Agricoltura periurbana Inquadramento e problematiche
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- Tommasina Lombardo
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1 Agricoltura periurbana Inquadramento e problematiche Chiara Mazzocchi Phd Economia Agraria Università degli studi di Padova-Universitàdegli studi di di Milano Bicocca
2 Agricoltura peri-urbana 1) Agricoltura essenzialmente di sopravvivenza che utilizza a fini di autoconsumo i terreni di risulta all interno delle città. Questa agricoltura risponde a dei bisogni economici legati alla povertà urbana che accompagna l esodo rurale (fuga dalla campagna verso la città) nei paesi in via di sviluppo. (CIRAD, 1980) 2) In riferimento ai PS : L agricoltura periurbana si caratterizza per la sua posizione geografica alla periferia delle città, con la quale intesse relazioni funzionali o meno. Fleury e Donadieu, 1997 Area investita dal fenomeno di decentramento metropolitano, nella fase di consolidamento della nuova dimensione che questo decentramento viene attribuendo alla città Camagni,2002
3 Agricoltura peri-urbana «agricoltura praticata all interno e intorno alla città, con la quale compete per le risorse (terra, acqua, energia, forza lavoro) e a cui può fornire beni e servizi che soddisfino le richieste della popolazione cittadina» (FAO-RUAF, 2007). La FAO identifica due principali accezioni di UA: intra-urbana: aree urbane coltivate, ma anche abbandonate, libere, non destinate a edificazione, che possono essere utilizzate per praticare agricoltura; peri-urbana: aree agricole alla periferia delle città, oggetto di profonde e rapide trasformazioni - causate dalla pressione antropica, dall incremento della popolazione, dalla forte crescita dei prezzi della terra - che si riflettono sul sistema di produzione agricola, rendendolo sempre più intensivo.
4 urbanità-ruralità: ruralità: qualche dato (FAO) Esodo rurale Crescita demografica delle città-spopolamento delle campagne 1800: popolazione urbana rappresenta il 3% del totale mondiale 2007: popolazione urbana equivale a quella rurale nei PVS negli ultimi 10 anni la popolazione urbana è cresciuta a un ritmo quasi doppio rispetto alla popolazione totale (come se fossero sorte 5 città delle dimensioni di Pechino ogni 12 mesi) nei prossimi 10 anni nei prossimi 10 anni, quando anche nei Paesi in via di sviluppo la maggioranza della popolazione vivrà in agglomerati urbani (circa 3,5 miliardi di persone).
5 città densa - cité éparpilée Il netto dualismo città-campagna, urbano-rurale, si stempera e confonde; la città con l urbanizzato consuma la campagna con due modalità: a) Densificazione attorno al nucleo, formazione delle periferie b) Sprawl urbano, più recente, città diffusa
6 Densificazione e Sprawl
7 Agricoltura periurbana Quando la crescita urbana porta a sviluppi disordinati del territorio gli spazi non urbanizzati vengono investiti e travolti. Gli spazi agricoli sono realtà complesse, rappresentano uno spazio economico, politico, sociale, ambientale e culturale con caratteristiche peculiari. L agricoltura periurbana è una realtà complessa.
8 Agricoltura periurbana dal transitorio al permanente Caratteristiche: -territorio contiguo alla città -attività agricola pienamente funzionante -tasso di occupazione rilevante -valore aggiunto del comparto rilevante Due modelli di periurbano: 1) Condizione transitoria: crescita demografica e sviluppo economico rendono l area urbana interessante dal punto di vista occupazionale e reddituale per i residenti delle aree rurali, che si avvicinano e diventano parte della città (Clark, 1974) 2) Condizione permanente: urbanizzazione più recente, più diffusa, localizzazione di attività produttive nel periurbano, residenze dei neorurali, nuove relazioni agricoltori-non agricoltori
9 Agricoltura periurbana Sostituzione di una visione dicotomicoduale dell urbano-rurale con un continuum periurbano (Pascucci, 2008) Lo spazio periurbano acquista una propria identità autonoma
10 Agricoltura periurbana caratteristiche 1) Competizione nell uso delle risorse naturali: la terra Fattore produttivo Scarsità fisica Concorrenza posizionale Rendita urbana/rendita agricola
11 Agricoltura periurbana caratteristiche 2) Prossimità all urbano Sbocco sui mercati cittadini riduzione costi di trasporto, rapporto diretto domanda-offerta, vicinanza agli altri anelli della catena agroalimentare, sfruttamento del know-how) Multifunzionalità dell agricoltura (produttiva, ambientale, sociale, culturale) Pluriattività dell imprenditore
12 Agricoltura periurbana Regolamento CE 1698/05 Al fine di garantire lo sviluppo sostenibile delle zone rurali è necessario concentrarsi su un numero limitato di obiettivi essenziali a livello comunitario, concernenti la competitività dei settori agricolo e forestale, la gestione del territorio e l ambiente, nonché la qualità della vita e la diversificazione delle attività in tali zone, tenendo conto della diversità delle situazioni, che vanno dalle zone rurali remote colpite da spopolamento e declino alle zone rurali periurbane che subiscono la pressione crescente dei centri urbani
