Corso di Laurea Magistrale in Farmacia
|
|
- Gilberto Lentini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Universita degli Studi di Milano Corso di Laurea Magistrale in Farmacia slides Dott.ssa Maria Dorly Del Curto Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche I 9 CFU Sistemi per la somministrazione nasale e polmonare Prof. Andrea Gazzaniga
2 Apparato respiratorio Le vie aeree si dividono in: superiori (cavità nasale, cavità orale, faringe) inferiori (laringe, trachea, bronchi extrapolmonari).
3 Preparazioni nasali e polmonari disinfettanti vasocostrittori antiallergici etc NASO AZIONE LOCALE antiasmatici, ciclosporina, deossiribonucleasi I POLMONI cortisonici, ossitocina, buserelina, desmopressina butorfanolo, diidroergotamina, lipressina AZIONE SISTEMICA gas anestetici, zanamirina, insulina??
4 Preparazioni nasali presenti sul mercato Ad azione locale: decongestionante nasale per riniti (es. nafazolina Rinazina spray nasale) Ad azione sistemica: Calcitonina (Osteoporosi per donne in menopausa): Osteotonina (Menarini), Miacalcic (Novartis), Calcitonina Spray Nasale Sandoz (Novartis) Sumatriptan (attacco acuto di emicrania): Imigran Spray nasale (GlaxoSmithKline), Desmopressina Acetato Idrato (Diabete Insipido): Minirin (Valeas) Gonadorelina sintetica (criptorchidismo mono e bilaterale): Kriptocur (Aventis Pharma) Buserelina acetato (carcinoma della prostata): Suprefact (Aventis)
5 Preparazioni nasali VANTAGGI DELL AZIONE LOCALE Somministrazione diretta al sito d azione Uniformità di distribuzione del farmaco sull area interessata Esatto dosaggio della quantità somministrata Possibilità di ridurre i dosaggi Minori effetti collaterali Assente o minima irritazione della zona interessata (a differenza dei preparati semisolidi che richiedono applicazione meccanica) Protezione del farmaco da luce e microorganismi Igiene dell utilizzatore che non deve venire a contatto con la parte lesa
6 Preparazioni nasali VANTAGGI DELLA SOMMINISTRAZIONE SISTEMICA Alta superficie di assorbimento (150 cm 2 ) ben vascolarizzata. Assorbimento veloce, rapida insorgenza dell effetto. Alta biodisponibilità per prodotti che vengono degradati a livello gastrico o che subiscono un rilevante first pass effect (peptici) Diminuzione degli effetti collaterali (< dose) Via di somministrazione non invasiva. Ridotto rischio di infezioni. Buona compliance del paziente Possibilità di somministrare direttamente nel SNC
7 Preparazioni nasali LIMITI DELLA SOMMINISTRAZIONE SISTEMICA Irritazioni locali Effetti collaterali locali (vasocostrizione, risposte immunologiche, sensibilizzazione) Degradazione metabolica locale (ridotta) Insufficiente permeabilità (PM troppo elevato, scarsa solubilità nei fluidi) Necessità di dosaggi troppo elevati (< 25 mg per dose) Presenza contestuale di patologie locali Uso cronico
8 Preparazioni nasali DEFINIZIONE Le preparazioni nasali sono preparazioni liquide, semisolide o solide da somministrare nelle cavità nasali per ottenere un effetto sistemico o locale. Contengono uno o più principi attivi. Le preparazioni nasali sono, per quanto possibile, non irritanti e non esercitano alcun effetto indesiderato sulle funzioni della mucosa nasale e delle sua ciglia. Le preparazioni nasali sono acquose sono generalmente isotoniche e possono contenere eccipienti, per esempio per correggere o stabilizzare il ph, per aumentare la solubilità del principio attivo o per stabilizzare la preparazione. F.U.I. XII ed
9 Preparazioni nasali Si possono distinguere varie categorie di preparazioni nasali: 1. Gocce nasali e spray nasali liquidi 2. Polveri nasali 3. Preparazioni semisolide nasali 4. Lavaggi nasali 5. Bastoncini nasali F.U.I. XII ed
10 Trachea Bronchi primari Preparazioni polmonari Bronchi secondari Bronchioli respiratori Alveoli
11 Apparato respiratorio I bronchi si ramificano nel polmone assottigliando la loro parete e diminuendo di calibro fino a terminare in dilatazioni sacciformi, dette ALVEOLI. Gli ALVEOLI sono costituiti da Pneumociti e da una fitta rete di capillari. Importante è l azione del FILM che fungendo da tensioattivo impedisce il collasso durante l espirazione. Bronchi secondari Bronchi primari Trachea 60 µm Bronchioli respiratori 6 µm Alveoli
12 SPECIALITÀ PRESENTI SUL MERCATO: Ad azione locale: asma bronchiale (es. Ipratropio bromuro Atem Chiesi aerosol o nebulizzatore; Terbutalina Bricanyl polvere per inalazione Astra Zenica) fibrosi cistica (es. Tobramicina Tobin Dompe Farmaceutici; deossiribonucleasi I Pulmozyme Roche) Ad azione sistemica: Desflurane (anestetico per indurre e mantenere l anestesia): Suprane (Baxter) Zanamivir (trattamento dell influenza): Relenza GSK
13 VANTAGGI DELL AZIONE LOCALE Somministrazione diretta al sito d azione Uniformità di distribuzione del farmaco sull area interessata Esatto dosaggio della quantità somministrata Possibilità di ridurre i dosaggi Minori effetti collaterali Assente o minima irritazione della zona interessata Protezione del farmaco da luce e microorganismi
14 VANTAGGI DELL AZIONE SISTEMICA Alta superficie di assorbimento 100 m 2 polmonare (di cui m 2 alveoli bronchiali) molto vascolarizzata (2000 Km di capillari). Assorbimento veloce, rapida insorgenza dell effetto. Alta biodisponibilità per prodotti che vengono degradati a livello gastrico o che subiscono un rilevante first-pass effect (peptici). Riduzione della dose con minor effetti collaterali. Via di somministrazione non invasiva. Buona compliance del paziente. Possibilità di somministrazione cronica.
15 LIMITI DELLA SOMMINISTRAZIONE SISTEMICA Effetti collaterali locali (risposte immunologiche, sensibilizzazione) Degradazione metabolica locale (ridotta) Insufficiente solubilità nei fluidi Necessità di dosaggi troppo elevati (<10-15 mg) Necessità di un rilascio prolungato
16 FATTORE CRITICO AI FINI DELL EFFICACIA DELLA TERAPIA dimensione delle particelle d ae = d (ρ) 1/2 ρ=densità In questo tipo di forma farmaceutica è di notevole importanza la valutazione del diametro aerodinamico che prende in considerazione forma, densità e dimensioni. DIAMETRO AERODINAMICO: diametro di una sfera con densità unitaria (1 g cm -3 ) che si deposita nell area con una velocità uguale a quella delle particelle esaminate.
