Processi regressivi.

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1 Processi regressivi Le varie cause di malattia possono produrre nelle cellule e nei tessuti manifestazioni di sofferenza che si evidenziano con alterazioni morfologiche, biochimiche e funzionali. Queste possono avere gravità diversa e tradursi quindi in lesioni di intensità diversa.

2 Poiché queste alterazioni segnano un livello di funzione cellulare inferiore rispetto a quello già raggiunto, vengono incluse nei Processi regressivi. Questi comprendono: Le atrofie Le degenerazioni Le necrosi.

3 LE ATROFIE Con il termine Atrofia o Ipotrofia si indica un processo regressivo caratterizzato dalla diminuzione del volume di un organo rispetto al volume già raggiunto. Ipoplasia indica la diminuzione del volume di un organo per difetto di sviluppo cioè le dimensioni normali non sono mai state raggiunte. Aplasia o Agenesia indica l assenza di un organo per mancata formazione. Quindi l ipotrofia è un difetto acquisito mentre l ipoplasia e l aplasia sono difetti congeniti.

4 L ipotrofia di un organo può dipendere da: Atrofia volumetrica e/o Atrofia numerica delle cellule che lo compongono. Esistono Atrofie Fisiologiche e Atrofie Patologiche

5 Le atrofie Fisiologiche dette anche Involuzioni comprendono le atrofie che rientrano nel quadro dello sviluppo fisiologico di un organismo: -Atrofia della Coda del girino - Atrofia del Timo - Atrofia Dotti di Müller nel maschio - Atrofia dotti di Wolff nella femmina

6 Le atrofie Patologiche comprendono quelle da: - Inanizione dovuta alla sospensione o alla riduzione della nutrizione. Può essere generalizzata o localizzata. Nella atrofia da Inanizione generalizzata i tessuti che risentono maggiormente di questa mancanza sono: - tessuto adiposo (Atrofia gelatinosa del grasso) - tessuto linfatico - lo stomaco e l intestino - il tessuto muscolare scheletrico - fegato e reni

7 L atrofia da Inanizione locale è dovuta ad una condizione ischemica istauratasi a livello di un organo. - Atrofia da compressione (sulle cellule o sui vasi) - Atrofia da ipofunzione - ipotrofia muscolare dopo ingessatura - atrofia testicolo dopo legatura del dotto deferente - atrofia rene dopo legatura dell uretere

8 - Atrofie da ipofunzione o da causa ormonale - ipotrofia tiroide e delle surrenali dopo asportazione dell ipofisi (no TSH e ACTH) - atrofia mammelle e utero dopo castrazione - atrofia cresta del gallo dopo castrazione - Atrofia da denervazione - Atrofie degenerative -Atrofia bruna colpisce soprattutto fegato e miocardio ed è caratterizzata da una diminuzione del volume degli organi e dall accumulo di lipofuscine.

9 - Atrofia bruna Le lipofuscine sono anche dette pigmenti di usura e sono formate da lipidi perossidati combinati con proteine denaturate e sono responsabili del colorito bruno che assumono gli organi. Sono segregate nei lisosomi probabilmente perché formatisi in quantità talmente grandi che la cellula non è più capace di smaltire.

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12 - Atrofia gelatinosa del grasso o Degenerazione mucosa del grasso È una distrofia cioè una atrofia su base degenerativa. In seguito alla riduzione delle sostanze nutritizie gli adipociti diminuiscono sempre di più il loro volume (ipotrofia) fino alla totale scomparsa (atrofia) e alla conseguente sostituzione con mucopolisaccaridi acidi. Il grasso assume così un aspetto gelatinoso.

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14 DEGENERAZIONE Condizione patologica caratterizzata dalla presenza nella cellula o negli spazi interstiziali di sostanze che normalmente non vi sono contenute o che vi sono contenute in quantità non apprezzabili morfologicamente.

