IMPIANTI AD OSSIGENO PURO TRATTAMENTO LIQUAMI SPECIALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IMPIANTI AD OSSIGENO PURO TRATTAMENTO LIQUAMI SPECIALI"

Transcript

1 IMPIANTI AD OSSIGENO PURO TRATTAMENTO LIQUAMI SPECIALI Gli impianti ad ossigeno puro sono particolarmente mirati al trattamento di liquami speciali ovvero di acque reflue provenienti da: attività industriali, attività produttive commerciali, artigianali, servizi, attività domestiche, con l impiego di ossigeno chimico puro fino al raggiungimento dei limiti imposti dalla tabella 3 dell allegato 5 al D.Lgs 152/06 e successive modifiche ed integrazioni. Per le acque reflue prettamente industriali, a causa del loro carattere spesso acido ovvero basico, prima di essere inviate ai successivi trattamenti di tipo biologico aerobico ad utilizzazione di ossigeno c.s., è previsto uno specifico pretrattamento di neutralizzazione per riportare la concentrazione idrogenionica di tali soluzioni (ph), alla neutralità. La progressione graduale della reazione di neutralizzazione, e quindi dell opportuna aggiunta dei reattivi base/acido, avviene in modo controllato, in un apposito reattore a mezzo sistemi automatici, basati sull impiego di sonde per la misura del ph (phmetri) e quindi su quello di specifiche pompe dosatrici per l immediato aggiustamento dello stesso. Sempre per le sole acque reflue industriali, a valle del suddetto sistema di aggiustamento ph, è stato altresì previsto un trattamento primario di chiariflocculazione chimica, con lo scopo di ridurre il carico in termini di fosfati e solidi sedimentabili ovvero in termini di BOD5 e COD, per i predetti trattamenti biologici successivi. Le operazioni di miscelazione-flocculazione di tale trattamento primario, avvengono in opportuni reattori, asserviti allo scopo, da agitatori meccanici e sistemi automatici per il dosaggio di flocculanti organici/inorganici, addittivati da coadiuvanti polielettrolitici. Le operazioni di chiarificazione e riciclo fanghi al reattore di flocculazione c.s., avvengono invece in sedimentatori statici e/o dinamici collegati ad essi. L'effluente così "neutralizzato" e "prescaricato" è successivamente collettato alle stazioni di equalizzazione/omogeneizzazione. Per le acque reflue ad alta concentrazione organica, particolare attenzione è stata rivolta, in fase di progetto, alle sostanze eutrofizzanti, in particolar modo alle sostanze azotate, presenti in quantità elevate in tali tipi di scarichi. La rimozione dell'azoto rappresenta un problema di semplice risoluzione se il trattamento di tali liquami è posto, come pretrattamento, a monte di un impianto di depurazione di dimensioni adeguate; al contrario l'eliminazione fino ai limiti di legge per l'azoto, comporta la realizzazione di un impianto altamente articolato. I vantaggi dell'adozione di ossigeno chimicamente puro, in luogo dei classici sistemi ad insufflazione d'aria, sono indubbi. La prerogativa più importante di tale sistema è rappresentata dalla possibilità di operare normalmente con concentrazioni di ossigeno disciolto molto elevate (4-8 mg/l), concentrazioni che potrebbero al limite essere ottenute anche con impianti con insufflazione ad aria, ma con proibitivi costi di esercizio. Queste elevate concentrazioni di ossigeno disciolto determinano una "forza motrice" in termini di trasferimento dell'ossigeno fra ambiente liquido e le parti più interne e povere di ossigeno dei fiocchi microbici di fango, tale che l'ossigeno può penetrare nella massa dei fiocchi di fango con efficienza ben maggiore che negli impianti ad aria insufflata (0,5 mgo2/l). Ciò determina due conseguenze fondamentali: - tutti i microorganismi risultano riforniti di ossigeno in modo ottimale, per cui esplicano al massimo la loro funzione di degradazione delle sostanze organiche presenti nei liquami; in altre parole, operando con elevate concentrazioni di ossigeno disciolto, è maggiore il numero di microorganismi che "effettivamente" lavorano, ed al massimo delle loro possibilità; - con elevate concentrazioni di ossigeno disciolto i microorganismi, abbondantemente riforniti di ossigeno, non tendono

