Capitolo 11. Famiglie e aspetti sociali vari

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1 Capitolo 11 Famiglie e aspetti sociali vari

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3 11. Famiglie e aspetti sociali vari Il sistema di indagini multiscopo sulle famiglie Per saperne di più... ISTAT. Il sistema di indagini sociali multiscopo: contenuti e metodologia delle indagini. Roma, (Metodi e norme n. 31). ISTAT. La vita quotidiana nel In Indagine multiscopo sulle famiglie aspetti della vita quotidiana : anno Roma, (Informazioni n. 4). Il sistema delle indagini multiscopo prevede la realizzazione di un indagine annuale su argomenti di carattere generale ( Aspetti della vita quotidiana ) e di altre indagini tematiche di approfondimento con cadenza quinquennale (sulla salute, sul tempo libero e la cultura, sulla sicurezza dei cittadini e i fatti delittuosi subiti da persone e famiglie, sulla famiglia e i soggetti sociali e sull uso del tempo), più una indagine continua a cadenza trimestrale su viaggi e vacanze. L indagine Aspetti della vita quotidiana raccoglie informazioni su molti aspetti della vita individuale e sociale: nel presente capitolo sono riportati alcuni dati sintetici che riguardano la soddisfazione per alcuni aspetti della vita personale o familiare e per alcuni servizi pubblici (file allo sportello, accessibilità, comodità degli orari eccetera). Per ulteriori informazioni sulla soddisfazione dei cittadini e altri aspetti sociali (desunte dalla stessa indagine) si rimanda ad altri capitoli specifici dell Annuario (Ambiente e territorio, Sanità e salute, Attività culturali e sociali varie, Turismo e Trasporti e telecomunicazioni). La soddisfazione per la situazione economica, la salute, la famiglia, gli amici e il tempo libero Per saperne di più... ISTAT. Cultura, socialità e tempo libero. In Indagine multiscopo sulle famiglie aspetti della vita quotidiana : anno Roma, (Informazioni n. 12). ISTAT. Famiglia, abitazione e zona in cui si vive. In Indagine multiscopo sulle famiglie aspetti della vita quotidiana : anno Roma, (Informazioni n. 19). ISTAT. L uso del tempo. In Indagine multiscopo sulle famiglie uso del tempo : anni Roma, (Informazioni n. 2). ISTAT. I tempi della vita quotidiana: un approccio multidisciplinare all analisi dell uso del tempo. Roma, (Argomenti n. 32). Nel 2007 la percentuale di persone di 14 anni e oltre che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte per la propria situazione economica è pari al 51,2 per cento, mentre le persone per niente o poco soddisfatte sono il 46,3 per cento. Dopo il minimo raggiunto nel 2005 la quota di cittadini soddisfatti per la propria situazione economica è, quindi, in leggera ripresa. La situazione è articolata territorialmente: nel Nord la quota dei residenti che dà un giudizio positivo sulla propria situazione economica è il 58,8 per cento, scende al 53,1 per cento nel Centro, anche se il dato è in crescita rispetto all anno precedente, e al 40,3 per cento nel Mezzogiorno. Relativamente alla soddisfazione per il proprio stato di salute, nel 2007 il 79,0 per cento della popolazione di 14 anni e oltre esprime un giudizio positivo, il 14,0 per cento è poco soddisfatto, mentre le persone per nulla soddisfatte sono pari al 4,5 per cento. Nel Nord il livello di soddisfazione è più alto che nelle altre ripartizioni: l 82,0 per cento della popolazione si dichiara molto o abbastanza soddisfatto del proprio stato di salute rispetto al 75,9 per cento del Mezzogiorno. Le quote di persone soddisfatte per le proprie relazioni familiari e amicali rimangono molto elevate anche nel Le persone di 14 anni e oltre molto o abbastanza soddisfatte per le relazioni familiari, sono il 90,1 per cento, mentre solo l 1,5 per cento giudica questo tipo di relazioni per niente soddisfacenti. Per quanto riguarda le relazioni amicali, la quota dei soddisfatti sfiora l 82 per cento. Sia per le relazioni familiari che amicali, il livello di soddisfazione è più alto nel Nord. Infatti, la percentuale dei molto soddisfatti decresce da Nord a Sud, a fronte di un parallelo aumento della quota di popolazione che si dichiara abbastanza soddisfatta. Per quanto riguarda il tempo libero, si registra una diminuzione della quota di persone molto o abbastanza soddisfatte (dal 63,1 per cento del 2006 al 61,6 per cento del 2007). A livello territoriale si dichiarano meno soddisfatti del tempo libero i residenti nel Mezzogiorno: il 41,1 per cento afferma di essere poco o per niente soddisfatto, mentre al Nord sono il 32,9 per cento. 277

