NUOVE ACQUE S.p.A. Direzione Investimenti. Loc. Poggio Cuculo, Patrignone Arezzo. COMUNE DI LATERINA Provincia di Arezzo
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1 NUOVE ACQUE S.p.A. Direzione Investimenti Loc. Poggio Cuculo, Patrignone Arezzo COMUNE DI LATERINA Provincia di Arezzo PROGETTISTA: COLLABORAZIONE ESTERNA: Dott. Ing. Francesca Menabuoni Direttore Tecnico Ing. Carlo Farcomeni PROGETTO ESECUTIVO REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO DI DEPURAZIONE A SERVIZIO DEL COMUNE DI LATERINA ELABORATO: R-02 Relazione di calcolo dell impianto Novembre 2007 AGGIORNAMENTI N. MOTIVO AGGIORNAMENTO FILE DATA a EMISSIONE REL_IMP nov. 2007
2 I INDICE 1. Premessa 1 2. Dati di base 4 3. Criteri di dimensionamento del comparto biologico 6 4. Descrizione dell impianto Quadro di riepilogo dei manufatti Quadro di riepilogo delle utenze elettriche per FM 21 ELENCO FIGURE Figura 1.1 Planimetria dell area del depuratore 3 Figura 1.2 Schema di sistema integrato anossico-aerobico 7 Figura 3.1 Profilo idraulico della linea liquami 16 Allegato 1 Report delle elaborazioni
3 1 1. PREMESSA La presente relazione riporta i criteri progettuali adottati per il dimensionamento dell impianto. In particolare viene descritto il modello matematico utilizzato per le elaborazioni e vengono commentati i risultati. L impianto è deputato al trattamento dei reflui urbani del centro abitato di Laterina (comune del Valdarno aretino), che attualmente vengono riversati nell Arno. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di depurazione con una capacità di trattamento di 4000 AE che ha il compito di trattare (attraverso un processo di tipo biologico ad ossidazione e nitrificazione simultanea a fanghi attivi e predenitrificazione biologica) i liquami raccolti dalla rete fognaria. Il refluo trattato sarà poi convogliato a gravità al corpo ricettore naturale. La popolazione attuale che sarà collegata al depuratore è di 1300 AE, con una previsione futura di 4000 AE considerando l' eventuale sviluppo di popolazione e industriale della zona, pertanto i calcoli sono stati condotti ipotizzando: le dotazioni idriche di 250 l/ab/d punte di carico idraulico : vedi Punto 2) Dati di base; carichi inquinanti in termini di BOD e SST presi a base di calcolo rispettivamente pari a 60 e 90 gr/ab x giorno; valori in ingresso di azoto e ammoniaca rispettivamente di 12 gr/ab x g e di 40 mg/l circa; per i limiti di emissione degli inquinanti nell effluente si è fatto riferimento alla tabella 1 dell Allegato 5 del D. Lgs. 152/99 e s.m.; in base alla quale si deve fare riferimento ai seguenti valori limite: BOD5 mg/l <25 COD mg/l <125 SS mg/l <35 L impianto recapita ipropri effluenti in area sensibile. L Tab. 2 all. 5 del D.Lgs 152/99, non fissa dei limiti per impianti sotto i AE, quindi in questo caso non sono stati previsti dei limiti di emissione per i nutrienti.
4 2 Lo schema di processo è stato concepito con un trattamento biologico di ossidazione e nitrificazione simultanea a fanghi attivi e predenitrificazione biologica Trattandosi di un impianto di piccola taglia (4000 AE) si è previsto un processo ad aerazione prolungata con bassi valori del carico del fango. A scopo cautelativo è comunque stata inserita una linea di trattamento dei fanghi costituita da una vasca di stabilizzazione aerobica e un post-ispessitore, che svolgono una funzione di accumulo tra uno spurgo e l altro. Volumetricamente, l impianto è costituito da una serie di vasche in c.a parzialmente interrate e da un piccolo volume edilizio che racchiude al suo interno un area adibita ad uffici, magazzino e locali tecnici. Per un ottimale mascheramento dell impianto sono state previste barriere arboree selezionate tra le autoctone della zona (vedi figura 1.1).
