PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI MEZZOLOMBARDO PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE Art. 39 L.P. 4 agosto 2015, n. 15 NORME DI ATTUAZIONE
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1 PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI MEZZOLOMBARDO PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE 2016 Art. 39 L.P. 4 agosto 2015, n. 15 NORME DI ATTUAZIONE PRONTUARIO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI E DEI MATERIALI PER IL CENTRO STORICO Prima Adozione Delibera del Consiglio Comunale n. 59 di data Adozione Definitiva Delibera del Consiglio Comunale n. di data Valutazione Tecnica del Servizio Urbanistica n. di data Approvazione P.A.T Delibera Giunta provinciale n. di data Pubblicazione Bollettino Ufficiale della Regione T.A.A. n. di data LUCA ECCHELI - ARCHITETTO Via Tartarotti, Rovereto (Tn) Tel Fax Cell lucaeccheliarchitetto@virgilio.it PEC luca.eccheli@archiworldpec.it
2 P.R.G. di Mezzolombardo Variante 2016 INDICE GENERALITA Generalità LA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI... 5 Indicazioni COPERTURE E ABBAINI CANALI DI GRONDA E PLUVIALI... 7 Indicazioni PORTE E FINESTRE BALLATOI E BALCONI PORTALI MURI E RECINZIONI PARAMENTI MURARI E TAMPONAMENTI VERTICALI Indicazioni INTONACI E TINTEGGIATURE Indicazioni SCALE ESTERNE IMPIANTI TECNOLOGICI ESTERNI PAVIMENTAZIONI DI CORTILI E PERTINENZE Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 2 di 16
3 PRONTUARIO DEGLI ELEMENTI E MATERIALI COSTRUTTIVI AMMESSI, CONSIGLIATI E VIETATI PER IL CENTRO STORICO Generalità Alla fine del 1992 la Giunta Provinciale ha approvato un documento predisposto dall Assessorato Provinciale all Urbanistica (Ufficio Centri Storici), contenente Indirizzi e criteri generali per la pianificazione degli insediamenti storici. Tale documento, oltre all illustrazione della L.P. n. 44/78 e dei piani vigenti, prende in esame i problemi emersi in sede di applicazione della legge suddetta, analizza la L.P. n. 22/91 ed infine suggerisce alcuni criteri di progettazione. In particolare l ottavo criterio precisa che: Ogni piano dovrà contenere nella relazione indicazioni per un recupero corretto della modalità costruttive tradizionali, facendo riferimento alle schede degli edifici o a schemi derivanti da altre analisi. Va evitato tuttavia il pericolo di un eccessivo dettaglio che potrebbe complicare e dilatare i tempi. Occorre invece, trovare il giusto equilibrio per individuare i temi essenziali le cui indicazioni dovranno essere di immediata consultazione e di chiara applicazione lasciando alla successiva fase di progetto esecutivo lo studio dei dettagli. Le indicazioni sui materiali ammessi o vietati e sugli elementi costruttivi dovranno essere comunque comprese nelle norme. Si ritiene che tali indicazioni/prescrizioni, al di là della loro formulazione, siano particolarmente utili al fine di guidare non soltanto la progettazione, ma anche l effettiva realizzazione degli interventi ammessi nei tessuti e nei complessi di interesse storico, artistico, documentario. Infatti, nella secolare evoluzione delle tecniche costruttive, c è stata una sostanziale continuità dell uso dei materiali e quindi nella definizione degli elementi di fabbrica. Una continuità che si è rotta prima con la diffusione delle strutture in cemento armato e quindi con l abbandono delle tipologie strutturali che caratterizzavano gli organismi murari e dei relativi apparecchi esterni (cornici, marcapiani, rasature, intonaci), con i relativi caratteri di tessitura, di grana, di colore e, successivamente con l uso di materiali non naturali prodotti industrialmente quali resine, intonaci plastici, tinte sintetiche, metalli anodizzati, ecc. Questa profonda trasformazione della tecnologia dei materiali di uso corrente e quindi dell aspetto esterno degli edifici di nuova costruzione e ristrutturati si è verificata in tempi molto rapidi, durante i quali si sono perdute anche le antiche professionalità (dello scalpellino e del muratore, del voltarolo e del carpentiere, dello stuccatore e del pittore), scacciate dalle presunte specializzazioni di chi si riduceva a manovrare macchine nuove o a montare componenti fabbricati industrialmente. La necessità del recupero e del restauro del patrimonio edilizio esistente ripropongono antiche/nuove professionalità, insieme con antichi/nuovi materiali e con antichi/nuovi criteri costruttivi, con antichi/nuovi elementi di fabbrica. Ma tutto ciò non basta. Infatti si sono perduti nell immaginario collettivo, i Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 3 di 16
