APPARATO LOCOMOTORE FRATTURE,DISTORSIONI LUSSAZIONI, AMPUTAZIONI

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1 APPARATO LOCOMOTORE FRATTURE,DISTORSIONI LUSSAZIONI, AMPUTAZIONI A cura del Monitore C.R.I. Antonio Napolitano Delegato Tecnico Provinciale Giovani C.R.I. Area Salute

2 EVENTO TRAUMA MALORE AMBIENTE PERICOLOSO

3 APPARATO LOCOMOTORE scheletro articolazioni muscoli

4 LO SCHELETRO

5 LE FUNZIONI DELLO SCHELETRO sostegno protezione movimento

6 LO SCHELETRO E COMPOSTO DA OSSA OSSA LUNGHE OSSA PIATTE OSSA CORTE

7 OSSA LUNGHE ESEGUONO LA FUNZIONE DI UNA LEVA MECCANICA ( ESSENZIALE PER IL SOLLEVAMENTO )

8 OSSA PIATTE ESEGUONO LA FUNZIONE CONTENITIVA E PROTETTIVA DEGLI ORGANI INTERNI

9 OSSA CORTE ESEGUONO LA FUNZIONE DI ARTICOLAZIONE ( ESSENZIALE PER IL MOVIMENTO RAFFINATO )

10 LE OSSA

11 MIDOLLO OSSEO E UNA SOSTANZA GRASSOSA CONTENUTA NELLA CAVITA DELLE OSSA GARANTISCE LA FUNZIONE EMOPOIETICA ( PRODUZIONE DEI GLOBULI ROSSI, GLOBULI BIANCHI E PIASTRINE )

12 FRATTURA E UNA INTERRUZIONE DI CONTINUITA DI UN OSSO ( E UNA LESIONE DI UN OSSO IN UNO O PIU PUNTI ) SPESSO LA CAUSA E TRAUMATICA A VOLTE E PATOLOGICA

13 LA FRATTURA E MOLTO FREQUENTE NEI SEGUENTI CASI : FERITO ESPULSO DA UN VEICOLO CADUTA DA UN ALTEZZA SUPERIORE AI 3 MT FERITE PENETRANTI DEL CAPO, DEL TORACE O DELL ADDOME DECESSO DI UN PASSEGGERO PRESENTE NELLO STESSO VEICOLO

14 LE CLASSIFICAZIONI DELLA FRATTURA

15 FRATTURA INCOMPLETA L OSSO NON SI E DIVISO IN DUE MONCONI FRATTURA COMPLETA L OSSO SI E DIVISO IN DUE MONCONI FRATTURA COMMINUTA L OSSO SI E DIVISO IN NUMEROSI FRAMMENTI

16 FRATTURA CHIUSA IL TESSUTO MUSCOLARE E LA CUTE ATTORNO LA FRATTURA SONO INTEGRI FRATTURA APERTA ( ESPOSTA ) IL TESSUTO MUSCOLARE E LA CUTE ATTORNO LA FRATTURA NON SONO INTEGRI PER CUI I MONCONI DELL OSSO FRATTURATO DIVENTANO VISIBILI E POSSONO ANCHE SPORGERE ALL ESTERNO

17 FRATTURA COMPOSTA I MONCONI OSSEI SONO ALLINEATI FRATTURA SCOMPOSTA I MONCONI OSSEI NON SONO ALLINEATI

18 FRATTURA CHIUSA FRATTURA INCOMPLETA

19 FRATTURE CHIUSE FRATTURE COMPLETE FRATTURE COMPOSTE FRATTURE COMMINUTE

20 FRATTURE CHIUSE FRATTURE COMPLETE FRATTURE SCOMPOSTE

21 FRATTURA CHIUSA FRATTURA COMPLETA FRATTURA COMPOSTA FRATTURA ESPOSTA FRATTURA COMPLETA FRATTURA SCOMPOSTA

22 IL TRAUMA PUO ESSERE DIRETTO LA FRATTURA E NEL PUNTO IN CUI C E STATO IL CONTATTO INDIRETTO LA FRATTURA E DISTANTE DAL PUNTO IN CUI C E STATO IL CONTATTO

23 SINTOMI E SEGNI DOLORE FORTE E BEN LOCALIZZATO MANCATA FUNZIONALITA EVENTUALE DEFORMAZIONE

24 GONFIORE L INFORTUNATO NON CARICA IL PESO SULLA PARTE LESA POSSIBILE STATO DI SHOCK

25 COMPLICAZIONI INFEZIONE LESIONE DEI VASI SANGUIGNI, NERVI, MUSCOLI E CUTE EMORRAGIA INTERNA EMBOLIA GRASSOSA SHOCK NEUROGENO DANNI PERMANENTI CIRCOLAZIONE SANGUIGNA ALTERATA

