TIPOLOGIE EDILIZIE E PRONTUARIO PER L'USO DEI MATERIALI NEGLI INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO MONTANO
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1 TIPOLOGIE EDILIZIE E PRONTUARIO PER L'USO DEI MATERIALI NEGLI INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO MONTANO La pianificazione urbanistica relativa a recupero del patrimonio edilizio montano si occupa di manufatti, edifici a diversa destinazione, che si collocano in un contesto ambientale e paesaggistico di particolare valenza. Si tratta in particolare di un edilizia rurale tradizionale che ha svolto un ruolo fondamentale nella vita di quel territorio: da edifici per la fienagione, a manufatti per il ricovero di bestiame, ai rifugi o alle baite alpine. La possibilità di un riuso, seppure a carattere stagionale e rigorosamente temporaneo, è comunque legata alla condizione di preservare i caratteri architettonici tradizionali degli edifici di questi luoghi e delle loro pertinenze. Va sottolineato che negli anni purtroppo si è rotta prima con la diffusione delle strutture in cemento armato e quindi con l abbandono delle tipologie strutturali che caratterizzavano gli organismi murari originali e delle finiture, quali muri a vista, contorni fori, intonaco, infissi con l uso di materiali non naturali, prodotti industrialmente, quali resine, intonaci plastici, tinte sintetiche, metalli anodizzati, ecc. Questa profonda trasformazione della tecnologia, dei materiali di uso corrente e quindi dell aspetto esterno degli edifici ristrutturati, si è verificata in tempi molto rapidi, durante i quali si sono perdute anche le antiche professionalità e così anche il loro bagaglio culturale che si portavano dietro. La necessità del recupero e del risanamento del patrimonio edilizio esistente ripropongono antiche/nuove professionalità. 1
2 1 Tipologie edilizie : Tipologia A Prospetto principale 2
3 Prospetto sul retro Prospetto laterale 3
4 Elementi Materiali e modalità costruttive Pianta Sviluppo planimetrico rettangolare con lato lungo parallelo alle curve di livello con orientamento sud-nord Tetto e timpani Tetto a due falde con il colmo parallelo alle linee naturali del terreno Falde e copertura Pendenza media della falda minima. Materiale scandole ; sporgenza gronda minimale Muratura Realizzata in sasso a vista con granito locale con qualche inserimento in pietra calcarea Forometria Prevalentemente su lato maggiormente esposto, porta di accesso con a lato finestra,alle volte ripetuta in maniera seriale, finestre allineate al piano superiore, portone lato posteriore, privi o quasi i lati corti. Distribuzione funzionale Piano terra Primo piano Sottotetto stalla e cucina stanze fienile 4
5 Pianta piano terra Pianta primo piano-sottotetto Copertura 5
6 Prospetti principali Prospetti laterali 6
7 Tipologia A in linea 7
8 Tipologia B 8
9 Elementi Materiali e modalità costruttive Pianta Sviluppo planimetrico rettangolare con lato lungo parallelo alle curve di livello con orientamento sud-nord Tetto e timpani Tetto a due falde con il colmo parallelo alle linee naturali del terreno Falde e copertura Pendenza media della falda minima. Materiale scandole ; sporgenza gronda minimale Muratura Realizzata in sasso a vista con granito locale con qualche inserimento in pietra calcarea Forometria Prevalentemente su lato maggiormente esposto, porta di accesso con a lato finestra,alle volte ripetuta in maniera seriale, finestre allineate al piano superiore, portone lato posteriore, privi o quasi i lati corti. Fori ogivali per areazione del fienile in sottotetto. Distribuzione funzionale Piano terra Primo piano Sottotetto stalla e cucina stanze fienile 9
10 Pianta piano terra Pianta primo piano Pianta secondo piano-sottotetto 10
11 Copertura Prospetti principali Prospetti laterali 11
12 Tipologia C 12
