IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA

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1 IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA Nota congiunturale trimestrale Marzo 216 In breve Dalla seconda metà del 214 l economia lombarda sta registrando una leggera ripresa, sebbene ad un passo ancora molto contenuto che allungherà i tempi di recupero delle perdite rilevanti generate dalla crisi. Il 215 ha chiuso con segnali positivi e di accelerazione nel quarto trimestre anche in riferimento al mercato del lavoro, con un probabile effetto di trascinamento positivo sul 216. Nel trimestre 215 il tasso di occupazione anni si attesta al 65,6%, in crescita di,5pp rispetto al trimestre 214 con uno stock di occupati che raggiunge 4 milioni e 286 mila unità, un valore superiore a quello pre-crisi (+,7%). Nel trimestre 215 torna a crescere l occupazione nei servizi (+2,1%), in controtendenza rispetto alla contrazione registrata negli scorsi due trimestri, e si riduce nel manifatturiero in senso stretto (-2,8%); si conferma invece la tenuta nelle costruzioni (2,3%). Il tasso di occupazione maschile sale nel trimestre 215 al 73% (+,3pp su base annua), con una base occupazionale che conta 2 milioni 418 mila unità, in aumento del +,5% (12 mila unità); sono però ancora 58 mila in meno i lavoratori uomini rispetto ai livelli pre-crisi; al contrario l occupazione femminile conta 87 mila lavoratrici in più rispetto a fine 28 (+4,9%), contribuendo interamente al ripristino dei livelli occupazionali pre-crisi. Nel trimestre 215 l occupazione femminile torna a crescere dopo il rallentamento registrato negli scorsi trimestri, guadagnando lo,8% (15 mila lavoratrici), con un tasso di occupazione che sale al 58,1% rispetto al 57,5% di fine 214. Nel trimestre 215 si registra un nuovo aumento del lavoro dipendente (+,5%), sostenuto dagli incentivi introdotti nel corso del 215 dalla Legge di Stabilità e dal Jobs-Act; è però il lavoro a termine a registrare la crescita più significativa (+4%), mentre gli occupati con un contratto a tempo indeterminato aumentano dello,7%. Nel trimestre 215 i dati di fonte amministrativa delle COB e INPS mostrano una impennata delle assunzioni a tempo indeterminato; cresce anche il lavoro autonomo (+1,2%) in controtendenza rispetto alla prima parte d anno in cui si era costantemente ridotto. In miglioramento anche la disoccupazione: il tasso di disoccupazione nel trimestre 215 scende all 8,4% (-,1pp su base annua) pur rimanendo più elevato di oltre 4 punti rispetto al dato pre-crisi. Nel trimestre 215 le persone in cerca di occupazione sono circa 393 mila, in riduzione su base annua dello,8%; si arresta però la contrazione della disoccupazione maschile, con il tasso che sale leggermente (+,1pp) e si attesta al 7,6%, con un numero di disoccupati pari a 199 mila (+1,4%). Si conferma la contrazione della disoccupazione femminile (-2,9%) e la riduzione del corrispettivo tasso che scende al 9,4% (-,3pp). Rimangono invece molto critici i livelli di disoccupazione tra i giovanissimi, con il tasso di disoccupazione anni pari al 28,7%, in aumento di 1 punto percentuale su base annua e di oltre 15 punti nel confronto pre-crisi; i NEET 15-29enni rappresentano il 19,4% dei giovani lombardi in questa fascia di età (275 mila giovani), anche se per la prima volta da inizio crisi, registrano una riduzione su base annua (-3,3%) pur rimanendo su livelli molto più elevati del 28 quando il NEET rate era pari al 12,1%. Nel trimestre 215, i dati sulle Comunicazioni Obbligatorie mostrano un saldo trimestrale negativo per 85 mila movimenti, per via della stagionalità della chiusura dei contratti a termine, ma in netto miglioramento rispetto al 214 (+15 mila movimenti). Anche l Indagine condotta da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria nel trimestre 215 presso un campione di imprese dell industria e dei servizi conferma la tendenza al miglioramento sul fronte occupazionale. Nel trimestre 215 si consolida inoltre la riduzione della CIG: sono 38,2 milioni le ore autorizzate, in diminuzione tendenziale del 44,2% rispetto al trimestre 214; la contrazione riguarda tutte le componenti, con la CIGO che si riduce del -39,1%, la CIGS del -12% e la CIGD di oltre l 8%, per le consuete questioni amministrative di blocco delle concessioni. Le situazioni di crisi rappresentano il 2,1% dell occupazione dipendente, un dato in miglioramento rispetto al 3,1% del 214. Pur confermandosi critico per gli elevati livelli di disoccupazione e di sotto-occupazione che difficilmente si riassorbiranno nel breve periodo, segnali di miglioramento si registrano anche nelle aspettative occupazionali degli imprenditori e nelle previsioni Excelsior che per il I trimestre 216 mostrano un saldo pari a unità rispetto alle di un anno fa. Tuttavia, dopo l impennata di assunzioni a tempo indeterminato occorsa a fine 215, è probabile per il 216 un consolidamento dei livelli occupazionali raggiunti, ma sarà difficile osservare nuovi significativi miglioramenti.