5 Figura 1.1 Planimetria dell area del depuratore 3
6 4 2. DATI DI BASE Calcolo delle portate L impianto di depurazione dovrà soddisfare il fabbisogno di: - Popolazione attuale 1300 AE Per il calcolo delle portate in arrivo all impianto è stata considerata la caratteristica della rete fognaria (rete di tipo misto). Ogni allaccio della fognatura mista esistente al nuovo collettore fognario è stato realizzato mediante la costruzione di pozzetti scaricatori di piena dimensionati per scolmare portate superiori a 5 volte la portata nera in tempo secco, in conformità a quanto stabilito dall' art. 16 L.R. n. 20 del 31/05/2006 emanata ai sensi dell' art. 113 del D. Lgs. 152/ Popolazione futura 4000 AE Si è fatta l ipotesi di che al momento dell allacciamento futuro dei 4000 AE la rete sarà di tipo separata, quindi all' impianto arriveranno soltanto i reflui neri. Calcolo dei carichi organici Per il calcolo dei carichi organici in ingresso dell' impianto si sono considerati i seguenti valori: - Portata media giornaliera 900 m3/g - Portata media oraria 38 m3/h - Portata di punta oraria 75 m3/h I valori tipici di inquinamento dei reflui (BOD, COD, azoto ammoniacale, SS) sono riportati nelle tabella che seguono.
7 5 PRODUZIONI SPECIFICHE Sostanze organiche biodegrabili BOD5 gr/ae/g 60 Sostanze ossidabili totali NH3 gr/ae/g 12 Ammoniaca nel liquame TKN NO3 gr/ae/g 1 Solidi sospesi totali SST gr/ae/g 90 CONCENTRAZIONI Sostanze organiche biodegrabili BOD mg/l 267 Sostanze ossidabili totali COD mg/l 533 Ammoniaca nel liquame TKN TKN mg/l 53 Solidi sospesi totali SST mg/l 400 CARICHI INQUINANTI Sostanze organiche biodegrabili BOD kg/g 240 Sostanze ossidabili totali COD kg/g 480 Ammoniaca nel liquame TKN TKN kg/g 48 Solidi sospesi totali SST kg/g 360 VALORI OBIETTIVO (D.Lgs. 152/99) N-NH3 allo scarico NH3 mg/l 5 BOD allo scarico BOD mg/l 20 COD allo scarico COD mg/l 120 Solidi sospesi totali allo scarico SST mg/l 35
8 6 3. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEL COMPARTO BIOLOGICO Il processo utilizzato sfrutta lo schema a fanghi attivi cosiddetto single sludge, ove cioè lo stesso fango agisce prima in fase anossica di predenitrificazione e successivamente in fase ossidativa di nitrificazione Nella fase di pre-denitrificazione si realizza la principale rimozione dell azoto e contemporaneamente della sostanza organica secondo schemi stechiometrici e teorici noti in letteratura. La vasca di pre-denitrificazione viene alimentata con i nitrati provenienti dal successivo reattore nitrificante mentre la fonte di carbonio è costituita dal liquame grezzo decantato. L azoto residuo in uscita dall intero schema di processo è relativo: alla frazione di N-NO3 che non è stato rinviato alla denitrificazione con il ricircolo; alla frazione di TKN-NH4 che non è stata nitrificata alla frazione di azoto organico disciolto legato ai solidi sospesi (pressoché trascurabile 1-2 ppm)
9 7 Figura 1.2 Schema di sistema integrato anossico-aerobico 1: reattore anossico di denitrificazione; 2: reattore aerobico; 3: riaeratore; 4: sedimentatore finale; W: eccesso di fanghi; e: effluente. aq F, X N 2,M 2, Q M (a+b+1 N 1, (b+ N 2, M Q F - N e 1 2 BQ F,X R a a W N 2,M 2
