Via G. Pascoli, Firenze tel. 055/ fax 055/ Pag. 2

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Via G. Pascoli, Firenze tel. 055/ fax 055/ Pag. 2"

Transcript

1

2 PRIMA S.a.s. INDICE 1. A1.1 RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA DELL OPERA A1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO A1.3 DESCRIZIONE DEL MODELLO STRUTTURALE A1.4 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E PRESTAZIONI DELLA STRUTTURA A1.5 FASCICOLO DEI CALCOLI ANALISI DEI CARICHI VERIFICHE CONTENIMENTO DEL DANNO DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI MANTENIMENTO DELLA FUNZIONALITA DEGLI IMPIANTI VERIFICA DELLE SCALE VERIFICA DEI MARCIAPIEDI VERIFICA DEL FABBRICATO IN OPERA VERIFICA DEL VANO ASCENSORE A2 RELAZIONE SUI MATERIALI A4 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE A5.2 RELAZIONE GEOTECNICA PLINTI A BICCHIERE: CAPACITA PORTANTE TRAVI ROVESCE: CAPACITA PORTANTE FONDAZIONE SCALA ESTERNA: CAPACITA PORTANTE A5.3 RELAZIONE SULLE FONDAZIONI PLINTI TRAVI ROVESCE FONDAZIONE SCALA ESTERNA ANALISI AUTOMATICA CON CODICI DI CALCOLO GIUDIZIO MOTIVATO DI ACCETTABILITÀ DEI RISULTATI stefano.grisostomi@tin.it Pag. 2 M-REL-Rev 02 del \\Nas\archivio\Archivio\pratiche\Archivio in corso\o-z\v022-vasarri\14-relazioni\v022-rce rtf

3 A A1.1 RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA DELL OPERA La presente relazione tecnica ha come oggetto la realizzazione del nuovo refettorio e di uno spazio polivalente (auditorium) funzionale alla scuola Bechi- Piero della Francesca, Area San Lorenzo a Greve in Firenze. L intervento sarà possibile solo a seguito della demolizione del corpo di fabbrica esistente che ospitava la palestra. Il nuovo fabbricato presenta una pianta rettangolare di dimensioni lorde pari a ml. 23,00x17,14 e si sviluppa per due piani fuori terra. Il piano terra, posto alla medesima quota del fabbricato scolastico esistente (+0.00), ospita l auditorium con il palco, mentre al piano primo è ricavato il refettorio (+550). E, inoltre, presente un sotto palco, in corrispondenza dello stesso palco, a quota dello spiccato di fondazione (-217). L intervento in oggetto prevede, inoltre, la realizzazione di un ulteriore corpo di fabbrica, ricavato all interno dell edificio scolastico esistente, adiacente al nuovo refettorio, giuntato sismicamente sia dalle strutture esistenti, sia da quelle di nuova realizzazione. Anche questa struttura presenta una pianta rettangolare di dimensioni pari a ml. 8,80x7,96 e si sviluppa per i medesimi piani fuori terra, collocati alla stessa quota dell auditorium e del refettorio. Il vano ascensore, esterno ai due fabbricati, è anch esso giuntato sismicamente dalle adiacenti strutture. I collegamenti tra le strutture in gioco sono effettuati solo a livello interrato, attraverso le fondazioni ed i muri. La struttura portante è il conglomerato cementizio armato, gettato in opera, per quanto riguarda le strutture di fondazione e quelle in elevazione del vano ascensore e del corpo di fabbricato inserito nell esistente. L edificio che ospiterà l auditorium ed il refettorio sarà, invece, realizzato con travi, pilastri e solai prefabbricati in cla.a. precompresso.. La tipologia delle fondazioni è, pertanto, costituita da plinti a bicchiere per quanto riguarda il prefabbricato, collegati con travi rovesce, sia tra di loro, sia alla struttura esistente, al vano ascensore e alla porzione di costruzione in opera. stefano.grisostomi@tin.it Pag. 3

4 2. A1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO A1.2 Il progetto è realizzato in conformità alle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M.14/01/2008 ed in accordo con la Circolare Esplicativa n 617 del 02/02/2009. I calcoli sono stati condotti con il metodo semiprobabilistico agli stati limite, così come prescritto dal Testo Unico per l Edilizia - D.P.R. 380/2001, in conformità alle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14/01/2008 ed alla Circolare Esplicativa n.617 del 02/02/ stefano.grisostomi@tin.it Pag. 4

5 3. A1.3 DESCRIZIONE DEL MODELLO STRUTTURALE A1.3 La struttura in conglomerato cementizio armato, gettata in opera, è stata modellata agli elementi finiti con il programma Modest In particolare le travi ed i pilastri sono stati schematizzati come elementi monodimensionali, mentre i muri in c.a. sopra le fondazioni sono stati modellati come elementi bidimensionali. I solai sono stati schematizzati come piani rigidi, assegnando loro il peso proprio corrispondente, i pesi permanenti e gli accidentali corrispondenti ad un ambiente di categoria C3. La struttura è stata verificata secondo i criteri della gerarchia delle resistenze, considerando una classe di duttilità B. Inoltre, la struttura risulta regolare in pianta ed in altezza. I dati inerenti la localizzazione della struttura (coordinate geografiche di riferimento), la sua Vita Utile, il Coefficiente d Uso e il Periodo di Riferimento per il calcolo della pericolosità sismica sono stati scelti in conformità alle normative sopra citate, secondo le indicazioni della committenza, tenendo conto dell importanza e della destinazione dell edificio. Le strutture di progetto saranno realizzate nel comune di Firenze, la cui classificazione sismica è individuata dalla Zona 3s, così come previsto nell O.P.C.M. 3519/06. Le opere progettate sono state verificate considerando una vita nominale V N = 50 anni. Trattandosi di aula polivalente, destinata ad auditorium, e di refettorio al piano primo, è stata assegnata una Classe d uso III, prevista per le costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Anche il fabbricato da realizzare in opera è stato verificato con la medesima classe d uso, nonostante ospiti prevalentemente servizi per l edificio scolastico, in quanto è direttamente collegato al refettorio e può costituirne via d esodo. Il periodo di riferimento per l azione sismica vale: V R = V N x C U = 50 x 1,5 = 75 anni. Inoltre, secondo quanto indicato nella Relazione Geologica redatta ed allegata al presente progetto, il terreno appartiene alla Categoria di sottosuolo C, con Categoria Topografica T1. Di seguito si riporta una tabella esaustiva dei valori assunti. stefano.grisostomi@tin.it Pag. 5

6 Dati struttura - Zona sismica: zona 3 - Sito di costruzione: via Bugiardini n.25 - Firenze LON LAT Contenuto tra ID reticolo: TCC =Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività Ag =Accelerazione orizzontale massima al sito FO =Valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale TC* =Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale TCC Ag FO TC* SLO SLD SLV Tipo di opera: Opera ordinaria - Vita nominale V N: Classe d'uso: Classe III - SL Esercizio: SLO-Pvr 81.00, SLD-Pvr SL Ultimi: SLV-Pvr 10.00, SLC-Pvr no - Classe di duttilità: Classe B - Quota di riferimento: Altezza della struttura: Numero piani edificio: 3 - Coefficiente θ: 0 - Edificio regolare in altezza: si - Edificio regolare in pianta: si - Forze orizzontali convenzionali per stati limite non sismici: 1.00% Dati di calcolo - Categoria del suolo di fondazione: C - Tipologia edificio: c.a. o prefabbricato a telaio a più piani e più campate Coeff. C Periodo T Coeff. λ SLO 0.85 Coeff. λ SLD 0.85 Coeff. λ SLV 0.85 Rapporto di sovraresistenza (α u/α 1) 1.30 Valore di riferimento del fattore di struttura (q 0) 3.90 Fattore riduttivo (K w) 1.00 Fattore di struttura (q) Categoria topografica: T1 - Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i<=15 - Coeff. amplificazione topografica: Fattore di struttura per sisma verticale (qv): Modi da calcolare: 9 - Modi da considerare: tali da movimentare una percentuale di massa pari a 85.00% - Smorzamento spettro: 5.00 Le verifiche condotte nei riguardi degli stati limite ultimi SLU, sia statici che sismici, sono state verifiche di resistenza di tipo STR per travi, pilastri, pareti, scale e fondazioni e di stefano.grisostomi@tin.it Pag. 6

7 tipo GEO per il terreno. Per gli stati limite ultimi sismici si è verificato la resistenza degli elementi strutturali allo stato limite di salvaguardia della vita SLV. Tutti i tipi di verifica sono stati condotti con l Approccio 2, pertanto con un'unica famiglia di coefficienti parziali di sicurezza. Gli stati limite d esercizio verificati per le strutture in c.a. consistono nello stato limite di fessurazione, stato limite di deformabilità e stato limite di tensione, per quanto riguarda le combinazioni di carico non sismiche; per quanto riguarda le combinazioni sismiche sono state verificate la resistenza degli elementi allo stato limite di danno SLD ed il contenimento del danno per gli elementi non strutturali allo stato limite di operatività SLO. Per quanto riguarda la struttura prefabbricata è stato effettuato un dimensionamento della sovrastruttura a livello definitivo, necessario per poter dimensionare la parte in opera, relativa alle fondazioni. stefano.grisostomi@tin.it Pag. 7

8 A A1.4 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E PRESTAZIONI DELLA STRUTTURA La valutazione della sicurezza della struttura è stata effettuata utilizzando il metodo semiprobabilistico agli stati limite, impiegando i coefficienti parziali di sicurezza indicati nelle NTC DM 14/01/08. Come riportato nel paragrafo relativo al fascicolo dei calcoli, le verifiche sia per quanto concerne le strutture, sia per quanto riguarda il sistema geotecnico di fondazione, sono risultate tutte positive, avendo verificato che la resistenza dei diversi elementi fosse maggiore della relativa azione sollecitante. Oltre alle verifiche allo stato limite ultimo sono state, inoltre, eseguite le richieste verifiche allo stato limite di esercizio. stefano.grisostomi@tin.it Pag. 8

9 5. A1.5 FASCICOLO DEI CALCOLI A1.5 I calcoli sono stati condotti con il metodo semiprobabilistico agli stati limite, così come prescritto dal Testo Unico per l Edilizia - D.P.R. 380/2001, in conformità alle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14/01/2008 ed alla Circolare Esplicativa n.617 del 02/02/ ANALISI DEI CARICHI Di seguito si riporta l analisi dei carichi effettuata al fine della progettazione strutturale SOLAIO DI CALPESTIO H= Peso proprio solaio (lastra precompressa H=18+7) 325 dan/mq - Peso proprio soletta in c.a. (2500 dan/mc x 0,05m) 150 dan/mq TOTALE PESI PROPRI (G 1 ) 475 dan/mq - Pavimento in linoleum (1200daN/mc*0,005m) 6 dan/mq - Caldana additivata per pannelli (1800daN/mc*0,05m) 90 dan/mq - Polistirene espanso in lastre (30daN/mc*0,05m) 2 dan/mq - ISOLCAP MAX (800daN/mc*0,08m) 64 dan/mq - Intonaco 30 dan/mq - Elementi divisori 160 dan/mq TOTALE PERMANENTI (G 2 ) 360 dan/mq - Carico variabile Categoria C3 (auditorium): 500 dan/mq TOTALE VARIABILI (Q) 500 dan/mq SOLAIO DI CALPESTIO H= Peso proprio solaio (lastra precompressa H=16+4) 235 dan/mq - Peso proprio soletta in c.a. (2500 dan/mc x 0,05m) 125 dan/mq TOTALE PESI PROPRI (G 1 ) 360 dan/mq - Pavimento in linoleum (1200daN/mc*0,005m) 6 dan/mq - Caldana additivata per pannelli (1800daN/mc*0,05m) 90 dan/mq - Polistirene espanso in lastre (30daN/mc*0,05m) 2 dan/mq - ISOLCAP MAX (800daN/mc*0,08m) 64 dan/mq - Intonaco 30 dan/mq - Elementi divisori 160 dan/mq TOTALE PERMANENTI (G 2 ) 360 dan/mq - Carico variabile Categoria C3: 500 dan/mq TOTALE VARIABILI (Q) 500 dan/mq stefano.grisostomi@tin.it Pag. 9

10 SOLAIO DI COPERTURA H= Peso proprio solaio (lastra precompressa H=16+4) 235 dan/mq - Peso proprio soletta in c.a. (2500 dan/mc x 0,05m) 125 dan/mq TOTALE PESI PROPRI (G 1 ) 360 dan/mq - Massetto per pendenza (2200 dan/mc x 0,10m) 220 dan/mq - Isolamento in Stiferite SK 30 dan/mq - Impermeabilizzazione 10 dan/mq - Incidenza impianti 100 dan/mq TOTALE PERMANENTI (G 2 ) 350 dan/mq - Manutenzione 150 dan/mq - Carico variabile Neve: 100 dan/mq TOTALE VARIABILI (Q) 250 dan/mq SCALE Rampa l =92cm - Peso Proprio soletta in c.a. (2500daN/mc*0,15m*0,92m) 345 dan/ml - Peso proprio gradino [(2500daN/mc*0,92m*0,172m)/2] 198 dan/ml TOTALE PESI PROPRI (G 1 ) 543 dan/mq - Sottofondo (50daN/mq*0,92m) 46 dan/ml - Rivestimento gradini (40daN/mq*0,92m) 37 dan/ml TOTALE PERMANENTI (G 2 ) 83 dan/ml - Carico variabile Categoria C2 (scale) (400daN/mq*0,92m): 368 dan/mq TOTALE VARIABILI (Q) 368 dan/mq Pianerottolo l =92cm - Peso Proprio soletta in c.a. (2500daN/mc*0,15m*0,92m) 345 dan/ml TOTALE PESI PROPRI (G 1 ) 345 dan/mq - Sottofondo (50daN/mq*0,92m) 46 dan/ml - Pavimento pianerottolo (40daN/mq*0,92m) 37 dan/ml TOTALE PERMANENTI (G 2 ) 83 dan/ml - Carico variabile Categoria C2 (scale) (400daN/mq*0,92m): 368 dan/mq TOTALE VARIABILI (Q) 368 dan/mq Rampa l =75cm - Peso Proprio soletta in c.a. (2500daN/mc*0,15m*0,75m) 281 dan/ml - Peso proprio gradino [(2500daN/mc*0,75m*0,167m)/2] 156 dan/ml TOTALE PESI PROPRI (G 1 ) 437 dan/mq stefano.grisostomi@tin.it Pag. 10

11 - Sottofondo (50daN/mq*0,75m) 38 dan/ml - Rivestimento gradini (40daN/mq*0,75m) 30 dan/ml TOTALE PERMANENTI (G 2 ) 68 dan/ml - Carico variabile Categoria C2 (scale) (400daN/mq*0,75m): 300 dan/mq TOTALE VARIABILI (Q) 300 dan/mq Pianerottolo l =75cm - Peso Proprio soletta in c.a. (2500daN/mc*0,15m*0,75m) 281 dan/ml TOTALE PESI PROPRI (G 1 ) 281 dan/mq - Sottofondo (50daN/mq*0,75m) 38 dan/ml - Pavimento pianerottolo (40daN/mq*0,75m) 30 dan/ml TOTALE PERMANENTI (G 2 ) 68 dan/ml - Carico variabile Categoria C2 (scale) (400daN/mq*0,75m): 300 dan/mq TOTALE VARIABILI (Q) 300 dan/mq CARICHI LINEARI - Parete esterna: - Intonaco (30daN/mq*2) 60 dan/mq - Parete in blocchi di laterizio sp.30cm 330 dan/mq - Isolante 10 dan/mq TOTALE TAMPONAMENTO 400 dan/mq stefano.grisostomi@tin.it Pag. 11

12 5.2. VERIFICHE Le verifiche strutturali sono interamente riportate nel Fascicolo dei Calcoli allegato al presente progetto. Per le verifiche di resistenza, agli stati limiti SLU, SLV e SLD, condotte in termini di caratteristiche di sollecitazione, è riportato il rapporto tra le sollecitazioni e le resistenze: le verifiche sono soddisfatte in quanto tale rapporto è inferiore all unità. Analogamente, per quanto riguarda le verifiche agli stati limite d esercizio è riportato il rapporto tra il valore del parametro di controllo (apertura delle fessure o tensione) nelle varie combinazioni (caratteristiche, frequente, quasi permanente) e il parametro di verifica (limiti di apertura o limiti di tensione): anche in questo caso le verifiche risultano soddisfatte in quanto tale rapporto è inferiore all unità. Per quanto riguarda le verifiche sulle fondazioni si rimanda al successivo paragrafo CONTENIMENTO DEL DANNO DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI La verifica degli elementi strutturali, in termini di contenimento del danno degli elementi non strutturali, prevista al Paragrafo del D.M. 14/01/08, risulta soddisfatta in quanto lo spostamento di interpiano d r, calcolato nella condizione sotto sisma allo SLD, è inferiore a 0,005h. Infatti, si tratta di tamponamenti collegati rigidamente alla struttura e, di conseguenza, interferiscono con la deformabilità della stessa. Come si può osservare all interno del Fascicolo dei calcoli, la differenza massima tra lo spostamento del solaio superiore e quello inferiore è in corrispondenza del pilastro 13, in particolare tra i nodi del I ed il II impalcato: d r /h = 3,79 < 5 VERIFICA MANTENIMENTO DELLA FUNZIONALITA DEGLI IMPIANTI Il D.M. 14/01/08, al paragrafo prevede, per le costruzioni ricadenti in Classe d uso III o IV, la verifica che gli spostamenti strutturali o le accelerazioni prodotte dal sisma allo SLO non siano tali da produrre interruzioni d uso degli stessi. Si considera uno spostamento limite pari ai 2/3 del limite relativo agli elementi non strutturali indicato al precedente paragrafo: d max = 2/3 d r /h = 2/3 *5 = 3,3. stefano.grisostomi@tin.it Pag. 12

13 La verifica si ritiene, pertanto, soddisfatta, in quanto lo spostamento relativo massimo allo SLO si raggiunge nel pilastro n. 13 tra i nodi 113 e 213, corrispondenti al I e II impalcato e vale: 3,05 < 3,3 VERIFICA VERIFICA DELLE SCALE Rampa l = 0,92 ml. Si riporta, di seguito, lo schema geometrico della scala che porta dal piano interrato (sottopalco) all auditorium. Tuttavia, ai fini della verifica della sezione resistente della scala si fa riferimento ad uno schema statico semplificato di trave con luce L=330cm, con vincolo di semincastro agli estremi. La parte resistente è una sezione rettangolare di dimensioni 92x15 cm. Per la verifica agli SLU si considerano i carichi calcolati al precedente paragrafo , con applicati i relativi coefficienti parziali di sicurezza: P = 1,3 * G 1 + 1,5*G 2 + 1,5*Q= 1,3 * ,5*83 + 1,5*368 = 1382,40 dan/ml. stefano.grisostomi@tin.it Pag. 13