2 Sezione 1 Tendenze del mercato del lavoro regionale 1.1 Le dinamiche di medio periodo Si consolida la ripresa dell occupazione che torna sui livelli pre-crisi Si confermano anche nel trimestre 215 i segnali di ripresa del mercato del lavoro lombardo. I dati della rilevazione ISTAT sulle Forze di Lavoro riferiti al trimestre confermano la ripresa occupazionale per gli uomini ed evidenziano una crescita anche per la componente femminile, in calo su base annua nei due trimestri precedenti. Nel trimestre 215 il tasso di occupazione anni si attesta al 65,6%, in crescita di,5pp rispetto al trimestre 214 (Figura 1) con uno stock di occupati in aumento dello,6%, che raggiunge 4 milioni e 285 mila unità, un valore superiore a quello del trimestre 28 (+,7%) sebbene il rispettivo tasso di occupazione registri una riduzione di,9pp per via dell aumento della popolazione in età lavorativa, presumibilmente per effetto delle procedure di regolarizzazione del 212 (Sanatoria Immigrazione). Figura 1 Evoluzione dell occupazione e del tasso di occupazione in Lombardia (15-64 anni) serie ricostruite Numero di occupati (15-64) I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Tasso di occupazione (15-64) I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Al momento della redazione del documento non sono disponibili i microdati ISTAT sulla Rilevazione Continua delle Forze di Lavoro per il trimestre 215; non è stato quindi possibile aggiornare le analisi di dettaglio che si riferiscono solo al I trimestre 215. Questa fine d anno mostra dinamiche diverse rispetto a quelle registrate nel corso del 215. Torna a crescere l occupazione nei servizi, che nei due trimestri precedenti si era contratta, e si riduce nell industria in senso stretto. Si conferma invece la tenuta nelle costruzioni. Rispetto al trimestre 214, l occupazione nell industria in senso stretto è diminuita del 2,8% (-31 mila addetti), mentre nelle costruzioni il numero di addetti è cresciuto del 2,3% (+6 mila addetti circa), così come anche nei servizi che registrano un aumento su base annua del 2,1% (+6 mila unità). Nel complesso dall inizio della crisi sono 164 mila i posti di lavoro persi nel comparto industriale (-1,8%), di cui circa 74 mila nell industria in senso stretto (-6,3%) e oltre 9 mila nelle costruzioni (-25,7%); è cresciuta invece del 6,8% l occupazione nei servizi (+182 mila occupati). Figura 2 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e contributi alla variazione per settore Agricoltura Industria in s.s. Costruzioni Servizi Totale I I I I I I I I I I I I I I Gli andamenti settoriali si riflettono sulle dinamiche occupazionali di genere (Figure 3 e 4): nel trimestre 215 il tasso di occupazione maschile sale al 73%, con un aumento di,3pp su base annua, corrispondente ad un incremento della base occupazionale di circa 12 mila unità (+,5%), particolarmente marcato nelle costruzioni (+7,5%) (Figura 5). Nonostante la conferma del trend positivo, l occupazione maschile è però ancora ben al di sotto dei livelli pre-crisi, con la base occupazionale, pari oggi a 2 milioni 418 mila lavoratori, che conta 58 mila Sezione 1 Tendenze del mercato del lavoro regionale 2

3 Totale Totale industria Industria in s.s. Costruzioni Totale servizi Commercio Altre attività dei servizi Totale Totale industria Industria in s.s. Costruzioni Totale servizi Commercio Altre attività dei servizi lavoratori in meno rispetto al 28 (-2,3%), e con un tasso di occupazione che ha perso 3,3 punti. Al contrario l occupazione femminile conta complessivamente 87 mila lavoratrici in più rispetto al dato del 28 (+4,9%), contribuendo interamente al ripristino dei livelli occupazionali pre-crisi. Nel trimestre 215, dopo due trimestri negativi, l occupazione femminile torna a crescere guadagnando lo,8% (15 mila lavoratrici in più), frutto di una diminuzione nell industria Figura 5 - Numero di occupati per sesso e settore- Variazioni % tendenziali ( trimestre ) (-7,9%) e un aumento nei servizi (+3,1%); il tasso