15 In base al tessuto in cui prendono origine si classificano in: D. renali, epatiche, muscolari ecc Sulla base dei criteri chimici in: D. da alterato metabolismo proteico lipidico glucidico idrico Sulla base dei concetti morfo-funzionali: D. con lesioni mitocondriali D. lisosomiali ecc

16 Inoltre si dividono in: D. Intracellulari e D. extracellulari 1) Rigonfiamento torbido o deg.albuminoidea 2) Degenerazione grassa o steatosi 3) Degenerazione vacuolare 4) Degenerazione a gocce ialine 5) Degenerazione idropica 6) Degenerazione mucosa degli epiteli 1) Degenerazione mucosa del connettivo o Rigonfiamento Mucoide 2) Ialinosi 3) Fibrinoidosi 4) Amiloidosi

17 Degenerazione Albuminoidea Rigonfiamento torbido Degenerazione Parenchimatosa Accumulo di una sostanza simile all albumina.cellule aumentate di volume.citoplasma opaco, torbido e granuloso.limiti indistinti Colpisce rene,fegato, miocardio Organi aumentati di volume, pallidi e grigiastri (Aspetto di carne lessa)

18 DEGENERAZIONE ALBUMINOIDEA O RIGONFIAMENTO TORBIDO O DEGENERAZIONE PARENCHIMATOSA SEDE : intracellulare METABOLISMO COINVOLTO : proteico e idrico ORGANULO LESO: mitocondrio ORGANI PIU COLPITI: fegato,rene,miocardio

19 La deg. albuminoidea è una degenerazione ACUTA e nella maggior parte dei casi reversibile. Le cause sono rappresentate da Stati tossici e Tossico-infettivi acuti. Se le cause perdurano si passa alla degenerazione granulo-grassa ed infine alla steatosi.

20 P a t o g e n e s i Mitocondri rigonfi ed alterati (Cristolisi) Dissociazione fosforilazione ossidativa Alterazione del metabolismo energetico no ATP Fenomeno paradosso sintesi di proteine (consumo ATP residuo) Alterazione pompa NA/K a livello di membrana e assunzione di acqua da parte della cellula Rigonfiamento della cellula

21 IPERTROFIA DEGENERAZIONE Aumento di volume Aumento di volume cellula per richiesta cellula per aumentato funzionale contenuto Aumentata produzione No produzione energia di energia Aumentata sintesi Aumentata sintesi proteica proteica iniziale

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23 Rigonfiamento torbido fegato

24 DEGENERAZIONE ALBUMINOIDEA se la causa persiste si ha diminuzione sintesi proteica DEGENERAZIONE GRANULO-GRASSA alterazione RE no sintesi proteica DEGENERAZIONE GRASSA O STEATOSI

25 STEATOSI Processo degenerativo caratterizzato dall accumulo nelle cellule di lipidi. Assume denominazione diversa a seconda del lipide che si accumula. Es. Steatosi propriamente detta =TG Fosfolipidosi = Fosfolipidi Sfingolipidosi = Sfingolipidi Colesterinosi = Colesterolo

26 STEATOSI (Propriamente detta) Processo infiltrativo dovuto ad uno squilibrio del metabolismo dei trigliceridi con conseguente alterazione funzionale della cellula.

27 Perché processo infiltrativo e non degenerazione? INFILTRAZIONE : penetrazione di sostanze all interno di una cellula intatta dal punto di vista funzionale. DEGENERAZIONE: accumulo o formazione di sostanze in una cellula ad espressione di un difetto funzionale cioè metabolico.

28 STEATOSI SEDE :intracellulare METABOLISMO COLPITO : trigliceridi ORGANULO LESO: RER ORGANI PIU COLPITI: fegato,rene, miocardio sono aumentati di volume, gialli, friabili, granulosi e untuosi al tatto

29 Il fegato è l organo più frequentemente colpito da steatosi per vari motivi: - Ruolo centrale nel ciclo deitrigliceridie nella sintesi delle lipoproteine - Particolare vascolarizzazione del fegato - Esposizione ad agenti tossici di provenienza gastro-intestinale

30 METABOLISMO DEI LIPIDI Trigliceridi dieta Lipasi gastrica e pancreatica Assorbiti come NEFA Entrano nelle cellule intestinali dove sono trasformati in TG Sono scissi in AG e glicerolo e vanno Al tessuto adiposo dove sono trasformati in TG (se in eccesso) ( se in difetto) Al fegato dove sono trasformati in TG Sono uniti a proteine per formare i Chilomicroni Passano nella linfa e poi nel sangue

31 Tessuti per essere utilizzati TG Nel fegato si legano alle Apoproteine per formare le Lipoproteine (HDL, LDL e VLDL) Nel tessuto adiposo si scindono in AG e glicerolo si legano alla Albumina Sangue