2 più ad allontanarsi reciprocamente per potere avere a disposizione la massima quantità di ossigeno disciolto presente nell'ambiente circostante, per cui il fiocco tende ad assumere una conformazione molto più densa e compatta, quasi priva di ramificazioni esterne. Per cui, oltre ad ottenere un altissimo rendimento epurativo dall'impianto, si ottiene anche una ridotta possibilità di fenomeni di bulking e soprattutto una ridotta quantità di fango di supero; il che si traduce, ovviamente, in minori costi gestionali dell'impianto stesso. I liquami speciali in arrivo all'impianto, vengono selezionati alle rispettive linee di trattamento. Entrano quindi in un apposito canale ove vengono sottoposti ad una grigliatura grossolana e ad una successiva grigliatura fine, quest'ultima meccanizzata, con raccolta automatica del materiale grigliato. In posizione parallela alla grigliatura meccanizzata, è prevista una stazione di grigliatura manuale. Il materiale grigliato, previa compattazione, viene raccolto in contenitori per essere poi allontanato "normalmente". Dal canale di grigliatura i liquami giungono in una vasca di dissabbiatura, quindi in una vasca di accumulo ove subiscono un trattamento di omogeneizzazione ed equalizzazione preparatoria mediante insufflazione di ossigeno puro allo scopo di renderne il più possibile uniforme la composizione, stante la loro grande variabilità per quanto riguarda le caratteristiche qualitative e quantitative. Una stazione di ripresa, posizionata nella predetta vasca, provvederà ad inviare i liquami omogeneizzati al successivo stadio di super-ossidazione. Il tipo di ossidazione prolungata garantisce la completa mineralizzazione del fango (digestione aerobica) e quindi l'assenza completa di odori sgradevoli. Inoltre, essendo il tempo di permanenza in ossidazione di circa 24 ore, viene garantita una elevata insensibilità dell'impianto ai bruschi innalzamenti sia della portata sia del carico inquinante. Nella fase di ossidazione la degradazione delle sostanze organiche avviene ad opera di batteri che, in opportune condizioni di temperatura, ph, ossigeno disciolto, turbolenza e sostanze nutritizie, vengono selezionati. Data l'alta concentrazione di sostanze organiche e, quindi, di carico inquinante contenuto nelle acque reflue, il trattamento ossidativo viene articolato in due distinti stadi. I liquami giungono quindi in un primo stadio biologico dove avviene la prima demolizione delle sostanze organiche ad opera dei batteri aerobici, ed una prima parziale nitrificazione dell'azoto introdotto. L'azoto nitrificato viene eliminato in una fase di predenitrificazione biologica posta a monte del trattamento di nitrificazione. L'eliminazione dei nitrati è facilitata da consistenti entità di liquido misto a fanghi, rinviati in continuo dalla fase di nitrificazione alla predenitrificazione. Si opera pertanto una denitrificazione dei nitrati per via biologica, in condizioni anossiche, con popolazioni batteriche di tipo eterotrofo, presenti nella stessa biomassa della fase di nitrificazione. Fermo restando l'utilizzo del carbonio organico nei processi di sintesi (quello dei liquami in ingresso), per la respirazione tali batteri sono in grado di utilizzare come accettore di elettroni i nitrati, passando senza difficoltà da condizioni aerobiche (nitrificazione) a condizioni anossiche (denitrificazione). La fase di sedimentazione finale completa il trattamento del primo stadio. Il secondo stadio biologico è rappresentato da una prima fase (predenitrificazione e nitrificazione) analoga a quella di 1 stadio, nella quale viene completato il ciclo di eliminazione dell'azoto; e da una seconda fase (di sicurezza) rappresentata dalla postdenitrificazione e riaerazione, dove è possibile eliminare eventuali quantità di nitrati non abbattuti con i precedenti trattamenti. Essendo limitato il quantitativo di carbonio organico in questa fase di trattamento, i batteri eterotrofi utilizzeranno quello endogeno costituito dalla sostanza organica immagazzinata nella cellula batterica è previsto in questa fase, eventualmente, il dosaggio di carbonio organico esterno, quale metanolo, acido acetico, melasso, glucosio, saccarosio; il tutto allo scopo di accellerare i predetti processi di denitrificazione. In detta fase viene dosato anche del cloruro ferrico per la eliminazione dei fosfati. La fase di riaerazione ha il compito di eliminare eventuali esuberi di carbonio organico. La sedimentazione finale completa tale trattamento biologico. Le acque chiarificate provenienti dalla sedimentazione del secondo stadio biologico sono convogliate in una vasca di clorazione dove subiscono un processo di disinfezione mediante l'immissione di una soluzione di ipoclorito di sodio, a mezzo pompa dosatrice comandata in automatico da un clororesiduometro. I fanghi di supero provenienti dalle predette fasi di trattamento, subiscono invece un trattamento di stabilizzazione aerobica allo scopo di ossidare le sostanze organiche in essi ancora presenti, e quindi di eliminare completamente la possibilità di cattivi odori; infine subiscono un adeguamento per accumulo ed ispessimento allo scopo di ridurre, mediante sedimentazione, il loro volume. I fanghi in tal modo ispessiti e stabilizzati vengono quindi periodicamente inviati al trattamento finale di disidratazione che può avvenire mediante filtro a maniche e/o filtro pressa che consenta la riduzione della percentuale di umidità in essi presente sino a renderli di consistenza "palpabile". Il liquido drenato dalla disidratazione e quello che proviene dalla chiarificazione della vasca di ispessimento e di stabilizzazione viene, mediante una tubazione fognaria, riciclato in testa all'impianto. All'impianto, fermo restando il carico inquinante totale giornaliero di 5000 Kg COD/g, saranno altresì avviate le seguenti acque reflue industriali: - Spurgo pozzetti stradali; - Spurgo pozzetti attività di autolavaggio; - Miscele acquose da bagni di fosfatazione e/o fosfosgrassaggio; - Miscele acquose da bagni galvanici contenenti metalli; - Soluzioni acquose contenenti altri metalli; - Soluzioni acquose contenenti più metalli; - Soluzioni acquose contenenti non metalli; - Acque derivanti da lavorazioni di prodotti agro-alimentari in genere; - Soluzioni acquose contenenti tensioattivi; - Percolato di discariche; - Soluzioni acquose con tracce di olii e/o idrocarburi; - Soluzioni acquose con bassissimo carico organico; - Soluzioni e/o miscele acquose con inquinanti principalmente organici;

3 - Acque di cabine di verniciatura di superfici metalliche; - Acque di cabine di verniciatura di legno; - Soluzioni acquose basiche di idrossido di calcio; - Soluzioni acquose basiche di idrossido di sodio; - Soluzioni acquose detergenti basiche non contenenti cianuri; - Eluati acquosi basici resine scambiatrici di ioni, senza metalli; - Miscele acquose basiche da bagni decapaggio alluminio; - Soluzioni acquose basiche impiegate nel trattamento di superficie dei metalli; - Soluzioni e/o miscele acquose basiche. Il processo di trattamento adottato è del tipo biologico a fanghi attivi, con dissoluzione ad ossigeno chimico puro; esso si articola nelle seguenti fasi di trattamento unitarie: - Trattamenti preliminari: o Grigliatura (manuale ed automatica); o Dissabbiatura; o Sollevamento sabbie con air - lift; o Neutralizzazione; o Chiariflocculazione; o Omogeneizzazione ed accumulo; o Ripresa; - Trattamento biologico ossidativo 1 stadio: o Predenitrificazione, Ossidazione e Nitrificazione; o Ricircolo fanghi attivi; - Trattamento biologico ossidativo 2 stadio 1a fase: o Predenitrificazione; o Nitrificazione e Ossidazione; - Trattamento biologico ossidativo 2 stadio 2a fase: o Postdenitrificazione; o Dosaggio carbonio; o Riaerazione; o Dosaggio cloruro ferrico; o Ricircolo dei fanghi attivi; - Trattamenti terziari: o Disinfezione; o Trattamento fanghi: o Stabilizzazione aerobica; o Ispessimento ed accumulo; o Condizionamento, disidratazione e stoccaggio fanghi con sacchi; o Condizionamento, disidratazione e stoccaggio fanghi con filtropressa. INDIVIDUAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA DEI REFLUI DA TRATTARE I reflui industriali, sia singolarmente che in miscele, verranno trattati giornalmente nel quantitativo, volumetrico globale, di 200 m3/g e del carico inquinante complessivo, espresso come concentrazione della domanda chimica di ossigeno (COD), di mg/l ed in particolare: ACQUE CON CROMATI (Pretrattamento) Quantità giornalmente trattata: 8/10 m3/g Bagni galvanici con cromati: max 200 ppm ACQUE CON CIANURI (Pretrattamento) Quantità giornalmente trattata: 8/10 m3/g

