La protezione delle foreste in Europa: gli obiettivi di gestione forestale
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- Michela Simoni
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1 9 ELENA MOSCA La protezione delle foreste in Europa: gli obiettivi di gestione forestale Il processo di protezione delle foreste In base alle recenti indagini sullo stato di salute delle foreste europee si evidenzia come queste siano in continua crescita, costituendo di conseguenza una crescente riserva di carbonio. Il 70% delle foreste è classificato come seminaturale, e ben il 98% della superficie forestale è regolato da un piano di gestione forestale o dispone di strumenti pianificatori assimilabili (piani di assestamento forestale, piani economici forestali, piani di taglio poliennali, schede boschive, ecc.). Tuttavia le utilizzazioni forestali sono inferiori all incremento corrente annuo, determinando un continuo aumento della quantità di legno. In molti casi lo scarso impiego delle risorse forestali è legato alla frammentazione della proprietà, che determina un maggior costo delle pratiche selvicolturali. A ciò si aggiunge il fatto che l Europa sia il maggior esportatore di prodotti in legno; è chiaro quindi che il continuo aumento nel consumo di legname viene sopperito da ingenti importazioni. La foresta fornisce inoltre una serie di prodotti non legnosi, quali i funghi, i frutti di bosco, il sughero, la resina, il cui valore economico è salito negli anni, costituendo in alcuni casi un entrata maggiore rispetto alla vendita di legname. L utilizzo delle aree boscate a scopo ricreativo è in costante crescita, tanto da essere generalmente considerato uno dei principali aspetti socio-culturali delle foreste (MCPFE Li a i s o n Un i t Wa r s aw, 2007a). La Conferenza Ministeriale sulla Protezione delle Foreste in Europa (CMPFE) è un iniziativa politica di alto livello che coinvolge i ministeri dell ambiente e delle foreste di 46 Stati europei e la Comunità Europea; inoltre sono presenti altri Stati e varie organizzazioni internazionali di tipo ambientale e sociale, in rappresentanza di tutte le parti coinvolte nel settore forestale (proprietari, ditte di utilizzazione e trasformazione), in qualità di osservatori. Gli Stati firmatari e la Comunità Europea sono responsabili del processo di implementazione delle decisioni ad un adeguato livello istituzionale. Gli impegni comuni costituiscono una struttura base, che i governi dei singoli Stati devono realizzare attraverso iniziative e azioni tese ad assicurare e incrementare la gestione sostenibile e la protezione delle foreste nel proprio territorio. Il periodo di transizione tra due conferenze ministeriali è definito Processo di CMPFE, è il momento nel quale vengono realizzate le decisioni sottoscritte e viene preparata la successiva conferenza. Il quadro completo del processo di protezione delle foreste europee è schematizzato in figura 1.
2 10 Fig. 1: Gli impegni ministeriali di protezione delle foreste ripartiti nei tre pilastri di gestione forestale sostenibile (aspetti economici, ecologici e socio-culturali). Fonte: modificato.
3 11 L inizio di questa cooperazione internazionale risale al 1990, quando si è tenuta la prima CMPFE a Strasburgo. In tale occasione gli Stati europei hanno riconosciuto la necessità di una protezione delle foreste internazionale e hanno iniziato una stretta collaborazione nella ricerca tecnico-scientifica a livello europeo. L esito della conferenza è riassunto nella Dichiarazione di Strasburgo, mentre sei Risoluzioni ne sintetizzano gli obiettivi. Il principale merito ottenuto a Strasburgo è stato iniziare una rete europea di monitoraggio permanente degli ecosistemi forestali e incorporare i dati registrati nelle singole aree in un database internazionale. Nel 1993 si è svolta a Helsinki la seconda CMPFE, che si è incentrata sulla definizione di gestione forestale sostenibile e sugli aspetti socio-economici legati alla gestione delle foreste. La Dichiarazione e le quattro Risoluzioni sottoscritte a fine conferenza sono state realizzate in stretta continuità con gli impegni assunti nella precedente conferenza. Tali documenti costituiscono una risposta comune degli Stati europei alle decisioni prese durante la Conferenza di Rio de Janeiro del Nuovi aspetti sono stati aggiunti agli obiettivi della CMPFE, quali la necessità di far fronte all aumentata domanda di prodotti e servizi forestali non legnosi con una gestione che consideri i principi di sostenibilità e la conservazione della biodiversità. È stata inoltre evidenziata la difficile situazione economica del settore forestale di vari Stati europei, che coinvolge le industrie di utilizzazione e trasformazione forestale. Sono state attuate comuni strategie di finanziamento per combattere il deperimento