26 PRIMO SOCCORSO DELLE FRATTURE IMMOBILE NELLA POSIZIONE IN CUI LO TROVIAMO (POSIZIONE ANTALGICA) NON TOGLIAMO MA TAGLIAMO GLI ABITI SE NECESSARIO IMMOBILIZZARE LA ZONA LESA

27 COPRIRE L INFORTUNATO POSIZIONE ANTISHOCK COMPATIBILE CON IL TRAUMA NON DARE DA BERE

28 ESEMPI DI IMMOBILIZZAZIONI

29 FRATTURA DEL BRACCIO

30 FRATTURA DELL AVAMBRACCIO

31 FRATTURA DELLA CLAVICOLA

32 FRATTURA DELLA GAMBA

33 PRIMO SOCCORSO DI UNA FRATTURA ESPOSTA EMOSTASI DELLE EVENTUALI EMORRAGIE PROTEGGERE I MONCONI OSSEI IMMOBILIZZARE L ARTO FRATTURATO

34 I TRAUMI CRANICI FRATTURE DELLE OSSA FACCIALI, CRANIO, DELLE VERTEBRE CERVICALI DEL COMMOZIONE CEREBRALE CONTUSIONE CEREBRALE SCUOTIMENTO EMATOMA CEREBRALE DELL ENCEFALO, SENZA LESIONE SCUOTIMENTO DELL ENCEFALO, CON LESIONE EMORRAGIA EXTRADURALE (ARTERIOSA), SUBDURALE (VENOSA)

35 FRATTURA CRANICA CON EMORRAGIA CEREBRALE

36 FRATTURA FOSSA CRANICA ANTERIORE FRATTURA FOSSA CRANICA MEDIA

37 SINTOMI E SEGNI DEI TRAUMI CRANICI EMORRAGIA DA ORECCHIO E/O NASO, ALTERAZIONE O PERDITA DELLA COSCIENZA, CEFALEA, VOMITO, BRADICARDIA, VERTIGINI, AGITAZIONE PRIMA CONFUSIONE E TORPORE DOPO, FEBBRE, EPILESSIA, AMNESIA, EMIPLEGIA, DISTURBI ALLA VISTA, DISTURBI ALL UDITO, AFASIA, DISTURBI RESPIRATORI, ANISOCORIA PUPILLARE, MIOSI, MIDRIASI

38 PRIMO SOCCORSO MANTENERE IL CAPO IMMOBILE EVITARE LA POSIZIONE ANTISHOCK SORVEGLIARE LE FUNZIONI VITALI INFORTUNATO SOTTO OSSERVAZIONE PER 48 ORE ( ATTENZIONE ALL INTERVALLO LUCIDO )

39 I TRAUMI TORACICI VOLET COSTALE PNEUMOTORACE

40 VOLET COSTALE E IL DISTACCO DALLA PARETE TORACICA DI PIU COSTOLE CONTIGUE FRATTURATE QUANDO IL PAZIENTE INSPIRA LA PARTE FRATTURATA FLETTE VERSO L INTERNO (RESPIRAZIONE PARADOSSA )

41 PNEUMOTORACE PNEUMOTORACE APERTO ATTRAVERSO UNA FERITA PENETRANTE L ARIA DALL ESTERNO ENTRA NELLA CAVITA TORACICA. IL POLMONE COLLASSA PNEUMOTORACE CHIUSO ATTRAVERSO LA PERFORAZIONE DEL POLMONE IN SEGUITO A FRATTURA COSTALE L ARIA DAL POLMONE ENTRA NELLA CAVITA TORACICA. IL POLMONE COLLASSA

42 LA COLONNA VERTEBRALE

43 LA VERTEBRA

44 IL MIDOLLO SPINALE E CONTENUTO NEL CANALE VERTEBRALE IL CANALE VERTEBRALE E COSTRUITO DALLA SOVRAPPOSIZIONE DELLE VERTEBRE IL MIDOLLO SPINALE SERVE A TRASMETTERE GLI IMPULSI NERVOSI DALL ENCEFALO AL CORPO UMANO, E DAL CORPO UMANO ALL ENCEFALO

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46 I TRAUMI ALLA COLONNA VERTEBRALE FRATTURA SENZA SPOSTAMENTO ( ASSENZA DI LESIONE MIDOLLARE ) FRATTURA DELLE VERTEBRE MA IL MIDOLLO SPINALE E INTATTO FRATTURA CON SPOSTAMENTO ( PRESENZA DI LESIONE MIDOLLARE ) FRATTURA DELLE VERTEBRE ED IL MIDOLLO SPINALE E DANNEGGIATO