10 9 Si riportano di seguito i dati di input utilizzati nelle elaborazioni. Portata Q 24 =Q F = m 3 /d Carico inquinante da rimuovere Concentrazione di azoto ammoniacale in ingresso ΔS=COD= mg/l M F = 55 mg N-NH/L Concentrazione di ossigeno disciolto DO=1.5 mg O 2 /L Temperatura T = 15 C Concentrazione di microrganismi nel ricircolo X R =6000 mg SS/L Rapporto di ricircolo b= Q R /Q F =1 Solidi sospesi volatili / Solidi sospesi totali VSS /SS=0.7 Coefficiente di sicurezza f s =1.5 COD rimosso per mg N-NO 3 denitrificato C=3 mg COD/mg N-NO 3 Contenuto di azoto nella biomassa f x =0.1 Concentrazione di azoto ammoniacale nell effluente M 2 =5 mg N-NL/L Concentrazione di azoto nitrico uscente dal reattore anossico N 1 =0.3 mg N-NO 3 /L Concentrazione di azoto nitrico uscente dal reattore aerobico (effluente) O 2 richiesto per mg N-NH ossidato COD rimosso per mg VSS N 2 =10 mg N-NO 3 /L R=4.57 mg O 2 /mg N-NH f v = 1.48 mg COD/mg VSS I parametri cinetici di crescita delle biomasse impiegate nei vari processi sono indicati di seguito. Per la rimozione del COD: Rendimento di crescita dei microrganismi Y= 0.45 mg VSS/mg COD Velocità specifica di scomparsa dei microrganismi K d =0.07 d -1 Per la nitrificazione Velocità massima specifica di crescita microbica μ (20 )=0.36d -1 μ (T)=μ (20 ) x 1.12 T-20 =d -1 Velocità specifica di scomparsa dei microrganismi K d =0.04 d -1 Per la denitrificazione Velocità specifica di scomparsa dei microrganismi K d =0.07 d -1 Velocità massima specifica di utilizzazione del substrato K D (20 )=0.18 mg N-NO /mg VSS-d K D (T)=K D (20 )x1.07 T-20 (mg N-NO 3 /mg VSS d)
11 10 L algoritmo di calcolo utilizzato è quello dell IRSA. Con riferimento al sistema a due stadi riportato in Figura 1.2, vengono assunte le seguenti ipotesi semplificatrici: i due reattori sono a mescolamento completo; l alimentazione è priva di azoto nitrico (NO3) l ossigeno disciolto nel riciclo proveniente dal sedimentatore è nullo; la concentrazione di biomassa attiva è la stessa nei due reattori; il contenuto di azoto nei fanghi prodotti si assume pari al 10% della produzione totale
12 11 Le equazioni alla base del calcolo sono riportate di seguito: a) bilancio dell azoto nitrico nel reattore anossico aq F (N DO)+bQ F N 2 =(a+b+1) bq F N 1 +U D XV 1 b) bilancio dell azoto totale (ammoniacale+nitrico) nel reattore aerobico (a+b+1) Q F M 1 +(a+b+1) Q F N 1 =(a+b+1) Q F M 2 +(a+b+1) Q F N 1 +Q F M 2 c) bilancio dell azoto ammoniacale nel reattore anossico: Q F M 1 +(a+b) Q F M 2 =(a+b+1) Q F M 1 +Q F M X d) produzione dei fanghi in eccesso W=YΔS -K d X (t1+t2) e) tempo di residenza idraulica nel sistema t=t1 + t2 f) tempo totale di residenza dei fanghi ϑ=xv/wq F =X t/w La procedura di calcolo prevede successive iterazioni. Tenendo conto del coefficiente di sicurezza scelto la velocità di utilizzazione del nitrato è pari a U D =K D /f s (mg N-NO 3 /mg VSS d) mentre l età del fango minima per la nitrificazione risulta fs ϑ2 = μ k Da un bilancio di massa intorno al reattore si calcola b XR X = X = = mgss/l R b + 1 2
13 12 Fissato M X = mg N/L come azoto incorporato nei fanghi di supero con riferimento alla portata influente (valore da verificare), si calcola M 1 dell equazione c) e, sostituendo in b), si ottiene: M F M 2 M X a = ( b + 1) N N Dall equazione a), dividendo per Q F si ottiene 2 1 Si fissa t 2. a(n DO) (a + b + 1)N1 + bn2 t 1 = = U X D [ g] Il tempo di residenza idraulica risulta t=t 1 +t 2 Si determina l età del fango nel sistema e nella vasca aerobica: X' t ϑ = YΔS K D X' t t2 ϑ2 = ϑ t L età del fango nella vasca aerata va verificata con il valore calcolato precedentemente (si agisce su t 2 ). Si determina la produzione di fanghi biologici in eccesso: W=Y ΔS - K D X t = mg VSS/L Si verifica il valore di Mx = f n W Si può quindi calcolare il COD rimosso nel reattore anossico ΔS1 = C U D X t 1 =mg COD/ L Il COD in arrivo al reattore aerobico sarà pari a ΔS2=ΔS-ΔS1= mg COD/L Volume reattore anossico: V 1 = Q x t 1 (m 3 ) Volume reattore aerato: V 2 = Q x t 2 (m 3 ) La produzione di fango attivo di supero si calcola con la seguente formula:
