Realizzazione di stabilimento di produzione e delle relative opere di urbanizzazione

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1 Realizzazione di stabilimento di produzione e delle relative opere di urbanizzazione COMUNE DI MONTONE Località SANTA MARIA DI SETTE Attività individuata nel punto n C del D.P.R. 151/2011 che comprende anche le attività di cui ai punti n.ri 70.2.C dello stesso documento 1) Generalità La presente relazione è relativa ad un complesso ad uso industriale sito in San Giustino, di proprietà della società SALPA S.A.S.. L'edificio sarà di nuova costruzione con strutture prefabbricate in c.a. precompresso ad eccezione del locale tecnico e cabina elettrica che verranno fatte in muratura. L attività principale, soggetta a controllo di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco, sarà costituita dalla lavorazione di panificati ed affini ed in particolare dalla produzione di biscotti con presenza di bruciatori per forni da biscotti, impianti termici per il riscaldamento alimentati a gas, attività individuate n C del D.P.R. 151/2011 comprenderà anche dei magazzini individuati rispettivamente ai n.ri 70.2.C del suddetto decreto. L edificio si svilupperà principalmente ad un solo piano, con tre campate: 1. al solo piano terra per i compartimenti , senza seminterrati o interrati, quindi : quota dei compartimenti piano dei riferimento del compartimento coincidono e sono a quota zero; 2. al piano terra e primo per il compartimento 6 zona locali tecnici, al piano terreno sarà presente una cabina elettrica debitamente compartimentata REI 120, al piano primo tramite accesso esterno da scala sarà presente una zona destinata ai gruppi termici per il riscaldamento posizionati all aperto coperti da tettoia quota dei compartimenti piano dei riferimento del compartimento coincidono e sono a quota tre metri; quindi l altezza antincendio dell intero complesso sarà pari a tre metri Come dicevamo l edificio si sviluppa in tre campate: e

2 la prima delle quali verrà utilizzata come laboratorio con i forni per la produzione dei biscotti con un compatimento per l area silos (ad una sola altezza) la seconda campata in parte verrà utilizzata a magazzino ( ad una sola altezza). Fuori a questa campata in un compartimento a se stante verranno posizionate sia la cabina elettrica che gli impianti termici a servizio dell opificio ( a doppia altezza, piano terra e primo ). La terza campata avrà un compartimento ad ufficio e laboratorio di analisi dei prodotti sia materie prime che prodotti finiti, un compartimento per la produzione dei croccantini ed un ultimo compartimento con magazzino per materie prime a servizio della produzione di croccantini. Il tutto come evidenziato in tavola 0. Tutte le strutture saranno realizzate in c.a. precompresso prefabbricato ad avranno caratteristiche R 120, ad eccezione dei locali tecnici e cabina enel che però avranno anch esse caratteristiche Rei 120 Lo stabilimento industriale è ubicato nella zona industriale Santa Marie di sette di Montone, è collocato in un lotto rettangolare recintato con rete metallica su tre lati, su un lato sarà delimitato con cancellata metallica e recinto in cemento. L accesso all area avviene dalla suddetta strada tramite un ampio cancello automatico arretrato rispetto al filo stradale stesso. Il fabbricato è accessibile sui quattro lati con automezzi, per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco, in quanto gli accessi hanno i seguenti requisiti minimi: Larghezza: 3.5 metri; - altezza libera: 4 metri; - raggio di svolta: 13 metri; pendenza: non superiore al 10%; - Resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 sull asse anteriore e 12 sull asse posteriore; passo 4 metri).tavola 1 L intero stabilimento viene suddiviso in 6 compartimenti antincendio aventi caratteristiche REI 120 Riassumendo edificio Piano terra n.piani fuori terra n. piani interrati Altezza antincendio Altezza in gronda Accostamento autoscale Lughi sicuri Tipo sicuro 1 campata ,70 si 1 Spazio scoperto esterno alla luogo costruzione Sup luogo sicuro 3,8 ha

3 2 campata ,70 si 1 Spazio scoperto esterno alla costruzione 3 campata ,70 si 1 Spazio scoperto esterno alla costruzione 3,8 ha 3,8 ha 1 campata COMPARTIMENTO: ZONA LAVORAZIONE mq 3206 Detto compartimento ha caratteristiche REI 120 e comunica tramite porte REI normalmente aperte con in compartimento MAGAZZINO e tramite porta REI normalmente chiusa con l area di stoccaggio silos, dove vengono stoccati in degli appositi silos le farine, i cioccolati e le varie materie prime necessarie alla fabbricazione dei biscotti. La zona lavorazione verrà trattato più avanti nella sez. della relazione tecnica relativa all attività normate in quanto nell area laboratorio sono presenti tre forni con dei bruciatori per una potenzialità totale pari a 2850KW e quindi rientra tra le attività al punto 74.3.C DPR 151/2011 Come gli altri compartimenti, sarà dotato di impianto di rilevazione antincendi, allarme incendio, presidi antincendio quali idranti ed estintori, il tutto come meglio evidenziato nella Tav.2. Le uscite di sicurezza n.5 sono sovradimensionate rispetto all affollamento previsto, che sarà inferiore ai 50 addetti. Il percorso di esodo di detto compartimento risulta inferiore a 40 metri. 2 campata COMPARTIMENTO : ZONA MAGAZZINI mq 3187

