Cassa Depositi e Prestiti Analisi del potenziale intervento del Fondo Rotativo Opere Pubbliche

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1 Cassa Depositi e Prestiti Analisi del potenziale intervento del Fondo Rotativo Opere Pubbliche UN ESEMPIO TIPICO Di MODALITA' E CONDIZIONI DI FINANZIAMENTO Di OPERE INFRASTRUTTURALI I progetti di opere infrastrutturali sono caratterizzati solitamente da elevati investimenti e da cash flow di gestione insufficienti a garantire un equilibrio economico-finanziario soddisfacente sia per i finanziatori che per gli azionisti. Esempio: Infrastruttura realizzata attraverso una concessione di 30 anni con un periodo previsto per la costruzione di 5 anni e 25 anni di gestione. Costo d'investimento Euro 1 bn e cash flow annuale generato dall'opera Euro 100 min. Tale cash flow consente di sostenere con durata bancabile (30 anni) un debito massimo di Euro 625 mln assumendo un tasso d'interesse pari all'euribor aumentato di uno spread di 150 bp*. Ne consegue che il capitale di rischio dei concessionario (equity) dovrebbe essere di Euro 375 min. Ma a tale livello l IRR degli azionisti risulterebbe pari al 5,45% non sufficiente a remunerare adeguatamente il concessionario per il rischio assunto. *Il debito si assume, per semplicità, erogato in unica soluzione all'inizio e rimborsato in quote annuali a partire dalla fine dei periodo di costruzione fino alla scadenza della concessione. Dato il cash flow dei progetto, l'ammontare massimo di equity apportabile da potenziali investitori, compatibile con un livello di IRR di mercato dei 12% risulterebbe di E 250 min. La, struttura economico-finanziaria di equilibrio. deve pertanto prevedere per la realizzazione dell'opera un contributo a fondo perduto di Euro 125 min. 1

2 L'obiettivo è quello di ridurre l'ammontare dei contributo. Il contributo a fondo perduto potrebbe essere ridotto allungando la scadenza della concessi one oltre i 30 anni. Ciò implica però una durata dei debito difficilmente bancabile. Ad esempio aumentando di 10 anni la concessione il debito che può essere ripagato passa a Euro 687 min e quindi il contributo a fondo perduto si riduce a Euro 63 min. Quest'ultima soluzione implica un ripagamento dei debito a 40 anni che potrebbe essere impossibile da reperire. 3 UNA POSSIBILE SOLUZIONE ALTERNATIVA (0 SUPPLEMENTARE) AL CONTRIBUTO PUBBLICO Note le difficoltà della Pubblica Amministrazione a reperire le risorse finanziarie per l'erogazione dei contributi a fondo perduto e di fronte alla impossibilità di ridurre il contributo pubblico attraverso l'aumento dei periodo di concessione è necessario studiare delle soluzioni alternative. Una di queste soluzioni è rappresentata dall'utilizzo dei Tondo Rotativo per le Opere Pubbliche" (FROP). RAPPORTO CONCEDENTE-CONCESSIONARIO In sede di concessione, il concedente si impegna ad erogare annualmente, al concessionario, una somma massima a titolo di integrazione ricavi (IR), in relazione ad una previsione contenuta nel piano economico e finanziario, che parte dal momento in cui l'opera entra in esercizio e termina con la scadenza della concessione. L'IR concorre alla formazione dei conto economico dei concessionario e consente di rimborsare un ammontare di debito superiore e quindi con una riduzione dei contributo a fondo perduto. L'IR ha due caratteristiche: il concessionario non deve restituire l'ir e, di fatto, è come è se beneficiasse di un contributo a fondo perduto in conto gestione (erogato a rate ogni anno, anziché durante la fase di costruzione - a SAL o a collaudo) Se il cash flow del progetto è superiore a quanto previsto, l'ammontare di IR viene ridotto Il rischio che il cash flow dei progetto sia inferiore ad un certo ammontare previsto nel piano economico e finanziario rimane a carico dei finanziatori dei debito, come in ogni operazione di Project Financing. 2

3 RAPPORTI TRA CONCEDENTE E Cassa Depositi e Prestiti Al momento dei l'assegnazione della concessione CDP si impegna a prestare annualmente al Concedente un importo massimo, ciò al fine di consentire l'ir a favore dei concessionario. Tale impegno e - successivo - prestito è remunerato ad un tasso d'interesse prefissato. Il debito, creato a fronte dell'attivazione dei meccanismo di IR, dovrà obbligatoriamente essere restituito dopo la scadenza della concessione. In altri termini i tiraggi annuali, erogati in relazione all'andamento dei ricavi ed al netto di eventuali rimborsi realizzati in presenza di cash flow superiori a quelli previsti, con i relativi interessi costituiscono un debito a partire dalla scadenza originaria della concessione. I flussi necessari per tale rimborso potranno essere generati attraverso: estensione della concessione all'originario concessionario per un periodo prefissato pari al tempo stabilito per ammortizzare il debito accumulato con i relativi interessi; assegnazione di una nuova concessione che viene data unitamente all'obbligo di rimborsare il debito cumulato. Il nuovo Concessionario si trova nella situazione simile a quella dell'acquirente di un immobile su cui grava un debito ipotecario: o si accolla il debito che verrà estinto negli anni successivi o lo liquida. In altre parole, la proposta di struttura consiste nella finanziarizzazione dei valore della seconda concessione. La prima concessione dalle ipotesi formulate nel piano economico e finanziario non può sostenere tutto il debito necessario per la costruzione dell'opera e, pertanto, si "sposta" sulla seconda una parte dell'onere. Naturalmente il limite al meccanismo di IR è dato dal valore della seconda concessione rispetto all'entità dei debito cumulato dal concedente sull'opera. SINTESI Grazie all'integrazione dei ricavi, il concessionario ha ottenuto, di fatto, sia il contributo a fondo perduto che il ritorno previsto sul suo investimento. Se il cash flow dei progetto è superiore a quanto previsto, l'integrazione dei ricavi potrà essere ridotta o eliminata in tutto o pro-rata Il Concedente ha un bene (L'opera e/o la concessione) gravata da un onere reale. Il debito che pesa sull'opera o sulla concessione può essere, ove possibile, anche limited recourse Le banche finanziatrici hanno erogato un prestito (Debito A) ripagabile con il cash flow dei progetto ed un prestito (Debito B) ripagabile con la cessione dell'ir (salvo il caso in cui il cash flow dei progetto sia maggiore dei previsto, nel qual caso l'ir viene ridotto e il debito viene rimborsato con il cash flow dei progetto). 3