14 13 Q * W / 0,7 ( kgss/d) Poiché l impianto è privo di sedimentazione primaria (a schema semplificato ), alla fase di aerazione viene avviato tutto il carico organico e di solidi inerti. La produzione totale di fango di supero sarà quindi conseguente al carico organico (espresso come BOD5), abbattuto nell impianto, con le maggiorazioni previste per tenere conto delle sostanze inerti trattenute nella sedimentazione finale. Per tale motivo si è assunto un indice di produzione di fango totale pari a 1,2 mgss/mgbod5 abbattuto Per calcolare la fornitura di aria si deve partire dal fabbisogno stechiometrico di ossigeno in condizioni operative (AOR o ΔO 2 ): ΔO 2 =[ΔS 2 -f V YΔS 2 +f V K d t X+(M F -M 2 -M X )R]x10-3 [Kg O 2 /m 3 ] Per dimensionare le soffianti bisogna passare al fabbisogno di ossigeno in condizioni Standard (T=20 C, conc. O 2 = 0 mg/l p = 1 atm), calcolata con la seguente formula: SOR = AOR / K dove K = ca c 9,08 1 x (T 20) x 0,85 Ca = concentrazione di saturazione di O 2 alla temperatura considerata c 1 = concentrazione di O 2 nella miscela aerata 9.08= concentrazione di saturazione di O 2 a 20 C Per calcolare il quantitativo di aria da fornire si deve tenere conto che il peso specifico dell aria è di circa 1,2 kg /m 3 e che il contenuto in peso di O 2 nell aria è del 23,2%. Inoltre sii deve considerare il rendimento η dei diffusori: / 3 [ Nm aria d ] kgo2 d Q = / η In Appendice 1 sono riportati i dati di calcolo e dimensionamento dell impianto
15 14 per le diverse fasi di processo. 4. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto è basato sul processo biologico di ossidazione e nitrificazione simultanea a fanghi attivi e predenitrificazione biologica, con possibilità di stabilizzazione separata dei fanghi di supero. Il sistema è articolato nelle seguenti sezioni: Pretrattamenti 1. grigliatura ; 2. sfioro acque di pioggia, sollevamento dei liquami da trattare e by pass generale; 3. microgrigliatura a pulizia automatica; 4. dissabbiatura meccanizzata; Trattamenti biologici e sedimentazione finale 1. denitrificazione (realizzata a monte del comparto di aerazione per non dover ricorrere ad una fonte esterna di carbonio organico) ; 2. ossidazione e nitrificazione biologica ; 3. ricircolo della miscela areata nella vasca anossica; 4. sedimentazione finale ; Disinfezione 1. Clorazione dell effluente (quando necessario) con tempo di contatto alla massima portata pari a 30 ; Trattamento fanghi 1. ricircolo del fango nella vasca anossica e invio alla stabilizzazione 2. stabilizzazione aerobica mediante aeratore superficiale (il dimensionamento di tale fase è stato eseguito per raggiungere valori di riduzione della sostanza organica fino all 80%); 3. post- ispessimento (tale fase oltre a favorire una sensibile riduzione dei volumi di fango prodotto, garantisce un sufficiente volume di accumulo, tra
16 15 due fasi di spurgo successive); 4. Trasporto del fango all impianto di disidratazione. Si riporta di seguito una tabella in cui sono indicate le caratteristiche operative principali dell impianto. Volume vasca denitrificazione V1 m3 151 Volume vasca ossidazione-nitrificazione V2 m3 625 Residenza idraulica nell'anossico t 1 h 4,0 Residenza idraulica nella vasca di ossidazione Residenza idraulica nel sistema t = t 1 + t 2 t 2 h 16,7 h 20,7 Solidi sospesi totali nella miscela (X) MLSS g/l=kg/m3 3 Ricircolo fango (b) b Qf/Qi 1 Carico volumetrico Cv (kgbod/g)/m3 0,286 Carico organico Cf (kgbod/g)/kgmls S Età del fango E giorni 23 Indice di volume del fango (SVI) teorico (<150) 0,095 SVI ml/g 167 Peso secco in fase di sedimentazione SSr g/l 6 Produzione di fango in eccesso F kgss/g 225 Per descrivere il funzionamento dell impianto si riporta di seguito il profilo idraulico.
