Fagiolo rampicante a raccolta cerosa

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1 UNA REALTÀ PER IL FONDOVALLE CUNEESE Fagiolo rampicante a raccolta cerosa La coltura, quanto meno nell areale piemontese, risulta in diffusione, garantendo redditi soddisfacenti. Nel triennio di prove sono state valutate 7 cultivar: si conferma l interesse per quelle della tipologia «borlotto», le preferite dal mercato, e in questo ambito, soprattutto, e M. Baudino, R. Giordano, M. Cesano, M. Bianco Gli areali di fondovalle del Cuneese, caratterizzati da suoli fertili e da clima mite con significative escursioni termiche giornaliere anche in piena estate, ben si adattano a coltivazioni di fagiolo rampicante destinate alla produzione sia di granella cerosa che secca. In questi ultimi anni si evidenzia una significativa diffusione all interno di aziende diretto-coltivatrici a indirizzo misto (cerealicolo, zootecnico e orticolo). Questo trend di crescita positivo è da attribuire, sostanzialmente, a situazioni economico-commerciali particolarmente interessanti, in grado di assicurare all imprenditore agricolo notevoli risposte economiche. I dati statistici in nostro possesso attribuiscono alla coltura del fagiolo, relativamente agli areali di fondovalle del Piemonte, un investimento medio annuo di circa ha destinati alla produzione di fagiolo da raccolta allo stadio ceroso, con produzioni stimate in circa t. Accanto a questo segmento produttivo si estendono poi significative coltivazioni, in particolare nella fascia pianeggiante compresa tra il Fossanese-Buschese e il Cuneese, di fagiolo destinato alla produzione di granella da raccolta allo stadio di piena maturazione sempre destinato all alimentazione. L impiego a livello locale di una cultivar rampicante denominata Billò, selezionata negli areali centallesi sul finire degli anni 5 e caratterizzata da elevata adattabilità all ambiente e da significativa qualità della granella, ha favorito la diffusione della coltura all interno di aziende agricole dell areale; le statistiche regionali attribuiscono a questo segmento produttivo investimenti medi annui di ha, con produzione di circa 1. t di granella secca. Una stima dei volumi commercializzati e dei prezzi medi di vendita delle produzioni ci porta a valutare una produzione lorda vendibile annua che sfiora i 4 milioni di euro. La diffusione di queste coltivazioni a livello locale è da ascrivere, a nostro avviso, a una serie di fattori particolarmente favorevoli al comparto che possono essere così sintetizzati. Ambiente di coltura adatto alla coltivazione di leguminose da granella caratterizzato, in particolare nella fase centrale estiva, da temperature medioelevate associate a elevata escursione termica giornaliera; a ciò si aggiunge una buona dotazione di elementi fertilizzanti dei suoli e una buona disponibilità di acqua per l irrigazione (foto 2). 1 Il marchio del Consorzio fagiolo di Cuneo (foto 1) Irrigazione per scorrimento (foto 2) Macchina piante canne (foto 3) 2 3 Elevata professionalità del mondo agricolo associata a una marcata attività di assistenza tecnica alle aziende erogata dalle organizzazioni professionali agricole presenti sul territorio. Possibilità di poter utilizzare, in particolare per le coltivazioni destinate alla produzione di granella secca, materiali genetici selezionati in loco e, quindi, particolarmente rispondenti ai cicli di coltivazione estivi e agli areali di produzione del Cuneese. Spiccato sviluppo, a livello aziendale e nella lavorazione del prodotto finale, della meccanizzazione nelle diverse operazioni colturali, con significativa riduzione della manodopera (foto 3). L utilizzo di macchine operatrici studiate e realizzate appositamente per questa coltura da parte anche degli stessi imprenditori di settore ha determinato da un lato l abbattimento dei costi di produzione e dall altro ha offerto alle aziende la possibilità di estendere la coltivazione su superfici sempre maggiori. Significativa presenza nell areale di operatori commerciali (cooperative agricole, commercianti, mercati all origine, ecc.) in grado di assicurare alla produzione locale una significativa penetrazione sui mercati interni nazionali. Costituzione, in questi ultimi anni, del Consorzio di tutela fagiolo Cuneo L INFORMATORE A GRARIO 18/24 77

