Relazione sulla gestione allegata al Bilancio di Esercizio - Anno 2013

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1 Indice 1. Criteri generali di predisposizione della relazione sulla gestione Generalità sul territorio servito, sulla popolazione assistita e sull organizzazione dell Azienda... 3 a) Territorio e popolazione... 3 b) Modello organizzativo e organigramma Generalità sulla struttura e sull organizzazione dei servizi Assistenza Ospedaliera ) Assistenza Ospedaliera: stato dell arte in merito all accreditamento ) Obiettivi dell esercizio relativi alla struttura e all organizzazione dei servizi Assistenza Territoriale ) Assistenza Territoriale: stato dell arte in merito all accreditamento ) Obiettivi dell esercizio relativi alla struttura e all organizzazione dei servizi Prevenzione Bilancio delle Attività a) Programmazione aziendale e controllo b) Obiettivi regionali ASSISTENZA OSPEDALIERA Obiettivi di Attività dell esercizio 2013 e confronto con il livello programmato Gli obiettivi regionali e gli obiettivi aziendali La vocazione di Ospedale di riferimento in ambito provinciale e di Area Vasta Confronto Dati di Attività degli Esercizi 2013 e a) Attività di ricovero b) Accessi di pronto soccorso ASSISTENZA TERRITORIALE Obiettivi di Attività dell esercizio 2013 e confronto con il livello programmato Gli obiettivi regionali e gli obiettivi aziendali Confronto dati di attività degli esercizi 2013 e PREVENZIONE Obiettivi di Attività dell esercizio 2013 e confronto con il livello programmato Gli obiettivi regionali e gli obiettivi aziendali Confronto dati di attività degli esercizi 2013 e LA GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELL AZIENDA SINTESI DEL BILANCIO E RELAZIONE SUL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ECONOMICO-FINANZIARI ) Sintesi del Bilancio ) Relazione sul grado di raggiungimento degli obiettivi economici CONFRONTO CE PREVENTIVO/CONSUNTIVO E RELAZIONE SUGLI SCOSTAMENTI RELAZIONE SUI COSTI PER LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E RELAZIONE SUGLI SCOSTAMENTI FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL ESERCIZIO PROPOSTA DI COPERTURA PERDITA /DESTINAZIONE DELL UTILE /62

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3 1. Criteri generali di predisposizione della relazione sulla gestione La presente relazione sulla gestione, che correda il Bilancio di Esercizio 2013, è stata predisposta secondo le disposizioni del D. Lgs. 118/2011, quindi facendo riferimento al Codice Civile e ai Principi Contabili Nazionali (OIC), fatto salvo quanto difformemente previsto dallo stesso D. Lgs. 118/2011. La presente relazione sulla gestione, in particolare, contiene tutte le informazioni minimali richieste dal D. Lgs. 118/2011. Fornisce inoltre tutte le informazioni supplementari, anche se non specificamente richieste da disposizioni di legge, ritenute necessarie a dare una rappresentazione esaustiva della gestione sanitaria ed economico-finanziaria dell esercizio Generalità sul territorio servito, sulla popolazione assistita e sull organizzazione dell Azienda a) Territorio e popolazione L Azienda Ulss n. 9 di Treviso opera in un territorio di 37 comuni, con una popolazione residente che nel 2013 è di abitanti (dato comunicato dai servizi anagrafi comunali in riferimento al ) I comuni del territorio di pertinenza si estendono su una superficie di 986 km2 con una densità salita a poco più di 425 abitanti per km2. La Azienda ULSS9 di Treviso assicura servizi e assistenza socio sanitaria alla popolazione residente nei 37 comuni, suddivisi in 4 distretti socio sanitari. Fig. 1 Territorio Ulss n. 9: comuni e distretti Nell allegato A) alla presente Relazione è rappresentata la distribuzione della popolazione residente per comune e distretto, per sesso e il corrispondente indice di densità (ab/km2). Nel 2013 la popolazione residente è complessivamente aumentata dello 0.11% rispetto al 2012 (dato comunicato dai servizi anagrafi comunali al ) come di seguito rappresentato. 3/62

4 DISTRETTI POPOLAZIONE PER DISTRETTO DI RESIDENZA Popolazione 2012 Popolazione 2013 Variazione assoluta Variazione % DISTRETTO 1 - DI TREVISO ,16% DISTRETTO 2 - DI PAESE / VILLORBA ,32% DISTRETTO 3 - DI MOGLIANO VENETO ,17% DISTRETTO 4 - DI ODERZO ,09% totale ULSS ,11% Tab. 2 Popolazione per distretto di residenza Il territorio trevigiano segue l espansione demografica in atto in Italia con il progressivo innalzamento dell età media della popolazione, bassa natalità, immigrazione, mutamento dei nuclei familiari, allungamento dell aspettativa di vita. STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE PER FASCE D ETÀ classi età Variazione assoluta Variazione % % % % % % % % 75-oltre % totale ,11% Tab. 3 Struttura della popolazione residente per fasce d età La distribuzione della popolazione nel 2013 per sesso, fasce di età e per distretto è la seguente: POPOLAZIONE RESIDENTE 2013 classi età tot. ULSS 9 Distretto 1 Distretto 2 Distretto 3 Distretto 4 maschi oltre totale maschi /62

5 femmine oltre totale femmine totale ULSS Tab. 4 Struttura della popolazione residente per fasce d età, sesso e Distretto anno 2013 Piramide delle età al : Maschi Femmine Fig. 5 Piramide delle età al La piramide delle età evidenzia la quota degli stranieri (valori con colore meno intenso ai margini del grafico) ed il progressivo invecchiamento della popolazione. L indice di vecchiaia è aumentato nel periodo da 124 a 131 anziani ogni 100 giovani. 5/62

6 I residenti di nazionalità italiana nel 2013 sono e quelli stranieri pari a 11,24% della popolazione. Nel 2008 si contavano pari al 9,37%. L incremento degli stranieri nel quinquennio è stato pari a unità, cioè del 23,74%. I dati relativi alla popolazione assistita differiscono da quelli utilizzati dalla Regione per il riparto del fabbisogno sanitario regionale standard e dalla popolazione ISTAT. In particolare, la popolazione utilizzata dalla Regione per i riparti 2013 è la popolazione residente al comunicata dai servizi anagrafi comunali e risulta essere pari a pari a unità, la popolazione ISTAT (fonte dati Datawarehouse regionale) è di unità e la popolazione assistita, infine, è di unità. maschi Popolazione 2013 classi età Popolazione da riparto Popolazione Istat Popolazione assistita oltre totale maschi femmine oltre totale femmine totale ULSS Tab. 6 Popolazione 2013 Fonte dati a confronto La popolazione esente da ticket, nell esercizio 2013, era di unità ( per soli motivi di reddito, per reddito e per altri motivi, per altri motivi). Tab. 7 MODELLO FLS 11 Anno 2013 I dati sulla popolazione assistita, e sulla sua scomposizione per fasce d età, sono coerenti con quelli esposti nel QUADRO G del Modello FLS 11. Dichiarazione sulla coerenza dei dati esposti con i modelli ministeriali di rilevazione flussi b) Modello organizzativo e organigramma L Azienda ULSS n. 9 di Treviso, quale ente strumentale della Regione del Veneto, ha come finalità il perseguimento del benessere fisico, psichico e sociale della popolazione nel proprio ambiente di vita e di lavoro, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza (LEA) sanitaria e sociale. Tale benessere è garantito dallo sviluppo di un sistema impegnato a promuovere la qualità dell assistenza sanitaria, socio-sanitaria e sociale in un ottica di garanzia di equità e di accessibilità da parte dei cittadini, di mantenimento di adeguati livelli scientifici e tecnologici e condizioni di appropriatezza ed economicità. 6/62

7 l Atto Aziendale definisce l organizzazione della struttura aziendale e i principi di funzionamento dei servizi. Si tratta di un atto di diritto privato, uno strumento attraverso cui i manager sanitari pubblici ridisegnano il quadro delle responsabilità gestionali, comprese quelle relative al budget. L organigramma è il seguente: Fig. 8 Organigramma Ulss n. 9 L organizzazione del livello operativo dell Azienda si articola in: - Strutture Operative, - Dipartimenti, - Unità Operative complesse e semplici. Alle Strutture Operative dell Azienda dotate di autonomia gestionale, articolate in Dipartimenti e U.O. Complesse e Semplici, spetta la gestione caratteristica dell Azienda. Le Strutture Operative, benché autonome agiscono, per il tramite dei Direttori di competenza, in modo coordinato ed integrato tra loro. I Servizi Amministrativi e Tecnici svolgono funzioni di supporto e rappresentano lo strumento mediante il quale vengono acquisiste, organizzate e gestite le risorse destinate all erogazione delle attività sanitarie e socio sanitarie L organizzazione dipartimentale rappresenta il modello di gestione operativa di tutte le attività dell Azienda Ulss 9 e persegue finalità di tutela del paziente e di efficienza organizzativa, favorendo l efficacia e l appropriatezza dell intervento sanitario e socio sanitario, l accessibilità dell utente ai servizi sanitari, l umanizzazione e l attenzione ai bisogni globali del malato. Nell organizzazione aziendale sono previste le seguenti tipologie di dipartimenti 7/62

8 a) Il dipartimento strutturale è costituito da Unità Operative omogenee sotto il profilo dell attività o delle risorse umane e tecnologiche impiegate. In particolare, al fine di perseguire gli obiettivi, vengono utilizzati i seguenti strumenti: Gestione e utilizzo comune di spazi, attrezzature e tecnologie; Utilizzo del posti letto complessivi organizzati secondo livelli di intensità di cure; Utilizzo complessivo del personale sanitario infermieristico, tecnico, di supporto e amministrativo; Gestione del budget, continuità assistenziale e formazione permanente del personale. Sono organi del dipartimento strutturale il Direttore del Dipartimento e il Comitato del dipartimento. E prevista, altresì, l Assemblea di dipartimento, cui hanno titolo a partecipare tutti i dipendenti delle Unità Operative che lo costituiscono. b) Il dipartimento funzionale è costituito da Unità Operative che concorrono ad obiettivi comuni, adottando una norma comune di comportamento clinico-assistenziale, didattico e di ricerca finalizzata. Di norma è prevista l approvazione di un progetto, con una durata temporanea finalizzata al raggiungimento degli obiettivi prefissati o al mantenimento degli stessi. Sono organi del dipartimento funzionale il Coordinatore del Dipartimento e il Comitato di Dipartimento c) Transmurali: per il perseguimento di obiettivi di rilevanza strategica comuni a più Strutture Operative dell Azienda. d) Interdistrettuali: strutturali e/o funzionali tra Unità Operative dei Distretti. e) Interaziendali: strutturali o funzionali per il raggiungimento di specifici obiettivi comuni a più Aziende Sanitarie pubbliche o private. Tra questi si ricordano: il Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale (DIMT ), istituito tra le Aziende Ulss della provincia di Treviso, in attuazione delle linee-guida regionali nell ambito del Piano nazionale per il sangue ed il plasma; il Dipartimento Interaziendale di Medicina Riabilitativa, comprende sia attività ospedaliere che territoriali ed è composto dalle UO Degenza di Medicina Riabilitativa, Medicina Fisica e Riabilitativa, Attività riabilitative Territoriali e Domiciliari dell Azienda Ulss 9 e dalle UO Medicina Riabilitativa, Cardiologia riabilitativa e Medicina Generale dell Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza. Il Dipartimento Interaziendale sviluppa inoltre accordi di collaborazione con altre strutture erogatrici convenzionate private preaccreditate che operano nel territorio dell Azienda Ulss 9. Le Unità operative Complesse e Semplici a valenza Dipartimentale sono articolazioni organizzative interne al dipartimento o all Azienda dotate di responsabilità di budget alle quali è attribuita la gestione di risorse umane, tecniche o finanziarie per l assolvimento delle funzioni assegnate. Le Unità Operative Semplice sono articolazioni interne ad una Unità Organizzativa Complessa o ad un Dipartimento non dotate di responsabilità di budget tuttavia concorrono ai risultati dell unità a cui afferiscono. 8/62