di occupazione femminile sale così al 58,1%, rispetto al 57,5% di fine 214 e al 56,5% di fine Figura 3 Evoluzione del tasso di occupazione per genere in Lombardia (15-64 anni) serie ricostruite Maschi Femmine Maschi Femmine Tuttavia non si arrestano le perdite occupazionali tra i più giovani: la base occupazionale dei 15-24enni si è contratta 68 di un ulteriore 6,4% su base annua (-13 mila lavoratori) e 63 del 35% rispetto ai livelli pre-crisi (1 mila giovani lavoratori in meno); il tasso di occupazione giovanile 53 I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V Figura 4 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e contributi alla variazione per sesso Femmine Maschi Totale scende al 2,2%, 1,5pp in meno nel confronto annuo e 13,3pp meno rispetto al 28. Le difficoltà occupazionali hanno portato ad una forte crescita dei giovani che cercano lavoro all estero, soprattutto tra i più istruiti e qualificati (brain-drain): in Lombardia, infatti, l occupazione tra i giovani è in contrazione anche tra i più istruiti 3. Tengono invece le fasce più adulte della popolazione con l occupazione nella fascia anni in aumento dello,9%, anche tra i giovani-adulti 25-34enni (+2,8%), e gli over 55 (+,5%) che, rispetto al 28, contano oltre il 5% di occupati in più I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I In media nel 215 il tasso di occupazione lombardo è pari a 65,1% rispetto al 64,9% del 214; il tasso di occupazione maschile è pari al 73% (vs 72,1% del 214) e quello femminile al 57,2%, (vs 57,5% del 214). Il numero di occupati lombardi è pari a 4 milioni 256 mila unità, in aumento dello,4% rispetto al 214, ascrivibile alla sola componente maschile (+1,3% vs -,7% delle donne). 3 Approfondimento Unioncamere Lombardia-IRS, Crisi e mercato del lavoro in Lombardia: un confronto con il contesto nazionale ed europeo, Marzo 216. Sezione 1 Tendenze del mercato del lavoro regionale 3

4 Figura 6 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e contributi alla variazione per età Over 55 Totale I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat I dati disponibili confermano nel trimestre 215 un nuovo aumento del lavoro dipendente (+,5%), sostenuto dagli incentivi introdotti nel corso del 215 dalla Legge di Stabilità e dal Jobs-Act, ascrivibile esclusivamente alla componente femminile (+1%), a fronte di una sostanziale stabilità tra gli uomini (+,1%). Nonostante gli sgravi introdotti, è però il lavoro a termine a registrare la crescita più significativa (+4%) mentre gli occupati con un contratto a tempo indeterminato aumentano solo dello,7%, frutto di un aumento del 2,2% tra gli uomini e di una contrazione dell 1,1% tra le donne. Tra gli uomini cresce anche il lavoro autonomo (+1,7%) che complessivamente, e in controtendenza rispetto alla prima parte d anno, risulta in aumento dell 1,2%. Figura 7 - Numero di occupati - Variazioni % tendenziali a/a e contributi alla variazione per posizione professionale Si conferma inoltre in aumento il ricorso al lavoro parttime per gli uomini (+,9% su base annua), che invece si riduce tra le donne (-3,7%). Aumenta soprattutto la componente involontaria del part-time che sale al 56% (vs 55,1% del 214), soprattutto tra gli uomini (72,6% vs 68,3% del 214); in lieve aumento il lavoro a tempo pieno (+,8%), sebbene con dinamiche di genere contrapposte che vedono l occupazione maschile full-time in crescita del 2% e quella femminile in riduzione dell 1,5%. La Figura 8 riporta il tasso di occupazione espresso in equivalenti a tempo pieno, che conta gli occupati in misura proporzionale all orario medio di lavoro effettivo nella settimana di riferimento 4. Rispetto ai livelli pre-crisi, a fronte di una contrazione di 2pp del tasso ufficiale di occupazione 15-64, basato sulle teste, il tasso di occupazione espresso in equivalenti a tempo pieno si riduce di 3,2pp attestandosi al 59,7% e confermando una perdita di lavoro effettivo superiore a quella registrata dai dati sugli occupati. L attenuarsi della crescita del lavoro part-time si riflette sugli andamenti dell ultimo anno, con i due tassi che crescono entrambi di,3pp. Figura 8 - Tasso di occupazione in Lombardia: un confronto tra il valore ufficiale basato sulle teste e quelle espresso in equivalenti a tempo pieno Tasso di occupazione FTE Dipendenti Indipendenti Totale I I I I I I I I I I I I I I I I I I Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat -3 I I I I I I I I I I I I I I Si veda la nota metodologica. Sezione 1 Tendenze del mercato del lavoro regionale 4