delle foreste e delle aree boscate e per realizzare una gestione forestale sostenibile in Stati con un economia in difficoltà. È stata ribadita l importanza nel lungo periodo del settore forestale nel contribuire alla mitigazione degli effetti dovuti al cambiamento climatico. Nel giugno del 1998 a Lisbona si è svolta la terza Conferenza Ministeriale. Con la Dichiarazione e le due Risoluzioni adottate sono stati sottolineati gli aspetti socioeconomici di gestione forestale sostenibile, concentrando l attenzione sulle relazioni ed interazioni tra foresta e società. In tale occasione sono stati riportati i dati preliminari dal progetto UN-ECE/FAO Temperate and Boreal Forest Resources Assessment 2000 (TBFRA 2000) che, sulla base dei Criteri e Indicatori pan-europei, hanno delineato lo stato della gestione forestale sostenibile in Europa. Con la seconda Risoluzione, gli Stati si sono impegnati ad adottare i sei criteri pan-europei e a sostenere gli indicatori ad essi associati. I ministri si sono inoltre promessi di realizzare una continua implementazione, revisione e miglioramento degli indicatori. Per raccogliere le proposte tecniche di miglioramento degli indicatori, sono stati organizzati quattro incontri di lavoro, i cui risultati sono stati successivamente discussi nel corso della quarta Conferenza Ministeriale, svoltasi a Vienna nell aprile 2003 (MCPFE Li a s o n Un i t Vi e n n a, 2003a). I principali obiettivi raccolti nella Dichiarazione e nelle cinque Risoluzioni riguardano la necessità di conservare e proteggere la biodiversità delle foreste, l importanza della cooperazione intersettoriale, di programmi forestali nazionali. È stato inoltre enfatizzato il ruolo delle foreste nel fornire energia rinnovabile, nel proteggere da eventi naturali e nel mitigare i cambiamenti ambientali. Per la prima volta è stato chiarito il significato culturale delle foreste ed è stato sottolineato il bisogno di preservare e migliorare la dimensione socio-culturale della gestione forestale sostenibile. La quinta Conferenza Ministeriale Nel novembre 2007 si è svolta a Varsavia la quinta Conferenza Ministeriale sulla Protezione delle Foreste in Europa (fig. 2). Il tema dell incontro Foreste per la qualità della vita riassume l impegno nel voler assicurare che le foreste europee vengano gestite in maniera sostenibile e continuino a contribuire al benessere della società. Con la Dichiarazione di Varsavia e le due Risoluzioni si completa il quadro del processo di protezione delle foreste europee.
4 12 Fig. 2: Le foreste per la qualità della vita è stato il tema della quinta Conferenza Ministeriale. Fonte: Molinari, L. legno come fonte energetica. Si è inoltre proposto di riconoscere, anche con incentivi economici, il ruolo dei proprietari forestali nella gestione delle risorse forestali e nel mantenimento delle funzioni protettive delle foreste e di favorire la formazione professionale degli operatori del settore forestale. Nella seconda giornata i singoli delegati dei ministeri dell agricoltura e foreste hanno presentato una sintesi delle azioni da loro attuate per rispondere agli impegni sottoscritti a Vienna. La dichiarazione dell Onorevole Stefano Boco, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha illustrato il lavoro svolto in Italia nel realizzare l inventario forestale nazionale delle foreste e dei serbatoi di carbonio e le tempistiche per la sua completa redazione. Egli ha inoltre ricordato come il 2007 sia stato un anno particolarmente difficile per i numerosi incendi forestali che hanno colpito gli Stati dell area mediterranea; ha infine ribadito l importanza delle foreste come custodi di valori culturali e spirituali. La conferenza è iniziata con la presentazione dei risultati ottenuti da una indagine sulle foreste europee, che ha interessato i 46 Stati aderenti alla CMPFE (MCPFE Li a i s o n Un i t Wa r s aw, 2007a, 2007c). In seguito i rappresentanti delle parti interessate hanno presentato le proprie proposte di miglioramento nel settore forestale. Erano presenti le industrie forestali, le organizzazioni non governative di tipo sociale, quelle di tipo ambientale, la comunità scientifica e l associazione degli studenti forestali. La conferenza è stata un opportunità per avviare un confronto di alto livello con il coinvolgimento di tutti gli attori del settore forestale, per poter garantire degli impegni di gestione forestale sostenibile che dovranno essere attuati nei singoli Stati. In particolare è stata sottolineata l importanza di avviare una stretta collaborazione tra i proprietari forestali, le ditte di utilizzazione, le industrie di trasformazione e le autorità locali per lo sviluppo del mercato del Fig. 3: Foresta demaniale di Kozienicka: recinzioni e camminamenti in legno attorno alla sorgente. Fonte: Mosca, E.