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33 Le lipoproteine hanno una forma globulare, constano di una parte proteica o Apoproteina, in gran parte sintetizzata dagli epatociti,e di una parte lipidica. I rapporti tra parte idrofila (proteine) e parte idrofoba (lipidi) avviene grazie alla interposizione di molecole che sono allo stesso tempo idrofile e idrofobe (fosfolipidi e lecitina). Il grosso del colesterolo viene trasportato dalle LDL e sono queste che si fissano su appositi Recettori cellulari, presenti nelle cellule endoteliali, nei fibroblasti e nei linfociti

34 Lipoproteina TG e Colesterolo (idrofobi) Fosfolipidi (Idrofobi e idrofili) Apolipoproteine (idrofile)

35 MOBILIZZAZIONE LIPIDI DI DEPOSITO

36 L AMP ciclico, attivando la lipasi, libera gli acidi grassi non esterificati, che passano nel plasma. L AMP ciclico si forma dall ATP per azione dell adenilciclasi, la cui sintesi è stimolata dal cortisone e dall ACTH e la cui azione è favorita dalle catecolamine. Le fosfodiesterasi agiscono inattivando l AMP ciclico. La caffeina e la teofillina agiscono inibendo le fosfodiesterasi che quindi non inattivano l AMPciclico e la lipasi viene attivata.

37 Meccanismi Patogenetici 1) Steatosi da aumentato apporto: diete iperlipidiche (Chilomicroni) Steatosi da aumentata mobilizzazione: ansia (Nefa) freddo shock traumi catecolamine cortisolo caffeina 2) Steatosi da danno epatico: sintesi locale di TG smaltimento per blocco sintesi lipoproteine

38 CLASSIFICAZIONE 1) STEATOSI ALIMENTARI O DIETETICHE 2) STEATOSI ORMONALI 3) STEATOSI TOSSICHE 4) STEATOSI DA IPOSSIA

39 STEATOSI ALIMENTARI DIETE IPERLIPIDICHE DIETE CARENTI DI ACIDI GRASSI POLINSATURI (linoleico,linolenico,arachidonico entrano nella costituzione dei fosfolipidi e delle proteine di trasporto) DIETE IPOPROTEICHE O CARENTI DI FOSFOLIPIDI E FATTORI LIPOTROPI (vit. B12, vit.pp, colina, metionina) La metionina attiva la colina che entra nella sintesi dei fosfolipidi e nella formazione delle micelle lipoproteiche

40 STEATOSI ORMONALI DIABETE MELLITO utilizzazione dei lipidi e non dei carboidrati per carenza di insulina ORMONI tiroidei, ACTH, cortisolo, adrenalina e noradrenalina, mobilizzazione lipidi di deposito per attivazione delle lipasi GRAVIDICA

41 STEATOSI TOSSICHE Avvelenamento da CCl4 (antielmintico e solvente) induce alterazione del RER e mancata sintesi di lipoproteine con conseguente steatosi acuta, steato-necrosi e cirrosi. Fosforo giallo (teste dei cerini) induce alterazione del RER e REL e quindi no si ha la sintesi delle lipoproteine Alcool etilico (alcolismo) - Aumentato apporto di grassi dall esterno - Danno epatico - Blocco ossidativo per lesioni mitocondriali - Blocco immissione in circolo di lipoproteine per mancata sintesi - Aumentata perossidazione dei lipidi di membrana - Carenza di proteine, di colina, di vitamine ecc

42 STEATOSI TOSSICHE Avvelenamento da Amanita Phalloides amanitina inibizione della RNA polimerasi blocco sintesi proteica Steatosi da aflatossine ( Aspergillus flavus) cereali e arachidi mal conservati lesioni del DNA: no sintesi proteica STEATOSI DA IPOSSIA E dovuta ad un difetto dell ossidazione degli acidi grassi (blocco ossidativo) e ridotta sintesi di lipoproteine ANEMIE GRAVI MALATTIE EMOLITICHE TURBE CIRCOLATORIE INSUFFICIENZA CARDIACA

43 Fegato: aumentato di volume, giallastro, untuoso, friabile e soggetto facilmente a rottura.

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45 Epatociti con nucleo spostato in periferia, citoplasma espanso e ripieno di vacuoli c.d.otticamente vuoti.