9 3. Generalità sulla struttura e sull organizzazione dei servizi L Azienda eroga le prestazioni sanitarie e socio sanitarie attraverso una rete di strutture proprie e private accreditate. L erogazione delle prestazioni sanitarie da parte di strutture private con oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale è disciplinata dall accreditamento istituzionale e dall accordo contrattuale, in attuazione della programmazione socio sanitaria regionale e attuativa locale. 3.1 Assistenza Ospedaliera Nell ambito dell assistenza Ospedaliera sono comprese tutte le prestazioni ed i servizi di diagnosi, cura, riabilitazione effettuati nelle strutture pubbliche e private accreditate, in regime di ricovero (ordinario, diurno, lungodegenza riabilitativa) ed ambulatoriale. L Ospedale pubblico si articola nei Presidi di Treviso ed Oderzo che agiscono in modo integrato utilizzando percorsi di condivisione delle risorse e delle attività, per una migliore gestione dei pazienti nelle varie fasi di cura. Rappresenta l ospedale di riferimento in ambito provinciale e di Area Vasta. E una struttura in grado di rispondere alle diverse tipologie di bisogni di salute in modo adeguato: per problemi indifferibili di emergenza nei casi di pericolo di vita: mediante il SUEM (Servizio Urgenza Medica) 118 e il Pronto Soccorso; in urgenza o per patologie acute che richiedono percorsi di accertamento e cura, qualora la mancata effettuazione di un prestazione porti aggravamenti o complicazione: mediante ricovero ospedaliero in regime ordinario o diurno. in caso di patologie croniche o che necessitano di percorso riabilitativo: mediante attività di ricovero per riabilitazione o lungodegenza; nel caso di patologie che non necessitano di ricovero mediante l erogazione di prestazioni specialistiche ambulatoriali. Accanto alle strutture Pubbliche operano anche l Ospedale Classificato San Camillo, la Casa di Cura Giovanni XXIII e la Casa di Cura Park Villa Napoleon. Vi è infine l Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza (ORAS) che assieme all UO Degenza di Medicina Riabilitativa, Medicina Fisica e Riabilitativa e Attività Riabilitative Teritoriali definiscono il Dipartimento Interaziendale di Medicina Riabilitativa. I posti letto direttamente gestiti sono pari a unità, quelli convenzionati sono pari a 465 unità. La distribuzione per istituto e tipologia sono rappresentati nella seguente tabella. POSTI LETTO ULSS 9 anno 2013 istituto descrizione pl r.o. pl d.h. totale pl P.O. Treviso P.O. Oderzo Totale Ospedale Treviso S. Camillo P.V. Napoleon Giovanni 23^ O.R.A.S Totale Privati Accreditati Tab. 9 PL ordinari e diurni dei presidi ospedalieri ubicati nella ULSS 9 di Treviso 9/62

10 3.1.1) Assistenza Ospedaliera: stato dell arte in merito all accreditamento Negli anni l Azienda ULSS 9 ha adottato il modello di accreditamento istituzionale regionale in modo sinergico con le esperienze sviluppate del programma di Accreditamento di Eccellenza Canadese. Con riferimento all accreditamento istituzionale con Deliberazioni della Giunta Regionale N del 12 giugno 2012 è stato rilasciato all Azienda ULSS9 l'accreditamento istituzionale ai sensi della legge 22/02 per le funzioni ospedaliere esercitate in coerenza con la programmazione socio sanitaria regionale. Per le strutture convenzionate, la tipologia e i termini dell accreditamento sono rappresentati nella seguente tabella: ASSISTENZA OSPEDALIERA DGRV GENERALITA' STRUTTURA TIPOLOGIA accreditamento Casa di Cura Erogatore ospedaliero n del privata Giovanni privato accreditato 14/12/2010 XXIII Assistenza Ospedaliera - Case di cura convenzionate Casa di Cura Park Villa Napoleon Ospedale generale di zona San Camillo Tab. 10 Erogatore ospedaliero privato accreditato Erogatore ospedaliero privato accreditato equiparato al pubblico Assistenza Ospedaliera n del 14/12/2010 n del 14/12/2010 Validità accreditamento dal 31/12/2010 al 31/12/2013 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 MODELLO SP 11 Anno 2013 MODELLO HSP 12 Anno 2013 MODELLO HSP 13 Anno 2013 I dati sul numero di strutture a gestione diretta e convenzionate sono coerenti con quelli complessivamente desumibili dai modelli HSP 11 I dati relativi ai posti letto dei presidi a gestione diretta sono coerenti con quelli riportati nel Modello HSP 12 I dati relativi ai posti letto dei presidi in convenzione sono coerenti con quelli riportati nel Modello HSP 13 Tab. 11 Dichiarazione sulla coerenza dei dati esposti con i modelli ministeriali di rilevazione 3.1.2) Obiettivi dell esercizio relativi alla struttura e all organizzazione dei servizi Nell anno 2013, rispetto al 2012, vi sono state variazioni relative ai posti letto dell ortopedia (diminuzione di 33 posti letto complessivi). Le seguenti Tab. 12 e Tab. 13 rappresentano la situazione delle specialità attive e dei relativi posti letto per le strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate al /62

11 codice specilità subcodice ospedale POSTI LETTO OSPEDALI PUBBLICI PER SPECIALITA' descrizione pl ro pl dh cardiochirurgia cardiologia chirurgia chirurgia chirurgia generale Oderzo chirurgia maxillo - facciale chirurgia pediatrica chirurgia vascolare ematologia geriatria malattie infettive medicina medicina medicina generale d'urgenza medicina Oderzo PAI post acuzie internistica Unità spinale/riab. Intensiva 3 livello neurochirurgia neurologia neuropsichiatria infantile oculistica oculistica Oderzo ortopedia e traumatologia ortopedia e traumatologia Oderzo ostetricia e ginecologia ostetricia e ginecologia Oderzo otorinolaringoiatria pediatria pediatria Oderzo psichiatria psichiatria psichiatria Oderzo urologia nefrologia e dialisi anestesia 1(pl in ti e sub ti) anestesia e rianimazione Oderzo (pl in ti e sub ti) UCIC dermatologia medicina fisica e riabilitazione gastroentorologia Lungodegenza Riabilitativa Fisica Estensiva oncologia pneumologia radioterapia patologia neonatale 23 1 Tab. 12 TOTALE OSPEDALE TREVISO di cui: Ospedale Cà Foncello Ospedale Oderzo Posti letto ospedali pubblici per specialità 11/62

12 POSTI LETTO CASE di CURA E E OSPEDALI PRIVATI PER SPECIALITA' codice specilità struttura pl R. Ordinari pl R. Diurni Oras Motta 26 medicina unità spinale medicina fisica e riabilitazione lungodegenza 8 0 totale San Camillo 9 chirurgia medicina rianimazione medicina fisica e riabilitazione lungodegenza 10 0 totale Giovanni XXIII 26 medicina medicina fisica e riabilitazione lungodegenza chirurgia ortopedia rianimazione 2 0 totale Park Villa Napoleon 40 psichiatria 70 0 totale 70 0 Tab. 13 Posti letto Case di cura e ospedali privati per specialita' 12/62

13 3.2 Assistenza Territoriale L azienda opera mediante 52 presidi a gestione diretta e 94 strutture non direttamente gestite. La tipologia di strutture e il tipo di assistenza erogata sono riassunte nelle seguenti tabelle. ANNO 2013 S1: attivi tà clinic a S2: diagnosti ca strument ale e per immagini S3 :attività di laborato rio S4: attività di consulto rio familiare S5: assistenz a psichiatri ca S6: assistenz a per tossicodi pendenti S7: assistenz a AIDS S8: assistenz a idorterm ale S9: assistenz a agli anziani S10: assistenz a ai disabili fisici S11: assistenz a ai disabili psichici S12: assistenz a ai malati terminal i AMBULATORIO E LABORATORIO STRUTTURA RESIDENZIALE STRUTTURA SEMI- RESIDENZIALE ALTRO TIPO DI STRUTTURA Tab Numero di strutture a gestione diretta per tipo di assistenza erogata Non esistono istituti o centri di riabilitazione ex art.26 L.833/78 a gestione diretta. La situazione dei posti letto delle strutture residenziali e semiresidenziali extraospedaliere a gestione diretta è rappresentata nel seguente schema riassuntivo: ANNO 2013 S5: assistenza psichiatrica S11: assistenza ai disabili psichici STRUTTURA RESIDENZIALE STRUTTURA SEMI- RESIDENZIALE Tab. 15 Posti letto nelle strutture extraospedaliere a gestione diretta per tipo di assistenza erogata 13/62

14 n strutture non direttamente gestite anno 2013 AMBULATOR IO E LABORATORI O STRUTTURA RESIDENZIAL E STRUTTURA SEMI- RESIDENZIAL E ALTRO TIPO DI STRUTTURA MEDICO SINGOLO Tab. 16 S1: attiv ità clini ca S2: diagnosti ca strumen tale e per immagin i S3 :attivi tà di labor atorio S4: attività di consult orio familiar e S5: assisten za psichiat rica S6: assistenza per tossicodip endenti S7: assisten za AIDS S8: assisten za idorter male S9: assisten za agli anziani S10: assisten za ai disabili fisici S11: assisten za ai disabili psichici S12: assisten za ai malati terminal i Numero di strutture extraospedaliere convenzionate per tipo di assistenza erogata La situazione dei posti letto delle strutture residenziali e semiresidenziali convenzionate è rappresentata nel seguente schema riassuntivo: tipo struttura/tipo assistenza: n pl S5: assistenza psichiatrica S9: assistenza agli anziani S11:assistenza ai disabili psichici S12:assistenza ai malati terminali STRUTTURA RESIDENZIALE STRUTTURA SEMI- RESIDENZIALE Tab. 17 Posti letto nelle strutture extraospedaliera convenzionate per tipo di assistenza erogata Gli istituti o centri di riabilitazione convenzionati ex art.26 L.833/78 sono 3, per complessivi 10 posti letto residenziali e 100 posti letto semiresidenziali, come riportato nella seguente tabella. Assistenza territoriale - Istituti o centri di riabilitazione convenzionati ex art. 26 L.833/78 Assistenza territoriale - Sperimentazione ex art. 26 L.833/78 ASSISTENZA TERRITORIALE ISTITUTI O CENTRI DI RIABILITAZIONE CONVENZIONATI EX ART. 26 L.833/78 ISTITUTO P.L. Semiresidenziali P.L. Residenziali La Nostra Famiglia - sede di Oderzo La Nostra Famiglia - sede di Treviso AREP Nessuno Nessuno Tab. 18 Assistenza territoriale: posti letto in istituti ex art. 26 L. 833/78 14/62

