VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE ZONA D6 RELAZIONE TECNICA OPERE DI URBANIZZAZIONE

Transcript

1 PROVINCIA DI ANCONA COMUNE DI CAMERANO VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE ZONA D6 RELAZIONE TECNICA OPERE DI URBANIZZAZIONE a cura di: Dott. Arch. Pasquale Piscitelli Via I Maggio 142/b Ancona Tel. 071/ Fax. 071/ e_mail: pp@archpasquale.191.it

2 Le opere di urbanizzazione primarie previste all interno del comparto saranno realizzate a carico della proprietà a scomputo degli oneri da corrispondere al comune come indicato nello schema di convenzione stipulato dal Notaio Alessandra Cerreto, Repertorio n e Raccolta n La variante al progetto interessa: - viabilità - rete smaltimento acque meteoriche - rete pubblica illuminazione - reti gas ed enel Viabilità. Il progetto viario riguarda la realizzazione del nuovo tracciato di via Farfisa in relazione alla variante al PRG. La lunghezza della strada è di circa 410 ml e l andamento è prevalentemente pianeggiante. La sezione stradale ha una larghezza complessiva di 12,00 m ed è formata da due corsie stradale con banchina. Sono inoltre previsti due marciapiedi di 1,50 m ai lati della strada. La struttura del corpo stradale è formata dai seguenti strati: tout-venant di cava 40 cm terreno stabilizzato a calce 25 cm conglomerato bituminoso (binder) 8 cm conglomerato bituminoso (tappeto) 3 cm I marciapiedi saranno realizzati con un massetto in calcestruzzo (8 cm), tappeto di usura in conglomerato bituminoso (3 cm) e rifiniti in destra e sinistra con cordoli in cls (10x30 cm). Con il nuovo assetto viario le aree già destinate a parcheggio pubblico verranno distribuite secondo il nuovo disegno mantenendo le identiche prerogative già approvate in fase di permesso di costruire del comparto D6 e specificatamente sono state individuate, oltre che nel lotto e in copertura dell edificio del lotto B, anche nella zona

3 individuata dal P.R.G. come F4 (area 1) e F4 (area2). Relativamente allo standard di parcheggio anche con questa soluzione si è verificato il largo soddisfacimento sia della dotazione prevista dal P.R.G. sia quella indicata dalla legge regionale 26\99 in materia di pianificazione nel settore del commercio. In base all'art. 61 comma 6 del REC le superfici F4 destinate a parcheggio saranno pavimentate mediante manufatti ad alta permeabilità posati su materiale arido riempito di terreno vegetale. Inoltre lo stesso articolo prevede che nelle suddette aree sia piantato 1 albero ad alto fusto ogni 25 mq di superficie, ne deriva: mq/25= alberi. Verranno quindi piantumati circa alberi ad alto fusto di essenza tipica del luogo, come indicato nella relazione botanico-vegetazionale. Rete smaltimento acque meteoriche. La nuova rete fognaria comunale verrà realizzata nell ambito dei lavori di costruzione delle opere di urbanizzazione primaria degli edifici commerciali-industriali Lotto D6 nel Comune di Camerano. Nella zona interessata dallo studio verranno confluite solo le acque meteoriche del bacino stradale in quanto per gli insediamenti produttivi è previsto un altro tracciato. Il progetto prevede la realizzazione di un collettore principale che confluisce verso un fosso di guardia perimetrale alla lottizzazione sul lato sud e un collettore secondario che si innesta su quello principale. Il Collettore n.1 (Pozzetti P1 P4 - fosso) parte da quota e dopo un percorso di circa 75,70 mt. arriva al pozzetto P4 a quota 27,06, la fognatura che ha pendenza costante pari a 0,0035 verrà realizzata con tubazioni, φ 315; dal pozzetto P4 la fognatura da quota 26,96 dopo un percorso di 73,20 arriva al fosso a quota 26,70, la fognatura che ha pendenza costante pari a 0,0035 verrà realizzata con tubazioni, φ 400.