5 13 L ultima giornata della conferenza è stata interamente dedicata alla visita nella foresta demaniale polacca di Kozienicka. Sono stati presentati i lavori realizzati dai forestali locali, sia nell allestire aree ricreative e percorsi ciclabili all interno della foresta che nel promuovere con depliant e cartelli illustrativi la gestione forestale sostenibile presso i visitatori. Particolarmente interessante è stato constatare come all interno della foresta vengano recintate e valorizzate le sorgenti naturali e come si sia provveduto a preservare le aree umide tramite camminamenti in legno (fig. 3). I nuovi impegni Nella Dichiarazione di Varsavia, principale documento della conferenza ministeriale, gli Stati firmatari si sono promessi di implementare a livello nazionale l uso del legname, come fonte di energia rinnovabile e a riconoscere l importanza delle foreste nella protezione del suolo e delle risorse idriche. Il documento sottolinea la consapevolezza che i cambiamenti climatici in atto avranno effetti sugli ecosistemi forestali e che la gestione forestale sostenibile ha un ruolo nel mitigare tali effetti. Viene inoltre evidenziata l importanza delle foreste nel preservare e mantenere le qualità e quantità di risorse idriche e nel limitare le conseguenze dovute a fenomeni di siccità e inondazioni. Le foreste hanno quindi una funzione centrale nel migliorare gli standard di vita sul nostro pianeta. Per tale ragione la Dichiarazione riporta l importanza di avviare un dialogo internazionale sulla politica forestale, nell ottica di proteggere e di usare in modo sostenibile le risorse naturali della Terra. In questo processo dovranno essere coinvolti i proprietari forestali e l intera società che dovranno ricevere un adeguata informazione e sensibilizzare sull importanza intersettoriale delle foreste e del settore forestale. Di seguito vengono affrontate le novità apportate con le due Risoluzioni di Varsavia. Foreste, legno ed energia Tra gli obiettivi principali della prima Risoluzione di Varsavia vi è intraprendere azioni, tali da mitigare i cambiamenti climatici e da aumentare la sicurezza nell approvvigionamento energetico. Si evidenzia che l impiego della biomassa forestale come fonte di energia rinnovabile ha una serie di ricadute ambientali e sociali. In primo luogo, l uso di legna da ardere e legname di recupero in sostituzione ai residui fossili può contribuire a ridurre l emissione di gas serra e il rischio di incendi in foresta. Di pari importanza è la necessità di migliorare l efficienza nelle utilizzazioni forestali e nell impiego dell energia, riducendo ad esempio gli sprechi legati allo scarso isolamento termico degli edifici e dotandosi di caldaie ad alta efficienza. A fronte dell aumentata richiesta di legname in Europa, vengono a crearsi opportunità di integrazione del reddito di proprietari e gestori forestali. Nell ottica di realizzare queste nuove possibilità, si è sottoscritto l impegno di rafforzare le partnership pubbliche e private fra i proprietari delle foreste, i produttori nell industria del legno e dell energia. Vengono inoltre promosse azioni politiche e di mobilizzazione delle risorse forestali in un ottica intersettoriale, che favoriscano la gestione forestale sostenibile e lo sviluppo del settore forestale. Foreste ed acqua La seconda Risoluzione di Varsavia si incentra sulle relazioni tra foreste e risorse idriche, in particolare viene riconosciuto il bisogno di assicurare adeguate qualità e quantità della risorsa idrica, anche a fronte della sempre maggior domanda. La corretta gestione delle foreste ha l effetto di favorire il mantenimento delle funzioni protettive, anche nei confronti di fenomeni erosivi e di eventi atmosferici estremi, quali le inondazioni. L intero valore economico delle foreste deve essere quindi stimato, considerando il valore dei servizi produttivi, protettivi e socio-culturali, forniti dall ecosistema forestale. È di centrale importanza il coinvolgimento delle comunità locali e dei