2 Tabella 1 - Cultivar osservate nel quadriennio 2-23 Cultivar Ditta Tipologia Ambiente di (*) Olter borlotto sperimentazione (*) Royal Sluis borlotto Four Blumen borlotto Semina Olter borlotto Asgrow stregonta Sesti e conduzione Isea segmento arcobaleno dell impianto Olter segmento Concimazione arcobaleno (*) Tipologia di riferimento per l areale per quanto attiene alla produzione di granella da raccolta cerosa. Schema sperimentale Tabella 2 - Caratteristiche dell ambiente di valutazione e della tecnica colturale adottata Trattamenti Rilievi effettuati (foto 1) per dare maggior visibilità alla produzione locale di fagiolo, grazie al coinvolgimento degli operatori agricoli di settore, delle organizzazioni professionali agricole e del mondo commerciale. Questo consorzio, gestito direttamente dai produttori, si pone una serie di obiettivi volti alla valorizzazione delle produzioni locali sia controllando la fase produttiva sia nella promozione del prodotto in fase di commercializzazione. Per cercare di rafforzare questo comparto produttivo a livello nazionale sono state avviate in questi ultimi anni, nell ambito di specifici progetti di ricerca finanziati dalla Regione Piemonte-Assessorato agricoltura e qualità, attività di selezione conservativa per quanto attiene alla tipologia rampicante per produzione di granella secca (cv Billò) e prove di confronto varietale per i materiali destinati alla produzione di granella da raccolta allo stadio ceroso. Le prove qui descritte, relative al confronto tra materiali genetici destinati alla produzione di baccelli da raccolta allo stadio ceroso, sono state condotte dal Servizio tecnico del Consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per l ortofrutticoltura piemontese (Creso) presso il Centro sperimentale orticolo di Boves (Cuneo) nel quadriennio 2-23 con il coordinamento tecnico-scientifico dell Istituto sperimentale per l orticoltura di Montanaso Lombardo (Lodi). Le osservazioni di campo, anche se condizionate dalle situazioni climatico-ambientali dei diversi anni, ci consentono di formulare giudizi generali sulle cultivar a confronto per quanto attiene sia alla produttività sia alla qualità commerciale dei baccelli, aiutando così le scelte degli operatori agricoli del settore. Per contro le attività di selezione conservativa poste in atto sulla cv Billò destinata alla produzione di granella secca stanno fornendo, al momento, primi interessanti risultati in grado nel breve periodo di modificare significativamente la qua- 78 L INFORMATORE A GRARIO 18/24 lità delle produzioni locali, conferendo maggiore tipicità al prodotto piemontese. Materiali e metodi Nella tabella 1 si elencano le cultivar di fagiolo rampicante per la produzione di granella cerosa valutate nel quadriennio 2-23, mentre in tabella 2 si riportano le modalità di conduzione delle prove in sintesi. Risultati Centro sperimentale orticolo di Boves (Cuneo) (57 m slm). Terreno tendenzialmente sciolto, ricco in scheletro; buona dotazione di sostanza organica ed elementi minerali; reazione subacida. Coltura precedente: prato o cereale intercalare La semina è stata effettuata a partire dalla 3 a decade di maggio sino alla 1 a decade di giugno. Per ogni singola postarella sono stati posti a dimora 4-5 semi interrati a 2-3 cm,9 m tra le file della bina e 1,3 m tra le bine; cm tra le postarelle sulla fila; investimento medio di 1,76 postarelle/m 2. Terreno senza rincalzature. Irrigazione localizzata con manichetta forata (T-Tape) disposta lungo la fila con fori distanti 25 cm In autunno 35 t/ha di letame bovino prima dell aratura; pre-trapianto 35 kg/ha di complesso ; ad allegagione primi baccelli e inizio maturazione 5 kg/ha di nitrato potassico I materiali sono stati valutati in prove di 1 e 2 livello. 