4 Il Collettore n.2 (Pozzetti P7 P4) parte da quota 27,77 e dopo un percorso di 202,50 mt. arriva al pozzetto P4 a quota 27,06, la condotta ha pendenza costante pari a 0,0035 verrà realizzata con tubazioni, φ 315. Le acque meteoriche del tratto stadale tra le sezioni 1-a e 8-a verrà invece raccolto dalle nuove caditoie che verranno posizionate e allacciate ai pozzetti del collettore esistente (Pozzetti E1-T) che corre parallelamente al primo tratto di strada. Materiali usati e prescrizioni tecniche di posa in opera. I collettori ed i raccordi saranno tutti in PEAD e saranno conformi alle norme UNI EN e dovranno essere prodotti da aziende certificate alle norme UNI EN ISO I pozzetti di ispezione dovranno essere posti ad una distanza massima di 25 mt. l uno dall altro e dovranno essere a tenuta idraulica, tale tenuta sarà accertata da apposita prova di tenuta. I pozzetti di ispezione verranno realizzati in calcestruzzo e saranno dotati di chiusini in ghisa sferoidale, conformi alle norme UNI EN 124 classe D 400, prodotti da aziende certificate UNI ISO 9000, di sezione circolare con luce netta di passaggio minima di 600 mm. I punti di immissione dovranno essere realizzati in modo che l asse della tubazione che si immette formi rispetto all asse dell altra tubazione un angolo uguale o inferiore a 45. Le caditoie saranno in ghisa con griglia carrabile. Dimensionamento del sistema fognario acque bianche. Per il dimensionamento del sistema fognario del nuovo tracciato di via Farfisa, tenuto conto della sua morfologia si è individuato come bacino imbrifero solo quello formato dalle aree ricadenti nella sede stradale in quanto la zona stessa è protetta da fossi di guardia in terra che andranno a scaricare le acque delle aree limitrofe permeabili direttamente nel fosso principale.

5 Il disegno delle aree formanti il bacino imbrifero e le relative aree sono riportate nella planimetria (all.1) allegata alla presente relazione. Per il calcolo della portata bianca si è fatto riferimento alla formula Qb = K x A x c dove: K = coefficiente di deflusso A = superficie in ettari c = contributo specifico risultante da un rovescio eccezionale di durata 1 ora (l/sxha). Il dato relativo al contributo specifico del rovescio eccezionale è stato preso dalla relazione usata dall Amministrazione comunale di Ancona per il dimensionamento della sezione del canale Marganetto della Baraccola che assegna alla portata dei bacini idrografici relativi al fosso suddetto il valore di 14 mc/sec/kmq. Tale valore è pari a 140 l/s per ettaro. Tale valore coincide con il valore trovato dagli Ingg. Solvi e Buglioni che nella relazione sullo studio di fattibilità dei sistemi fognari di alcune frazioni dopo aver elaborato con la Legge di Gumbel 19 valori di pioggia di varie durate e dopo aver trovato la distribuzione dei massimi annuali, hanno correlato quest ultima con il numero di volte che tali massimi si verificavano nel corso degli anni (tempo di ritorno) giungendo a definire per la zona di Ancona e per un tempo di ritorno pari a 25 anni la legge h = 51,8798 t 0, che per t = 1 ora fornisce il valore h = 51,87 mm. Elaborando questo dato si ottiene che per un ettaro 0, x /3.600 = 0,144 mc/s per ettaro = 144 l/s per ettaro.

6 Tale dato è confrontabile infine anche con i risultati che si ottengono con il metodo proposto dalla Regione Lombardia per il dimensionamento dei collettori. Infatti partendo dai dati pluviometrici registrati nella stazione di Torrette, adottando la curva di possibilità climatica per un tempo di ritorno T pari a 5 anni e per t compreso tra 1 e 24 ore pari a h = 36,52 t ed entrando nella tabella 1 con una costante K = 70% di T 0 dove T 0 = T rete + T e e per T rete = L/V = 730/60 = min e per T e = 10 min. T 0 = T rete + T e = min da cui K = si ottiene il rapporto u/a = 3.7 da cui si ottiene u = 3.7 * = 135 l/s per ettaro Per il coefficiente di deflusso si sono presi dei valori diversi in funzione della reale situazione delle aree. Per le aree edificabili si è preso il valore 0,7, per le aree verdi si è preso il valore 0,2, per le strade si è preso il valore 0,9 e per le aree di parcheggio si è preso il valore 0,5. La legge semplificata per il calcolo della portata delle acque bianche ipotizza che il tempo di corrivazione (tempo impiegato dalla goccia di pioggia più lontana dell area presa in considerazione impiega ad arrivare alla sezione di calcolo) sia pari alla durata dell evento piovoso. Nel nostro caso caratterizzato da piccole superfici, la scelta di un ora come tempo di corrivazione potrebbe sembrare riduttiva (ci sono eventi piovosi molto più violenti concentrati in periodo più brevi) ma tale scelta è bilanciata dai coefficienti di corrivazione che in alcuni testi hanno valori molto più bassi di quelli ipotizzati nel calcolo giungendo anche a valori pari a 0,1 per terreni non impermeabili. Con tale ipotesi si sono calcolati prima i contributi di ogni singola area poi si è passati al calcolo dei diametri delle tubazioni e della velocità