14 Il momento sollecitante vale: M sd = P*L 2 /12 = 1382,40*3,30 2 /12 = 1254,53 dan m Le verifiche di resistenza della seizone sosno state condotte con il programma di calcolo Modest 7.24, considerando un armatura simmetrica costituita su ciascun lembo da 4φ12. Sezione 1 (rampa1) - Soll. man. (nome del file: SEZ1) Sezione: Rettangolare - Dati geometrici della sezione Base = 0.92 Altezza = 0.15 Caso = Caso di verifica N = Sforzo normale My = Momento flettente intorno all'asse Y Mz = Momento flettente intorno all'asse Z Nu = Sforzo normale ultimo Myu = Momento ultimo intorno all'asse Y Mzu = Momento ultimo intorno all'asse Z Rott. = Tipo di rottura 1-2 = Rott. acciaio: ε Y =ε Yd, ε C <ε Cu 2-3 = Rott. cls: ε Y <ε Yd, ε C =ε Cu 3-4 = Rott. cls: ε C0 <ε C <ε Cu α = Angolo asse neutro a rottura ε C = Deformazione nel calcestruzzo (*1000) TS = Modalità di calcolo sicurezza N/e = N costante ed eccentricità costante My/e = My costante ed eccentricità costante My/N = My e N costante Mz/e = Mz costante ed eccentricità costante Mz/N = Mz e N costante Sic. = Sicurezza a rottura Ty = Taglio in dir. Y Tz = Taglio in dir. Z bw = Larghezza membratura resistente al taglio Vsdu = Taglio agente nella direzione del momento ultimo VRcd = Taglio ultimo lato calcestruzzo VRsd = Taglio ultimo lato armatura Tipo = Tipo di verifica effettuata Verifiche stato limite ultimo per tensioni normali Caso N My Mz Nu Myu Mzu Rott. α ε C TS Sic. <grad> Mz/e Verifiche stato limite ultimo per sollecitazioni taglianti Caso Ty Tz bw Vsdu VRcd VRsd stefano.grisostomi@tin.it Pag. 14

15 Rampa l = 0,75 ml. Analogamente a quanto indicato per la Rampa n. 1, è stata verificata la scala che conduce dall auditorium al palco, avente luce L = 4,33 ml ed una sezione trasversale rettangolare di dimensioni 75x15 cm. Si considera ancora un vincolo di semincastro alle estremità, costituito dai muri che sostengolo il solaio del palco. Per la verifica agli SLU si considerano i carichi calcolati al precedente paragrafo , con applicati i relativi coefficienti parziali di sicurezza: P = 1,3 * G 1 + 1,5*G 2 + 1,5*Q= 1,3 * ,5*68 + 1,5*300 = 1120,10 dan/ml. Il momento sollecitante vale: M sd = P*L 2 /12 = 1120,10*4,30 2 /12 = 1725,89 dan m Le verifiche di resistenza della sezione sosno state condotte con il programma di calcolo Modest 7.24, considerando un armatura simmetrica costituita su ciascun lembo da 4φ12. Sezione 1 (rampa2) - Soll. man. (nome del file: SEZ2) Sezione: Rettangolare - Dati geometrici della sezione Base = 0.75 Altezza = 0.15 Caso = Caso di verifica N = Sforzo normale My = Momento flettente intorno all'asse Y Mz = Momento flettente intorno all'asse Z Nu = Sforzo normale ultimo Myu = Momento ultimo intorno all'asse Y Mzu = Momento ultimo intorno all'asse Z Rott. = Tipo di rottura 1-2 = Rott. acciaio: ε Y =ε Yd, ε C <ε Cu 2-3 = Rott. cls: ε Y <ε Yd, ε C =ε Cu 3-4 = Rott. cls: ε C0 <ε C <ε Cu α = Angolo asse neutro a rottura ε C = Deformazione nel calcestruzzo (*1000) TS = Modalità di calcolo sicurezza N/e = N costante ed eccentricità costante My/e = My costante ed eccentricità costante My/N = My e N costante Mz/e = Mz costante ed eccentricità costante Mz/N = Mz e N costante Sic. = Sicurezza a rottura Ty = Taglio in dir. Y Tz = Taglio in dir. Z bw = Larghezza membratura resistente al taglio Vsdu = Taglio agente nella direzione del momento ultimo VRcd = Taglio ultimo lato calcestruzzo VRsd = Taglio ultimo lato armatura stefano.grisostomi@tin.it Pag. 15

16 Tipo = Tipo di verifica effettuata Verifiche stato limite ultimo per tensioni normali Caso N My Mz Nu Myu Mzu Rott. α ε C TS Sic. <grad> Mz/e Verifiche stato limite ultimo per sollecitazioni taglianti Caso Ty Tz bw Vsdu VRcd VRsd VERIFICA DEI MARCIAPIEDI Si riporta, dis eguito la verifica condotta sul marciapiede laterale, aggettante dal muro di fondazione. Lo schema di calcolo è quello di mensola incastrata di lunghezza unitaria e spessore 20cm, soggetta, oltre al peso proprio e ai permanenti, ad un carico concentrato all estremità libera corrispondente al parapetto in ferro, ad un carico concentrato vicino all incatro corrispondente al peso proprio del tamponamento prefabbricato e ad un carico distribuito corrispondente agli accidentali. Le verifiche condotte sono agli SLU, in termini di flessione e taglio. Si riporta, di seguito, lo schema statico di riferimento. G 1 = 2500daN * 0,20m*1,00m = G 2 = ( ) dan/mq * 1,00m = F 1 = F 2 = 335 dan/mq * 4,80m = Q = 500daN * 1,00m = 500,0 dan/ml. 850,0 dan/ml. 30,0 dan/ml. 1608,0 dan/ml. 500,0 dan/ml. stefano.grisostomi@tin.it Pag. 16

17 - VERIFICA A TAGLIO Si effettua una verifica sulla seizone non armata a taglio. Il taglio massimo, agli SLU, vale: T sd = 1,3 * G 1 *L+ 1,5*(G 2 *L+F 1 +F 2 )+ 1,5*Q* L = T sd = 1,3 * 500 * 2,05+ 1,5*(850* 2, ) + 1,5*500*2,05 = 7940,75 dan Il taglio resistente vale: V Rd = [0,18*k*(100ρ 1 *f ck ) 1/3 /γ C +0,15σ cp ]*b w *d dove: k = 1+(200/d) 1/2 = 1+ (200/155) 1/2 = 2,14 k = 2 d = = 155 mm ρ 1 = A sl / (b w *d) = 1407/(100*155) = 0,009 [<0,02] b w = 1000 mm A sl = 7φ16 = 7*201mmq = 1407 mmq f ck = 249 dan/cmq = 24,9 N/mmq σ cp = 0 V Rd = [0,18*2*(100*0,009*24,9N/mmq) 1/3 /1,5+0,00]*1000mm*155mm = 104'879,4 N V Rd = 10'487 dan > T sd = 7940,75 dan VERIFICATO - VERIFICA A FLESSIONE La verifica a flessione è stata effettuata con il programma di calcolo Modest, di cui di seguito si riportano le uscite. Geometria Elenco vincoli nodi Vn =Numero del vincolo nodo Comm. =Commento Sx =Spostamento in dir. X (L=libero, B=bloccato, E=elastico) Sy =Spostamento in dir. Y (L=libero, B=bloccato, E=elastico) Sz =Spostamento in dir. Z (L=libero, B=bloccato, E=elastico) Rx =Rotazione intorno all'asse X (L=libera, B=bloccata, E=elastica) Ry =Rotazione intorno all'asse Y (L=libera, B=bloccata, E=elastica) Rz =Rotazione intorno all'asse Z (L=libera, B=bloccata, E=elastica) RL =Rotazione libera Ly =Lunghezza (dir. Y locale) Lz =Larghezza (dir. Z locale) Kt =Coeff. di sottofondo su suolo elastico alla Winkler stefano.grisostomi@tin.it Pag. 17

18 Vn Comm. Sx Sy Sz Rx Ry Rz RL Ly 1Libero L L L L L L Lz Kt <kg/cmc> Vn Comm. Sx Sy Sz Rx Ry Rz RL Ly 2Incastro B B B B B B Lz Kt <kg/cmc> Elenco nodi Nodo =Numero del nodo X =Coordinata X del nodo Y =Coordinata Y del nodo Z =Coordinata Z del nodo Imp. =Numero dell'impalcato Vn =Numero del vincolo nodo Nodo X Y Z Imp. Vn Elenco materiali Mat. =Numero del materiale Comm. =Commento P =Peso specifico E =Modulo elastico G =Modulo elastico tangenziale ν =Coeff. di Poisson α =Coeff. di dilatazione termica Mat. Comm. P E G n a <kg/mc> <kg/cmq> <kg/cmq> 1Calcestruzzo E-005 Elenco vincoli aste Va =Numero del vincolo asta Comm. =Commento Tipo =Tipologia SVI = Definizione di vincolamenti interni ELA = Vincolo su suolo elastico alla Winkler BIE-RTC = Biella resistente a trazione e a compressione BIE-RC = Biella resistente solo a compressione BIE-RT = Biella resistente solo a trazione Ni =Sforzo normale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Tyi =Taglio in dir. Y locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Tzi =Taglio in dir. Z locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Mxi =Momento intorno all'asse X locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Myi =Momento intorno all'asse Y locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Mzi =Momento intorno all'asse Z locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Nf =Sforzo normale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Tyf =Taglio in dir. Y locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Tzf =Taglio in dir. Z locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Mxf =Momento intorno all'asse X locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Myf =Momento intorno all'asse Y locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Mzf =Momento intorno all'asse Z locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Kt =Coeff. di sottofondo su suolo elastico alla Winkler Va Comm. Tipo Ni Tyi Tzi Mxi Myi Mzi Nf Tyf Tzf Mxf Myf Mzf Kt <kg/cmc> 1Inc+Inc SVI Elenco aste stefano.grisostomi@tin.it Pag. 18

19 Asta =Numero dell'asta N1 =Nodo iniziale N2 =Nodo finale Sez. =Numero della sezione Va =Numero del vincolo asta Par. =Numero dei parametri aggiuntivi Rot. =Rotazione FF =Filo fisso Dy1 =Scost. filo fisso Y1 Dy2 =Scost. filo fisso Y2 Dz1 =Scost. filo fisso Z1 Dz2 =Scost. filo fisso Z2 Kt =Coeff. di sottofondo su suolo elastico alla Winkler Asta N1 N2 Sez. Va Par. Rot. FF Dy1 Dy2 Dz1 Dz2 Kt <grad> <cm> <cm> <cm> <cm> <kg/cmc> Carichi Condizioni di carico elementari CCE =Numero della condizione di carico elementare Comm. =Commento Mx =Moltiplicatore della massa in dir. X My =Moltiplicatore della massa in dir. Y Mz =Moltiplicatore della massa in dir. Z Jpx =Moltiplicatore del momento d'inerzia intorno all'asse X Jpy =Moltiplicatore del momento d'inerzia intorno all'asse Y Jpz =Moltiplicatore del momento d'inerzia intorno all'asse Z Tipo CCE =Tipo di CCE per calcolo agli stati limite Sicurezza =Contributo alla sicurezza F = a favore S = a sfavore A = ambigua Variabilità =Tipo di variabilità B = di base I = indipendente A = ambigua CCE Comm. Mx My Mz Jpx Jpy Jpz Tipo CCE Sicurezza Variabilità 1 Peso proprio D.M. 08 Permanenti strutturali S -- 2 Permanenti D.M. 08 Permanenti non strutturali S -- 3 Accidentali scala D.M. 08 Variabili Categoria C Ambienti suscettibili di affollamento S B Elenco carichi nodi Condizione di carico n. 2: Permanenti Carichi concentrati Nodo =Numero del nodo Px =Componente X della forza applicata Py =Componente Y della forza applicata Pz =Componente Z della forza applicata Mx =Momento intorno all'asse X My =Momento intorno all'asse Y Mz =Momento intorno all'asse Z Nodo Px Py Pz Mx My Mz Nodo Px Py Pz Mx My Mz Elenco carichi aste Condizione di carico n. 1: Peso proprio Carichi distribuiti Asta =Numero dell'asta stefano.grisostomi@tin.it Pag. 19

20 N1 =Nodo iniziale N2 =Nodo finale S =Numero del solaio di provenienza T =Tipo di carico QA = Carico accidentale da solaio QPS = Carico permanente strutturale da solaio QPN = Carico permanente non strutturale da solaio PP = Peso proprio M = Manuale DC =Direzione del carico XG,YG,ZG = secondo gli assi Globali XL,YL,ZL = secondo gli assi Locali Xi =Distanza iniziale Qi =Carico iniziale Xf =Distanza finale Qf =Carico finale Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf <kg/m> <kg/m> <kg/m> <kg/m> PP ZG PP ZG Elenco carichi aste Condizione di carico n. 2: Permanenti Carichi distribuiti Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf <kg/m> <kg/m> <kg/m> <kg/m> MZG MZG Elenco carichi aste Condizione di carico n. 3: Accidentali scala Carichi distribuiti Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf <kg/m> <kg/m> <kg/m> <kg/m> MZG MZG Ambienti di carico N Numero Comm. Commento 1 Peso proprio 2 Permanenti 3 Accidentali scala F azioni orizzontali convenzionali SLU Stato limite ultimo SLR Stato limite per combinazioni rare SLF Stato limite per combinazioni frequenti SLQ Stato limite per combinazioni quasi permanenti o di danno N Comm F SLU SLR SLF SLQ 1Calcolo statico si si si si si si si si Elenco combinazioni di carico simboliche CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Comm. =Commento TCC =Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività CC Comm. TCC F 1Amb. 1 (SLU) SLU γ max γ max γ max 1 stefano.grisostomi@tin.it Pag. 20

21 2Amb. 1 (SLE R) SLE R Amb. 1 (SLE F) SLE F 1 1 ψ 1 1 4Amb. 1 (SLE Q) SLE Q 1 1 ψ 2 1 Combinazioni delle cce CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Comm. =Commento TCC =Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività An. =Tipo di analisi L = Lineare NL = Non lineare Bk =Buckling S = Si N = No CC Comm. TCC An. Bk F X F Y 1CC 1 - Amb. 1 (SLU) F X SLU L N CC 2 - Amb. 1 (SLU) F -X SLU L N CC 3 - Amb. 1 (SLU) F Y SLU L N CC 4 - Amb. 1 (SLU) F -Y SLU L N CC 5 - Amb. 1 (SLE R) F X SLE R L N CC 6 - Amb. 1 (SLE R) F -X SLE R L N CC 7 - Amb. 1 (SLE R) F Y SLE R L N CC 8 - Amb. 1 (SLE R) F -Y SLE R L N CC 9 - Amb. 1 (SLE F) F X SLE F L N CC 10 - Amb. 1 (SLE F) F -X SLE F L N CC 11 - Amb. 1 (SLE F) F Y SLE F L N CC 12 - Amb. 1 (SLE F) F -Y SLE F L N CC 13 - Amb. 1 (SLE Q) F X SLE Q L N CC 14 - Amb. 1 (SLE Q) F -X SLE Q L N CC 15 - Amb. 1 (SLE Q) F Y SLE Q L N CC 16 - Amb. 1 (SLE Q) F -Y SLE Q L N Elenco pesi e forze fittizie nodi Nodo =Numero del nodo Peso =Peso Fx =Forza in dir. X Fy =Forza in dir. Y Nodo Peso Fx Fy Spostamenti dei nodi allo stato limite ultimo Nodo =Numero del nodo Sx =Spostamento in dir. X CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Sy =Spostamento in dir. Y Sz =Spostamento in dir. Z Rx =Rotazione intorno all'asse X Ry =Rotazione intorno all'asse Y Rz =Rotazione intorno all'asse Z Nodo Sx CC Sy CC Sz CC Rx CC Ry CC Rz CC stefano.grisostomi@tin.it Pag. 21

22 <cm> <cm> <cm> <rad> <rad> <rad> 2Max Min Max Min Reazioni vincolari Nodo =Numero del nodo Rx =Reazione vincolare (forza) in dir. X CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Ry =Reazione vincolare (forza) in dir. Y Rz =Reazione vincolare (forza) in dir. Z Mx =Reazione vincolare (momento) intorno all'asse X My =Reazione vincolare (momento) intorno all'asse Y Mz =Reazione vincolare (momento) intorno all'asse Z Nodo Rx CC Ry CC Rz CC Mx CC My CC Mz CC 1Max Min Sollecitazioni aste Asta =Numero dell'asta N1 =Nodo1 N2 =Nodo2 X =Coordinata progressiva rispetto al nodo iniziale N =Sforzo normale CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Ty =Taglio in dir. Y Mz =Momento flettente intorno all'asse Z Tz =Taglio in dir. Z My =Momento flettente intorno all'asse Y Mx =Momento torcente intorno all'asse X Asta N1 N2 X N CC Ty CC Mz CC Tz CC My CC Mx CC <cm> 1 1 2Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Verifiche e armature travi Caso Xg CC TCC El Sez. = Caso di verifica = Coordinata progressiva (dal primo nodo) in cui viene effettuato il progetto/verifica = Combinazione delle condizioni di carico elementari c = momento fittizio in campata a = momento fittizio agli appoggi TG = taglio da gerarchia delle resistenze T = momento traslato per taglio e = eccentricità aggiuntiva in caso di compressione o pressoflessione = Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività = Elemento (asta) in cui viene effettuato il progetto/verifica (progressivo sul numero di aste) = Numero della sezione stefano.grisostomi@tin.it Pag. 22