46 STEATOSI EXTRA-EPATICA La steatosi del miocardio, dei muscoli e del rene di solito è associata ad altri processi regressivi. Sono da collegarsi a una difettosa combustione dei lipidi introdotti (chilomicroni, lipoproteine, NEFA).

47 DEGENERAZIONE VACUOLARE SEDE : intracellulare METABOLISMO COINVOLTO: proteico (albumina) ORGANULO LESO: lisosoma ORGANI PIU COLPITI: miocardio, rene, fegato

48 CAUSE DI DEG. VACUOLARE -IPOSSIA ANOSSICA morte per asfissia -IPOSSIA ISTOTOSSICA intossicazione da ossido di carbonio -IPOSSIA STAGNANTE o circolatoria stasi circolatoria

49 Degenerazione vacuolare Ipossia/anossia danno di membrana Ingresso di albumine e H 2 O Formazione del vacuolo ipossico (reazione negativa alla fosfatasi acida) Fusione del vacuolo ipossico con i lisosomi (Reazione positiva alla fosfatasi acida) Degenerazione vacuolare

50 La degenerazione vacuolare da ipossia è la conseguenza dell ingresso nella cellula di proteine plasmatiche in quantità superiore alle possibilità di smaltimento della cellula. Si può considerare quindi una forma di costipazione cellulare, di sovraccarico lisosomiale.

51 La degenerazione vacuolare grazie alla tendenza dei vacuoli ipossici a confluire può essere : Microvacuolare Macrovacuolare Vescicolare (irreversibile)

52 Degenerazione vacuolare consegue a: 1) Ingresso nella cellula di sostanze digeribili in quantità superiori alle possibilità degli enzimi presenti (ipossia) 2) Ingresso nella cellula di sostanze non digeribili per mancanza degli enzimi adatti (destrano) 3) Ingresso nella cellula di sostanze digeribili, ma che non vengono digerite per mancanza congenita dell enzima adatto (tesaurismosi) 4) Ingresso nella cellula di sostanze che inibiscono gli enzimi necessari per la loro digestione es.i lipoperossidi impediscono agli enzimi di degradare le lipofuscine. 5) Blocco fusione tra fagosomi e lisosomi e no digestione.

53 DIAGNOSI DIFFERENZIALE - Steatosi propriamente detta I vacuoli sono otticamente vuoti, il nucleo è spostato alla periferia. - Steatosi da fosfolipidi I vacuoli sono singoli e non tendono a confluire, le cellule assumono aspetto schiumoso (foamy cells) - Degenerazione idropica Non ci sono vacuoli ma tutta la cellula è imbibita di acqua. - Glicogenosi Aspetto a cellula vegetale cioè con un unico vacuolo vuoto e nucleo centrale.

54 DEG. VACUOLARE FEGATO

55 GLICOGENOSI

56 TESAURISMOSI Anche dette Inborn lysosomal disease o Lysosomal storage disease, sono malattie ereditarie conseguenti alla mancanza congenita di un enzima. Sono considerate, per tale motivo, varianti della degenerazione vacuolare. Settore metabolico coinvolto: lipidico :Lipidosi Gangliosidosi Mucopolisaccaridosi Organulo cellulare colpito: lisosomi vacuoli fosfatasi positivi, che non confluiscono

57 DEGENERAZIONE A GOCCE IALINE o IALINA SEDE : intracellulare METABOLISMO COINVOLTO: proteico es.hb ORGANULO LESO: lisosoma (vacuoli fosfatasi positivi) ORGANI PIU COLPITI : rene (epiteli) -fegato

58 RENE E considerata da alcuni una variante della deg.vacuolare E caratterizzata dall accumulo nelle cellule di un materiale eosinofilo ed omogeneo.