15 3.2.1) Assistenza Territoriale: stato dell arte in merito all accreditamento Negli anni l Azienda ULSS 9 ha adottato il modello di accreditamento istituzionale regionale in modo sinergico con le esperienze sviluppate del programma di Accreditamento di Eccellenza Canadese. Con riferimento all accreditamento istituzionale con Deliberazioni della Giunta Regionale N del 12 giugno 2012 è stato rilasciato all Azienda ULSS9 l'accreditamento istituzionale ai sensi della legge 22/02 per le funzioni territoriali esercitate in coerenza con la programmazione socio sanitaria regionale. I Centri di Servizi per anziani e le Comunità Terapeutiche per tossicodipendenti presenti nel territorio dell'ulss 9 sono stati autorizzati/accreditati all'esercizio ai sensi della L.R. 22/2002 e successivi provvedimenti attuativi o hanno avviato la relativa procedura presso la Regione Veneto. Per l assistenza specialistica ambulatoriale si riporta la tabella descrittiva della situazione al ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE STRUTTURA DGRV accreditamento Validità accreditamento AREP Associazione rieducativa ente privato - onlus n del 14/12/2010 Centro di Fisiokinesiterapia srl n del 21/12/2010 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 Ulteriore sede operativa del Centro di Fisiokinesiterapia Srl: "Unimedica medicina specialistica e riabilitazione " n. 898 del 22/05/2012 dal 01/01/2013 al 31/12/2013 Centro di Radiologia srl n del 14/12/2010 Laboratorio Bios srl n del 14/12/2010 Poliambulatorio A. Locarno srl n del 14/12/2010 Ulteriore sede operativa del Poliambulatorio A. Locarno srl n del 02/10/2012 Poliambulatorio odontoiatrico riunito srl - Sede di Treviso-Villorba n del 14/12/2010 Poliambulatorio odontoiatrico riunito srl - Sede di Oderzo n del 14/12/2010 dr.ssa Biscaro Grazia n del 14/12/2010 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 dal 01/01/2013 al 31/12/2013 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 Studio radiologico di Mogliano Veneto sas n del 14/12/2010 Tab. 19 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 Assistenza Territoriale accreditamento per attività Specialistica Ambulatoriale Per le strutture in convenzione ex. Art 26 si riporta la seguente tabella: ASSISTENZA TERRITORIALE - ISTITUTI O CENTRI DI RIABILITAZIONE CONVENZIONATI EX ART. 26 L.833/78 Assistenza territoriale - Istituti o centri di riabilitazione convenzionati ex art. 26 L.833/78 Tab. 20 La Nostra Famiglia - sede di Oderzo La Nostra Famiglia - sede di Treviso Struttura extraospedaliera di riabilitazione funzionale di disabili psichici, fisici e sensoriali Struttura extraospedaliera di riabilitazione funzionale di disabili psichici, fisici e sensoriali n del 14/12/2010 n del 14/12/2010 Assistenza Territoriale -accreditamento istituti di riabilitazione ex art. 26 L.833/78 dal 31/12/2010 al 31/12/2013 dal 31/12/2010 al 31/12/ /62

16 Relativamente alla medicina generale, l Azienda opera mediante 263 medici di base, che assistono complessivamente una popolazione pari a unità (numero scelte modello FLS 12 ANNO 2013), e 52 pediatri, che assistono complessivamente una popolazione pari a unità. MODELLO STS 11 Anno 2013 MODELLO RIA 11 Anno 2013 MODELLO FLS 12 Anno 2013 Tab. 21 I dati sul numero di strutture a gestione diretta e convenzionate, sulla tipologia e il tipo di assistenza erogata, sono coerenti con quelli complessivamente desumibili dai modelli STS 11 I dati sul numero di strutture a gestione diretta e convenzionate ex art 26 L 833/78 sono coerenti con quelli complessivamente desumibili dai modelli RIA 11 I dati esposti relativi a medici di base e pediatri sono coerenti con quelli complessivamente desumibili dai quadri E e F del modello FLS 12 Dichiarazione sulla coerenza dei dati esposti con i modelli ministeriali di rilevazione flussi 3.2.2) Obiettivi dell esercizio relativi alla struttura e all organizzazione dei servizi Nel 2013 sono state aperte le seguenti strutture non direttamente gestite: codice descrizione tipo struttura tipo attività Centro di Fisiokinesiterapia Unimedica ambulatorio S1: attività clinica Centro Salute e Cultura ambulatorio S2: diagnostica strumentale e per immagini Poliambulatorio Locarno Mogliano SRL ambulatorio S1: attività clinica Tab. 22 Nuove strutture anno /62

17 3.3 Prevenzione Il Dipartimento di Prevenzione è la Struttura dell ULSS che ha come missione la promozione della salute delle persone e delle comunità, la prevenzione delle malattie e il miglioramento della qualità della vita della popolazione. Inoltre promuove l igiene e la qualità degli allevamenti, il benessere degli animali e la salubrità e sicurezza delle produzioni alimentari. Il dipartimento di Prevenzione è organizzato nei Servizi: Igiene e Sanità Pubblica (SISP) Igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) Prevenzione igiene e sicurezza sugli ambienti di lavoro (SPISAL) Educazione e Promozione della Salute (SEPS) Medicina dello Sport Veterinario di Area A Veterinario di Area B Veterinario di Area C Tutti i servizi del Dipartimento di Prevenzione hanno una sede a Treviso nello stabile di via Castellana, 2; nello stesso stabile trovano posto gli ambulatori dove operano le commissioni per il rilascio delle certificazioni medico-legali di 2 livello; gli ambulatori e la palestra per la medicina dello sport; uno dei punti vaccinali; un ambulatorio per il rilascio delle certificazioni medico-legali di 1 livello; gli ambulatori per lo screening mammografico. Alcuni servizi (SISP, SIAN, SPISAL e Servizi Veterinari) hanno sede anche presso sedi distrettuali. 17/62

18 4. Bilancio delle Attività a) Programmazione aziendale e controllo Nel tempo l Azienda Ulss 9 ha maturato la convinzione che l attività di Programmazione e di Controllo siano uno strumento essenziale della Direzione Strategica per la gestione del processo di innovazione e cambiamento continuo. Tali attività costituiscono un opportunità per l Azienda per riflettere su se stessa e definire la propria strategia attraverso un ampio coinvolgimento degli operatori aziendali. Pertanto l azienda negli anni si è focalizzata in un attenta definizione degli obiettivi, degli indicatori per misurarli e delle strategie per raggiungerli. Gli obiettivi aziendali dell anno 2013 sono contenuti: nel Documento delle Direttive 2013, adottato con deliberazione del Direttore Generale n del 24/12/2012 è stato successivamente modificato per recepire la DGRV 1237 del 16/07/2013 Determinazione degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per le Aziende ULSS del Veneto, l'azienda Ospedaliera di Padova, l'azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona e l'irccs "Istituto Oncologico Veneto" - anno Nel Documento delle Direttive questi obiettivi sono evidenziati chiaramente e sono declinati come obiettivi operativi all interno dei cinque obiettivi strategici aziendali. Nel Documento Direttive 2013 sono stati confermati gli obiettivi strategici del PAL e individuati gli obiettivi operativi conseguenti. Per ciascun obiettivo operativo è stato individuato uno o più indicatori per misurarne il grado di raggiungimento, il rispettivo valore target nonché le strutture operative e le UU.OO coinvolte nel raggiungimento dello stesso. Tale approccio metodologico ha consentito di definire le azioni da intraprendere e individuare il livello di responsabilità con l identificazione degli obiettivi delle singole strutture operative: in questo senso il documento Direttive è il documento contenente anche gli obiettivi delle strutture operative. nelle schede di budget per Centri di Responsabilità adottate con deliberazione del Direttore Generale n. 219 del 28/03/2013. Gli obiettivi regionali, il rispetto del vincolo del pareggio di Bilancio richiesto con CR 154 del 24/12/2012 e dei tetti di spesa di cui alla DGRV 2864 del 28/12/12 sono stati definiti dalla Direzione Strategica obiettivi prioritari dell anno e pertanto hanno rappresentato il presupposto per la definizione degli obiettivi di budget delle singole Unità Operative Complesse (UOC) e Unità Operative Semplici a valenza Dipartimentale (UOSD). Nel corso dell anno è stato attivato il monitoraggio trimestrale degli obiettivi dell azienda nel suo complesso (Documento delle Direttive 2013) e delle sue articolazioni (Budget di UOC e UOSD) per rappresentare i risultati attesi al 31/12 al fine di poter intraprendere eventuali azioni correttive e garantire l efficacia della programmazione. E stato altresì attivato il monitoraggio mensile degli obiettivi regionali. Tale monitoraggio è stato analizzato dalla Direzione Strategica, dai Responsabili di Struttura Operativa e di UOC/UOSD sulla base delle rendicontazioni prodotte dal Controllo di Gestione attraverso il datawarehouse aziendale. La seguente matrice esplicita i livelli della performance, misurati a consuntivo, rispetto a ciascun Obiettivo Strategico. 18/62