4 Bagni galvanici con cianuri: max 200 ppm ACQUE CHIMICHE (Pretrattamento) Quantità giornalmente trattata: 20 m3/g Acqua lavorazione varia con presenza di metalli pesanti (ferro - zinco - nichel - rame - ecc.): max 200 ppm ACQUE NERE - Spurgo pozzetti stradali; - Spurgo fosse biologiche e pozzi neri; - Miscele acquose da bagni galvanici di fosfatazione e/o fosfosgrassaggio; - Soluzioni acquose ed acque medie derivanti da processi di lavorazione da prodotto agro-alimentare in genere; - Soluzioni e/o miscele acquose con impianti principalmente organici; - Soluzioni acquose basiche di idrossido di calcio; - Soluzioni acquose basiche di idrossido di sidio; - Acque reflue del trattamento di fumi; - Macelli; - Caseifici (purchè il siero eventualmente contenuto non superi l'1% del quantitativo di rifiuti trattati dall'impianto); - Lavanderie; - Cantine vinicole; - Percolato da discarica (essendo un tipo di rifiuto contenente sostanze difficilmente degradabili, la quantità di prodotto da trattare dovrà essere verificata in funzione delle caratteristiche degli altri rifiuti alimentati al trattamento). generale impianto biologico (Pretrattamento Quantità giornalmente trattata: 200 m3/d Periodo di consegna liquami: 8 h/d Tempo medio scarico autobotte: 30 min Capacità media autobotte: 10 m3 Scarico contemporaneo autobotti: 2 unità oraria al trattamento Q24: 8,3 m3/h BOD5 specifico: mg/l COD specifico: mg/l Sostanze sospese: mg/l Azoto Kjiehldahl specifico: mg/l Fosforo totale specifico: 500 mg/l Oli e grassi specifici: mg/l Tensioattivi: 40 mg/l Sostanze grossolane: 10 l/m3 Altri parametri: entro i limiti della Tab.3 all.5 legge 152/06 ACQUE OLEOSE Quantità giornalmente trattata: 70 m3/g Periodo di consegna: 8 h ortata oraria Q8: 8,75 m3/h oraria al trattamento: 5 m3/h Ore di funzionamento giornaliero: 14 h Le acque contengono essenzialmente quali inquinanti, max 50 ppm di carburanti e relativi fanghi. DESCRIZIONE DELLE VARIE FASI DI TRATTAMENTO La piattaforma di depurazione si articola in alcuni pretrattamenti specifici (Cr, Cn, e metalli pesanti) nel trattamento separato delle acque di sentina, e nel trattamento finale generale con un processo di depurazione del tipo biologico a fanghi attivi e ad ossigeno chimico puro. Le fasi di trattamento unitarie sono: - Trattamenti preliminari: Riduzione dei cromati (ossidoriduzione con bisolfito); o Ossidazione dei cianuri (ossidazione con ipoclorito); o Neutralizzazione; o Chiariflocculazione; o Grigliatura automatica; o Dissabbiatura; o Omogeneizzazione ed accumulo;

5 o Ripresa; - Trattamento biologico ossidativo 1 stadio: o Denitrificazione; o Ossidazione e Nitrificazione; o Ricircolo liquame misto; o Ricircolo fanghi attivi; - Trattamento biologico ossidativo 2 stadio: o Denitrificazione; o Nitrificazione e Ossidazione; o Dosaggio nutrienti; o Flocculazione; o Sedimentazione finale; o Ispessimento fanghi. - Trattamenti terziari: o Disinfezione automatica. - Trattamento scarichi sentina: o Decantazione e ripresa; o Flottazione; o Elettroflocculazione; o Filtrazione su c.a.; o Filtrazione fanghi. Lo scarico depurato risulta essere in norma con la tabella 3 All.to 5 D.Lgs 152/06 e successive modifiche ed integrazioni (scarico in pubblica fognatura).

Foto aerea di un impianto di depurazione

Foto aerea di un impianto di depurazione Un impianto di depurazione è articolato in varie fasi di lavorazione, la prima distinzione che si può fare è quella di separare la LINEA ACQUE dalla LINEA FANGHI Foto aerea di un impianto di depurazione

Dettagli

mmsimpianti I depuratori Raccolta e trattamento

mmsimpianti I depuratori Raccolta e trattamento mmsimpianti I depuratori Raccolta e trattamento Dalle città, al depuratore, al fiume. Prelievo dall ambiente Trattamento di potabilizzazione Distribuzione all utente Reimmissione nell ambiente Depurazione

Dettagli

Impianto di depurazione COLLE VERDE COMUNE di CASTELNUOVO di PORTO. 23 gennaio 2008

Impianto di depurazione COLLE VERDE COMUNE di CASTELNUOVO di PORTO. 23 gennaio 2008 ID DEPURATORE CPOD04 Impianto di depurazione COLLE VERDE COMUNE di CASTELNUOVO di PORTO 23 gennaio 2008 Aggiornamento: Colle Verde CASTELNUOVO DI PORTO Pagina 1 di 6 SITUAZIONE ATTUALE L impianto di depurazione

Dettagli

FANGHI BIOLOGICI NORMATIVA E CONTROLLO

FANGHI BIOLOGICI NORMATIVA E CONTROLLO FANGHI BIOLOGICI NORMATIVA E CONTROLLO COSA SONO I FANGHI BIOLOGICI: CARATTERISTICHE, ORIGINE, QUANTITÀ PRODOTTE Milano, 02/05/2017 L IMPEGNO DI A2A CICLO IDRICO SOSTENIBILITÀ EFFICIENZA ECONOMICA PROTEZIONE

Dettagli

Interventi di affinamento trattamenti terziari

Interventi di affinamento trattamenti terziari Interventi di affinamento trattamenti terziari 1 Sono trattamenti di affinamento a valle delle linea di depurazione convenzionale (tab.) Possibilità di reimpiego dell acqua depurata e bonificata: Ricarica

Dettagli

LA DEPURAZIONE NEL DISTRETTO CONCIARIO DI ARZIGNANO NEGLI ULTIMI ANNI: REALTA E PROSPETTIVE

LA DEPURAZIONE NEL DISTRETTO CONCIARIO DI ARZIGNANO NEGLI ULTIMI ANNI: REALTA E PROSPETTIVE LA DEPURAZIONE NEL DISTRETTO CONCIARIO DI ARZIGNANO NEGLI ULTIMI ANNI: REALTA E PROSPETTIVE 22 Gennaio 2016 Ing. D.Refosco Ing. M. Zerlottin Produzione nel distretto Vicentino (dati UNIC) 50% 38% Produzione

Dettagli

Verifiche di funzionalita negli impianti di depurazione acque

Verifiche di funzionalita negli impianti di depurazione acque Verifiche di funzionalita negli impianti di depurazione acque Scopi delle verifiche Conformità dell impianto a limiti di legge o contratto (collaudo o inizio gestione) Verifiche di buon funzionamento rese

Dettagli

CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE CALCOLO DI UN IMPIANTO BIOLOGICO COMPLETO A FANGHI ATTIVI A CARICO DEL FANGO C F = 0,1

CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE CALCOLO DI UN IMPIANTO BIOLOGICO COMPLETO A FANGHI ATTIVI A CARICO DEL FANGO C F = 0,1 CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE ESERCITAZIONI CALCOLO DI UN IMPIANTO BIOLOGICO COMPLETO A FANGHI ATTIVI A CARICO DEL FANGO C F 0,1 Si chiede di calcolare: Linea Liquami: - i principali comparti

Dettagli

IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE

IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE: IMPIANTI DI DEPURAZIONE PROF. ANTONIO PANICO Indice 1 IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE --------------------------------------------------------- 3 2 IMPIANTI DI

Dettagli

Depuratori prefrabbricati modulari

Depuratori prefrabbricati modulari Depuratori prefrabbricati modulari I depuratori prefabbricati modulari sono dei particolari impianti a fanghi attivi progettati dallo Studio Associato di Ingegneria Ambientale specificatamente per il trattamento

Dettagli

APPLICAZIONE DI UN IMPIANTO MBR PER LA DEPURAZIONE BIOLOGICA DI ACQUE REFLUE: L IMPIANTO PILOTA DI CASSANO SPINOLA (AL)

APPLICAZIONE DI UN IMPIANTO MBR PER LA DEPURAZIONE BIOLOGICA DI ACQUE REFLUE: L IMPIANTO PILOTA DI CASSANO SPINOLA (AL) Università degli Studi di Genova Depurazione delle acque: processi a membrana, dimensionamento e gestione degli impianti a.a. 2012/13 APPLICAZIONE DI UN IMPIANTO MBR PER LA DEPURAZIONE BIOLOGICA DI ACQUE

