CAUSE E PREVENZIONE ALIMENTARE DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL PUERPERIO
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- Ida Dionisia Corsini
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1 CAUSE E PREVENZIONE ALIMENTARE DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL PUERPERIO COLLASSO PUERPERALE Patologia metabolica che colpisce le bovine immediatamente prima o dopo il parto; Sono più colpite le bovine ad elevata produzione e pluripare; E riferibile ad un brusco crollo della calcemia che determina una paresi che può portare a morte la vacca; I livelli plasmatici di calcio calano al parto perché: aumenta drasticamente il fabbisogno (il colostro contiene 2,4g di calcio per chilo, pari al 90% della quantità di Ca plasmatico); sono meno attivi i sistemi di compensazione in quanto, durante l asciutta, i fabbisogni sono modesti e molto semplici ad essere soddisfatti. Problemi riferibili ad alterati livelli plasmatici di Calcio in prossimità del parto e prevenzione Forte carenza calcio (< 5 mg/dl): collasso puerperale; 5-6% di vacche. Ipocalcemia subclinica (< 9mg/dl): Fattori di rischio: età e razza (>Jersey) inappetenza, chetosi, ritenzioni placenta, metriti, mastiti, dislocazione abomaso (+7 volte, Massey) Prevenzione: evitare eccessivi apporti di Na, K (++) nelle razioni per asciutte assicurare un corretto apporto di magnesio e solfo (.2 % s.s.) assicurare un corretto apporto di P (40-50g) e Ca (50-75g) usare anioni somministrare calcio al parto somministrare vit. D in preparto (> U.I.) 1
2 Effetto dell impiego di diete anioniche in preparto BILANCIO ANIONI/CATIONI meq IPOCALCEMIA (< 4 mg/10dl) % RITENZIONE DI PLACENTA % PARTO-CONCEPIMENTO giorni GRAVIDE (entro 200 giorni) % LATTE PRODOTTO kg Beede et al., 1992 Quando pensare all impiego di sali anionici e norme d uso ELEVATA INCIDENZA DI COLLASSI (> 2 %) PARTI LANGUIDI, SCARSA INVOLUZIONE UTERINA, METRITI, DISLOCAZIONI ph URINA > IN PREPARTO E AL PARTO LIVELLI PLASMATICI DI CALCIO INFERIORI AL PARTO la somministrazione deve essere limitata nel tempo (15-20 giorni rischio acidosi metabolica) il bilancio anioni cationi dovrebbe essere negativo (molto difficile) attenzione alla ingestione di alimento: gli anioni deprimono appetito (rimedio peggiore del male ) Possibili alternative all impiego di sali anionici EVITARE SITUAZIONI DI STRESS IN PREPARTO ASSICURARE ABBONDANTE ACQUA IN ASCIUTTA EVITARE IMPIEGO DI FORAGGI CON MOLTO POTASSIO (>1.5-2 %) FORMULARE DIETE IN ASCIUTTA E PREPARTO CON: Ca:P ( < 90 e 40 g/d) Mg 0.25% ( g/d) K e Na <1.5% e < 0.4 % S (0.38 se K>1.1%) EVITARE ECCESSI DI AZOTO E SOPRATTUTTO SOLUBILE RIDUZIONE ASSORBIMENTO CATIONI N:S 10-13:1 ELEVARE APPORTO IN CLORO DELLE DIETE UTILIZZO DI CALCIO, MAGNESIO E POTASSIO DISPONIBILI (post-parto) 2
3 RITENZIONI DI PLACENTA: cosa sapere? MANCATA ESPULSIONE INVOGLI FETALI ENTRO 18 ORE DAL PARTO INCIDENZA ATTESA COME NORMALE MAX %/ PARTI/ANNO SPESSO ANDAMENTO STAGIONALE caldo, BCS elevato, scarsa qualità foraggi, ridotta ingestione, ecc. AUMENTO INCIDENZA CON: DISTOCIE PARTI GEMELLARI, PREMATURI AUMENTO DEI RISCHI CON: IBR, BVD, BRUCELLOSI, LEPTOSPIRA RITENZIONI DI PLACENTA: conseguenze AUMENTO COSTI SANITARI E DI MANODOPERA RISCHIO INFEZIONI UTERINE (ATTENZIONE FEBBRE) riduzione appetito chetosi dislocazione abomaso RITARDO INVOLUZIONE UTERINA rischio metriti ritardo ripresa ciclicità ovarica aumento incidenza cisti ovariche peggiore efficienza riproduttiva RITENZIONI DI PLACENTA: fattori predisponenti ELEVATO BCS SQUILIBRI MINERALI (calcio, magnesio, fosforo, oligoelementi-selenio) SITUAZIONE DI STRESS da malattia da ambienti metabolico CARENZE VITAMINICHE Vitamina A, D, E SQUILIBRI LIPIDICI Rapporto omega 3/6 PRESENZA NITRATI-NITRITI 3