4 Detto compartimento è costruito con strutture REI 120, è in comunicazione con il compartimento UFFICI tramite zona filtro a prova di fumo e con il compartimento LABORATORIO tramite n.2 portoni REI 120 normalmente aperti. La zona magazzino verrà trattato più avanti nella sez. della relazione tecnica relativa all attività non normate in quanto rientra tra le attività al punto 70.2.C DPR 151/2011 Come gli altri compartimenti, sarà dotato di impianto di rilevazione antincendi, allarme incendio, presidi antincendio quali idranti ed estintori, il tutto come meglio evidenziato nella Tav.2. Le uscite di sicurezza n.3 sono sovradimensionate rispetto all affollamento previsto, che sarà inferiore ai 3-5 addetti. Il percorso di esodo di detto compartimento risulta inferiore a 60 metri. 3 campata COMPARTIMENTO ANTINCENDIO : ZONA UFFICI mq 600 Detto compartimento ha caratteristiche REI 120 e comunica tramite filtro di tipo protetto con il magazzino e il laboratorio croccantini. La zona uffici si sviluppa al piano terra, ed è strettamente funzionale alla zona lavorazioni, saranno presenti gli uffici, un area archivio, una zona di reception, una zona laboratorio dove i prodotti realizzati verranno analizzati prima di essere messi in commercio, come verranno analizzate le materie prime utilizzate per la realizzazione del prodotto. Sarà altresì presente una piccola sala riunioni, dei servizi igienici, una zona pausa e ripostigli oltre che spogliatoi degli operai distinti per genere. Dagli spogliatoi gli operai, attraversando uno spazio filtro a prova di fumo composto da pareti antincendio con camino sempre aperto di superficie pari a 0,1mq raggiungono l area magazzino e da qua, tramite portone REI scorrevole normalmente aperto raggiungono l area lavorazione biscotti, dove sono installati i tre forni in linea e l area lavorazione croccantini. Detto compartimento, come gli altri, sarà dotato di impianto di rilevazione antincendi, allarme incendio, presidi antincendio quali idranti a copertura del solo piano terra ed estintori, il tutto come meglio evidenziato nella Tav.2.

5 Le uscite di sicurezza n.3 sono sovradimensionati rispetto all affollamento previsto, che sarà inferiore ai 30 addetti. Il percorso di esodo di detto compartimento risulta inferiore a 40 metri. COMPARTIMENTO ANTINCENDIO : ZONA LAVORAZIONE CROCCANTINI mq 470 Detto compartimento ha caratteristiche REI 120 e comunica tramite porte REI normalmente aperte con in compartimento MAGAZZINO e tramite uno spazio filtro a prova di fumo con l area uffici. La zona lavorazione croccantini si sviluppa al piano terra. Detto compartimento, come gli altri, sarà dotato di impianto di rilevazione antincendi, allarme incendio, presidi antincendio quali idranti a copertura del solo piano terra ed estintori, il tutto come meglio evidenziato nella Tav.2. Le uscite di sicurezza n.2 sono di tipo indiretto, cioè attraversano altri compartimenti per raggiungere il luogo sicuro, individuato nell area esterna del fabbricato e sono sovradimensionati rispetto all affollamento previsto, che sarà inferiore ai 5 addetti. Il percorso di esodo di detto compartimento risulta inferiore a 40 metri. COMPARTIMENTO ANTINCENDIO : ZONA MAGAZZINO CROCCANTINI mq 560 Detto compartimento ha caratteristiche REI 120 e comunica tramite porte REI normalmente aperte con in compartimento MAGAZZINO. La zona magazzino croccantini si sviluppa al piano terra. Detto compartimento, come gli altri, sarà dotato di impianto di rilevazione antincendi, allarme incendio, presidi antincendio quali idranti a copertura del solo piano terra ed estintori, il tutto come meglio evidenziato nella Tav.2. Le uscite di sicurezza n.2 sono una direttamente verso luogo sicuro e l altra di tipo indiretto, cioè attraversano altri compartimenti per raggiungere il luogo sicuro, individuato nell area esterna del fabbricato e sono sovradimensionati rispetto all affollamento previsto, che sarà inferiore ai 5 addetti. Il percorso di esodo di detto compartimento risulta inferiore a 60 metri.

6 Sarà inoltre presente nell edificio oltre alla zona silos e alla zona carica muletti, non compartimentate ed esterne al fabbricato e un compartimento locali tecnici con cabine di trasformazione entrambe compartimentate REI 120 e area tecnica posta al piano primo dove verranno alloggiati i generatori di calore per l impianto di riscaldamento. Il tutto come meglio specificato nella tavola 0 La progettazione di detti impianti specifici verranno redatti dal P.I. Sergio Valenti per la parte elettrica, e per la parte tecnica dall Ing. Silvia Dini. Come previsto dal D.M. 07 agosto 2012, la presente relazione viene suddivisa in una prima parte, "Attività regolate da specifiche norme di prevenzione incendi", in cui viene dimostrata l'osservanza delle specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi ed una seconda parte, "Attività non regolate da specifiche norme di prevenzione incendi", nella quale viene dimostrato l'osservanza dei criteri generali di sicurezza antincendio tramite l'individuazione dei pericoli d'incendio, la valutazione dei rischi connessi e la descrizione delle misure di prevenzione e protezione antincendio da attivare per ridurre i rischi. Ai soli fini della prevenzione incendi, vengono individuate le suddette attività: -regolate da specifiche norme: ATTIVITA' N 74.3.C: Centrale Termica con impianto termico alimentato da combustibile gassoso (metano) avente una potenzialità di 2850 KW al piano terra -non regolate da specifiche norme, anche se presenti delle linee guida da parte del corpo nazionale dei VVF: ATTIVITÀ 70.2.C: Locali adibiti a depositi con quantitativi di merci e materiali combustibili superiori complessivamente a 5000 kg, di superficie lorda superiore a 3000 mq.