6 14 proprietari e gestori forestali nel pianificare ed implementare le politiche forestali legate all acqua. Gli impegni sottoscritti in questo documento si concentrano su quattro azioni: gestione sostenibile delle foreste in relazione alle risorse idriche coordinamento delle politiche sulle foreste e l acqua foreste, acqua e cambiamento climatico valutazione economica dei servizi forestali legati all acqua. Gli Stati si sono impegnati nell attuare una gestione forestale sostenibile con un particolare riguardo alla risorsa idrica, agendo quindi in un ottica di mantenimento e miglioramento delle funzioni protettive delle foreste. Con tale obiettivo viene inoltre incentivato il ripristino delle foreste degradate. Si chiede ai singoli Stati di sviluppare politiche di gestione forestale integrata con la tutela delle risorse idriche, prediligendo la realizzazione di programmi forestali nazionali e piani di gestione a livello di bacino imbrifero, intensificando la cooperazione transfrontaliera. L interesse pubblico dovrebbe essere rafforzato e incrementato, promuovendo azioni di formazione ed educazione incentrate sulla comprensione delle interazioni tra foresta e acqua e sulla consapevolezza delle potenziali conseguenze del cambiamento climatico. Per quanto riguarda la stima del valore economico dei servizi forestali legati alla salvaguardia delle risorse idriche è stato richiesto di includere tali servizi nelle politiche e strategie forestali. Dovranno essere sviluppati ed implementati appositi strumenti economici di misura del valore del servizio protettivo, quali ad esempio il pagamento dei servizi all ecosistema proposto nel Patto sull acqua dell UNECE (UNE- CE Water Convention, 2006). Verso Oslo La conferenza si è conclusa con la lettura di ulteriori due documenti, nei quali sono stati espressi la solidarietà alle popolazioni ed i governi degli Stati dell area mediterranea, particolarmente danneggiati dagli incendi nell estate del 2007, e l impegno a dare una maggiore visibilità alle foreste e al settore forestale. A tal fine è stata promossa l organizzazione di una Settimana Pan-Europea sulla Foresta che si terrà a Roma dal 20 al 24 ottobre Il processo di protezione delle foreste non si ferma: la Norvegia ha assunto il ruolo di responsabile nell organizzazione dei meeting di preparazione alla prossima CMPFE, che si terrà a Oslo nel Un primo meeting tra gli esperti si è svolto il 7-8 maggio 2008, la speranza è che tale processo raggiunga e sensibilizzi tutti i livelli della società per l attuazione del comune obiettivo di gestione e protezione delle foreste europee. Criteri e Indicatori pan-europei I Criteri e gli Indicatori sono stati definiti in base alle Risoluzioni di Helsinki allo scopo di promuovere e valutare la gestione forestale sostenibile in Europa. Il criterio è una descrizione concettuale dei differenti aspetti di sostenibilità. Si tratta quindi di una serie di condizioni o processi attraverso i quali vengono giudicate le caratteristiche della foresta e la sua gestione. Gli indicatori mostrano quali cambiamenti ha subito ciascun criterio con il passare del tempo; in questo modo sono la dimostrazione di come il criterio raggiunga gli obiettivi stabiliti. La prima bozza dei criteri risale al 1994 e prevede 14 criteri raggruppati in quattro categorie: 1. la risorsa forestale 2. l ambiente (biodiversità, protezione del suolo e delle acque, vitalità degli ecosistemi) 3. gli aspetti socio-economici (benefici sociali di lungo periodo) 4. gli aspetti istituzionali e legali (istituzioni, infrastrutture, legislazione). In base agli impegni adottati a Helsinki si sono definiti 6 criteri e i 27 indicatori quantitativi di gestione forestale sostenibile