23 Crit. = Numero del criterio di progetto X = Coordinata progressiva rispetto al nodo iniziale AfT S = Area di ferro teorica totale strettamente necessaria nel punto di verifica, superiore AfT I = Area di ferro teorica totale strettamente necessaria nel punto di verifica, inferiore AfE S = Area di ferro effettiva totale presente nel punto di verifica, superiore AfE I = Area di ferro effettiva totale presente nel punto di verifica, inferiore My = Momento flettente intorno all'asse Y AfTP S = Area di ferro teorica parziale strettamente necessaria nella CC considerata, per la sollecitazione indicata, superiore AfTP I = Area di ferro teorica parziale strettamente necessaria nella CC considerata, per la sollecitazione indicata, inferiore AfEP S = Area di ferro effettiva parziale presente nella CC considerata, per la sollecitazione indicata, superiore AfEP I = Area di ferro effettiva parziale presente nella CC considerata, per la sollecitazione indicata, inferiore Myu = Momento ultimo intorno all'asse Y x/d = Rapporto x/d a rottura ε Y = Deformazione nell'acciaio (*1000) ε C = Deformazione nel calcestruzzo (*1000) TS = Modalità di calcolo sicurezza N/e = N costante ed eccentricità costante My/e = My costante ed eccentricità costante My/N = My e N costante Mz/e = Mz costante ed eccentricità costante Mz/N = Mz e N costante Sic. = Sicurezza a rottura σ f sup = Tensione nel ferro - superiore σ f inf = Tensione nel ferro - inferiore σ c = Tensione nel calcestruzzo Tz = Taglio in dir. Z X0 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) dell'inizio del tratto di progettazione X1 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) della fine del tratto di progettazione Lung. = Lunghezza del tratto di progettazione AfT St. = Area di ferro teorica della staffatura (d'anima per travi a T o L) Staff. = Staffatura adottata AfE St. = Area di ferro effettiva della staffatura (d'anima per travi a T o L) bw = Larghezza membratura resistente al taglio Vsdu = Taglio agente nella direzione del momento ultimo ctgθ = Cotangente dell'angolo di inclinazione dei puntoni di calcestruzzo VRsd = Taglio ultimo lato armatura VRcd = Taglio ultimo lato calcestruzzo c = Ricoprimento dell armatura s = Distanza minima tra le barre K3 = Coefficiente di forma del diagramma delle tensioni prima della fessurazione s rm = Distanza media tra le fessure Φ = Diametro della barra A s = Area complessiva dei ferri nell area di calcestruzzo efficace A c eff = Area di calcestruzzo efficace σ s = Tensione nell acciaio nella sezione fessurata σ sr = Tensione nell acciaio corrispondente al raggiungimento della resistenza a trazione nel calcestruzzo ε sm = Deformazione unitaria media dell armatura (*1000) Wk = Apertura delle fessure Travata n. 1 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLU Mz/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 1 SLU SLU Verifiche sezioni aste Caso =Caso di verifica N =Sforzo normale My =Momento flettente intorno all'asse Y stefano.grisostomi@tin.it Pag. 23

24 Mz =Momento flettente intorno all'asse Z Nu =Sforzo normale ultimo Myu =Momento ultimo intorno all'asse Y Mzu =Momento ultimo intorno all'asse Z Rott. =Tipo di rottura 1-2 = Rott. acciaio: ε Y=ε Yd, ε C<ε Cu 2-3 = Rott. cls: ε Y<ε Yd, ε C=ε Cu 3-4 = Rott. cls: ε C0<ε C<ε Cu α =Angolo asse neutro a rottura ε C =Deformazione nel calcestruzzo (*1000) TS =Modalità di calcolo sicurezza N/e = N costante ed eccentricità costante My/e = My costante ed eccentricità costante My/N = My e N costante Mz/e = Mz costante ed eccentricità costante Mz/N = Mz e N costante Sic. =Sicurezza a rottura Ty =Taglio in dir. Y Tz =Taglio in dir. Z bw =Larghezza membratura resistente al taglio Vsdu =Taglio agente nella direzione del momento ultimo VRcd =Taglio ultimo lato calcestruzzo VRsd =Taglio ultimo lato armatura Tipo =Tipo di verifica effettuata AfT =Area di ferro tesa AfC =Area di ferro compressa σ c =Tensione nel calcestruzzo σ f =Tensione nel ferro c =Ricoprimento dell armatura s =Distanza minima tra le barre K3 =Coefficiente di forma del diagramma delle tensioni prima della fessurazione s rm =Distanza media tra le fessure Φ =Diametro della barra A s =Area complessiva dei ferri nell area di calcestruzzo efficace A c eff =Area di calcestruzzo efficace σ s =Tensione nell acciaio nella sezione fessurata σ sr =Tensione nell acciaio corrispondente al raggiungimento della resistenza a trazione nel calcestruzzo ε sm =Deformazione unitaria media dell armatura (*1000) Wk =Apertura delle fessure Asta =Numero dell'asta N1 =Nodo iniziale N2 =Nodo finale CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari TCC =Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività X =Coordinata progressiva rispetto al nodo iniziale Sezione 1 (rampa2) - Soll. man. (nome del file: SEZ2) Sezione: Rettangolare - Dati geometrici della sezione Base = 0.75 Altezza = 0.15 Verifiche stato limite ultimo per tensioni normali Caso N My Mz Nu Myu Mzu Rott. a e C TS Sic. <grad> Mz/e Verifiche stato limite ultimo per sollecitazioni taglianti Caso Ty Tz bw Vsdu VRcd VRsd stefano.grisostomi@tin.it Pag. 24

25 Verifiche principali Caso Tipo 1SLU Mz cost - min sic. Sezione 1 (MARCIAPIEDE L=205CM) - Soll. aut. Asta 1 (1 2) (nome del file: marc) Sezione: Rettangolare - Dati geometrici della sezione Base = 1.00 Altezza = 0.20 Verifiche stato limite ultimo per tensioni normali - Asta n. 1 (1 2) Caso N My Mz Nu Myu Mzu Sic Verifiche stato limite ultimo per sollecitazioni taglianti - Asta n. 1 (1 2) Caso Ty Tz Vsdu VRcd VRsd Verifiche stato limite d'esercizio - Asta n. 1 (1 2) Caso My AfT AfC s c s f <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> Verifiche stato limite di formazione delle fessure - Asta n. 1 (1 2) Caso N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> Verifiche effettuate - Asta n. 1 (1 2) Caso Asta N1 N2 CC TCC X <cm> Tipo SLU 0.00 SLU Mz cost - min sic.,slu Taglio - min sic. c.a.,slu Taglio - min sic. acciaio SLE R 0.00 C.Rare - Sc min (max compr.),c.rare - Sf max (max traz.),c.rare - Sf min (max compr.) SLE R C.Rare - Sc max (min compr.) SLE Q 0.00 C.Q.Per. - Sc min (max compr.),c.q.per. - Sf max (max traz.),c.q.per. - Sf min (max compr.),c.q.per. - Wk Max SLE Q C.Q.Per. - Sc max (min compr.) SLE F 0.00 C.Freq - Wk Max stefano.grisostomi@tin.it Pag. 25

26 VERIFICA DEL FABBRICATO IN OPERA Geometria Elenco vincoli nodi Vn =Numero del vincolo nodo Comm. =Commento Sx =Spostamento in dir. X (L=libero, B=bloccato, E=elastico) Sy =Spostamento in dir. Y (L=libero, B=bloccato, E=elastico) Sz =Spostamento in dir. Z (L=libero, B=bloccato, E=elastico) Rx =Rotazione intorno all'asse X (L=libera, B=bloccata, E=elastica) Ry =Rotazione intorno all'asse Y (L=libera, B=bloccata, E=elastica) Rz =Rotazione intorno all'asse Z (L=libera, B=bloccata, E=elastica) RL =Rotazione libera Ly =Lunghezza (dir. Y locale) Lz =Larghezza (dir. Z locale) Kt =Coeff. di sottofondo su suolo elastico alla Winkler Vn Comm. Sx Sy Sz Rx Ry Rz RL Ly 1Libero L L L L L L 3El. sew B B L L L B Lz Kt <kg/cmc> Elenco nodi Nodo =Numero del nodo X =Coordinata X del nodo Y =Coordinata Y del nodo Z =Coordinata Z del nodo Imp. =Numero dell'impalcato Vn =Numero del vincolo nodo Nodo X Y Z Imp. Vn Nodo X Y Z Imp. Vn Nodo X Y Z Imp. Vn stefano.grisostomi@tin.it Pag. 26

27 Elenco materiali Mat. =Numero del materiale Comm. =Commento P =Peso specifico E =Modulo elastico G =Modulo elastico tangenziale ν =Coeff. di Poisson α =Coeff. di dilatazione termica Mat. Comm. P E G n a <kg/mc> <kg/cmq> <kg/cmq> 1Calcestruzzo E-005 Elenco sezioni aste Sez. =Numero della sezione Comm. =Commento Tipo =Tipologia 2C = Doppia C lato labbri 2Cdx = Doppia C lato costola 2I = Doppia I 2L = Doppia L lato labbri 2Ldx = Doppia L lato costole C = C Cdx = C destra Cir. = Circolare Cir.c = Circolare cava I = I L = L Ldx = L destra Om. = Omega Pg = Pi greco Pr = Poligono regolare Prc = Poligono regolare cavo Pc = Per coordinate Ia = Inerzie assegnate R = Rettangolare Rc = Rettangolare cava T = T U = U Ur = U rovescia V = V stefano.grisostomi@tin.it Pag. 27

28 Vr = V rovescia Z = Z Zdx = Z destra Ts = T stondata Ls = L stondata Cs = C stondata Is = I stondata Dis. = Disegnata Me =Membratura G = Generica T = Trave P = Pilastro Ver. =Verifica prevista N = Nessuna C = Cemento armato A = Acciaio L = Legno B =Base H =Altezza Ma =Numero del materiale C =Numero del criterio di progetto Ccol =Numero del criterio di progetto collegamento Sez. Comm. Tipo Me Ver. B b H h Ma C Ccol <cm> <cm> <cm> <cm> 1Trave di fondazione 160*40 R T C Trave di fondazione 120*40 R T C Pilastri 30*30 R P C Cordolo sui muri R T C Cordoli 40*25 R T C Trave rett.30*50 R T C Trave L40*50 L T C Trave Ldx40*50 Ldx T C Trave in spessore 55*25 R T C trave gronda 55*15 R T C Pilastri 40*30 interrato R P C Pilastri 30*40 interrato R P C Pilastri 40*30 R P C Pilastri 30*40 R P C trave gronda 20*15 R T C trave gronda 40*15 R T C Elenco vincoli aste Va =Numero del vincolo asta Comm. =Commento Tipo =Tipologia SVI = Definizione di vincolamenti interni ELA = Vincolo su suolo elastico alla Winkler BIE-RTC = Biella resistente a trazione e a compressione BIE-RC = Biella resistente solo a compressione BIE-RT = Biella resistente solo a trazione Ni =Sforzo normale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Tyi =Taglio in dir. Y locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Tzi =Taglio in dir. Z locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Mxi =Momento intorno all'asse X locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Myi =Momento intorno all'asse Y locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Mzi =Momento intorno all'asse Z locale nodo iniziale (0=sbloccato, 1=bloccato) Nf =Sforzo normale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Tyf =Taglio in dir. Y locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Tzf =Taglio in dir. Z locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Mxf =Momento intorno all'asse X locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Myf =Momento intorno all'asse Y locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Mzf =Momento intorno all'asse Z locale nodo finale (0=sbloccato, 1=bloccato) Kt =Coeff. di sottofondo su suolo elastico alla Winkler Va Comm. Tipo Ni Tyi Tzi Mxi Myi Mzi Nf Tyf Tzf Mxf Myf Mzf Kt <kg/cmc> 1Inc+Inc SVI Trave su suolo elastico ELA 3.00 Elenco aste stefano.grisostomi@tin.it Pag. 28

29 Asta =Numero dell'asta N1 =Nodo iniziale N2 =Nodo finale Sez. =Numero della sezione Va =Numero del vincolo asta Par. =Numero dei parametri aggiuntivi Rot. =Rotazione FF =Filo fisso Dy1 =Scost. filo fisso Y1 Dy2 =Scost. filo fisso Y2 Dz1 =Scost. filo fisso Z1 Dz2 =Scost. filo fisso Z2 Kt =Coeff. di sottofondo su suolo elastico alla Winkler Asta N1 N2 Sez. Va Par. Rot. FF Dy1 Dy2 Dz1 Dz2 Kt <grad> <cm> <cm> <cm> <cm> <kg/cmc> stefano.grisostomi@tin.it Pag. 29

30 stefano.grisostomi@tin.it Pag. 30

31 Elenco tipi elementi bidimensionali Tb =Numero del tipo muro/elemento bidimensionale Comm. =Commento Tipo =Tipologia F = Flessionale M = Membranale W-RC = Winkler resistente solo a compressione W-RTC = Winkler resistente a trazione e a compressione Uso =Utilizzo G = Generico P = Parete S = Soletta/Platea N = Nucleo M = Muratura L = Pilastro Mat. =Numero del materiale Crit. =Numero del criterio di progetto Spess. =Spessore Kt =Coeff. di sottofondo su suolo elastico alla Winkler Tb Comm. Tipo Uso Mat. Crit. Spess. <cm> Kt <kg/cmc> 1Muri fondazione F P Elenco elementi bidimensionali Bid. =Numero del muro/elemento bidimensionale Tb =Numero del tipo muro/elemento bidimensionale N1 =Nodo 1 N2 =Nodo 2 N3 =Nodo 3 N4 =Nodo 4 FF =Filo fisso Dy1 =Scost. filo fisso Y1 Dy2 =Scost. filo fisso Y2 Kt =Coeff. di sottofondo su suolo elastico alla Winkler Bid. Tb N1 N2 N3 N4 FF Dy1 Dy2 Kt Bid. Tb N1 N2 N3 N4 FF Dy1 Dy2 Kt <cm> <cm> <kg/cmc> <cm> <cm> <kg/cmc> Elenco tipi solai Ts =Numero del tipo solaio Comm. =Commento Qps =Carico permanente strutturale Qpn =Carico permanente non strutturale Qa =Carico accidentale Rip. ter. =Ripartizione su aste terminali Rip. int. =Ripartizione su aste interne s =Coeff. di riduzione Hs =Altezza solaio Sc =Spessore cappa Crit. =Numero del criterio di progetto Ts Comm. Qps Qpn Qa Rip. ter. Rip. int. s Hs Sc Crit. <kg/mq> <kg/mq> <kg/mq> <cm> <cm> 1Solaio I impalcato Solaio copertura stefano.grisostomi@tin.it Pag. 31

32 3Solaio II impalcato Gronda Aggetto travi copertura Aggetto travi II imp Elenco solai Sol. =Numero del solaio Ts =Numero del tipo solaio Ord. =Orditura Nodi =Nodi del solaio Sol. Ts Ord. <grad> Nodi Sol. Ts Ord. <grad> Nodi Carichi Condizioni di carico elementari CCE =Numero della condizione di carico elementare Comm. =Commento Mx =Moltiplicatore della massa in dir. X My =Moltiplicatore della massa in dir. Y Mz =Moltiplicatore della massa in dir. Z Jpx =Moltiplicatore del momento d'inerzia intorno all'asse X Jpy =Moltiplicatore del momento d'inerzia intorno all'asse Y Jpz =Moltiplicatore del momento d'inerzia intorno all'asse Z Tipo CCE =Tipo di CCE per calcolo agli stati limite Sicurezza =Contributo alla sicurezza F = a favore S = a sfavore A = ambigua Variabilità =Tipo di variabilità B = di base I = indipendente A = ambigua CCE Comm. Mx My Mz Jpx Jpy Jpz Tipo CCE Sicurezza Variabilità 1 Permanenti strutturali D.M. 08 Permanenti S -- strutturali 2 Permanenti non strutturali D.M. 08 Permanenti non strutturali S -- 3 Accidentale uffici scuola D.M. 08 Variabili Categoria S B B Uffici 4 Accidentale neve D.M. 08 Variabili Neve (a S B quota <= 1000 m s.l.m.) Elenco carichi aste Condizione di carico n. 1: Permanenti strutturali Carichi distribuiti Asta =Numero dell'asta N1 =Nodo iniziale N2 =Nodo finale S T =Numero del solaio di provenienza =Tipo di carico QA = Carico accidentale da solaio QPS = Carico permanente strutturale da solaio QPN = Carico permanente non strutturale da solaio stefano.grisostomi@tin.it Pag. 32

33 PP = Peso proprio M = Manuale DC =Direzione del carico XG,YG,ZG = secondo gli assi Globali XL,YL,ZL = secondo gli assi Locali Xi =Distanza iniziale Qi =Carico iniziale Xf =Distanza finale Qf =Carico finale Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf <kg/m> <kg/m> <kg/m> <kg/m> QPS ZG QPS ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG PP ZG QPS ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG stefano.grisostomi@tin.it Pag. 33

34 PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG PP ZG Elenco carichi aste Condizione di carico n. 2: Permanenti non strutturali Carichi distribuiti Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf <kg/m> <kg/m> <kg/m> <kg/m> QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG M ZG M ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG M ZG M ZG M ZG M ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG QPN ZG Elenco carichi aste Condizione di carico n. 3: Accidentale uffici scuola Carichi distribuiti Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf <kg/m> <kg/m> <kg/m> <kg/m> QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG Elenco carichi aste Condizione di carico n. 4: Accidentale neve Carichi distribuiti Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf Asta N1 N2 S T DC Xi Qi Xf Qf <kg/m> <kg/m> <kg/m> <kg/m> QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG QA ZG Elenco carichi elementi bidimensionali Condizione di carico n. 1: Permanenti strutturali Carichi uniformi Bid. =Numero del muro/elemento bidimensionale N1 =Nodo1 N2 =Nodo2 N3 =Nodo3 N4 =Nodo4 stefano.grisostomi@tin.it Pag. 34

35 T =Tipo di carico PP = Peso proprio M = Manuale DC =Direzione del carico G = secondo gli assi Globali L = secondo gli assi Locali Qx =Carico in dir. X Qy =Carico in dir. Y Qz =Carico in dir. Z Bid. N1 N2 N3 N4 T DC Qx Qy Qz Bid. N1 N2 N3 N4 T DC Qx Qy Qz <kg/mq> <kg/mq> <kg/mq> <kg/mq> <kg/mq> <kg/mq> PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G PP G Risultati del calcolo Parametri di calcolo La modellazione della struttura e la rielaborazione dei risultati del calcolo sono stati effettuati con: ModeSt ver. 7.24, prodotto da Tecnisoft s.a.s. - Prato La struttura è stata calcolata utilizzando come solutore agli elementi finiti: Xfinest ver , prodotto da Ce.A.S. S.r.l. - Milano Tipo di normativa: stati limite D.M. 08 Tipo di calcolo: analisi sismica dinamica Schematizzazione piani rigidi: metodo Master-Slave Modalità di recupero masse secondarie: trasferire all'impalcato più vicino con modifica XY baricentro Generazione combinazioni - Lineari: si - Valuta spostamenti e non sollecitazioni: no - Buckling: no Opzioni di calcolo - Sono state considerate infinitamente rigide le zone di connessione fra travi, pilastri ed elementi bidimensionali con una riduzione del 20% - Calcolo con offset rigidi dai nodi: no - Uniformare i carichi variabili: no - Massimizzare i carichi variabili: no - Minimo carico da considerare: 0.00 <kg/m> - Recupero carichi zone rigide: taglio e momento flettente - Modalità di combinazione momento torcente: disaccoppiare le azioni Opzioni del solutore - Tipo di elemento bidimensionale: ISOSHELL - Trascura deformabilità a taglio delle aste: No - Analisi dinamica con metodo di Lanczos: Sì - Check sequenza di Sturm: Sì - Soluzione matrice con metodo ver. 5.1: No - Analisi non lineare con Newton modificato: No - Usa formulazione secante per Buckling: No - Trascura Buckling torsionale: No Dati struttura - Zona sismica: zona 3 - Sito di costruzione: via Bugiardini n.25- Firenze LON LAT Contenuto tra ID reticolo: stefano.grisostomi@tin.it Pag. 35