7 PARTE I (ATTIVITA' REGOLATE DA SPECIFICHE NORME DI PREVENZIONE INCENDI) 2) - ATTIVITA' N 74.3.C D.P.R. 151/2011 E SUCC. MOD.: Impianti per la produzione di calore con potenzialità superiore a kcal/h Questa attività viene svolta al terra, nella prima campata del nuovo stabilimento avente struttura in c.a. prefabbricate; nella parte destinata a laboratorio. Qui si svolge la lavorazione di panificati ed affini ed in particolare si producono biscotti. Nel ciclo produttivo dei biscotti sono impiegati due forni lineari ad avanzamento automatico a nastro trasportatore. Questi forni sono dotati, complessivamente di sette bruciatori ( un forno da bruciatori eda circa 450 Kw di potenza l uno, e l altro forno da 3 bruciatori di circa 350 Kw di potenza l uno ) della capacità termica massima complessiva pari a KW. Nei due forni lineari, che lavorano a ciclo alternato viene introdotto l impasto, dopo essere stato formato, nella zona adibita all impasto. All uscita del forno quattro-otto addetti si occupano di prelevare il prodotto per poi collocarlo nel laboratorio a fianco dei forni per farlo raffreddare lentamente, in modo da evitare la rottura dello stesso. Questa fase di raffreddamento è molto importante nella lavorazione del biscotto stesso, ed è per far avvenire al meglio questo procedimento l ambiente è stato opportunamente riscaldato (vedi progetto impianto termico redatto Dott. Ing. Dini Silvia). I generatori dell impianto di riscaldamento aventi potenzialità inferiore a 350 kw verranno posti in copertura all aperto. Il D.M. del 12/4/96 con successive modifiche ed integrazioni inquadra l attività svolta all interno degli ambienti di detto compartimento come locali per forni da pane imponendo per gli stessi un grado di compartimentazione non inferiore a REI 60. Nonostante l esiguo carico di incendio, si è comunque ritenuto opportuno realizzare una compartimentazione attraverso strutture di separazione orizzontali e verticali con caratteristiche REI 120 sia

8 dagli uffici che dal magazzino sottostante, così come le strutture orizzontali e verticali avranno caratteristiche R 120. Al locale laboratorio si accede direttamente dall esterno e dall interno tramite la zona magazzino2 ad esso direttamente collegato, tramite due portoni Rei 120 scorrevoli normalmente aperti che solo in caso di incendio verranno automaticamente chiusi tramite lo sgancio del magnete-termo. La sommatoria delle superfici di aerazione permanente e naturale, di cui sarà dotato il locale sarà pari al prodotto della potenzialità termica totale dei bruciatori per 10 (essendo il locale fuori terra) e quindi non inferiore a cmq.le aperture saranno realizzate sì da evitare l eventuale formazione di sacche di gas, a tale riguardo si sono posti nella sommità del tetto 7 camini di sezione circolare del diametro di 500 mm con un altezza grigliata del camino pari a 30 cm, permanentemente aperti, ottenendo così una superficie di aerazione permanente di 2*0.25*3.1415*0.3*7= 3,3 Mq=33000cmq. Per quello che riguarda le tubazioni di trasporto del gas interne al fabbricato saranno realizzate con tubi in acciaio non interrati, aventi dimensioni non inferiori a quelle indicate nella norma UNI Le giunzioni saranno realizzate con filettature e nastri di tetrafluoroetilene; tutti i raccordi ed i pezzi speciali sono realizzati in acciaio con estremità filettate. Le valvole saranno facilmente manovrabili, di facile manutenzione con possibilità di rivelare agevolmente le posizioni di chiusura ed apertura. Esse sono in acciaio con sezione libera di passaggio non minore del 75 % di quella del tubo. Le tubazioni interne, in vista sono collocate in modo da non subire urti; non sono usate come dispersori e non sono collocate in canne fumarie od in cunicoli.all interno dei locali le tubazioni non hanno prese libere. All esterno del locale, in posizione visibile, segnalata e facilmente accessibile, è installata una valvola manuale di intercettazione a chiusura rapida per rotazione di 90. Inoltre all interno del locale, nelle tubazioni di adduzione del gas, verranno inserite delle elettrovalvole di sicurezza che saranno collegate a dei rilevatori di incendio, in modo da chiudere istantaneamente l erogazione del gas nella zona interessata da eventuale pericolo di incendio.