5 I 6 I I 7 I I 8 I I 9 I I 1 I I I I 12 I I 13 I I 14 I I 15 I Figura 9 Numero di occupati Variazioni % a/a e contributi alla variazione per tipologie contrattuale PT Flessibili FT* Indeterminato FT Altro Totale * Sono considerati Flessibili i lavoratori con contratto a tempo determinato e i collaboratori (a progetto o i prestatori di opera occasionali). Non è più possibile conteggiare i professionisti non regolamentati perché dal I trimestre 21, Istat non diffonde più il dato sull iscrizione all albo. Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat Si confermano i miglioramenti in riferimento alla disoccupazione: il tasso di disoccupazione nel trimestre 215 scende all 8,4% (-,1pp su base annua) pur rimanendo più elevato di oltre 4 punti rispetto allo stesso periodo del 28; le persone in cerca di occupazione sono circa 393 mila, in riduzione su base annua dello,8% 5. Segnali positivi anche in riferimento alla disoccupazione di lunga durata che si riduce su base annua dal 4% al 3,4%. Si arresta però il calo della disoccupazione maschile, con il tasso che sale leggermente e si attesta al 7,6%, e un numero di disoccupati (199 mila) in aumento dell 1,4%, soprattutto tra coloro che prima erano occupati (+1,4%). Si conferma invece la contrazione della disoccupazione femminile (-2,9%) e la riduzione del corrispettivo tasso che diminuisce di,3pp e scende al 9,4%. Complessivamente il quadro rimane critico con oltre 2 mila disoccupati in più rispetto a fine 28 (+16%), di cui 6 mila uomini (+14%) e 86 mila donne (+8%), e i rispettivi tassi di disoccupazione in aumento di 4,4pp (dal 3,2% al 7,6%) e di 3,7pp (dal 5,7% al 9,4%). Rimangono in particolare molto critici i livelli di disoccupazione tra i giovanissimi, con il tasso di disoccupazione anni pari al 28,7%, in aumento di 1 punto percentuale su base annua e di oltre 15 punti nel confronto pre-crisi. Il numero dei NEET (i giovani anni non occupati e non impegnati in percorsi di istruzione e/o formazione) arrivano a rappresentare il 19,4% dei giovani lombardi in questa fascia di età (275 mila giovani), anche se per la prima volta da inizio crisi registrano una riduzione su base annua (-3,3%) pur rimanendo su livelli molto più elevati del 28 (+7%). Il tasso di disoccupazione diminuisce nonostante un aumento di,3pp del tasso di attività, sia tra gli uomini che tra le donne. Nel trimestre 215 il tasso di attività maschile sale al 79,1% e quello femminile al 64,1%; complessivamente il tasso di attività lombardo nel trimestre 215 è pari al 71,7%. Figura 1 - Andamento del tasso di disoccupazione per genere in Lombardia serie ricostruite Maschi Femmine Totale I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V I V Figura Evoluzione del tasso di disoccupazione e di inattività giovanile (15-24 anni) in Lombardia Tasso di disoccupazione (scala sx) Tasso di inattività (scala dx) I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Fonte: Elaborazioni IRS su microdati Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, Istat Nel 215 il tasso di disoccupazione medio è pari al 7,9%,,3pp in meno rispetto alla media del 214. Il tasso di disoccupazione maschile scende al 7,2% (-,5pp rispetto al 214) mentre quello femminile è sostanzialmente stabile (8,7%). Il numero medio di disoccupati nel 215 è pari a 364 mila, 14 mila in meno rispetto al 214. Sezione 1 Tendenze del mercato del lavoro regionale 5

