SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
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- Geronimo Napolitano
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1 SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE - PREMESSA Il Comune di Brembate di Sopra con il presente regolamento intende disciplinare il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), a favore della popolazione locale. I contenuti fondamentali di tale servizio sono così indicati nella Legge Regionale n.1/86 sulla Riorganizzazione e programmazione dei servizi socio-assistenziali : Il servizio di assistenza domiciliare è costituito dal complesso di prestazioni di natura socio-assistenziale e sanitaria erogate a domicilio di singoli utenti e in genere di nuclei fami1iari comprendenti soggetti a rischio di emarginazione al fine di consentire la permanenza nel normale ambiente di vita e di evitare i1 ricorso a strutture residenziali. - PRINCIPI Il SAD deve ispirarsi ai seguenti principi : 1) 1'organizzazione del servizio e le modalità di esecuzione devono rispettare la dignità e la personalità dell utente; 2) il servizio è rivolto potenzialmente a tutti i cittadini in stato di bisogno e si avvale della partecipazione economica degli utenti; 3) i1 servizio deve rispondere a criteri di corretta gestione: deve essere efficace ed efficiente ossia capace di raggiungere gli obiettivi che si propongono con i1 minor dispendio di risorse; 4) a tutti gli utenti sono garantiti a parità di condizioni, l'applicazione di criteri omogenei per l accesso al servizio e uguale trattamento nelle prestazioni. - FUNZIONI La funzione specifica del SAD si attua attraverso una presenza presso i1 domicilio dell'utente al fine di va1utare il suo stato di bisogno, favorire la sua autonomia personale sviluppando le capacità residue, nel rispetto della sua autodeterminazione e allo scopo di evitare o ridurre i rischi di isolamento ed emarginazione ricercando e stimolando la col1aborazione dei fami1iari e del sociale (vicini, volontariato ). - OBIETTIVI Gli obiettivi del servizio sono: a) evitare i ricoveri in istituto comprese le ospedalizzazioni quando non sono indispensabili ; b) garantire delle prestazioni che permettano pur restando al proprio domicilio di condurre un esistenza autonoma, anche se parzialmente protetta; c) sostenere il nucleo familiare al fine di evitare l'emarginazione dei membri più deboli, favorendo la permanenza nell'ambiente naturale ed il mantenimento de1 proprio ruolo in famiglia; d) rompere l isolamento sociale per inserire e rendere partecipi i soggetti alla vita della comunità; e) cercare di mantenere o recuperare un adeguato benessere psico-fisico. Il servizio deve essere limitato al periodo necessario a rimuovere particolari difficoltà al fine di non indurre gli utenti a forme di dipendenza o delega e per favorire forme di autonomia e responsabilità.
2 - DESTINATARI ANZIANI: persone sole o con famiglia in comprovate situazioni di necessità. PORTATORI DI HANDICAP: persone di qua1siasi età con ridotte capacità di autonomia fisica e/o psichica sole o con famiglia in comprovate situazioni di necessità; FAMIGLIE: comprendenti soggetti a rischio di emarginazione o altre comprovate situazioni di necessità. - ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO Il SAD fa capo a11'assessorato ai Servizi Sociali. Il coordinamento tecnico-funzionale è affidato all'assistente Sociale del Comune. I1 persona1e operativo è costituito da Ausi1iari Socio Assistenziali, ai quali può essere affiancato in situazioni particolari il personale infermieristico e riabi1itativo de1 USSL e gli obiettori di coscienza assegnati al Comune. L Assessorato considerate le finalità del SAD intende avva1ersi anche della collaborazione delle forze sociali e delle Associazioni di volontariato presenti sul