9 Le tubazioni esterne in vista sono adeguatamente ancorate e sono contraddistinte dal colore giallo continuo. Nel tratto interrato le tubazioni saranno protette contro la corrosione e comunque le modalità di posa saranno conformi a quanto prescritto al punto del D.M. 12/04/1996. Il contatore del gas è installato all esterno in una nicchia aerata posta lungo la recinzione dello stabilimento. L intero impianto di adduzione del gas sarà sottoposto ad una prova di tenuta con le modalità previste al punto 5.6 del D.M. 12/04/1996 ed al termine sarà redatto il relativo certificato di collaudo; si provvederà alla manutenzione annuale ed alle verifiche periodiche che verranno riportate nel libretto di centrale ove comparirà anche il nominativo del responsabile dell esercizio e della manutenzione. Nel compartimento sono presenti dagli 8 ai 16 addetti alla raccolta ed all imbustamento dei biscotti di cui uno con ulteriore mansione di trasportare il prodotto, con transpallet manuali nel magazzino limitrofo ed n.2 impastatori. Considerando anche la contemporaneità di tutti gli addetti, nel locale possono essere presenti circa persone, quindi si provvederà a realizzare tre porte in materiale incombustibile di larghezza non inferiore a 80 cm, avente una capacità di esodo pari a 50 persone ciascuna per un totale di 150 persone ( molto al di sopra dell affollamento previsto tutte e tre dotate di maniglioni antipanico, con apertura nel senso dell esodo. I percorsi verso le uscite da qualsiasi punto del locale sono inferiori a 60 metri. I locali verranno dotati di un sistema di lampade di emergenza e di sicurezza tale da garantire illuminazione adeguata ai percorsi di esodo. Inoltre tutto il reparto Laboratorio verrà dotato di sistemi di rilevazione incendio (in collegamento con le elettrovalvole di intercettazione combustibile, come sopra accennato), rilevazione di fumo /o calore a seconda del reparto e delle necessità, il tutto verrà meglio illustrato nello specifico progetto che verrà redatto dal P.I. Sergio Valenti.

10 Il laboratorio verrà altresì dotato di evacuatori d fumo e calore ( dimensionati secondo la norma uni ) posizionati e dimensionati come indicato nella tav.3. Di seguito SI RIPORTA LA RELAZIONE TECNICA SIA DEI FORNI CHE DELL IMPIANTO DI RISCALDAMENTO CHE DIMOSTRA LA RISPONDENZA DEI PUNTI DEL DM. 12/04/1996 COSI COME COMPILATA ON LINE TRAMITE IL SITO UFFICIALE vigilfuoco.it RELAZIONE TECNICA ANTINCENDIO Progetto ai fini della prevenzione incendi Attività soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.M. 16 febbraio 1982 (G.U n. 98) e successive variazioni ed integrazioni ed individuata al punto n. 74: Impianto per la produzione di calore, alimentato a combustibile solido, liquidi o gassoso con potenzialità superiore a 116 KW Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. (D.M. Int. 12 aprile Suppl. Ord. alla G.U , n. 103) Anagrafica Compilatore: Denominazione / Ragione Sociale: SALPA S.A.S. Nominativo Compilatore: DINI SILVIA Ordine/Collegio Provinciale: INGEGNERI DI PERUGIA Numero Progressivo di Iscrizione: A2158 Descrizione Attività: LATTIVITA PRINCIPALE SVOLTA E QUELLA DI PRODUZIONE DI BISCOTTI CON LA PRESENZA DI FORNI AVENTI CAPACITA TOTALI SUPERIORI ALLE 350 KW, INOLTRE NELLO STABILIMENTO VI SONO DELLE ATTIVITA SECONDARIE CHE RIGUARDANO LO STOCCAGGIO DEI PRODOTTI PRIMARI, QUALI POLVERI DI CACAO,ZUCCHERI E MATERIE AFFINI, OLTRE CHE DEI PRODOTTI FINITI. Ubicazione Attivita : Localita: MONTONE Via: ZONA INDISTRIALE SANTA MARIA DI SETTE Civico: SN Altre attività a rischio specifico presenti nell insediamento: 70.2.C Locali adibiti a depositi con quantitativi di merci e materiali combustibili superiori complessivamente a 5000 kg, di superficie lorda superiore a 3000 mq.; 74.3.C Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 700 kw

11 1. IDENTIFICAZIONE- ZONA PRODUZIONE FORNI DA BISCOTTI 1.0. POTENZIALITA SCHEDA N X Con potenzialità complessiva : KW superiore a 350KW 1.1. TIPO DI INTERVENTO. SCHEDA N X Nuovo Impianto 1.2. TIPO COMBUSTIBILE UTILIZZATO. SCHEDA N X Gas a densità relativa <0,8 (metano) 1.3. DESTINAZIONE DELL IMPIANTO SCHEDA N X Forni da pane e altri laboratori artigiani; LUOGO DI INSTALLAZIONE SCHEDA N X In fabbricati destinati anche ad altro uso o in locali inseriti nella volumetria del fabbricato servito SCHEDA N X In locale destinato esclusivamente all impianto termico, inserito nella volumetria del fabbricato servito TITOLO II INSTALLAZIONE ALL' APERTO 2 X Punto non pertinente. TITOLO III INSTALLAZIONE IN LOCALI ESTERNI SCHEDA III 2 X Punto non pertinente. TITOLO IV INSTALLAZIONE IN FABBRICATI DESTINATI ANCHE AD ALTRO USO O IN LOCALI INSERITI NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO SCHEDA N. 4 1 X 4.1. DISPOSIZIONI COMUNI UBICAZIONE SCHEDA N X Fuori terra, in quanto il piano di calpestio è a quota 0.0 m rispetto al piano di riferimento e, pertanto, a quota non inferiore a quella del piano di riferimento; Il locale di installazione dell impianto avrà un perimetro pari a m. L attestazione del locale soddisferà i seguenti requisiti: SCHEDA N X Almeno una parete del locale, di lunghezza non inferiore al 15% del perimetro del locale stesso, e precisamente pari a m 155.0, sarà confinante con spazio scoperto. 5 X Il locale ha la copertura che si può considerare parete esterna in quanto confinante con spazio scoperto e di superficie non inferiore al 50% della superficie in pianta del locale stesso e precisamente di mq su mq di locale APERTURE DI AERAZIONE. Le aperture di aerazione avranno le seguenti caratteristiche: SCHEDA A. 1 X Il locale sarà dotato di una o più aperture permanenti di aerazione realizzate su pareti esterne, come sopra descritte nella SCHEDA N

