CARTA DEI SERVIZI Aggiornamento anno

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1 Settore 2 Servizi Sociali e culturali Pubblica Istruzione Ufficio Servizi Sociali Centro Diurno Disabili Belotti Pensa CARTA DEI SERVIZI Aggiornamento anno Sede operativa: via Lega Lombarda 14, Busto Arsizio (VA) tel e fax E mail: cdd.belotti@comune.bustoarsizio.va.it 1

2 INDICE INDICE 2 1) LA STORIA 3 2) DEFINIZIONE DELL UNITA D OFFERTA C.D.D PRINCIPI FONDAMENTALI FINALITA DEL CDD 4 3) SCHEDA DESCRITTIVA DESTINATARI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO DESCRIZIONE SPAZI INTERNI / ESTERNI SERVIZIO RISTORAZIONE SERVIZIO TRASPORTO 6 4) SCHEDA AMMINISTRATIVA PROPRIETARIO DELLA STRUTTURA ENTE GESTORE MODALITA DI AMMISSIONE DOCUMENTI RICHIESTI PER L AMMISSIONE ACCOGLIENZA DELL UTENTE AL CDD MODALITA DI DIMISSIONE DOCUMENTI RICHIESTI PER LA DIMISSIONE COSTI A CARICO DELLA FAMIGLIA ORARIO DI APERTURA E CHIUSURA CALENDARIO ATTIVITA EDUCATIVA,ASSISTENZIALE E SOCIO-SANITARIA VISITE GUIDATE 10 5) SCHEDA DELLE ATTIVITA ATTIVITA INTERNE ATTIVITA ESTERNE ATTIVITA CON SPECIALISTI ATTIVITA DI COORDINAMENTO ATTIVITA INFERMIERISTICA ATTIVITA PSICOLOGICA ATTIVITA DI SUPERVISIONE GIORNATA TIPO 12 6) SCHEDA RETI ESTERNE TIROCINII VOLONTARI PROGETTI SUL TERRITORIO COLLABORAZIONI 12 7) SCHEDA ORGANIZZATIVA DEL SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E VERIFICA FASCICOLO SOCIO-SANITARIO ED ASSISTENZIALE RIUNIONE D EQUIPE FORMAZIONE RAPPORTI E COMUNICAZIONI CON LA FAMIGLIA RILEVAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE GESTIONE RECLAMI E SUGGERIMENTI 14 ALLEGATI - Tariffario della compartecipazione al costo del servizio - Questionario di soddisfazione per famiglie - Modulo Segnalazioni e Reclami - Questionario di soddisfazione degli operatori - Contratto di ingresso 2

3 1. LA STORIA Negli anni 60 un organismo privato sensibile alle problematiche dell handicap realizzò presso la Colonia Elioterapica di via Lega Lombarda una scuola speciale per bambini disabili, la Scuola Asilo Lions Belotti Pensa. Il personale educativo era affiancato da un equipe specialistica e la struttura rappresentava all epoca un esempio di servizio sociale. Negli anni 70 la scuola passò in gestione diretta al Comune di Busto Arsizio. In questo periodo, in linea con le leggi sull integrazione scolastica e sociale delle persone disabili, i criteri per l inserimento, la valutazione e gli interventi socio educativi in questo ambito si definirono e precisarono, modificando anche i limiti di età degli utenti di tale struttura. Negli anni 80 in linea con la Riforma Sanitaria ed il primo Piano Socio Assistenziale Regionale vennero promossi dall Amministrazione Comunale ricerche e progetti sull utenza con handicap della città. In questo periodo nacquero anche i Laboratori di quartiere / CSZ (CENTRI SOCIO ZONALI) gestiti dal personale di una delle prime cooperative sociali. L Assessorato ai Servizi Sociali diede inizio ad un processo di unificazione dei servizi erogati che gettò le basi per un miglioramento qualitativo delle prestazioni. Vennero così individuate sul territorio varie aree di intervento in diversi ambiti: riabilitativo terapeutico, socio - educativo, lavorativo. La progressiva integrazione tra il Centro Belotti Pensa ed i Laboratori di quartiere portò nel 1984 all unificazione delle due strutture in un unico servizio. Gli utenti, attraverso progetti educativi mirati, svolgevano nelle sedi dislocate sul territorio varie attività finalizzate al mantenimento / recupero di capacità ed autonomie personali. La Legge Regionale 1/86 ha regolato l unità d offerta denominandola CSE (Centro Socio Educativo). Nel corso degli anni il servizio è stato via via potenziato e riorganizzato grazie alla particolare attenzione con cui l Amministrazione Comunale ha sempre dedicato alle problematiche legate alla disabilità. Nel 1993 il servizio venne scisso in due strutture in maniera rispondente alla normativa regionale: il CSE Belotti-Pensa a completa e diretta gestione comunale e il CSE Ada Negri in appalto a cooperative. A ciascun Centro Socio Educativo venne riconosciuta una capienza massima di 25 utenti. In seguito, con Deliberazione di Giunta Regionale n.vii / dell , la Regione Lombardia ha individuato una nuova unità di offerta semiresidenziale rivolta a disabili gravi, denominata Centro Diurno per Persone con Disabilità (C.D.D.), in grado di garantire prestazioni socio-sanitarie, coerenti con i livelli di fragilità delle persone disabili ospitate. Nel 2006 l Amministrazione Comunale di Busto Arsizio ha ritenuto quindi di convertire i C.S.E Belotti Pensa e Ada Negri in C.D.D, ampliandone la capacità ricettiva da n. 25 a n. 30 posti e riorganizzando il servizio dal punto di vista funzionale - gestionale in modo da rispondere adeguatamente ai bisogni degli ospiti. 3