4 modelli originari, e si è perduta la capacità di giudizio infallibile nel passato - sulla coerenza dei materiali, degli elementi di fabbrica, della grana, della tessitura, del colore, fra gli stessi e l organismo edilizio. Per tal motivo ogni tentativo di ricostruire questo patrimonio di immagine e di capacità di giudizio deve essere perseguito con tenacia e convinzione. Certamente, come rileva il criterio citato in precedenza, non si possono dare prescrizioni rigide, di dubbia efficacia e di dubbia certezza. Tuttavia è possibile, con una certa attenzione, indicare esempi positivi ed esempi negativi, così come è possibile riproporre immagini del passato o di recenti realizzazioni positive - che possono svolgere l antico ruolo dei modelli, degli archetipi, capaci di formare la capacità di lettura e di giudizio dei cittadini. Questa via è stata seguita nel predisporre le schede illustrate nelle pagine seguenti che costituiscono una prima esemplificazione suscettibile di ulteriori futuri arricchimenti. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 4 di 16
5 1 LA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI Indicazioni Si considerano in ogni caso da eseguire con priorità gli interventi destinati a: adeguamento igienico e tecnologico; consolidamento statico dei manufatti e dei terreni; ripristino e riqualificazione formale dei fronti principali e secondari; sistemazione delle aree nude e senza destinazione specifica. I progetti che riguardano interventi da realizzarsi nei perimetri degli Insediamenti Storici dovranno essere particolarmente curati sia per quanto riguarda il rilievo esterno ed interno degli edifici sia per quanto concerne le tecniche di risanamento statico e architettonico e la risoluzione di particolari problemi di natura strutturale connessi con le condizioni degli edifici. La progettazione dovrà illustrare compiutamente: particolari costruttivi; tecniche di risanamento; procedimenti di costruzione che garantiscano il miglior risultato dell intervento proposto. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 5 di 16
6 2 - COPERTURE E ABBAINI Coperture: I manti di copertura dovranno essere costituiti da coppi tradizionali o coppo-canale in laterizio per la generalità delle unità edilizie del Centro Storico, ad esclusione delle unità edilizie caratterizzate in origine da copertura in lastre lapidee (ardesia, porfido) o in legno (scandole) per le quali si raccomanda il mantenimento del materiale analogo all originale. Negli interventi si prescrive quindi l uso di: coppi tradizionali in laterizio cotto; tegole tradizionali in laterizio cotto (marsigliesi e portoghesi); lastre in ardesia (può essere ammessa anche lastra ceramicata tipo ardesia); lastre in porfido; scandole in legno. Coperture: Negli interventi si fa divieto di: lamiera zincata ondulata o simili, lasciata a vista; tegole bituminose, granigliate o laminate; mattonelle in vetrocemento; lastre in Eternit; tensostrutture in PVC o simili; materiale plastico ondulato o simili, per copertura (tettoie) di balconi, terrazze, verande, lucernari, scale, corti, ecc. Finestre in falda: Devono limitarsi alla quantità sufficiente a garantire i parametri igienici. Sono ammesse anche per i bagni nel limite della superficie di mq.0,60. Si raccomanda il posizionamento in continuità con i tracciati regolatori del prospetto. Abbaini: sono ammessi in quantità sufficiente a garantire i parametri igienici e funzionali dei locali a sottotetto. Dovranno essere realizzati con struttura in legno. Sono ammessi quelli con tipologia a cuccia di cane, posizionati in continuità con i tracciati regolatori del prospetto, senza mai superare la linea di colmo. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 6 di 16
7 3 - CANALI DI GRONDA E PLUVIALI Indicazioni Negli interventi si raccomanda l uso di: lamiera zincata e/o verniciata; rame; ghisa nelle parti terminali. Negli interventi si fa divieto di: PVC e materiale plastico in genere. NB: Ove possibile si raccomanda il restauro degli elementi in materiale lapideo (pluviali, doccioni, ecc.) facenti parte dell organismo originario. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 7 di 16