12 Le aperture saranno protette con grigliati metallici, reti e/o alette antipioggia che non ridurranno la superficie netta di aerazione. Le aperture saranno realizzate e collocate in modo da evitare la formazione di sacche di gas, indipendentemente dalla conformazione della copertura. Ai fini della realizzazione delle aperture di areazione la copertura: SCHEDA B. 2 X Sarà considerata parete esterna in quanto confinante con spazio scoperto, di superficie non inferiore al 50% della superficie in pianta del locale destinato PER FORNI DA PANE, LAVAGGIO BIANCHERIA, ALTRI LABORATORI ARTIGIANI E STERILIZZAZIONE Le superfici libere minime, in funzione della portata termica complessiva, non saranno inferiori a: SCHEDA X Locale fuori terra. S = cmq >= Q x 10 = cmq min. cmq per gas metano - min. cmq per GPL In ogni caso ciascuna apertura avrà una superficie netta non inferiore a 100 cmq Limitazioni delle aperture di aerazione per gli apparecchi alimentati con gas a densità maggiore di 0,8. SCHEDA X Non sono necessarie limitazioni delle aperture di aerazione in quanto il gas utilizzato ha una densità, rispetto all'aria, inferiore a DISPOSIZIONE DEGLI APPARECCHI ALL INTERNO DEI LOCALI. Le distanze tra un qualsiasi punto esterno degli apparecchi e le pareti verticali e orizzontali del locale, nonché le distanze fra gli apparecchi installati nello stesso locale devono permettere l accessibilità agli organi di regolazione, sicurezza e controllo nonché la manutenzione ordinaria LOCALI DI INSTALLAZIONE DI APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE SCHEDA X PUNTO NON PERTINENTE LOCALI PER FORNI DA PANE, LAVAGGIO BIANCHERIA, ALTRI LABORATORI ARTIGIANI E DI STERILIZZAZIONE. SCHEDA X Gli apparecchi saranno installati in locali in cui si svolgono le lavorazioni CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE. Le strutture portanti devono possedere i requisiti di resistenza al fuoco non inferiore a R 60, quelle di separazione da altri ambienti non inferiore a REI ACCESSI E COMUNICAZIONI. L'accesso al locale avverrà da: SCHEDA N X Da uno o più locali attigui, purché pertinenti l'attività stessa, tramite porte larghe almeno 0,9 m, di resistenza al fuoco non inferiore a EI LOCALI DI INSTALLAZIONE DI IMPIANTI CUCINA E LAVAGGIO STOVIGLIE. SCHEDA X PUNTO NON PERTINENTE LOCALI DI INSTALLAZIONE DI GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO. SCHEDA X PUNTO NON PERTINENTE.

13 4.6. LOCALI DI INSTALLAZIONE DI MODULI A TUBI RADIANTI. SCHEDA X PUNTO NON PERTINENTE INSTALLAZIONE ALL INTERNO DELLE SERRE. SCHEDA X PUNTO NON PERTINENTE LOCALI DI INSTALLAIONE DI NASTRI RADIANTI. SCHEDA IDENTIFICAZIONE ZONA LOCALE TECNICO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO 1.0. POTENZIALITA SCHEDA N X Con potenzialità complessiva KW fino a 350KW 1.1. TIPO DI INTERVENTO. SCHEDA N X Nuovo Impianto 1.2. TIPO COMBUSTIBILE UTILIZZATO. SCHEDA N X Gas a densità relativa <0,8 (metano) 1.3. DESTINAZIONE DELL IMPIANTO SCHEDA N X Climatizzazione di edifici e ambienti; LUOGO DI INSTALLAZIONE SCHEDA N X All aperto; SCHEDA N X In locale destinato esclusivamente all impianto termico, inserito nella volumetria del fabbricato servito TITOLO II INSTALLAZIONE ALL' APERTO 1 X 2.1. DISPOSIZIONI COMUNI. Gli apparecchi, installati all'aperto, saranno costruiti per tale tipo di installazione. SCHEDA N. 2.1 Installazione in adiacenza alle pareti dell'edificio servito. 2 X Gli apparecchi disteranno non meno di 0,6 m dalle pareti degli edifici DISPOSIZIONI PARTICOLARI SCHEDA N X Punto non pertinente. TITOLO III INSTALLAZIONE IN LOCALI ESTERNI SCHEDA III 2 X Punto non pertinente. TITOLO IV INSTALLAZIONE IN FABBRICATI DESTINATI ANCHE AD ALTRO USO O IN LOCALI INSERITI NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO SCHEDA N. 4 2 X PUNTO NON PERTINENTE. ZONA LAVORAZIONI ( FORNI PER LA PRODUZIONE DI BISCOTTI), ZONA LOCALE TECNICO (IMPIANTI DI RISCALDAMENTO) TITOLO V - IMPIANTO INTERNO DI ADDUZIONE DEL GAS GENERALITA Il dimensionamento delle tubazioni e degli eventuali riduttori di pressione sarà tale da garantire il corretto funzionamento degli apparecchi di utilizzazione. L'impianto interno ed i materiali impiegati saranno inoltre conformi alla legislazione tecnica vigente.