4 2. DEFINIZIONE DELL UNITA D OFFERTA C.D.D. Con Deliberazione di Giunta Regionale n. VII/18334 del si definisce il Centro Diurno per persone con Disabilità (C.D.D.) quale unità di offerta semiresidenziale per disabili gravi, rivolta all accoglienza di persone disabili di età superiore ai 18 anni. I minori di età, potranno essere eccezionalmente accolti solo in presenza contestuale delle seguenti tre condizioni: specifica richiesta del genitore o del tutore; valutazione del Servizio Specialistico che ha in carico il minore; disponibilità dell Ente Gestore della struttura ad adeguare i propri interventi al minore stesso. L Amministrazione Comunale riconosce ed applica integralmente gli standard gestionali e strutturali previsti dalla normativa regionale in vigore in materia di C.D.D., in riferimento ai seguenti aspetti: funzionamento, attività, standard di personale, requisiti strutturali, destinatari, ammissioni/dimissioni, capacità ricettiva. 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del n. 5 Principi sull erogazione dei Servizi Pubblici, individua i principi fondamentali ispiratori a cui le Organizzazioni che erogano servizi di pubblica utilità dovrebbero uniformare il proprio operato: UGUAGLIANZA IMPARZIALITA CONTINUITA DIRITTO DI SCELTA (ove consentito dalla legislazione vigente) PARTECIPAZIONE EFFICIENZA ED EFFICACIA I C.D.D. Belotti Pensa ed Ada Negri, nel cercare di dare concreta attuazione a questi principi e di perseguire gli obiettivi di una maggiore trasparenza e qualità dei servizi offerti, ritengono fondamentale instaurare un rapporto costruttivo con l ospite e con la sua famiglia sin dalla prima reciproca presentazione, garantendo una chiara e corretta informazione sulla propria attività. La Carta dei Servizi rappresenta uno degli strumenti di comunicazione attivati per far conoscere alla collettività (ma soprattutto alle persone con disabilità, alle loro famiglie ed ai servizi del territorio) le prestazioni erogate. 2.2 FINALITA DEL C.D.D. Il Centro Diurno per persone Disabili ha le finalità di: - promuovere le capacità residue e mantenere quelle acquisite, accrescendo il livello di benessere psico-fisico degli ospiti - sviluppare abilità e potenzialità manifeste e/o latenti e favorire l acquisizione di maggiori autonomie - garantire il soddisfacimento dei bisogni socio-sanitari, riabilitativi, socio-riabilitativi ed educativi in regime di trattamento diurno - stimolare i processi affettivi e relazionali per favorire l integrazione sociale 4