59 RENE DEGENERAZIONE A GOCCE IALINE Cause: Crisi emolitiche, glomerulonefriti e glomerulonefrosi proteinuriche Accumulo di glicoproteine nelle cellule dei tubuli (vacuoli) Fusione dei vacuoli con i lisosomi Aumento nel filtrato glomerulare Sovraccarico nelle cellule renali e Formazione dei cilindri epiteliali ialini

60 DEGENERAZIONE A GOCCE IALINE FEGATO Abnorme assorbimento di glicoproteine dal plasma Necrosi epatica ( corpi di Councilman ) Epatociti dei soggetti affetti da alcoolismo =corpi ialini di Mallory PLASMACELLULE Nelle flogosi e nei plasmocitomi.accumulo di glicoproteine nel reticolo endoplasmatico (ialinosi intracisternale) Corpi di Russel

61 DEGENERAZIONE IDROPICA SEDE : intracellulare METABOLISMO COINVOLTO: idrico-salino. ORGANULO LESO: membrana citoplasmatica. ORGANI PIU COLPITI: rene (epitelio) e endoteli

62 CAUSE DI DEG. IDROPICA - Squilibri idrodinamici ed elettrolitici (carenze di potassio) - Shock. - Bruciature, ustioni solari (vescicole) - Malattie virali e batteriche (complessi antigene-anticorpo-complemento) - Sostanza tossiche ( linfotossina, veleni )

63 DEGENERAZIONE IDROPICA ALTERAZIONI PERMEABILITA DI MEMBRANA (pompa del NA + ) UNIFORME RIGONFIAMENTO CELLULARE (edema intracellulare) DEGENERAZIONE IDROPICA LISI OSMOTICA CELLULARE

64 Vescicola

65 CELLULE IN DEGENERAZIONE IDROPICA Aumento di volume,citoplasma ridotto a pochi tralci posti tra la membrana e il nucleo. Nucleo in posizione centrale Aspetto a cellula vegetale Rigonfiamento degli organuli cellulari LISI CELLULARE

66 DEG.PALLONIFORME

67 DEGENERAZIONE MUCOSA DEGLI EPITELI SEDE : intracellulare METABOLISMO COLPITO: glicoproteico (mucopolisaccaridi neutri) ORGANULO LESO : lisosoma RER

68 DEGENERAZIONE MUCOSA DEGLI EPITELI Da alcuni viene non viene considerata un processo regressivo ma un aumentata secrezione di mucine da parte delle cellule epiteliali ghiandolari (cellule mucipare del tubo gastroenterico, via aeree superiori, ghiandole salivari) oppure una forma di metaplasia ghiandolare. Che cos è la METAPLASIA!!!?!!! È la sostituzione di un tessuto andato distrutto, con un altro tessuto che ha la stessa origine embrionale ma funzione diversa.

69 Metaplasia mucosa e iperplasia della vagina

70 Metapl. Sebacea mammella Metapl. Ossea mammella

71 DEGENERAZIONE MUCOSA DEGLI EPITELI FLOGOSI CATARRALI CRONICHE DELLE VIE AEREE Epitelio di rivestimento degli alveoli polmonari si trasforma in epitelio ciliato muciparo FLOGOSI CATARRALI CRONICHE DEL TUBO GASTROENTERICO es. enterite mucoide dei conigli ALCUNI TUMORI BENIGNI E MALIGNI (tumori mucosi o gelatinosi)

72 DEGENERAZIONE COLLOIDE SEDE : intracellulare METABOLISMO COLPITO: colloide ORGANULO LESO : lisosoma ORGANI COLPITI: tiroide (è aumentata di volume) Non si tratta di una vera degenerazione in quanto è caratterizzata dall accumulo di sostanza colloide in organi che normalmente la producono.

73 Cellule epiteliali tiroidee Se in eccesso Si accumula nei vacuoli Fagolisosomi Produzione colloide Accumulo nei follicoli in vacuoli Fagosomi + lisosomi Deposito Enzimi insuff. GOZZO Fagolisosomi fosfatasi + Idrolisi colloide Immissione ormoni in circolo Utilizzo

74 PATOGENESI Squilibrio tra produzione e riassorbimento Aumentata produzione e Riassorbimento normale o Produzione normale e Riassorbimento diminuito

75 DEGENERAZIONE CORNEA È caratterizzata da un aumento del contenuto di cheratina in cellule che normalmente la contengono (ipercheratosi) o comparsa di questa in tessuti che normalmente non la contengono (prosoplasia) = Metaplasia? Cause: Traumi ripetuti nel tempo es.calli Radiazioni Infiammazioni Patogenesi: Stimolazione della sintesi di cheratina apportando una maggiore quantità di ossigeno.

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