Dettagli

Impianti di Trattamento Acque

Impianti di Trattamento Acque Impianti di Trattamento Acque SIMAM è specializzata nel Trattamento Acque e, in particolare, nei seguenti settori di attività: Impianti di depurazione delle acque reflue Impianti di trattamento acque

Dettagli

Utilizzo di fonti esterne di carbonio in processi di denitrificazione biologica

Utilizzo di fonti esterne di carbonio in processi di denitrificazione biologica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA TRIENNALE Utilizzo di fonti esterne di

Dettagli

Rifiuti liquidi e fangosi

Rifiuti liquidi e fangosi LINEA DI TRATTAMENTO Rifiuti liquidi e fangosi Impianto di trattamento e disidratazione fanghi Impianto di trattamento chimico-fisico-biologico delle acque reflue di origine industriale Trattamento fanghi

Dettagli

Il piano di lottizzazione prevede la realizzazione di edifici residenziali non residenziali per complessivi mq

Il piano di lottizzazione prevede la realizzazione di edifici residenziali non residenziali per complessivi mq PREMESSA La presente relazione tecnica ha per oggetto la descrizione del sistema di smaltimento delle acque reflue di tipo domestico provenienti dal Piano di Lottizzazione in area I 39 - Cecchignola. Il

Dettagli

CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE CALCOLO DI UN IMPIANTO PER IL PRE- TRATTAMENTO DI CHIARIFLOCCULAZIONE DI UNO SCARICO INDUSTRIALE

CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE CALCOLO DI UN IMPIANTO PER IL PRE- TRATTAMENTO DI CHIARIFLOCCULAZIONE DI UNO SCARICO INDUSTRIALE CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE ESERCITAZIONE (Prof. Ing. Giordano Urbini; Ing. Cristiana Morosini) CALCOLO DI UN IMPIANTO PER IL PRE- TRATTAMENTO DI CHIARIFLOCCULAZIONE DI UNO SCARICO INDUSTRIALE

Dettagli

DESCRIZIONE SINTETICA DELLE CARATTERISTICHE SALIENTI

DESCRIZIONE SINTETICA DELLE CARATTERISTICHE SALIENTI DESCRIZIONE SINTETICA DELLE CARATTERISTICHE SALIENTI Il progetto costituisce il primo Intervento funzionale all interno di un piano di interventi complessivi per l adeguamento del depuratore di Lignano

Dettagli

Scheda n. 15. La depurazione delle acque di scarico e dei fumi

Scheda n. 15. La depurazione delle acque di scarico e dei fumi Scheda n. 15 La depurazione delle acque di scarico e dei fumi 1 Scheda n. 15 La depurazione delle acque di scarico e dei fumi Depurazione delle acque Gli effluenti provenienti dagli impianti di anodizzazione

Dettagli

TRIESTE POTENZIAMENTO IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI SERVOLA

TRIESTE POTENZIAMENTO IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI SERVOLA TRIESTE POTENZIAMENTO IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI SERVOLA Water Technologies Italia S.p.A. Localizzazione Nuovo depuratore Trieste - Servola Impianto pre-esistente: pretrattamenti / linea fanghi Impianto

Dettagli

!! " #!$ " $! " ""% &,- ./-0- (((111-.(2* &'()'*++* 3 4./ '*++5

!!  #!$  $!  % &,- ./-0- (((111-.(2* &'()'*++* 3 4./ '*++5 !! " #!$ " $! " ""% &'()'*++* &,-./-0- (((111-.(2* 3 4./ '*++5 ! " ##$$ Scheda 6.3 Depuratori di acque reflue destinate al riutilizzo (ai sensi del D.M. di cui all'articolo 26 comma 2 D.Lgs. 152/99) Ubicazione

Dettagli

IL PROCESSO DEPURATIVO A LETTO MOBILE: RICERCA, APPLICAZIONI, GESTIONE

IL PROCESSO DEPURATIVO A LETTO MOBILE: RICERCA, APPLICAZIONI, GESTIONE IL PROCESSO DEPURATIVO A LETTO MOBILE: RICERCA, APPLICAZIONI, GESTIONE L. Falletti IRSA-CNR, Roma 29-30 Novembre 2012 Processi a letto mobile (MBBR) La biomassa aderisce in forma di pellicola (biofilm)

Dettagli

I reattori a letto mobile per il trattamento delle acque reflue

I reattori a letto mobile per il trattamento delle acque reflue Laboratorio di Ingegneria Sanitaria Ambientale Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università degli Studi di Trento I reattori a letto mobile per il trattamento delle acque reflue Principi ed

Dettagli

2.1. EMISSIONI ODORIGENE

2.1. EMISSIONI ODORIGENE Indice Indice... 1 1. PREMESSA... 2 2. MONITORAGGIO... 3 2.1. EMISSIONI ODORIGENE... 3 2.2. IMMISIONI SONORE NELL AMBIENTE ESTERNO... 5 2.3. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA... 7 Allegato 1: Punti di

Dettagli

SISTEMI LAVA-RUOTE Aqua Cleaning Wheels

SISTEMI LAVA-RUOTE Aqua Cleaning Wheels SISTEMI LAVA-RUOTE Aqua Cleaning Wheels Perché Aqua Cleaning Wheels. La Normativa Italiana vieta la circolazione di mezzi sul suolo stradale che abbiano ruote e sottotelaio sporchi (detriti, fango, etc);

Dettagli

Il centro è strutturato secondo quattro linee di trattamento:

Il centro è strutturato secondo quattro linee di trattamento: La società Grandi Impianti Ecologici S.r.l. è specializzata nello smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti principalmente da attività produttive e enti pubblici. Le attività

Dettagli

Le aree umide sono sistemi molto complessi che separano e trasformano le sostanze inquinanti utilizzando processi: fisici chimici biologici

Le aree umide sono sistemi molto complessi che separano e trasformano le sostanze inquinanti utilizzando processi: fisici chimici biologici LA FITODEPURAZIONE 1. RIASSUNTO 2. I PROCESSI 3. COME E COMPOSTO L IMPIANTO??? 4. COME SI REALIZZA L IMPIANTO??? 5. I VARI TIPI DI FITODEPURAZIONE 6. I VANTAGGI 7. IMMAGINI RIASSUNTO La fitodepurazione

Dettagli

Scheda F ACQUE REFLUE

Scheda F ACQUE REFLUE Scheda F ACQUE REFLUE Tab. F 1 Quadro emissivo N totale punti di scarico finale - N Scarico finale (1) (All. 3B) S1 Scarico parziale (2) (All. 3B) Impianto, fase o gruppo di fasi di provenienza Modalità

Dettagli

R emediation Soluzioni integrate per l ambiente

R emediation Soluzioni integrate per l ambiente R emediation Innovativo processo per il trattamento delle acque reflue, Per il recupero delle acque e senza la produzione di fanghi WRT Water RecoveryTreatment Trattamento delle Acque Reflue senza la produzione

Dettagli

Descrizione e Applicazioni delle membrane piane tipo KUBOTA

Descrizione e Applicazioni delle membrane piane tipo KUBOTA 1 Descrizione e Applicazioni delle membrane piane tipo KUBOTA 2 Contenuto presentazione Introduzione Presentazione aziendale Descrizione processo KUBOTA tecnologia membrane fattori d influenza, condizioni