13 13
14 Elementi Materiali e modalità costruttive Pianta Tetto e timpani Sviluppo planimetrico rettangolare con orientamento sud-nord Tetto a due falde con il colmo perpendicolare alle linee naturali del terreno Falde e copertura Pendenza media della falda minima. Materiale scandole ; sporgenza gronda accentuata Muratura Realizzata in sasso a vista con granito locale con qualche inserimento in pietra calcarea al piano terra Tamponamenti in legno Rivestimento in legno e ballatoi distributivi al primo piano Forometria Prevalentemente su lato maggiormente esposto, porta di accesso con a lato finestre, portone lato posteriore, privi o quasi i prospetti laterali. Distribuzione funzionale Piano terra Primo piano-sottotetto stalla e cucina fienile Per ulteriori approfondimenti si faccia riferimento al manuale tipologico adottato dalla Comunità del Primiero per gli interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. 14
15 Piante Prospetti principali 15
16 Prospetti laterali 16
17 VARIANTI 17
18 18
19 EDIFICI CON PARTICOLARE CAMINI ALLA VENETA 19
20 20
21 Il territorio è caratterizzato anche da un notevole numero di malghe di proprietà quasi esclusivamente pubblica, utilizzati per l alpeggio del bestiame. Si è sempre affiancato all allevamento bovino quello degli ovini intensificato negli ultimi anni. Le malghe si concentrano maggiormente sui versanti soleggiati e sono costutite da grandi edifici in pietra con copertura in scandole, sostituite da lamiera, destinato al ricovero del bestiame, dalla casàra dove viveva il personale e dal caselo per la lavorazione dei prodotti caseari. Per quanto riguarda i possibili interventi si rimanda al art. 52 Aree a pascolo delle Norme di attuazione del PRG. COMPLESSO MALGA TELVAGOLA 21
22 Paramenti murali, tamponamenti verticali ed intonaci : Indicazioni: a.paramenti murari, tamponamenti verticali Negli interventi si raccomando l uso di: - materiali lapidei in analogia con quelli dell organismo originario - tamponamenti lignei in anologia con quelli dell organismo originario b.intonaci: Negli interventi si raccomando l uso di: - intonaco di calce, solo se facente parte dell organismo originario, è ammesso l uso di malta idraulica solo qualora sia già presente nella muratura legante a base di cemento; - l intonaco con malte di cemento è ammesso solo se preesistente; 22
23 c.tinteggiature: Negli interventi si raccomando l uso di: - idropitture in colori tradizionali ed in analogia con quelli degli edifici attigui; - ripristino ove possibile, delle tinteggiature e dei decori facenti parte del organismo originario. Prescrizioni: a.paramenti murari, tamponamenti verticali Negli interventi si fa divieto di: - calcestruzzo lasciato a vista - mattoni in laterizio (pieno o forato) lasciati a vista, su muratura in pietra - blocchi in conglomerato cementizio, in silicato di calcio espanso, in argilla espansa, in laterizio alveolare, lasciati a vista - materiale plastico lasciato a vista - lamiera zincata lasciata a vista - rivestimento in porfido o altro materiale lapideo o artificiale, dei basamenti al piano terra, se non facenti parte del organismo originario. b.intonaci: Negli interventi si fa divieto di: intonaci plastici, intonaci bagnati o con lavorazioni superficiali non caratteristici dell organismo originario; c.tinteggiature: Negli interventi si fa divieto di: - colori non compatibili con quelli degli edifici attigui - decori pittorici non facenti parte dell organismo originario - rivestimenti murari plastici e prodotti impermeabili al vapore. 23
24 2. Porte e finestre: : 24
25 PARTICOLARE PORTA ACCESSO E INFERRIATA 25
