LINEE GUIDA CASE MANAGEMENT NELL ETA EVOLUTIVA A VILLA DEI CEDRI - MERATE
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- Paolina Ricci
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1 LINEE GUIDA CASE MANAGEMENT NELL ETA EVOLUTIVA A VILLA DEI CEDRI - MERATE Il Progetto Famiglie in crescita il Case management complessivo sulla persona prevede le seguenti azioni: Accoglienza e raccolta delle esigenze della famiglia e del bambino; Analisi del percorso diagnostico e riabilitativo pregresso; Definizione della fase di eventuale ulteriore analisi e diagnosi per l impostazione del progetto di vita (es. test, osservazioni) Compilare una scheda individuale, definendo una tempistica di intervento Monitoraggio e valutazione periodica dell andamento del Progetto Educativo Stesura del Progetto di Vita e sua presentazione alla famiglia Accompagnamento dell utente e della famiglia nel percorso di cura Integrazione servizi coinvolti nel percorso di cura istituzioni socio-sanitarie Supervisionare la corretta compilazione della scheda del bambino Coordinare gruppi di Sostegno tra famiglie e Consulenti esterni (es. Neuropsichiatra) Nell ottica della D.G.R. 392 del 12/07/2013 Attivazione di interventi a sostegno delle famiglie con la presenza di persone con disabilità, con particolare riguardo ai disturbi pervasivi dello sviluppo e dello spettro autistico, per il Progetto Famiglie in crescita il Case management complessivo sulla persona prevede le seguenti azioni: Accoglienza e raccolta delle esigenze della famiglia e del bambino; Analisi del percorso diagnostico e riabilitativo pregresso; Definizione della fase di eventuale ulteriore analisi e diagnosi per l impostazione del progetto di vita (es. test, osservazioni) Compilare una scheda individuale, definendo una tempistica di intervento Monitoraggio e valutazione periodica dell andamento del Progetto Educativo Stesura del Progetto di Vita e sua presentazione alla famiglia Accompagnamento dell utente e della famiglia nel percorso di cura Integrazione servizi coinvolti nel percorso di cura istituzioni socio-sanitarie Supervisionare la corretta compilazione della scheda del bambino Coordinare gruppi di Sostegno tra famiglie e Consulenti esterni (es. Neuropsichiatra)
2 Obiettivi specifici del progetto di Case Management Famiglie in Crescita 1. Informazione, orientamento e accompagnamento della famiglia e della persona con disabilità Il percorso di accoglienza e valutazione Il percorso di Accoglienza e Valutazione è rivolto a soggetti con disabilità e loro famiglie Si propone di restituire al soggetto e/o alla sua famiglia una descrizione strutturata delle esperienze di vita significative per il soggetto e degli obiettivi desiderati che possono portare ad un miglioramento della sua qualità della vita. L obiettivo della conoscenza così ottenuta è di consentire la possibilità di pianificare interventi, mobilitare risorse, predisporre opportuni sostegni che possano portare ad un miglioramento del funzionamento individuale della persona. Per la stesura del Progetto di individuale e di vita la classificazione ICF diventa lo strumento principe elaborato dall Organizzazione Mondiale della Sanità per la descrizione della salute e degli stati ad essa correlati. Approvata alla 54th World Health Assembly il 22 Maggio del 2001, dopo un lungo lavoro di sviluppo durato 7 anni, essa si propone di fornire un linguaggio fatto di codici per poter dire in maniera standard e unificata cosa una persona con una malattia, un problema di salute più o meno lieve, una disabilità fa o può fare in un determinato ambiente. I codici descrittori sono suddivisi in quattro aree (tecnicamente domini): Strutture Corporee, Funzioni Corporee, Attività e Partecipazione, Fattori Ambientali che abbracciano tutti gli aspetti della vita di una persona. Utilizzando la classificazione ICF per descrivere lo stato di salute di una persona si ottiene una fotografia del suo stato di funzionamento che inquadra dove si situa il problema a livello corporeo, quali attività, compiti riguardanti la cura di sé e la partecipazione sociale può e potrebbe svolgere una persona in