Dettagli

Scheda F ACQUE REFLUE

Scheda F ACQUE REFLUE Scheda F ACQUE REFLUE Tab. F 1 Quadro emissivo N totale punti di scarico finale - N Scarico finale (1) (All. 3B) S1 Scarico parziale (2) (All. 3B) Impianto, fase o gruppo di fasi di provenienza Modalità

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO ABSTRACT PROPOSTE DI OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE DELL IMPIANTO

Dettagli

IMPIANTI DI DEPURAZIONE

IMPIANTI DI DEPURAZIONE IMPIANTI DI DEPURAZIONE Tre siti per un moderno trattamento delle acque reflue Un azienda di Bayer e LANXESS Soluzioni estremamente pulite Fornitore competente di servizi, CURRENTA assicura che nel più

Dettagli

ANALISI DELLA SEDIMENTAZIONE PRIMARIA IN UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO BIOLOGICO DI REFLUI MISTI

ANALISI DELLA SEDIMENTAZIONE PRIMARIA IN UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO BIOLOGICO DI REFLUI MISTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Triennale in INGEGNERIA INDUSTRIALE Curriculum: Ingegneria Chimica e di Processo Tesi di Laurea in IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEGLI

Dettagli

IMPIANTO DEPURAZIONE PER RICICLO ACQUE DI SCARICO DA TRATTAMENTO TAGLIO BLOCCHI GRANITO - PORTATA 2 E 3 mc/h

IMPIANTO DEPURAZIONE PER RICICLO ACQUE DI SCARICO DA TRATTAMENTO TAGLIO BLOCCHI GRANITO - PORTATA 2 E 3 mc/h Data 02/11/04 Ns Rif. c.e 5369/ 456 Vs.Rif. Oggetto: IMPIANTO DEPURAZIONE PER RICICLO ACQUE DI SCARICO DA TRATTAMENTO TAGLIO BLOCCHI GRANITO - PORTATA 2 E 3 mc/h GENERALITA L impianto in oggetto tratta

Dettagli

Cociv INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01

Cociv INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 COMMITTENTE: : GENERAL CONTRACTOR: INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. MILANO GENOVA TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO ESECUTIVO CA26 CANTIERE

Dettagli

Fosse Settiche e Fosse Imhoff

Fosse Settiche e Fosse Imhoff Fosse Settiche e Fosse Imhoff Col termine fosse biologiche si intende genericamente sia le tradizionali fosse settiche che le fosse biologiche ideate da Karl Imhoff ( Manuale per il trattamento delle acque

Dettagli

SCHEDA IMPIANTI DI DEPURAZIONE

SCHEDA IMPIANTI DI DEPURAZIONE SCHEDA IMPIANTI DI DEPURAZIONE Tipologia impianto Azienda in cui l impianto è installato Produzione dell azienda in cui l impianto è installato BIOFILTRO del tipo a pareti modulari CAP Gestione S.p.a.

Dettagli

VISTA la legge regionale del 3 settembre 1999, n. 20 "Norme in materia di impatto ambientale";

VISTA la legge regionale del 3 settembre 1999, n. 20 Norme in materia di impatto ambientale; Progetto relativo a "Ampliamento dell'impianto di depurazione del Comune di Lecco sito in località Bione". Committente: Comune di Lecco. Verifica ai sensi dell'art. 1 comma 6 e dell'art. 10 del d.p.r.

Dettagli

Filtro percolatore anaerobico

Filtro percolatore anaerobico Filtri percolatori Anaerobici PROLUNGA MODULARE OPZIONALE Entrata Altezza Tappo PP 75 75 4 6 Uscita Caratteristiche tecniche: Il filtro percolatore è un reattore biologico all interno del quale i microrganismi,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE CORSO DI STUDIO IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

Dettagli

Caratteristiche, trattamenti ed uso dei digestati provenienti da impianti anaerobici

Caratteristiche, trattamenti ed uso dei digestati provenienti da impianti anaerobici Prof. Giovanni GIGLIOTTI Laboratorio di Chimica delle Biomasse di Uso Agrario Dip. Ingegneria Civile e Ambientale UNIPG Caratteristiche, trattamenti ed uso dei digestati provenienti da impianti anaerobici

Dettagli

Percolato da discarica: Aspetti tecnici ed economici del trattamento in situ

Percolato da discarica: Aspetti tecnici ed economici del trattamento in situ Percolato da discarica: Aspetti tecnici ed economici del trattamento in situ La discarica di Pietramelina (PG) - Italia La discarica di Pietramelina (PG) - Italia La discarica di Pietramelina (PG) - Italia

Dettagli

Interventi di adeguamento alle B.A.T. AREA PRODUZIONE E RIVESTIMENTO TUBI

Interventi di adeguamento alle B.A.T. AREA PRODUZIONE E RIVESTIMENTO TUBI Interventi di adeguamento alle B.A.T. AREA PRODUZIONE E RIVESTIMENTO TUBI CODICE: TB.1 INTERVENTO: Realizzazione nuovo impianto di trattamento acque del TUL/1 COMPARTO AMBIENTALE PRINCIPALE: Scarichi idrici

Dettagli

Ingegneria Sanitaria ed Ambientale. Laurea in Ingegneria Civile L7. Livello e corso di studio ICAR/03. Settore scientifico disciplinare (SSD)

Ingegneria Sanitaria ed Ambientale. Laurea in Ingegneria Civile L7. Livello e corso di studio ICAR/03. Settore scientifico disciplinare (SSD) Insegnamento Livello e corso di studio Settore scientifico disciplinare (SSD) Ingegneria Sanitaria ed Ambientale Laurea in Ingegneria Civile L7 ICAR/03 Anno di corso 2 Numero totale di crediti Propedeuticità

Dettagli

Il processo di ozonizzazione per la riduzione della produzione dei fanghi

Il processo di ozonizzazione per la riduzione della produzione dei fanghi Il processo di ozonizzazione per la riduzione della produzione dei fanghi workshop: il trattamento e la gestione dei fanghi di depurazione: stato dell arte, normativa ed innovazione Roma, 08-09 Maggio

Dettagli

DESCRIZIONE SINTETICA DELLE CARATTERISTICHE SALIENTI DELL OPERA

DESCRIZIONE SINTETICA DELLE CARATTERISTICHE SALIENTI DELL OPERA DESCRIZIONE SINTETICA DELLE CARATTERISTICHE SALIENTI DELL OPERA Il progetto persegue l adeguamento della rete fognaria del comune di Nimis (circa 3000 abitanti) sia in funzione dello sviluppo urbano dell

Dettagli

Gestione delle emissioni odorigene nell industria di processo. Waste Recycling Spa. Pisa, 9 Marzo 2017

Gestione delle emissioni odorigene nell industria di processo. Waste Recycling Spa. Pisa, 9 Marzo 2017 Gestione delle emissioni odorigene nell industria di processo Waste Recycling Spa Pisa, 9 Marzo 2017 Chi siamo Waste Recycling è una società del Gruppo Herambiente e si colloca tra le più importanti e

Dettagli

Tecnologie Disponibili per Depurazione di Aria Inquinata da Composti Organici Solubili in Acqua. Schema di principio: Assorbimento + Trattamenti