8 4 - PORTE E FINESTRE Serramenti: Negli interventi si prescrive l uso di: infissi di legno trattato al naturale, mordenzato o smaltato, nei colori tradizionali; sono ammesse finestre e portafinestra in PVC o altro materiale specifico, purchè di colore bianco opaco; per le attività commerciali ed artigianali site ai piani terra degli edifici sono ammessi anche infissi leggeri in metallo e vetro, purchè di fattura e colore consoni al contesto in cui sono inseriti; apertura tradizionale a due ante. NB: Nei sottotetti sono ammissibili anche differenti tipi di apertura nel caso di infissi per oculi ovoidali e bocheri e per comprovati motivi igienico-sanitari qualora sussistano difficoltà nell areazione e ventilazione dei locali abitati. Per comprovati motivi di accessibilità, su garage siti ai piani terra o interrati è ammesso l uso di porte basculanti o sezionali purchè in legno. Imposte: Negli interventi si prescrive l uso di: imposte ( scuri ) in legno trattato al naturale, mordenzato o smaltato, nei colori tradizionali; avvolgibili (persiane) in legno solo se originarie dell edificio preesistente. Cornici: Negli interventi si prescrive il recupero delle cornici in pietra facenti parte dell organismo originario. In caso di sostituzione si utilizzino elementi lapideri dello stesso tipo e sezione di quelli di edifici coevi e comunque non inferiore a 12 cm. Ove possibile, si mantengano in opera le eventuali grate in ferro facenti parte dell organismo originario. Serramenti: Negli interventi si fa divieto di: infissi in alluminio anodizzato; infissi con aperture a ribalta, a bilico orizzontale o verticale, scorrevoli, ecc. (ad eccezione delle finestre inserite in oculi ovoidali e bocheri ) Imposte: Negli interventi si fa divieto di: persiane avvolgibili in plastica o alluminio; doppio serramento esterno in alluminio anodizzato anche con veneziane interposte; imposte scorrevoli di sicurezza; imposte in PVC, ferro e alluminio. Cornici: Negli interventi si fa divieto di: pietra non locale, o comunque non simile a quella facente parte dell organismo originario, di spessore inferiore ai 12 cm; calcestruzzo o conglomerato lasciato a vista; mattoni in laterizio pieno (se non facenti parte dell organismo originario); lavorazioni e trattamenti superficiali degli elementi lapidei esistenti. NB: Non sono ammesse tamponature in muratura o altro di finestre, porte o aperture facenti parte dell organismo originario. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 8 di 16
9 5 - BALLATOI E BALCONI Negli interventi si prescrive l uso di materiali tradizionali (legno, pietra, ferro) con finiture simili a quelle caratteristiche dell organismo originario. La struttura dei balconi e dei ballatoi dovrà essere realizzata con materiali, metodologie costruttive e finiture conseguenti alla specifica funzione che tradizionalmente si esplicava ai vari piani dell edificio. Nella generalità l intero sistema dovrà essere in legno (travi a sbalzo, tavolato e parapetto) o in pietra con larghezza dell impalcato fino a m 1,50, ma in ogni caso mai sporgente dalla linea di gronda. Negli interventi si fa divieto di: parapetti in vetro retinato, plexiglass, fibrocemento, alluminio anodizzato, lamiera ondulata zincata, calcestruzzo o laterizio forato, lasciati a vista; tamponamenti o chiusure con strutture in metallo e vetro (verande); coperture (tettoie) non facenti parte dell organismo originario. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 9 di 16