36 TCC =Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività Ag =Accelerazione orizzontale massima al sito FO =Valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale TC* =Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale TCC Ag FO TC* SLO SLD SLV Tipo di opera: Opera ordinaria - Vita nominale V N: Classe d'uso: Classe III - SL Esercizio: SLO-Pvr 81.00, SLD-Pvr SL Ultimi: SLV-Pvr 10.00, SLC-Pvr no - Classe di duttilità: Classe B - Quota di riferimento: Altezza della struttura: Numero piani edificio: 3 - Coefficiente θ: 0 - Edificio regolare in altezza: si - Edificio regolare in pianta: si - Forze orizzontali convenzionali per stati limite non sismici: 1.00% Dati di calcolo - Categoria del suolo di fondazione: C - Tipologia edificio: c.a. o prefabbricato a telaio a più piani e più campate Coeff. C Periodo T Coeff. λ SLO 0.85 Coeff. λ SLD 0.85 Coeff. λ SLV 0.85 Rapporto di sovraresistenza (α u/α 1) 1.30 Valore di riferimento del fattore di struttura (q 0) 3.90 Fattore riduttivo (K w) 1.00 Fattore di struttura (q) Categoria topografica: T1 - Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i<=15 - Coeff. amplificazione topografica: Fattore di struttura per sisma verticale (qv): Modi da calcolare: 9 - Modi da considerare: tali da movimentare una percentuale di massa pari a 85.00% - Smorzamento spettro: Angolo di ingresso del sisma: 0.00 <grad> Dati di piano Imp. =Numero dell'impalcato Lx =Dimensione del piano in dir. X Ly =Dimensione del piano in dir. Y Ex =Eccentricità in dir. X Ey =Eccentricità in dir. Y Ea =Eccentricità complessiva Imp. Lx Ly Ex Ey Ea stefano.grisostomi@tin.it Pag. 36

37 Condizioni di carico elementari CCE =Numero della condizione di carico elementare Comm. =Commento Mx =Moltiplicatore della massa in dir. X My =Moltiplicatore della massa in dir. Y Mz =Moltiplicatore della massa in dir. Z Jpx =Moltiplicatore del momento d'inerzia intorno all'asse X Jpy =Moltiplicatore del momento d'inerzia intorno all'asse Y Jpz =Moltiplicatore del momento d'inerzia intorno all'asse Z Tipo CCE =Tipo di CCE per calcolo agli stati limite Sicurezza =Contributo alla sicurezza F = a favore S = a sfavore A = ambigua Variabilità =Tipo di variabilità B = di base I = indipendente A = ambigua Condizioni di carico elementari CCE Comm. Mx My Mz Jpx Jpy Jpz Tipo CCE Sicurezza Variabilità 1Permanenti strutturali S -- 2Permanenti non strutturali S -- 3Accidentale uffici scuola S B 4Accidentale neve S B Elenco tipi cce definiti Tipo CCE =Tipo condizione di carico elementare Comm. =Commento Tipo =Tipologia G = Permanente Q = Variabile I = Da ignorare A = Azione eccezionale P = Precompressione Durata =Durata del carico N = Non definita P = Permanente L = Lunga M = Media B = Breve I = Istantanea γ min. =Coeff. γ min. γ max =Coeff. γ max ψ 0 =Coeff. ψ 0 ψ 1 =Coeff. ψ 1 ψ 2 =Coeff. ψ 2 ψ 0,s =Coeff. ψ 0 sismico (D.M. 96) Tipo CCE Comm. Tipo Durata g min. g max y 0 y 1 y 2 y 0,s 1 D.M. 08 Permanenti strutturali G N D.M. 08 Permanenti non strutturali G N D.M. 08 Variabili Categoria A Ambienti ad uso residenziale Q N D.M. 08 Variabili Categoria B Uffici Q N D.M. 08 Variabili Categoria C Ambienti suscettibili di affollamento Q N D.M. 08 Variabili Categoria D Ambienti ad uso commerciale Q N D.M. 08 Variabili Categoria E Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale Q N D.M. 08 Variabili Categoria F Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di Q N peso <= 30 kn) 9 D.M. 08 Variabili Categoria G Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di Q N peso > 30 kn) 10 D.M. 08 Variabili Vento Q N D.M. 08 Variabili Neve (a quota <= 1000 m s.l.m.) Q N D.M. 08 Variabili Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) Q N D.M. 08 Variabili Variazioni termiche Q N D.M. 96 Permanenti G N D.M. 96 Variabili Abitazioni Q P D.M. 96 Variabili Uffici, negozi, scuole, ecc. Q N stefano.grisostomi@tin.it Pag. 37

38 17 D.M. 96 Variabili Autorimesse Q N D.M. 96 Variabili Vento Q N Ambienti di carico N Numero Comm. Commento 4 Accidentale neve 1 Permanenti strutturali 2 Permanenti non strutturali 3 Accidentale uffici scuola 4 Accidentale neve F azioni orizzontali convenzionali SLU Stato limite ultimo SLR Stato limite per combinazioni rare SLF Stato limite per combinazioni frequenti SLQ Stato limite per combinazioni quasi permanenti o di danno N Comm F S SLU SLR SLF SLQ 1Calcolo sismico si si si si no si si no no no 2Calcolo statico si si si si si no si si si si Elenco combinazioni di carico simboliche CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Comm. =Commento TCC =Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività CC Comm. TCC F S 1Amb. 1 ( Sisma) SLU S 1 1 ψ 2 ψ Amb. 2 (SLU) SLU γ max γ max γ max γ max Amb. 2 (SLE R) SLE R Amb. 2 (SLE F) SLE F 1 1 ψ 1 ψ Amb. 2 (SLE Q) SLE Q 1 1 ψ 2 ψ Combinazioni delle cce CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Comm. =Commento TCC =Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività An. =Tipo di analisi L = Lineare NL = Non lineare Bk =Buckling S = Si N = No CC Comm. TCC An. Bk F X F Y Mt ±S X ±S Y stefano.grisostomi@tin.it Pag. 38

39 1CC 1 - Amb. 1 (SLU S) S Mt+X+0.3Y SLV L N CC 2 - Amb. 1 (SLE) S Mt+X+0.3Y SLD L N CC 3 - Amb. 1 (SLE) S Mt+X+0.3Y SLO L N CC 4 - Amb. 1 (SLU S) S Mt+X-0.3Y SLV L N CC 5 - Amb. 1 (SLE) S Mt+X-0.3Y SLD L N CC 6 - Amb. 1 (SLE) S Mt+X-0.3Y SLO L N CC 7 - Amb. 1 (SLU S) S Mt+0.3X+Y SLV L N CC 8 - Amb. 1 (SLE) S Mt+0.3X+Y SLD L N CC 9 - Amb. 1 (SLE) S Mt+0.3X+Y SLO L N CC 10 - Amb. 1 (SLU S) S Mt-0.3X+Y SLV L N CC 11 - Amb. 1 (SLE) S Mt-0.3X+Y SLD L N CC 12 - Amb. 1 (SLE) S Mt-0.3X+Y SLO L N CC 13 - Amb. 1 (SLU S) S -Mt+X+0.3Y SLV L N CC 14 - Amb. 1 (SLE) S -Mt+X+0.3Y SLD L N CC 15 - Amb. 1 (SLE) S -Mt+X+0.3Y SLO L N CC 16 - Amb. 1 (SLU S) S -Mt+X-0.3Y SLV L N CC 17 - Amb. 1 (SLE) S -Mt+X-0.3Y SLD L N CC 18 - Amb. 1 (SLE) S -Mt+X-0.3Y SLO L N CC 19 - Amb. 1 (SLU S) S -Mt+0.3X+Y SLV L N CC 20 - Amb. 1 (SLE) S -Mt+0.3X+Y SLD L N CC 21 - Amb. 1 (SLE) S -Mt+0.3X+Y SLO L N CC 22 - Amb. 1 (SLU S) S -Mt-0.3X+Y SLV L N CC 23 - Amb. 1 (SLE) S -Mt-0.3X+Y SLD L N CC 24 - Amb. 1 (SLE) S -Mt-0.3X+Y SLO L N CC 25 - Amb. 2 (SLU) F X SLU L N CC 26 - Amb. 2 (SLU) F -X SLU L N CC 27 - Amb. 2 (SLU) F Y SLU L N CC 28 - Amb. 2 (SLU) F -Y SLU L N CC 29 - Amb. 2 (SLE R) F X SLE R L N CC 30 - Amb. 2 (SLE R) F -X SLE R L N CC 31 - Amb. 2 (SLE R) F Y SLE R L N CC 32 - Amb. 2 (SLE R) F -Y SLE R L N CC 33 - Amb. 2 (SLE F) F X SLE F L N CC 34 - Amb. 2 (SLE F) F -X SLE F L N CC 35 - Amb. 2 (SLE F) F Y SLE F L N CC 36 - Amb. 2 (SLE F) F -Y SLE F L N CC 37 - Amb. 2 (SLE Q) F X SLE Q L N CC 38 - Amb. 2 (SLE Q) F -X SLE Q L N CC 39 - Amb. 2 (SLE Q) F Y SLE Q L N CC 40 - Amb. 2 (SLE Q) F -Y SLE Q L N Elenco baricentri e masse impalcati Imp. =Numero dell'impalcato X =Coordinata X Y =Coordinata Y Z =Coordinata Z Mo =Massa orizzontale Jpz =Momento d'inerzia polare intorno all'asse Z Imp. X Y Z Mo Jpz Imp. X Y Z Mo Jpz <KG> <KG*mq> <KG> <KG*mq> Totali masse impalcati Mo Jpz <KG> <KG*mq> Elenco forze sismiche di impalcato allo SLO Imp. =Numero dell'impalcato cx =Coeff. c in dir. X cy =Coeff. c in dir. Y Mz =Momento intorno all'asse Z Imp. cx cy Mz stefano.grisostomi@tin.it Pag. 39

40 Totali forze sismiche Mz Elenco forze sismiche di impalcato allo SLD Imp. cx cy Mz Totali forze sismiche Mz Elenco forze sismiche di impalcato allo SLV Imp. cx cy Mz Totali forze sismiche Mz Elenco pesi e forze fittizie impalcati Imp. =Numero dell'impalcato Peso =Peso Fx =Forza in dir. X Fy =Forza in dir. Y Imp. Peso Fx Fy Imp. Peso Fx Fy Imp. Peso Fx Fy Elenco modi di vibrare, masse partecipanti e coefficienti di partecipazione Modo =Numero del modo di vibrare C =* indica che il modo è stato considerato Per. =Periodo Diff. =Minima differenza percentuale dagli altri periodi Φx =Coefficiente di partecipazione in dir. X Φy =Coefficiente di partecipazione in dir. Y Φz =Coefficiente di partecipazione in dir. Z %Mx =Percentuale massa partecipante in dir. X %My =Percentuale massa partecipante in dir. Y %Mz =Percentuale massa partecipante in dir. Z %Jpz =Percentuale momento d inerzia polare partecipante intorno all asse Z Modo C Per. Diff. Fx Fy Fz %Mx %My %Mz %Jpz 1* * * * * stefano.grisostomi@tin.it Pag. 40

41 9* Tot.cons Elenco coefficienti di risposta Modo =Numero del modo di vibrare Sx =Coefficiente di risposta (moltiplicato per 100) in dir. X Sy =Coefficiente di risposta (moltiplicato per 100) in dir. Y Stato limite di operatività Modo Sx Sy Stato limite di danno Modo Sx Sy Stato limite di salvaguardia della vita Modo Sx Sy Spostamenti dei nodi allo stato limite ultimo Nodo =Numero del nodo Sx =Spostamento in dir. X CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Sy =Spostamento in dir. Y Sz =Spostamento in dir. Z Rx =Rotazione intorno all'asse X Ry =Rotazione intorno all'asse Y Rz =Rotazione intorno all'asse Z Nodo Sx CC Sy CC Sz CC Rx CC Ry CC Rz CC <cm> <cm> <cm> <rad> <rad> <rad> 11Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min stefano.grisostomi@tin.it Pag. 41

42 16Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min stefano.grisostomi@tin.it Pag. 42

43 315Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Spostamenti relativi massimi allo stato limite di operatività N1 =Nodo1 N2 =Nodo2 h =Altezza teorica δ =Spostamento relativo tra i due nodi δ/h =Rapporto (moltiplicato per 1000) tra lo spostamento relativo e l'altezza CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari N1 N2 h d d/h CC N1 N2 h d d/h CC N1 N2 h d d/h CC N1 N2 h d d/h CC <cm> <cm> <cm> <cm> Reazioni vincolari Nodo =Numero del nodo Rx =Reazione vincolare (forza) in dir. X CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Ry =Reazione vincolare (forza) in dir. Y Rz =Reazione vincolare (forza) in dir. Z Mx =Reazione vincolare (momento) intorno all'asse X My =Reazione vincolare (momento) intorno all'asse Y Mz =Reazione vincolare (momento) intorno all'asse Z Nodo Rx CC Ry CC Rz CC Mx CC My CC Mz CC 11Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min stefano.grisostomi@tin.it Pag. 43

44 17Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Tensioni sul terreno Nodo =Numero del nodo σ t =Tensione sul terreno CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Nodo s t <kg/cmq> CC Nodo s t <kg/cmq> CC Nodo s t <kg/cmq> CC Nodo s t <kg/cmq> CC Nodo s t <kg/cmq> CC 11Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Max Min Sollecitazioni aste Asta =Numero dell'asta N1 =Nodo1 N2 =Nodo2 X =Coordinata progressiva rispetto al nodo iniziale N =Sforzo normale CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Ty =Taglio in dir. Y Mz =Momento flettente intorno all'asse Z Tz =Taglio in dir. Z My =Momento flettente intorno all'asse Y Mx =Momento torcente intorno all'asse X Asta N1 N2 X <cm> N CC Ty CC Mz CC Tz CC My CC Mx CC Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min stefano.grisostomi@tin.it Pag. 44

45 Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max stefano.grisostomi@tin.it Pag. 45

46 Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min stefano.grisostomi@tin.it Pag. 46

47 Min Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max stefano.grisostomi@tin.it Pag. 47

48 Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min stefano.grisostomi@tin.it Pag. 48

49 Min Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Max Min Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max stefano.grisostomi@tin.it Pag. 49

50 Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Max Max Min Min Sollecitazioni muri Muro =Muro Nodo =Numero del nodo N =Sforzo normale CC =Numero della combinazione delle condizioni di carico elementari Tx =Taglio in dir. X Mx =Momento flettente intorno all'asse X Ty =Taglio in dir. Y Muro Nodo N CC Tx CC Mx CC Ty CC <kg/m> 408Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min stefano.grisostomi@tin.it Pag. 50

51 408Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max stefano.grisostomi@tin.it Pag. 51

52 456Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Max Max Max Max Min Min Min Min Criteri di progetto utilizzati Pilastri in c.a. Generali metri di progetto Pilastro prefabbricato no Progettazione dell'armatura con sollecitazioni più si gravose Disaccoppia sovraresistenza no Limita fattore di sovraresistenza al massimo valore si di struttura Tipo verifica di stabilità -Per N*ω-M e per N-c*M (standard) si -Per N*ω-c*M (doppia) no -Per N*ω(sforzo normale e momento nullo) no -Per c*m (momento e sforzo normale nullo) no Max angolo di piegatura ferri <grad> Progettazione armatura di ripresa si Minimizzazione armatura di ripresa si Minimizzazione area di ferro totale nella sezione no Non progettare riprese in progettazione interattiva no ma estendi solo i ferri Verifiche in relazione Minimizzate Ancoraggi Lunghezza ancoraggi -Lunghezza minima come multiplo del diametro Ancoraggi tutti uguali si Piegatura ancoraggi per discontinuità no Piegatura ancoraggi ferri di ripresa no Armatura a taglio Staffatura a spirale pilastri circolari Cambiare le staffe nei nodi appartenenti all'impalcato 0 se sul nodo incidono elementi Zone critiche e relative limitazioni del D.M. 08 Considera solo la zona critica alla base della pilastrata (strutture pendolari) Interpretazione di Ast e bst della formula del D.M. 08 Progetta a taglio con traliccio ad inclinazione variabile -Classe A stefano.grisostomi@tin.it Pag. 52 si si Interpretazione della normativa Italiana no Considera tutti i bracci della staffa esterna (bst= dimensione max della staffa) si

53 -In zona critica limita ctg θ a In zona non critica limita ctg θ a Classe B -In zona critica limita ctg θ a In zona non critica limita ctg θ a 2.50 Prefabbricati Parametri di disegno Scala disegno sezioni pilastri Scala disegno viste pilastri Creazione tabelle pilastri -Tipo di tabella si Armature disposte dal basso verso l'alto -Max lunghezza tavole <cm> Max altezza tavole <cm> Creazione viste pilastri -Disegno ferri dentro pilastro in vista -Disegno staffe dentro pilastro in vista -Modalità di individuazione ferri -Modalità di indicazione ferri -Minimizzazione riferimenti -Modalità di individuazione ferri -Modalità di indicazione ferri -Minimizzazione riferimenti si si In modo diretto si Per posizione In modo diretto si Specifici 1 5 Materiali Calcestruzzo -Tipo di calcestruzzo C25/30 C25/30 -Rck calcestruzzo <kg/cmq> Modulo elastico <kg/cmq> Resistenza caratteristica cilindrica (Fck) <kg/cmq> Resistenza caratteristica a trazione (Fctk) <kg/cmq> Riduci Fcd per tutte le verifiche secondo il D.M. 08 Si Si -γ c per stati limite ultimi -Automatico x x -Pari a -σ amm. calcestruzzo <kg/cmq> τc0 <kg/cmq> τc1 <kg/cmq> Acciaio -D.M. 92/96 -Tipo di acciaio (Fe B k) Modulo elastico <kg/cmq> 2.06E E+006 -Tensione caratteristica di snervamento (Fyk) <kg/cmq> Sigma amm. acciaio <kg/cmq> Sigma amm. reti e tralicci <kg/cmq> D.M. 08 -Tipo di acciaio (B450A B450C) B450C B450C -Modulo elastico <kg/cmq> 2.06E E+006 -Tensione caratteristica di snervamento (Fyk) <kg/cmq> γ s per stati limite ultimi -Automatico x x -Pari a Coeff. di omogeneizzazione Materiali per edifici esistenti -Considera come elemento nuovo No No -Calcestruzzo -Livello di conoscenza LC2 LC2 -Fattore di confidenza Tipo di calcestruzzo C25/30 C25/30 -Rck calcestruzzo Modulo elastico Resistenza media (Fcm) <kg/cmq> Resistenza media a trazione (Fctm) <kg/cmq> Resistenza caratteristica cilindrica (Fck) Resistenza caratteristica a trazione (Fctk) Acciaio -Livello di conoscenza LC2 LC2 stefano.grisostomi@tin.it Pag. 53