Tecnologie Disponibili per Depurazione di Aria Inquinata da Composti Organici Solubili in Acqua. Schema di principio: Assorbimento + Trattamenti Tecnologie Disponibili per Depurazione di Aria Inquinata da Composti Organici Solubili in Acqua Si descrivono le tecnologie disponibili per realizzare una depurazione di aria inquinata da composti organici

Dettagli

INDICE. 1.1 Introduzione 3 1.2 La normativa italiana 3 1.3 La normativa del Bangladesh 6

INDICE. 1.1 Introduzione 3 1.2 La normativa italiana 3 1.3 La normativa del Bangladesh 6 INDICE Introduzione 1 Capitolo 1: le normative 3 1.1 Introduzione 3 1.2 La normativa italiana 3 1.3 La normativa del Bangladesh 6 Capitolo 2: i processi depurativi 7 2.1 Generalità 7 2.2 Grigliatura 7

Dettagli

air protection technology

air protection technology ASS Assorbimento Chimico/Fisico Campo di applicazione L assorbimento chimico fisico delle S.O.V. (Sostanze Organiche Volatili) e delle S.I.V. (Sostanze Inorganiche Volatili) è utilizzato principalmente

Dettagli

(Aggiornamento al 03/2011)

(Aggiornamento al 03/2011) Page 1 (Aggiornamento al 03/2011) Acqua per l Industria Siderurgica Trattamento dell acqua per l Acciaieria Arvedi (Cremona) CLIENTE: Acciaieria Arvedi Spa OBIETTIVO : Realizzazione chiavi in mano di un

Dettagli

- R - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLA DEPURAZIONE STANDARD PROGETTO SP - TEA

- R - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLA DEPURAZIONE STANDARD PROGETTO SP - TEA - R - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLA DEPURAZIONE (revisione 02) Pagina 1 di 6 INDICE Pag. PARTE R DEPURAZIONE R.1 3 INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE R.2 3 SPECIFICHE

Dettagli

Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale -n.130

Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale -n.130 ö 489 ö ö 490 ö INDICE A) Scopi ed obiettivi B) Identificazione della normativa ambientale rilevante nel settore B.1 Normativa comunitaria B.2 Normativa nazionale C) Ricognizione della situazione del settore,

Dettagli

DINAMICHE DI RIPARTIZIONE E DESTINO DEI METALLI IN UN CICLO DI DEPURAZIONE REFLUI CIVILI

DINAMICHE DI RIPARTIZIONE E DESTINO DEI METALLI IN UN CICLO DI DEPURAZIONE REFLUI CIVILI DINAMICHE DI RIPARTIZIONE E DESTINO DEI METALLI IN UN CICLO DI DEPURAZIONE REFLUI CIVILI Laboratori S.p.A. Giancarlo Cecchini, Paolo Cirello, Biagio Eramo Rimini 7 novembre 2014 Soluzioni e prospettive

Dettagli

Depuratori per centri residenziali

Depuratori per centri residenziali Depuratori per centri residenziali Applicazione dei depuratori per acque reflue urbane L ingegneria di base dei depuratori qui descritti è nata nel 1995 quando sono stati realizzati i depuratori delle

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PER LA DEPURAZIONE

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PER LA DEPURAZIONE PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PER LA DEPURAZIONE Impianto di depurazione di San Martino di Castrozza Loc. Camoi in C.C. di Siror (TN) Filtri a dischi MECANA L impianto di depurazione di San Martino

Dettagli

Global Service è la soluzione efficace e efficiente per la gestione di impianti e barriere idrauliche.

Global Service è la soluzione efficace e efficiente per la gestione di impianti e barriere idrauliche. Global Service Global Service è il sistema integrato di servizi con cui SIMAM progetta e costruisce impianti chiavi in mano facendosi carico di tutte le problematiche inerenti la loro gestione, comprese

Dettagli

I reattori biologici a membrana per il trattamento delle acque reflue

I reattori biologici a membrana per il trattamento delle acque reflue Quaderni del Dipartimento SAN 1 Gianni Andreottola, Martina Ferrai, Giuseppe Guglielmi, Giuliano Ziglio I reattori biologici a membrana per il trattamento delle acque reflue Principi ed applicazioni Università

Dettagli

CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO BIOLOGICO A LETTI PERCOLATORI AL SERVIZIO DI UNA CITTA DI 50.

CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO BIOLOGICO A LETTI PERCOLATORI AL SERVIZIO DI UNA CITTA DI 50. CORSO DI INGEGNERIA SANITARIA - AMBIENTALE ESERCITAZIONE 2 (Prof. Ing. Giordano Urbini; Ing. Cristiana Morosini) DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO BIOLOGICO A LETTI PERCOLATORI AL SERVIZIO DI UNA CITTA DI

Dettagli

In particolare, sono stati sottoposti a misurazione e controllo i seguenti fattori:

In particolare, sono stati sottoposti a misurazione e controllo i seguenti fattori: La presente Relazione Tecnica, nel primo capitolo, descrive i risultati dei controlli e delle verifiche effettuate nel corso dell anno 2010 sui parametri e con le tempistiche previsti dal Piano di Monitoraggio

Dettagli

TRASPORTO E SMALTIMENTO RIFIUTI LIQUIDI. Pag. 1 a 6

TRASPORTO E SMALTIMENTO RIFIUTI LIQUIDI. Pag. 1 a 6 Gli impianti di depurazione di Arzignano e di Montecchio sono autorizzati al trattamento rifiuti liquidi speciali non pericolosi. Nel documento Doc Q 16.06 Elenco codici autorizzati in entrata, sono specificate

Dettagli

L abitante medio del pianeta consuma m3 l anno di acqua, l italiano ogni giorno usa in media 380 litri di acqua solo per gli scopi domestici,

L abitante medio del pianeta consuma m3 l anno di acqua, l italiano ogni giorno usa in media 380 litri di acqua solo per gli scopi domestici, Impronta idrica L abitante medio del pianeta consuma 1.240 m3 l anno di acqua, l italiano ogni giorno usa in media 380 litri di acqua solo per gli scopi domestici, quantitativo che aumenta di 17 volte

Dettagli

L ANIDRIDE CARBONICA PER IL RECUPERO DEI POZZI DI EMUNGIMENTO DELL ACQUA

L ANIDRIDE CARBONICA PER IL RECUPERO DEI POZZI DI EMUNGIMENTO DELL ACQUA L ANIDRIDE CARBONICA PER IL RECUPERO DEI POZZI DI EMUNGIMENTO DELL ACQUA L ANIDRIDE CARBONICA (CO 2 ) Nota anche come DIOSSIDO DI CARBONIO o BIOSSIDO DI CARBONIO, a temperatura e pressione ambiente è un

Dettagli

Allegato 1 alla domanda di scarico delle acque meteoriche ed industriali.