6 1.2 I flussi e le dinamiche congiunturali In miglioramento i saldi in tutti i comparti I dati delle Comunicazioni Obbligatorie confermano il consolidamento dell occupazione e gli andamenti settoriali evidenziati in precedenza. Nel trimestre 215 le COB registrano un numero di avviamenti, pari a 369 mila, in aumento del 24,1% su base annua, mentre le cessazioni, pari a 454 mila movimenti, aumentano del 14,1% determinando un netto miglioramento del saldo su base annua sebbene di segno negativo (85 mila movimenti), per via della stagionalità della chiusura dei contratti a termine. Il miglioramento del saldo è comune a tutti i settori (Figura 12) ed è particolarmente marcato nell industria in senso stretto (che passa da un saldo negativo di 34 mila movimenti ad uno negativo per 28 mila movimenti) e nel commercio e servizi (da -44 mila a -39 mila). Si conferma il miglioramento anche nelle costruzioni, che recuperano circa 3 mila movimenti per via dell aumento degli avviamenti (+,3%) e della diminuzione delle cessazioni (-,4%). Figura 12 Saldi tra avviamenti e cessazioni per settore confronto ( trimestre) Regione Lombardia Agricoltura Avviamenti (scala sx) Saldo 215(scala dx) Commercio e servizi Fonte: ARIFL Regione Lombardia Cessazioni (scala sx) Saldo 214(scala dx) Costruzioni Industria E il comparto dell industria in senso stretto a registrare l aumento più consistente degli avviamenti (+41,4% vs +15,3% delle cessazioni); nei servizi gli avviamenti crescono del 21,9% a fronte del +6,4% delle cessazioni (Figura 13). Il tasso di avviamento (Tabella 1), pari al rapporto tra il numero di avviamenti e il numero degli occupati, è in crescita e si attesta all 8,6%, con un aumento più marcato nei servizi (dall 8,1% al 9,7%). Figura 13 Composizione percentuale degli Avviamenti per settore e variazioni tendenziali ( trimestre 215) Regione Lombardia Quota % Agricoltura Commercio e Servizi Costruzioni Industria Fonte: ARIFL Regione Lombardia Variazione % a/a Tabella 1 Tassi di Avviamento per settore confronto ( trimestre) Regione Lombardia - % 41.4 trim. 214 trim. 215 Agricoltura Commercio e Serv izi Costruzioni Industria Totale Fonte: ARIFL Regione Lombardia e Istat, Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro Si conferma la crescita degli avviamenti a tempo indeterminato, per effetto delle misure previste dal Jobs Act e degli incentivi introdotti dalla Legge di Stabilità 215: nel trimestre 215 le assunzioni a tempo indeterminato crescono del 121,3% arrivando a rappresentare il 4% delle nuove assunzioni, un percentuale analoga a quella delle assunzioni a tempo determinato che lo scorso anno pesavano per il 52% dei casi. Si conferma il crollo dell utilizzo del contratto a progetto (-47%), per effetto del Jobs Act che di fatto ne ha fortemente limitato l uso, e dell apprendistato (-19,1%), probabilmente spiazzato dal contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti per via dei generosi incentivi previsti per il 215. Sezione 1 L andamento degli indicatori congiunturali 6

7 I I I I I I I I I I I gen-5 apr-5 lug-5 ott-5 gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen-7 apr-7 lug-7 ott-7 gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen-9 apr-9 lug-9 ott-9 gen-1 apr-1 lug-1 ott-1 gen- apr- lug- ott- Figura 14 Composizione percentuale degli avviamenti per tipologia contrattuale e variazioni tendenziali ( trimestre 215) Regione Lombardia Quota % Variazione % a/a Determinato Indeterminato Progetto Somministrazione Apprendistato Fonte: ARIFL Regione Lombardia Anche i dati dell Osservatorio sul precariato dell Inps 6, confermano negli ultimi mesi del 215 una impennata delle assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese (oltre 3mila assunzioni usufruendo degli sgravi contributivi nel solo mese di dicembre 215) per beneficiare dell esonero prima del passaggio alla nuova Legge di Stabilità che ne ha ridotto importo e durata; è quindi probabile nel 216 un rallentamento di questa dinamica 7. Per il 215 si registra un aumento tendenziale del 52% delle assunzioni a tempo indeterminato (da 24mila a 