17 FISICAMENTE GRANDI MA AERODINAMICAMENTE PICCOLE ρ= 1 g/cc d = 3 mm d ae = 3 mm ρ= 0,1 g/cc d = 6,5 mm d ae = 2,1 mm
18 Generalmente si considera che: particelle con diametro > 60 µm si fermano nella trachea particelle con diametro > 10 µm si fermano alle vie aree superiori (bronchi) particelle con diametro < 6 µm raggiungono i bronchioli respiratori particelle con diametro < 2 µm raggiungono i canali alveolari e gli alveoli polmonari
19 Studi di deposizione Andersen Cascade Impactor
20 MECCANISMI DI ASSUNZIONE: Pressione creata nella forma farmaceutica Preparazioni pressurizzate Spray per pressione fisica Inalazione del paziente Preparazioni in polvere con dosatore per inalazioni Uso di nebulizzatori Trasformazione dei liquidi in aerosol per mezzo di gas compressi, getto d aria, ultrasuoni In ogni caso il dispositivo è fondamentale per la performance del medicinale
21 Preparati sotto forma di aerosol vengono somministrati con uno dei seguenti dispositivi: 1.Nebulizzatore 2.Pressurizzato 3.Inalatore di polvere In ogni caso il dispositivo è fondamentale per la performance del medicinale
22 DISPOSITIVI INALATORI Dispositivi inalatori Metered Dose Inhalers (MDI) Dry Powder Inhalers (DPI) Nebulizzatori CFC PASSIVI Pneumatici HFA ATTIVI Ad ultrasuoni Soft-mist inhalers Soft-mist nebulizers
23 DISPOSITIVI UTILIZZATI PER LA SOMMINISTRAZIONE: 1. LIQUIDI PRESSURIZZATI (Metered Dose Inhalers, es Autohaler) 2. INALATORI DI POLVERE (Dry Powder Inhalers) Monodose (Spinhaler, Rotalher, Diskhaler, Inhalator) Multidose (Diskhaler, Turbohaler) 3. NEBULIZZATORI In ogni caso il dispositivo è fondamentale per la performance del medicinale
24 DEFINIZIONE (F.U.I. XII ed.) Le PREPARAZIONI PER INALAZIONE sono preparazioni liquide o solide da somministrare come vapore o aerosol al polmone per ottenere un effetto locale o sistemico. Contengono uno o più principi attivi che possono essere disciolti o dispersi in un adatto veicolo. Le preparazioni per inalazione possono secondo il tipo di preparazione contenere propellenti, co-solventi, diluenti, antimicrobici, solubilizzanti, stabilizzanti, ecc Questi eccipienti non influiscono negativamente sulle funzioni della mucosa dell apparato respiratorio o delle sue ciglia.
25 Nebulizzatori: consentono di disperdere particelle solide o liquide in un gas (aerosol) e possono essere di due tipi: nebulizzatore a getto d aria nebulizzatore ultrasonico SVANTAGGI: Difficoltà di ottenere dosaggi precisi.
26 NEBULIZZATORI VENTURI E AD ULTRASUONI
27 PREPARAZIONI FARMACEUTICHE PRESSURIZZATE DEFINIZIONE SECONDO F.U.I. ED.XII Le PREPARAZIONI FARMACEUTICHE PRESSURIZZATE sono presentate in contenitori speciali sotto pressione di un gas e contengono uno o più principi attivi. Le preparazioni vengono rilasciate dal contenitore, per attivazione di una valvola adatta, nella forma di un aerosol (dispersione in un gas di particelle solide o liquide di dimensioni appropriate all uso previsto) oppure di uno spruzzo liquido o semisolido come una schiuma. La pressione per il rilascio è prodotta da adatti propellenti. Le preparazioni sono costituite da una soluzione, una emulsione o una sospensione e sono destinate all applicazione locale sulla pelle o sulle mucose di diversi orifizi del corpo o all inalazione. Possono anche essere usati opportuni eccipienti, per esempio solventi, solubilizzanti, emulsionanti, sospendenti e lubrificanti, per la valvola, per prevenire l intasamento.
28 Vantaggi generali Protezione del principio attivo dagli agenti esterni (ossigeno atmosferico, umidità, luce). Erogazione di una dose di medicamento senza contaminazione del restante prodotto. Per preparati sterili, conservazione della sterilità per tutto il periodo di shelf-life del prodotto. Possibilità di controllare la quantità di attivo erogata con l impiego di valvole dosatrici. Possibilità di controllare la forma fisica e le dimensioni delle particelle del prodotto emesso attraverso una corretta formulazione e tipo di valvola impiegata.
29 FATTORI CHE INFLUENZANO LE DIMENSIONI DELLE PARTICELLE EROGATE 1. Pressione all interno del contenitore 2. Proprietà chimico-fisiche del propellente e degli additivi 3. Principio attivo usato e relative concentrazione e volume di erogazione 4. Valvola dosatrice e design dei fori d uscita 5. Pulizia dell imboccatura dell erogatore
30 Limitazioni Coordinazione del paziente Effetto: Cold Freon Tail off alla fine del prodotto Forza dello spray Deposizione variabile Questi problemi possono essere affrontati attraverso una modifica del dispositivo
31 PREPARAZIONI FARMACEUTICHE PRESSURIZZATE Sono costituiti da un recipiente ermetico contenente: 1. Una fase liquida contenente il principio attivo 2. Gas propellente: gassoso o liquefatto 3. Valvola 4. Erogatore
32 GAS PROPELLENTE Fornisce la pressione necessaria ad assicurare l erogazione della miscela Gas liquefatto, o miscela di più gas liquefatti Gas compresso Liquido a basso punto di ebollizione
33 EQUAZIONE DI STATO DEI GAS PERFETTI Per i gas ideali vale la seguente legge: PV = nrt R = 8,3166 j/k mol T = temperatura in Kelvin Per un gas esiste una temperatura critica al di sopra della quale non si può ottenere la liquefazione. La pressione critica è la pressione che a questa temperatura è necessaria per liquefare il gas.
34 EQUAZIONE DI STATO DEI GAS PERFETTI Ad ogni temperatura la tensione di vapore di un gas liquefatto ha un valore costante e caratteristico del gas. Quindi in un contenitore chiuso, contenente un gas liquefatto, a temperatura costante vi è sempre la stessa pressione indipendentemente dal volume del gas e dalla quantità di gas.
35 Quando siamo in presenza di una miscela di due o più gas la pressione totale si deduce dalla seguente equazione: LEGGE DI DALTON P tot = p a + p b p a e p b sono le pressioni parziali dei due gas. LEGGE DI RAOULT P a = na x P A na + nb na e nb frazioni molari dei componenti A e B P A pressione di vapore del componente allo stato puro
36 BOMBOLE PER AEROSOL B o m b o l a Bombola Aerosol a gas compresso Bombola Aerosol a gas liquefatto
37 PREPARAZIONI FARMACEUTICHE PRESSURIZZATE POLVERIZZATORI A GAS LIQUEFATTO: Il principio attivo e il gas costituiscono la fase liquida, il vapore del gas costituisce la fase gassosa. In questo caso la dispersione non è solo meccanica perché la miscela uscendo dall ugello si ritrova a P atmosferica, quindi il gas passa dalla fase liquida a quella vapore trascinando con se il principio attivo.