7 15 Criteri Indicatori quantitativi Indicatori qualitativi MANTENIMENTO E APPROPRIATO MIGLIORAMENTO DELLE RISORSE FORESTALI E LORO CONTRIBUTO AL CICLO GLOBALE DEL CARBONIO 1.1 Superficie forestale B.1 Uso del suolo e dell area forestale 1.2 Massa legnosa B.2 Bilancio del carbonio 1.3 Età della struttura / distribuzione del diametro 1.4 Stock di carbonio MANTENIMENTO DELLA SALUTE E VITALITA DEGLI ECOSISTEMI FORESTALI 2.1 Deposizione di inquinanti atmosferici B.3 Salute e vitalità 2.2 Condizione del suolo 2.3 Defogliazione 2.4 Danni alle foreste MANTENIMENTO E SVILUPPO DELLE FUNZIONI PRODUTTIVE NELLA GESTIONE FORESTALE (PRODOTTI LEGNOSI E NON LEGNOSI) 3.1 Incremento e taglio B.4 Produzione ed uso di legname 3.2 Legname 3.3 Beni non legnosi 3.4 Servizi 3.5 Foreste all interno di un piano di gestione B.5 Produzione e uso di beni non legnosi, servizi, in particolare ricreativi MANTENIMENTO, CONSERVAZIONE E APPROPRIATO MIGLIORAMENTO DELLA DIVERSITÀ BIOLOGICA NEGLI ECOSISTEMI FORESTALI 4.1 Composizione delle specie arboree B.6 Biodiversità 4.2 Rinnovazione 4.3 Naturalezza 4.4 Specie arboree introdotte 4.5 Legno morto 4.6 Risorse genetiche 4.7 Composizione del paesaggio 4.8 Specie forestali minacciate 4.9 Foreste protette MANTENIMENTO E APPROPRIATO MIGLIORAMENTO DELLE FUNZIONI PROTETTIVE DELLA GESTIONE FORESTALE (attenzione a suolo e acqua) Foreste protettive suolo, acqua e altre funzione dell ecosistema Foreste protettive infrastrutture e gestione delle risorse naturali B.7 Foreste e altre aree boscate protettive MANTENIMENTO DELLE ALTRE FUNZIONI E CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE 6.1 Proprietà forestale B.8 Attuabilità economica 6.2 Contributo del settore forestale al PIL B.9 Lavoro (salute e sicurezza) 6.3 Reddito netto B.10 Consapevolezza e partecipazione pubblica 6.4 Investimento nei servizi B.11 Ricerca, formazione, educazione 6.5 Forza lavoro del settore forestale B.12 Valori culturali e spirituali 6.6 Sicurezza e salute degli occupati nel settore 6.7 Consumo di legname 6.8 Commercializzazione del legname 6.9 Energia dalle risorse legnose 6.10 Accessibilità a fine ricreativo 6.11 Valori culturali e spirituali Tab. 1 - Lo schema dei Criteri e Indicatori pan-europei adottato a Vienna nel 2002.
8 16 in Europa, che nel 1994 sono stati adottati a livello di esperti, mentre nel 1995 sono stati abbozzati una serie di indicatori descrittivi (MCPFE Li a s o n Un i t Vi e n n a, 2001). Durante la conferenza di Lisbona è stato rivisto lo schema dei Criteri e Indicatori pan-europei, alla luce di maggior conoscenza e disponibilità di dati nazionali. Nel 2002 a Vienna è stata adottata la nuova serie di Criteri e Indicatori riportata in tabella 1 (MCPFE Li a s o n Un i t Vi e n n a, 2003b). Nel corso dell incontro tra gli esperti a Bialowieza nel 2006, è stata sottolineata la necessità di armonizzare i Criteri e Indicatori pan-europei con i metodi di raccolta dati già impiegati nei vari Stati. In questo modo si è avviata una maggior collaborazione tra gli Stati e tra le parti interessate per promuovere la gestione forestale sostenibile (MCPFE Li a i s o n Un i t Wa r s aw, 2007b). L applicazione pratica dei Criteri e Indicatori a livello mondiale è la certificazione forestale, che è diretta alla gestione della multifunzionalità delle foreste. Tuttavia la certificazione forestale non si sostituisce alle disposizioni stabilite dalla legge, dagli accordi internazionali, dai sistemi di finanziamento e dall attività delle varie organizzazioni. I Criteri e gli Indicatori e la certificazione forestale sono due strumenti complementari che promuovono la gestione forestale sostenibile. I sistemi di certificazione di gestione forestale sostenibile riconosciuti a livello internazionale sono il Forest Stewardship Council (FSC), un organizzazione non governativa nata nel 1996 che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, proprietari forestali, tecnici ed industrie di lavorazione e commercializzazione, e il Programme for the Endorsement of Forest Certification (PEFC), fondata nel 1999 su iniziativa volontaria del settore privato e che ha fatto propri i Criteri e gli Indicatori, definiti nelle Conferenze di Helsinki e Lisbona. All interno dello schema proposto in tabella 1 le Risoluzioni della quinta conferenza si orientano a tutti gli aspetti di gestione forestale sostenibile. L aspetto ecologico è legato alla promozione della funzione protettiva della foresta, mentre l uso della