54 -Fattore di confidenza Tipo di acciaio Modulo elastico Tensione media di snervamento (Fym) Tensione caratteristica di snervamento (Fyk) <kg/cmq> Allungamento (Agt) <%> Coeff. di omogeneizzazione Parametri per analisi pushover Numero fibre Fattore di confinamento nucleo interno Fattore di incrudimento acciaio <%> Parametri di calcolo Strategia di progetto DEFAULT DEFAULT Copriferro reale al bordo staffa <cm> Diametro staffa teorica <mm> Continuità dei ferri nei nodi appartenenti all'impalcato 0 Si Si Coeff. β in direzione Z locale Coeff. β in direzione Y locale Armatura secondo Circ. 65 del 10/04/97 No No -Staffatura interna al nodo -Raffittimento staffe in testa e al piede del pilastro -Passo <cm> Non progettare in gerarchia delle resistenze No Si Non effettuare verifiche per CC sismiche (elemento secondario) No No Rispetta i disposti del punto solo per stati limite sismici Si Si Incremento percentuale per piano debole No No Verifiche a pressoflessione deviata No No Per calcoli secondo il D.M. 08 usa espressione con esponente No No Verifiche a taglio Verifiche a taglio per sezioni circolari -Usa formulazione sezioni generiche -Considera rettangolo inscritto con B/H pari a Verifiche a taglio per sezioni generiche -Considera Vrdu minimo x x -Considera Vrdu calcolato in corrispondenza di bw minimo -Considera Vrdu in corrispondenza di bw medio -Considera Vrdu in corrispondenza di bw massimo -Considera sempre Af Staffe non proiettata in direzione del taglio No No Armatura a pressoflessione Elenco diametri ferri longitudinali 1 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 2 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 3 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 4 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 5 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 6 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 7 <mm> Max distanza fra i ferri su un lato <cm> Min. interferro ammissibile <cm> Distanza fra i ferri di spigolo <cm> Min. numero ferri per pilastri circolari Reggistaffe aggiuntivi sezioni non rettangolari No No Fattore di riduzione τc0 per ancoraggio ferri Armatura a taglio Elenco diametri staffe 1 <mm> 8 8 Elenco diametri staffe 2 <mm> Elenco diametri staffe 3 <mm> Elenco diametri staffe 4 <mm> Elenco diametri staffe 5 <mm> Elenco diametri staffe 6 <mm> Elenco diametri staffe 7 <mm> Passi staffe -Minimo <cm> Massimo <cm> Incremento <cm> Tipo di minimizzazione staffatura -Minimizza il numero delle staffe x x -Minimizza il peso delle staffe Max distanza fra ferri non collegati <cm> stefano.grisostomi@tin.it Pag. 54

55 Max numero ferri non collegati Collegamento ferri con staffe anziché con spilli No No Ferri orizzontali pareti realizzati con staffe No No Quote di alleggerimento armature pilastri prefabbricati Quota di alleggerimento n Quota di alleggerimento n Quota di alleggerimento n Quota di alleggerimento n Quota di alleggerimento n Quota di alleggerimento n Quota di alleggerimento n Dati per progettazione interattiva sezioni Distanza fra ferri su più strati <cm> Integrare lo scorrimento lungo il tratto No No -Lunghezza del tratto Dati per progettazione agli stati limite Gruppo di esigenza -Ambiente poco aggressivo x x -Ambiente moderatamente aggressivo -Ambiente molto aggressivo Usa dominio N-M per flessioni rette No No -Ricerca della sicurezza con sforzo normale costante -Ricerca della sicurezza con eccentricità costante Controllo rapporto X/D No No Barre da considerare tese per verifiche a taglio -Solo le barre con deformazione percentuale rispetto alla barra più tesa non inferiore al <%> Tutte le barre in trazione Generali Parametri di progetto Passo di progettazione 0.20 Tipo di sollecitazioni zone rigide Smorzate Min. angolo per spinte a vuoto <grad> Invertire i ferri anche in presenza di pilastro si sottostante Max differenza larghezza travi continue <cm> 5.00 Progetta a taglio con traliccio ad inclinazione si variabile -Classe A -In zona critica limita ctg θ a In zona non critica limita ctg θ a Classe B -In zona critica limita ctg θ a In zona non critica limita ctg θ a 2.50 Lunghezze e arrotondamenti Max lunghezza barre Arrotondamento lunghezza ferri <cm> Lunghezza ferri nei muri d'estremità 1.20 Min. interferro ammissibile <cm> 2.00 Elenco diametri minimizzazione interferri <mm> Riduzione ancoraggi -Nella zona compressa per flessione no -Nei punti inferiori della travata Considerare nel calcolo degli ancoraggi i risvolti specificati nei criteri generali di disegno Considera indicazione formula come aggiuntive all'ancoraggio si no no Reggistaffe Interruzione reggistaffe in campata Modalità di sovrapposizione reggistaffe Modalità di unificazione reggistaffe no Solo per la larghezza del pilastro Solo se la geometria della travata e la lunghezza totale delle barre lo consentono Minimi di regolamento stefano.grisostomi@tin.it Pag. 55

56 Min. percentuale di regolamento -Per le travi di fondazione -Per le travi di elevazione Per le travi di fondazione ai sensi del D.M. 08 considerare 0.2% anzichè 1.4/fyk Min. di armatura a taglio -Per le travi di fondazione -Per le travi di elevazione Tipo di armatura per taglio (T.A.) Controllo passo e 12Fi Min. di regolamento a torsione nell'ala Min. di regolamento nell'ala Stampe Verifiche a flessione in relazione Verifiche a taglio in relazione si si no si si Aggiuntiva si no si Max area di ferro teorica superiore e inferiore per flessione Max scorrimento per taglio e torsione Parametri di disegno Scala disegno travi Scala disegno sezioni Campitura sezioni no Disegno sezione travi in falso si Disegna sezioni si Campitura travi in falso no Campitura muri Rada Tipo di quotatura luci nette trave Con riferimento ai pilastri inferiori Lunghezza monconi di pilastro -Pari a <cm> Linee di riferimento quote si Quotatura zone di staffatura si Quotatura zone di staffatura si Indicazione numero bracci staffe Solo se il numero è maggiore di due Disegno ferri longitudinali Disegno ferri dentro la trave si Disegno esploso ferri di parete no Distanza fra ferri esplosi <cm> 0.50 Disegno reggistaffe aggiuntivi per travi a T e L Reggistaffe aggiuntivi tipo 4 Disegno staffe Posizione staffe esterne Disegno staffe dentro la sezione In automatico si Specifici Materiali Calcestruzzo -Tipo di calcestruzzo C25/30 C25/30 C25/30 C25/30 -Rck calcestruzzo <kg/cmq> Modulo elastico <kg/cmq> Resistenza caratteristica cilindrica (Fck) <kg/cmq> Resistenza caratteristica a trazione (Fctk) <kg/cmq> Riduci Fcd per tutte le verifiche secondo il D.M. 08 Si Si Si Si -γ c per stati limite ultimi -Automatico x x x x -Pari a -σ amm. calcestruzzo <kg/cmq> τc0 <kg/cmq> τc1 <kg/cmq> Acciaio -D.M. 92/96 -Tipo di acciaio (Fe B k) Modulo elastico <kg/cmq> 2.06E E E E+006 -Tensione caratteristica di snervamento (Fyk) <kg/cmq> Sigma amm. acciaio <kg/cmq> Sigma amm. reti e tralicci <kg/cmq> D.M. 08 -Tipo di acciaio (B450A B450C) B450C B450C B450C B450C -Modulo elastico <kg/cmq> 2.06E E E E+006 -Tensione caratteristica di snervamento (Fyk) <kg/cmq> stefano.grisostomi@tin.it Pag. 56

57 - γ s per stati limite ultimi -Automatico x x x x -Pari a Coeff. di omogeneizzazione Materiali per edifici esistenti -Considera come elemento nuovo No No No No -Calcestruzzo -Livello di conoscenza LC2 LC2 LC2 LC2 -Fattore di confidenza Tipo di calcestruzzo C25/30 C25/30 C25/30 C25/30 -Rck calcestruzzo Modulo elastico Resistenza media (Fcm) <kg/cmq> Resistenza media a trazione (Fctm) <kg/cmq> Resistenza caratteristica cilindrica (Fck) Resistenza caratteristica a trazione (Fctk) Acciaio -Livello di conoscenza LC2 LC2 LC2 LC2 -Fattore di confidenza Tipo di acciaio Modulo elastico Tensione media di snervamento (Fym) Tensione caratteristica di snervamento (Fyk) <kg/cmq> Allungamento (Agt) <%> Coeff. di omogeneizzazione Parametri per analisi pushover Numero fibre Fattore di confinamento nucleo interno Fattore di incrudimento acciaio <%> Parametri di calcolo Progetto a pressoflessione No No No No -Per tutte le travi -Solo per travi inclinate -Min. angolo per pressoflessione <grad> -Compressione massima senza progetto a pressoflessione <%> Progetto a torsione No No No No -Trazione senza progetto a torsione<%> Armatura secondo Circ. 65 del 10/04/97 No No No No Non progettare in gerarchia delle resistenze No No No No Non effettuare verifiche per CC sismiche (elemento No No No No secondario) Escludi dal calcolo sovraresistenza per pilastri incidenti No No No No Rispetta limitazioni geometriche e d'armatura per zone Si Si Si Si sismiche Sollecitazioni complanari ad eventuali elementi bidimensionali No No No No Copriferro teorico superiore <cm> Copriferro teorico inferiore <cm> Min. momento fittizio agli appoggi Si Si Si Si -Denominatore Min. momento fittizio in campata Si Si Si Si -Denominatore Incremento percentuale momento in campata <%> Usa taglio max per traslazione momento (S.L.) No No No No Limitare momento traslato al valore max di appoggio No No No No (S.L.) Limitare momento traslato al valore max di campata No No No No (S.L.) Taglio da momento resistente in fondazione (S.L.) No No No No Tipo di progetto in doppia armatura (T.A.) -Tensioni pari ai valori amm. x x x x -Tensioni pari ai valori amm. con AfComp/AfTesa minore o pari a -Con AfComp/AfTesa pari a Parametri di progettazione armatura Max differenza fra diametri per unificazioni Max distanza fra barre per unificazioni stefano.grisostomi@tin.it Pag. 57

58 Denominatore per individuazione zona di campata Fattore di copertura appoggi (0 1) Fattore di riduzione per ancoraggio ferri Minimizzazione momenti resistenti di appoggio (stati limite D.M. 08) Si Si Si Si -Arretramento reggistaffe dall'appoggio <%> Tolleranza di copertura da sovrapposizione Tipo di distribuzione armatura eccedente in fase di verifica -Ripartita proporzionalmente per flessione, torsione e taglio -Tutta agente per flessione x x x x -Tutta agente per taglio Armatura a flessione Elenco diametri ferri longitudinali 1 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 2 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 3 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 4 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 5 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 6 <mm> Elenco diametri ferri longitudinali 7 <mm> Max differenza fra diametri nella trave Max differenza fra diametri ferri accoppiati Reggistaffe superiori -Numero -Pari a Max mutua distanza <cm> -Diametro -Automatico x x x x -Pari a <mm> -Minimo <mm> Reggistaffe inferiori -Numero -Pari a Max mutua distanza <cm> -Diametro -Automatico x x x x -Pari a <mm> -Minimo <mm> Armatura a taglio Scorrimento (T.A.) -Percentuale assorbita dalle staffe <%> Percentuale assorbita dai ferri piegati <%> Percentuale assorbita dai ferri di parete <%> Considerare il valore relativo alle staffe come minimo Si Si Si Si percentuale da adottare Variabilità staffe -Staffe uguali a passo costante -Staffe diverse in tre parti della trave in funzione delle zone critiche x -Staffe diverse in tre parti della trave in funzione di un multiplo dell'altezza pari a Variabilità staffe ala -Passi uguali a passi anima x x x x -Passi multipli di passi anima -Passi indipendenti da passi anima Min. lunghezza tratto centrale come multiplo dell'altezza della trave Elenco diametri staffe 1 <mm> Elenco diametri staffe 2 <mm> Elenco diametri staffe 3 <mm> Elenco diametri staffe 4 <mm> Elenco diametri staffe 5 <mm> Elenco diametri staffe 6 <mm> Elenco diametri staffe 7 <mm> Elenco numero bracci staffe Elenco numero bracci staffe 2 Elenco numero bracci staffe 3 Elenco numero bracci staffe 4 Elenco numero bracci staffe 5 Passi staffe -Minimo <cm> stefano.grisostomi@tin.it Pag. 58

59 -Massimo <cm> Incremento <cm> Elementi costanti -Diametro No No No No -Passo No No No No -Bracci Si Si Si Si Tipo di minimizzazione staffatura -Minimizza il numero delle staffe x x x x -Minimizza il peso delle staffe Raffittimento staffe all'estremità della trave No No No No -Passo non superiore a Lunghezza max del tratto di calcolo scorrimento -Pari al tratto in cui τ > τc0 x x x x -Pari a <cm> -Come multiplo dell'altezza pari a Armatura a taglio e torsione Elenco diametri ferri piegati 1 <mm> Elenco diametri ferri piegati 2 <mm> Elenco diametri ferri piegati 3 <mm> Elenco diametri ferri piegati 4 <mm> Elenco diametri ferri piegati 5 <mm> Elenco diametri ferri piegati 6 <mm> Elenco diametri ferri piegati 7 <mm> Angolo di piegatura <grad> Posizione primo punto di piegatura -Pari al multiplo dell'altezza -Distanza <cm> Interasse punti di piegatura -Pari al multiplo dell'altezza -Distanza <cm> Tipo di ferri piegati -Solo sagomati -Solo cavallotti -Sia sagomati che cavallotti x x x x Ferri di parete No No No No -Max distanza fra le barre <cm> Elenco diametri ferri di parete 1 <mm> Elenco diametri ferri di parete 2 <mm> Elenco diametri ferri di parete 3 <mm> Elenco diametri ferri di parete 4 <mm> Elenco diametri ferri di parete 5 <mm> Elenco diametri ferri di parete 6 <mm> Elenco diametri ferri di parete 7 <mm> Elenco diametri staffe orizzontali 1 <mm> Elenco diametri staffe orizzontali 2 <mm> 10 Elenco diametri staffe orizzontali 3 <mm> 12 Elenco diametri staffe orizzontali 4 <mm> Elenco diametri staffe orizzontali 5 <mm> Elenco diametri staffe orizzontali 6 <mm> Elenco diametri staffe orizzontali 7 <mm> Parametri di disegno Risvolto ferri superiori Si Si Si Si -Pari a <cm> Pari all'altezza della trave Risvolto ferri inferiori Si Si Si Si -Pari a <cm> Pari all'altezza della trave Risvolto ferri laterali No No No No -Pari a <cm> -Pari alla larghezza della trave Magrone Si No No No -Allargamento laterale <cm> Altezza <cm> Dati per progettazione interattiva sezioni Copriferro reale al bordo staffa <cm> Diametro staffa teorica <mm> Distanza fra ferri su più strati <cm> Integrare lo scorrimento lungo il tratto Si Si Si Si -Lunghezza del tratto stefano.grisostomi@tin.it Pag. 59

60 Dati per progettazione agli stati limite Gruppo di esigenza -Ambiente poco aggressivo x x x x -Ambiente moderatamente aggressivo -Ambiente molto aggressivo Usa dominio N-M per flessioni rette Si Si Si Si -Ricerca della sicurezza con sforzo normale costante -Ricerca della sicurezza con eccentricità costante x x x x Controllo rapporto X/D Si Si Si Si Barre da considerare tese per verifiche a taglio -Solo le barre con deformazione percentuale rispetto alla barra più tesa non inferiore al <%> Tutte le barre in trazione Verifiche e armature travi Caso = Caso di verifica Xg = Coordinata progressiva (dal primo nodo) in cui viene effettuato il progetto/verifica CC = Combinazione delle condizioni di carico elementari c = momento fittizio in campata a = momento fittizio agli appoggi TG = taglio da gerarchia delle resistenze T = momento traslato per taglio e = eccentricità aggiuntiva in caso di compressione o pressoflessione TCC = Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività El = Elemento (asta) in cui viene effettuato il progetto/verifica (progressivo sul numero di aste) Sez. = Numero della sezione Crit. = Numero del criterio di progetto X = Coordinata progressiva rispetto al nodo iniziale AfT S = Area di ferro teorica totale strettamente necessaria nel punto di verifica, superiore AfT I = Area di ferro teorica totale strettamente necessaria nel punto di verifica, inferiore AfE S = Area di ferro effettiva totale presente nel punto di verifica, superiore AfE I = Area di ferro effettiva totale presente nel punto di verifica, inferiore My = Momento flettente intorno all'asse Y AfTP S = Area di ferro teorica parziale strettamente necessaria nella CC considerata, per la sollecitazione indicata, superiore AfTP I = Area di ferro teorica parziale strettamente necessaria nella CC considerata, per la sollecitazione indicata, inferiore AfEP S = Area di ferro effettiva parziale presente nella CC considerata, per la sollecitazione indicata, superiore AfEP I = Area di ferro effettiva parziale presente nella CC considerata, per la sollecitazione indicata, inferiore Myu = Momento ultimo intorno all'asse Y x/d = Rapporto x/d a rottura ε Y = Deformazione nell'acciaio (*1000) ε C = Deformazione nel calcestruzzo (*1000) TS = Modalità di calcolo sicurezza N/e = N costante ed eccentricità costante My/e = My costante ed eccentricità costante My/N = My e N costante Mz/e = Mz costante ed eccentricità costante Mz/N = Mz e N costante Sic. = Sicurezza a rottura σ f sup = Tensione nel ferro - superiore σ f inf = Tensione nel ferro - inferiore σ c = Tensione nel calcestruzzo Tz = Taglio in dir. Z X0 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) dell'inizio del tratto di progettazione X1 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) della fine del tratto di progettazione Lung. = Lunghezza del tratto di progettazione AfT St. = Area di ferro teorica della staffatura (d'anima per travi a T o L) Staff. = Staffatura adottata AfE St. = Area di ferro effettiva della staffatura (d'anima per travi a T o L) bw = Larghezza membratura resistente al taglio Vsdu = Taglio agente nella direzione del momento ultimo ctgθ = Cotangente dell'angolo di inclinazione dei puntoni di calcestruzzo VRsd = Taglio ultimo lato armatura VRcd = Taglio ultimo lato calcestruzzo c = Ricoprimento dell armatura s = Distanza minima tra le barre K3 = Coefficiente di forma del diagramma delle tensioni prima della fessurazione s rm = Distanza media tra le fessure Φ = Diametro della barra A s = Area complessiva dei ferri nell area di calcestruzzo efficace A c eff = Area di calcestruzzo efficace σ s = Tensione nell acciaio nella sezione fessurata σ sr = Tensione nell acciaio corrispondente al raggiungimento della resistenza a trazione nel calcestruzzo ε sm = Deformazione unitaria media dell armatura (*1000) Wk = Apertura delle fessure Travata n. 110 Nodi: stefano.grisostomi@tin.it Pag. 60

