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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Di Scuola Primaria e Secondaria di I grado G. Tomasi di Lampedusa Tel 0925/31260 Fax 0925/31703 C.F agic80800e@istruzione.it SANTA MARGHERITA DI BELICE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTERCULTURA 1

2 LE PREMESSE Un Protocollo d'accoglienza è un accordo condiviso da tutti i soggetti scolastici (Collegio Docenti-Dirigenti Scolastici, personale di segreteria-collaboratori e ente locale) che definisce la filosofia di accoglienza che orienta l'istituzione Scolastica. la prassi che tutti i soggetti si impegnano a realizzare all'interno dei propri ambiti di competenza. un documento che esplicita alle famiglie migranti il patto formativo che caratterizzerà sin dagli esordi il percorso dell'istruzione dei loro figli nelle nostre scuole. una riformulazione, nella logica della scuola dell'autonomia, della normativa in vigore relativa all'inserimento degli alunni stranieri. Il protocollo d'accoglienza va approvato dal Collegio Docenti per l'attuazione del DPR 31/08/98 n 349 art. 45 e nelle sue linee essenziali può significativamente essere tradotto in più lingue come prima fase attuativa dei principi di accoglienza in esso contenuto. può essere discusso periodicamente per adeguarlo ai nuovi aspetti caratterizzanti l'inserimento di alunni stranieri, la relazione con le famiglie migranti e le risorse esistenti nella scuola o sul suo territorio. FINALITÀ Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d'accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone di: entrare in relazione con la famiglia emigrata facilitare l'ingresso a scuola dei bambini stranieri favorire un clima d'accoglienza nella scuola sostenerli nella fase d'adattamento promuovere la collaborazione tra le scuole e tra la scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che contiene criteri e indicazioni riguardanti: - accoglienza della famiglia straniera - prima conoscenza dell'alunno straniero - individuazione delle risorse - programmazione - criteri per l assegnazione degli alunni nelle classi - pratiche da attivare nei confronti di alunni stranieri già frequentanti. - valutazione 2

3 ACCOGLIENZA DELLA FAMIGLIA STRANIERA L'ISCRIZIONE L' iscrizione è il primo passo del percorso d'accoglienza dell'alunno straniero e della sua famiglia. La scuola individua nell'ufficio di segreteria un incaricato che segua il ricevimento di questo tipo di iscrizioni in modo continuativo. La persona individuata potrà migliorare progressivamente le proprie competenze comunicativo - relazionali con questa particolare utenza anche attraverso specifici interventi di formazione in servizio. COMPITI DELLA SEGRETERIA -Iscrivere l'alunno utilizzando la modulistica bilingue,acquisire tutta la documentazione in possesso della famiglia ( permesso di soggiorno o ricevuta della Questura attestante la richiesta, documentazione sanitaria e la documentazione scolastica attestante il percorso scolastico compiuto nel paese di origine), raccogliere documenti e/o autocertificazioni relativi alla precedente scolarità. -Acquisire l'opzione di avvalersi o di non avvalersi della religione cattolica. - Fornire ai genitori modulistica bilingue per facilitare loro la comunicazione con gli insegnanti e una prima essenziale informazione sul sistema scolastico italiano e sulla scuola di inserimento dei figli. -Fissare un primo incontro tra famiglia e Commissione Accoglienza d'istituto, se necessario alla presenza di un mediatore linguistico e/o di un consulente interculturale. - Stabilire col referente della Commissione d'accoglienza, con il team docenti e con il Dirigente Scolastico la classe in cui iscrivere l'alunno. - La scelta della sezione da parte del Dirigente Scolastico, sentito l'insegnante referente della Commissione Accoglienza e Intercultura, deve essere effettuata tenendo conto del numero di alunni per classe, della presenza di altri alunni stranieri e delle problematiche rilevate nella classe. -Fornire agli insegnanti della classe dell'alunno straniero le varie comunicazioni ( uscite, assicurazione, elezione rappresentanti di classe, giustificazione assenze ecc.). COMPITI DELLA COMMISSIONE - esaminare la prima documentazione raccolta in Segreteria all'atto dell'iscrizione - effettuare il primo colloquio con l'alunno, la famiglia e, dove possibile, con un rappresentante del futuro team docente ( e, se necessario, alla presenza di un mediatore linguistico) durante il quale: a) raccogliere essenziali informazioni sulla situazione familiare e sulla storia scolastica dell'alunno; b) fornire informazioni sull'organizzazione della scuola; c) far presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia; d) proporre sulla scorta degli elementi raccolti durante il colloquio, la classe d'inserimento tenendo conto dell'età anagrafica, dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza; e) informare la famiglia del tempo che intercorrerà tra l'iscrizione e l'effettivo inserimento nella classe (max. 1 settimana); f) fornire tutti i dati raccolti al team docente che accoglierà il nuovo iscritto. 3

