Attività del Centro Orticolo Campano. Area Tematica: Messa a punto di tecniche colturali ecosostenibili

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1 Attività del Centro Orticolo Campano Area Tematica: Messa a punto di tecniche colturali ecosostenibili Introduzione di film innovativi (biodegradabili e foto-selettivi) per la pacciamatura del suolo su lattuga in coltura protetta Risultati delle prove condotte dal CRA-CAT Responsabile della prova: CTER dr. Eugenio Cozzolino (eugenio.cozzolino@entecra.it) Altro personale coinvolto: CTER p.a. Vincenzo Leone Per la pacciamatura sono oggi disponibili film fotoselettivi in polietilene e teli biodegradabili ottenuti da polimeri vegetali come amido e cellulosa. I film fotoselettivi dovrebbero consentire una regolazione della temperatura della rizosfera: Il Brown, il Green e il Red mediante la trasparenza alla componente IR della radiazione solare, lo Yellow al contrario mediante la capacità di rifletterla. I teli biodegradabili, che possono essere incorporati nel suolo a fine coltura, consentono di evitare gli oneri di recupero e smaltimento necessari per i teli in polietilene e sono inoltre incentivati dalla OCM nazionale ortofrutta per motivi ecologici. Per contribuire a verificare gli eventuali vantaggi dei nuovi film pacciamanti rispetto al film nero "tradizionale" abbiamo condotto nell ambito del programma di attività del Centro Orticolo Campano un saggio di pacciamatura in coltura protetta con due tipi di lattuga, cappuccina (cultivar Penelope RZ) e foglia di quercia a foglia verde (cultivar Kimpo RZ), del quale riportiamo qui una sintesi dei risultati. Con la pacciamatura sono stati rilevati consistenti incrementi di produzione commerciabile per tutti i teli di nuovo tipo, in media tra 10,2 t/ha (+38%) con Sumus e 15 t/ha (+56%) con MB12 per il tipo foglia di quercia, tra 7,8 t/ha (+18%) con Yellow e 18,4 t/ha (+42%) con Brown per il tipo cappuccina, più pesante (figura 1). L'incremento di produzione è da attribuire in gran parte a un maggior contenuto di acqua dei cespi, perché la pacciamatura ha favorito l'espansione dei tessuti vegetali, cui non ha corrisposto un aumento proporzionale degli assimilati, con conseguente sensibile riduzione del tenore di sostanza secca, in media del 19% per la foglia di quercia e del 27% per la cappuccina, con differenze tra i teli più accentuate per quest'ultima. I teli Green, Sumus e Yellow, insieme con il PE comune in coda alla graduatoria di produzione, sono quelli che hanno fatto rilevare le riduzioni minori nel tenore di sostanza secca. La pacciamatura non ha pertanto fatto aumentare la biomassa secca, anzi per i teli Ldpe, Ecovio e MB12 si sono rilevate non trascurabili riduzioni, anche se ha avuto un effetto positivo sulla quota di

2 biomassa utilizzabile (indice di raccolta), soprattutto per la foglia di quercia. L'effetto della pacciamatura sull'indice di qualità considerato è risultato negativo per la foglia di quercia, in particolare con i teli Yellow (- 38 punti), Ldpe (- 37 punti) e Brown (- 31 punti), e prevalentemente negativo per la cappuccina, particolarmente con Ecovio (- 30 punti), Ldpe (- 26 punti), Brown (- 21 punti) e Green (- 20 punti, con la notevole eccezione del telo MB15 (+38 punti) e in misura minore dello Yellow (+5 punti). Figura 1. Stime per alcuni indici di risposta di due tipi di lattuga alla pacciamatura con nove tipi di teli pacciamanti, con intervalli di confidenza al 68% e 95%. L'etichetta nudo indica il testimone non pacciamato. Nella figura 2 sono rappresentati i profili termici relativi al periodo gennaio- febbraio 2014, comprendente la fase finale della coltura. Il regime termico dell'aria del tunnel nel periodo è stato sostanzialmente stazionario, con variazioni tra 5 e 15 C durante la notte, eccetto due cadute a valori prossimi allo zero solo nella prima e nell'ultima settimana di gennaio, e tra 10 e 20 C durante il giorno, ma con frequenti punte oltre i 20 C e in qualche giorno intorno ai 30 C. A livello del suolo nudo le variazioni sono state ovviamente molto più