61 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 111 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 112 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 160 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 161 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio stefano.grisostomi@tin.it Pag. 61

62 Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 162 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 210 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLU Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLU SLV SLV SLV SLV SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s <cm> <mm> <mm> stefano.grisostomi@tin.it Pag. 62 K3 s rm <mm> F A s <cmq> A c eff <cmq> s s s sr e sm Wk <mm>

63 <kg/cmq> <kg/cmq> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 25 SLU ø8/ 3 2 br SLD ø8/10 2 br SLD ø8/20 2 br SLD ø8/10 2 br SLD ø8/10 2 br Travata n. 211 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLU Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLU SLV SLV SLV SLV SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. <cmq/m> Staff. AfE St. <cmq/m> stefano.grisostomi@tin.it Pag. 63 bw Vsdu ctgq VRsd VRcd

64 25 SLU ø8/ 3 2 br SLD ø8/ 5 2 br SLD ø8/15 2 br SLD ø8/ 5 2 br SLD ø8/ 5 2 br Travata n. 212 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLU Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLU SLV SLV SLV SLV SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 25 SLU ø8/ 3 2 br SLD ø8/10 2 br SLD ø8/20 2 br SLD ø8/10 2 br SLD ø8/10 2 br Travata n. 260 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente stefano.grisostomi@tin.it Pag. 64

65 Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLV N/e SLV N/e SLV N/e SLV N/e SLV N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLV SLU SLU SLU SLU SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> a SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q a SLE R SLE R SLE Q a SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q a SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q a SLE F SLE Q a SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 20 SLD ø8/10 2 br SLU ø8/10 2 br SLU ø8/20 2 br SLU ø8/10 2 br Travata n. 261 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLV Mz/e c SLU Mz/e SLU Mz/e SLU Mz/e c SLU Mz/e a SLU Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf stefano.grisostomi@tin.it Pag. 65

66 <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLU SLV SLU SLU SLV SLU SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> a SLE R SLE Q c SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q c SLE R SLE Q a SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q a SLE F SLE Q c SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q c SLE F SLE Q a SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 28 SLU ø8/ 5 2 br SLU ø10/15 2 br SLU ø8/ 5 2 br SLU ø8/ 5 2 br SLU ø10/15 2 br SLU ø8/ 5 2 br Travata n. 262 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLV N/e SLV N/e SLV N/e SLV N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLV SLV SLU SLU SLD SLD SLD SLD stefano.grisostomi@tin.it Pag. 66

67 Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> a SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q a SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q a SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q a SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 20 SLD ø8/10 2 br SLD ø8/10 2 br SLD ø8/10 2 br SLU ø8/10 2 br SLU ø8/20 2 br SLD ø8/10 2 br Verifiche da aggiornare Travata n. 311 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLU Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLV Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLU SLU SLV SLV SLV SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q stefano.grisostomi@tin.it Pag. 67

68 SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 25 SLU ø8/ 3 2 br SLD ø8/ 5 2 br SLD ø8/15 2 br SLD ø8/ 5 2 br SLD ø8/ 5 2 br Travata n. 312 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLU Mz/e SLV N/e SLV N/e SLV N/e SLV N/e SLV N/e SLD Mz/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLU SLV SLV SLV SLV SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q stefano.grisostomi@tin.it Pag. 68

69 SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 25 SLU ø8/ 3 2 br SLD ø8/ 5 2 br SLD ø8/15 2 br SLD ø8/ 5 2 br SLD ø8/ 5 2 br SLD ø8/ 5 2 br SLD ø8/15 2 br SLD ø8/ 5 2 br Travata n. 360 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> a SLU N/e SLU N/e SLV N/e SLU N/e SLU N/e a SLU N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLU SLV SLU SLU SLV SLU SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> a SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q a SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q a SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q stefano.grisostomi@tin.it Pag. 69

70 SLE F SLE Q a SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 27 SLU ø8/10 2 br SLU ø8/10 2 br SLU ø10/25 2 br SLU ø8/10 2 br Travata n. 361 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLU Mz/e a SLU Mz/e c SLU Mz/e SLU Mz/e SLU Mz/e c SLU Mz/e a SLU Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e SLD Mz/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE Q a SLE R SLE Q c SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q c SLE R SLE Q a SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q a SLE F SLE Q c SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q c SLE F SLE Q a SLE F stefano.grisostomi@tin.it Pag. 70

71 Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 25 SLU ø8/ 3 2 br SLU ø8/ 5 2 br SLU ø10/15 2 br SLU ø8/ 5 2 br SLU ø8/ 5 2 br SLU ø10/15 2 br SLU ø8/ 5 2 br Travata n. 362 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> SLU Mz/e SLV N/e SLV N/e SLU N/e SLU N/e SLU N/e a SLU N/e SLD Mz/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e SLD N/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Xg CC TCC El X AfT I AfE I Tz AfTP I AfEP I s f inf <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> SLU SLU SLV SLU SLU SLV SLU SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE Q a SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q a SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q a SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q stefano.grisostomi@tin.it Pag. 71

72 a SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu ctgq VRsd VRcd <cmq/m> <cmq/m> 25 SLU ø8/ 3 2 br SLU ø8/10 2 br SLU ø10/25 2 br SLU ø8/10 2 br SLU ø8/10 2 br SLU ø10/25 2 br SLU ø8/10 2 br Travata n. 363 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I My Myu x/d e Y e C TS Sic. <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> a SLU Mz/e SLU Mz/e SLU Mz/e SLD Mz/e ******* SLD Mz/e SLD Mz/e Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El X AfT S AfT I AfE S AfE I My AfTP S AfTP I AfEP S AfEP I s f sup s f inf s c <cm> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> a SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Caso Xg CC TCC El Sez. Crit. X My c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q a SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente CC X0 X1 Lung. AfT St. Staff. AfE St. bw Vsdu <cmq/m> <cmq/m> ctgq VRsd VRcd 1 SLV Travata n. 410 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 411 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio stefano.grisostomi@tin.it Pag. 72

73 Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 412 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 460 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 461 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente Travata n. 462 Nodi: Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente a Taglio Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Staffe - Verifiche armatura esistente stefano.grisostomi@tin.it Pag. 73

74 Verifiche e armature pilastri Xg = Coordinata progressiva (dal primo nodo) in cui viene effettuato il progetto/verifica CC = Combinazione delle condizioni di carico elementari e = eccentricità aggiuntiva in caso di compressione o pressoflessione α = amplificazione per gerarchia delle resistenze TCC = Tipo di combinazione di carico SLU = Stato limite ultimo SLU S = Stato limite ultimo (azione sismica) SLE R = Stato limite d'esercizio, combinazione rara SLE F = Stato limite d'esercizio, combinazione frequente SLE Q = Stato limite d'esercizio, combinazione quasi permanente SLD = Stato limite di danno SLV = Stato limite di salvaguardia della vita SLC = Stato limite di prevenzione del collasso SLO = Stato limite di operatività El = Elemento (asta) in cui viene effettuato il progetto/verifica (progressivo sul numero di aste) Sez. = Numero della sezione X = Coordinata progressiva rispetto al nodo iniziale N = Sforzo normale Ty = Taglio in dir. Y Mz = Momento flettente intorno all'asse Z Tz = Taglio in dir. Z My = Momento flettente intorno all'asse Y α y = Fattore di amplificazione momenti My per gerarchia delle resistenze My ver. = Momento flettente di verifica intorno all'asse Y c = Ricoprimento dell armatura s = Distanza minima tra le barre K3 = Coefficiente di forma del diagramma delle tensioni prima della fessurazione s rm = Distanza media tra le fessure Φ = Diametro della barra A s = Area complessiva dei ferri nell area di calcestruzzo efficace A c eff = Area di calcestruzzo efficace σ s = Tensione nell acciaio nella sezione fessurata σ sr = Tensione nell acciaio corrispondente al raggiungimento della resistenza a trazione nel calcestruzzo ε sm = Deformazione unitaria media dell armatura (*1000) Wk = Apertura delle fessure Mz ver. = Momento flettente di verifica intorno all'asse Z Nu = Sforzo normale ultimo M1Rdy = Momento resistente (ridotto per stabilità) intorno all'asse Y M1Rdz = Momento resistente (ridotto per stabilità) intorno all'asse Z ε Y = Deformazione nell'acciaio (*1000) Sic. = Sicurezza a rottura l 0 = Lunghezza libera di inflessione λ = Snellezza massima λ* = Snellezza limite α z = Fattore di amplificazione momenti Mz per gerarchia delle resistenze Myu = Momento ultimo intorno all'asse Y Mzu = Momento ultimo intorno all'asse Z AfT = Area di ferro tesa AfC = Area di ferro compressa σ c = Tensione nel calcestruzzo σ f = Tensione nel ferro X0 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) dell'inizio del tratto di progettazione X1 = Coordinata progressiva (dal nodo iniziale) della fine del tratto di progettazione Staff. = Staffatura adottata bw, y = Larghezza membratura resistente al taglio in dir Y Vsdu, y = Taglio agente in dir Y ctgθ, y = Cotangente dell'angolo di inclinazione dei puntoni di calcestruzzo in dir. Y VRsd, y = Taglio ultimo lato armatura in dir. Y VRcd, y = Taglio ultimo lato calcestruzzo in dir. Y bw, z = Larghezza membratura resistente al taglio in dir Z Vsdu, z = Taglio agente in dir Z ctgθ, z = Cotangente dell'angolo di inclinazione dei puntoni di calcestruzzo in dir. z VRsd, z = Taglio ultimo lato armatura in dir. Z stefano.grisostomi@tin.it Pag. 74

75 VRcd, z = Taglio ultimo lato calcestruzzo in dir. Z Pilastrata n. 11 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X <cm> N My a y My ver. Mz a z Mz ver. Nu Myu Mzu e Y Sic SLV SLV (α) SLV SLV SLV SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente - controlli di stabilità Xg CC TCC El Sez. X N My My ver. Mz Mz ver. Nu M1Rdy M1Rdz e Y Sic. <cm> SLV SLV Dati per verifiche di stabilità Xg El l 0 l l* Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X N Ty Mz Tz My AfT AfC s c s f <cm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Xg CC TCC El Sez. X N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente X0 X1 Staff. CC bw, y Vsdu, y ctgq, y VRsd, y VRcd, y bw, z Vsdu, z ctgq, z VRsd, z VRcd, z ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br stefano.grisostomi@tin.it Pag. 75

76 ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br Pilastrata n. 12 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X <cm> N My a y My ver. Mz a z Mz ver. Nu Myu Mzu e Y Sic SLV SLV (α) SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente - controlli di stabilità Xg CC TCC El Sez. X N My My ver. Mz Mz ver. Nu M1Rdy M1Rdz e Y Si <cm> SLV SLV SLU SLU SLV Dati per verifiche di stabilità Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X N Ty Mz Tz My AfT AfC s c s f <cm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Xg CC TCC El Sez. X N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q stefano.grisostomi@tin.it Pag. 76

77 SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente X0 X1 Staff. CC bw, y Vsdu, y ctgq, y VRsd, y VRcd, y bw, z Vsdu, z ctgq, z VRsd, z VRcd, z ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br Pilastrata n. 13 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X <cm> N My a y My ver. Mz a z Mz ver. Nu Myu Mzu e Y Sic SLV SLV (α) SLV SLV SLV SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente - controlli di stabilità Xg CC TCC El Sez. X N My My ver. Mz Mz ver. Nu M1Rdy M1Rdz e Y Sic. <cm> SLV SLV Dati per verifiche di stabilità Xg El l 0 l l* Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X N Ty Mz Tz My AfT AfC s c s f <cm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R stefano.grisostomi@tin.it Pag. 77

78 SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Xg CC TCC El Sez. X N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente X0 X1 Staff. CC bw, y Vsdu, y ctgq, y VRsd, y VRcd, y bw, z Vsdu, z ctgq, z VRsd, z VRcd, z ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br Pilastrata n. 14 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X <cm> N My a y My ver. Mz a z Mz ver. Nu Myu Mzu e Y Sic SLV SLV (α) SLV (α) SLV (α) SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente - controlli di stabilità Xg CC TCC El Sez. X N My My ver. Mz Mz ver. Nu M1Rdy M1Rdz e Y Sic. <cm> SLV SLV SLV Dati per verifiche di stabilità Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* stefano.grisostomi@tin.it Pag. 78

79 Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X N Ty Mz Tz My AfT AfC s c s f <cm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Xg CC TCC El Sez. X N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente X0 X1 Staff. CC bw, y Vsdu, y ctgq, y VRsd, y VRcd, y bw, z Vsdu, z ctgq, z VRsd, z VRcd, z ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br Pilastrata n. 15 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X <cm> N My a y My ver. Mz a z Mz ver. Nu Myu Mzu e Y Sic SLV SLV (α) SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD stefano.grisostomi@tin.it Pag. 79

80 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente - controlli di stabilità Xg CC TCC El Sez. X N My My ver. Mz Mz ver. Nu M1Rdy M1Rdz e Y Sic. <cm> SLV SLV SLU SLU SLV Dati per verifiche di stabilità Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X N Ty Mz Tz My AfT AfC s c s f <cm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Xg CC TCC El Sez. X N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente X0 X1 Staff. CC bw, y Vsdu, y ctgq, y VRsd, y VRcd, y bw, z Vsdu, z ctgq, z VRsd, z VRcd, z ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br Pilastrata n stefano.grisostomi@tin.it Pag. 80

81 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X <cm> N My a y My ver. Mz a z Mz ver. Nu Myu Mzu e Y Sic SLV SLV (α) SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente - controlli di stabilità Xg CC TCC El Sez. X N My My ver. Mz Mz ver. Nu M1Rdy M1Rdz e Y Sic. <cm> SLV SLV SLV SLV SLV Dati per verifiche di stabilità Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X N Ty Mz Tz My AfT AfC s c s f <cm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Xg CC TCC El Sez. X N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente X0 X1 Staff. CC bw, y Vsdu, y ctgq, y VRsd, y VRcd, y bw, z Vsdu, z ctgq, z VRsd, z VRcd, z ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br stefano.grisostomi@tin.it Pag. 81

82 ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br Pilastrata n. 17 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X <cm> N My a y My ver. Mz a z Mz ver. Nu Myu Mzu e Y Sic SLV SLV (α) SLV SLV SLV SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente - controlli di stabilità Xg CC TCC El Sez. X N My My ver. Mz Mz ver. Nu M1Rdy M1Rdz e Y Sic. <cm> SLV SLV Dati per verifiche di stabilità Xg El l 0 l l* Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X N Ty Mz Tz My AfT AfC s c s f <cm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Xg CC TCC El Sez. X N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F stefano.grisostomi@tin.it Pag. 82

83 Staffe - Verifiche armatura esistente X0 X1 Staff. CC bw, y Vsdu, y ctgq, y VRsd, y VRcd, y bw, z Vsdu, z ctgq, z VRsd, z VRcd, z ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br Pilastrata n. 18 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X <cm> N My a y My ver. Mz a z Mz ver. Nu Myu Mzu e Y Sic SLV SLV (α) SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente - controlli di stabilità Xg CC TCC El Sez. X N My My ver. Mz Mz ver. Nu M1Rdy M1Rdz e Y Sic. <cm> SLV SLV SLU SLU SLU Dati per verifiche di stabilità Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Xg El l 0 l l* Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X N Ty Mz Tz My AfT AfC s c s f <cm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q stefano.grisostomi@tin.it Pag. 83

84 SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Xg CC TCC El Sez. X N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente X0 X1 Staff. CC bw, y Vsdu, y ctgq, y VRsd, y VRcd, y bw, z Vsdu, z ctgq, z VRsd, z VRcd, z ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/20 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br Pilastrata n. 19 Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X <cm> N My a y My ver. Mz a z Mz ver. Nu Myu Mzu e Y Sic SLV SLV (α) SLV SLV SLV SLV SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Stato Limite Ultimo - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente - controlli di stabilità Xg CC TCC El Sez. X N My My ver. Mz Mz ver. Nu M1Rdy M1Rdz e Y Sic. <cm> SLV SLV Dati per verifiche di stabilità Xg El l 0 l l* Stato Limite Esercizio - Ferri longitudinali - Verifiche armatura esistente Xg CC TCC El Sez. X N Ty Mz Tz My AfT AfC s c s f stefano.grisostomi@tin.it Pag. 84

85 <cm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q SLE R SLE Q Verifiche stato limite di formazione delle fessure Xg CC TCC El Sez. X N My Mz c s K3 s rm F A s A c eff s s s sr e sm Wk <cm> <mm> <mm> <mm> <cmq> <cmq> <kg/cmq> <kg/cmq> <mm> SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F SLE Q SLE F Staffe - Verifiche armatura esistente X0 X1 Staff. CC bw, y Vsdu, y ctgq, y VRsd, y VRcd, y bw, z Vsdu, z ctgq, z VRsd, z VRcd, z ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br ø8/10 2 br stefano.grisostomi@tin.it Pag. 85

86 VERIFICA DEL VANO ASCENSORE Geometria Elenco vincoli nodi Vn =Numero del vincolo nodo Comm. =Commento Sx =Spostamento in dir. X (L=libero, B=bloccato, E=elastico) Sy =Spostamento in dir. Y (L=libero, B=bloccato, E=elastico) Sz =Spostamento in dir. Z (L=libero, B=bloccato, E=elastico) Rx =Rotazione intorno all'asse X (L=libera, B=bloccata, E=elastica) Ry =Rotazione intorno all'asse Y (L=libera, B=bloccata, E=elastica) Rz =Rotazione intorno all'asse Z (L=libera, B=bloccata, E=elastica) RL =Rotazione libera Ly =Lunghezza (dir. Y locale) Lz =Larghezza (dir. Z locale) Kt =Coeff. di sottofondo su suolo elastico alla Winkler Vn Comm. Sx Sy Sz Rx Ry Rz RL Ly 1Libero L L L L L L 3El. sew B B L L L B Elenco nodi Nodo =Numero del nodo X =Coordinata X del nodo Y =Coordinata Y del nodo Z =Coordinata Z del nodo Imp. =Numero dell'impalcato Vn =Numero del vincolo nodo Nodo X Y Z Imp. Vn Nodo X Y Lz Z Kt <kg/cmc> Imp. Vn Nodo X stefano.grisostomi@tin.it Pag. 86 Y Z Imp. Vn

$$""" $&!"#$ !"#$% & '()' )*+%&

$$ $&!#$ !#$% & '()' )*+%& !"#$%& $$""" $&!"#$ '"""(""'!#&"" )*+%& (""(""'!#&"" )*+%&!"#$% & '()' %, (%-%%--%%-- -(( ) --.,#(-/""'"',,,!- % * * 0 %-.,% -/' %-1--% #&"& ")% " % "0% #&"2'& ") " %-1-- 3, ,(., &))( ( ))(++ )+,-(&'.,)(-)-,(,.,,)('/(

Dettagli

Sommario !"!!"$ %!"! & '"( ) '""! )!!"!"!, "!"! $!!!! "!!!" '$! ) '$$ ),!". "!!/,! # ,!/,! %! + "( 0"" 0! "". #

Sommario !!!$ %!! & '( ) '! )!!!!, !! $!!!! !!! '$! ) '$$ ),!. !!/,! # ,!/,! %! + ( 0 0! . # Sommario!""!!"!"!!"!""!#!"$ %!"%!"$! &!"! & '"( ) '""! )!"""('""$$$ '"(* )!"""('""""'"(*+!!"!"!, "!"! $!!!! "!!!" '$! ) '$$ ) -"+,!". "!!/,! #,!/,! %! + "( 0"" 0! "". #!# 1% *& ) Figura numero 1: 3d Figura

Dettagli

Sommario. Relazione di calcolo

Sommario. Relazione di calcolo Sommario Introduzione... 3 stemi di riferimento... 3 Rotazioni e momenti... 3 Geometria... 3 Elenco vincoli di... 3 Elenco di... 3 Elenco materiali... 4 Elenco sezioni aste... 4 Elenco vincoli aste...