364mila); la metà di queste assunzioni (49%) è stata effettuata usufruendo dell esonero contributivo stabilito dalla Legge di Stabilità 215. Nello stesso periodo si è avuta una lieve diminuzione delle cessazioni (-,4%), per cui il saldo dei contratti a tempo indeterminato è risultato positivo (intorno alle 2mila unità), nettamente migliore rispetto allo stesso saldo del 214 (-16mila movimenti). La crescita di questi contratti non sembra inoltre essere a discapito dell utilizzo del lavoro a termine, anch esso in crescita su base annua (+4,1%). L indagine condotta da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria nel trimestre 215 presso un campione di imprese dell industria e dei servizi conferma la tendenza al miglioramento dell occupazione. Nel comparto industriale l occupazione destagionalizzata è in lieve miglioramento, a fronte di una sostanziale stabilità del dato grezzo, con tassi di ingresso e di uscita pari al 2,2%. (Figure 15 e 16). Figura 15 Variazione % addetti nel trimestre, indice destagionalizzato e medie mobili Saldo tra ingressi e uscite nell occupazione Industria variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx) Figura 16 La dinamica occupazionale dell industria Saldo Tasso di ingresso Tasso di uscita I primi dati diffusi per il 216 e riferiti alle assunzioni del mese di Gennaio mostrano una contrazione delle assunzioni a tempo indeterminato in Lombardia pari al 39%, una diminuzione in linea con la media nazionale. Sezione 1 L andamento degli indicatori congiunturali 7

8 I I I I I I I I I I I gen-7 apr-7 lug-7 ott-7 gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen-9 apr-9 lug-9 ott-9 gen-1 apr-1 lug-1 ott-1 gen- apr- lug- ott- gen-5 apr-5 lug-5 ott-5 gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen-7 apr-7 lug-7 ott-7 gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen-9 apr-9 lug-9 ott-9 gen-1 apr-1 lug-1 ott-1 gen- apr- lug- ott- gen-7 apr-7 lug-7 ott-7 gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen-9 apr-9 lug-9 ott-9 gen-1 apr-1 lug-1 ott-1 gen- apr- lug- ott- In lieve miglioramento (+,3%) l occupazione per le imprese artigiane (Figura 17), grazie alla crescita del tasso di ingresso al 2,3% (Figura 18). Stabile il dato destagionalizzato. Si confermano le tendenze positive anche nel terziario con i saldi destagionalizzati in miglioramento sia nel commercio che nei servizi (Figure 19 e 2). L occupazione, al lordo dei fattori stagionali, cresce dello,6% nel commercio, mentre è in lieve contrazione (-,3%) nei servizi. Figura 19 Variazione % addetti nel trimestre e medie mobili Saldo tra ingressi e uscite nell occupazione Servizi variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx) Figura 17 Variazione % addetti nel trimestre, indice destagionalizzato e medie mobili Saldo tra ingressi e uscite nell occupazione Artigianato variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx) Figura 2 Variazione % addetti nel trimestre e medie mobili Saldo tra ingressi e uscite nell occupazione Commercio.8 variazione (scala sx) media mobile di 4 termini (scala sx) Indice Destag. (scala dx) Figura 18 La dinamica occupazionale dell artigianato 3. Saldo Tasso di ingresso Tasso di uscita e la CIG decresce a ritmi sempre sostenuti Nel trimestre 215 le ore autorizzate di CIG sono pari a 38,2 milioni, in diminuzione tendenziale del 44,2% rispetto al trimestre Si conferma l elevato peso degli interventi a carattere straordinario e il minor peso della componente ordinaria: sono 23,2 milioni le ore autorizzate di CIGS (il 61% del totale delle ore autorizzate nel trimestre 215),,5 milioni quelle di CIGO (3,1%) e 3,6 milioni di CIGD (9,3%) (Figure 21 e 22). La contrazione della CIG riguarda tutte le componenti, con la CIGO che si riduce del 39,1%, la CIGS del 8 La riduzione della CIG si conferma anche nei mesi di gennaio e febbraio 216, con una riduzione tendenziale del 38,4% che riguarda tutte le componenti ad eccezione della deroga per via di una ripresa delle attività amministrative di concessione. Sezione 1 L andamento degli indicatori congiunturali 8