38 GAS LIQUEFATTI Sostanze che a T amb. sono gassose ma possono facilmente essere trasformate in liquidi (per compressione). VANTAGGI: 1. La pressione all interno del contenitore rimane costante indipendentemente dalla quantità di prodotto residuo 2. Dispersione più efficace SVANTAGGI: 1. Variazione della P all interno del recipiente all aumentare della T (non superare mai il limite di T=50 C rischio di esplosione) 2. Sensazione di freddo sui tessuti
39 GAS LIQUEFATTI I più conosciuti sono gli IDROCARBURI CLOROFLUORURATI (FREON) P11 P12 P14 A causa delle problematiche relative all inquinamento da CFC è consentito l uso solo per preparati farmaceutici per inalazione. Inoltre risultano incompatibili con alcune materie plastiche, con zinco e alcune leghe.
40 NUOVE PROSPETTIVE PER L USO DI PROPELLENTI CFC sono essenziali per la produzione di MDI anche se nuove prospettive prevedono di rimpiazzarli con altri propellenti come Idroclorofluorocarburi (HCFC) Idrofluorocarburi (HFC) Idrofluoroalcani (HFA) Di questi, HFA 134 e HFA 227 è stata già provata la tollerabilità dei pazienti ed inoltre hanno effetti limitati sull ozono.
41
42 GAS LIQUEFATTI In alternativa vengono utilizzati altri idrocarburi quali: PROPANO, BUTANO, ISOBUTANO. Vantaggi: Non sono dannosi per l ambiente Hanno un costo inferiore.
43 GAS COMPRESSI Sostanze che rimangono allo stato gassoso a T basse e P elevate. Negli aerosol costituiscono solo la fase gassosa. La fase liquida è costituita dalla soluzione in cui è disperso il farmaco. Usati frequentemente in aerosol per uso alimentare e cosmetico.
44 GAS COMPRESSI VANTAGGI: 1. Non tossici 2. Non infiammabili 3. Le variazioni di T influiscono poco sulla P esercitata all interno del contenitore SVANTAGGI: 1. Dispersione meno efficace 2. La P interna diminuisce al diminuire del volume di fase liquida residua Il formulatore deve garantire che la P residua consenta lo svuotamento della bomboletta.
45 BOMBOLE PER AEROSOL B o m b o l a Bombola Aerosol a gas compresso Bombola Aerosol a gas liquefatto
46 PREPARAZIONI FARMACEUTICHE PRESSURIZZATE POLVERIZZATORI A GAS COMPRESSO: Il principio attivo costituisce la fase liquida. Il principio attivo può essere in soluzione, sospensione, emulsione. La fase gassosa è costituita dal gas compresso. In questo caso la dispersione in goccioline è dovuta unicamente al passaggio, sotto pressione, attraverso l ugello del liquido. Quindi si tratta di una dispersione meccanica garantita dalla pressione del gas.
47 GAS COMPRESSI Quelli usati in campo Farmaceutico sono : 1. AZOTO (N 2 ) :Inerte chimicamente e fisiologicamente. 2. BIOSSIDO DI CARBONIO (CO 2 ): Meno facile da manipolare, più sensibile alle variazioni di temperatura. 3. PROTOSSIDO DI AZOTO (N 2 O)
48 FORMULAZIONE AEROSOL Nel contenitore la formulazione può presentarsi come sistema BIFASICO oppure TRIFASICO. Può presentarsi nel contenitore sottoforma di soluzione, sospensione, emulsione, formulazione semisolida.
49 SISTEMA BIFASICO e TRIFASICO
50 FORMULAZIONE AEROSOL SOLUZIONI: Quando il principio attivo e solubile nel propellente o in una miscela propellente solvente. SOSPENSIONI: Presenta varie difficoltà al momento della preparazione tra le quali l aumento di dimensioni delle particelle (comprese tra 1 e 5 µm).
51 FORMULAZIONI AEROSOL EMULSIONI: Oltre al principio attivo è presente un veicolo acquoso o non,tensioattivi e propellente. In questo modo si ottengono schiume adatte a una maggiore localizzazione del principio attivo sulla zona interessata.
52 METODI DI RIEMPIMENTO Sono di due tipi: 1. Riempimento a freddo, quando la formulazione viene raffreddata a -45~-60 C in modo da mantenere allo stato liquido anche i propellenti più volatili (solo per gas liquefatti) 2. Riempimento a pressione che richiede eliminazione d aria dal contenitore
53 BOMBOLA (materiale) Materiale: deve essere resistente alla P interna e non interagire con la formulazione. Usati: Metallo, Vetro, Plastica Secondo le normative CEE le bombolette vengono controllate ad una P superiore di 1,5 volte rispetto a quella che si raggiunge all interno del recipiente con il prodotto a T=50 C. P massima consentita a questa T è di 12 bar.
54 VALVOLE Hanno la funzione di regolare la fuoriuscita della formulazione.influenza le caratteristiche dello spruzzo in funzione della forma, dimensioni e numero di orifizi. Possono essere di due tipi: 1. Continue 2. Dosatrici
55 VALVOLE CONTINUE: Usate soprattutto per uso topico, azionandole si provoca la fuoriuscita continua della formulazione. DOSATRICI: Usate per aerosol per inalazione o nasale, determinano fuoriuscita di una quantità definita e riproducibile.
56 EROGATORE Consente di direzionare lo spruzzo. E costituito da una cavità in cui si innesta lo stelo della valvola ed una piccola camera di espansione dotata di orifizio per dispensare il prodotto all esterno. Permette di aprire e chiudere la valvola facilmente. Dispensa il prodotto in una forma fisica che dipende dal design della sua camera e dalle dimensioni del suo orifizio. Ha forme diverse in base al suo utilizzo.
57 METERED DOSE INHALERS Costituito da un sistema valvolare che mette in comunicazione la camera, in cui è presente una quantità prefissata e riproducibile di formulazione, con l atmosfera e l interno della bomboletta. Una semplice pressione della valvola erogatrice determina fuoriuscita della dose. Ritornando in posizione di chiusura la valvola che comunica con l interno della bomboletta consente di ricaricare la camera. L uso di questi dispositivi richiede un accurato addestramento da parte dello staff medico.