14 5.2 MATERIALI DELLE TUBAZIONI Saranno utilizzati esclusivamente tubi idonei, ovvero rispondenti alle seguenti caratteristiche: SCHEDA X TUBI DI ACCIAIO Fuori terra:i tubi di acciaio potranno essere senza saldatura oppure con saldatura longitudinale e avrannocaratteristiche qualitative e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI Interrati: I tubi in acciaio con saldatura longitudinale avranno caratteristiche qualitative e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI X TUBI DI RAME Fuori terra: I tubi di rame, da utilizzare esclusivamente per le condotte del gas della VII specie (pressione di esercizio non superiore a 0,04 bar) avranno caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle indicate dalla norma UNI 6507, serie B Interrati: I tubi di rame, da utilizzare esclusivamente per le condotte del gas della VII specie (pressione di esercizio non superiore a 0,04 bar) avranno caratteristiche qualitative e dimensionali non minori diquelle indicate dalla norma UNI 6507, serie B. Lo spessore non sarà minore di mm 2,0 3 X TUBI DI POLIETILENE Interrati: I tubi di polietilene avranno caratteristiche qualitative e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI ISO 4437 serie S8 Spessore min. 3 mm 5.3. GIUNZIONI, RACCORDI E PEZZI SPECIALI, VALVOLE Le giunzioni, i raccordi e le valvole avranno le seguenti caratteristiche di base: SCHEDA X TUBAZIONE DI ACCIAIO a) L'impiego di giunti a tre pezzi sarà eseguito esclusivamente per il collegamento iniziale e finale dell'impianto interno. b) Le giunzioni dei tubi di acciaio saranno realizzate mediante raccordi con filettature o a mezzo saldatura di testa per fusione o a mezzo di raccordi flangiati. c) Nell'utilizzo di raccordi con filettatura si impiegheranno mezzi di tenuta idonei quali la canapa con mastici adatti (tranne per il gas con densità maggiore di 0,8), nastro di tetrafluoroetilene, mastici idonei per lo specifico gas. Non saranno utilizzati biacca, minio o altri materiali simili.d) Tutti i raccordi ed i pezzi speciali saranno realizzati di acciaio oppure di ghisa malleabile; quelli di acciaio con estremità filettate o saldate, quelli di ghisa malleabile con estremità unicamente filettate; e) Le valvole saranno di facile manovrabilità e manutenzione e con possibilità di rilevare facilmente le posizioni di aperto e di chiuso. Saranno di acciaio, di ottone o di ghisa sferoidale con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella del tubo sul quale verranno inserite. Non sarà utilizzata la ghisa sferoidale nel caso di gas con densità maggiore di 0,8. 2 X TUBAZIONE DI RAME a) Le giunzioni dei tubi di rame saranno realizzate mediante brasatura capillare forte. b) I collegamenti mediante raccordi metallici a serraggio meccanico saranno utilizzati unicamente per le installazioni fuori terra e a vista o ispezionabili. Non si impiegheranno raccordi meccanici con elementi di materiale non metallico. I raccordi ed i pezzi speciali saranno di rame, di ottone o di bronzo. Le giunzioni miste, tubo di rame con tubo di acciaio, saranno realizzate mediante brasatura forte o raccordi filettati. c) Non si utilizzeranno giunti misti all'interno degli edifici, ad eccezione del collegamento della tubazione in rame con l'apparecchio utilizzatore. 3 X TUBAZIONE DI POLIETILENE

15 a) I raccordi ed i pezzi speciali saranno realizzati in polietilene. Le giunzioni saranno realizzate mediante saldatura di testa per fusione a mezzo d elementi riscaldanti o mediante saldatura per elettrofusione o saldatura mediante appositi raccordi elettrosaldabili. b) Le giunzioni miste, tubo di polietilene con tubo metallico, saranno realizzate mediante raccordi speciali (giunti di transizione) polietilenemetallo idonei per saldatura o raccordi metallici filettati o saldati oppure si utilizzeranno direttamente le giunzioni flangiate. c) Le valvole per i tubi di polietilene saranno, oltre che dello stesso polietilene, anche con il corpo di acciaio, sempre con le medesime caratteristiche di cui al punto 5.3.1, lettera e) del D.M. 12/04/ POSA IN OPERA PERCORSO DELLE TUBAZIONI Il percorso tra punto di consegna ed apparecchi utilizzatori sarà il più breve possibile e sarà del tipo indicato sotto: SCHEDA TUBAZIONI ALL'ESTERNO 5 X All esterno del fabbricato servito Tratti interrati e in parte a vista e/o in canaletta SCHEDA N TUBAZIONI ALL INTERNO 2 X Attraversamenti all'interno del fabbricato servito In guaina d'acciaio per gli attraversamenti di androni permanentemente aerati, di intercapedini, di locali non destinati a civile abitazione, di attività non soggette al controllo dei Vigili del fuoco. Il percorso sarà in ogni caso ispezionabile. 1 X Nel locale d installazione degli apparecchi il percorso delle tubazioni sarà realizzato in vista. 2 X Per le installazioni dell impianto, a servizio di locali o edifici adibiti ad attività industriali, si applicheranno le disposizioni previste dal D.M. 24novembre GENERALITA 1. Le tubazioni saranno protette contro la corrosione e collocate in modo tale da non subire danneggiamenti dovuti ad urti; 2. sarà vietato l'uso delle tubazioni del gas come dispersosi, conduttori di terra o conduttori di protezione di impianti e apparecchiatura elettriche, telefono compreso; 3. sarà vietata la collocazione delle tubazioni nelle canne fumarie, nei vani e cunicoli destinati a contenere servizi elettrici, telefonici, ascensori o per lo scarico delle immondizie; 4. eventuali riduttori di pressione o prese libere dell'impianto interno saranno collocati all'esterno degli edifici o, nel caso delle prese libere, anche all'interno dei locali, se destinati esclusivamente all'installazione degli apparecchi. Queste saranno chiuse o con tappi filettati o con sistemi equivalenti; 5. sarà vietato l'utilizzo di tubi, rubinetti, accessori, ecc., rimossi da altro impianto già funzionante; 6. all'esterno dei locali di installazione degli apparecchi sarà installata, sulla tubazione di adduzione del gas in posizione visibile e facilmente raggiungibile, una valvola dì intercettazione manuale con manovra a chiusura rapida per rotazione di 90 ed arresti di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di tutto chiuso; 7. per il collegamento dell'impianto interno finale, e iniziale (se alimentato tramite contatore), saranno utilizzati tubi metallici flessibili continui; 8. nell'attraversamento di muri la tubazione non presenterà giunzioni o saldature e sarà protetta da guaina murata con malta di cemento. Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, l'intercapedine fra guaina e tubazione gas sarà sigillata con materiali adatti in corrispondenza della parte interna del locale, assicurando comunque il deflusso del gas proveniente da eventuali fughe mediante almeno uno sfiato verso l'esterno; 9. sarà vietato l'attraversamento di giunti sismici; 10. le condotte, comunque installate, disteranno almeno 2 cm dal rivestimento della parete o dal filo esterno del solaio; 11. fra le condotte ed i cavi o tubi di altri servizi sarà adottata una distanza minima di 10 cm; nel caso di incrocio, quando tale distanza minima non possa essere rispettata, sarà comunque evitato il contatto diretto interponendo opportuni setti separatori con adeguate caratteristiche di rigidità dielettrica e di resistenza meccanica; qualora, nell'incrocio, il tubo del gas sia sottostante a quello dell'acqua, esso sarà protetto con opportuna guaina impermeabile in materiale incombustibile o non propagante la fiamma.