1 livello: parcella unica di valutazione di 4 postarelle (1 a fase di osservazione); 2 livello: blocco randomizzato con tre replicazioni e parcelle elementari di 2 postarelle (schema adottato sui materiali giudicati positivamente nei cicli precedenti e/o interessanti per l areale) Per la difesa sono stati utilizzati, nelle diverse fasi colturali in base all andamento stagionale e alla presenza dei fitofagi, prodotti chimici autorizzati sulla coltura e rispondenti agli indirizzi di difesa integrata Valutazione delle caratteristiche vegetative delle piante (vigoria, copertura fogliare, struttura pianta). Suscettibilità delle singole linee per quanto concerne gli aspetti fitosanitari. Resa produttiva valutata pesando, a ogni singola raccolta, la produzione della parcella; elaborazione di ipotetiche rese a ettaro dei diversi materiali genetici posti a confronto. Valutazione delle caratteristiche qualitative del baccello e della granella (numero medio di semi/baccello, dimensioni della granella, resa allo sgrano, caratteristiche di colore e screziatura della granella, ecc.). Valutazione degli aspetti commerciali dei baccelli In base alle esigenze del mercato si sono apportate, nel tempo, modifiche alle attività sperimentali: si è cercato di concentrare l attenzione su materiali genetici riconducibili alla tipologia «borlotto», particolarmente accetta dal mercato, scartando nell ultimo periodo cultivar che presentavano baccelli riconducibili alla tipologia «stregonta» (granella reniforme, distanziata, tegumento con screziature violacee della superficie) e mantenendo ancora in osservazione materiali genetici riconducibili al segmento «Arcobaleno», caratterizzato da cicli di maturazione medio-precoci. Per quanto attiene alle rese unitarie, i valori rilevati nel 23 evidenziano una sensibile contrazione; questo è da attribuire esclusivamente a un andamento stagionale anomalo (elevate temperature con scarsa escursione termica giornaliera) che ha condizionato sensibilmente la fase di allegagione e la qualità stessa dei baccelli. I valori medi del quadriennio tuttavia possono esprimere pienamente le potenzialità delle linee rapportate all ambiente di coltivazione piemontese. Nel grafico 1 si riportano i valori relativi alle produzioni medie rilevate nel quadriennio, espresse come produzione commerciale a ettaro di baccelli raccolti allo stadio di maturazione cerosa, e al peso medio dei baccelli. L analisi dei valori ci consente, pur tenendo conto delle avverse situazioni meteorologiche che hanno caratterizzato la fase di maturazione nel 23, di esprimere alcune valutazioni circa i materiali posti a confronto. Per quanto attiene alla produttività si evidenziano interessanti riposte produttive per molti materiali a confronto. I risultati più interessanti si sono raggiunti utilizzando materiali genetici riconducibili alla tipologia «borlotto», utilizzando le cultivar e. Giudizio positivo si esprime inoltre per la cv, con produzioni medio-elevate particolarmente interessanti nelle annate caratterizzate da elevate temperature e forte illuminazione, e per, giudicata positivamente per la produttività mentre evidenzia caratteristiche della granella poco rispondenti alle richieste del mercato. Produzioni leggermente inferiori alla media di campo si riscontrano, per contro, con, e. Per quanto concerne la precocità di maturazione spicca, nel segmento di maturazione precoce, la cv (segmento produttivo «Arcobaleno»), caratterizzata da piante con medioelevata allegagione nella parte medio-