13 Agricoltura periurbana Piano Strategico Nazionale: aree periurbane? Ripartizione territorio italiano in 4 categorie: a) Poli Urbani; Comuni con una densità media molto elevata (circa ab./kmq) b) Aree rurali ad agricoltura intensiva e specializzata; comuni, aree densamente popolate (253 ab./kmq) c) Aree rurali intermedie; sono comuni d) Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo; comuni, sono le zone meno densamente popolate del paese (54 ab./kmq)
14 FORZA -Presenza diffusa di strutture di trasformazione e commercializzazione agroalimentari al ridosso di centri urbani e di centri agroalimentari che favoriscono sbocchi commerciali dei prodotti agricoli -Presenza di servizi alle imprese e alla popolazione -Grande attenzione e sensibilità da parte della popolazione urbana verso il territorio e la società rurale, nonché i suoi prodotti e servizi. DEBOLEZZA -Funzione produttiva dell agricoltura limitata -Vincoli all attività agricola dovuti all espansione urbana -Degrado del paesaggio nelle aree periurbane OPPORTUNITA MINACCIA -Presenza infrastrutture logistiche -Alto valore dei paesaggi rurali residui -Degrado dei suoli dovuti alle attività extraagricole -Degrado del paesaggio derivante dall espansione urbana e delle infrastrutture
15 Consumo di suolo: Europa Dal 1950 ad oggi le città europee si sono estese del 78%, ma la loro popolazione è cresciuta solo del 33% Negli ultimi 20 anni le zone costruite sono aumentate del 20%, ma la popolazione è cresciuta del 6% La crescita dell urbanizzazione ha investito soprattutto le aree agricole; spesso urbano e agricolo competono per le stesse terre. Source: European Environment Agency, 2006
16 Agricoltura periurbana e presidio del territorio Tra le funzioni comprese nel concetto di agricoltura si rende evidente quello di presidio del territorio: l agricoltura è anche uno strumento contro l avanzata incontrollata dell urbanizzazione perché occupa il suolo, lo mantiene e lo gestisce Quali strumenti di politica sono in funzione per proteggere questa ricchezza? Lombardia: PTR (Regione), PTCP (Provincia), PGT (Comune)
17 L agricoltura milanese: di cosa stiamo parlando? Cenni storici Il nostro territorio, il territorio italiano, figurarsi poi quello lombardo, è un deposito di immense fatiche C.Cattaneo
18 L agricoltura milanese: di cosa stiamo parlando Milano secondo comune agricolo d Italia: 3000 ha, 110 imprese agricole attive (Comune di Milano, 2010) N imprese agricole attive prov MI-MB: (Infocamere, 2008) Superficie agricola provinciale (MI-MB): ha su ha superficie totale, circa il 41% (Provincia di Milano, 2008) L 84% circa della superficie è impiegata a mais e riso Taglia media aziendale: tra 50 e 100 ha (dati 2007 e 2004 prov MI)
19 Agricoltura milanese: perché è importante preservarla? Funzioni dell agricoltura periurbana Tra le funzioni comprese nel concetto di multifunzionalità si rende evidente quello di presidio del territorio: l agricoltura è anche uno strumento contro l avanzata incontrollata dell urbanizzazione perché occupa il suolo, lo mantiene e lo gestisce Quali strumenti di politica sono in funzione per proteggere questa ricchezza?
20 Stato Legge urbanistica in vigore: 1152 del 1942!!! Ottima legge ma un poco datata: le esigenze sono ovviamente mutate; inoltre la pianificazione urbanistica in Italia va avanti in deroga alla legge. Numerose aggiunte e modifiche si sono succedute, ma l impianto normativo resta quello. Unica legge che tratta dei suoli è la 183/1989 che però riguarda la protezione dal punti di vista fisico/ambientale (salute dei suoli)
21 Lombardia: 3 livelli di pianificazione DL 267/2000: testo unico sugli enti locali LR 12/2005: LR di governo del territorio 1_regionale 2_provinciale 3_comunale
22 Regione Lombardia Piano Territoriale Regionale Detta le linee guida della pianificazione territoriale e paesistica a livello generale; secondo il principio di sussidiarietà gli altri piani sono a questo sottoposti.
23 Provincia di Milano Piano territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) Coordina le scelte pianificatorie dei singoli comuni e gestisce il sistema delle infrastrutture.
24 Comuni Piano di governo del territorio Stabilisce la pianificazione a scala comunale, dunque anche l urbanizzazione del territorio comunale. E sottoposto ai piani di regione e provincia, ma di fatto è indipendente per la poca definizione dei primi. Con la finanziaria 2007 è stata decretata la soppressione della tassa ICI sulla prima casa (tassa comunale) e i comuni hanno avuto bisogno di fare cassa per coprire il buco e per questo si ricorre spesso agli oneri di urbanizzazione.
25 Conclusioni La protezione del territorio è necessaria: le politiche devono essere precise e concertate a più livelli La costruzione del territorio con chi opera e vive in esso è necessaria: solo così si arriverà ad una buona governance dello stesso E necessario un dialogo tra le istituzioni e una comprensione profonda del funzionamento e delle necessità del territorio rurale: l agricoltura non è spazio vuoto. Senza la difesa dei suoli non ci può essere sviluppo rurale, ma nemmeno turistico Occorre agire in fretta: i dati sul consumo di suolo si commentano da sé.
L organizzazione urbana
Fulvio Adobati Seeta Maggi, Andrea Azzini, Michela Lazzarini (cultori della materia) Facoltà di Scienze Umanistiche Corso di Geografia Antropica A.A. 2010/2011 Università degli Studi di Bergamo L organizzazione
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