58 pmdi The gold standard
59 PROBLEMI CONNESSI ALL USO DI MDIs Contenitore non energicamente agitato prima dell uso Tappo dell imboccatura non rimosso Il paziente inspira prima dell erogazione Il paziente inspira dopo l erogazione Il paziente espira durante l erogazione Il paziente respira dal naso Il paziente eroga più dosi durante il medesimo respiro L erogazione del principio attivo e l inalazione non sono simultanee L inalazione viene interrotta dall effetto freon (sensazione di freddo nella faringe) Il paziente espira prima che l inalazione sia completa
60 REGOLE PER UN CORRETTO UTILIZZO Rimuovere il tappo dell imboccatura Agitare energicamente Se è un nuovo dispositivo erogare tre volte e agitare il contenitore tra una erogazione e l altra Capovolgere il dispositivo Posizionare il dispositivo a distanza di 8-10 cm dalla bocca tenendola aperta (tecnica a bocca aperta) o tenere il dispositivo tra i denti e chiudere le labbra (tecnica a labbra chiuse) Espirare lentamente e profondamente Premere il dispositivo e inspirare profondamente e lentamente Trattenere il respiro per circa 10 sec. Se necessario ripetere le operazioni Assicurarsi che l imboccatura sia sempre pulita dentro e fuori
61 DISTANZIATORI (SPACERS) L uso di distanziatori posti tra erogatore e bocca del paziente consente di migliorare la somministrazione, attraverso una diminuzione della velocità iniziale con cui la dose viene erogata. Il contenuto dell aerosol viene scaricato nello Spacer e il paziente deve quindi effettuare una inalazione lenta e profonda. Al fine di ridurre la % di prodotto (80%) che si ferma nell orofaringe per impatto inerziale si possono utilizzare degli adattatori di geometria e dimensione differente che consentono di minimizzare l effetto.
62 DISTANZIATORI (SPACERS) L uso di Spacer riduce la velocità e le dimensioni delle particelle disperse per aerosol in modo da aiutare il paziente nel coordinare l azionamento e l inalazione. Hanno, inoltre, la funzione di trattenere le particelle con dimensioni tali da non essere respirabili, limitano anche l effetto locale e l effetto freddo dato dal Freon.
63 SPACERS e MDI
64
65 REGOLE PER UN CORRETTO UTILIZZO DEI DISTANZIATORI Fissare bene verticalmente l inalatore al distanziatore Tenere il distanziatore con le labbra o appoggiarlo sulla faccia (bambini) Respirare solo attraverso il distanziatore Assicurarsi che la valvola si apra Eroga il farmaco mentre si inspira lentamente e profondamente L inalazione deve seguire immediatamente dopo l erogazione Non effettuare più di una erogazione per volta Tenere il distanziatore pulito e asciutto Assicurarsi periodicamente del corretto funzionamento delle parti che compongono il distanziatore Espirare lentamente e profondamente
66 Gassose Liquide Solide più facili da formulare > stabilità chimica e microbiologica > concentrazione a livello del sito di assorbimento Si può aumentare il tempo di permanenza con l uso di carrier bioadesivi
67 Le particelle di polvere per inalazione devono essere piccole per l aerosolizzazione e la deposizione, ma grandi per la manipolazione durante la produzione della forma di dosaggio
68 COME OTTENERE POLVERI MANEGGEVOLI E RESPIRABILI? 1. Miscelazione con un carrier 2. Diametro geometrico e aerodinamico 3. Particelle micronizzate 4. Soft pellets e agglomerati chimerici
69 INALATORE DI POLVERE Consente la somministrazione di polveri che può essere agevolata dall ausilio di un veicolo opportuno es. Lattosio (per inalazioni polmonari viene accettato solo il lattosio); ha particle size di micron mentre il principio attivo è di 1-10 micron, quindi il Lattosio si deposita nel primo tratto delle vie aeree mentre il principio attivo arriva al tratto respiratorio.
70 MULTIDOSE: TURBOHALER Il TURBOHALER è costituito da una riserva di polvere che, per semplice rotazione di un disco, permette di liberare una dose prefissata di farmaco. Questa dose viene inalata dopo inspirazione di aria che, attraverso il dispositivo, trascina la polvere.
71 TURBOHALER
72
73 MONODOSE: SPINHALER
74 SPINHALER PERFORATORE CAPSULA DIREZIONE DEL FLUSSO D ARIA CAPSULE HICKEY A. J. (1997) DESCRIPTORS OF IRREGULAR PARTICLE MORPHOLOGY AND POWER PROPERTIES. ADVANCED DRUG DELIVERY REVIEWS 26 (29-40) ROTORE
75 INSULINA INSULINA UMANA: C 257 H 383 N 65 O 77 S 6 Peso molecolare: 5850 Attualmente viene somministrata attraverso iniezione con una scarsa compliance da parte dei pazienti Forme di somministrazione alternative: Cerotti Pompe Formulazioni orali Preparazioni polmonari: EXUBERA
76 EXUBERA EXUBERA è costituito da blister monodose contenenti insulina umana ricombinante sotto forma di polvere inalatoria somministrata attraverso l apposito inalatore EXUBERA. È stato approvato dalla FDA per il trattamento del diabete di tipo I e II e successivamente ritirato.
77 FORMULAZIONE 1 mg o 3 mg di INSULINA umana prodotta attraverso la tecnologia del DNA ricombinante utilizzando una specie di Escherichia coli non patogeno (K12) Sodio citrato Mannitolo Glicina Sodio idrossido Polvere contenuta nei blister (mg) Dose nominale di insulina (mg) Dose di insulina emessa (mg) Dose di insulina in particelle fini (mg)
78 FARMACOCINETICA EXUBERA è assorbita più velocemente dell insulina umana somministrata per via sottocutanea I livelli di picco di insulina sono raggiunti mediamente in 49 minuti (range: minuti) con EXUBERA contro i 105 minuti (range: minuti) con l insulina umana somministrata per via sottocutanea
79 Saggi Uniformità di dose rilasciata Dose di particelle fini Numero di erogazioni per inalatore FUI XII edizione
80 Uniformità di dose rilasciata I contenitori di norma si usano capovolti. Per i contenitori che si usano in posizione diritta si applica un saggio equivalente, usando metodi che assicurino la raccolta dell intera dose erogata. Se non altrimenti prescritto nelle istruzioni al paziente, agitare l inalatore per 5 s e scaricare una volta a perdere. Fissare l inalatore capovolto nell apparecchio, abbassando la valvola per un tempo sufficiente ad assicurare uno scarico completo. Ripetere questa operazione finchè è stato ottenuto il numero di erogazioni che costituisce la dose minima raccomandata. Raccogliere quantitativamente i contenuti dell apparecchio e determinare la quantità di principio attivo. Ripetere l operazione per altre 2 dosi. Scaricare il sistema a perdere, aspettare non meno di 5 s fra le attivazioni finchè rimangono (n/2) + 1 erogazioni, dove n è il numero di erogazioni fissato in etichetta. Raccogliere 4 dosi usando il procedimento sopra descritto. Scaricare il sistema a perdere, aspettando non meno di 5 s fra le attivazioni, finchè rimangono 3 dosi. Raccogliere queste 3 dosi con il procedimento sopra descritto. Per preparazioni che contengono più di un principio attivo, effettuare il saggio per l uniformità di dose rilasciata per ogni principio attivo. la preparazione soddisfa al saggio se 9 su 10 risultati sono compresi tra il 75% e il 125% del valore medio e tutti sono compresi tra il 65 e il 135%. FUI XII edizione