4 Ritenzioni di placenta: influenza dell integrazione di selenio (12 ppm/d. ) e di vitamina E (1000 mg/d.) in preparto Trattamento Controllo Trattato Anno autori incidenza in % 1988 Muller et al. 26,7 6, Muller et al. 34,4 10, Thomas et al. 52,9 22, Brzezinska-Slebodzinska ,9 P< 0,05; P< 0,01 PRINCIPALI CONSEGUENZE DELLO STRESS Immunodepressione Aumento danni cellulari da ROM S Riduzione della motilità ruminale Alterazione dell assorbimento nutrienti Incremento dei fabbisogni nutritivi Aumento escrezione oligoelementi Modificazioni ormonali Alterazione capacità metabolica del fegato CALO APPETITO STRESS OSSIDATIVO Condizione nella quale la produzione di metaboliti reattivi dell ossigeno (ROMs) è superiore alle capacità antiossidanti dell organismo 4
5 Concentrazione plasmatica dei ROMs (mg H 2 O 2 /100 ml) Distanza dal parto (gg) (Formigoni et al., 1998) Percentuale di S. aureus uccisi nel citoplasma di neutrofili da vacche con diete integrate (+) o non (-) con vitamina E e Selenio (Smith, 1988, 1995) 70 % di Staphylococchus aureus intracellulari morti Vit E + Se + Vit E + Se - Vit E - Se + Vit E - Se - Effetto di Se e vit. E sulla risposta anticorpale di vitelloni Giorni dall arrivo == 25mg Se 340 UI E 25 mg Se UI E 0 (vaccinazione) a 130 a 98 a 1169 b a 227 ab 88 a 408 b a 227 ab 70 a 286 b a 202 ab 60 a 236 b Vaccino nei confronti di Pasteurella haemolytica a, b = P 0,05 Droke e Loerch,1989 5
6 Alcuni mediatori dello stress CRH, ACTH, cortisolo Sistema nervoso simpatico (norepinefrine Epinefrina Citochine proinfiammatorie (IL-1/6, TNF-I) FATTORI DI STRESS DIVERSI DA AGENTI INFETTIVI POSSONO ATTIVARE IL SISTEMA IMMUNITARIO Supplementi di BIOTINA e benessere podale Modalità di azione (10-20 mg /capo/d.) relazione diretta con la quantità di cheratina in cellule epidermiche e con i lipidi di parete (Mulling,2000) accresciuta disponibilità di energia in generale?? > lattosio nel latte (Mordenti et al., non pubblic.; Bonomi et al., 1997) > efficienza riproduttiva (Haghemeister, 1997) migliore funzionalità epatica?? > disponibilità ossalacetato da piruvato (Mg) soprattutto in casi di sospetta acidosi per eccesso NSC (Bowley et al., 2000) Dislocazioni dell abomaso (Detilleux et al., 1997) Incidenza % 6-7 Sinistra % tot. >90 Comparsa d./lattazione Fattori di rischio Età anni 4-7 Parti n 3-5 Rienzioni placenta Chetosi Chetonuria
7 Costo delle dislocazioni abomasali (Detilleux e Lorenzi, 1997) Calo produzione (*) kg 557 Latte eliminato (8 giorni x 25) kg 200 Costi: Latte perso (0,38 euro/litro) euro 287,66 Veterinario e medicinali euro 300,00 TOTALE euro 587,66 (*) si stima che il latte perso sia per il 40% circa quello prima della diagnosi Dislocazioni abomasali: mezzi di prevenzione Cura tempestiva ed efficace patologie puerperali Mantenere elevata l ingestione alimenti Ridurre stress anbientali / metabolici Gestione gruppi pre e post-parto Caldo patologie podali Prevenire l insorgenza di chetosi ed attuare terapie efficaci Evitare eccessivo impiego di concentrati Effettuare cambi di razione graduali Favorire assunzione regolare degli alimenti Gestione greppie Preparazione piatto unico Residui in greppia Chetosi: cos è? - Disordine metabolico da insufficiente disponibilità di energia - Compare fra 2 e + 4 settimane di lattazione - Spesso compare a seguito di altri problemi sanitari che riducono l ingestione di alimenti ed aumentano i fabbisogni come: - ritenzioni di placenta, -metriti, - infezioni, - dislocazioni abomaso, -zoppie, - sress (caldo, ambiente, ecc.) - rialzi febbrili - In questi casi si parla di chetosi secondaria 7