7 dell acqua di ogni singolo tratto. Per tale calcolo si sono usate le formule di Manning (Gaukler- Strickler) dove N = coefficiente di Manning A = sezione bagnata R = raggio idraulico i = pendenza Q = 1/N*A*R 2/3 * Vi V = 1/N * R 2/3 * Vi con le quali si sono ottenuti i seguenti risultati: sigle AREE l/sxha ha c.def. l/s S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 S ,03 0,9 3,78 TRATTO Portata Pendenza Coef.Man. Diam.calc Diam.usa Velocità T1-2 0,0038 0,0035 0,013 0, , T2-3 0,0076 0,0035 0,013 0, , T3-4 0,0113 0,0035 0,013 0, , T4-5 0,0454 0,0035 0,013 0, , T5-6 0,0491 0,0035 0,013 0, , T6-fosso 0,0529 0,0035 0,013 0, , T7-8 0,0038 0,0035 0,013 0, , T8-9 0,0076 0,0035 0,013 0, , T9-10 0,0113 0,0035 0,013 0, , T ,0151 0,0035 0,013 0, , T ,0189 0,0035 0,013 0, , T ,0227 0,0035 0,013 0, , T ,0265 0,0035 0,013 0, , T14-4 0,0302 0,0035 0,013 0, ,850386

8 Rete pubblica illuminazione. L impianto di illuminazione pubblica sarà costituito da una linea che si dirama dalla linea esistente lungo il tratto già realizzato tra il sottopasso e la rotatoria e dalle linee per l illuminazione dei piazzali e dei parcheggi. La linea relativa alla strada ha una lunghezza di 400 m con 17 corpi illuminanti, mentre la linea relativa ai piazzali ed ai parcheggi ha una lunghezza di 1.849,35 m con 90 corpi illuminanti. L impianto è totalmente rispondente alla Legge Regionale 24 luglio 2002 n.10 in materia di contenimento dell inquinamento luminoso. I cavi saranno posati interrati entro tubi di protezione in PVC protetti da un massetto in calcestruzzo magro ad una profondità di almeno 0,50 m. Lungo la tubazione devono essere predisposti pozzetti di ispezione in corrispondenza delle derivazioni, dei centri luminosi, dei cambi di direzione in modo da facilitarne la posa, rendere l impianto sfilabile e accessibile per riparazione ed ampliamenti. Verrà impiegato per la strada un punto luce con palo in acciaio zincato, con braccio a stelo unico, altezza 8,00 m, vano ottico con potenza 250 W, classe II di isolamento. Per i parcheggi e piazzali verrà utilizzato un punto luce con palo in acciaio zincato, con braccio a stelo unico, altezza 5,00 m, vano ottico con potenza 250 W, classe II di isolamento. Gli apparecchi luminosi saranno conformi alla Legge Regionale del 24 luglio 2002 n.10 in materia di contenimento dell inquinamento luminoso. Rete gas. L impianto di metanizzazione sarà allacciato alla condotta esistente che corre nei pressi del comparto, come indicato nella planimetria delle opere di urbanizzazione.

9 Lungo la rete sono previste alcune valvole di intercettazione per poter mettere fuori servizio solo tratti di linea. Le tubazioni saranno posizionate al di sotto del piano viabile ad una profondità di 110 cm; la tubazione sarà posata su un letto di sabbia e ricoperta di sabbia per 40 cm e da materiale arido per altri 70 cm. La tubazione sarà protetta da un nastro segnalatore in plastica. La rete di distribuzione del metano verrà realizzata con tubi in polietilene ad alta densità PE 80 S 5 - SDR 11 per condotte interrate di gas combustibile conformi alle norme EN 1555, ISO 4437, al D.M. del 16/4/08 e al D.M. del 17/4/08. Rete enel. L impianto della rete elettrica sarà costituito da una linea che si allaccia alla linea enel presente nei pressi del comparto, come indicato nella planimetria delle opere di urbanizzazione. Il collegamento sarà realizzato in cavo interrato per la posa del quale dovrà essere predisposta apposita tubazione in PVC Ø160, protetta da un massetto in calcestruzzo magro, alla profondità di 1 m seguendo il tracciato indicato in planimetria. La suddetta tubazione sarà intervallata da pozzetti cac 60x60 con chiusino in ghisa B 125, ove verranno effettuate le derivazioni dei cavi per l ingresso ai contatori. Tali pozzetti facilitano la posa dei cavi, rendono l impianto sfilabile e accessibile per riparazione ed ampliamenti. La rete Acquedotto e la rete Telecom verranno lasciate nella loro attuale posizione, adiacenti al Lotto A e Lotto B. Ancona, febbraio 2012 Il progettista