81 Bibliografia P.Colombo, P.L. Cattellani, A. Gazzaniga, E. Menegatti, E. Vidale. Principi di Tecnologie Farmaceutiche. Casa Editrice Ambrosiana. Milano. M. Amorosa. Principi di Tecnica farmaceutica. 5 a Ed. Libreria Universitaria L. Tinarelli. Bologna. FUI XII edizione
Congresso Regionale ANIMO - Marche
Il sottoscritto LUCIA DIGNANI ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto
TUTTO SULL'ASMA. Guida informativa e pratica dedicata alle famiglie per la corretta gestione dell asma
TUTTO SULL'ASMA Guida informativa e pratica dedicata alle famiglie per la corretta gestione dell asma La terapia dell asma, che possiamo distinguere in terapia di fondo (utile a prevenire i sintomi dell
Dott. V. Beltrami Genova 20-21/10/17
Dott. V. Beltrami Genova 20-21/10/17 Cosa vogliono i pazienti da un device? caratteristiche % dei pz che sceglie la caratteristica Facilità d uso durante un attacco 82.8 Conoscere le dosi rimaste 62.1
Esperienze di gestione integrata MMG Distretto-Specialista per le patologie respiratorie croniche Dott. Pietro Scalera UDMG DSS4
Esperienze di gestione integrata MMG Distretto-Specialista per le patologie respiratorie croniche Dott. Pietro Scalera UDMG DSS4 Incontro di aggiornamento Appropriatezza prescrittiva nella BPCO e nell'asma
Corso di Laurea Magistrale in Farmacia
Universita degli Studi di Milano Corso di Laurea Magistrale in Farmacia INTRODUZIONE al CORSO Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche I 9 CFU Prof. Andrea Gazzaniga Raramente si somministrano principi
Ma, attenzione, il magico apparecchio nebulizzatore (in tutte le sue forme, compresi gli inalatori portatili, quelli con farmaco predosato,
richiesto da una terapia orale o parenterale. La terapia con aerosol è, infatti, consigliata in particolar modo per bronchiolite (che colpisce il sistema respiratorio dei bambini di età inferiore ad un
Istituto Superiore A. Sobrero Liceo Scientifico delle Scienze Applicate. Alessandro Iannuzzo
Istituto Superiore A. Sobrero Liceo Scientifico delle Scienze Applicate Simone Accatino Federico Bonelli Alessandro Iannuzzo L a funzione respiratoria comprende tutte quelle attività fisiologiche finalizzate
INQUINAMENTO ATMOSFERICO (definizione secondo la legislazione italiana: DPCM n. 145 del 28/5/1983)
IGIENE DELL ARIA INQUINAMENTO ATMOSFERICO (definizione secondo la legislazione italiana: DPCM n. 145 del 28/5/1983) Ogni modificazione della composizione o stato fisico dell aria atmosferica dovuta alla
Principio attivo. La DOSE è la quantità misurata di farmaco che viene somministrata al paziente eacapacedidareuneffettoterapeutico
Cos è un medicinale? Principio attivo MEDICINALE Forma farmaceutica (sistema terapeutico) Confezionamento La FORMA FARMACEUTICA è una particolare elaborazione tecnologica di sostanze terapeuticamente attive
NOZIONI TEORICO-PRATICHE SUI DISPOSITIVI PER LA TERAPIA INALATORIA
NOZIONI TEORICO-PRATICHE SUI DISPOSITIVI PER LA TERAPIA INALATORIA FT. Riccardo Guarise 1 MECCANISMI DI DEPOSIZIONE IMPATTO INERZIALE: per le particelle a velocità elevate con Ø>3µm SEDIMENTAZIONE GRAVITAZIONALE:
SCOPI. Ossigenoterapia. in acuto per il periodo necessario a superare l evento acuto
Ossigenoterapia Somministrazione di O 2 in concentrazione maggiore di quella presente nell aria ambiente allo scopo di trattare o prevenire i sintomi e le manifestazioni dell ipossiemia arteriosa 1 in
Formulazione e legislazione di prodotti salutari
Corso di laurea in SCIENZE E TECNOLOGIE ERBORISTICHE Formulazione e legislazione di prodotti salutari (5 CFU frontali + 1 CFU esercitazioni di laboratorio a posto singolo obbligatorie) Propedeuticità:
Pediatri e infermieri insieme per la salute del bambino - 11 novembre 2017
Pediatri e infermieri insieme per la salute del bambino - 11 novembre 2017 Le modalità di somministrazione dei farmaci nelle vie aeree: uso dei device per la terapia inalatoria (aerosol) Beatrice Ferrari
VIA ORALE MODULO DI TECNICHE E FORME FARMACEUTICHE CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE ANNO ACCADEMICO 2004-2005
VIA ORALE MODULO DI TECNICHE E FORME FARMACEUTICHE CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE ANNO ACCADEMICO 2004-2005 2005 VANTAGGI DELLA VIA ORALE! Le forme farmaceutiche orali sono facili e convenienti da usare
olvere di legno Prendi a cuore la tua sicurezza
Guida al rischio Se inalate, le particelle di polvere di legno possono irritare il naso e le vie aeree. In alcuni soggetti, l esposizione a queste polveri può causare asma professionale, perché le particelle
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente una o più
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente una o più dose di attivo. Vantaggi delle capsule Tempo di disgregazione
BIOAPADROS20 BIOAPADROS 40
1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA Tipo di prodotto ed impiego: Società produttrice: Riferimento di emergenza: Prodotto tecnico per uso odontoiatrico. SWEDEN & MARTINA SPA SWEDEN & MARTINA
Come effettuare al meglio la TERAPIA AEROSOLICA. Dott. Lorenzo Mariniello Pediatra di famiglia (Caserta)
Come effettuare al meglio la TERAPIA AEROSOLICA Dott. Lorenzo Mariniello Pediatra di famiglia (Caserta) Per gran parte delle malattie dell apparato respiratorio il modo più efficace di somministrare farmaci
Aerosol. Greta Reali - Codice iscrizione A00161
Aerosol Greta Reali - Codice iscrizione A00161 Cosa sono e come sono composte le bombolette spray? Inventate e brevettate da Erik Rotheim nel 1926 e poi prodotte da Julian Seth Kahn nel 1939, le bombolette
Apparato respiratorio
Apparato respiratorio Anatomia Le vie aeree: di conduzione e di scambio 3 L Trachea, bronchi principali, bronchioli (diametro 1 mm) sono dotati di struttura cartilaginea ad anello incompleto e fibre muscolari
Apparato respiratorio. Anatomia
Apparato respiratorio Anatomia 1 Le vie aeree: di conduzione e di scambio 3 L Trachea, bronchi principali, bronchioli (diametro 1 mm) sono dotati di struttura cartilaginea ad anello incompleto e fibre
il sistema respiratorio
il sistema respiratorio respirazione cellulare (o interna) e respirazione esterna scambio dei gas regolato dalle leggi della diffusione in alcuni organismi la respirazione avviene attraverso la superficie
Apparato respiratorio. Anatomia
Apparato respiratorio Anatomia 1 Le vie aeree: di conduzione e di scambio 3 L Trachea, bronchi principali, bronchioli (diametro 1 mm) sono dotati di struttura cartilaginea ad anello incompleto e fibre
FARMACOCINETICA 1. Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA
FARMACOCINETICA 1 Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA 1 ASSORBIMENTO DEI FARMACI cioè il processo per mezzo del quale un farmaco passa dal sito di somministrazione al plasma
CURA DEL RESPIRO LINEA COMPLETA DI APPARECCHI E SOLUZIONI PER LA SALUTE, LA PROTEZIONE E L IGIENE DELLE VIE RESPIRATORIE DI TUTTA LA FAMIGLIA.