5 In tal senso promuove, in coerenza con le caratteristiche degli ospiti, attività socio sanitarie ad elevato grado di integrazione, attività di riabilitazione, educative e di socioriabilitazione per promuovere processi che permettano alle persone disabili, a prescindere dal livello di gravità ed invalidità, di migliorare la qualità della propria vita. Il CDD assicura l erogazione delle prestazioni sulla base di Progetti Individualizzati e di programmi riabilitativi, abilitativi e di socializzazione in grado di rispondere alla complessità dei bisogni educativi, psicologici, sanitari e sociali dei propri ospiti. Il C.D.D. si configura, inoltre, come punto di riferimento per le famiglie che possono reperire informazioni, conoscenze ed esigenze di orientamento e di supporto nel loro compito educativo. Il C.D.D. non è solo un servizio all utenza ma anche una risorsa del territorio, in quanto l apertura dello stesso all ambiente circostante contribuisce a creare una sensibilizzazione culturale verso la disabilità 3. SCHEDA DESCRITTIVA DEL CDD BELOTTI PENSA Il CDD Belotti Pensa è ubicato in Via Lega Lombarda 14, Busto Arsizio, (VA). 3.1 DESTINATARI Il Centro Diurno Disabili Belotti-Pensa accoglie persone disabili, con priorità per i residenti nel Comune di Busto Arsizio. In base alla normativa regionale vigente (D.G.R /2004) può accogliere persone con disabilità dipendenti da qualsiasi causa, di età superiore ai 18 anni e, di norma, sino ai 65, la cui fragilità è compresa nelle cinque classi della scheda individuale disabile (SIDI), nei limiti individuati dalla vigente normativa (D.G.R /2004). Il minore di età può essere eccezionalmente accolto solo in presenza contestuale delle seguenti tre condizioni: una specifica richiesta del genitore, tutore, curatore o amministratore di sostegno; una valutazione della necessità di interventi di lungo assistenza da parte dell ASL di residenza e dell U.O. di Neuropsichiatria Infantile di riferimento o dello specialista neuropsichiatra infantile dell Istituto di Riabilitazione extra ospedaliera accreditato; disponibilità dell Ente gestore della struttura ad adeguare i propri interventi al minore. Il Centro può accogliere un numero di utenti corrispondente a quello stabilito dagli standard regionali fino ad un massimo di 30 unità. 3.2 AUTORIZZAZIONE ED ACCREDITAMENTO La struttura di via Lega Lombarda, 14 ha ottenuto l autorizzazione al funzionamento come Centro Diurno per Disabili dall Azienda Sanitaria Locale di Varese (Delibera n. 659 del 19/7/06) ed è stato avviato il procedimento di accreditamento dalla Regione Lombardia ed ha ottenuto l accreditamento con Deliberazione della Giunta Regionale Lombarda n. VIII/ del 7/11/ DESCRIZIONE SPAZI INTERNI ED ESTERNI Il CDD Belotti Pensa è suddiviso al suo interno nei seguenti spazi: - 1 ufficio - 1 Palestra - 1 laboratorio di pupazzeria 5

6 - 1 sala da pranzo - 1 salone per le attività - 1 infermeria - 3 bagni attrezzati per disabili - 2 bagni per operatori - 1 bagno per visitatori - 1 spogliatoio per gli utenti - 2 spogliatoi per gli operatori - 2 ripostigli - 1 cucina con dispensa Il Centro dispone inoltre di un area verde esterna accessibile agli ospiti per svolgere attività ludiche e sportive e di un cortile per il parcheggio dei mezzi di trasporto. Le attività artigianali di falegnameria, creta e ceramica vengono attualmente svolte nei Laboratori di via Dei Caduti 3, quartiere Sacconago, a Busto Arsizio. 3.4 SERVIZIO DI RISTORAZIONE Presso il Centro è presente un servizio di ristorazione interna. Il funzionamento della mensa è assicurato dalla presenza di due cuoche dipendenti comunali che preparano i pasti secondo menù stagionali predisposti dal Tecnologo Alimentare e garantiscono agli ospiti che ne abbiano necessità, diete speciali sulla base di regolari certificazioni mediche. La qualità del servizio è garantita dal rispetto delle norme H.A.C.C.P, e dai periodici controlli degli operatori dell ASL. 3.5 SERVIZIO DI TRASPORTO E garantito agli ospiti il servizio di accompagnamento nell ambito territoriale della Città di Busto Arsizio, dall abitazione al Centro e ritorno, mediante l utilizzo di mezzi e personale idonei. 4. SCHEDA AMMINISTRATIVA 4.1 PROPRIETARIO DELLA STRUTTURA Proprietario della struttura del Centro Diurno Disabili Belotti Pensa è il Comune di Busto Arsizio, via Fratelli d Italia, ENTE GESTORE Titolare della gestione è il Comune di Busto Arsizio sito in via Fratelli d Italia, 12. Il Centro è un unità di offerta del Settore Servizi Sociali, via Roma 5. Attualmente il Centro svolge il servizio in parte con personale dipendente comunale e in parte con operatori dipendenti dalla Cooperativa affidataria del servizio educativo - assistenziale dei CDD comunali 4.3 MODALITA DI AMMISSIONE La domanda di ammissione deve essere inviata all Amministrazione Comunale rivolgendosi all Area Disabilità presso il Settore Servizi Sociali di via Roma 5. La domanda è inoltrata dalla famiglia / tutore / curatore / amministratore di sostegno, corredata da specifica documentazione ( vedi punto 4.4). L inserimento di un nuovo ospite presso uno dei C.D.D. è subordinato alla effettiva disponibilità di posti liberi. Nel caso di indisponibilità di posti per l inserimento immediato, la persona disabile verrà inserita in una apposita lista di attesa. 6