19 OBIETTIVO STRATEGICO OBIETTIVI OPERATIVI INDICATORI e/o PROGETTI % raggiungimen to 1 -L organizzazione dei servizi: Garantire risposte efficaci ai bisogni di base e complessi della popolazione ridisegnando i modelli organizzativi di erogazione delle prestazioni socio sanitarie 2 -Le risorse umane: Valorizzare le potenzialità di ognuno; condividere i valori, le motivazioni e le strategie coerentemente alle priorità aziendali 3 - La Cittadella della Salute: Sviluppare le infrastrutture edilizie e tecnologiche in modo razionale e integrato, in funzione dei nuovi modelli di erogazione dei servizi e coerentemente al disegno complessivo dei servizi nel territorio. 4 - Il governo del sistema: Mettere l organizzazione nelle condizioni di assumere le migliori decisioni, monitorare gli esiti e renderne conto alla comunità. Sviluppare un sistema strutturato di rilevazione e analisi dei dati, finalizzato alla definizione e controllo dei processi e alla misurazione dei risultati. 5 - L Azienda di insegnamento: Mettere l Azienda in condizione di valorizzare le proprie risorse, nell ambito della formazione, della ricerca e dell innovazione tecnologica. Sviluppare rapporti di collaborazione con le Università per lo svolgimento di attività formative nelle discipline mediche, delle professioni sanitarie e di altri corsi di laurea , , , ,00 TOTALE ,56 Tab. 23 Performance a consuntivo su raggiungimento obiettivi strategici aziendali 2013 b) Obiettivi regionali Con DGRV 1237 del 16/07/2013 la Regione ha adottato gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi per l anno 2013 sulla base dei quali la Giunta Regionale valuterà le perfomance delle Aziende Sanitarie del Veneto. Tale delibera definisce, per ciascun obiettivo, gli indicatori che ne misureranno il grado di raggiungimento e il peso assegnato nell ambito della valutazione complessiva della performance, nel modo seguente: Area Obiettivi per Area Indicatori per area Punti per area A - Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione dell organizzazione degli uffici B - Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate C - Obiettivi di Salute e funzionamento dei servizi D - Equilibrio Economico E - Liste d'attesa F - Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario TOTALE Tab. 24 Indicatori e punti per Area di afferenza degli obiettivi regionali /62

20 In attesa che venga comunicata la valutazione ufficiale da parte della Regione Veneto per l anno 2013, l azienda ha attivato internamente un monitoraggio mensile sullo stato di avanzamento degli obiettivi regionali, confrontato ed integrato con i dati di monitoraggio pre-consuntivo provenienti dalla Regione. In base ai dati del monitoraggio aziendale, effettuato a consuntivo applicando i criteri fissati dal Manuale degli indicatori trasmesso dalla Regione con nota prot del 28/08/2013, l azienda risulta: aver raggiunto il valore target fissato dalla Regione per 50 indicatori corrispondenti a un totale di 66 punti; non aver raggiunto il valore soglia per 6 indicatori corrispondenti a 9 punti. Si sottolinea che tra gli obiettivi raggiungi dall Azienda vi sono quelli relativi al rispetto dei vincoli di bilancio Equilibrio Economico-Finanziario: Pareggio di bilancio: Risultato Economico effettivo - Risultato Economico CR =0 e Equilibrio Economico-Finanziario: non superamento del costo della produzione 2012 così come quelli relativi al rispetto dei tetti relativamente a spesa farmaceutica ospedaliera e dei dispositivi medici, particolarmente significativi per rappresentare la solidità dell Azienda. (riferimento paragrafo 5.1 Relazione sul raggiungimento degli obiettivi economico-finanziari). Il prospetto sottostante riporta esito del monitoraggio degli obiettivi trasversali. Tab Monitoraggio degli obiettivi regionali trasversali al 31/12/2013 Fonte monitoraggio aziendale. Area dei Servizi trasversali di supporto DESCRIZIONE AREA Descrizione Obiettivo Regionale Descrizione indicatore Aziendale Soglia (valore al 31/12) Conformità del modello distrettuale a quanto previsto dalle Linee guida regionali per la revisione degli Atti Aziendali Osservanza delle linee guida ed indirizzi in materia di controllo e di programmazione dell'organizzazione degli uffici Adeguamento della organizzazione distrettuale agli indirizzi previsti dalla LR n.23/2012 PSSR Adeguamento della organizzazione ospedaliera agli indirizzi previsti dalla LR n.23/2012 PSSR Conformità delle medicine di gruppo integrate e delle altre forme associative al Contratto di esercizio-tipo definito a livello regionale Presenza di protocolli per la gestione dei percorsi dei pazienti nella rete ictus, secondo le indicazioni regionali ddr125/09, ddr4550/07, ddr152/11, DGR 4198/08 e DGR 1085/11 Presenza di protocolli per la gestione dei percorsi dei pazienti nella rete IMA, secondo le indicazioni regionali ddr125/09, ddr4550/07, ddr152/11, DGR 4198/08 e DGR 1085/11 Presenza di protocolli per la gestione dei percorsi dei pazienti nella rete per il parto, secondo le indicazioni regionali ddr125/09, ddr4550/07, ddr152/11, DGR 4198/08 e DGR 1085/11 Valutazione e monitoraggio dell attuazione del Piano di Zona Valutazione e monitoraggio dell'attuazione del Piano di Zona: Presentazione della relazione valutativa annuale sul Piano di Zona entro i termini previsti, corredata dal monitoraggio annuale sui dati Corretta ed economica gestione delle risorse attribuite Riduzione prezzi di acquisto all'interno delle soglie di prezzo Riduzione prezzi di acquisto dei "principi attivi": utilizzo del Prezzo unitario di riferimento Regionale (ove presente) nella determinaizone della base 20/62

21 ed introitate unitario di riferimento Regionale, come indicato dai documenti dell'osservatorio Prezzi (OPRVE) d'asta di nuove gare Riduzione prezzi di acquisto dei dispositivi medici: utilizzo del Prezzo unitario di riferimento Regionale (ove presente) nella determinazione della base d'asta di nuove gare Riduzione prezzi per l acquisizione servizio di lavanderia: utilizzo del Prezzo unitario di riferimento Regionale (ove presente) nella determinaizone della base d'asta di nuove gare Riduzione prezzi per l acquisizione servizio di ristorazione: utilizzo del Prezzo unitario di riferimento Regionale (ove presente) nella determinaizone della base d'asta di nuove gare Riduzione prezzi per l acquisizione servizio di pulizia: utilizzo del Prezzo unitario di riferimento Regionale (ove presente) nella determinaizone della base d'asta di nuove gare Collaborazione con le società di revisione per lo sviluppo della Revisione di Bilancio 2012 secondo le tempistiche previste che verranno in seguito definite dal progetto regionale Sviluppo del Sistema di Controllo Interno Revisione di Bilancio ed Autoassicurazione Sviluppo del Sistema di Controllo Interno, Revisione di Bilancio ed Autoassicurazione: completamento efficace delle azioni pianificate nel progetto PAC per il 2013 entro il 31/12/13 Sviluppo del Sistema di Controllo Interno, Revisione di Bilancio ed Autoassicurazione: Procedere all'analisi dei rischi ed alla valutazione del fondo per i rischi sulla base delle indicazioni fornite dalla Regione Sviluppo del Sist. di Controllo Interno Rev. di Bilancio ed Autoassicurazione: attuare le attività di sviluppo del controllo interno per il governo dei rischi amm./contabili sec le tempistiche definite dal prog Regionale Rispetto dei contenuti e delle tempistiche dei flussi informativi ricompresi nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario Adempimenti Questionario LEA Implementazione del FSE (DGR 1671/2012) Adempimenti Questionario LEA: implementazione delle attività finalizzate al raggiungimento del livello di totale adempienza rispetto agli adempimenti previsti nel Questionario LEA Adempimenti Questionario LEA: rispetto dei tempi previsti nello svolgimento delle attività e delle modalità di invio/controllo della qualità del dato fornito come previsto da Questionario LEA e doc collegati Implementazione del FSE (DGR 1671/2012) secondo Programmazione Regionale: progetto di adeguamento; adeguamento dei sistemi aziendali (collaudo); labelling dei servizi/applicazioni sviluppate; entrata in produzione Implementazione del FSE (DGR 1671/2012):% di lettere di dimissioni firmate digitalmente rispetto al totale: 90% 90% 91% 21/62

22 Implementazione del FSE (DGR 1671/2012): % di referti di Anatomia Patologica firmati digitalmente rispetto al totale: 100% Implementazione del FSE (DGR 1671/2012): % di referti di Laboratorio firmati digitalmente rispetto al totale: 100% Implementazione del FSE (DGR 1671/2012): % di referti di Microbiologia firmati digitalmente rispetto al totale: 100% Implementazione del FSE (DGR 1671/2012): % di referti di Radiologia firmati digitalmente rispetto al totale: 100% Implementazione del FSE (DGR 1671/2012): % di referti di Verbali Pronto Soccorso firmati digitalmente rispetto al totale: 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Dematerializzazione della ricetta cartacea (Decreto MEF del 2 novembre 2011) Dematerializzazione della ricetta cartacea (Decreto MEF del 2 novembre 2011): % di ricette dematerializzate (n. ricette dematerializzate dicembre annocorrente / n. ricette art.50 anno precedente): 100% 60% N.D. Qualità dei flussi informativi relativi ai Beni Sanitari: Corretta valorizzazione campi flusso DDF3 (identificativo utente, comune di residenza) nel caso sia previsto il mantenimento dell'anonimato Qualità dei flussi informativi relativi ai Beni Sanitari Qualità dei flussi informativi relativi ai Beni Sanitari: Flusso consumi DM: % dei DM codificati con RDM/BD rispetto ai modelli CE (B.1.A.3.1.A + B.1.A.3.1.B + B.1.A.3.2) Qualità dei flussi informativi relativi ai Beni Sanitari: Flusso consumi DM: Flusso consumi DM: % dei IVD codificati con almeno la prima lettera dalla categoria W rispetto ai modelli CE 90% 94,2% 93% 97,1% Qualità dei flussi informativi relativi ai Beni Sanitari: n. errori nella valorizzazione campi flusso DDF3 (corrispondenza tra tipo erogatore e tipo struttura erogante) e flusso FAROSP (tipo struttura) minore dell'anno 2012 Qualità dei flussi informativi relativi ai Beni Sanitari: numero di errori sostanziali segnalati dalla Regione alle Aziende Sanitarie <= Adempimenti in materia di gestione informatica della residenzialità extraospedaliera (anziani e disabili) come da DGR 2961 e 2960 del 28 Dicembre 2012 e da comunicazione del Segretario del 7 Gennaio 2013 (prot Cl E900). Adempimenti in materia di gestione informatica della residenzialità extraospedaliera per ANZIANI: rispetto delle scadenze e della qualità nell'invio del nuovo flusso informativo resid. extraosp. Adempimenti in materia di gestione informatica della residenzialità extraospedaliera per DISABILI: rispetto delle scadenze e della qualità nell'invio del nuovo flusso informativo resid. extraosp. 22/62