www.curadelrespiro.it CURA DEL RESPIRO LINEA COMPLETA DI APPARECCHI E SOLUZIONI PER LA SALUTE, LA PROTEZIONE E L IGIENE DELLE VIE RESPIRATORIE DI TUTTA LA FAMIGLIA. Apparecchio per aerosol a compressore
1-CENNI DI BIOFARMACEUTICA
ANNO ACCADEMICO 2003-2004 2004 CORSO DI TECNICHE E FORME FARMACEUTICHE CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE 1-CENNI DI BIOFARMACEUTICA XENOBIOTICI UNO XENOBIOTICO E UN COMPOSTO CHIMICO AL QUALE L ORGANISMO
Modulo 5 LA TERAPIA AEROSOLICA
Modulo 5 LA TERAPIA AEROSOLICA 1 Obiettivi del modulo 5 Descrivere i principi di trattamento della rinite allergica e dell asma Sottolineare l importanza dell aderenza del paziente Illustrare razionale
TECNOLOGIA BLOW-FILL FILL-SEAL
TECNOLOGIA BLOW-FILL FILL-SEAL CORSO DI IMPIANTI DELL INDUSTRIA FARMACEUTICA ANNO ACCADEMICO 2006-2007 2007 GENERALITA Un tipo di contenitore che sta incontrando un crescente successo in molti settori
La respirazione. Processo di scambio di ossigeno e anidride carbonica tra un organismo ed il suo ambiente.
LA RESPIRAZIONE La respirazione Processo di scambio di ossigeno e anidride carbonica tra un organismo ed il suo ambiente. Apparato respiratorio Le vie respiratorie Tessuto epiteliale delle vie respiratorie
La terapia inalatoria per il trattamento farmacologico della BPCO
Associazione Italiana Pazienti Bpco Onlus La terapia inalatoria per il trattamento farmacologico della BPCO aggiornamento 2011 Campagna di informazione promossa dall Associazione Italiana Pazienti BPCO
Gas. Caratteristiche tipiche dei gas rispetto a solidi e liquidi. Leggi dei gas: legge di Boyle, legge di Charles, legge di Avogadro
Gas Caratteristiche tipiche dei gas rispetto a solidi e liquidi Definizione di pressione Unità di misura della pressione Leggi dei gas: legge di Boyle, legge di Charles, legge di Avogadro Equazione di
Apparato respiratorio
Apparato respiratorio Per giocare, correre, lavorare serve energia. Sono le nostre cellule che producono l energia attraverso la combustione: cibo + ossigeno = Energia + sostanze di rifiuto acqua e anidride
APPARATO RESPIRATORIO. anatomia e fisiologia
APPARATO RESPIRATORIO anatomia e fisiologia Generalità Vie respiratorie servono al trasporto dell aria sono costituite da un tratto superiore, che comprende cavità nasali e faringe, ed uno inferiore, formato
Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
Universita degli Studi di Milano Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche II - 9 CFU slides Dott.ssa Alessandra Maroni Prof. Andrea Gazzaniga
PROPRIETÁ DEI LIQUIDI
PROPRIETÁ DEI LIQUIDI Viscosità: resistenza di un fluido al flusso, ossia scorrimento relativo delle molecole Una semplice misura (indiretta) è il tempo di efflusso di un dato volume di liquido attraverso
29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO
FtR LAZZERI MARTA 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO 1 OSTRUZIONE POLMONARE Cos è l asma Malattia infiammatoria cronica caratterizzata da attacchi acuti ( mancanza
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente,
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente, generalmente, una dose singola di attivo. In funzione della composizione
Nanoparticelle lipidiche: SLN ed NLC
Università degli Studi di Catania Facoltà di Farmacia Nanoparticelle lipidiche: SLN ed NLC Prof. Giovanni Puglisi Ordinario di Tecnologia, Socioeconomia e Legislazione Farmaceutica Facoltà di Farmacia
1. Le funzioni generali della respirazione
1. Le funzioni generali della respirazione L intero processo degli scambi gassosi nell organismo, la respirazione, avviene in tre passaggi 1.la ventilazione polmonare, o respirazione generale: è il flusso
Il riscaldamento può essere effettuato con un bagno ad acqua, ad olio, un mantello scaldante, tenendo in considerazione che deve essere effettuato
DISTILLAZIONE La distillazione è una tecnica di purificazione che permette la separazione di liquidi o di solidi bassofondenti che fondono senza alterazione chimica. Si basa fondamentalmente sull equilibrio
ESERCITAZIONE 6. Dr.ssa Valeria Monti Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Fisica a.a
ESERCITAZIONE 6 Dr.ssa Valeria Monti Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Fisica a.a. 2016 2017 Fluidi : Esercizio 1 Un arteria di raggio R 1 = 2.5 mm è parzialmente bloccata da una placca.
