimento Interaziendale di Coordinamento della Rete locale di cure palliative, è stata individuata la sua composizione ed infine è stato nominato il Responsabile della Rete locale. Il Coordinatore del Comitato Interaziendale locale è il dr. Bruno Carugno (Direttore Dipartimento PAC dell A.O. Provincia di Pavia) ed il Responsabile della Rete di Cure palliative è il dr. Paolo Pedrazzoli (Direttore S.C. Oncologia della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia). Tale istituzione ha reso indispensabile far confluire il lavoro finora svolto in ambito DIPO dal Gruppo di lavoro di Cure Palliative coordinato dal dr. Miotti e dalla dr.ssa Broglia nel nuovo Dipartimento. COORDINAMENTO ATTIVITA DI ANATOMIA PATOLOGICA A conclusione di una ricognizione in materia di indagini immuno-molecolari condotta presso le Anatomie Patologiche operanti sul territorio Provinciale è emerso che le strutture di anatomia patologica della nostra Provincia sono estremamente eterogenee sul versante organizzativo, con squilibri sia in termini di numerosita casistica che di facilities tecnologiche. Le specificità dei dati sono desumibili nella relazione allegata elaborata dal Prof. Paulli (Direttore SC Anatomia Patologica Policlinico San Matteo). Questa eterogeneita ha reso necessario secondo il DIPO intraprendere, come già avviene in molte realtà italiane e europee un percorso di integrazione e centralizzazione diagnostica ad iniziare proprio dalle indagini molecolari. Il coordinamento dell attività di Anatomia patologica nella realtà oncologica provinciale perseguito dal DIPO è volto ad assicurare a tutti i pazienti della provincia una omogeneità di percorso anche in tema di anatomia patologica, riducendo i disagi dell'utente e limitando, quando non motivato e non strettamente necessario, l'eventuale ricorso a Strutture extra-territoriali. 6

7 SITO DIPO Il sito del DIPO ( ) sorto per rispondere all esigenza di disporre di uno strumento di comunicazione e di informazione adeguato ed efficace per il raggiungimento dei fini istituzionali del Dipartimento è stato reso accessibile a tutta l utenza oltre che ai Componenti del Comitato. Nel corso dell anno il sito è stato implementato di contenuti che si suddividono in 5 sezioni 1) Comitato DIPO al cui interno sono suddivisi in 3 sottosezioni (Verbali, Relazioni e Gruppi di lavoro) tutti i documenti e i lavori del Comitato 2) Rete del DIPO in cui sono raccolti i documenti in materia oncologica delle singole Strutture/Enti/Organizzazioni afferenti al DIPO 3) Rete di Cure Palliative dedicata alla documentazione del Dipartimento Interaziendale di Coordinamento della Rete locale di cure palliative 4) News ed eventi in cui vengono segnalati eventi patrocinati e non dal DIPO nonché notizie in area oncologica 5) Normativa e Informazioni in cui sono raccolti e suddivisi per anno i principali documenti di programmazione ministeriali, regionali ed interni dell'attività sanitaria con specifico riguardo all'area oncologica nonché informazioni utili ai malati oncologici e ai loro familiari VARIE La Regione Lombardia con note prot. n del 13/3/2013 e n del 10/06/2013 ha identificato la Fondazione Policlinico San Matteo come uno dei centri autorizzati per la prescrizione ed erogazione dei farmaci ipilimumab e vemurafenib per il trattamento del melanoma avanzato non resecabile o metastatico. La SC di Oncologia ha quindi elaborato un documento che definisce il percorso dei pazienti che da altre Aziende sanitarie vengono riferiti al Policlinico San Matteo per il trattamento con i predetti farmaci. La Fondazione Maugeri con nota prot. n del 23/7/2013 è stata identificata dalla Regione quale centro prescrittore/utilizzatore del medicinale 7

8 VANDETANIB per il trattamento del carcinoma midollare localmente avanzato o metastatico. Volontariato In ambito DIPO è stato promosso il Progetto Parrucche attivato presso il Policlinico San Matteo ma allargato anche alle pazienti in cura presso altre strutture sanitarie del territorio provinciale. Il Progetto attraverso la collaborazione tra la Onlus Cancro Primo aiuto e la Onlus Amici dell Oncologia del San Matteo- AMOS prevede la fornitura gratuita di una parrucca alle donne costrette a sottoporsi a dei cicli di chemioterapia. DOCUMENTAZIONE ALLEGATA 1) Locandina Conferenza territoriale DIPO 2) Verbali Comitato di Coordinamento DIPO 3) Determine del Policlinico San Matteo n. 696/2013 e n. 443/2013 4) Relazione del prof. Paulli 5) Raccomandazioni sull uso della vaccinazione antinfluenzale nel paziente oncologico 6) Fac simile lettera FU mammella 7) Decreto ASL n 280/2013 8

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