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18 17 Ai fini della riduzione dl rischio idraulico l Autorità di Bacino del Fiume Arno ha posto come vincolo una quota di massimo invaso (correlata a quella di imposta del depuratore) pari a 175,0 + 0,5 m s.l.m. a seguito dell innalzamento della Diga di Levane. Dopo la grigliatura il liquame defluisce a gravità nella stazione di sollevamento di testa. Questo è dotato di uno scolmatore la cui soglia è posta ad una quota pari a 173,20 m s.l.m. che evita l afflusso al depuratore di acque troppo diluite nei periodi di pioggia. Le pompe spingono il liquame fino al rotostaccio o (quando necessario) direttamente al cloratore tramite il tubo di by-pass generale (DN 200 in PE). Dal rotostaccio in poi il liquame defluisce a gravità da una vasca all altra, partendo da un livello idrico pari a m s.l.m. nel dissabbiatore fino allo scarico nel fosso limitrofo. Il tubo, che raccoglie le acque che sfiorano dal pozzetto di sollevamento, (DN 315 PVC) parte dal pozzetto P2 (dove è alloggiata una valvola Clapet di non ritorno) ed è lungo circa 80 m. Convoglia le acque nel pozzetto P7 (alla quota 173,01 m s.l.m.) di confluenza col collettore di scarico dell effluente. La quota minima di scarico dell effluente dell impianto è stata fissata a 172,50 m s.l.m. (sulla base delle informazioni desunte dal Piano stralcio relativo alla riduzione del Rischio Idraulico del bacino del fiume Arno 1 ). Pertanto il collettore che deve convogliare l effluente dal pozzetto P7 al fosso (DN 400 in PVC lungo circa 50 m) avrà una pendenza pari a 1,4% e sarà posizionato al di sopra del piano campagna. Quindi a parte il sollevamento di testa, per il funzionamento del depuratore sono necessari solo 3 sollevamenti: il ricircolo della miscela areata dalla vasca di ossidazione alla vasca di denitrificazione; il ricircolo del fango dal sedimentatore alla vasca anossica 1 Il Piano (DPCM 5/11/1999) prevede di portare la soglia della diga di Levane dagli attuali 167,5 m s.l.m. a 172 m s.l.m.
19 18 l invio del fango di supero dal sedimentatore alla vasca di stabilizzazione. Poiché nella rete fognaria sono presenti tratti significativi di collettori per le sole acque nere ci si attende un ridotto apporto di sabbie al depuratore. Inoltre, sono presenti impianti di sollevamento intermedi e sfioratori di piena (oltre ai normali manufatti idraulici di linea) che contribuiscono ad intercettare i solidi presenti nelle acque miste. Tuttavia a maggiore sicurezza delle tubazioni e dei macchinari dell impianto (che possono essere erosi o intasati da sostanze abrasive o pesanti) e per prevenire deposito di materiale inerte nelle vasche, è stato previsto l inserimento di un dissabbiatore meccanizzato a valle della stazione di grigliatura fine e prima dell immissione del liquame nella vasca di denitrificazione. Tale tipo di apparecchiatura, nella quale apposite palette rotanti mantengono nel liquido una stato di agitazione, per qualsiasi condizione di portata, inducono un moto non turbolento che favorisce la caduta della sabbia sul fondo. Sono macchinari molto flessibili che si adattano a portate variabili ed inducono minime perdite di carico idraulico. Inoltre questo tipo di apparecchiatura presenta il vantaggio di produrre sabbie sufficientemente pulite con una concentrazione di sostanza organica molto ridotta. Le elettropompe installate nel pozzetto di ricircolo della miscela areata, assicurano la possibilità di ricircolo fino a 3 volte la portata affluente, opportunità che assicura la denitrificazione anche in condizioni di alta concentrazione di azoto ammoniacale in ingresso e quindi di azoto nitrico nell effluente. Valori di ricircolo di questo ordine di grandezza sono consueti ma, ad ogni caso, la reale portata di ricircolo sarà definita dalle istruzioni impostate sul PLC di gestione dell impianto, in relazione alla concentrazione dell ossigeno rilevata da apposita strumentazione nella vasca di denitrificazione.