10 6 - PORTALI Cornici: negli interventi si prescrive : il recupero dei conci in pietra facenti parte dell organismo originario; in caso di sostituzione, l utilizzo di elementi lapidei dello stesso tipo e sezione di quelli di edifici coevi; lo spessore della cornice non dovrà essere inferiore ai 18 cm; è consentito l uso si elementi in acciaio quali colonnine, travi o putrelle lasciati a vista. Ante: negli interventi si raccomanda: il recupero delle ante in legno o in ferro battuto facenti parte dell organismo originario. In caso di sostituzione si prescrive l uso di: ante in legno naturale o smaltato nei colori tradizionali; ante in ferro grigliati, o a ritti verticali Cornici: negli interventi si fa divieto di: pietra non locale o comunque non simile a quella facente parte dell organismo originario; calcestruzzo o conglomerato lasciato a vista; mattoni in laterizio pieno (se non facenti parte dell organismo originario) quali bocciardatura, spuntatura, martellinatura, gradinatura, scalpellinatura, lucidatura; lavorazioni e trattamenti superficiali degli elementi lapidei esistenti Ante: negli interventi si fa divieto di: ante a pannelli metallici e plastici; elementi decorativi estranei alla tradizione locale o non giustificati. NB Negli interventi di Restauro e Risanamento Conservativo Non sono ammessi nuovi fori per passi carrai o altro se non preesistenti e successivamente murati. Non sono ammesse tamponature in muratura o altro di portali o apertura facenti parte dell organismo originario. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 10 di 16
11 7 - MURI E RECINZIONI Negli interventi si raccomanda il ripristino delle recinzioni lapidee esistenti o la loro integrazione con conci in pietra locale e di dimensioni simili a quelle dell organismo originario. Negli interventi di sostituzione è d obbligo il rispetto del tracciato originario, fatte salve inderogabili esigenze di pubblica fruibilità. Si prescrive l uso di: pietra locale non intonacata (o intonacata a seconda dello stato originario); recinzioni in legno trattato al naturale o smaltato nei colori tradizionali; lastre in pietra calcarea locale poste di taglio; mattoni in laterizio pieno, lasciati a vista, ove compatibili con l intorno. Negli interventi si fa divieto di: calcestruzzo o lasciato a vista; intonaco sovrapposto ad originarie cortine in pietra o in mattoni di laterizi pieni lasciati a vista; pannelli metallici zincati; reti o pannelli o ritti in PVC; mattoni in laterizio lasciati a vista; elementi decorativi estranei alla tradizione locale o non giustificati; lamiera zincata ondulata o simili; materiale plastico ondulato o simili. - L eventuale uso di recinzioni costituite da ritti in ferro e rete metallica dovrà essere associato alla messa a dimora di cortine con elementi arborei (siepi). - Le coperture sovrastanti i portali di accesso alle corti dovranno essere conservate con le caratteristiche e i materiali originari, consentendone la realizzazione di nuove, compatibilmente con l organismo originario. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 11 di 16
12 8 - PARAMENTI MURARI E TAMPONAMENTI VERTICALI Indicazioni Negli interventi si raccomanda l uso di: materiale lapideo simile a quello dell organismo originario; mattoni in laterizio pieno lasciati a vista (solo nei paramenti murari analoghi); tamponamenti lignei simili a quelli dell organismo originario. Negli interventi si fa divieto di: calcestruzzo lasciato a vista; mattoni in laterizio (pieno o forato) lasciati a vista, su muratura in pietra non intonacata ; blocchi in conglomerato cementizio, in silicato di calcio espanso, in argilla espansa, in laterizio alveolare, lasciati a vista; materiale plastico lasciato a vista; lamiera zincata lasciata a vista; rivestimento in lastre di porfido o altro materiale lapideo o artificiale, dei basamenti al piano terra, se non facenti parte dell'organismo originario. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 12 di 16
13 9 - INTONACI E TINTEGGIATURE Indicazioni Intonaci: Negli interventi si raccomanda l uso di: intonaco di calce, solo se facente parte dell organismo originario; intonaci con terre coloranti e pigmentazioni minerali ( intonaci colorati ). Tinteggiature: Negli interventi si raccomanda l uso di: idropitture in colori tradizionali ed in armonia con quelli degli edifici attigui; ripristino ove possibile, delle tinteggiature e dei decori facenti parte dell organismo originario. NB: E consentito l uso dei prodotti impregnanti idrorepellenti, consolidanti e ceramizzanti purché permeabili al vapore. Le facciate degli edifici sono oggetto di studio particolareggiato (Piano Colore) adottato dall Amministrazione per le finiture superficiali e cromatiche degli edifici del C.S.: gli interventi di rinnovo delle tinteggiature sono subordinati al rispetto delle prescrizioni contenute in detto strumento. Intonaci: Negli interventi si fa divieto di: intonaci plastici; intonaci bugnati o con lavorazioni superficiali non caratteristici dell organismo originario. Tinteggiature: Negli interventi si fa divieto di: colori non compatibili con quelli degli edifici attigui; decori pittorici non facenti parte dell organismo originario; rivestimenti murali plastici e prodotti impermeabili al vapore, che sono ammessi unicamente per la finitura dei cappotti. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 13 di 16