16 MODALITA DI POSA IN OPERA ALL ESTERNO DEL FABBRICATO SERVITO POSA IN OPERA INTERRATA. a) tutti i tratti interrati delle tubazioni metalliche saranno provvisti di un adeguato rivestimento protettivo contro la corrosione ed isolati, mediante giunti dielettrici, da collocarsi fuori terra, nelle immediate prossimità delle risalite della tubazione; b) le tubazioni saranno posate su un letto di sabbia lavata, di spessore minimo 100 mm, e ricoperte, per altri 100 mm, di sabbia dello stesso tipo. Per le tubazioni in polietilene sarà prevista, a circa 300 mm sopra la tubazione, la sistemazione di nastri di segnalazione; c) l'interramento della tubazione, misurato fra la generatrice superiore del tubo ed il livello del terreno, sarà almeno pari a 600 mm. Nei casi in cui tale profondità non potrà essere rispettata si prevederà una protezione della tubazione con tubi di acciaio, piastre di calcestruzzo o con uno strato di mattoni pieni; d) le tubazioni interrate in polietilene saranno collegate alle tubazioni metalliche prima della fuoriuscita dal terreno e prima del loro ingresso nel fabbricato; e) le tubazioni metalliche interrate saranno protette con rivestimento esterno pesante, di tipo bituminoso oppure di materiali plastici, e saranno posate ad una distanza reciproca non minore del massimo diametro esterno delle tubazioni (ivi compresi gli spessori delle eventuali guaine). Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi tra i tubi del gas e altre canalizzazioni preesistenti, la distanza minima, misurata fra le due superfici affacciate, sarà tale da consentire gli eventuali interventi di manutenzione su entrambi i servizi POSA IN OPERA IN VISTA 1) Le tubazioni installate in vista saranno adeguatamente ancorate per evitare scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni. Esse saranno collocate in posizione tale da impedire urti e danneggiamenti e ove necessario, adeguatamente protette. 2) Le tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 saranno contraddistinte con il colore giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1m l'una dall'altra. Le altre tubazioni di gas saranno contraddistinte con il colore giallo, a bande alternate da 20 cm di colore arancione. All'interno dei locali serviti dagli apparecchi le tubazioni non presenteranno giunti meccanici POSA IN OPERA IN CANALETTA Le canalette saranno: - ricavate nell'estradosso delle pareti; - rese stagne verso l'interno delle pareti nelle quali sono ricavate mediante idonea rinzaffatura di malta di cemento; - dotate di almeno due aperture di ventilazione verso l'esterno di almeno 100 cm2 cadauna, poste nella parte alta e nella parte bassa della canaletta, nel caso siano chiuse. L'apertura alla quota più bassa sarà provvista di rete tagliafiamma e, nel caso di gas con densità superiore a 0,8, sarà ubicata a quota superiore del piano di campagna; - ad esclusivo servizio dell'impianto; MODALITA DI POSA IN OPERA ALL INTERNO DEI FABBRICATI POSA IN OPERA IN APPOSITI ALLOGGIAMENTI L'installazione in appositi alloggiamenti sarà realizzata alle seguenti condizioni: - gli alloggiamenti saranno realizzati in materiale incombustibile, di resistenza al fuoco pari a quella richiesta per le pareti del locale o del compartimento attraversato ed in ogni caso non inferiore a REI 30; - le canalizzazioni non presenteranno giunti meccanici all'interno degli alloggiamenti non ispezionabili; - le pareti degli alloggiamenti saranno impermeabili ai gas; - saranno ad esclusivo servizio dell'impianto interno. - gli alloggiamenti saranno permanentemente aerati verso l'esterno con apertura alle due estremità; l'apertura di aerazione alla quota più bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma e, nel caso di gas con densità maggiore di 0,8, sarà ubicata a quota superiore al piano di campagna, ad una distanza misurata orizzontalmente di almeno 10 metri da altre aperture alla stessa quota o quota inferiore POSA IN OPERA IN GUAINA Le guaine saranno: - in vista; - di acciaio di spessore minimo di 2 mm e di diametro superiore di almeno 2 cm a quello della tubazione del gas; - dotate di almeno uno sfiato verso l'esterno. Nel caso una estremità della guaina si attesterà verso l'interno, questa sarà resa stagna verso l'interno tramite sigillatura in materiale incombustibile;