26 Indicazioni: a.serramenti: Negli interventi si raccomanda l uso di: infissi in legno verniciato al naturale apertura tradizionale ad una o due ante Nei sottotetti abitabili sono ammissibili anche differenti tipi di apertura nel caso di infissi per oculi ovoidali e bocheri. E possibile realizzare vetrate interne al tavolato ligneo di tamponamento dei timpani purché a filo interno. b.imposte: Negli interventi si raccomanda l uso di: 26
27 imposte ( scuri ) in legno verniciato al naturale c.cornici: Negli interventi si raccomanda il recupero delle cornici in pietra o legno facenti parte dell organismo originario. In caso di sostituzione si utilizzino elementi dello stesso tipo e sezione di quelli di edifici coevi e comunque non inferiore a 13cm. d.inferriate: Ove possibile, si mantengano in opera le eventuali grate in ferro facenti parte dell organismo originario e ammesse solo al piano terra nella tipologia ricorrente Prescrizioni: a.serramenti: Negli interventi si fa divieto di: infissi in alluminio anodizzato, il pvc; infissi con aperture a bilico orizzontale o verticale, scorrevoli, ecc. (ad accezione delle finestre inserite in oculi ovoidali e ( bocheri ). b.imposte: Negli interventi si fa divieto di: persiane avvolgibili in plastica o alluminio doppio serramento esterno in alluminio anodizzato con veneziane interposte imposte scorrevoli impose in PVC c.cornici: Negli interventi si fa divieto di: pietra non locale, o comunque non simile a quella facente parte dell organismo originario di spessore inferiore ai 13cm. calcestruzzo o conglomerato lasciato a vista mattoni in laterizio pieno (se non facenti parte dell organismo originario) 27
28 lavorazioni e trattamenti superficiali degli elementi lapidei (se non tipici di quelli facenti parte dell organismo originario) quali bocciardatura, squadratura, martellinatura, gradinatura, scalpellinatura, lucidatura. 3. Scale esterne: Anche se del tutto o quasi inesistente nella tipologia A e B si ritiene, qualora se ne ravvedesse la necessità, di adottare i seguenti suggerimenti. Indicazioni: Negli interventi si raccomanda l uso di: strutture in pietra e legno corrimano in legno o ferro, in analogia agli elementi facenti parte dell organismo originario. La struttura delle scale esterne dovrà essere costituita da materiale e finitura derivante dalla funzione di accesso all unità edilizia o di collegamento verticale dei livelli superiori. Nella generalità la scala esterna d accesso ha struttura in materiale lapideo con parapetto in ferro. In rari casi le scale esterne di collegamento verticali dei livelli superiori hanno struttura e parapetto in legno. Prescrizioni: Negli interventi si fa divieto di: strutture in calcestruzzo armato e laterizio forato lasciato a vista strutture in calcestruzzo anche se rivestite in legno o pietra rivestimenti dei giardini in PVC o gomma parapetti e corrimano in calcestruzzo a vista parapetti e corrimano in alluminio parapetti e corrimano in mattoni di laterizio forati, lasciati a vista eventuale coperture (tettoie) non facenti parte dell organismo organico 28
29 4. Ballatoi e balconi: Si esclude l inserimento di balconi, ballatoi poiché non attinenti alla tipologia locale, ma se esistenti si raccomanda l uso materiali tradizionali (legno, pietra, ferro) con finiture simili a quelle caratteristiche dell organismo originario. Nella generalità l intera struttura dovrà essere in legno (travi a sbalzo, tavolato a parapetto) o in pietra con larghezza media del piano di calpestio da 1.00 ad 1.20, ma in ogni caso sempre all interno del sottogronda. Prescrizioni: Negli interventi si fa divieto di: parapetti in vetro retinato, plexiglas, fibrocemento, alluminio anodizzato, lamiera ondulata zincata, calcestruzzo o laterizio forato, lasciati a vista tamponamenti o chiusure con strutture di metallo e vetro (verande) coperture (tettoie) non facenti parte dell organismo originario Si preveda il rifacimento nelle medesime dimensioni e nel medesimo utilizzo del materiale delle passarelle che servivano per il carico e scarico del fieno. 29