47 TRAUMI SPINALI QUANDO SOSPETTARE UN TRAUMA SPINALE? INCIDENTE AUTOMOBILISTICO TUFFI CADUTA ACCIDENTALE TORSIONI O STIRAMENTI BRUSCHI

48 BARELLA A CUCCHIAIO

49 TAVOLA SPINALE

50 COLLARI CERVICALI

51 EQUIPAGGIAMENTO E INDISPENSABILE, PER IL SUCCESSO DEL TRATTAMENTO, UN ADEGUATO EQUIPAGGIAMENTO

52 LE ARTICOLAZIONI IN UN ARTICOLAZIONE DUE OSSA SONO IN MOVIMENTO RECIPROCO L ARTICOLAZIONE SI MANTIENE STABILE GRAZIE AI LEGAMENTI ( CORDONI DI ELEVATA ELASTICITA )

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54 I TRAUMI DELLE ARTICOLAZIONI DISTORSIONI LUSSAZIONI FRATTURE

55 LE DISTORSIONI ECCESSIVO, DOLOROSO E POTENZIALMENTE DANNOSO MOVIMENTO DELL ARTICOLAZIONE I CAPI ARTICOLARI SI DISTANZIANO MA IMMEDIATAMENTE TORNANO ALLA LORO POSIZIONE INIZIALE POSSIBILE DISTENSIONE O LACERAZIONE DEI LEGAMENTI

56 LE LUSSAZIONI I CAPI ARTICOLARI SI DISTANZIANO MA NON TORNANO ALLA LORO POSIZIONE INIZIALE POSSIBILE DISTENSIONE O LACERAZIONE DEI LEGAMENTI

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58 IN CASO DI DISTORSIONE IL MOVIMENTO DELL ARTICOLAZIONE E POSSIBILE ( ALMENO ALL INIZIO DEL TRAUMA ) IN CASO DI LUSSAZIONE IL MOVIMENTO DELL ARTICOLAZIONE E IMPOSSIBILE ( DALL INIZIO DEL TRAUMA )

59 PRIMO SOCCORSO SLACCIARE GLI INDUMENTI CHE STRINGONO L ARTICOLAZIONE ARTICOLAZIONE A RIPOSO ARTICOLAZIONE SOLLEVATA FASCIATURA COMPRESSIVA APPLICARE GHIACCIO IN CASO DI LUSSAZIONE IMMOBILIZZARE COME SE FOSSE UNA FRATTURA NON ESEGUIRE LA RIDUZIONE DELLA LUSSAZIONE

60 I MUSCOLI MUSCOLI SCHELETRICI MUSCOLI DEGLI ORGANI INTERNI

61 I MUSCOLI SCHELETRICI VENTRE TENDINE

62 HANNO UN CORPO CENTRALE (VENTRE) E STRUTTURE FILIFORMI (TENDINI) CHE HANNO UNA ELEVATA RESISTENZA FISICA RIVESTONO LE OSSA HANNO UNA CONTRAZIONE VOLONTARIA

63 MUSCOLI DEGLI ORGANI INTERNI

64 HANNO UNA STRUTTURA LISCIA RIVESTONO LE PARETI DEGLI ORGANI INTERNI HANNO UNA CONTRAZIONE INVOLONTARIA

65 I TRAUMI DEL SISTEMA MUSCOLARE EMATOMI STIRAMENTI MUSCOLARI STRAPPI MUSCOLARI ROTTURA MUSCOLARE CRAMPI

66 LA SINDROME DA SCHIACCIAMENTO

67 COME PREVENIRLA

68 AMPUTAZIONE EMOSTASI APPLICARE MEDICAZIONE STERILE SULLA FERITA AVVOLGERE LA PARTE AMPUTATA IN UNA GARZA E CONSERVARLA IN UNA BUSTA DI PLASTICA RIPORRE TALE BUSTA IN UN CONTENITORE DI PLASTICA COLMO DI GHIACCIO TRITATO RIPORTARE SUL CONTENITORE L ORA DELL INCIDENTE

69 P.L.S. PER TRAUMATIZZATI ESEGUIRE LA MANOVRA GARANTENDO L ALLINEAMENTO DELLA TESTA- COLLO -TRONCO

70 CONCLUSIONI IN PRESENZA DI UN EVENTO TRAUMATICO SOSPETTARE SEMPRE LA PRESENZA CONTEMPORANEA, ANCHE IN SEDE ANATOMICHE DISTINTE E DISTANTI, DI MOLTEPLICI TRAUMI IL NOSTRO SOCCORSO E DUNQUE RIVOLTO AD UN POLITRAMAUTIZZATO