3 contenute: la temperatura a 10 cm di profondità è oscillata da un giorno all'altro intorno ai 10 C di notte, salendo di circa due gradi in pieno giorno, nel mese di gennaio, mentre tendeva a oscillare intorno ai 12 gradi sia di giorno che di notte nel mese di febbraio. I teli Brown, Green, Ldpe, Ecovio MB15 e Sumus hanno mostrato un effetto simile, ma di intensità decrescente nell'ordine, con differenze di temperatura positive, tra valori minimi di non oltre 0,3 C in pieno giorno e valori massimi di 0,3-0,7 C poco prima dell'alba. Anche i teli MB12, Red e Yellow hanno mostrato effetti simili, ma con differenze positive che culminavano nelle ore più calde del giorno e si attenuavano di notte, diventando anzi negative per il telo Yellow. Figura 2. Profilo orario (smussato) della temperatura dell'aria in gennaio e febbraio nel tunnel con il saggio di pacciamatura (in alto), profilo orario giornaliero della temperatura dell'aria e del suolo (a 10 cm di profondità) per lo stesso periodo (in basso a sinistra) e differenze medie del profilo orario giornaliero di temperatura del suolo per il pacciamato con nove tipi di teli pacciamanti (in basso a destra). I nuovi tipi di teli pacciamanti biodegradabili MaterBi ed Ecovio e i polietilenici fotoselettivi Red, Brown e Green sono risultati vantaggiosi e superiori al fotoselettivo Yellow, al comune Ldpe e al biodegradabile sperimentale Sumus per la pacciamatura della lattuga.

4 Il saggio è stato condotto nell'autunno- inverno nell'azienda agricola di Viscusi Bruno in contrada Fenile di Sant'Agata dei Goti(BN), su un terreno argilloso- sabbioso di discreta fertilità. I trattamenti di pacciamatura comprendevano otto teli di nuovo tipo, un telo polietilenico ordinario (testimone trattato) e un testimone non pacciamato: 1) telo polietilenico fotoselettivo da 25 μm Yellow MulchMore della GINEGAR- POLYEUR srl; 2) telo polietilenico fotoselettivo da 25 μm Red MulchMore della Ginegar- Polyeur srl; 3) telo polietilenico fotoselettivo da 25 μm Brown MulchMore della Ginegar- Polyeur srl; 4) telo polietilenico fotoselettivo da 50 μm Green della PATI SpA; 5) telo biodegradabile Mater- Bi da 12 μm della NOVAMONT SpA (MB12); 6) telo biodegradabile Mater- Bi da 15 μm della NOVAMONT SpA (MB15); 7) telo biodegradabile Ecovio F Mulch da 12 μm della BASF CHEMICAL CO.; 8) telo biodegradabile (prototipo in fase di sviluppo) Sumus della SUMUS ITALIA srl in carta riciclata; 9) telo polietilenico comune Ldpe da 50 μm, come testimone trattato; 10) testimone non pacciamato. I trattamenti sono stati applicati a parcelle di 10 mq e replicati due volte in un disegno a blocchi. I teli sono stati sistemati poco prima del trapianto, eseguito il 16 novembre con due tipi di lattuga, cappuccina (cultivar Penelope RZ) e foglia di quercia a foglia verde (cultivar Kimpo RZ), in file binate con densità di piante per ettaro. La coltura è stata concimata con 50 kg/ha di fosforo e azoto alla preparazione del terreno e con 50 kg/ha di azoto in copertura per fertirrigazione, mediante impianto fisso sotto pacciamatura con ala gocciolante leggera T- Tape. Le infestanti nelle interfile sono state controllate con due interventi di sarchiatura e la difesa fitosanitaria è stata condotta secondo le linee guida dei servizi tecnici per l'agricoltura della Regione Campania (SESIRCA, 2013). Nel mese di gennaio e febbraio 2014 sono state rilevate a intervalli di un'ora le temperature del suolo a 10 cm di profondità in una replica con sensori PT100 e miniregistratori FT- 102 di ECONORMA. La produzione è stata stimata su campioni parcellari di 10 piante raccolte al centro delle parcelle allo stadio ottimo di maturazione, tra il 16 e il 26 febbraio. I cespi sono stati mondati per determinare la produzione commerciabile e un campione

5 rappresentativo è stato impiegato per rilevare il diametro e altezza del cespo, l'altezza dello scapo, i parametri colorimetrici CIELab con colorimetro a riflettanza MINOLTA (Chromameter CR- 200), la sostanza secca per essiccazione a 70 C. Un indice di qualità è stato sintetizzato come rapporto tra la somma di luminosità CIELab, cromaticità CIELab e percentuale di sostanza secca e la somma di tinta CIELab, lunghezza dello scapo e percentuale di scarto, dopo normalizzazione in scala 0:1 dei valori osservati. Campioni di distribuzioni predittive per gli indici di risposta in funzione dei trattamenti di pacciamatura sono stati ottenuti mediante il software jags (Plummer, 2003) in ambiente R (R Core Team, 2013) e funzioni del pacchetto R2jags (Yu- Sung e Masanao, 2013); le stime sono state sintetizzate graficamente con il pacchetto ggplot2 (Wickham, 2009) nello stesso ambiente.

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