3 Grafico 1 - Produzione (*) e peso dei baccelli nel quadriennio di prove Grafico 2 - Suddivisione della produzione in base al numero di semi per baccello Produzione (t/ha) Produzione Peso baccello Peso baccello (g) % Semi/bacello (n.): (*) Frutto di una stima in base alla produzione parcellare. basale e buona concentrazione della fase di maturazione, con anticipi produttivi stimati in circa 7-8 giorni rispetto alle tipologie di riferimento («borlotto» e «stregonta»). Per contro, cicli di maturazione più tardivi rispetto alla media di campo si rilevano, nelle varie osservazioni, per, con leggeri posticipi (+3-5 giorni) della fase di maturazione. Le pezzature medie dei baccelli rilevate nel quadriennio, seppur condizionate dalle situazioni meteorologiche nelle diverse annate, si attestano su valori medioelevati per tutti i materiali genetici posti a confronto; una spiccata stabilità di calibro si rileva sui genotipi di riferimento per l areale, quali e, mentre per quanto attiene alla cv si riscontrano, in situazioni di elevate temperature, contrazioni significative dei pesi medi dei baccelli. Le elevate temperature registrate nella fase estiva 23 hanno condizionato altresì il peso medio dei baccelli di, con significativa riduzione dei calibri rispetto alle osservazioni condotte nei due anni precedenti. Un elemento fondamentale per la valutazione delle cultivar è rappresentato dalla qualità, intesa sia come aspetto esteriore dei baccelli (forma, dimensione, falcatura, colorazione esterna, resistenza alle manipolazioni, ecc.) sia come disposizione e caratteristiche della granella (forma del seme, uniformità dei calibri, numero di Cultivar semi per baccello, screziature esterne dei tegumenti, resa allo sgrano, ecc.). Per valutare meglio le caratteristiche dei materiali posti a confronto nella presente ricerca sono stati verificati, quindi, alcuni parametri relativi alla qualità dei baccelli; le valutazioni sono state condotte su campioni di 3 kg di produzione commerciale (rappresentativi dell intero lotto di produzione) prelevati nelle tre staccate. In tabella 2 si riportano le percentuali di baccelli contenenti 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 semi all interno, relativamente alle cultivar oggetto di valutazione. I valori riportati evidenziano comportamenti molto simili per i materiali riconducibili alla tipologia «borlotto» a eccezione della cv, che presenta una maggior percentuale di baccelli con meno di 7 semi all interno. Per le altre cultivar (segmento «stregonta» e «Arcobaleno») i valori si equivalgono sostanzialmente; presenta, tuttavia, maggiori incidenze percentuali di baccelli con ridotto numero di semi rispetto alle altre due cultivar a confronto. In tabella 3 si riportano alcune indicazioni relative alle caratteristiche della granella (peso medio della granella e resa allo sgrano) rilevate nel quadriennio di osservazione utilizzando solo baccelli contenenti da 5 a 9 semi. Per quanto attiene alle rese allo sgrano rilevate nel quadriennio (parametro particolarmente interessante per l acquirente finale del prodotto), i valori riportati in tabella 3 evidenziano rese particolarmente interessanti per e ( 55%); presenta una resa leggermente inferiore derivante, in particolare, da una ridotta pezzatura della granella e si posiziona su livelli mediobassi (45%), con forte penalizzazione in situazioni di elevata temperatura dell aria., per contro, conferma elevata resa alla sgranatura, con percentuali simili alle due tipologie «borlotto» di riferimento; i materiali inseriti nel segmento «Arcobaleno» presentano baccelli di medio peso ma con scarsa resa allo sgrano; le percentuali minori si riscontrano per con valori che non raggiungono il 45%. Per quanto concerne il valore di peso medio della granella cerosa rilevato nel quadriennio, si evidenziano pezzature elevate del seme per (1,72 g/seme), superiori a e a So- L INFORMATORE A GRARIO 18/24 79