territorio, la cui opera dovrà essere coordinata dal responsabile tecnico. - PRESTAZIONI DELLE FIGURE PROFESSIONALI Assistente Socia1e è responsabile coordinatrice e referente per 1e richieste di prestazioni. Ad ella competono secondo la metodologia propria della professione: raccolta delle informazioni atte ad individuare lo stato di necessità ed i problemi del richiedente; valutazione e formulazione del piano d'intervento; programmazione, gestione e verifica del servizio; coordinamento del personale in carico al servizio stesso; mantenimento dei rapporti con 1 Assessore competente e con l Ente gestore del servizio. Assistenti Domiciliari ai quali compete lo svolgimento delle prestazioni previste dal Piano Socio Assistenziale della Regione Lombardia, in partico1are compiti precisi e ben definiti di aiuto materiale quali: aiuto nell'attività di assistenza diretta alla persona (alzarsi, pulizia personale, vestizione, deambulazione, mobilizzazione della persona costretta a letto ); aiuto per il governo dell'alloggio e le attività domestiche (cura delle condizioni igieniche dei locali, riordino letto e stanza, cambio biancheria, acquisti ); interventi volti a favorire la rete di relazione (accompagnamento dell'utente per visite mediche, contatti medico di base, disbrigo piccole pratiche burocratico-amministrative, sostegno psicologico, compagnia, risposta a bisogni di tipo relazionale); partecipazione agli incontri periodici di programmazione e verifica con l'assistente Sociale attraverso 1 metodologia del lavoro di gruppo. L'Assessorato ai Servizi Sociali si riserva comunque di allargare la sfera delle prestazioni secondo necessità ed esigenze che di vo1ta in vo1ta dovessero presentarsi. Il Servizio può essere integrato anche con altre prestazioni (ad esempio servizio infermieristico, servizio pasti a domicilio ).
3 - FORMAZIONE DEL PERSONALE Si ritiene utile precisare l importanza della formazione e dell'aggiornamento degli operatori, a1 fine di permettere loro di raggiungere una maggiore qualificazione professionale ed offrire un servizio maggiormente adeguato al soddisfacimento dei bisogni. - ORARIO DI LAVORO Gli Operatori dovranno svolgere un orario di servizio secondo le norme contrattuali che si riferiscono al tipo di rapporto di 1avoro con il quale prestano la loro opera (convenzione assunzione diretta, libera professione ). L'orario di lavoro settimanale si articolerà in base alle esigenze del servizio e verrà concordato con i1 responsabile tecnico. - MODALITA PER L'AMMISSIONE AL SERVIZIO A1 SAD si accede tramite: a) richiesta all ufficio di Servizio Sociale del Comune mediante domanda scritta su apposito modulo, a cura dell'interessato o degli stretti familiari; b) valutazione della situazione da parte dell'assistente Sociale attraverso le metodologie proprie della professione, con motivato parere espresso da11 Assessore competente. Sarà cura dell Assessorato evadere la richiesta entro il limite massimo di 30 giorni dalla presentazione della documentazione completa. Qualora le richieste pervenute non potranno essere soddisfatte entro i1 termine stabilito a causa del carico di lavoro del SAD, verrà formulata una lista d'attesa dando priorità alle persone anziane o invalide, che vivono sole, incapaci di provvedere alle proprie necessità primarie e senza familiari coinvolgibili, con redditi bassi. - DIMISSIONI DAL SERVIZIO I1 SAD può essere interrotto nei seguenti casi: a) su richiesta scritta dell'assistito o dei familiari con l'assenso dell' interessato; b) su decisione dell'assessorato ai Servizi Sociali per il venir meno delle condizioni di necessità che hanno determinato l'ammissione al SAD o per comprovata impossibilità di una corretta esecuzione del servizio stesso; c) su decisione dell'amministrazione comunale in caso di mancata contribuzione al costo del servizio stesso.