interazione con i fattori ambientali che possono fungere da facilitatori o barriere. Questa sintetica descrizione offre gli elementi per capire il paradigma innovativo rispetto ai concetti di salute e di disabilità di cui al Classificazione ICF è portatrice. Superando il modello medico e il modello sociale con quello biopsicosociale, offre la possibilità di considerare in maniera integrata tutte le condizioni che contribuiscono a generare una disabilità. Ne deriva una definizione di disabilità come condizione di salute in un ambientesfavorevole. ICF diventa così uno strumento interdisciplinare che può essere utilizzato dai diversi ambiti settoriali che lavorano per l integrazione delle persone con disabilità proponendosi come strumento di lavoro in rete. L ICF rappresenta uno strumento importante: come strumento educativo (per la progettazione di curricula e l identificazione dei bisogni educativi come strumento clinico (nell assessment dei bisogni, nella scelta dei trattamenti, nella riabilitazione e nella valutazione dei risultati); come strumento per l inserimento lavorativo (in fase di accertamento delle capacità lavorative e di progettazione dei percorsi di inserimento lavorativo);
3 come strumento di politica sociale (per la progettazione e la realizzazione di piani di intervento e servizi); come strumenti di raccolta e registrazione di dati (in demografia, negli studi su popolazioni particolari). L ICF può rappresentare un dato da cui partire per capire come e quali strumenti utilizzare per costruire un Piano Educativo Individualizzato (PEI), a partire dalla Diagnosi Funzionale (base di partenza per la definizione del P.E.I. Progetto di Vita - esplorando la globalità dell individuo e le interconnessioni, i punti deboli e forti, le risorse disponibili, ciò che facilita e ciò che ostacola) con l ausilio di strumenti diagnostici quali l ICD 10, per poi stendere il Profilo Dinamico Funzionale (PDF). Le valutazioni e la raccolta dei bisogni della famiglia confluiscono nella stesura di un progetto che renderà più facile la comunicazione con la famiglia, la supervisione e il monitoraggio. Il PSI Parent Stress Index viene utilizzata per analizzare la situazione riguardante la componente Stress nella gestione quotidiana del soggetto autistico e quale tipo di resilenza è in grado di attivare la famiglia Progetto di vita: mette in luce le potenzialità del singolo bambino nei contesti di vita, grazie al lavoro del Case Manager e condiviso con la famiglia; si concretizza e si articola nel Progetto Educativo, costituito da azioni specifiche di potenziamento e riabilitazione per il raggiungimento di determinati obiettivi. Progetto Educativo: si tratta del progetto previsto sul bambino di respiro annuale o periodico elaborato sulla base di obiettivi specifici e con concreti risultati attesi che fanno parte del più ampio Progetto di Vita. Programma di lavoro: si intende la programmazione delle azioni e le loro tempistiche quali ad esempio quelle che porteranno alla stesura del progetto educativo
4 1. Articolazione temporale Fasi del progetto Accoglienza Fase Durata Obiettivo Attività previste (Specificare coerentemente con le attività descritte) Risultati attesi 1 1 h. Fornire un contesto unico, più immediato e con tempi minori rispetto alla consultazione del singolo professionista; vedere la famiglia da diverse prospettive che riflettono la specificità di ogni professionista Colloquio Avere maggiore oggettività nell analisi dei bisogni/risorse 2 2h Utilizzare la co-conduzione, come incontro e integrazione di punti di vista diversi che cooperano per il raggiungimento dello stesso obiettivo, come modello familiare con cui identificarsi. Colloquio Superare l iniziale oggetto di richiesta d aiuto e dare visibilità ad eventuali altri bisogni/risorse non espressi 3 1 h - Intervista ICF-CY: facendo riferimento alla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute sono state individuate 2 aree ( Attività / Partecipazione e Fattori Ambientali) su cui i genitori sono stati invitati ad esprimere il loro grado di incidenza, positiva o negativa, nei contesti di vita del proprio figlio attraverso l'analisi di 14 variabili. Colloquio ai genitori e somministrazione materiale Analisi dei risultati emersi 4 1 h - ANALISI per la valutazione della percezione del livello di Qualità della Vita del bambino e dell'adolescente Colloquio ai genitori Analisi dei risultati emersi