23 Implementazione tempestiva del flusso informativo delle Cure Domiciliari secondo il tracciato della DGR 2372 Implementazione tempestiva del flusso informativo delle Cure Domiciliari secondo il tracciato della DGR 2372: rispetto delle specifiche relative a tempi e qualità dei dati inviati Per gli obiettivi specifici di Struttura Operativa, si rinvia alle rispettive sezioni : - al punto gli obiettivi regionali relativi all assistenza ospedaliera - al punto gli obiettivi regionali relativi all assistenza territoriale - al punto gli obiettivi regionali relativi all attività di prevenzione - al punto obiettivi econimico-finanziari Nella relazione degli obiettivi 2013 adottata con deliberazione del Direttore Generale 513 del 05/06/2014 sono evidenziati i risultati raggiunti dall Azienda ULSS 9 sulla base degli obiettivi fissati in sede di programmazione aziendale. La Relazione degli obiettivi 2013 rappresenta il documento conclusivo del ciclo di gestione della performance aziendale dell anno Tale documento è stato redatto secondo le indicazioni riportate nell allegato A della DGRV 2205 del Linee di indirizzo in materia di misurazione e valutazione dei dipendenti del Servizio Sanitario Regionale ed in materia di trasparenza ( ), che recepisce per il Servizio Sanitario regionale le indicazioni del contenute all art 10 del D. Lgs. n. 150/2009. L Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) ha validato tale relazione riconoscendo che vi è coerenza tra la metodologia adottata e risultati ottenuti sulla base dei criteri descritti nella Relazione dell OIV sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione, trasparenza e integrità.. 23/62

24 4.1 ASSISTENZA OSPEDALIERA Obiettivi di Attività dell esercizio 2013 e confronto con il livello programmato La Mission dell Ospedale, descritta nell Atto Aziendale, definisce quale obiettivo principale l erogazione di prestazioni clinico-assistenziali per pazienti affetti da condizioni patologiche in fase acuta e post-acuta, nei diversi ambiti specialistici, attraverso l apporto di tutti i professionisti che operano nei presidi. L Ospedale garantisce la continuità delle cure per pazienti più fragili, grazie alla collaborazione con le strutture territoriali per la presa in carico clinico- assistenziale, il supporto sociale e la prevenzione. L Ospedale è centro di riferimento sovra provinciale per interventi sanitari, diagnostici e terapeutici, di alta specializzazione o di particolare impegno o professionalità quale la centrale Operativa Provinciale per il Soccorso territoriale e il Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale. L Ospedale è infine centro di ricerca e di sperimentazione in ambito sanitario, sia in campo diagnostico che terapeutico. Sono attivi accordi con le Università e altre Istituzioni per lo svolgimento della didattica, della formazione post universitaria e di tirocini Gli obiettivi regionali e gli obiettivi aziendali Nel prospetto sottostante sono riportati gli obiettivi assegnati per l area ospedaliera con DGRV 1237 del 16/07/2013. Tab.25 - Monitoraggio degli obiettivi regionali assistenza ospedaliera al 31/12/2013 Fonte monitoraggio aziendale Struttura Operativa: Ospedale DESCRIZIONE AREA Descrizione Obiettivo Regionale Descrizione indicatore Aziendale Soglia (valore al 31/12) Mantenimento tasso di ospedalizzazione aziendale del 2012 (< = 132,85/1000) 132,98 128,80 Obiettivi di salute e funzionamento dei servizi Ottimizzazione del Tasso di ospedalizzazione ( ) Aumento dell'appropriatezza dell'attività di Ricovero Riduzione del 5% delle fughe per ricoveri di ortopedia classe C e D non urgenti, rispetto all'anno precedente (Se il tasso di occupazione del posto letto del reparto di ortopedia dell ULSS è superiore al 80%, la soglia si ritiene comunque soddisfatta) Appropriatezza dell'attività di Ricovero: % di ricoveri in DH medico con finalità diagnostica Appropriatezza dell'attività di Ricovero: % di ricoveri di area chirurgica diurni o ordinari 0-1 giorno senza intervento >80% oppure riduzione fughe RO classe C e D 5% tasso occupazione = 78,34%, riduzione fughe RO classe C e D = 2,28% 30% 29,87% 3% 2,93% Adesione al Percorso di Monitoraggio degli Indicatori di Qualità dell'assistenza Sanitaria Monitoraggio indicatori di qualità dell'assistenza Sanitaria: % indicatori cruscotti definiti nei tavoli regionali che dimostrano un miglioramento rispetto al valore % 58,8% 24/62

25 Sperimentazione Clinica ed Aumento delle segnalazioni ADR per farmaci e vaccini Numero di sperimentazioni estratte dall'osservatorio nazionale sulla sperimentazione clinica dei medicinali - AIFA Tasso di segnalazioni (numero di segnalazioni ADR ) per milione di abitanti > per milione di abitanti ( 210 per Ulss9) La vocazione di Ospedale di riferimento in ambito provinciale e di Area Vasta Analizzando i dati del 2013 relativi alla distribuzione tra le Aziende del SSSR dei ricoveri ad alta complessità (Classe A e B come previsto dalla DGRV DGR 1805 del 2011) prodotti dal pubblico e dal privato, l Azienda Ulss 9 è la terza in ordine alla numerosità dei ricoveri con circa il 10% della produzione complessiva del SSSR, dopo le due aziende ospedaliere che sono identificate quali centri di riferimento regionali ed extra regionali Fig. 26 Ricoveri ad alta complessità per ULSS anno 2013 Analizzando i ricoveri ordinari di alta complessità per la sola classe A, ed evidenziando la produzione del pubblico e del privato, si conferma che l azienda Ulss 9 è la prima delle Ulss come produzione di alta complessità. 25/62

26 Fig. 27 Ricoveri ad alta complessità classe A per ULSS anno 2013 Infine si è provveduto ad analizzare i ricoveri ad alta complessità in termini di domanda esplicitata dai pazienti di Treviso, della Provincia di Treviso e dell Area vasta Treviso-Belluno. I tre grafici riportati di seguito esplicitano che l Azienda Ulss 9 eroga prestazioni ad alta specialità per tutta la sua popolazione ed inoltre risponde alla domanda dei residenti delle altre Ulss del bacino di riferimento, sia provinciale che dell'area vasta. Fig. 28 Domanda Ricoveri alta complessità classe A per ULSS anno /62

27 Confronto Dati di Attività degli Esercizi 2013 e a) Attività di ricovero L analisi dell andamento dei ricoveri indica che vi è stata un progressiva deospedalizzazione, in linea con gli indirizzi di programmazione nazionale e regionale, attestato anche dalla riduzione del tasso di ospedalizzazione. Le azioni che hanno portato a questo risultato sono da ricondursi all incremento dell assistenza domiciliare, all istituzione di posti letto di residenzialità extraospedaliera per accogliere pazienti con problematiche sociali e/o sanitarie che impediscono il diretto rientro a domicilio, il trasferimento dal regime diurno ad attività ambulatoriale per alcune tipologie di prestazioni quali ad esempio la somministra trazione di chemioterapia o interventi di chirurgia ambulatoriale, il consolidamento dell Osservazione Breve Intensiva. La tabelle seguenti descrivono l attività di ricovero ordinario e diurno delle strutture pubbliche e private dell ULSS 9 per gli anni 2012 e Tab. 29 Ricoveri Ordinari strutture pubbliche e private accreditate confronto anni 2012/2013 Tab. 30 Ricoveri Diurni strutture pubbliche e private accreditate confronto anni 2012/2013 L allegato B) alla presente Relazione mostra i dati di dettaglio per ogni struttura di ricovero con i relativi scostamenti, sia assoluti che relativi. Di seguito si riporta l attività erogata nel corso degli ultimi cinque anni per i Residenti Veneto (comprensivi dei residenti Ulss 9) e per i Residenti Ulss 9: 27/62

28 Tab. 31 Attività di ricovero erogata negli ultimi 5 anni strutture ULSS9 Le tabelle che seguono ed il relativo grafico mettono in evidenza che l attività di ricovero è per l 80% prestata a pazienti residenti nell Ulss 9; circa il 10% è rivolta alle due ASL provinciali ed a quelle di Belluno e Feltre ad ulteriore riprova che l Azienda è polo di riferimento provinciale e di Area Vasta per l assistenza ospedaliera RESIDENZIALITA' DEI RICOVERI (ORDINARI + DIURNI) AZ. ULSS 9 - TREVISO AZ. ULSS 7 PIEVE DI SOLIGO AZ. ULSS 8 - ASOLO AZ. ULSS 1 - BELLUNO AZ. ULSS 2 - FELTRE VENETO EXTRA VENETO + STATI ESTERI Totale complessivo Tab. 32 Attività erogata negli ultimi 5 anni dall ULSS 9 per ULSS di residenza 28/62

29 COMPOSIZIONE ATTRAZIONE DEI RICOVERI 2013 AZ. ULSS 9 - TREVISO AZ. ULSS 7 PIEVE DI SOLIGO AZ. ULSS 8 - ASOLO AZ. ULSS 1 - BELLUNO AZ. ULSS 2 - FELTRE VENETO EXTRA VENETO + STATI ESTERI 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Fig. 33 Distribuzione per Azienda di residenza anno b) Accessi di pronto soccorso All interno dei Presidi Ospedalieri di Treviso e di Oderzo sono ubicati i rispettivi Pronto Soccorso. Nel corso del 2010 è stata completata l integrale ristrutturazione del Pronto Soccorso di Treviso, mentre nel 2011 è stata portata a compimento quella del Pronto Soccorso di Oderzo. La tabella che segue evidenzia l andamento degli accessi ai Pronto Soccorso con le relative percentuali rispetto al totale. Nel 2013 le due strutture hanno accolto utenti di cui ad Oderzo e a Treviso, collocando quest ultimo tra le strutture a maggior afflusso nel Veneto. nel casi, pari al 16.23% % l accesso al Pronto soccorso è esitato in ricovero. Tab. 34 dati di attività di Pronto Soccorso anni Analizzando le percentuali dei diversi codici del triage, risulta che i codici rossi e gialli rapresentano circa il17% del totale.. Nonostante i numerosi accessi con codice bianco, che possono esprimere un certo grado di inappropriatezza, si conferma la connotazione dei Presidi di Treviso e di Oderzo quali ospedali per acuti, intesi come luogo dedicato al trattamento dei pazienti con immediato bisogno di una risposta 29/62

30 sanitaria e non trattabili in altri contesti assistenziali. La tabella e il grafico sottostante indicano l andamento degli accessi al pronto soccorso negli ultimi cinque anni. Accessi al PS in Ulss ROSSO 2 - GIALLO 3 - VERDE 4 - BIANCO Fig. 35 Distribuzione accessi in PS per tipologia anni /62