4 - COSTO DEL SERVIZIO Il SAD viene fornito dietro un corrispettivo che senza seguire le leggi di mercato sia commisurato al reddito ed al1a situazione economica globale deg1i utenti, al fine di tutelare i redditi più bassi, favorendo un'equa distribuzione delle risorse attuando così uno dei principi essenziali della Legge Regionale n. 1/86: Gli utenti sono tenuti a concorrere in rapporto alle proprie condizioni economiche al costo dei servizi erogati in gestione diretta o per convenzione dal Comune, secondo tariffe determinate in base al reddito familiare ( ) art. 63. Tutto ciò al fine di favorire: a) 1a partecipazione economica de1l'utente, proporziona1mente al numero delle ore mensili prestate dagli Operatori; b) garantire in via prioritaria g1i utenti più bisognosi ed economicamente più svantaggiati e in un secondo momento anche gli altri che lo richiedono e che abbiano effettiva necessità; c) offrire un servizio che si avvale di personale qua1ificato e responsabile; d) fornire norme uguali per tutti gli utenti, (soprattutto riguardo a1la partecipazione economica), fatto salvo casi particolari che di volta in volta verranno valutati; e) non favorire 1 idea che i1 Comune debba soddisfare sempre e comunque qualsiasi bisogno. - CONCORSO DEGLI UTENTI AL COSTO DEL SERVIZIO Criteri: al fine della determinazione della quota di partecipazione al costo del servizio, il reddito considerato è quello familiare inteso come l'insieme dei redditi derivanti dalla pensione (vecchiaia, invalidità o altro genere), da lavoro o rendita, a cui va sommato l' importo, nel caso di persone invalide, dell indennità di accompagnamento. Qualora i costi previsti a carico dell utente dovessero risultare, secondo le tariffe sopra esposte, troppo onerosi, l'assistente Sociale dopo aver valutato la situazione, proporrà all Amministrazione la rideterminazione del contributo.
5 Tabella A CRITERIO DI DETERMINAZIONE Fasce di reddito familiare da utilizzare per la determinazione delle tariffe Persone Fasce espresse in migliaia n Da A Da A Da A Da A Da A Da A Da e+ A Il reddito da considerarsi è l imponibile IRPEF al lordo degli oneri deducibili. La Giunta Comunale, annualmente, con proprio provvedimento aggiorna le fasce di reddito secondo l aumento del costo della vita (indice ISTAT). La determinazione delle fasce di reddito è stata elaborata secondo i criteri risultanti dalla tabella B. Le fasce di reddito sono state determinate secondo i parametri consigliati dal P.S.A. 1988/90 della Regione Lombardia (pagg ). Qualora il nuovo P.S.A. regionale prevederà altri criteri di determinazione, le tabelle verranno modificate. Quota di riferimento , corrispondente al trattamento minimo mensile pensionistico INPS valido anche per l anno Arrotondamento Tabella B n. componenti reddito mensile scala parametrata reddito annuale nucleo e oltre
6 Tabella C PERCENTUALE DA APPLICARE IN CORRISPONDENZA AI DIVERSI SCAGLIONI DI REDDITO. Scaglione di reddito Quota utente 1 a fascia - 2 a fascia 10 % 3 a fascia 15 % 4 a fascia 20 % 5 a fascia 30 % 6 a fascia 50 % 7 a fascia 100 %
7 AGGIORNAMENTO FASCE DI REDDITO PER DETERMINAZIONE QUOTA A CARICO DEGLI UTENTI CON DECORRENZA 01/01/1997 Delibera di Giunta Comunale n.ro 86 del 30/01/1997 Quota di riferimento , corrispondente al trattamento minimo mensile pensionistico INPS valido per l anno Arrotondamento scala parametrale N Componenti Reddito Mensile Reddito Annuale Nucleo (.) 1 (%) (.) Fasce di reddito famigliare da utilizzare per la determinazione delle tariffe. Persone Fasce in migliaia 3 n Da A Da A Da A Da A Da A Da A Da e+ A Arrotondamenti per difetto 2 Arrotondamenti per difetto 3 Arrotondamenti per difetto Percentuale da applicare in corrispondenza ai diversi scaglioni di reddito. Scaglione di reddito Quota utente 1 a fascia - 2 a fascia 10 % 3 a fascia 15 % 4 a fascia 20 % 5 a fascia 30 % 6 a fascia 50 % 7 a fascia 100 %
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