30 5. Manti di copertura, canali di gronda e pluviali: Manto originario in scandole M. Cereghini Architetture tipiche del Trentino
31 Sostituzione postuma con lamiera Indicazioni: a. Coperture I manti di copertura dovranno essere costituiti da tegole in cls o lamiera zincata verniciata o naturale. Sono ammesse le finestre in falda in quantità sufficiente a garantire i parametri igienici, posizionate in continuità con i tracciati regolati dal prospetto. b.canali di gronda e pluviali: Negli interventi si raccomanda l uso di: lamiera zincata verniciata 31
32 Prescrizioni: a.coperture: Negli interventi si fa divieto di: lamiera zincata ondulata o simili, lasciata a vista tegole bituminose, granigliate laminate mattonelle in vetrocemento lastre in fibrocemento tensostrutture in PVC o simili materiale plastico ondulato o simili, per copertura (tettoie) di balconi, terrazze, verande, lucernari, scale, corti, ecc. tagli a terrazza nelle falde ( vasche ). b.canali di gronde e pluviali: Negli interventi si fa divieto di: PVC e materiali plastico in genere 6. Impianti tecnologici esterni: Indicazioni: Negli interventi si raccomanda di posizionare canaline, tubazioni, cassette d ispezione e contatori sui prospetti secondari o, qualora ciò non fosse possibile, in continuità con i tracciati regolatori del prospetto principale. Sono da preferire comunque le posizioni defilate o poco visibili o incassate nelle murature. Si consiglia infine di tinteggiare gli elementi di cui sopra, con colore uguale o simile a quello dell edificio. In particolare le prese d aria delle caldaie autonome stagne a metano devono essere possibilmente poste sulla copertura (utilizzo dei camini con intercapedine). 32
33 Prescrizioni: Negli interventi si sconsiglia il posizionamento degli impianti tecnologici esterni sul prospetto principale in modo esclusivamente visibile e casuale. Si sconsiglia inoltre di lasciare canaline, tubazioni, cassette d ispezione e contatori in posizioni aggettanti e con finitura in alluminio zincato lasciata a vista. 7. Muri e recinzioni: Indicazioni: Negli interventi si raccomanda il ripristino delle recinzioni lapidee esistenti o la loro integrazione con conci in pietra locale e di dimensioni simili a quelle dell organismo originario. Negli interventi di sostituzione è d obbligo il rispetto del tracciato originario, (ad esclusione di inderogabili esigenze connesse con la fruibilità pubblica). Si raccomanda l uso di: pietra locale intonacata o non intonacata a seconda dello stato originario recinzioni in legno al naturale Nel caso di sostituzione di reti metalliche esistenti dovrà essere utilizzata rete metallica zincata. L eventuale uso di recinzioni con rete metallica zincata dovrà essere sempre associata alla messa a dimora di elementi arborei di mascheramento (siepi). Prescrizioni: Negli interventi si fa divieto di: calcestruzzo intonacato o lasciato a vista intonaco sovrapposto ad originarie cortine in pietra o in mattoni di laterizi pieni lasciati a vista pannelli in alluminio zincato reti o pannelli o ritti in PVC mattoni in laterizio forzato intonacati o lasciati a vista 33
34 elementi decorativi estranei alla tradizione locale o non giustificati lamiera zincata ondulata o simili materiale plastico ondulato o simili 8. Pavimentazioni di cortili e pertinenze: Indicazioni: Negli interventi si raccomanda l uso di: lastre in pietra calcarea sbozzata lastre selciato cubetti in pietra locale acciottolato in sasso di fiume ghiaino erba Prescrizioni: Negli interventi si sconsiglia l uso di: formelle autobloccanti in conglomerato cementizio asfalto rivestimenti sintetici piastre in cemento pressato e ghiaino lavato piastre grigliate prefabbricate, in cemento. 34
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