31 4.2 ASSISTENZA TERRITORIALE L organizzazione aziendale pone in primo piano la centralità dei Distretti Socio Sanitari come strutture di riferimento per le cure primarie vicine ai luoghi di vita dei cittadini. Ogni Distretto ha competenza sul territorio di più Comuni ed eroga prestazioni nell ambito di igiene pubblica, igiene degli alimenti, medicina legale, assistenza sanitaria territoriale, tutela materno infantile, servizi per la disabilità ed infine prestazioni nell ambito della salute mentale. Per quanto riguarda l assistenza specialistica, nell Azienda Ulss 9 le prestazioni ambulatoriali dei LEA sono erogate dai Poliambulatori, dagli Ospedali e da 13 strutture private accreditate. Il Poliambulatorio dell Azienda Ulss 9 comprende molteplici sedi operative distribuite in tutto il territorio aziendale, in queste vengono erogate prestazioni nell ambito di 17 branche specialistiche. Gli Specialisti Ambulatoriali svolgono anche un attività esterna presso strutture residenziali pubbliche e private, la Casa Circondariale e, in casi selezionati a domicilio del paziente. L azienda, nel rispetto della definizione di equità all accesso nella quale rientra anche il criterio della tempestività nell erogazione della prestazione richiesta, si impegna a garantire i tempi massimi d attesa previsti per quelle prestazioni ambulatoriali dell allegato A della DGR 863/2011 che sono coincidenti con quelle già presenti nella DGR 600/2007. Il Direttore Generale negozia con gli erogatori privati accreditati la tipologia e quantità di prestazioni e, nel caso, la relativa tempistica che questi si impegnano comunque ad erogare, tenuto conto della capacità di offerta e dell organizzazione dell Azienda pubblica, degli obiettivi di contenimento delle liste di attesa definiti dalla DGR n. 600/2007 e successive integrazioni; nonché della tipologia e del numero di prestazioni normalmente erogate dalla struttura interessata e della potenzialità erogativa della stessa. 31/62

32 4.2.1 Obiettivi di Attività dell esercizio 2013 e confronto con il livello programmato Gli obiettivi regionali e gli obiettivi aziendali I risultati ottenuti nell attività territoriale rispetto agli obiettivi assegnati dalla Regione, sono rappresentati nella seguente tabella. Tab.36 - Monitoraggio degli obiettivi regionali assistenza territoriale al 31/12/2013 Fonte monitoraggio aziendale Struttura Operativa: Distretti DESCRIZIONE AREA Descrizione Obiettivo Regionale Descrizione indicatore Aziendale Soglia (valore al 31/12) Piena implementazione delle modalità organizzative ed erogative per il contenimento dei tempi d'attesa secondo le disposizioni della DGR 320/2013 Percentuale di prestazioni erogate nei tempi di attesa previsti dalla DGR 320/ CLASSE A (soglia >=90%) Percentuale di prestazioni erogate nei tempi di attesa previsti dalla DGR 320/ CLASSE B (soglia >=90%) Percentuale di prestazioni erogate nei tempi di attesa previsti dalla DGR 320/ CLASSE C (soglia 100%) 90% 91,1% 90% 96,5% = 100% 99,1% Liste di Attesa Ottimizzazione del Numero di Prestazioni per Abitante Mantenimento del Numero di prestazioni per Abitante pari al tasso aziendale del ,18 2,95 Inserimento dei privati convenzionati nel CUP Aziendale secondo la programmazione aziendale Inserimento dei privati convenzionati nel CUP Aziendale secondo la programmazione aziendale: Presentazione del progetto (1 per SI/0 per NO) Inserimento dei privati convenzionati nel CUP Aziendale secondo la programmazione aziendale: N. prestazioni privati gestite a CUP aziendale / N. prestazioni privati totale (misurate dal flusso SPS) > anno precedente (1 per SI/0 per NO) L azienda nel 2013 si è impegnata per la riduzione dei tempi di attesa (in particolare per le prestazioni garantite), in ossequio alla programmazione Regionale formalizzata nella DGRV 863/11. 32/62

33 Contemporaneamente alle azioni intraprese per il perseguimento dell obiettivo di contenimento dei tempi di attesa, l Azienda ha garantito l assistenza specialistica ambulatoriale nel rispetto del numero delle prestazioni di specialistica per abitante, quale ulteriore obiettivo regionale I risultati ottenuti sono riassunti nelle tabelle sottostanti che mostrano i risultati raggiunti negli ultimi tre anni, per entrambi gli obiettivi: % PRESTAZIONI EROGATE NEI TEMPI DI ATTESA PREVISTE DALLA DGRV 863/2011 (EX. DGR 600/2007) SOGLIA CLASSE DI PRIORITA' A 90,0% 80,0% 90,2% 91,1% CLASSE DI PRIORITA' B 90,0% 77,0% 96,5% 96,5% CLASSE DI PRIORITA' C 100,0% 98,0% 97,9% 99,1% Tab. 37 Performance rispetto tempi di attesa per classe di priorità - anni 2011/2013 NUMERO DI PRESTAZIONI SPECIALISTICHE EROGATE PER ABITANTE (tasso SOGLIA standardizzato esclusa la diagnostica di laboratorio) 4,00 3,85 3,25 2,98 Tab. 38 Tasso prestazioni per abitante standardizzato - anni 2011/2013 Si può quindi affermare che c è stato un miglioramento sia nella % del rispetto dei tempi di attesa rispetto all anno precedente sia nel numero di prestazioni specialistiche per abitante (-8%). Il raggiungimento di queste performance è stato ottenuto attraverso: l acquisto di prestazioni in regime Libero Professionale da alcune U.O.C. del Presidio Ospedaliero; la rimodulazione del rapporto prime visite/controlli e attivazione della modalità presa in carico ; la creazione di agende ad hoc costituite come contenitori fluttuanti in cui raccogliere tutte le prestazioni che non riescono ad essere evase entro i tempi previsti dalla priorità indicata nella prescrizione. Le prestazioni vengono poi allocate alle strutture, pubbliche o convenzionate, che si sono rese disponibili a soddisfare con attività aggiuntiva, rispetto a quella programmata, l eccesso di richieste; la negoziazione del Budget con le Strutture Convenzionate focalizzata alla erogazione delle prestazioni che presentavano le maggiori criticità per la quale di seguito si illustrano le modalità. Negoziazione di Budget con le Strutture Convenzionate Nel 2013 si è conclusa la ristrutturazione del processo di budget da assegnare alle Strutture private accreditate, attuando una governance clinica sull offerta per una razionalizzazione del numero e della tipologia delle prestazioni. I budget sono stati ridisegnati valutando per ogni struttura alcuni parametri quali - i volumi e gli scostamenti per le singole prestazioni messe a budget ed effettivamente erogate dello scorso anno; - il rapporto tra prestazioni traccianti/prestazioni totali erogate nello scorso anno; - la criticità per quanto riguarda i tempi di attesa per le singole prestazioni erogate. 33/62

34 La negoziazione e il dialogo con gli erogatori privati accreditati ha portato alla condivisione delle strategie aziendali per la gestione delle liste di attesa sulla, che si sono sviluppate attraverso due indicazioni: - costruire un percorso che assicuri la presa in carico del paziente evitando inutili ripetizioni di visite ed indagini strumentali. - migliorare l appropriatezza delle prestazioni di specialistica ambulatoriale. Infine, nell ottica di contenere i tempi di attesa è stata attuata l estensione delle fasce di apertura per l erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale in orario serale, prefestivo e festivo. Dopo una fase sperimentale dal 1 settembre 2013 è entrato a pieno regime il piano di apertura che ha contemplato l utilizzo delle grandi apparecchiature radiologiche, la tipologia di prestazioni maggiormente richieste e la accessibilità a livello territoriale delle strutture pubbliche e private coinvolte. I dati relativi al periodo settembre-dicembre 2013 sono riassunti nella tabella seguente. Tab. 39 Prestazioni erogate in orari serali/prefestivi e festivi per tipologia - anno 2013 Un ulteriore obiettivo perseguito dall Azienda nel 2013 è stato il miglioramento dell appropriatezza prescrittiva ed erogativa attraverso la promozione e la diffusione dei PDTA e delle schede di prioritarizzazione e l attivazione dei Tavoli di Monitoraggio Aziendale e di Revisione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale oggetto dei programmi di screening Confronto dati di attività degli esercizi 2013 e 2012 Con la propria produzione, che registra un trend in diminuzione negli anni, l Azienda ULSS 9 ha comunque garantito costantemente quasi il 90% delle prestazioni specialistiche a carico del SSR della sua popolazione residente. 34/62

35 FOCUS SU PRESTAZIONI DI SPECIALISTICA AMBULATORIALE Popolazione residente produzione ULSS 9 Pubblico Produzione ULSS 9 Privato Produzione ULSS 9 Totale Produzione ULSS 9 per residenti Fuga Veneto Fuga extra Veneto (*) Totale fuga Totale prestazioni a residenti (produzione e consumo) Prestazioni per abitante 13,07 11,03 10,91 % domanda residenti soddisfatta nella ulss 88,70% 86,78% 88,71% (*) i dati della mobilità passiva extra veneto 2013 non sono ancora pervenuti (=2012) Tab. 40 Prestazioni ambulatoriali ULSS 9 produzione e consumo - anni 2011/2013 Le tabelle seguenti descrivono l attività specialistica di ogni struttura per gli ultimi due esercizi le relative performance rispetto all obiettivo dei tempi d attesa, con separata evidenza delle strutture erogatrici pubbliche e private ISTITUTO N Prestazioni Erogate di cui Residenti Extra- Veneto N Prestazioni (incluse le prestazioni di laboratorio) di cui Residenti Veneto (esclusi Ulss 9) di cui Residenti Ulss 9 di cui Traccianti (esclusi Resid. Extra-Veneto) di cui da Garantire Classe A % Rispetto Tempi di Attesa TOTALE ,02% 82,47% 95,01% POLIAMB. OSP. CA' FONCELLO ,42% 82,27% 96,56% POLIAMB. OSP. LUNGODEGENZA ,22% 70,81% 99,81% POLIAMB. ODERZO ,97% 87,72% 94,29% POLIAMB. BORGO CAVALLI ,38% 81,75% 90,04% Tab. 41 Prestazioni ambulatoriali: Produzione pubblico e performance rispetto tempi di attesa - anno 2012 Classe B Classe C ISTITUTO N Prestazioni Erogate di cui Residenti Extra- Veneto 2013 N Prestazioni (incluse le prestazioni di laboratorio) di cui Residenti di cui Veneto Residenti (esclusi Ulss 9 Ulss 9) di cui Traccianti (esclusi Resid. Extra-Veneto) di cui da Garantire % Rispetto Tempi di Attesa TOTALE ,85% 92,85% 98,89% POLIAMB. OSP. CA' FONCELLO ,19% 90,51% 99,04% POLIAMB. OSP. LUNGODEGENZA ,56% 89,20% 98,58% POLIAMB. ODERZO ,71% 95,53% 99,49% POLIAMB. BORGO CAVALLI ,77% 94,17% 97,84% Tab. 42 Prestazioni ambulatoriali: Produzione pubblico e performance rispetto tempi di attesa - anno 2013 Classe A Classe B Classe C 35/62