Dettagli

Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento

Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento Nuova costruzione: Intervento su costruzione esistente: Lavori di. Proprietà Comune.. Provincia. Via.. Zona sismica amministrativa: 1 2 3 4 Coordinate

Dettagli

1 PREMESSA...2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO...4 3 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI...5 4 PARAMETRI GEOTECNICI...6 5 VALUTAZIONE DELLE FORZE SISMICHE...

1 PREMESSA...2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO...4 3 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI...5 4 PARAMETRI GEOTECNICI...6 5 VALUTAZIONE DELLE FORZE SISMICHE... 1 PREMESSA... NORMATIVA DI RIFERIMENTO...4 3 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI...5 4 PARAMETRI GEOTECNICI...6 5 VALUTAZIONE DELLE FORZE SISMICHE...8 6 CALCOLO PARATIE...10 6.1 SCHEMA STATICO CONSIDERATO...10

Dettagli

Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)

Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Punto 6.2.3_Verifiche statiche: Stati Limite Ultimi (SLU) Stato Limite di resistenza del terreno (GEO) Stato Limite di resistenza

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE Proprietà: Ubicazione: RONCONI & LIVERANI Srl Comune di Cotignola Via Madonna di Genova n 39/41 Prog. e DDL Strutturale: Progetto architettonico: Ing. Peroni

Dettagli

A3-Relazione tecnica generale

A3-Relazione tecnica generale A3-Relazione tecnica generale L intervento prevede la realizzazione di una centrale termica a biomasse (cippato di legno); l edificio viene organizzato in tre vani: 1) locale caldaia: all interno del quale

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno ESERCIZI SVOLTI Seguendo le prescrizioni delle N.T.C. 008 effettuare le verifiche agli SLU di ribaltamento, di scorrimento sul piano di posa e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno

Dettagli

PREMESSA. La città di Casale Monferrato rientra in zona 4, a bassa sismicità. ASCENSORE

PREMESSA. La città di Casale Monferrato rientra in zona 4, a bassa sismicità. ASCENSORE PREESS La presente relazione di calcolo delle strutture riguarda la nuova scala di sicurezza esterna, in acciaio e l'ascensore, secondo le prescrizioni contenute nell'ordinanza del Presidente del Consiglio

Dettagli

SALT SOCIETA AUTOSTRADA LIGURE TOSCANA p.a.

SALT SOCIETA AUTOSTRADA LIGURE TOSCANA p.a. SALT SOCIETA AUTOSTRADA LIGURE TOSCANA p.a. AUTOSTRADA A12 ALLARGAMENTO A TRE CORSIE NEL TRATTO TRA S. STEFANO MAGRA E VIAREGGIO Nuovo Svincolo A12 - S.S.1 Via Aurelia Sud Località Cimitero Di Stagno -

Dettagli

SOMMARIO. A1.3.1 Caratteristiche dei materiali... 5 A1.3.2 Modellazione della struttura... 5

SOMMARIO. A1.3.1 Caratteristiche dei materiali... 5 A1.3.2 Modellazione della struttura... 5 [Digitare il testo] [Digitare il testo] [Digitare il testo] SOMMARIO SOMMARIO... I A1.1. RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA DELL OPERA... 3 A1.2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 A1.3. DESCRIZIONE DEL MODELLO

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO

RELAZIONE DI CALCOLO COMUNE di INDUNO OLONA - PROVINCIA DI VARESE PROGETTO di AMPLIAMENTO del CIMITERO COMUNALE PROGETTO STRUTTURALE ESECUTIVO RELAZIONE DI CALCOLO Brescia, 20 Ottobre 2011 1 Il dimensionamento e le verifiche

Dettagli

STAMPA DEI DATI DI PROGETTO

STAMPA DEI DATI DI PROGETTO STAMPA DEI DATI DI PROGETTO INTESTAZIONE E DATI CARATTERISTICI DELLA STRUTTURA Nome dell'archivio di lavoro tunnel15 Intestazione del lavoro Tipo di struttura Tipo di analisi Tipo di soluzione Unita' di

Dettagli

COMUNE DI MONTALE PROVINCIA DI PISTOIA RELAZIONE DI CALCOLO

COMUNE DI MONTALE PROVINCIA DI PISTOIA RELAZIONE DI CALCOLO . Relazione di calcolo SR2 1 COMUNE DI MONTALE PROVINCIA DI PISTOIA NUOVA CUCINA E CENTRALE TERMICA NEL POLO SCOLASTICO DI VIA G.RODARI RELAZIONE DI CALCOLO 1)analisi dei carichi -Struttura in C.A. secondo

Dettagli

INDICE 1. INTRODUZIONE NORMATIVA MATERIALI DEFINIZIONE DEI CARICHI... 5

INDICE 1. INTRODUZIONE NORMATIVA MATERIALI DEFINIZIONE DEI CARICHI... 5 INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 1.1. NUOVA SOLETTA... 2 1.2. POSTAZIONE DISABILI E NUOVI GRADINI... 3 2. NORMATIVA... 4 3. MATERIALI... 4 3.1. CALCESTRUZZI... 5 3.2. ACCIAIO PER C.A.... 5 4. DEFINIZIONE DEI

Dettagli

Durabilità. Strutture Muratura. altro. altro

Durabilità. Strutture Muratura. altro. altro Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Alcune particolarità per le strutture murarie Contributi di G. Di Carlo, F. Di Trapani, G. Macaluso Durabilità altro Strutture Muratura altro Articolazione della

Dettagli

Vulnerabilità Sismica ed Adeguamento di Costruzioni Esistenti in Calcestruzzo Armato

Vulnerabilità Sismica ed Adeguamento di Costruzioni Esistenti in Calcestruzzo Armato Corso di aggiornamento professionale Vulnerabilità Sismica ed Adeguamento di Costruzioni Esistenti in Calcestruzzo Armato 7 maggio 7 giugno 013 Aula Magna Seminario Vescovile Via Puccini, 36 - Pistoia

Dettagli

corso di Analisi e Progetto di Strutture

corso di Analisi e Progetto di Strutture Università degli Studi di Cassino corso di Analisi e Progetto di Strutture Laurea Specialistica in Ingegneria Civile A.A.2012/2013 Edifici con struttura intelaiata in c.a.: Analisi dei carichi unitari

Dettagli

RELAZIONE TECNICA GENERALE

RELAZIONE TECNICA GENERALE Ing. Virginia Govi Centro Direzionale Velathri S.P. in Palazzi Cecina (LI) Tel: 3284597483 e-mail: ingvirginiagovi@gmail.com REGIONE TOSCANA COMUNE DI POMARANCE RELAZIONE TECNICA GENERALE NUOVA COSTRUZIONE

Dettagli

Progetto di strutture in cemento armato

Progetto di strutture in cemento armato Progetto di strutture in cemento armato Progetto di un edificio in cemento armato soggetto ad azioni sismiche secondo l O.P.C.M. 7 Catania, marzo 00 Pier Paolo Rossi EDIFICIO ANALIZZATO Tipologia: edificio

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO VASCHE VOLANO VV21 VV23

RELAZIONE DI CALCOLO VASCHE VOLANO VV21 VV23 RELAZIONE DI CALCOLO VASCHE VOLANO VV21 VV23 Il tecnico 1 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le normative di riferimento sono le seguenti: [1] Legge 5 Novembre 1971 n 1086 Norma per la disciplina delle opere in

Dettagli

COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA via Cipellina- località Solignano

COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA via Cipellina- località Solignano COMUNE DI CASTELVETRO DI MODENA via Cipellina- località Solignano P.d.C. PER LA REALIZZAZIONE DI N.4 VILLETTE ALL INTERNO DEL PIANO DI INIZIATIVA PRIVATA CIPELLINA 2 lotto 7B - RELAZIONE DI FATTIBILITA

Dettagli

corso di Progetto di Strutture

corso di Progetto di Strutture Università degli Studi di Cassino corso di Progetto di Strutture Laurea Specialistica in Ingegneria Civile A.A.2011/12 Dott.Ing E. Grande Edifici i con struttura tt intelaiata i t in c.a.: Analisi dei

Dettagli

INDICE 1. DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA NORMATIVE DI RIFERIMENTO MATERIALI...3

INDICE 1. DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA NORMATIVE DI RIFERIMENTO MATERIALI...3 INDICE 1. DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA...2 2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO...3 3. MATERIALI...3 3.1. Calcestruzzo...3 3.2. Acciaio per cemento armato...4 3.3. Acciaio per carpenteria metallica...4 3.4.

Dettagli

GUIDA ALL ISOLAMENTO SISMICO

GUIDA ALL ISOLAMENTO SISMICO (estratto da) GUIDA ALL ISOLAMENTO SISMICO MODELLAZIONI FEM E CALCOLO DI STRUTTURE SISMICAMENTE ISOLATE CON ISOLATORI A PENDOLO E IN GOMMA ARMATA, SECONDO LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI NTC 2008

Dettagli

4. Travi di fondazione

4. Travi di fondazione 4. Travi di fondazione Esempi Nelle applicazioni che seguono la fondazione è modellata come una trave continua appoggiata in corrispondenza dei pilastri e soggetta al carico lineare proveniente dal terreno

Dettagli

COMUNE DI S.MINIATO (PI) IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA RIDUZIONE DEI FENOMENI DI ALLAGAMENTO E RISTAGNO PRESSO LA ZONA DI S.

COMUNE DI S.MINIATO (PI) IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA RIDUZIONE DEI FENOMENI DI ALLAGAMENTO E RISTAGNO PRESSO LA ZONA DI S. COMUNE DI S.MINIATO (PI) IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA RIDUZIONE DEI FENOMENI DI ALLAGAMENTO E RISTAGNO PRESSO LA ZONA DI S.DONATO RELAZIONE PRELIMINARE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE - indice 1. Relazione

Dettagli

Sommario. 6 DATI GENERALI PALI DA 3 METRI GEOMETRIA STRUTTURA Coordinate nodali e vincoli fissi... 15

Sommario. 6 DATI GENERALI PALI DA 3 METRI GEOMETRIA STRUTTURA Coordinate nodali e vincoli fissi... 15 Sommario 1 PREMESSA... 1 2 DATI GENERALI PALI DA 5 METRI... 6 3 GEOMETRIA STRUTTURA... 6 3.1 Coordinate nodali e vincoli fissi... 6 3.2 Caratteristiche delle aste... 6 3.2.1 Geometria delle sezioni...

Dettagli

INDICE 1.0 DESCRIZIONE INTERVENTO Descrizione dell opera Criteri di verifica CARATTERISTICHE DEI MATERIALI...

INDICE 1.0 DESCRIZIONE INTERVENTO Descrizione dell opera Criteri di verifica CARATTERISTICHE DEI MATERIALI... INDICE 1.0 DESCRIZIONE INTERVENTO... 2 1.1 Descrizione dell opera... 2 1.2 Descrizione delle strutture... 2 1.3 Criteri di verifica... 2 1.4 Normativa di riferimento... 2 2.0 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI...

Dettagli

COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI

COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI Tav. 2/Str. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURE SECONDARIE E APERTURA BOTOLE A SOLAIO/VARCHI ESISTENTI RELAZIONE DI CALCOLO A.3 OGGETTO: LAVORI DI RECUPERO

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO

RELAZIONE DI CALCOLO Gruppo di progettazione Ing. Francesco Donatelli - Ing. Nicola Montesano Mario Cerillo Arch. Gianfranco Mariani RELAZIONE DI CALCOLO MURO DI SOSTEGNO IN C.A. 1) - Premesse e caratteristiche generali delle

Dettagli

AZIONE SISMICA secondo NTC2008. DIMENSIONAMENTO E VERIFICA degli elementi strutturali

AZIONE SISMICA secondo NTC2008. DIMENSIONAMENTO E VERIFICA degli elementi strutturali Corso di progetto di strutture in zona sismica Prof. Calvi A. A. 2008-2009 - Corso di progetto di strutture in zona sismica -1 AZIONE SISMICA secondo NTC2008 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA degli elementi strutturali

Dettagli

Progettazione di strutture in c.a. SLU per taglio nelle travi

Progettazione di strutture in c.a. SLU per taglio nelle travi Progettazione di strutture in c.a. SLU per taglio nelle travi Travi 4.1.6.1.1-NTC Armatura trasversale minima 1. sezione complessiva delle staffe non inferiore ad A st = 1,5 b mm 2 /m essendo b lo spessore

Dettagli

Lezione. Progetto di Strutture

Lezione. Progetto di Strutture Lezione Progetto di Strutture 1 Fattore di struttura (componenti sismiche nel piano orizzontale) 2 Fattore di struttura Il fattore di struttura definisce lo spettro di progetto a partire dallo spettro

Dettagli

INDICE. Tomo 2 di 15. Tomo 3 di 15

INDICE. Tomo 2 di 15. Tomo 3 di 15 INDICE Tomo 1 di 15 INFORMAZIONI GENERALI pag. 2 MATERIALI pag. 2 TERRENI pag. 2 SEZIONI ASTE pag. 2 ANALISI CARICHI pag. 3 CONDIZIONI DI CARICO pag. 4 SLE: COMBINAZIONE DI AZIONI QUASI PERMANENTE - COEFFICIENTI

Dettagli

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo AZIONE SISMICA E PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo AZIONE SISMICA E PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI - D.M. 14-1-2008 AZIONE SISMICA E PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE Analisi statica di un edificio regolare in pianta

Dettagli

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Corso di aggiornamento Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Aula Oliveri, Facoltà di Ingegneria

Dettagli

I N D I C E. 1 Premessa pag.2. 2 Normative pag.2. 3 Descrizione del fabbricato pag.2. 4 Materiali pag.3. 5 Dati di definizione pag.

I N D I C E. 1 Premessa pag.2. 2 Normative pag.2. 3 Descrizione del fabbricato pag.2. 4 Materiali pag.3. 5 Dati di definizione pag. I N D I C E 1 Premessa pag.2 2 Normative pag.2 3 Descrizione del fabbricato pag.2 4 Materiali pag.3 5 Dati di definizione pag.4 6 Azioni e carichi pag.4 1 1 Premessa La presente relazione ha per oggetto

Dettagli

CALCOLO DELLE SEZIONI IN C.A.

CALCOLO DELLE SEZIONI IN C.A. CALCOLO DELLE SEZIONI IN C.A. Stato limite SLD Per le costruzioni ricadenti in classe d uso I e II si deve verificare che l azione sismica di progetto non produca agli elementi costruttivi senza funzione

Dettagli

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008)

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) Editare descrizione: es. Il solaio di copertura sarà portato da capriate in legno del tipo alla Palladio con estremi

Dettagli

Via Pinarella. Relazione geotecnica e sulle fondazioni Edificio Sud. Comune di Cervia (Ra)

Via Pinarella. Relazione geotecnica e sulle fondazioni Edificio Sud. Comune di Cervia (Ra) Via Pinarella Relazione geotecnica e sulle fondazioni Relazione geotecnica e sulle fondazioni Edificio Sud Via Pinarella Comune di Cervia (Ra) INDICE INDICE... 1 1 Descrizione della struttura di fondazione...

Dettagli

Progetto di strutture in cemento armato

Progetto di strutture in cemento armato Progetto di strutture in cemento armato Progetto di un edificio in cemento armato soggetto ad azioni miche secondo l O.P.C.. 3274 (2 a parte) Catania, 30 marzo 2004 Pier Paolo Rossi PROGETTO A TAGLIO DELLE

Dettagli

Edifici in muratura. L edificio soggetto a carichi verticali. Catania, 21 aprile 2004 Bruno Calderoni. DAPS, Università di Napoli Federico II

Edifici in muratura. L edificio soggetto a carichi verticali. Catania, 21 aprile 2004 Bruno Calderoni. DAPS, Università di Napoli Federico II Edifici in muratura L edificio soggetto a carichi verticali Catania, 21 aprile 2004 Bruno Calderoni DAPS, Università di Napoli Federico II L edificio del D.M. 20/11/87 L edificio della 3 a classe. La normativa

Dettagli

INDICE 1. GENERALITA MATERIALI PREVISTI CALCESTRUZZO ACCIAIO PER ARMATURE ORDINARIE ACCIAIO PER TRAVI PRECOMPRESSE...

INDICE 1. GENERALITA MATERIALI PREVISTI CALCESTRUZZO ACCIAIO PER ARMATURE ORDINARIE ACCIAIO PER TRAVI PRECOMPRESSE... INDICE 1. GENERALITA...1 2. MATERIALI PREVISTI...2 2.1 CALCESTRUZZO...2 2.2 ACCIAIO PER ARMATURE ORDINARIE...3 2.3 ACCIAIO PER TRAVI PRECOMPRESSE...3 3. NORMATIVE DI RIFERIMENTO...4 4. DESCRIZIONE DELL

Dettagli

ANALISI DEI CARICHI. (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C Paragrafo 1.1 Circ. n.