7 L iter di presa incarico della persona si attuerà nel corso di un periodo di osservazione da parte della coordinatrice, degli educatori, degli specialisti del CDD e dell assistente sociale che, a seguito di una valutazione strutturata, risponderà alla famiglia circa la possibilità o meno di un inserimento nella struttura, in base anche alle esigenze organizzative del Centro. L equipe educativa provvederà ad accompagnare la famiglia in questo percorso garantendo adeguato supporto relazionale e fornendo le opportune indicazioni amministrative. 4.4 DOCUMENTI RICHIESTI PER L AMMISSIONE La domanda di ammissione è formulata su apposito modulo, presso l assistente sociale di riferimento, dalla famiglia/tutore del disabile e deve essere corredata dalla seguente documentazione: - Certificato di nomina del tutore/curatore/amministratore di sostegno - dichiarazione di accertamento d invalidità rilasciata dalla competente commissione sanitaria dell ASL - attestazione ISEE in corso di validità per la determinazione della compartecipazione al costo del servizio ovvero impegno del Comune di residenza per l assunzione dell onere della retta unica - certificazioni e documenti contenenti informazioni relative alla storia clinica, scolastica e familiare del soggetto. La segnalazione da parte dei servizi che hanno in carico il disabile dovrà essere corredata da dettagliata relazione tecnica che illustri le condizioni dell utente e le motivazioni all invio in struttura semiresidenziale per disabili. All atto dell ammissione dovranno essere prodotti i seguenti certificati: - Copia tessera sanitaria - Copia codice fiscale - Copia carta d identità - Certificato aggiornato di vaccinazione rilasciato dall ASL, - Esiti esami sanitari richiesti per l inserimento in comunità - Certificato terapie farmacologiche Tutti i documenti saranno conservati presso la sede dei C.D.D. e costituiranno parte del fascicolo educativo/assistenziale e sanitario di ogni ospite. L eventuale dimissione viene valutata caso per caso dall èquipe tecnica. Le assenze immotivate, se ripetute, possono essere causa di dimissione dai C.D.D. Per i non residenti nel Comune di Busto Arsizio la richiesta di inserimento deve pervenire al Servizio Sociale direttamente dal Comune di residenza della persona disabile, completa di dichiarazione di assunzione del pagamento della retta di frequenza al C.D.D. e del costo dei pasti. 4.5 ACCOGLIENZA DELL UTENTE AL CDD Accertata l adeguatezza del servizio rispetto alle caratteristiche del soggetto da parte dell equipe e del responsabile del Servizio, sentito il parere del medico e verificata la disponibilità di posti si procede nella presa in carico dell ospite da parte del Centro. L inserimento prevede lo svolgimento di un periodo di osservazione della durata di circa due/tre mesi e si attua in modo graduale attraverso un particolare iter: 7