5 5 1h - PSI (Parenting Stress Index): intervista autosomministrata per misurare il livello di stress genitoriale in relazione alla propria capacità, all'interazione col bambino e alla percezione delle difficoltà del bambino Colloquio ai genitori e somministrazione materiale Analisi dei risultati emersi 6 1h - Restituzione/report ai genitori del materiale che evidenzia quali tipi d intervento attuare Colloquio Analisi di risultati e dei bisogni emersi CASE MANAGEMENT (in sintesi) Fasi operative Azione Compiti del Case Manager Modalità Accoglienza Case Management segreteria Riceve la richiesta Telefonicamente o via mail Incontro su appuntamento Case Management Delinea il progetto d intervento (tempi e modalità) Colloquio informativo Incontro di approfondimento orientamento Case Management Raccolta dati con i genitori Colloquio Ipotesi approfondimento e valutazione funzionale Somministrazione checklist ICF dedicata Autismo (core set autismo) Analisi dei dati emersi dalla checklist Colloquio compilazione checklist Dall ICF alla predisposizione di un Piano Riabilitativo Individualizzato Stesura del profilo Dinamico Funzionale - PDF Osservazione/relazione e successiva restituzione del Case Manager alla famiglia riguardante il PDF Colloqui osservativi e restituzione del PDF alla famiglia Invio e contatto con gli operatori del territorio Equipe con Operatori (neuropsicomotricista, logopedista, esperto psicologo, ABA ecc) Verifica del lavoro svolto dagli operatori nei contesti di vita (casa-scuola) Equipe e contatti con gli operatori
6 FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE Il centro si avvale di un equipe multidisciplinare composta da: Neuropsichiatra Infantile Psicologi/Psicoterapeuti Terapisti della Neuro e Psicomotricità ANALISI COMPORTAMENTALE APPLICATA Terapisti ABA Logopedisti Pedagogisti Educatori Professionali DOVE SIAMO SEDE DI MILANO Via Dini, 7 Tel Dal lunedì al venerdi Ore / DOVE SIAMO Via Monte Grappa, Merate Lecco SEDE DI SEREGNO (MB) Via Lamarmora, 12 Tel Dal lunedì al venerdi Ore / Villa dei Cedri MERATE (Lc) In particolare.per L AUTISMO Abilitazione della famiglia e delle figure professionali coinvolte nello sviluppo del bambino (supporto, percorsi di formazione/informazione); Riabilitazione del bambino con trattamenti di tipo neuropsicomotorio, cognitivo-comportamentale, psico-educativo, logopedico e ABA. Case Manager: Dott. Dell Orto Fabrizio tel autlook@villadeicedri.net Un servizio per l età evolutiva e l autismo
7 UN PROGETTO PER L ETÀ EVOLUTIVA E L AUTISMO L agenzia educativa per eccellenza è la famiglia. Tutte le famiglie si trovano ad affrontare il compito educativo, compito tanto importante quanto difficile. I genitori con figli autistici o con disturbi correlati si trovano ad affrontare un percorso di sviluppo che per lo più non conoscono o meglio non ri-conoscono, non basta riflettere sull educazione ricevuta o appresa durante il corso della vita. Questi bambini presentano uno sviluppo speciale che occorre conoscere e comprendere per poter costruire i migliori strumenti e condurre il proprio figlio lungo questo percorso. Lo specialista detiene la conoscenza rispetto a tecniche e strumenti utili per affrontare una particolare questione, la famiglia detiene la conoscenza rispetto al bambino stesso. METODOLOGIA e APPROCCIO Tutte le attività si ispira ad un modello riabilitativo multidisciplinare e integrato. L offerta si colloca tra i Servizi di Secondo livello, ovvero esegue valutazioni funzionali e opera su aspetti di carattere riabilitativo. Il servizio è finalizzato al recupero funzionale e al miglioramento della qualità della vita del bambino/adulto della sua famiglia. I principi sui quali si è sviluppato e consolidato il nostro modello di prassi riabilitativa sono i seguenti: riabilitazione precoce articolazione del progetto riabilitativo per