4 INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE Fra l'atto formale dell'iscrizione e l'effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo (max. 1 settimana) che permetterà di curare l'inserimento stesso (scambio di informazioni, accordi con il team docenti, preparazione della classe,...) ponendo le premesse per un percorso scolastico ottimale sia in termini cognitivi che relazionali. La Commissione ed il Team docenti dovranno: -stabilire contatti con Enti Locali, servizi, associazioni di volontariato, altre Istituzioni Scolastiche per fare proposte, progetti e corsi di formazione, -predisporre qualora si ritenga opportuno schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di altre abilità. -promuovere l'attuazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterni e spazi adeguati, facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti che fanno alfabetizzazione. - favorire e facilitare il rapporto con la famiglia. -predisporre eventualmente cartelli multilingue sui muri e sulle porte della scuola (a cura della plesso che accoglie l'alunno). COMPITI DEL TEAM DOCENTE La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale a tutte le discipline e l'alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante. Il team docente ha il compito di: -favorire l'inserimento dell'alunno straniero nella classe - informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa; - dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza; -preparando un'aula visibilmente multiculturale (cartelli di benvenuto nella lingua d'origine, carta geografica con segnato il Paese di provenienza...); -sensibilizzare il gruppo classe a favorire l'inserimento dell'alunno straniero; -rilevare i bisogni specifici di apprendimento e accertare il livello di competenza; -individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione; -programmare il lavoro con gli insegnanti che seguono l alunno straniero per una progettazione del piano di studio personalizzato, che preveda spazi e tempi privilegiati per l acquisizione della lingua italiana; -informare l alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola; -mantenere i contatti con la Commissione di Accoglienza. LA PROGRAMMAZIONE Nell ambito della Scuola Primaria è prevista l elaborazione di un percorso individualizzato per l apprendimento dell italiano intesa come seconda lingua; mentre per quanto riguarda la Scuola Secondaria di I grado, si intende suddividere l azione progettuale in due livelli: il primo punta verso una iniziale fase di alfabetizzazione, il secondo verso il consolidamento e l avvio allo studio su testi semplificati. 4

5 CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEGLI ALUNNI ALLE CLASSI La storia personale e scolastica, i dati raccolti durante la prima fase di accoglienza, forniscono alcuni indicatori che devono essere integrati con i suggerimenti della normativa in materia(d.p.r. del 31/08/99 n 394 art. 45 cap.7 e D.L. 286/1998 artt ) che possono essere così elencati: - età anagrafica; - percorso scolastico nel paese di provenienza; - numero degli alunni nelle classi di accoglienza; - precedenti inserimenti; - alunni non italofoni presenti in classe; - elementi di complessità della classe. ALUNNI GIA FREQUENTANTI Sia per la Scuola Primaria che per quella Secondaria di I grado, all inizio di ogni anno scolastico devono essere somministrate schede di osservazione da mettere a confronto con i risultati relativi al precedente anno scolastico, per rilevare i nuovi bisogni linguistici degli alunni non italofoni ed eventualmente predisporre Piani Individualizzati tali da permettere un adeguato monitoraggio all interno del nuovo anno scolastico. LA VALUTAZIONE Il nuovo sistema di valutazione scolastica rivolge particolare attenzione agli interventi individualizzati, i quali debbono incidere positivamente sulle condizioni che possono favorire o facilitare i processi di apprendimento adeguati a tutti gli alunni. Nella valutazione vanno considerati i seguenti aspetti: -la situazione di partenza; - le osservazioni sistematiche; - i giudizi analitici per disciplina; - la verifica dei progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza; - il conseguimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione individualizzata. Valutare un alunno straniero è sicuramente molto più difficile di quanto non sia valutare un alunno italofono, pertanto, almeno per il suo primo anno di inserimento, sarà utile una visione ed un uso più elastico della scheda, utilizzando giudizi globali che mettano in evidenza i progressi nell acquisizione del lessico disciplinare e le operazioni che lo sottendono e facendo riferimento agli obiettivi programmati per il singolo piano di lavoro individualizzato. Per il Consiglio di classe che deve valutare alunni stranieri inseriti nel corso dell anno scolastico, diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. 5

6 In questo contesto, nel fissare i criteri per la valutazione degli alunni stranieri, il Consiglio di Classe dovrà tener conto dei seguenti aspetti: -utilizzo di brevi e semplici messaggi orali ripetitivi nella quotidianità; -utilizzo, nell esposizione orale, di termini relativi all ambiente scolastico e familiare; -capacità di operare attraverso gli strumenti di base della letto-scrittura e delle tecniche operative dell area logico-matematica; -capacità di riferire con il racconto orale gruppo. e per iscritto esperienze personali e di I suddetti criteri sono stati stabiliti in corrispondenza alla definizione dei livelli fissati dal Common European Framework of Reference for Language Learning and Teaching che individua il Livello Base (A 1) con la seguente dicitura: Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice purchè l altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare. Rimane, comunque, chiaro che nei confronti di una valutazione che abbia come soggetti alunni stranieri, si debba privilegiare quella di tipo formativo rispetto a quella di tipo certificativo, prendendo in considerazione il percorso dell alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell alunno. Emerge chiaramente come nell attuale contesto normativo vengono rafforzati il ruolo e la responsabilità delle istituzioni scolastiche e dei docenti nella valutazione degli alunni. 6

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