8 1. Il coordinatore del CDD incontra per un colloquio preliminare la famiglia al fine di presentare il servizio e concordare il piano di inserimento 2. Si procede alla raccolta di dati ed informazioni di tipo socio-assistenziale e sanitario per la compilazione del fascicolo socio-sanitario, coinvolgendo anche il personale medico specialistico e l infermiera. 3. Il coordinatore presenta il caso all equipe, individuando un educatore di riferimento per l osservazione al Centro, a casa e in eventuali strutture che hanno in carico il soggetto; 4. Al termine dell osservazione si procede alla valutazione e alla stesura del Progetto Individualizzato indicando obiettivi e prestazioni. Nel caso in cui si reputi il soggetto non idoneo si redige una relazione motivata circa l impossibilità di inserimento dello stesso nella struttura 5. La famiglia è infine convocata per condividere i punti essenziali del Progetto Individuale. 4.6 MODALITA DI DIMISSIONE Le dimissioni degli ospiti possono essere proposte dall equipe educativa, sentiti i pareri della famiglia e degli operatori dei Servizi specialistici che hanno in carico gli interessati, nel caso in cui il progetto educativo avesse esaurito la sua validità e s imponesse la necessità di predisporre un nuovo e diverso piano di trattamento. Le dimissioni possono essere inoltre avviate qualora non venissero rispettate in modo continuativo e quindi con pregiudizio della realizzazione del progetto educativo le norme per la frequenza definite nel PEI. Possono essere previste sospensioni o modificazioni dell orario se si dovesse verificare una situazione di particolare disagio per l utente o un drastico peggioramento delle sue condizioni di salute. La valutazione deve essere espressa dall equipe educativa mediante una dettagliata relazione tecnica che motivi la proposta di dimissioni. 4.7 DOCUMENTI RICHIESTI PER LA DIMISSIONE La domanda di dimissione dal Centro dovrà essere corredata da dettagliata relazione tecnica dell equipe educativa nel caso in cui le dimissioni siano proposte dalla struttura per ragioni di carattere sanitario o perché il progetto educativo ha esaurito la sua validità d intervento. In caso di decesso o malattia è necessario far pervenire all Ufficio Servizi Sociali comunicazione della cessata frequenza al Centro allegando documentazione medica. 4.8 COSTI A CARICO DELLA FAMIGLIA La retta del Centro Diurno Disabili Belotti Pensa è definita annualmente sulla base del consuntivo di gestione. Essa comprende le attività socio-sanitarie, riabilitative, socio riabilitative, educative ed alberghiere generiche, inclusi i materiali ed i costi annessi alle attività interne ed esterne, gli interventi specialistici. La compartecipazione al costo del servizio è definita annualmente con la deliberazione di approvazione delle tariffe dei servizi a domanda individuale, ovvero con specifica deliberazione. Il costo della retta e del trasporto (calcolate sulle 12 mensilità) sono a carico della famiglia a seconda del reddito. Il costo del pasto è una quota fissa. (Allegato A). Altresì la compartecipazione al costo dell eventuale soggiorno estivo è definita annualmente con deliberazione comunale. 8

9 E richiesta l integrale copertura del costo del servizio per gli eventuali utenti non residenti a Busto Arsizio. 4.9 ORARIO DI APERTURA E CHIUSURA Il CDD Belotti Pensa è aperto agli ospiti dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 16: CALENDARIO L apertura del servizio è di 35 ore settimanali, dal lunedì al venerdì per un totale di 47 settimane. E garantita la presenza giornaliera di 7 ore. I periodi di chiusura del servizio sono previsti per le vacanze natalizie ed estive, secondo il calendario che viene definito all inizio di ciascun anno educativo. Ulteriori giornate di chiusura possono essere fissate compatibilmente con i limiti di apertura definiti dalla vigente normativa ATTIVITA EDUCATIVA, ASSISTENZIALE E SOCIO-SANITARIA Il CDD assicura il rispetto dei requisiti gestionali, riferiti sia allo standard di assistenza sia al rispetto dei rapporti percentuali tra le varie figure professionali, previsti dalla vigente normativa regionale D.G.R. n. VII/18334 del 23/7/04, attraverso la presenza di personale appartenente alle aree assistenziale, educativa, riabilitativa ed infermieristica. In base alla classificazione degli utenti con la procedura SIDI, il servizio garantisce gli standard minimali di assistenza previsti dalla normativa come definito dalla seguente tabella: CLASSE LIVELLO DI FRAGILITA MISURA DEL CARICO ASSISTENZIALE Minuti settimanali medi per ospite 1 ALTO MEDIO ALTO MEDIO MEDIO BASSO BASSO 600 nel rispetto dei seguenti rapporti: 20% personale ausiliario socio assistenziale, 50% personale educativo, riabilitativo ed infermieristico, 30% esperti in lavori artigianali, personale medico e psicologico. Al fine di rispondere in modo adeguato ai bisogni degli ospiti, il Centro si avvale delle seguenti figure professionali: Educatori, comprendenti le figure di Animatore, Psicomotricista e Terapista della riabilitazione neurocognitiva Coordinatore Medico Neuropsichiatra Assistenti Socio Assistenziali Fisioterapista Infermiera professionale Cuoche 1 Fisiatra 9