biomassa legnosa come fonte energetica e la sensibilizzazione sulle sue potenzialità hanno ricadute sia economiche sia socio-culturali. Il tema della conferenza si è rivolto al miglioramento delle condizioni di vita della società, quindi al principio 6 che sostiene la protezione delle funzioni socio-culturali della foresta. Tuttavia i principi che sono maggiormente interessati dalle due Risoluzioni di Varsavia sono il numero 3, che promuove il mantenimento delle funzioni produttive della foresta, a sua volta legato al numero 1 per il contributo allo stoccaggio di carbonio. Inoltre il tema dell acqua rientra pienamente nel principio numero 5, poiché una corretta gestione forestale consente di tutelare le risorse idriche e riduce i rischi di erosione del suolo. Queste modifiche e precisazioni apportate con l ultima conferenza ministeriale dovrebbero essere acquisite dagli schemi di certificazione forestale e/o dalle organizzazioni certificate, in modo da esaltare ulteriormente la funzione protettiva della foresta relativamente alle risorse idriche e al suolo, e quella produttiva con la promozione delle biomasse, allo scopo di creare nuove opportunità per il mercato del legno. dott.ssa Elena Mosca PhD Environmental Agronomy AQA Certificazioni - Fondazione Edmund Mach via E. Mach 1, S. Michele all Adige (TN) tel , fax elena.mosca@iasma.it BIBLIOGRAFIA MCPFE Liason Unit Vienna, Criteria and indicators for sustainable forest management of the MCPFE. Review of Development and Current Status. International Expert Meeting on monitoring, assessment and reporting on the progress towards sustainable forest management. 5-8 novembre 2001, Yokohama, Giappone. MCPFE Liason Unit Vienna, 2003a - Background information for improved pan-european indicators for sustainable forest management. 3 febbraio 2003.
9 17 MCPFE Liason Unit Vienna, 2003b - Improved Pan-European Indicators for Sustainable Forest Management as adopted by the MCPFE Expert Level Meeting. 7-8 ottobre 2002, Vienna, Austria. MCPFE Li a i s o n Un i t Wa r s aw, 2007a - State of Europe s forests The MCPFE Report on Sustainable Forest Management in Europe. MCPFE Li a i s o n Un i t Wa r s aw, 2007b - Inter-criteria and Indicators (C&I) process collaboration workshop giugno 2006, Bialowieza, Polonia. MCPFE Li a i s o n Un i t Wa r s aw, 2007c - Implementation of MCPFE commitments. National and Pan-European Activities UNECE Wat e r Co n v e n t i o n, Recommendations on payments for ecosystem services in Integrated Water Resources Management novembre 2006, Bonn, Germania. Riassunto La conferenza ministeriale sulla protezione delle foreste in Europa è un incontro di alto livello, che a cadenza quadriennale coinvolge 46 Stati europei per la verifica dello stato di salute delle foreste e delle azioni fatte dai singoli governi e per introdurre nuovi obiettivi di gestione forestale. A partire dal 1990 si sono tenute cinque conferenze ministeriali, i cui impegni sono sintetizzati in 19 Risoluzioni Miniseriali. Nell ultima conferenza, svoltasi a Varsavia nel novembre 2007, si è sottolineata l importanza di promuovere l impiego del legno come fonte di energia rinnovabile. Inoltre la corretta gestione forestale ha un ruolo centrale nel mantenimento delle funzioni protettive della foresta, con particolare riguardo alle risorse idriche. Summary The ministerial conference on European Forest protection is a high level meeting, that every four years involves 46 European Countries. The aim of the conference is to check forest health status and singular government forestry actions in order to introduce new objectives in forest management. Since 1990, five ministerial conferences have been organised and the challenges are summarised in 19 Ministerial Resolutions. The last ministerial conference took place in Warsaw on November 2007 and underlines the importance of promoting wood as energy source. Moreover, a correct forest management may help in maintaining forest protective functions, particularly water resources.
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