obiettivi e verifiche pluralità di approcci terapeutici e scelta del trattamento più idoneo partecipazione della famiglia al progetto analisi del carico psicologico della famiglia integrazione multidisciplinare nella équipe riabilitativa collegamento tra strutture/servizi territoriali socio-sanitari, scuola e rete riabilitativa IL SUPPORTO ALLA FAMIGLIA La famiglia è un insostituibile punto di forza e sostegno per l attuazione del progetto riabilitativo del bambino. Ci si propone, quindi, di offrire uno spazio in cui i genitori si sentano liberi di esprimere bisogni, dubbi e preoccupazioni. Prevede inoltre momenti di formazione/informazione come supporto alla gestione dei figli. FASI OPERATIVE Accoglienza iniziale. Colloquio informale con entrambi i genitori con l obiettivo di accogliere il bisogno del bambino e della famiglia e fornire chiarimenti inerenti alla diagnosi. Osservazione e valutazione del neuropsichiatra infantile Osservazione e valutazione degli operatori nel setting riabilitativo Osservazione e valutazione a scuola e a casa Intervento in ambito domiciliare e scolastico Supporto e percorsi di formazione/informazione per figure professionali esterne al servizio (insegnanti, educatori professionali, psicopedagogisti). TRATTAMENTO Neuropsicomotorio Logopedico Psicologico Psico-educativo ABA (Applied Behaviour Analysis) Monitoraggio e verifica del progetto abilitativo/riabilitativo
8 Le famiglie interessate ad accedere al Servizio Aut look, completamente gratuito e finanziato dalla Regione Lombardia, possono prendere contatti con la struttura Villa dei Cedri nei seguenti giorni ed orari : DOVE SIAMO Via Monte Grappa n Merate LC - - lunedì dalle 14 alle 18 - martedì dalle 9 alle 13 - mercoledì dalle 9 alle 13 - giovedì dalle 14 alle 18 - venerdì dalle 14 alle 18 telefonando al 039/59101 PER INFORMAZIONI: - Assistente Sociale: Dott.ssa Laura Origgi - Case Manager: Dott.Fabrizio Dell Orto Villa dei Cedri MERATE (LC) Aut look Una prospettiva d insieme sull autismo (progetto ai sensi della DGR 392/ 13) autlook@villadeicedri.net Telefono: 039/ Un servizio di Case Management gratuito rivolto a famiglie con componente minorenne o adulto disabile grave, con particolare riferimento allo spettro autistico
9 CASE MANAGEMENT PER L AUTISMO Finalità : Attivazione di interventi a sostegno delle famiglie con la presenza di persone con disabilità, con particolare riguardo ai disturbi pervasivi dello sviluppo e dello spettro autistico (D.G.R. 392 del 12/07/2013) siano fornite in maniera adeguata, tempestiva e senza sovrapposizioni. Il Progetto Aut-look, una prospettiva d insieme sull autismo prevede, per l attività di Case Management, un equipe multi professionale costituita da uno psicologo, un educatore professionale ed un assistente sociale, esperti nelle problematiche relative ai disturbi dello spettro autistico, allo scopo di garantire una presa in carico globale della persona con disabilità e della sua famiglia, che consenta la valutazione del bisogno complessivo, al fine di garantire l attivazione degli interventi più appropriati presenti all interno della rete dei servizi. Comuni, Consultori, Scuole, Servizi Territoriali, Servizi per l Inserimento Lavorativo, Imprese del Territorio, Associazioni del Territorio favorire percorsi di inserimento lavorativo in collaborazione con la rete dei Servizi per l Impiego, per i soggetti con conservata capacità cognitiva. Target di utenza: famiglie con figli minori (bambini ed adolescenti) adulti (età oltre i 18 anni) Obiettivi: il Case management complessivo sulla persona persegue l obiettivo di interconnettere ed attivare in modo virtuoso i servizi presenti sul territorio, al fine di accompagnare ed aiutare le persone nell accesso ai servizi ed assicurare che le prestazioni erogate Il Case manager si occupa di: accompagnare l utente e la famiglia nel percorso di cura integrare i servizi erogati nel percorso di cura da istituzioni sociosanitarie e scolastiche. In particolare, il Case Manager si occuperà di mettere in virtuosa connessione le azioni già svolte (o da svolgere) di:
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