ANALISI DEI CARICHI. (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C Paragrafo 1.1 Circ. n. ANALISI DEI CARICHI (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C10.1. - Paragrafo 1.1 Circ. n. 617/2009) Carichi permanenti Per la determinazione dei pesi propri

Dettagli

CALCOLO AGLI S.L.U. DI SOLAIO CON TRAVI IN LEGNO (ai sensi del D.M. 14/01/2008)

CALCOLO AGLI S.L.U. DI SOLAIO CON TRAVI IN LEGNO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) CALCOLO AGLI S.L.U. DI SOLAIO CON TRAVI IN LEGNO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) I solai del fabbricato in oggetto avranno struttura portante costituita da travi in legno.. e soprastante Caratteristiche

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE prof. Gianmarco de Felice, arch. Lorena Sguerri PROGETTO DEL TELAIO Deve essere completato il progetto di un telaio piano portante scelto nell ambito del telaio spaziale, possibilmente in corrispondenza

Dettagli

SLU PER TAGLIO 109. Allo stato limite ultimo la combinazione da considerare è la seguente, con i relativi coefficienti moltiplicativi:

SLU PER TAGLIO 109. Allo stato limite ultimo la combinazione da considerare è la seguente, con i relativi coefficienti moltiplicativi: SLU PER TAGLIO 109 3.2. ESEMPI Esempio n. 28 - Verifica a taglio della trave rettangolare inflessa a doppia armatura di dimensioni 30 50 cm allo stato limite ultimo e confronto con i risultati prodotti

Dettagli

1. DATI GENERALI SULLE STRUTTURE PREVISTE IN PROGETTO Caratteristiche granulometriche degli Inerti... pag. 3

1. DATI GENERALI SULLE STRUTTURE PREVISTE IN PROGETTO Caratteristiche granulometriche degli Inerti... pag. 3 INDICE 1. DATI GENERALI SULLE STRUTTURE PREVISTE IN PROGETTO 1. 1. Caratteristiche dei materiali utilizzati............................... pag. 2 1. 2. Caratteristiche granulometriche degli Inerti.........................

Dettagli

1 PREMESSA MATERIALI INQUADRAMENTO NORMATIVO PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8

1 PREMESSA MATERIALI INQUADRAMENTO NORMATIVO PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8 INDICE 1 PREMESSA... 2 2 MATERIALI... 5 3 INQUADRAMENTO NORMATIVO... 6 4 PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8 4.1 ANALISI DEI CARICHI... 8 4.2 RISULTATI... 10 5 PREDIMENSIONAMENTO DELLE SPALLE... 14

Dettagli

ANALISI E PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI

ANALISI E PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Facoltà di Ingegneria gg Corso di Laurea in Ingegneria Edile Corso di Architettura Tecnica II Prof. Francesco Polverino ANALISI E PREDIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI

Dettagli

Esempio di calcolo 1 Verifiche ai carichi verticali

Esempio di calcolo 1 Verifiche ai carichi verticali Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati Reggio Emilia 6 novembre 010 Esempio di calcolo 1 Verifiche ai carichi verticali Dott. Ing. icola GAMBETTI, Libero Professionista Si considera un edificio

Dettagli

COMUNE DI FIRENZE PROGETTO DI UNA PLATEA DI FONDAZIONE

COMUNE DI FIRENZE PROGETTO DI UNA PLATEA DI FONDAZIONE COMUNE DI FIRENZE PROGETTO DI UNA PLATEA DI FONDAZIONE A3 - RELAZIONE TECNICA GENERALE A4 - Relazione sui materiali A8 Relazione di calcolo Progettista: Ing. Marco Gori Ordine Ingegneri di Firenze n 3546

Dettagli

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po Pag. 1 di 11 totali LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE Comune di Bagnolo di Po UBICAZIONE TENSOSTRUTTURA PRESSO COMUNE DI BAGNOLO

Dettagli

Progetto di strutture in cemento armato

Progetto di strutture in cemento armato Progetto di strutture in cemento armato Progetto di un edificio in cemento armato soggetto ad azioni sismiche secondo l O.P.C.M. 374 Caltagirone, 4 maggio 004 Marco Muratore EDIFICIO ANALIZZATO Tipologia:

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA. TREVIGLIO FUTURA S.p.A. Società Trasformazione Urbana RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SETTI DUE PIANI INTERRATI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA. TREVIGLIO FUTURA S.p.A. Società Trasformazione Urbana RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SETTI DUE PIANI INTERRATI committente TREVIGLIO FUTURA S.p.A. Società Trasformazione Urbana Piazza L. Manara n. 1 24047 TREVIGLIO (BG) progetto RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SETTI DUE PIANI INTERRATI PROGETTO PRELIMINARE DELLE STRUTTURE

Dettagli

Esempio n Progetto e verifica della seguente trave a torsione, taglio e flessione, allo stato limite ultimo

Esempio n Progetto e verifica della seguente trave a torsione, taglio e flessione, allo stato limite ultimo SLU PER TORSIONE SEMPLICE O COMPOSTA 151 Esempio n. 38 - Progetto e verifica della seguente trave a torsione taglio e flessione allo stato limite ultimo SVOLGIMENTO Si consideri una trave in c.a. dallo

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO Edificio Porta Sud-Ovest

PROGETTO ESECUTIVO Edificio Porta Sud-Ovest COMUNE DI SALERNO SETTORE OPERE E LAVORI PUBBLICI PROGETTO ESECUTIVO Edificio Porta Sud-Ovest PROGETTO STRUTTURALE RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA N PROGETTO: B8A.00 ELABORATO N : A-ESE-4.1.1_1 0 9/010 EMISSIONE

Dettagli

PROGETTO DELLE STRUTTURE DI SOSTEGNO BANCHINA PORTUALE PORTO PESCHERECCIO DI PILA-BARBAMARCO INDICE

PROGETTO DELLE STRUTTURE DI SOSTEGNO BANCHINA PORTUALE PORTO PESCHERECCIO DI PILA-BARBAMARCO INDICE PROGETTO DELLE STRUTTURE DI SOSTEGNO BANCHINA PORTUALE PORTO PESCHERECCIO DI PILA-BARBAMARCO INDICE PREMESSA pag. 2 A. PARATIA CONTINUA LATO BACINO 0 Azioni e combinazioni Verifiche GEO 3 - ^ Fase 9-2^

Dettagli

ALLEGATO CORPO PRINCIPALE

ALLEGATO CORPO PRINCIPALE Committente : Provincia Regionale di Ragusa Località : Porto di Pozzallo (RG) Opera : Realizzazione della stazione passeggeri nel porto di Pozzallo ALLEGATO CORPO PRINCIPALE 1. VERIFICHE DEI NODI TRAVE

Dettagli

2 Dati generali. 2.1 Caratteristiche. 2.2 Località. 2.3 Dati per analisi sismica. 2.4 Soggetti coinvolti

2 Dati generali. 2.1 Caratteristiche. 2.2 Località. 2.3 Dati per analisi sismica. 2.4 Soggetti coinvolti Indice 1. Premessa 2. Dati generali relativi alla struttura 3. Parametri dei materiali utilizzati 4. Analisi dei carichi 5. Azione sismica 6. Il modello di calcolo 7. Principali risultati Conclusione 1.

Dettagli

METODI DI ANALISI ESEMPI 1

METODI DI ANALISI ESEMPI 1 CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003, 08 aprile 21 maggio 2004 METODI DI ANALISI ESEMPI 1 1 Dati struttura ESEMPIO 1 Edificio adibito ad uso uffici Edificio

Dettagli

Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento (L.R. 12 ottobre 2015, n. 33) Partita IVA Albo o Ordine Provincia Numero iscrizione

Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento (L.R. 12 ottobre 2015, n. 33) Partita IVA Albo o Ordine Provincia Numero iscrizione Regione Lombardia MODULO 12 Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento (L.R. 12 ottobre 2015, n. 33) PROGETTISTA DELLE OPERE STRUTTURALI Titolo Cognome Nome Codice Fiscale Data di nascita

Dettagli

(L.R. 12 ottobre 2015, n. 33) Coordinate geografiche (ED50):.

(L.R. 12 ottobre 2015, n. 33) Coordinate geografiche (ED50):. MODULO 12 Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento (L.R. 12 ottobre 2015, n. 33) Nuova costruzione: Intervento su costruzione esistente: Lavori di.. Proprietà Comune.. Provincia. Via.

Dettagli

Indice I vettori Geometria delle masse

Indice I vettori Geometria delle masse Indice 1 I vettori 1 1.1 Vettori: definizioni................................ 1 1.2 Componenti scalare e vettoriale di un vettore secondo una retta orientata. 2 1.3 Operazioni di somma, differenza tra

Dettagli

IL SOLAIO PREDIMENSIONAMENTO E ANALISI DEI CARICHI

IL SOLAIO PREDIMENSIONAMENTO E ANALISI DEI CARICHI Facoltà di Ingegneria - Corso di Ingegneria Civile Progetto di Strutture A/A 2009-2010 Docente Ing. Fabrizio Paolacci Facoltà di Ingegneria g Corso di Laurea in Ingegneria Civile A/A 2009-2010 IL SOLAIO

Dettagli

INDICE SISMICA PAGINA 1 DI 21

INDICE SISMICA PAGINA 1 DI 21 INDICE 1. PREMESSA... 2 1.1 GENERALITA e DESCRIZIONE DELL OPERA... 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. CRITERI DI CALCOLO... 5 3.1 Combinazioni di carico... 5 3.1.1 Combinazioni per la verifica allo

Dettagli

VERIFICHE DI S.L.E. SECONDO LE NTC 2008

VERIFICHE DI S.L.E. SECONDO LE NTC 2008 VERIFICHE DI S.L.E. SECONDO LE NTC 008 TRAVE IN C.A. FESSURAZIONE Si supponga di esaminare la sezione di appoggio di una trave continua in calcestruzzo armato, sulla quale andremo a condurre la verifica

Dettagli

Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria.

Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. Politecnico di Torino Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. Pag. 1 Pag. 2 Le norme per il calcolo delle strutture sotto azione sismica definiscono due

Dettagli

1. RELAZIONE TECNICA-ILLUSTRATIVA

1. RELAZIONE TECNICA-ILLUSTRATIVA 1. RELAZIONE TECNICA-ILLUSTRATIVA La presente accompagna la relazione di calcolo strutturale al fine di rendere di facile interpretazione i parametri adottati per la modellazione della struttura e l analisi

Dettagli

ESEMPIO CON MURATURA ORDINARIA E CALCOLO LINEARE E NON LINEARE

ESEMPIO CON MURATURA ORDINARIA E CALCOLO LINEARE E NON LINEARE ESEMPIO CON MURATURA ORDINARIA E CALCOLO LINEARE E NON LINEARE Questo esempio è stato eseguito con il programma DomusWall di Interstudio S.r.l. - Pistoia Fondazioni Piano Terra Piano primo EDIFICIO IN

Dettagli

Comune di Zelo Buon Persico

Comune di Zelo Buon Persico Comune di Zelo Buon Persico Provincia di Lodi PROGETTO PRELIMINARE REALIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA RELAZIONE STRUTTURALE Criteri generali relazione di calcolo sulla struttura impostata e redatta secondo

Dettagli

Muratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008)

Muratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Muratura armata Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Circolare n. 617 del

Dettagli

modulo D I ponti I ponti in cemento armato Calcolo della soletta

modulo D I ponti I ponti in cemento armato Calcolo della soletta 1 ESERCIZI SVOLTI 1 I ponti in cemento armato Progettare la soletta di impalcato di una passerella pedonale in c.a. larga, m, con luce netta fra gli appoggi l = 6,00 m [fig. a]. a congo l merato imper

Dettagli

A A N LI A S LI I S I P U P S U H S - H OV

A A N LI A S LI I S I P U P S U H S - H OV ANALISI PUSH-OVER 1 Analisi push-over L analisi push-over rappresenta l ultima evoluzione dell analisi statica delle costruzioni in zona sismica L idea di fondo è quella di ricondurre l analisi dinamica

Dettagli

Valutazione del rischio strutturale degli ambienti di lavoro

Valutazione del rischio strutturale degli ambienti di lavoro Valutazione del rischio strutturale degli ambienti di lavoro Vulnerabilità sismica delle strutture: il caso di un capannone tipo in area industriale Dott. Ing. Giuseppe Buda www.budaingegneria.jimdo.com

Dettagli

STRUTTURE MONOPIANO Schema di edificio monopiano con campate di grande luce e tegoli di copertura a doppia pendenza Struttura monopiano con portali indipendenti supportanti copertura e facciata perimetrale

Dettagli

Seminario sulle fondazioni profonde - Perugia, 6 novembre 2015

Seminario sulle fondazioni profonde - Perugia, 6 novembre 2015 Seminario sulle fondazioni profonde - Perugia, 6 novembre 2015 Modellazione delle strutture di fondazione con il software Vincoli esterni nella modellazione strutturale Modellazione geotecnica Capacità

Dettagli

LEZIONE N 46 LA TORSIONE ALLO S.L.U.

LEZIONE N 46 LA TORSIONE ALLO S.L.U. LEZIONE N 46 LA ORSIONE ALLO S.L.U. Supponiamo di sottoporre a prova di carico una trave di cemento armato avente sezione rettangolare b x H soggetta a momento torcente uniforme. All interno di ogni sua

Dettagli

Il progetto prevede interventi migliorativi sulla muratura, pertanto si utilizzeranno valori differenti per la fase ante-operam e post-operam

Il progetto prevede interventi migliorativi sulla muratura, pertanto si utilizzeranno valori differenti per la fase ante-operam e post-operam CERCHIATURA N. 01 MATERIALI Muratura a conci di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.) Valori di riferimento: fm - resistenza compressione = 19 dan/cmq o - resistenza a taglio = 0.35 dan/cmq E - modulo

Dettagli

AICAP - ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO

AICAP - ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO AICAP - ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO Guida all uso dell Eurocodice 2 nella progettazione strutturale Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Pisa Pisa, 26 Gennaio

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE Proprietà: Ubicazione: RONCONI & LIVERANI Srl Comune di Cotignola Via Madonna di Genova n 39/41 Prog. e DDL Strutturale: Progetto architettonico: Ing. Peroni

Dettagli

1. RELAZIONE GENERALE SULL INTERVENTO

1. RELAZIONE GENERALE SULL INTERVENTO 1. RELAZIONE GENERALE SULL INTERVENTO L intervento in oggetto prevede la realizzazione di una scala antincendio in acciaio posta nel cortile interno di un palazzo in muratura situato in Via de Martelli

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO CAMPO IN ERBA SINTETICA DIMENSIONAMENTO DELLE STRUTTURE PRINCIPALI

PROGETTO DEFINITIVO CAMPO IN ERBA SINTETICA DIMENSIONAMENTO DELLE STRUTTURE PRINCIPALI COMUNE DI VALLI DEL PASUBIO REGIONE VENETO PROGETTO DEFINITIVO CAMPO IN ERBA SINTETICA DIMENSIONAMENTO DELLE STRUTTURE PRINCIPALI dott. ing. Giuseppe Piccioli Albo Ingegneri di Vicenza iscritto al n. 814

Dettagli

Le piastre Progettazione

Le piastre Progettazione Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Le piastre Progettazione Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ CONTENUTI

Dettagli

PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO

PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO RISTAMPA PROGETTAZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO GUIDA ALL USO dell EUROCODICE 2 con riferimento alle Norme Tecniche D.M. 14.1.2008 volume 1 aicap Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e

Dettagli

Analisi dei carichi: travi T1-9 9 e T1-10

Analisi dei carichi: travi T1-9 9 e T1-10 Analisi dei carichi: travi T1-9 9 e T1-10 10 Carico q Solaio interno Fascia piena s=20 cm 2.50-0.42=2.08 0.28 4.96 5.00 10.32 1.4 1.80 5.00 T1-7 9 10 Solaio balcone Fascia piena s=16 cm Tamponatura Parapetto

Dettagli

8. Verifica semplificata

8. Verifica semplificata 8. Verifica semplificata pplicazione Verificare con metodo semplificato un edificio di tre piani fuori terra adibito a civile abitazione, costruito in muratura ordinaria. La disposizione muraria (Pfigura

Dettagli

Resistenza al fuoco delle strutture in C.A: norma UNI 9502 ed eurocodici

Resistenza al fuoco delle strutture in C.A: norma UNI 9502 ed eurocodici Corso di specializzazione antincendio ex legge 818/84 Resistenza al fuoco delle strutture in C.A: norma UNI 9502 ed eurocodici Docente: Vicedirigente 1 Resistenza al fuoco di elementi in conglomerato cementizio

Dettagli

RELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI" DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA

RELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA ALLEGATO B SCHEDA TECNICA ALLEGATA AL REGOLAMENTO REGIONALE DEL. RELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI" DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA

Dettagli

STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.

STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1. COMUNE DI CHIAVENNA PROVINCIA DI SONDRIO PIANO DI LOTTIZZAZIONE DI INIZIATIVA PRIVATA (Ambito di trasformazione 1.1. Via per Uggia) LOCALITA BETTE, CHIAVENNA (SO) STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.

Dettagli

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Corso di aggiornamento Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Aula Oliveri, Facoltà di Ingegneria

Dettagli

INDICE. Capitolo 1 LA TERRA TREMA 1 1 Le costruzioni e il terremoto 1 2 La situazione in Italia 4

INDICE. Capitolo 1 LA TERRA TREMA 1 1 Le costruzioni e il terremoto 1 2 La situazione in Italia 4 INDICE Capitolo 1 LA TERRA TREMA 1 1 Le costruzioni e il terremoto 1 2 La situazione in Italia 4 Capitolo 2 I TERREMOTI 5 1 Origine dei terremoti 5 1.1 Costituzione interna della terra 6 1.2 La tettonica

Dettagli

Relazione sulla pericolosità sismica del sito

Relazione sulla pericolosità sismica del sito Relazione sulla pericolosità sismica di base del sito interessato dalle costruzioni PROGETTO PER L'ADEGUAMENTO SISMICO DELLA SCUOLA MATERNA "V.Foscolo" Relazione sulla pericolosità sismica del sito f l

Dettagli

NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo e progettazione è la seguente:

NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo e progettazione è la seguente: Sono illustrati con la presente i risultati dei calcoli che riguardano il progetto della scala in c.a da realizzarsi nel rifugio Cima Bossola in località Marciana NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa

Dettagli

INDICE Relazione Valutazione Sicurezza

INDICE Relazione Valutazione Sicurezza 1 INDICE RELAZIONE VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA... 2 1. OGGETTO... 2 2. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA AI SENSI DEL PARAG. 8.3 DELLE NTC 2008... 2 3. VERIFICA ELEMENTI LIGNEI DEL SOLAIO DI COPERTURA NELLO

Dettagli

Fase: PROGETTO ESECUTIVO

Fase: PROGETTO ESECUTIVO Codice Fiscale: 84006890481 Progetto: Palestra del Complesso Scolastico "I Ciliani" in Via Taro Progetto strutturale di adeguamento alla normativa antisismica Titolo: Elaborato A5 - Relazione di Calcolo

Dettagli

1. Scelta dei materiali. 2. Analisi dei carichi. 2.1 Solaio tipo

1. Scelta dei materiali. 2. Analisi dei carichi. 2.1 Solaio tipo 1. Scelta dei materiali Per la scelta dei materiali utilizzati nella progettazione e per la relativa definizione delle loro resistenze di progetto, si richiede di far riferimento alle NTC del 14/01/2008

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato

PROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato AMSA Spa Azienda Milanese Servizi Ambientali Sede legale e amministrativa Via Olgettina, 25 20132 Milano MI Tel. 02-27298.1 Fax. 02-26300911 E mail: amsa@amsa.it http://www.amsa.it REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO

Dettagli