10 figure professionali aggiuntive offerte nel progetto di gestione della Cooperativa appaltatrice. Compito dell educatore è la definizione e l attuazione del progetto individualizzato, la programmazione e attuazione delle attività educative, la collaborazione e partecipazione nei protocolli di inserimento e dimissione ospiti, l aggiornamento della documentazione dell ospite e i contatti con le famiglie nonché la partecipazione alle riunione d equipe. Il personale ausiliario socio assistenziale svolge funzioni di assistenza alla persona nell espletamento delle attività quotidiane e nell igiene personale, supporta e collabora con gli educatori nelle attività educative e cura la pulizia e l igiene degli ambienti. Gli operatori sono dotati di cartellino di riconoscimento con nome, cognome, qualifica e fotografia, visibile in ogni momento all ospite e ai suoi famigliari. La verifica del rispetto degli standard riferiti al fabbisogno socio assistenziale è effettuata annualmente in occasione della programmazione delle attività VISITE GUIDATE ALLA STRUTTURA È possibile effettuare visite alla struttura comunicando la richiesta ai Servizi Sociali e mettendosi in contatto con la coordinatrice che accompagnerà gli interessati all interno del Centro. 5) ORGANIZZAZIONE delle ATTIVITA Le attività e i relativi progetti si articolano all interno di quattro grandi aree: 1. Area socio sanitaria ad elevato grado di integrazione ( attività infermieristica, visite medico-specialistiche, attività di igiene, attività di autonomie di base) 2. Area riabilitativa ( Fisioterapia, Psicomotricità, Musicoterapia, Comunicazione Aumentativa) 3. Area socio-riabilitativa ( Pet Therapy, Judo, Nuoto, Basket, Attività con Nidi e Scuole Materne, Attività presso il reparto di Pediatria dell ospedale di Busto, gite ed uscite sul territorio, soggiorni estivi) 4. Area educativa ( Attività espressive, Didattica, Animazione, Beauty, Rilassamento/massaggi, Attività psico-tattile, Laboratori artigianali: pupazzeria, creta, cartapesta, falegnameria) 5.1 ATTIVITA INTERNE All interno del CDD, sulla base del Progetto Individualizzato dell ospite, si svolgono attività indirizzate allo sviluppo e/o mantenimento delle capacità cognitive, psicomotorie, di socializzazione e al perseguimento di programmi riabilitativi e funzionali legati ai bisogni psicologici e sanitari. In particolare si propongono attività: - Ludico-Espressive e Creative - Didattiche - di Animazione in piccolo e grande gruppo - Occupazionali presso i Laboratori Artigianali di pupazzeria, falegnameria, ceramica, creta e cartapesta. Per quanto concerne l area riabilitativa si svolgono attività di Psicomotricità, Fisioterapia, Musicoterapia e Riabilitazione Neurocognitiva In ambito assistenziale gli ospiti vengono seguiti attraverso interventi riguardanti l Igiene Personale ed attività specifiche volte ad incrementare le autonomie di base 10

11 5.2 ATTIVITA ESTERNE All esterno vengono svolte le seguenti attività di tipo socio-riabilitativo: nuoto, judo, pallacanestro, pet-therapy, collaborazioni con Enti esterni (per esempio scuole di ogni ordine e grado, altri Centri Diurni per Disabili, Canile municipale, Biblioteca, ) gite e uscite sul territorio, soggiorni estivi. 5.3 ATTIVITA CON SPECIALISTI Il Centro si avvale della consulenza di personale medico-specialistico, (medico, fisiatra, infermiere) che collabora alla compilazione delle schede SIDI e del fascicolo sanitario assistenziale contenente la valutazione dei bisogni degli ospiti. 5.4 ATTIVITA DI COORDINAMENTO La coordinatrice del CDD è contattabile dalle ore 9.00 alle ore 15.00, dal lunedì al venerdì, al recapito telefonico del Centro ( ) E responsabile dei procedimenti amministrativi di seguito elencati: - organizzazione generale del servizio - rapporti con le famiglie - rapporti con altri Enti pubblici e privati - supervisione, consulenza e verifica dei Progetti Individualizzati - predisposizione e aggiornamento del fascicolo socio-sanitario dell ospite - controllo, redazione ed aggiornamento delle pratiche di autorizzazione e coordinamento - controllo dell applicazione delle normative vigenti (sanitarie, socio-sanitarie, amministrative, privacy, sicurezza sul posto di lavoro) - redazione ed aggiornamento delle schede regionali SIDI e degli adempimenti connessi alla procedura - valutazione ed espressione di parere rispetto alle domande di ammissione e dimissione - compilazione del registro delle presenze e dei prospetti relativi alla rendicontazione trimestrale da inviare all ASL di Varese - gestione dei questionari di soddisfazione utenti e familiari (vedi allegato B) e degli operatori (vedi allegato C), - referente di eventuali lamentele ed osservazioni poste dagli utenti o dai loro familiari e dagli operatori. 5.5 ATTIVITA INFERMIERISTICA Un infermiera professionale presta servizio quotidianamente presso il Centro garantendo l assistenza nei tempi di somministrazione di specifiche terapie e controlli periodici per tutti gli utenti), collaborando con l equipe alla stesura del Progetto Individualizzato degli ospiti con particolare attenzione ai bisogni infermieristici, predisponendo anche un Piano di Assistenza Individualizzato (P.A.I.). E responsabile delle attività di tipo infermieristico erogate agli ospiti che necessitano di questo tipo di prestazioni e collabora con il medico per quanto riguarda il monitoraggio dello stato di salute degli utenti (farmacologia, misurazione della pressione, rapporti con i medici di base, somministrazione insulina, ecc.). E responsabile dei controlli del materiale sanitario presente in infermeria. 5.6 ATTIVITA PSICOLOGICA 11