Scambi gassosi. La diffusione dei gas attraverso la membrana alveolo-capillare
Scambi gassosi La diffusione dei gas attraverso la membrana alveolo-capillare Gradienti di P O2 e P CO 2 a livello alveolo-capillare 0,3 Pressione parziale dei singoli gas nelle miscele gassose Legge di
Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
Universita degli Studi di Milano Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche programma dell insegnamento di - Prof. Andrea Gazzaniga Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, via G. Colombo
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente una o più
Forme di dosaggio solide per uso orale costituite da un involucro, di consistenza dura o molle, di forma e capacità diverse, contenente una o più dose di attivo. Vantaggi delle capsule Tempo di disgregazione
I rischi salute e sicurezza negli addetti del comparto produzione calzature. 19 novembre 2013 Dr. Aldo Fedi
I rischi salute e sicurezza negli addetti del comparto produzione calzature 19 novembre 2013 Dr. Aldo Fedi CICLO PRODUTTIVO DEL COMPARTO CALZATURIERO MODELLERIA TAGLIO/TRANCERIA GIUNTERIA MONTAGGIO FONDO
Lo stato gassoso. Particelle con volume proprio trascurabile puntiformi
Lo stato gassoso Gas ideale (o perfetto) Particelle in movimento (casuale) Particelle con volume proprio trascurabile puntiformi Assenza di interazioni tra le particelle trasformazioni fisiche e non chimiche
Dr. Mentasti Riccardo
APPARATO RESPIRATORIO Anatomia, fisiologia, patologia Dr. Mentasti Riccardo Obiettivi Apprendere concetti di anatomia e fisiologia dell apparato respiratorio Principi di trattamento della difficoltà respiratoria
L APPARATO RESPIRATORIO
L APPARATO RESPIRATORIO L APPARATO RESPIRATORIO LA RESPIRAZIONE Per spegnere un incendio il metodo migliore è quello di "soffocarlo". Su questo principio si basano gli estintori che emettono gas e polveri
apparato respiratorio generalità
apparato respiratorio generalità 1 funzioni scambio di sostanze gassose tra atmosfera e sangue regolazione del ph corporeo eliminazione della CO2 protezione da patogeni inalati vocalizzazione determina
Attività 1: Laboratorio apparato respiratorio
Attività 1: Laboratorio apparato respiratorio Non hai la RA? Seleziona la vista 1. Apparato respiratorio. 2. Compila gli spazi vuoti. Trova le strutture elencate nella banca delle parole. Leggi le definizioni,
O2: % 84, N2: % 62, % CO2:
Diffusione alveolo-capillare dei gas respiratori La quantità di un gas che diffonde nell unità di tempo (velocità di diffusione) dipende dalla sua pressione parziale (p), che, per la Legge di Dalton è
FORME di DOSAGGIO SOLIDE ORALI SCHEMA di PREPARAZIONE
FORME di DOSAGGIO SOLIDE ORALI SCHEMA di PREPARAZIONE polveri grossolane polveri fini polveri calibrate polveri mescolate granulato MACINAZIONE VAGLIATURA MESCOLAZIONE GRANULAZIONE SECCO ESSICCAMENTO UMIDO
Apparato respiratorio
Apparato respiratorio La respirazione Respirare è l attività che assolve l esigenza continua di fornire ossigeno alle nostre cellule affinché esse, attraverso la combustione delle sostanze nutritive, producano
Esercizi sui Gas. Insegnamento di Chimica Generale CCS CHI e MAT
Insegnamento di Chimica Generale 083424 - CCS CHI e MAT Esercizi sui Gas Prof. Dipartimento CMIC Giulio Natta http://iscamap.chem.polimi.it/citterio/education/general-chemistry-exercises/ Esercizio 1 Un
SCHEDA DI SICUREZZA ART COLLECTION
SCHEDA DI SICUREZZA ART COLLECTION 1 RELAXER GOCCE D'AMBRA (Cod. A254) 1. Identificazione del prodotto e del produttore e responsabile dell'immissione sul mercato Dati relativi al prodotto Nome commerciale
Sostanze pericolose. Maggio 2015
Maggio 2015 ? A quali agenti e sostanze inquinanti sono esposti i polmoni durante il lavoro? Che impatto hanno questi potenziali agenti e sostanze inquinanti? sull organismo umano? 2 10 Sostanze pericolose
Italmed srl ALLEGATO Ia (Ftdp 08.18) Firenze
Italmed srl ALLEGATO Ia (Ftdp 08.18) Firenze SCHEDA DATI DI SICUREZZA PER OPERATORI (Scheda informativa) SODIO IPOCLORITO 5,25% (Variante 1) 1. IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1. Nome commerciale:
QUICELUM Emessa il : 30/04/2014 pagina n. 1/7
QUICELUM Emessa il : 30/04/2014 pagina n. 1/7 Foglio per l informazione dell utilizzatore a valle di sostanze e miscele non pericolose a norma dell art. 32 del Regolamento CE 1907/2006 (REACH) 1. Identificazione
BPCO, device inalatori: quale tecnica di un corretto utilizzo Irene Fregonese
BPCO, device inalatori: quale tecnica di un corretto utilizzo Irene Fregonese Bologna, 13 Maggio 2018 La sottoscritta Irene Fregonese ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg.
DOMANDE DI AMMISSIONE ALLA SCUOLA DI FARMACIA OSPEDALIERA
DOMANDE DI AMMISSIONE ALLA SCUOLA DI FARMACIA OSPEDALIERA 1. Cosa si intende per PEG 40? a. E un polietilenglicole con punto di fusione 40 C. b. E un polietilenglucoside con punto di fusione 40 C. c. E
Report mensile sulla qualita` dell aria
Report mensile sulla qualita` dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2019 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Flaminia 3 4 5 3 2 5 1 4 zone Appennino Pianura Est Figura
Report mensile sulla qualita dell aria
Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/11/2018 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Flaminia 3 4 5 3 2 5 1 4 zone Appennino Pianura Est Figura 1:
Report mensile sulla qualita dell aria
Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/05/2018 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino Pianura Est Figura 1:
Scambi gassosi e regolazione del respiro
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Scambi gassosi e regolazione del respiro Ventilazione polmonare Ruolo del Sistema Respiratorio: 1 2 - fornire O 2 - rimuovere
Report mensile sulla qualita dell aria
Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/09/2018 - Stazioni di monitoraggio 7 stazioni di monitoraggio 1 San Lazzaro 2 De Amicis 3 4 5 6 7 Via Chiarini 3 6 4 1 2 zone
Report mensile sulla qualita dell aria
Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/03/2019 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 San Lazzaro 2 De Amicis 3 4 5 6 7 Via Chiarini 3 7 6 4 1 2 5 zone
Il farmaco generico, ormai ridefinito farmaco equivalente, è considerato essenzialmente simile al medicinale già in commercio (farmaco originatore)
1 Il farmaco generico, ormai ridefinito farmaco equivalente, è considerato essenzialmente simile al medicinale già in commercio (farmaco originatore) dal punto di vista qualitativo e quantitativo ma con
COLLANTE RASANTE PER CAPPOTTO CR60
COLLANTE RASANTE PER CAPPOTTO CR60 NUOVA SIGA COLLANTI E RASANTI IN POLVERE A BASE CEMENTO PER INTERNI E PER ESTERNI A BASSO SPESSORE ED ELEVATA LAVORABILITA 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA
ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO attualmente previste dalla U.E. per sostanze e preparati pericolosi (FRASI R)
ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO attualmente previste dalla U.E. per sostanze e preparati pericolosi (FRASI R) R1 = esplosivo allo stato secco R2 = rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre
QUINDI, MEGLIO CONOSCERLI.