Allegato 1 alla domanda di scarico delle acque meteoriche ed industriali. Spett. AVS Thiene Allegato 1 alla domanda di scarico delle acque meteoriche ed industriali. Oggetto: Relazione tecnica per lo scarico delle acque della ditta Dal Maistro per il sito di via Z.A.I., Comune

Dettagli

IMPIANTO E.L.G. via Lucerna 12 - Adro COSTI PREVEDIBILI PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PRESENTI PRESSO L IMPIANTO

IMPIANTO E.L.G. via Lucerna 12 - Adro COSTI PREVEDIBILI PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PRESENTI PRESSO L IMPIANTO IMPIANTO E.L.G. via Lucerna 12 - Adro COSTI PREVEDIBILI PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PRESENTI PRESSO L IMPIANTO COMMITTENTE: curatore rag. Orianna Turla Vittorio Veneto 23 luglio 2007 Il Consulente QUESTO

Dettagli

Fitodepurazione per i caseifici: un esempio da replicare

Fitodepurazione per i caseifici: un esempio da replicare Seminario tecnico FITODEPURAZIONE: quadro normativo e nuovi strumenti di progettazione Reggio Emilia, 31 maggio 2013 Fitodepurazione per i caseifici: un esempio da replicare Paolo MANTOVI Centro Ricerche

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Classe delle Lauree Specialistiche in Ingegneria Civile e Ambientale

Dettagli

RELATORE: Chiar.mo Prof. Guido BISCEGLIA

RELATORE: Chiar.mo Prof. Guido BISCEGLIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI MAGNA GRÆCIA DI CATANZARO FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICO DELLA PREVENZIONE NELL AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO TESI DI LAUREA LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE

Dettagli

Sommario. La piattaforma in sintesi... 3 La soluzione proposta... 4 I vantaggi in sintesi... 7

Sommario. La piattaforma in sintesi... 3 La soluzione proposta... 4 I vantaggi in sintesi... 7 PIATTAFORMA INNOVATIVA PER TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI INDIFFERENZIATI E NON, FINALIZZATO ALLA VALORIZZAZIONE DELLA FRAZIONE ORGANICA ED ALLA PRODUZIONE DI CSS PER LA SUCCESSIVA CONVERISONE IN

Dettagli

Tecnologie innovative per il trattamento biologico delle acque reflue

Tecnologie innovative per il trattamento biologico delle acque reflue Ordine degli Ingegneri di Cagliari Incontro sul tema: Tecnologie innovative per la movimentazione e il trattamento dei fluidi Giovedì 7 maggio 2009 Tecnologie innovative per il trattamento biologico delle

Dettagli

IMPIANTO A FANGHI ATTIVI A PORTATA COSTANTE (IFA PC DN. B4) *********************************

IMPIANTO A FANGHI ATTIVI A PORTATA COSTANTE (IFA PC DN. B4) ********************************* IMPIANTO A FANGHI ATTIVI A PORTATA COSTANTE (IFA PC DN. B4) SCARICO SU SUOLO ********************************* RELAZIONE, SCHEDA TECNICA E MANUALE D USO E MANUTENZIONE Voce di Capitolato Fornitura di impianto

Dettagli

FOGNATURA IDEALE. Rispetto dei limiti imposti dal D. Lgs. 152/99. Impianto di depurazione. Fognatura separata. Acque nere.

FOGNATURA IDEALE. Rispetto dei limiti imposti dal D. Lgs. 152/99. Impianto di depurazione. Fognatura separata. Acque nere. FOGNATURA IDEALE Acque nere Fognatura separata Impianto di depurazione Rispetto dei limiti imposti dal D. Lgs. 152/99 Recapito cque bianche Eventuale trattamento In definitiva: FOGNATURA UNITARIA Acque

Dettagli

Corso di Laurea Triennale in Ingegneria per l'ambiente, le Risorse ed il Territorio

Corso di Laurea Triennale in Ingegneria per l'ambiente, le Risorse ed il Territorio Corso di Laurea Triennale in Ingegneria per l'ambiente, le Risorse ed il Territorio Corso: Tecnologie di Risanamento Ambientale Esercitazioni sul processo di denitrificazione in impianto di trattamento

Dettagli

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Nell ambito del Progetto relativo all esame dell ecosistema costituito dal Parco Fluviale del Padrongianus sono stati coinvolti

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO TESI DI LAUREA

Dettagli

Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX

Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX Distributori di carburanti Luoghi agricoli o zootecnici Cantine vinicole e distillerie Deposito bombole di gas infiammabili Processi di verniciatura

Dettagli

Utilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole e fontanelle cittadine.

Utilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole e fontanelle cittadine. Acqua in brocca Ciao! Io sono LABBY e vi farò da guida per l analisi dell acqua del vostro rubinetto! Utilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole

Dettagli

L APPLICAZIONE DEL D. LGS. 31/01 AI PICCOLI SISTEMI ACQUEDOTTISTICI

L APPLICAZIONE DEL D. LGS. 31/01 AI PICCOLI SISTEMI ACQUEDOTTISTICI L APPLICAZIONE DEL D. LGS. 31/01 AI PICCOLI SISTEMI ACQUEDOTTISTICI L applicazione dei processi innovativi di trattamento delle acque ai piccoli sistemi acquedottistici Giuseppe Genon Mondovì 12 Novembre

Dettagli

Piscina comunale-impianto di filtrazione e disinfezione HYDROFLOW I 100

Piscina comunale-impianto di filtrazione e disinfezione HYDROFLOW I 100 Piscina comunale-impianto di filtrazione e disinfezione HYDROFLOW I 100 DATA: 11 2013 LUOGO:TOSCANA (PO) CLIENTE: PISCINA COMUNALE APPLICAZIONE: IMPIANTO FILTRAZIONE E DISINFEZIONE ELIMINAZIONE DI PRODOTTI

Dettagli

UNIVERSITA DEL SALENTO COSTRUZIONI IDRAULICHE

UNIVERSITA DEL SALENTO COSTRUZIONI IDRAULICHE UNIVERSITA DEL SALENTO COSTRUZIONI IDRAULICHE LEZIONE 15. Cenni sugli impianti di depurazione delle acque reflue Felice D Alessandro Impianti di depurazione di acque reflue Generalità Trattamenti di depurazione

Dettagli

LIFE+ BIOSUR. Rotating bioreactors for sustainable hydrogen sulphide removal

LIFE+ BIOSUR. Rotating bioreactors for sustainable hydrogen sulphide removal LIFE+ BIOSUR Rotating bioreactors for sustainable hydrogen sulphide removal Workshop Progetto LIFE+ IPNOA: la riduzione delle emissioni di gas serra nell'agricoltura della Regione Toscana Project Manager:

Dettagli

Tecnologie disponibili per la Riduzione dei solfati nelle acque reflue degli impianti di anodizzazione dell alluminio

Tecnologie disponibili per la Riduzione dei solfati nelle acque reflue degli impianti di anodizzazione dell alluminio Associazione Italiana Trattamenti superficiali Alluminio 28062 Cameri (Novara) Via Privata Ragni 13/15 C. F. 94022810033 Tel.: 0321 644195, fax: 0321 517937 - website: www.aital.eu, E-Mail: info@aital.eu

Dettagli

AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI

AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI Il sottoscritto nato a il titolare o legale rappresentante dell Azienda sita nel Comune di in via CHIEDE l autorizzazione allo scarico per l insediamento

Dettagli

Produzione di Biofuel mediante digestione anaerobica della frazione organica del rifiuto solido urbano

Produzione di Biofuel mediante digestione anaerobica della frazione organica del rifiuto solido urbano Seminario «AVANTI GLI AVANZI: trasformare lo spreco in risorsa» Produzione di Biofuel mediante digestione anaerobica della frazione organica del rifiuto solido urbano Gottardo Marco Dipartimento di Scienze