12 Il Centro può avvalersi anche della consulenza di ulteriori figure sanitarie specialistiche che possono essere chiamate a partecipare alle riunioni d equipe e agli incontri con le famiglie, per offrire loro supporto qualificato. 5.7 ATTIVITA DI SUPERVISIONE Il supervisore partecipa, attraverso un calendario di incontri programmati, alle riunioni d equipe, fornendo un importante contributo, grazie alla sua specifica formazione ed esperienza, all analisi e discussione dei casi presi in esame, al fine di conoscere e comprendere meglio gli ospiti e le loro caratteristiche. La supervisione ha inoltre funzioni di supporto e di formazione per gli operatori. 5.8 GIORNATA TIPO La giornata tipo degli ospiti del Centro dal lunedì al venerdì prevede: ore 8.30 entrata ed accoglienza degli ospiti, igiene ed autonomie personali ore attività secondo la programmazione settimanale ore pranzo ore igiene, attività ricreative e relax ore attività strutturate secondo la programmazione settimanale ore chiusura del centro 6 RETI ESTERNE 6.1 TIROCINII E prevista la presenza di studenti tirocinanti provenienti da Università, Scuole ed Enti accreditati, attraverso la stipula di convenzioni ed accordi con l Amministrazione Comunale. Il tirocinio è programmato e concordato con la Scuola o Sede Universitaria mediante un progetto che ne prevede la durata (monte ore e tempi), gli obiettivi generali e specifici, i momenti di verifica e ne individua i responsabili (Coordinatore della Scuola, Educatore referente o Tutor). A conclusione del tirocinio lo studente predispone una relazione scritta di rielaborazione dell esperienza, secondo una traccia predisposta dal Tutor, da discutere nel colloquio finale di valutazione in sede scolastica. 6.2 VOLONTARI Il Centro usufruisce della collaborazione saltuaria di alcuni volontari singoli o iscritti a gruppi-associazioni nonché delle prestazioni previste dai progetti nell ambito del Servizio Civile. L attività dei volontari deve essere concordata con il settore Servizi Sociali e con il coordinatore del Centro per finalizzare nel modo migliore la loro collaborazione. 6.3 PROGETTI SUL TERRITORIO Il Centro promuove l adesione e la partecipazione dei suoi ospiti a manifestazioni sportive, culturali, ricreative e di socializzazione, sul territorio comunale ed extra-comunale. In particolare gli ospiti del CDD Belotti partecipano a tornei organizzati dalle Federazioni sportive e ad incontri amichevoli organizzati con altri Centri disabili della zona per le discipline praticate nell ambito delle attività programmate del CDD. 6.4 COLLABORAZIONI Da anni esiste un progetto di collaborazione con le Scuole Materne territoriali ed alcuni nidi comunali. 12