4 Il primo prestito è un normale project finance loan (nel caso di erogazione dei contributo pubblico, il loan sarebbe stato uguale) con rischio da valutarsi sulla base dei cash flow ecc.- Il secondo è un prestito a rischio più basso in quanto anticipatore di ricavi certi dovuti dal Concedente al Concessionario (che possono venir meno solo se sostituiti da cash flow effettivamente generato dal progetto in eccesso rispetto alle previsioni iniziali). In conclusione, attraverso questo meccanismo si riduce il contributo iniziale dello Stato a fondo perduto necessario per la realizzazione di un'opera che viene coperto attraverso la finanziarizzazione dei valore dell'opera alla fine dei periodo della prima concessione. Esempio di Integrazione dei Ricavi (IR). Nell' esempio seguente analizziamo come il meccanismo di IR può contribuire a raggiungere i benefici connessi all'allungamento della concessione. Nell'ipotesi analizzata precedentemente, attraverso l'allungamento della concessione di 10 anni il debito ripagabile passava da 625 a 687 min di Euro. Il problema era la bancabilità dì questo ulteriore debito indipendentemente dalla capacità dei progetto di produrre ricavi. In presenza di questo maggiore debito il contributo a fondo perduto si riduceva da 125 a 63 mln di Euro. Per replicare i benefici di un allungamento della concessione, in termini di riduzione di contributo a fondo perduto, l'ir che deve essere concessa annualmente a partire dalla fine dei periodo di costruzione fino al termine della concessione è di Euro 10,880 mln*. Questo implica che i ricavi attesi annualmente dal progetto passano da 100 a 110,880 mln di Euro. Questa IR sarà fornita dal concedente al concessionario solo se i ricavi effettivi risulteranno inferiori a Euro 110,880 mln, comunque l'ammontare massimo annuo dell'ir non eccederà E11,880 mln anche se i ricavi dovessero scendere sotto i Euro 100 mln. In questo modo dietro il progetto l'ammontare complessivo dei debito attivabile è di E687 min, che può essere diviso in un Debito A per E625 mln (prestito di tipo Project Finance) e un Debito B per Euro 62 mln (prestito legato all'ir) che ha un merito di credito migliore. Se il meccanismo di IR viene attivato nell'ammontare massimo per tutto il periodo della concessione, per poter rimborsare tale debito il valore dell'opera alla scadenza, intesa come prezzo che il futuro concessionario è disposto a pagare, deve essere non inferiore. a E836 min. * L'ipotesi è che il debito ulteriore venga erogato ad uno spread di 20bp sull'euribor rispetto ai 150bp dei debito originario. 4

5 Schema Intervento dei FROP Impegno a erogare finanziamento CDP CONCEDENTE SPONSOR - Equity CONCESSIONARIO Banche Debito B Banche Debito A INFRASTRUTTURA Disposizioni per la formazione dei bilancio annuale Pluriennale dello Stato (LEGGE FINANZIARIA 2003) TITOLO IlI - DISPOSIZIONI IN MATERIA Di SPESA - Capo V - FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI Art. 71 (Fondo rotativo per opere pubbliche). 5

6 Fermo restando quanto disposto dall'articolo 47 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, presso la Cassa depositi e prestiti e istituito il Fondo rotativo per le opere pubbliche (FROP) Il Fondo ha una dotazione iniziale di un miliardo di euro ed è alimentato dalla Cassa depositi e prestiti. Il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, su proposta dei direttore generale della Cassa depositi e prestiti, può apportare con proprio decreto variazioni alla consistenza dei Fondo. Il Fondo è finalizzato al sostegno finanziario delle opere, di competenza dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), dei decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 284, da realizzare mediante: a) contratto di concessione di cui all'articolo 19 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni; b) concessione di costruzione e gestione o affidamento unitario a contraente generale di cui all'articolo 6 dei decreto legislativo 20 agosto 2002, n Il Fondo. al fine di ridurre le contribuzioni pubbliche a fondo perduto, presta garanzie, in favore dei soggetti pubblici o privati coinvolti nella realizzazione o nella gestione delle opere, volte ad assicurare il mantenimento dei relativo equilibrio economico-finanziario. Il Ministro dell'economia e finanze, su proposta dei direttore generale della Cassa depositi e prestiti, fissa con proprio decreto I imiti, condizioni, modalità, caratteristiche della prestazione delle garanzie e dei relativi rimborsi, tenendo conto della redditività potenziale dell'opera e della decorrenza e durata della concessione o della gestione. Con decreto dei Ministro dell'economia e finanze può essere disposta la garanzia dello Stato per le operazioni di cui al comma 4. Tale garanzia è elencata nell'allegato allo stato di previsione dei Ministero dell'economia e finanze di cui all'articolo 13 della legge 5 agosto 1978, n

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