36 2012 N Prestazioni (incluse le prestazioni di laboratorio) % Rispetto Tempi di Attesa ISTITUTO Bdg ed Extra-Bdg di cui Bdg di cui Extra-Bdg di cui Traccianti (esclusi Resid. Extra-Veneto) di cui da Garantire Classe A Classe B Classe C TOTALE ,03% 97,71% 99,11% POLIAMB. OSP. SAN CAMILLO ,76% 99,31% 99,16% C.d.C. GIOVANNI XXIII ,28% 93,73% 96,94% POLIAMB. OSP. MOTTA DI LIVENZA ,38% 97,03% 99,18% CENTRO FKT ,28% 97,49% 99,96% LAB. BIOS S.A.S. DR. MARTORANA AREP ASS. RIEDUC. ENTE PRIV ,00% 100,00% 100,00% POLIAMB. ODONT. RIUNITO TREVISO CENTRO DI RADIOLOGIA S.N.C ,67% 96,46% 100,00% POLIAMB. ODONT. RIUNITO ODERZO POLIAMB. LOCARNO srl STUDIO RADIOLOGICO DR.SSA BISCARO ,00% 100,00% 100,00% C.d.C. PARK VILLA NAPOLEON Tab. 43 Prestazioni ambulatoriali: Produzione Privato e performance rispetto tempi di attesa - anno ISTITUTO Bdg ed Extra-Bdg N Prestazioni (incluse le prestazioni di laboratorio) di cui Bdg di cui Extra-Bdg di cui Traccianti (esclusi Resid. Extra-Veneto) di cui da Garantire Classe A % Rispetto Tempi di Attesa Classe B Classe C TOTALE ,66% 98,21% 99,31% POLIAMB. OSP. SAN CAMILLO ,43% 98,87% 99,38% C.d.C. GIOVANNI XXIII ,46% 95,70% 96,78% POLIAMB. OSP. MOTTA DI LIVENZA ,77% 98,62% 99,59% CENTRO FKT ,72% 97,61% 99,79% UNIMEDICA FKT ,87% 98,60% 99,80% LAB. BIOS S.A.S AREP ASS. RIEDUC. ENTE PRIV ,00% 100,00% 100,00% POLIAMB. ODONT. RIUNITO TREVISO CENTRO DI RADIOLOGIA S.N.C ,89% 96,59% 95,24% POLIAMB. ODONT. RIUNITO ODERZO POLIAMB. LOCARNO srl POLIAMB. LOCARNO MOGLIANO srl STUDIO RADIOLOGICO ,75% 98,25% 100,00% DR.SSA BISCARO ,00% 100,00% 100,00% C.d.C. PARK VILLA NAPOLEON CENTRO SALUTE E CULTURA ,75% 92,16% 100,00% Tab. 44 Prestazioni ambulatoriali: Produzione Privato e performance rispetto tempi di attesa - anno 2013 In entrambe le situazioni si osserva una riduzione soprattutto dovuta alla diminuita quantità di prestazioni laboratoristiche. Per le strutture pubbliche la diminuzione e stata di prestazioni e per le strutture private di oltre /62

37 La risposta ai bisogni della popolazione residente sta cambiando e viene trasferita sempre più attività alle strutture territoriali, spostando la cura del paziente quanto più possibile nel proprio ambiente familiare. In questo contesto va considerata la presa in carico mediante assistenza domiciliare integrata, ossia un insieme di prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e psicologiche rese a domicilio del paziente in stato di bisogno secondo piani di assistenza individuali programmati. Accanto al servizio erogato dall azienda con il personale proprio, coesiste il servizio erogato tramite fornitore esterno selezionato attraverso gara di appalto. Nel 2012 si sono trattati pazienti di cui anziani e 92 malati terminali. Gli accessi del personale medico sono stati su un totale di accessi. Nel 2013 i pazienti trattati sono stati di cui anziani e 24 malati terminali. Gli accessi del personale medico sono stati su un complessivo di accessi (oltre a personale medico, si includono terapisti della riabilitazione, infermieri professionali e altri operatori). 37/62

38 4.3 PREVENZIONE 4.3. Obiettivi di Attività dell esercizio 2013 e confronto con il livello programmato Gli obiettivi regionali e gli obiettivi aziendali I risultati ottenuti nell attività di Prevenzione rispetto agli obiettivi assegnati dalla Regione nel 2013, sono rappresentati nella seguente tabella. Tab 45 - Monitoraggio degli obiettivi regionali dell attività di Prevenzione al 31/12/2013 Fonte monitoraggio aziendale. Struttura Operativa: Dipartimento di Prevenzione DESCRIZIONE AREA Descrizione Obiettivo Regionale Descrizione indicatore Aziendale Soglia (valore al 31/12) Obiettivi di salute e funzionamento dei servizi Copertura Vaccinazioni già Obbligatorie e Screening Tasso di copertura vaccinale "aggiustato" Difterite e Tetano 95% 96,14% Tasso di copertura vaccinale "aggiustato" Epatite B 95% 96,00% Tasso di copertura vaccinale "aggiustato" Polio 95% 96,10% % Tassi di adesione corretti delle attività di screening - MAMMOGRAFICO (soglia >=80%) % Tassi di adesione corretti delle attività di screening - CITOLOGICO (soglia >=60%) 80% 80,00% 60% 71,00% Sicurezza sul Lavoro % Tassi di adesione corretti delle attività di screening - COLON RETTO (soglia >=65%) Sicurezza sul lavoro: tasso di copertura con interventi ispettivi (accesso SPISAL) delle Unità Locali attive (con almeno 1 dip o socio lavoratore) nel territorio di competenza 65% 72,00% 5% 5,47% Si conferma l importanza strategica dell attività di screening e dell attività di vaccinazione per Difterite e tetano, Epatite B, Polio Confronto dati di attività degli esercizi 2013 e 2012 Di seguito una rappresentazione dell attività 2013 rispetto agli anni precedenti, distinta per Aree del Dipartimento di Prevenzione e per tipologia di prestazioni di ciascuna area. 38/62

39 Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) Attività certificative e di vigilanza Il volume delle altre attività è rimasto costante per quanto riguarda le attività certificative mentre si è ridotta la ttività relativa all emissione di pareri su progetti, un campo probabilmente influenzato dalla crisi economica. Sostanzialmente invariata è stata invece l attività dei soprallughi estreni Visite per certificati medico legali di primo livello Visite necroscopiche Visite per stranieri temporaneamente presenti (tessere STP) Pareri su strumenti urbanistici Pareri su progetti Pareri su progetti di insediamenti produttivi Sopralluoghi relativi ad igiene ed edilizia del territorio Tab. 46 SISP: attività certificativa e di vigilanza, anni Prevenzione e controllo delle malattie infettive Attività di vaccinazione Le vaccinazione vengono eseguite in 12 diversi punti vaccinali distribuiti nei 4 distretti. A partire dal 2012 è attivo il numero unico vaccinale, come richiesto dalla Regione, che è operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore La copertura vaccinale a 24 mesi (% bambini vaccinati su totale bambini) ha raggiunto gli obiettivi regionali previsti. Vaccinazione Coperture vaccinali (%) Obiettivo regionale Difterite- tetano (3 dosi) Pertosse (3 dosi) EpB (3 dosi) Polio (3 dosi) Hib (3 dosi) Meningococo (1 dose) Non presente Pneumococco (3 dosi) Non presente MPR (1 dose) Varicella (1 dose) Non presente Vaccinazioni totali eseguite Non presente Tab. 47 SISP: attività vaccinale, anni /62

40 Così come in passato, continua il trend in aumento delle famiglie che rifiutano la vaccinazione, effetto della sospensione dell'obbligo vaccinale Inadempienti totali a 24 mesi 142 (169) 137 (162) 120 Tab. 48 SISP: n. non vaccinati, anni Anche nel 2013 è stato attuato un piano di recupero dei rifiuti vaccinali che prevede incontri di aggiornamento con il personale degli ambulatori vaccinali; colloqui con i genitori inadempienti; vaccinazioni a domicilio per le situazioni critiche. In particolare i colloqui con i genitori inadempienti effettuati dal referente per la profilassi vaccinale hanno consentito il recupero di 27 (54%) bambini su 50 colloqui effettuati nel corso del Prevenzione dei rischi da rosolia e varicella in gravidanza Nel quadro del programma nazionale di eliminazione della rosolia congenita, il servizio di sanità pubblica territoriale del SISP svolge un programma in collaborazione con le U.O. ospedaliere di Ostetricia per la vaccinazione contro rosolia e varicella delle donne in età fertile Donne esaminate Vaccinate contro rosolia Vaccinate contro varicella Tab. 49 SISP: attività di prevenzione in età fertile, anni Profilassi delle malattie infettive Da anni il SISP svolge diverse attività rivolte alla prevenzione e alla profilassi delle malattie infettive. In particolare gestisce un ambulatorio ad accesso libero dove vengono effettuati test ed un primo servizio di counselling per HIV ed altre infezioni trasmesse sessualmente ed è la sede in cui opera l Unità di Prevenzione Tubercolosi per la gestione continua ed attiva delle persone affette da questa malattia una volta terminata la loro degenza ospedaliera e dei loro contatti sottoposti a terapia preventiva Numero d interventi per profilassi malattie infettive Tab. 50 SISP: attività di prevenzione malattie infettive, anni Prevenzione e controllo della Tubercolosi All interno del SISP opera l Unità di Prevenzione Tubercolosi per la gestione continua ed attiva delle persone affette da questa malattia una volta terminata la loro degenza ospedaliera e dei loro contatti sottoposti a terapia preventiva. Inoltre l Unità cura le indagini epidemiologiche relative a questi casi. Nle corso del 2013 non si è verificato nessun nuovo caso in ambiente scolastico, ma si sono completati gli accertamenti inziati nel 2012 dei casi che hanno coinvolto scuole a Ponte Di Piave e a San Biagio Casi di TB Contatti sottoposti a terapia preventiva TB Tab. 51 SISP: attività di prevenzione tubercolosi, anni /62

41 Prevenzione delle malattie dei viaggiatori Altra attività particolare gestita dal SISP è l ambulatorio che si occupa di fornire informazioni sui rischi conseguenti a viaggi all estero, somministrare eventuali vaccinazioni o profilassi antimalariche. Il numero di persone a cui è stata fornita consulenza è aumentato di circa il 30% negli ultimi 5 anni, passando da 1015 nel 2008 a 1293 nel Nel 2013 il numero di interventi ha registrato una piccola deflessione a causa della crisi che ha determinato una diminuzione di richieste per viaggi turisti, tale diminuzione è stata solo in parte bilanciata dall aumento del numero di consulenze richieste per rientri nel paese d origine Consulenze fornite dall ambulatorio viaggiatori Tab. 52 SISP: attività di prevenzione malattie dei viaggiatori, anni Gli Screening All interno del SISP il Servizio Coordinamento Screening Oncologici organizza le attività connesse agli screening mammografico, per il cancro del collo dell'utero e per il cancro del colon retto (gli inviti per gli esami di primo livello e per gli eventuali accertamenti diagnostici di approfondimento, i successivi richiami). In tutti e 3 gli screening gli obiettivi regionali sono stati pienamente raggiunti. Screening del tumore del colon retto È un'attività ormai consolidata nell Azienda Ulss 9, dove ogni 2 anni il test di screening è proposto a tutta l popolazione di età compresa tra 50 e 69 anni: persone nel Screening del tumore del colon retto È un'attività ormai consolidata nell Azienda Ulss 9, dove ogni 2 anni il test di screening è proposto a tutta l popolazione di età compresa tra 50 e 69 anni: persone nel Screening tumore colon retto Invitati Adesione corretta 73.0 % 74.0 % Inviti secondo livello Tab. 53 SISP: attività di screening colon retto, anni Screening mammografico È un'attività ormai consolidata nell Azienda Ulss 9, dove ogni 2 anni la mammografia è regolarmente offerta a tutte le donne tra i 50 e i 69 anni: donne nel Screening mammografico Invitati ,82 Adesione corretta Inviti secondo livello Aderenti secondo livello Tab. 54 SISP: attività di screening mammografico, anni Screening citologico 41/62