9 % e la CIGD di oltre l 8%, per le consuete questioni amministrative di blocco delle concessioni. La riduzione della CIG è comune a tutti i comparti e, considerando i settori di attività che ne hanno fatto più ricorso nel trimestre 215, è particolarmente marcata nella meccanica (-28,9%), nell industria e artigianato edile (-65,1%), nel chimico (-56,9%) e nel tessile (-37,4%); sono invece in aumento del 58,5% i provvedimenti autorizzati nel comparto metallurgico. Figura 21 Cassa Integrazione Guadagni Ore Autorizzate Ore di CIG autorizzate - Valori assoluti Ordinaria Straordinaria Deroga non rifinanziata, con un numero di ore autorizzate pari a 12 milioni. Si conferma il ridimensionamento tendenziale della CIG anche in termini di numero di imprese che vi ricorrono e di monte ore utilizzato, sebbene il dato congiunturale risulti in lieve aumento. L indagine congiunturale Unioncamere Lombardia mostra infatti che la quota di aziende industriali che hanno effettivamente utilizzato la CIG scende al 14,6% (erano il 19,1% a fine 214), con la rispettiva quota di ore utilizzate sul monte ore pari al 2,1%. Diminuisce al 6,5% (vs 9,6% del 214) anche la quota di imprese artigiane che sono ricorse alla CIG nel trimestre 215 con la quota sul monte ore utilizzata che scende al di sotto dell 1%. Figura 22 Cassa Integrazione Guadagni Ore Autorizzate Regione Lombardia Ordinaria Straordinaria Deroga Media mobile centrata di 3 termini I I I I I I I I I I I I I I I I Ore di CIG autorizzate - Composizione percentuale % 9% Ordinaria Straordinaria Deroga 5.. 8% 7% % 5% 4% 3% 2% 1% % I I I I I I I I I I I I I I I I Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS Fonte: elaborazioni IRS su dati INPS Si riduce inoltre il numero di lavoratori approvati nelle liste di mobilità 9 che nel trimestre 215 è pari a 3.38 (Figura 23), in flessione su base annua del 69%. Complessivamente nel corso del 215 le ore autorizzate di CIG hanno subito una riduzione di circa 1 milioni (-39,4%) rispetto al 214. L intervento ordinario è sceso a meno di 55 milioni di ore autorizzate nel 215 (-28,9% sul 214), quello straordinario pur rimanendo su livelli elevati (88 milioni di ore, il 56,8% del totale), si è ridotto del 3,4%; è inoltre crollata la Cassa in Deroga (-76,5%), 9 In riferimento ai dati sui lavoratori approvati alle liste di mobilità da parte della Sottocommissione Mobilità/Ammortizzatori sociali in deroga (Regione Lombardia), va specificato che essi non si basano né sulla data dell effettivo licenziamento né sulla data della comunicazione alle Province da parte delle imprese. Fra tali eventi può infatti intercorrere un arco temporale variabile che rende necessario leggere con cautela i dati riferiti ad un arco temporale ristretto. Sezione 1 L andamento degli indicatori congiunturali 9

10 Lombardia 2,1% Figura 23 I lavoratori approvati nelle liste di mobilità Regione Lombardia Valori assoluti ( trimestre ) /91 236/93 Totale Fonte: ARIFL Regione Lombardia Complessivamente nel 215 i lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (CIG totale 1 + Mobilità) in Lombardia sono circa 69 mila e pesano per il 2,1% sull occupazione dipendente, un dato in netto calo rispetto al 3,1% del 214 per via della marcata riduzione di tutte le componenti. Le province dove è maggiore il peso delle situazioni di crisi sull occupazione dipendente si confermano, in ordine di incidenza, Lecco, Brescia, Bergamo e Varese (Figura 24). In diminuzione anche il numero di procedure concorsuali avviate nel trimestre 215 (Figura 25): sono state infatti registrate 839 procedure fallimentari (vs 875 del trimestre 214, -4,1%) e 73 nuovi concordati (rispetto ai 95 dello scorso anno, -23,2%). Figura 24 Lavoratori coinvolti in situazioni di crisi Incidenza sull occupazione dipendente (Gennaio-Giugno 215) Milano Brescia Bergamo Varese Como Lecco Mantova Pavia Cremona Lodi Sondrio a) Stima lavoratori Mobilità La stima dei lavoratori in CIG equivalenti