Alessandro Grossato. 13 giugno 2016

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1 Alessandro Grossato 13 giugno 2016

2 La storia - dalla pace di Westfalia al Congresso di Vienna, a Bretton Woods - ci racconta come ogni epoca abbia tentato di costruire equilibri ampi, ma sempre instabili. Naturalmente esiste una pluralità di fattori alle origini delle guerre, fenomeni culturali, di psicologia collettiva, credenze, diversità storiche, [ ] l intersecarsi variabile di alcune dimensioni del potere, per esempio il potere militare, economico e politico di ogni parte in causa nel conflitto potenziale.

3 La guerra nascerebbe dai disequilibri interni alle molte dimensioni del potere e non solo dalle effettive forze militari in campo: accesso a risorse e commercio, riconoscimento del proprio ruolo in un dato ambito, influenza politica in un contesto multilaterale, sono alcune delle direttrici che determinano una sorta di teoria dei giochi in cui equilibri e asimmetrie rendono l eventualità di guerre prevedibile e misurabile. Non solo, ma se dopo una guerra questi elementi non trovano equilibrio, o se si generano ulteriori disequilibri, altre guerre seguiranno, come la storia recentissima testimonia.

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5 Vicino e Medio Oriente

6 Sono ormai venticinque anni che i Paesi occidentali vivono il dramma del terrorismo islamico, ma nonostante guerre, alleanze sancite e instaurazione di regimi "amici", la situazione resta incandescente. Ma è davvero impossibile fermare gli islamisti? E per quale motivo i popoli del Medio Oriente ci appaiono irriducibilmente ostili, anche quando ci presentiamo con le migliori intenzioni? Nella prima inchiesta che ha il coraggio di affrontare a fondo le responsabilità dell'occidente, Fulvio Scaglione - che ha vissuto da inviato tutti i conflitti che hanno generato l'attuale crisi mediorientale, dalla Cecenia all'afghanistan fino all'iraq - racconta i clamorosi errori di valutazione, gli affari non sempre limpidi, le alleanze sbagliate a tradite, e mette a nudo ciò che potevamo fare e che invece non abbiamo fatto contro il terrorismo islamico.

7 Dalle fratture ereditate dalle politiche coloniali ai danni causati con la rovinosa "guerra al terrore", dalla visione superficiale sull'lsis e la sua organizzazione all'unione di politica e interessi che ha determinato le strategie in Medio Oriente, Scaglione passa in rassegna la lunga lista di disastri in cui ci siamo impantanati. E mette in discussione le basi su cui abbiamo fondato le nostre scelte, a partire dall'illusione di poter "esportare la democrazia" e imporre in ambiente islamico usi e costumi occidentali: perché, al di là della propaganda, "i tentativi di travasare i riti della nostra democrazia hanno sempre prodotto dei mostri politici".

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19 10 febbraio 2015 Sergio Romano Trattative per l Ucraina, le lezioni della Storia A chi sostiene che la Russia, con l annessione della Crimea e gli aiuti forniti alle milizie filorusse dell Ucraina orientale, ha unilateralmente modificato i confini di uno Stato europeo, gli storici potrebbero ricordare che i membri della Nato, negli anni precedenti, avevano modificato le frontiere politiche e militari del continente. Era lecito pensare che il probabile ingresso dell Ucraina nella Nato sarebbe stato accolto a Mosca con paziente rassegnazione?

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21 La nuova guerra fredda di cui si è parlato non è più possibile: la guerra fredda, infatti, congelava le crisi e manteneva il dialogo. Adesso invece la guerra è de majestate: riguarda la definitiva affermazione della supremazia americana e la sopravvivenza della Russia.

22 Sorprendentemente la Russia, che sembrava ridotta come Cartagine alla vigilia della terza guerra punica, ha recuperato profondità nel Caspio, in Asia centrale e nel Vicino Oriente, dove è in corso una guerra regionale per il momento a bassa densità, ma dove il rischio di una collisione diretta tra Nato e Russia è maggiore che in Ucraina. Virgilio Ilari

23 La fase che viviamo dal 1991 è la fase terminale, più incerta e pericolosa, di quel conflitto. Nel 1921 l Unione Sovietica salvò in forme nuove l unità dell impero, ma entrando in stato d assedio. Gli unici guadagni del 1945 furono il recupero di un rango paritario con l impero antagonista e una turbolenta zona di frenaggio davanti ai bastioni. Entrambi furono perduti nel 1991, anche se inizialmente gli Stati Uniti si astennero dall occupare l intero spazio. L esito è ignoto, ma la crisi sta scalando, forse al di là del voluto e del governabile. E il destino dell Europa dipende da quello della Russia. Virgilio Ilari

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39 Grexit, Brexit,

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44 Gli ultimi duemila anni sono stati dominati da tentativi fallimentari di unificare il continente sotto un singolo governo per ricreare l età d oro dell Impero romano. Ci hanno provato Napoleone, Hitler, vari altri, ed è finita sempre tragicamente. L Unione Europea è un tentativo di farlo con altri metodi. Boris Johnson Secondo l ex segretario di stato britannico Iain Duncan Smith, Boris Johnson Ha espresso una verità storica.

45 Tre volte felice, o Britannia, staccata dagli altri Regni per sedere a tutela del Continente. John Addison, 1704

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