4 Fagiolo Presentazione dei fagioli del Cuneese lista. Per e si riscontra, oltre al peso elevato della granella, anche una buona colorazione e screziatura dei tegumenti esterni del seme, caratteristiche particolarmente apprezzate dal mercato. Nel segmento «borlotto» la cv presenta buona colorazione e screziatura, associata tuttavia a pezzature medio-piccole del seme con conseguente riduzione di resa allo sgrano. La cv, riconducibile alla tipologia «stregonta» particolarmente diffusa nella seconda metà degli anni 9, presenta pesi medi della granella interessanti (1,54 g) anche se la colorazione dei tegumenti, e in particolare la screziatura del seme, non sono particolarmente accette dal mercato. evidenzia pezzature medio-piccole della semente associata a colorazione bianco tenue della superficie, con screziature rossastre del seme appena accennate in fase di piena maturazione. presenta granella medio-piccola con screziature violacee; in fase di piena maturazione la granella tende ad assumere tonalità di fondo grigiastre. Descrizione sintetica e giudizio d insieme delle cv valutate nel quadriennio Questo materiale genetico risulta ancora oggi la tipologia di riferimento per l areale piemontese; le buone caratteristiche qualitative dei baccelli (in particolare l elevata dimensione della granella unita a una buona colorazione e screziatura del seme e da una elevata resa allo sgrano), associate a elevata produttività delle piante, offrono buone garanzie di reddito ai produttori locali. Attualmente si stima che il 65-7% dell intero comparto varietale sia attribuibile a. La se- 8 L INFORMATORE A GRARIO 18/24 mente utilizzata deriva, di norma, da attività di selezione e riproduzione condotte da parte della ditta distributrice sia nell areale di produzione cuneese sia in ambienti del Sud America (Cile); quella locale viene di norma utilizzata per le semine anticipate in quanto la sua più rapida emergenza evita problemi fitopatologici legati a presenza di alterazioni al piede delle giovani plantule. La cultivar presenta piante mediamente vigorose, con fogliame verde medio e dimensioni medio-elevate; buona copertura fogliare e sanità. I baccelli sono allungati, leggermente falcati nella parte distale; sfondo bianco crema con screziature rosse; media resistenza alle manipolazioni; ciclo di maturazione medio-tardivo. La granella è medio-serrata, caratterizzata da seme di colore bianco crema con screziature rosso vivace; in fase di piena maturazione la semente è particolarmente marcata all interno del baccello, con evidente rigonfiamento dei tegumenti esterni. Ciclo di maturazione medio; media concentrazione della fase di raccolta; baccelli particolarmente adatti all incassettamento; sgrano medio agevole con buona resa in granella. Giudizio d insieme. Positivo per forma e dimensione dei baccelli e qualità della granella particolarmente rispondenti alle esigenze del mercato. Si consiglia di utilizzare semente riprodotta in loco per le semine precoci. Questa cultivar è stata utilizzata per alcuni anni nell areale quale alternativa a. In alcune semine si sono evidenziate presenze di piante «fuori tipo» con conseguente deprezzamento delle produzioni. Le piante presentano, di norma, vigoria medio-elevata con fogliame verde medio poco coprente; buona regolarità di sviluppo; medio-elevata capacità di allegagione. I baccelli si presentano di norma lunghi, tendenzialmente falcati nella parte distale, tendenzialmente rotondeggianti con granella prominente; colore di fondo bianco crema con screziature rosso vivace di ottimo aspetto. La granella è reniforme allungata, disposta lungo i tegumenti del baccello; medio-contenuta pezzatura in maturazione cerosa; in fase avanzata di maturazione cerosa si manifestano rigonfiamenti evidenti dei tegumenti esterni del baccello in corrispondenza della semente; media resa allo sgrano, buona tolleranza dei baccelli alle manipolazioni, facile sgranatura. Ciclo di maturazione leggermente anticipato rispetto a, con media concentrazione di maturazione. Giudizio d insieme. Moderatamente