a ore tiene conto dell effettivo tiraggio delle ore di cassa integrazione. Si veda la Nota metodologica. CIG Lecco Brescia Bergamo Varese Mantova Lombard Como Milano Lodi Pavia Cremona Sondrio b) Incidenza % sull occupazione provinciale Fonte: elaborazioni IRS su dati ARIFL Regione Lombardia (Mobilità), INPS (CIG) e Istat (n. occupati). Figura 25 Procedure concorsuali in Lombardia: i fallimenti e i concordati ( ) I I I I I I I I Fonte: Registro delle imprese Fallimento Concordato 1.3 Migliorano ancora le prospettive Dalla seconda metà del 214 l economia lombarda ha registrato una leggera ripresa, sebbene ad un passo ancora molto contenuto che allungherà i tempi di recupero delle perdite rilevanti generate dalla crisi. Sul quadro economico pesano tuttavia il recente rallentamento della domanda internazionale e l instabilità dei mercati finanziari che stanno caratterizzando i primi mesi del 216 e che freneranno ulteriormente i ritmi della ripresa. Il 215 ha chiuso con segnali positivi e di accelerazione nel quarto trimestre, anche in riferimento al mercato del lavoro, con un effetto di trascinamento positivo nel 216. Il quadro complessivo del mercato del lavoro lombardo è comunque critico per l elevato numero di persone senza lavoro o sotto occupate. Inoltre, dopo l impennata di Sezione 1 L andamento degli indicatori congiunturali 1

11 gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen-7 apr-7 lug-7 ott-7 gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen-9 apr-9 lug-9 ott-9 gen-1 apr-1 lug-1 ott-1 gen- apr- lug- ott- gen-6 apr-6 lug-6 ott-6 gen-7 apr-7 lug-7 ott-7 gen-8 apr-8 lug-8 ott-8 gen-9 apr-9 lug-9 ott-9 gen-1 apr-1 lug-1 ott-1 gen- apr- lug- ott- gen-9 apr-9 lug-9 ott-9 gen-1 apr-1 lug-1 ott-1 gen- apr- lug- ott- assunzioni a tempo indeterminato occorsa a fine 215, è probabile per il 216 un consolidamento dei livelli occupazionali raggiunti, ma sarà difficile osservare nuovi significativi miglioramenti. I saldi tra prospettive di aumento e diminuzione dell occupazione rimangono negativi in tutti i settori tranne che nell industria, anche se i segnali di ripresa si riflettono nel loro miglioramento. Anche le previsioni Excelsior per il I trimestre 216 riportano un saldo atteso positivo, che riflette l'andamento stagionale tipico dell'inizio dell'anno, e in miglioramento, pari a unità rispetto alle di un anno fa. Figura 26 Prospettive dell occupazione per il trimestre successivo Saldo tra aumento e diminuzione Industria saldo media mobile 4 termini Figura 28 Prospettive dell occupazione per il trimestre successivo Saldo tra aumento e diminuzione Commercio gen-9 apr-9 lug-9 ott-9 gen-1 apr-1 lug-1 ott-1 gen- saldo apr- lug- ott- media mobile 4 termini Figura 29 Prospettive dell occupazione per il trimestre successivo Saldo tra aumento e diminuzione Servizi saldo media mobile 4 termini Figura 27 Prospettive dell occupazione per il trimestre successivo Saldo tra aumento e diminuzione Artigianato saldo media mobile 4 termini Sezione 1 L andamento degli indicatori congiunturali

12 Il lavoro in Lombardia Dati del quarto trimestre 215 Tasso di occupazione (%) Totale Uomini Donne 65,6% 73% 58,1% +,5 pp sul 214 +,3 pp sul 214 +,6 pp sul 214 Occupazione (migliaia) Totale Agricoltura Industria Costruzioni Servizi in s.s ,6% sul 214-8,4% sul 214-2,7% sul ,3% sul ,1% sul 214 Tasso di disoccupazione (%) Totale Uomini Donne di lunga durata 8,4% 7,6% 9,4% 4% -,1 pp sul 214 +,1 pp sul 214 -,3 pp sul 214 CIG (milioni di ore autorizzate) Totale CIGO CIGS CIGD 38,2,5 23,2 3,6-44,2% sul ,1% sul % sul ,7% sul 214 -,6 pp sul ,1% il tasso di occupazione medio del 215 (+,2pp sul 214) +,7% gli occupati rispetto ai livelli pre-crisi 19,4% i giovani NEET (- 3,3% a/a) 2,1 % l incidenza delle situazioni di crisi sull occupazione dipendente (- 1pp a/a) La presente Nota Congiunturale è realizzata, sulla base dei dati disponibili al 21/3/216, dal gruppo di lavoro IRS diretto da Manuela Samek Lodovici e composto da Federico Iacaruso e Monica Patrizio.