14 10 - SCALE ESTERNE Negli interventi si prescrive l uso di: strutture in pietra e legno corrimano in legno o ferro, in analogia agli elementi facenti parte dell organismo originario. strutture in calcestruzzo rivestite in pietra, di spessore minimo cm. 4, tale possibilità è ammessa solo quando nel manufatto originario è già presente come rivestimento l uso del materiale lapideo. La struttura delle scale esterne dovrà essere costituita con materiali e finiture derivanti dalla funzione di accesso all unità edilizia o di collegamento verticale dei livelli superiori e cioè: Negli interventi si fa divieto di: strutture in calcestruzzo armato e laterizio forato lasciato a vista rivestimenti dei gradini in PVC o gomma parapetti e corrimano in calcestruzzo a vista parapetti e corrimano in alluminio parapetti e corrimano in mattoni di laterizio forati, lasciati a vista eventuali coperture (tettoie) non facenti parte dell organismo originario, fatto salvo quanto previsto per la copertura dei corpi scala esterni. - la scala esterna di accesso, nella generalità, ha struttura in materiale lapideo con parapetto in ferro battuto; - le scale esterne di collegamento verticale dei livelli superiori hanno struttura e parapetto in legno e presentano stretta connessione e sintonia con la tipologia costruttiva del sistema dei ballatoi: - con parere favorevole della commissione edilizia è ammessa la realizzazione di coperture a protezione delle scale esterne esistenti. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 14 di 16
15 11 - IMPIANTI TECNOLOGICI ESTERNI - Negli interventi si prescrive di posizionare canaline, tubazioni, cassette d ispezione e contatori sui prospetti secondari o, qualora ciò non fosse possibile, in continuità con i tracciati regolatori del prospetto principale. Sono da preferire comunque le posizioni defilate o poco visibili o incassate nelle murature. - Si prescrive infine di tinteggiare gli elementi di cui sopra, con colore uguale o simile a quello dell edificio. - In particolare le prese d aria delle caldaie autonome stagne a metano devono essere esclusivamente poste in copertura (utilizzo di canne fumarie con intercapedine). - Negli interventi si fa divieto di posizionare gli impianti tecnologici esterni sul prospetto principale in modo eccessivamente visibile e casuale. - Si fa divieto inoltre di lasciare canaline, tubazioni, cassette d ispezione e contatori in posizioni aggettanti e con finitura in lamiera zincata lasciata a vista. - Per l inserimento su qualsiasi manufatto murario (muri perimetrali, muri di cinta, ecc.) di cassette e/o armadi di distribuzione di energia elettrica, telefoni, acqua, gas, ecc. con dimensione superiore a mq 0.36 Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 15 di 16
16 12 - PAVIMENTAZIONI DI CORTILI E PERTINENZE Negli interventi si prescrive l uso di: lastre in pietra calcarea sbozzata lastre selciati cubetti acciottolato in sasso di fiume ( salesà ) mattoni in laterizio pieni ghiaino erba. Negli interventi si fa divieto di: formelle autobloccanti in conglomerato cementizio asfalto rivestimenti sintetici piastre in cemento pressato e ghiaino lavato piastre grigliate prefabbricate, in cemento. Per la pavimentazione di parcheggi si potrà utilizzare manto erboso abbinato a grate proteggi-prato in polietilene ad alta densità e struttura a nido d ape. Prontuario degli elementi architettonici e dei materiali per il centro storico Pag. 16 di 16
P.R.G. di Mezzolombardo Variante 2008 INDICE
INDICE GENERALITA Generalità...2 1 LA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI...4 Indicazioni...4...4 2 - COPERTURE E ABBAINI...5...5...5 3 - CANALI DI GRONDA E PLUVIALI...6 Indicazioni...6...6 4 - PORTE E FINESTRE...7...7...7
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