positivo per le caratteristiche dei baccelli; tendenzialmente negativo per la scarsa pezzatura della semente, per la ridotta omogeneità dei lotti di seme e per l eccessiva falciatura dei baccelli. Di recente introduzione nel panorama varietale, presenta piante di vigoria medio-elevata, con fogliame verde medio mediamente coprente. I dati produttivi confermano ottime potenzialità produttive, specie con elevate temperature (estate 23). I baccelli si presentano tendenzialmente allungati e appiattiti; tegumenti larghi, ben colorati di rosso con tendenza ad assumere tonalità cupe marcate in piena maturazione. La granella è tendenzialmente reniforme, con peso medio-basso; semente distanziata all interno dei baccelli; colore di fondo bianco crema chiaro con leggere screziature rosso, dapprima poco marcate e poi di medioelevata intensità in fase di piena maturazione cerosa. Agevole lo sgrano, medio-scarsa la resa alla sgranatura. I bac-

5 celli che non hanno ancora raggiunto un giusto grado di maturazione, anche se evidenziano buona colorazione dei tegumenti esterni, presentano alterazioni in fase di sgrano, con distacco della pellicola interna dei tegumenti, mentre la granella, tendenzialmente piccola, presenta colorazione biancastra con ridotte screziature. Ciclo di maturazione intermedio (come ). negativo per le ridotte rese allo sgrano e per la scarsa screziatura dei semi. Tendenzialmente positivo per produttività in situazioni di elevate temperature, con buona capacità di allegagione. Consigliabile nelle aree di pianura dove si possono raggiungere elevati livelli di temperatura. Cultivar derivante da un attività di selezione condotta all interno di una popolazione di fagiolo rampicante «borlotto». Le piante evidenziano una buona vigoria vegetativa con fogliame mediamente coprente di colore verde medio chiaro; buona uniformità di vigore delle piante all interno delle parcelle. In questo contesto sperimentale la cultivar conferma ottime caratteristiche dei baccelli associate a buone performance produttive delle piante. I baccelli, tendenzialmente allungati e leggermente falcati nella parte distale, presentano al suo interno granella tendenzialmente ravvicinata, con conseguente rigonfiamento dei tessuti esterni. Il seme è reniforme, compresso ai poli; colore di fondo bianco crema con screziature rosso vivace medio-marcato brillante. Buona produttività delle piante anche in situazioni ambientali difficili caratterizzate da elevate temperature. Maturazione media in linea con le altre tipologie varietali saggiate; fase di raccolta mediamente concentrata con ottima resa allo sgrano. Le buone caratteristiche qualitative dei baccelli e della granella hanno contribuito alla diffusione della cultivar a livello locale; attualmente questo materiale può essere considerato l unica alternativa a ; adatto anche a semine precoci con buona uniformità di emergenza delle piante. Giudizio d insieme. Positivo per la produttività, per la qualità della granella (colore, forma, dimensione e screziatura), per la resa allo sgrano e per la qualità dei baccelli. Tabella 3 - Resa allo sgrano e peso della granella cerosa Cultivar Resa allo sgrano (%) Peso granella cerosa (g) 55,33 1,51 49,7 1,36 45,53 1,46 55, 1,72 54,97 1,54 48,4 1,3 44,37 1,44 Sono stati utilizzati solo i semi provenienti da baccelli che ne contenevano da 5 a 9. La cultivar, riconducibile alla tipologia «stregonta», presenta piante di elevata vigoria vegetativa, con fogliame ben coprente di colore verde medio intenso. I baccelli sono allungati, tendenzialmente falcati nella zona distale; in sezione si presentano a forma ellittica con granella distanziata. Il seme è reniforme allungato, di medio-elevata dimensione; colore di fondo della granella bianco crema con screziature marcate del seme rosso cupo-violacee. La screziatura del seme non risponde agli attuali standard qualitativi richiesti dal mercato, orientato