17 - le tubazioni non presenteranno giunti meccanici all'interno delle guaine; - saranno utilizzate guaine metalliche o di plastica, non propagante la fiamma, nell'attraversamento di muri o solai esterni. Nell'attraversamento di elementi portanti orizzontali, il tubo sarà protetto da una guaina sporgente almeno 20 mm dal pavimento e l'intercapedine fra il tubo e il tubo guaina sarà sigillata con materiali adatti (ad esempio asfalto, cemento plastico e simili). E' vietato l'impiego di gesso. Nel caso di androni fuori terra e non sovrastanti piani cantinati si potrà prevedere posa in opera delle tubazioni sotto pavimento, protette da guaina corredata di sfiati alle estremità verso l'esterno. Nel caso di intercapedini superiormente ventilate ed attestate su spazio scoperto e tubazioni realizzate in acciaio con giunzioni saldate non sarà prevista posa in opera in guaina GRUPPO DI MISURAZIONE. Il contatore del gas sarà installato: SCHEDA N X All'esterno in nicchia aerata 5.6. PROVA DI TENUTA DEL'IMPIANTO INTERNO La prova di tenuta sarà eseguita prima di mettere in servizio l'impianto interno, e di collegarlo al punto di consegna e agli apparecchi. Se qualche parte dell'impianto sarà non in vista, la prova di tenuta dovrà precedere la copertura della tubazione. La prova dei tronchi in guaina contenenti giunzioni saldate sarà eseguita prima del collegamento alle condotte di impianto. La prova sarà effettuata adottando gli accorgimenti necessari per l'esecuzione in condizioni di sicurezza e con le seguenti modalità: 1. si tappano provvisoriamente tutti i raccordi di collegamento agli apparecchi e al contatore; 2. si immette nell'impianto aria od altro gas inerte, fino a che sia raggiunta una pressione pari a: - impianti di 6a specie: 1 bar; - impianti di 7a specie: 0,1 bar (tubazioni non internate), 1 bar (tubazioni interrate); 3. dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione (comunque non minore di 15 min.), si effettua una prima lettura della pressione, mediante un manometro ad acqua od apparecchio equivalente, di idonea sensibilità minima; 4. la prova deve avere la durata di: - 24 ore per tubazioni interrate di 6a specie; - 4 ore per tubazioni non interrate di 6a specie; - 30 min. per tubazioni di 7a specie. Al termine della prova non devono verificarsi cadute di pressione rispetto alla lettura iniziale; 5. se si verificassero delle perdite, queste devono essere ricercate con l'ausilio di soluzione saponosa o prodotto equivalente ed eliminate; le parti difettose devono essere sostituite e le guarnizioni rifatte. E' vietato riparare dette parti con mastici, ovvero cianfrinarle. Eliminate le perdite, occorre eseguire di nuovo la prova di tenuta dell'impianto; 6. la prova è considerata favorevole quando non si verifichino cadute di pressione. Per ogni prova a pressione deve essere redatto relativo verbale di collaudo. TITOLO VI - DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI 6.1. IMPIANTO ELETTRICO L'impianto elettrico sarà realizzato in conformità alla legge n. 186 del 1 marzo 1968 e tale conformità sarà attestata secondo le procedure previste dal Decreto nr. 37 del 22 gennaio X L'interruttore generale nei locali di cui al punto 4.2., per lo sgancio dell energia elettrica, sarà installato all'esterno dei locali in posizione segnalata e accessibile MEZZI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI. In ogni locale, e comunque in prossimità di ciascun apparecchio, sarà installato un estintore di classe 21A 89BC, per un totale di N. 7.0 estintori. I mezzi di estinzione degli incendi devono essere idonei alle lavorazioni o ai materiali in deposito nei locali ove questi sono consentiti SEGNALETICA DI SICUREZZA. La segnaletica di sicurezza richiamerà l'attenzione sui divieti e sulle limitazioni imposti e segnalerà la posizione della valvola esterna di intercettazione generale

18 del gas e dell'interruttore elettrico generale ESERCIZIO E MANUTENZIONE. 1. Per l impianto in questione sussisteranno gli obblighi di cui all'art. 11 del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 (S.O.G.U. n. 242 del 14 ottobre 1993). 2. Nei locali di cui al punto 4.2 del D.M. 12/04/1996 sarà vietato depositare ed utilizzare sostanze infiammabili o tossiche e materiali non attinenti all'impianto e saranno adottate adeguate precauzioni affinché, durante qualunque tipo di lavoro, l'eventuale uso di fiamme libere non costituisca fonte di innesco.

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