8 Chetosi: sintomi - Stato del sensorio depresso - Rapido calo di condizione corporea - Ridotto appetito - Corpi chetonici elevati in sangue, latte urine (< 10mg/dl in sangue) - Basse concentrazioni plasmatiche di glucosio (< mg/dl) Chetosi: principali fattori predisponenti - AMBIENTE: stress da caldo sovraffollamento mancato o inadeguato riposo - CONDIZIONE INDIVIDUALE eccessivo BCS (animali grassi) - ALIMENTAZIONE eccessi energia in asciutta carenza energia in pre-post/parto eccessi di amidi eccesso/carenza azoto eccesso di fibra lignificata carenza di fibra effettiva ingestione insufficiente di alimento Prevenzione di chetosi e steatosi 1. Favorire elevata ingestione di alimenti 2. Impiegare alimenti e nutrienti gluconeogenetici 3. Rallentare mobilizzazione lipidica Supplementi possibili: Glicole propilenico Niacina Metionina, colina, betaina e carnitina (microincapsulati) Vitamina B12 (cobalto), Magnesio, biotina, ac. folico 8
9 Relazioni fra metionina, colina, betaina e metabolismo epatico cisteina Sintesi proteine metionina Donazione metili colina Metabolismo lipidico Sintesi acetilcolina betaina Struttura membrana cellulare Contenuto in lipidi e glicogeno nel fegato di vacche trattate con colina ruminoprotetta (21 d. preparto - 63 d. lattazione) COLINA g/d Lipidi % peso Glicogeno % peso Overton et al.,1999 Impiego di colina ruminoprotetta e fertilità delle bovine Controllo Colina delta Bovine n Parto - 1 inseminazione gg Parto - concepimento gg Inseminazione / gravidanze n 1,67 1,33-0,34 (Formigoni et al., 1998) 9
10 Andamento della concentrazione plasmatica dei NEFA in funzione del trattamento con glicole propilenico NEFA (meq/l) * * * Controllo Trattato (*)= P<0, Giorni dal parto Concentrazioni plasmatiche di NEFA in risposta alla somministrazione di epinefrina (Area sotto curva -AUC) NEFA AUC (µm / min) c a a,b,c P < 0.05 b 0-7 d +7 d +14 d Giorni dal parto Underwood et al., 2003 L adrenalina rilasciata in condizioni di stress determina aumento lipidi in fegato (Ottemann-Abbamonte et al., 1999) Palmitate to TG (umol/h * g DM) Epinephrine (M) Control Phlorizin Il tessuto adiposo è molto sensibile agli stimoli di stress in prossimità del parto (Underwood et al., 2003) Plasma NEFA (µm ) d prepartum d postpartum d postpartum Time relative to epi administration (min) 10
11 Limitati apporti di energia nelle prime fasi di asciutta accrescono l ossidazione dei NEFA da parte degli epatociti Palmitate to ASP (nmol/g x h) Control Ad lib Restr Day Relative to Calving * Litherland et al., 2003 Rilevanti apporti di energia durante le prime fasi di asciutta aumentano la formazione di trigliceridi a partire da NEFA Palmitate to esterified products (nmol/g x h) * Control Ad lib Restr Day Relative to Calving * Litherland et al., 2003 Eccessi alimentari durante l asciutta accrescono la suscettibilità a chetosi nel post parto Dry period diet Day and variable Ad libitum Restricted d +1 to 4 C Ket C Ket Glucose, mg/dl NEFA, µm BHBA, mg/dl Liver lipid, % d +14 or ketosis Glucose, mg/dl 55 34* 54 43* NEFA, µm * * BHBA, mg/dl * * Urine BHBA, mg/dl * * Liver lipid, % * * P < 0.10 Dann et al.,
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