42 È un'attività ormai consolidata nell Azienda Ulss 9, dove ogni 2 anni il test di screening è proposto a tutta l popolazione di età compresa tra 25 e 64 anni: donne nel Screening citologico Invitati Adesione corretta Inviti secondo livello Aderenti secondo livello Tab. 55 SISP: attività di screening citologico, anni I Sistemi di Sorveglianza sugli stili di vita correlati alla salute Il SISP partecipa a PASSI (per le persone tra i 18 e i 70 anni) dal La raccolta dati è effettuata da 6 intervistatrici (infermiere professionali ed assistenti sanitarie). Oltre ad alimentare i sistemi nazionale e regionale, questo consente di produrre rapporti anche a livello locale per informare la popolazione generale, i sindaci e gli altri stakeholders significativi Interviste effettuate PASSI Report locali prodotti 6 8 Tab. 56 SISP: progetto PASSI, anni Promozione della Salute La promozione della salute è compito istituzionale del SEPS, ma in questa attività sono impegnati anche altri servizi del Dipartimento, in particolare SISP e SIAN, sia in collaborazione col SEPS sia con azioni loro proprie. Per favorire la diffusione uniforme delle attività di promozione della salute in tutto il territorio dell ULSS, è politica del Dipartimento di Prevenzione stipulare accordi di collaborazione con enti istituzionali ed altre organizzazioni presenti sul territorio dell ULSS per la conduzione di queste attività Consulenze/Incontri su progetti e attività (ore) Organizzazione/preparazione/incontri interventi (ore) Allestimento materiale didattico/informativo/valutazione (ore) % di comuni nei quali è presente un progetto di promozione della salute sul totale 97% 54% Tab. 57 SISP: attività di promozione alla salute, anni /62

43 Partecipazione a programmi nazionali e regionali Nel 2013 è proseguita la partecipazione del dipartimento di prevenzione ULSS 9 al programma ministeriale Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari e a quello regionale di Prevenzione precoce e monitoraggio dei comportamenti e delle azioni di prevenzione e promozione della salute nei primi anni di vita. In particolare per questo ultimo progetto si è definita e predisposta per conto della regione la nuova scheda Alcol che è stata quindi inserita nel progetto Genitori +. Durante il 2013 sono stati sempre più approfonditi in modo particolare i temi della promozione dell attività fisica e della sana alimentazione che costituiscono i due principali fattori di rischio con i seguenti progetti: Programmi di promozione dell attività fisica 2013: Progetto Move.it Lasciamo il segno la rete trevigiana per l attività fisica Camminando e Leggendo ricordo I Gruppi di Cammino Il Dipartimento di Prevenzione gestisce l organizzazione generale dei Gruppi mentre due associazioni di promozione sportiva si occupano della conduzione e della gestione economica dell attività Gruppi di cammino attivi Partecipanti Comuni interessati Tab. 58 SISP: attività di promozione dell attività fisica, anni Programmi di Promozione di una sana alimentazione 2013: Salute in mensa (OSRAM), Buon pranzo in mensa (HPH). Mangiar sano in pausa pranzo : Nel 2012, primo anno del progetto sono stati certificati 20 esercizi pubblici. Nel 2013 n. 11 esercizi pubblici. Totale = 31 Promozione della sana alimentazione nelle scuole primarie campionate all interno dell indagine epidemiologica OKkio alla Salute 2012: Sono state interessate 25 scuole primarie del territorio. Nel 2013 non è stata condotta l indagine epidemiologica in quanto a cadenza biennale. Pane Mezzo Sale. Totale = 27 (aggiornato a maggio 2013) Saper cucinare per vivere meglio :I gruppi di cucina sana, sono finalizzati ad aumentare le competenze nell ambito dell applicazione dei principi di una corretta alimentazione nella vita di tutti i giorni, attraverso un percorso teorico e di cucina pratica Gruppi di cucina Partecipanti Comuni interessati Tab. 59 SISP: attività di promozione di una sana alimentazione, anni Promozione della salute a scuola A partire dall anno scolastico è stata integralmente modificata la tipologia di offerta di collaborazione fatta alla scuola, passando dalla tradizionale proposta di pacchetti progettuali con intervento diretto degli Operatori aziendali nelle classi, ad un affiancamento offerto ai Docenti nello 43/62

44 sviluppo da parte degli stessi di unità di apprendimento centrate sulla acquisizione di competenze da parte dei ragazzi relativamente ai vari temi di salute (alimentazione, sessualità, attività motoria, fumo dipendenze - malattie a trasmissione sessuale, integrazione salute mentale, sicurezza). Nel 2013 sono stati avviati i 4 tavoli di lavoro con le scuole che, prevedeva la realizzazione di incontri settimanale, e ha portato alla redazione congiunta del documento di indirizzo concordato anche con l Uffico scoalstico territoriale denominato La carta per una promozione della salute globale orientata alle competenze. Prevenzione patologie fumo correlate Le tre linee di operatività in questo ambito sono quelle previste dalle indicazioni dei piani nazionale e regionale di prevenzione: Prevenzione dell iniziazione al fumo in adolescenza attraverso le attività di peer education nella scuola secondaria di 1 e 2 grado. Realizzazione dei corsi territoriali di 1 livello per la disassuefazione da fumo; in particolare dal 2012 questi corsi vengono organizzati in stretta sinergia con 4 associazioni di volontariato. Prevenzione dei danni da fumo passivo attraverso le attività del programma mamme libere dal fumo. Promozione della lettura Il Dipartimento di Prevenzione promuove la lettura come strumento di salute fin dai primi anni di vita e per la prevenzione del deterioramento cognitivo mediante questi progetti: Nati per Leggere. Book-crossing passalibro: Il Dipartimento riceve i libri da donatori che possono lasciarli in 2 punti di raccolta e successivamente li rilascia in alcuni specifici punti di diffusione. E stata ampliata la collaborazione con L Associazione Volontari Ospedalieri che gestiscono 4 nuovi punti di ditribuzione all interno dell ospedale Libri ricevuti dal Dipartimento Libri rilasciati e raccolti da lettori presso i punti di diffusione Tab. 60 SISP: attività di promozione della lettura, anni Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) Il principale obiettivo dei servizi di prevenzione in ambienti di lavoro è definito dal DPCM 17 dicembre 2007 e prevede l effettuazione di interventi ispettivi almeno nel 5% delle aziende del territorio. Per il 2012, l obiettivo previsto complessivamente per il Veneto era il controllo di aziende; per la ULSS 9 di Treviso di 996 aziende. La Direzione Regionale per la Prevenzione ha autonomamente deciso di mantenere il livello più alto previsto per gli anni precedenti con un numero di ispezioni pari a , di cui 996 per la ULSS 9. Ha inoltre definito un altra serie di indicatori di attività, alcuni dei quali concordati a livello nazionale con il coordinamento tecnico interregionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, che sono riassunti nella seguente tabella. Nella tabella sono riportate le principali attività svolte nel corso del Ad esse si aggiunge l attività di assistenza erogata nel corso delle procedure di vigilanza e mediante lo sportello informativo. 44/62

45 INDICATORE Soglia OBIETTIVO regionale Soglia Obiettivo aziendale Consuntivo 2013 Numero di aziende ispezionate in tutti i comparti produttivi LEA= 5% aziende territorio di cui aziende agricole Numero di cantieri edili ispezionati di cui non a norma Non previsto Numero sopralluoghi effettuati Non previsto Verbali (prescrizioni, disposizioni, sequestri etc.) Non previsto importo per sanzioni ex DLgs 758/94 (Euro) Non previsto importo per sanzioni amministrative Non previsto Piani di lavoro bonifica amianto valutati Non previsto Ore di formazione sulla sicurezza sul lavoro erogate Non previsto numero persone formate Non previsto Pareri Non previsto Indagini per infortunio sul lavoro Non previsto - 37 Indagini per malattia professionale Non previsto - 45 Visite mediche effettuate (ex esposti, visite specialistiche etc.) Non previsto 100% richieste 148 Sviluppo di progetti di prevenzione e promozione della salute Almeno 1-3 Tab. 61 SPISAL: attività per la sicurezza nei luoghi di lavoro, anno Tutti gli obiettivi di attivi fissati dalla Direzione Regionale Prevenzione e/o previsti dal Budget sono stati raggiunti. Nel corso dell anno è stata ulteriormente sviluppata la formazione/aggiornamento del personale su materie giuridiche e tecniche necessarie per l espletamento delle attività d ufficio. E stato costruito un sito telematico contenente materiale informativo per aziende e lavoratori. Nello stesso è poi possibile accedere ad uno sportello informativo, dove possono essere inoltrati i quesiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a cui viene risposto entro 30 giorni. Inoltre nella pagina delle FAQ possono essere reperite le risposte già formulate alle domande più frequenti. Nel corso dell anno sono poi state organizzate due edizioni di corsi per lavoratori autonomi suddivisi per comparto (edilizia, agricoltura e trasporti), per un totale di 7 corsi della durata di 12 ore ciascuno (16 ore per comparto edilizia), con lezioni effettuate dal personale dello SPISAL. 45/62

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47 5. LA GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELL AZIENDA 5.1 SINTESI DEL BILANCIO E RELAZIONE SUL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ECONOMICO-FINANZIARI 5.1.1) Sintesi del Bilancio L obiettivo di equilibrio della gestione è raggiunto, come evidenzia il risultato positivo esposto in Conto Economico. Inoltre risultano perseguiti gli obiettivi sia di contrazione dei costi, posti dalla norma denominata spending review in capo alle P.A., che quelli prefissati dalla Regione Veneto in tema di rispetto dei tetti di spesa su alcune specifiche voci di costo. Altresì è raggiunto l obiettivo posto dal D.Lgs. n. 192 del 09/11/2012 in tema di rispetto dei tempi di pagamento ) Relazione sul grado di raggiungimento degli obiettivi economici I risultati ottenuti rispetto agli obiettivi economico-finanziari assegnati dalla Regione nel 2013, sono rappresentati nella seguente tabella di sintesi. Tab 62 - Monitoraggio degli obiettivi regionali Economico-finanziari al 31/12/2013 Fonte monitoraggio aziendale 47/62

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