ormai verso linee a seme screziato di rosso (tipologia «borlotto»). La ridotta domanda del mercato ha determinato, in questi ultimi anni, una netta flessione dell utilizzo di questa tipologia varietale, tanto che attualmente si può stimare una diffusione della tipologia varietale su circa il 4-5% dell intera superficie investita. I baccelli presentano ottime colorazioni esterne e buona resistenza dei tegumenti alle manipolazioni. Maturazione medio-concentrata, almeno nel materiale testato; medie rese allo sgrano, medio-elevata produttività; facile la sgranatura con ottime rese in granella. Giudizio d insieme. Negativo per le tonalità di screziatura della granella; positivo per la buona colorazione dei tegumenti esterni dei baccelli, per l adattabilità alle diverse situazioni climatiche, per le rese unitarie e per la buona concentrazione della fase di maturazione. Cultivar riconducibile, per tipologia, al segmento «Arcobaleno», con cicli di maturazione significativamente precoci e medio-buona concentrazione della fase di raccolta. La cultivar ben si adatta a periodi estivi caldi, con una buona allegagione anche nella zona basale delle piante e con buona colorazione dei baccelli. Questi si presentano tendenzialmente appiattiti a sezione ellittica; tegumenti larghi, piatti; seme disposto lungo la linea di sutura, distanziato. Colore di fondo dei tegumenti rosso marcato vinoso con elevata suscettibilità alle ammaccature. La granella è reniforme, medio-piccola; colore di fondo bianco crema con screziature marcate rosso vinoso-violacee. A maturazione avanzata il seme assume tonalità di fondo grigiastre. Medio-scarsa resa alla sgranatura; ciclo di maturazione significativamente anticipato e concentrato. Consigliabile negli areali di pianura in situazioni di elevata temperatura; adatto a semine anticipate. Necessita di apporti frazionati e costanti di acqua per esprimere al meglio le proprie potenzialità negativo per la qualità della granella, non rispondente alle esigenze del mercato; positivo per i cicli precoci di semina a motivo della buona colorazione e brillantezza dei tegumenti esterni dei baccelli. La cultivar presenta piante di vigoria medio-elevata, con fogliame verde scuro, lanceolato, ben coprente; buona omogeneità di sviluppo dei soggetti all interno della parcella; maturazione dei baccelli scalare lungo l asse della pianta con conseguente posticipo della fase di raccolta. Conferma, anche in situazioni ambientali difficili come quelle del 23, elevata produttività. I baccelli sono tendenzialmente appiattiti e allungati; alcuni, in particolare nella zona basale della pianta, evidenziano una leggera falciatura terminale; colore di fondo dei tegumenti esterni rosso vivo molto marcato con scarsa presenza di zone biancastre; in maturazione iniziale evidenzia una tonalità di fondo verdastra, mentre a piena maturazione i tegumenti raggiungono tonalità vinose poco attraenti. Adatto a coltivazioni in zone calde e/o per produzioni nella fase centrale estiva. I baccelli sono poco tolleranti alle manipolazioni con evidenti alterazioni di colore in post-raccolta. La granella è reniforme, leggermente rotondeggiante, di medio-scarsa pezzatura; colore di fondo bianco verdastro con tonalità bianche marcate in maturazione avanzata; screziature rossastre appena accennate e poco evidenti sui semi in fase avanzata di maturazione; tegumenti del baccello ben saldati tra loro, con conseguente difficoltà allo sgrano; ridotte rese in granella. negativo per la scarsa qualità della granella (mancanza di screziature del seme), poco rispondente alle esigenze del mercato. Michele Baudino Roberto Giordano Matteo Cesano Mauro Bianco Centro sperimentale di Boves (Cuneo) Consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per l ortofrutticoltura piemontese, Cuneo michele.baudino@cresoricerca.it L INFORMATORE A GRARIO 18/24 81

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