Dettagli

Richiesta Autorizzazione allo scarico per acque reflue: Industriali Domestiche

Richiesta Autorizzazione allo scarico per acque reflue: Industriali Domestiche Al Signor Sindaco MARCA Comune di Fermo DA (MOD. 2) BOLLO Via Mazzini, 4 63023 FERMO (AP) Oggetto: D. Lgs. N 152/99 ad oggetto: Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della

Dettagli

LA PERDITA D EFFICIENZA NELLARETE IDRICA: L IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO E DEL SISTEMA

LA PERDITA D EFFICIENZA NELLARETE IDRICA: L IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO E DEL SISTEMA LA PERDITA D EFFICIENZA NELLARETE IDRICA: L IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO E DEL SISTEMA LA STRUTTURA DI UNA RETE IDRICA TUBAZIONI POSSIBILI PROBLEMATICHE DI UNA RETE IDRICA Nel corso del suo funzionamento,

Dettagli

Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre Dr. Paolo Pedersini

Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre Dr. Paolo Pedersini Ordine Professionale dei Chimici della Provincia di Brescia 6 Ottobre 2010 LA CARATTERIZZAZIONE DEI RIFIUTI: NORMATIVA RECENTE E ALCUNI CASI DI DIFFICILE APPLICAZIONE APPLICAZIONE DELLA NORMA UNI 10802

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 61 del pag. 1/6

Allegato A al Decreto n. 61 del pag. 1/6 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 61 del 09.09.2013 pag. 1/6 Discarica per rifiuti non pericolosi - sottocategoria per rifiuti inorganici o a basso contenuto organico ubicata in località Cà Vecchia

Dettagli

ALLEGATO A LIMITI DI ACCETTABILITA. scarichi di acque reflue industriali in collettore CORDAR VALSESIA per autorizzazioni rilasciate ante DPR 59/2013

ALLEGATO A LIMITI DI ACCETTABILITA. scarichi di acque reflue industriali in collettore CORDAR VALSESIA per autorizzazioni rilasciate ante DPR 59/2013 ALLEGATO A LIMITI DI ACCETTABILITA 1 ph 5,5 9,5 4,5 10,5 5,5 9,5 5,5 9,5 4,5 10,5 4,5 10,5 2 Temperatura C 30 40 40 40 40 40 non perc. non perc. non perc. con non perc. con non perc. con non perc. con

Dettagli

La linea di ATTIVATORI BIOLOGICI

La linea di ATTIVATORI BIOLOGICI La linea di ATTIVATORI BIOLOGICI Biotecnologia Ambientale Attivatori Biologici E la scienza che studia la selezione e l applicazione di organismi naturali per l eliminazione di scarti organici da acque

Dettagli

Allegato C al Decreto n. 93 del pag. 1/9

Allegato C al Decreto n. 93 del pag. 1/9 giunta regionale Allegato C al Decreto n. 93 del 03.12.2013 pag. 1/9 Elenco dei rifiuti gestibili presso l impianto secondo codice CER Impianto di depurazione di acque reflue e trattamento rifiuti di Schio

Dettagli

1. Pretrattamenti. Degrassatori. Fosse settiche. Biologiche IMHOFF. 1. Pretrattamenti

1. Pretrattamenti. Degrassatori. Fosse settiche. Biologiche IMHOFF. 1. Pretrattamenti Degrassatori I degrassatori vengono utilizzati come pretrattamento delle acque grigie di origine civile (provenienti da cucine, lavatrici, lavabi, docce, ecc.), prima del recapito in pubblica fognatura

Dettagli

corso d acqua Un corso d acqua origina da una sorgente e termina con una foce,

corso d acqua Un corso d acqua origina da una sorgente e termina con una foce, Corsi d acqua Un corso d acqua origina da una sorgente e termina con una foce, che può essere il mare o un titolo corso d acqua copertina più grande. Dalla sorgente alla foce sono riconoscibili tratti

Dettagli

SCHEDA - TIPO DEI PROGETTI

SCHEDA - TIPO DEI PROGETTI Sezione 1 - Informazioni generali 1.0 Codici d'identificazione del progetto 2 4 1 1 1 F 0 7 1.1 Denominazione del progetto Completamento fognature nelle località collinari del Comune di Valdagno, anche

Dettagli

CODICI CER - QUANTITA DA TRATTARE

CODICI CER - QUANTITA DA TRATTARE ALLEGATO 4 RIFIUTI SCHEDA I (prot. 031315 del 15/01/2013) CODICI CER - QUANTITA DA TRATTARE (prot. 031315 del 15/01/2013) SCHEDA «I»: RIFIUTI 1 Descrizione del rifiuto Fanghi prodotti dal trattamento biologico

Dettagli

INQUINAMENTO OLFATTIVO. AESSE CONGRESS 15 giugno 2016

INQUINAMENTO OLFATTIVO. AESSE CONGRESS 15 giugno 2016 INQUINAMENTO OLFATTIVO AESSE CONGRESS 15 giugno 2016 AESSE CONGRESS 15 giugno 2016 INQUINAMENTO OLFATTIVO Aspetti dimensionali e costruttivi degli impianti di deodorizzazione Idrodepurazione Srl- Ing.

Dettagli

NUOVE ACQUE S.p.A. Direzione Investimenti. Loc. Poggio Cuculo, Patrignone Arezzo. COMUNE DI LATERINA Provincia di Arezzo

NUOVE ACQUE S.p.A. Direzione Investimenti. Loc. Poggio Cuculo, Patrignone Arezzo. COMUNE DI LATERINA Provincia di Arezzo NUOVE ACQUE S.p.A. Direzione Investimenti Loc. Poggio Cuculo, Patrignone 52100 Arezzo COMUNE DI LATERINA Provincia di Arezzo PROGETTISTA: COLLABORAZIONE ESTERNA: Dott. Ing. Francesca Menabuoni Direttore

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA RESIDUA DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE C. COLLIVIGNARELLI

DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA RESIDUA DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE C. COLLIVIGNARELLI La gestione dei sistemi fognari e depurativi: sostenibilità ambientale, aspetti giuridici ed economici DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA RESIDUA DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE C. COLLIVIGNARELLI CAPACITA RESIDUA

Dettagli

STABULUM Sistema integrato di TrattAmento di reflui BUfalini, volto al recupero idrico ed al risparmio energetico (DRD n. 773 del 28/12/2010)

STABULUM Sistema integrato di TrattAmento di reflui BUfalini, volto al recupero idrico ed al risparmio energetico (DRD n. 773 del 28/12/2010) Seminario di presentazione dei risultati del Progetto STABULUM Sistema integrato di TrattAmento di reflui BUfalini, volto al recupero idrico ed al risparmio energetico (DRD n. 773 del 28/12/2010) Attività

Dettagli

L ozono e l ultrafiltrazione con membrane MBR in polipropilene per il riutilizzo dell'acqua depurata in agricoltura

L ozono e l ultrafiltrazione con membrane MBR in polipropilene per il riutilizzo dell'acqua depurata in agricoltura Con i Patrocinio di L ozono e l ultrafiltrazione con membrane MBR in polipropilene per il riutilizzo dell'acqua depurata in agricoltura Ghimpusan Marieta University Polytechnic of Bucharest GOST Srl Introduzione

Dettagli