20 19 Il PLC gestirà conseguentemente l avvio sequenziale delle 2 pompe di sollevamento del liquame di ricircolo dalla vasca di ossidazione verso la sezione di denitrificazione, in modo da fornire la portata adeguata. Alla stessa maniera il PLC gestirà, in funzione del livello del liquame nella vasca del sollevamento, l apertura della elettrovalvola sulla tubazione in uscita dalla vasca di ossidazione, verso il sollevamento stesso. Il sistema di aerazione previsto per la fase di ossidazione-nitrificazione è quello del tappeto di diffusori a bolle fini disposto sul fondo delle vasche. La scelta di questa soluzione è stata dettata dall esigenza di conciliare elevati rendimenti di dissoluzione dell ossigeno nella massa liquida (costante nel tempo) con il contenimento dei costi di investimento e di manutenzione, che devono essere proporzionati ai costi dell intero impianto di depurazione. Le soffianti da abbinare alla rete di distribuzione dell aria compressa devono essere capaci di trattare 600 Nm3/h di aria con una prevalenza di 4000 mmh2o. La disinfezione finale verrà utilizzata solo in caso di emergenza. Infatti ai sensi della L.R. n. 64 del la Regione Toscana richiede la disinfezione solo in casi di emergenza su richiesta della competente Amministrazione Provinciale, e non nelle normali condizioni di conduzione dell impianto Tenuto conto di questa funzione straordinaria, si è ritenuto opportuno prevedere l adozione di un sistema strutturalmente economico e basato sull uso di un reagente dotato di buona stabilità nel tempo come l ipoclorito di sodio (NaClO) commercializzato in soluzione acquosa. La vasca di contatto è dimensionata per un tempo di contatto di circa 30 minuti.
21 QUADRO DI RIEPILOGO DEI MANUFATTI Codice manufatto A B C R D E F G H Q I L M P6 Manufatto Pozzetto grigliatura grossolana e by-pass generale Pozzetto per il sollevamento iniziale Rotostaccio (Sgrigliatore filtrante autopulente) Vasca per dissabbiatore meccanizzato Vasca di denitrificazione Vasche di ossidazione nitrificazione Sedimentazione finale Vasca di clorazione Pozzetto di sollevamento per il ricircolo della miscela areata Locali tecnici e magazzini Pozzetto di sollevamento per il ricircolo dei fanghi Vasca di stabilizzazione aerobica dei fanghi Vasca di post-ispessimento Pozzetto di campionamento
22 QUADRO DI RIEPILOGO DELLE UTENZE ELETTRICHE PER FM Codice manufatto Apparecchiatura Codice apparecchiatura Macchine in esercizio (PE) Potenza unitaria (PE) Kw Potenza totale (PE) Kw SOLL Sollevamento all impianto - 1 3,5 3,5 A B C D F G H Griglia meccanizzata a pettine mobile Sollevamento in testa all'impianto Rotostaccio (Sgrigliatore filtrante autopulente) Agitatore ad elica per denitrificazione Raschiatore radiale per sedimentatore circolare Pompa ad asse orizzontale per dosaggio Cl Ricircolo miscela areata GR1 1 1,5 1,5 P1.1 - P1.2 - P ,0 6,0 GR2 1 0,55 0,55 MIX 1 1 1,7 1,7 CR1 1 0,2 0,2 CL 1 1 0,2 0,2 P2.1 - P2.2 - P ,6 13,2 Q Aerazione OX-NITR S1 - S2 - S3 2 7,5 15,0 I Ricircolo fanghi P3.1 - P ,0 2,0 L Aeratore sommerso tipo flow jet MIX 2 2 3,5 3,5 L Rilancio fanghi PF1 1 2,0 2,0 M Raschiatore diametrale per ispessitore fanghi circolare CR2 1 0,2 0,2 R Agitatore per dissabbiatore MIX 3 1 0,37 0,37 R Soffiante per dissabbiatore S4 1 2,0 2, ,92
23 22 Allegato 1 Report di calcolo
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