QUINDI, MEGLIO CONOSCERLI. CLASSIFICAZIONE DEI GAS Elio, Azoto, Aria, Idrogeno GPL, butano, Propano, CO2 Azoto liquido, Elio liquido Utilizzatore Acetilene PRINCIPALI PERICOLI DEI GAS LE BOMBOLE Le bombole
Curva statica. Curva dinamica: tempo. 500 ml. insp. 3 cmh2o. pressione P+T. Capacità vitale % CFR. 80 esp. volume residuo
100 P+T Curva statica Curva dinamica: tempo 80 esp Capacità vitale % 60 40 20 CFR 500 ml insp 0 volume residuo -20-30 -20-10 0 10 20 30 pressione 3 cmh2o Curve dinamiche Isteresi per la tensione superficiale
Report mensile sulla qualita dell aria
Sezione provinciale di Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2017 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino
INIETTORI PER COLONNE CAPILLARI
INIETTORI PER COLONNE CAPILLARI Nessun tipo di iniettore è adatto per tutti i tipi di campioni gas, liquidi, solidi (% ppt.) Tutti gli iniettori hanno vantaggi e svantaggi Devono essere studiati e testati
Corso di Laurea Magistrale in Farmacia
Universita degli Studi di Milano Corso di Laurea Magistrale in Farmacia Mercato Farmaceutico e Normativa dei Prodotti Salutari - UD: Mercato Farmaceutico Prof. Andrea Gazzaniga INTRODUZIONE Il successo
particolarmente critiche
Quali fattori influenzano maggiormente la biodisponibilità? Ø Caratteristiche materie prime (fitocomplesso) Ø Formulativi: tipo e quantità degli eccipienti Ø Produttivi: metodi e processi di fabbricazione
Proteine Vitamine Sali minerali TRIS (HYDROXYMETHYL) AMINOMETHANE TMPD (N,N',N'-TETRAMETHHYL-P-PHENYLENE DIAMMONIUM DICHLORIDE) Rosso Fenolo
SCHEDA DI SICUREZZA Data dell aggiornamento Dicembre 2007 Versione 1.2 In conformità con 91/155/CE 1 - IDENTIFICAZIONE DELPREPARATO E DELLA SOCIETÀ Nome del prodotto MBS CBT Codice del prodotto 01 Società
Scheda di sicurezza. Scheda di sicurezza. n. EINECS Denominazione Conc. (%) Simbolo Frasi R amminoetanolo 1 5 C 20/21/22 34
20136-M ilano-mi SONICA PCB Pagina 1 di 5 1. Identificazione del preparato e della società Identificazione del preparato: SONICA PCB Impiego Detergente per la pulizia di circuiti elettronici.. Identificazione
Principi di farmacocinetica Filippo Caraci
Università degli Studi di Catania Modulo di Psicofarmacologia Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Principi di farmacocinetica Filippo Caraci Farmacocinetica La farmacocinetica serve a predire la concentrazione
Diagramma di stato di H 2 O
Lezione 13 1. Pressione e temperatura 2. Leggi dei gas 3. Teoria cinetica ei gas 4. Gas ideali e gas reali 5. Miscele gassose: legge di Dalton 6. Frazioni molari Diagramma di stato di H 2 O Diagrammi di
LA TERAPIA INALATORIA
LA TERAPIA INALATORIA Come effettuare al meglio la terapia aerosolica Per gran parte delle malattie dell apparato respiratorio il modo più efficace di somministrare farmaci è la via inalatoria I vantaggi
Report mensile sulla qualità dell aria
Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/12/2017 - pag.1 di 10 Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Marecchia 3 Flaminia 4 5 Verucchio 2 3 5 1 4 zone
Report mensile sulla qualità dell aria
Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/10/2017 - pag.1 di 10 Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Marecchia 3 Flaminia 4 5 Verucchio 2 3 5 1 4 zone
Report mensile sulla qualità dell aria
Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/05/2019 - pag.1 di 10 Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Flaminia 3 Marecchia 4 5 Verucchio 3 2 5 1 4 zone
FUMI DA SALDATURA AL PLASMA FUMI DA SALDATURA "MAG" POLVERI METALLICHE AERODISPERSE DOCENTI FUMI DA OSSITAGLIO...
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO PRESSO IL LABORATORIO DI SALDATURA 1 INDICE STUDENTI... 3 FUMI DA OSSITAGLIO... 3 FUMI DA SALDATURA AL PLASMA... 5 FUMI DA SALDATURA "MAG"... 7 POLVERI METALLICHE
Report mensile sulla qualità dell aria
Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/02/2016 - Stazioni di monitoraggio nome Comune tipo tipo zona Franchini-Angeloni Cesena Fondo Urbana Parco Resistenza Forli
Legge di stato dei gas ideali
Legge di stato dei gas ideali Le leggi di Boyle e Charles/Gay Lussac possono essere riunite, insieme al principio di Avogadro, in un'unica equazione che correla fra loro P, V, T e numero di moli di un
CURA DEL RESPIRO LINEA COMPLETA DI APPARECCHI E SOLUZIONI PER LA SALUTE, LA PROTEZIONE E L IGIENE DELLE VIE RESPIRATORIE DI TUTTA LA FAMIGLIA.
www.curadelrespiro.it CURA DEL RESPIRO LINEA COMPLETA DI APPARECCHI E SOLUZIONI PER LA SALUTE, LA PROTEZIONE E L IGIENE DELLE VIE RESPIRATORIE DI TUTTA LA FAMIGLIA. Apparecchio per aerosol a compressore
Report mensile sulla qualità dell aria
Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/06/2016 - Stazioni di monitoraggio nome Comune tipo tipo zona Roma Forli Traffico Urbana Savignano Di Rigo Sogliano Al Rubicone
Dott.ssa PINTO ANGELA AEROSOLTERAPIA : DAL BAMBINO ALL ADULTO
Dott.ssa PINTO ANGELA AEROSOLTERAPIA : DAL BAMBINO ALL ADULTO VANTAGGI DELLA TERAPIA INALATORIA elevate concentrazioni locali di farmaco ridotte concentrazioni sistemiche di farmaco ridotti effetti collaterali
PRODUZIONE DI FORME FARMACEUTICHE SEMISOLIDE. Chiara Piacenza INTENDIS MANUFACTURING SpA
PRODUZIONE DI FORME FARMACEUTICHE SEMISOLIDE Chiara Piacenza INTENDIS MANUFACTURING SpA Produzione di forme farmaceutiche semisolide Contenuti 1 Fabbricazione prodotto intermedio (metodi+ parametri critici+controlli
Scambi gassosi e regolazione del respiro
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Scambi gassosi e regolazione del respiro Ruolo del Sistema Respiratorio: - fornire O 2 - rimuovere CO 2 Scaricato da www.sunhope.it
OSSIGENO C.P.S. ANDREA CAPEZZALI
OSSIGENO è un gas semplice, inodore, insapore e incolore, altamente infiammabile, costituisce l elemento primario dell aria ed è indispensabile alla vita organica LA VITa organica L ossigeno è l unico
Report mensile sulla qualita dell aria
Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/12/2017 - Stazioni di monitoraggio 3 7 6 stazioni di monitoraggio 1 San Lazzaro 2 De Amicis 3 4 5 6 7 Via Chiarini 4 1 2 5 zone
Esercizi sui Gas. Insegnamento di Chimica Generale CCS CHI e MAT. A.A. 2015/2016 (I Semestre)
Insegnamento di Chimica Generale 083424 - CCS CHI e MAT A.A. 2015/2016 (I Semestre) Esercizi sui Gas Prof. Dipartimento CMIC Giulio Natta http://iscamap.chem.polimi.it/citterio Esercizio 1 Un campione
VALUTAZIONE CLINICA. Gravità Lieve Moderata Grave Arresto respiratorio Imminente. Fr. respiratoria Normale Aumentata Aumentata Bradipnea/G asping
ASMA DEFINIZIONE L asma è una malattia infiammatoria delle vie aeree che è caratterizzata da episodi ricorrenti di tosse, sibili, tachicardia, tachipnea, dispnea, difficoltà a parlare, senso di costrizione
Prodotti salutari -dott.ssa Evelyn Ochoa
Moduli Prodotti salutari -dott.ssa Evelyn Ochoa (4 + 1 CFU di esercitazioni ) Prodotti cosmetici -dott.ssa Antonella Casiraghi (4 + 1 CFU di esercitazioni ) L obiettivo formativo fondamentale è quello