13 Annualmente viene svolta una programmazione integrata con le insegnanti delle scuole dell infanzia, approvata dal Collegio docenti dell Istituto Comprensivo, che prevede lo svolgimento dell Attività Espressiva una volta la settimana presso i locali della scuola materna. In particolare, l attività è svolta con i bambini più grandi divisi in piccoli gruppi di lavoro ed è orientata alla produzione di semplici oggetti mediante la lavorazione e manipolazione di materiali quali la creta, la carta, ecc... Nel corso dell anno sono previsti momenti di incontro e di festa con la Scuola, che offre al CDD anche la possibilità di organizzare una Mostra per esporre i lavori realizzati dai suoi ospiti nei laboratori artigianali e farsi conoscere sul territorio. La collaborazione con i Nidi Comunali si concretizza attraverso gli incontri con i bambini per lo svolgimento di attività espressive e nella realizzazione di oggetti d arredo e di gioco da parte dei Laboratori del CDD. Da quest anno è stato attivato anche un progetto di collaborazione con il reparto di pediatria dell Ospedale di Busto per lo svolgimento di attività espressive con i piccoli pazienti. 7 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO 7.1 PROGAMMAZIONE E VERIFICA Nel corso dell anno sono previste le attività di programmazione ( settembre/ottobre) e di verifica (prima della chiusura del centro nel periodo estivo). In sede di programmazione l equipe procede a definire l organizzazione annuale del centro, dei gruppi di lavoro, delle attività oltre a individuare i criteri generali per l aggiornamento dei Progetti Individualizzati. Negli incontri di verifica si valuta la congruenza degli obiettivi e il raggiungimento degli stessi sia per quanto riguarda i P.I., sia per quanto concerne le singole attività. 7.2 FASCICOLO SOCIO- SANITARIO ED ASSISTENZIALE La modulistica presente nelle cartelle personali degli utenti è conforme alle richieste regionali per i Centri Diurni Disabili ed è composta da: o scheda individuale del disabile S.I.Di o scheda informativa generale o cartella medica o cartella infermieristica o aggiornamenti bimestrali sanitari e assistenziali o anamnesi funzionale o schede di valutazione delle abilità o scheda degli obiettivi o PI (Progetto Individualizzato) o progetti delle attività svolte o schede relative agli interventi riabilitativi o schede dei colloqui con le famiglie. o Autorizzazioni della famiglia/tutore/curatore/amministratore di sostegno in merito a somministrazione farmaci, trattamento dei dati personali, svolgimento attività specifiche interne ed esterne, uso dell immagine. Oltre ai seguenti documenti: o copia CRSS; o copia codice fiscale 13

14 o scheda stato giuridico del soggetto contenente copia dei decreti di nomina tutore/curatore/amministratore d sostegno; o copia del verbale di accertamento di invalidità. 7.3 RIUNIONI D EQUIPE Ogni settimana si tiene una riunione d equipe, il martedì dalle 16:30 alle 17:30. Sono inoltre previsti incontri con lo psicologo supervisore. 7.4 FORMAZIONE Gli operatori del Centro aderiscono a iniziative di formazione ed aggiornamento atte a promuovere la propria crescita professionale e migliorare la qualità del servizio. 7.5 RAPPORTI E COMUNICAZIONI CON LE FAMIGLIE I rapporti con le famiglie/referenti per quanto concerne la situazione degli utenti e l evoluzione della loro condizione psico socio educativa sono affidati al coordinatore, all educatore di riferimento ed, eventualmente, alle figure specialistiche. Il contatto con le famiglie si realizza attraverso: - incontri e colloqui in cui vengono affrontati vari temi per sviluppare e condividere il Progetto Individualizzato - la partecipazione dei famigliari agli eventuali momenti di Festa organizzati dal Centro in particolari occasioni (Natale, carnevale, ecc...) - materiale informativo aggiornato distribuito annualmente relativo alle iniziative ed attività del Centro - avvisi e comunicazioni telefoniche e/o scritti. 7.6 RILEVAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE. Attraverso l analisi della qualità percepita dalle famiglie / utenti, nonché della soddisfazione degli operatori che prestano la loro opera, è possibile adeguare le attività alle esigenze degli ospiti. Annualmente viene distribuito sia ai famigliari che a tutti gli operatori del servizio un questionario per il rilevamento del grado di soddisfazione contenente in allegato anche una Scheda per esprimere lamentele o apprezzamenti relativi al servizio offerto ( Vedi Allegati B e C). L analisi dei risultati è utile e proficua per l adozione di azioni di miglioramento del servizio. 7.7 GESTIONE RECLAMI, LAMENTELE E SUGGERIMENTI Il questionario e la Scheda di Segnalazioni e Reclami possono essere fatti pervenire attraverso la cassetta posta all ingresso del Centro, inviati al Settore Servizi Sociali oppure direttamente al Coordinatore che è la figura che gestisce tutte le fasi di analisi e risoluzione delle non conformità riscontrate, tra cui eventuali reclami, verbali o scritti, che dovessero pervenire alla sua attenzione. Ogni segnalazione, infatti, deve costituire un momento di analisi pronta, che prevede tempi certi di risoluzione e una comunicazione successiva efficace. Una volta poste in essere le azioni correttive idonee, se ne darà comunicazione agli interessati ( entro e non oltre 90 giorni dalla segnalazione) 14

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Carta dei Servizi. Centro Diurno Disabili Ada Negri Carta dei Servizi Centro Diurno Disabili Ada Negri Rev. 5. 11/03/2013 Carta dei servizi INDICE 1. PRESENTAZIONE Pag. 2 1.1. BREVE INQUADRAMENTO Pag. 2 STORICO DEL 1.2. IDEE GUIDA E FINALITÀ DEL Pag. 3

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