4 Annuario statistico italiano 2007 La soddisfazione lavorativa Nel 2007 il 76,3 per cento degli occupati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto, dato che risulta stabile rispetto al 2006 (76,8 per cento). A livello territoriale è evidente il gradiente nord-sud: gli occupati soddisfatti sono il 78,6 per cento nel Nord, mentre nel Mezzogiorno tale quota scende al 71,9 per cento. Se in generale la quota di occupati soddisfatti è uguale tra maschi e femmine sia nel Nord sia nel Mezzogiorno, nel Centro è leggermente superiore tra i maschi (77,7 per cento rispetto al 75,7 per cento delle femmine). Il giudizio sulla situazione economica familiare Dopo il trend crescente registrato tra il 2002 e il 2005 nella quota di famiglie che, confrontando la propria situazione economica con quella dell anno precedente, esprimevano un giudizio negativo, dal 2006 si registra un inversione di tendenza che si conferma anche nel La quota di famiglie che giudicano peggiorata (un pò o molto) la propria situazione economica rispetto all anno precedente passa dal 43,4 per cento del 2006 al 41,0 per cento, a fronte dell aumento della quota di famiglie che ritengono invariata la loro condizione (dal 50,1 per cento al 51,9 per cento). Analizzando la dimensione territoriale emerge come il 7,3 per cento delle famiglie residenti nel Nord consideri migliorata la propria situazione economica rispetto all anno precedente, mentre nel Mezzogiorno tale quota scende al 4,9 per cento. All opposto il 7,6 per cento delle famiglie residenti nel Centro-nord la ritiene molto peggiorata, mentre nel Mezzogiorno tale quota sale al 12,5 per cento. Passando a considerare il giudizio sulle risorse economiche, il 55,9 per cento delle famiglie le ritiene adeguate e il 36,3 per cento scarse. Decisamente contenuta la quota di famiglie che definisce le proprie risorse economiche ottime (appena l 1,1 per cento), mentre il 5,6 per cento le ritiene insufficienti. Le famiglie residenti nel Nord esprimono giudizi più positivi: il 61,2 per cento, infatti, ritiene adeguate le proprie risorse economiche, mentre nel Mezzogiorno tale quota scende al 47,2 per cento. Figura 11.1 Famiglie che dichiarano di possedere risorse economiche ottime o adeguate - Anno 2007 (per 100 famiglie della stessa zona) Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole La difficoltà delle famiglie per l accesso ad alcuni servizi Nel 2007 la quota di famiglie che denunciano difficoltà di accesso a servizi di pubblica utilità, quali farmacie, pronto soccorso, uffici postali e comunali, forze dell ordine e servizi commerciali costituiscono una realtà rilevante, specialmente in alcuni contesti territoriali. Le situazioni di maggiore difficoltà di accesso continuano a manifestarsi relativamente al pronto soccorso (55,1 per cento) e alle forze dell ordine (40,3 per cento), seguono gli uffici comunali (35,6 per cento), i supermercati (31,6 per cento) e gli uffici postali (28,1 per cento). Più contenute le quote di famiglie che dichiarano difficoltà nel raggiungere le farmacie (23,2 per cento) e i negozi di generi alimentari (21,8 per cento). 278

5 11. Famiglie e aspetti sociali vari In termini di divari territoriali permane una forte differenziazione nei livelli di accessibilità ai servizi. Le famiglie residenti nel Mezzogiorno, infatti, risultano particolarmente sfavorite nel raggiungimento di tutti i servizi. Il divario si attenua solo nel caso dei negozi di generi alimentari e dei supermercati. La soddisfazione dei cittadini per i servizi di sportello (Asl, anagrafe, uffici postali) Per saperne di più... ISTAT. I servizi pubblici e di pubblica utilità: utilizzo e soddisfazione. In Indagine multiscopo sulle famiglie aspetti della vita quotidiana : anno Roma, (Informazioni n. 26). Nel 2007, la popolazione di 18 anni e oltre che ha utilizzato almeno una volta all anno i servizi di sportello varia dal 71,2 per cento degli uffici postali al 43,2 per cento degli uffici anagrafici. In una situazione intermedia (47,7 per cento) si collocano gli uffici amministrativi delle Asl. Presso questi ultimi i cittadini devono attendere mediamente più tempo per l erogazione del servizio: il 43,7 per cento di coloro che si sono recati in questo tipo di strutture ha dichiarato di aver atteso più di 20 minuti, rispetto al 15,1 per cento degli utenti delle anagrafi. La situazione delle file è generalmente migliore al Nord, peggiore al Centro e al Sud dove più della metà degli utenti delle Asl devono attendere per più di 20 minuti. Relativamente agli uffici anagrafici la situazione peggiore si ha al Centro dove il 24,8 per cento degli utenti lamenta attese più lunghe di 20 minuti. I tempi di attesa per l esecuzione delle varie operazioni svolte presso gli uffici postali sono differenziati. Le attese più lunghe allo sportello riguardano coloro che devono ritirare le pensioni (48,8 per cento) o effettuare un versamento in conto corrente (42,0 per cento). In generale le attese dei cittadini del Centro e del Mezzogiorno sono più lunghe rispetto a quelle dei residenti nel Nord. In particolare nel Mezzogiorno ritirare la pensione richiede una lunga attesa in circa due terzi dei casi, laddove nel Nord si scende al 28,4 per cento. Figura 11.2 Persone di 18 anni e oltre che hanno fatto una fila allo sportello di oltre 20 minuti - Anno 2007 (per 100 utilizzatori del servizio) Anagrafe Asl Posta - c/c Posta - pensioni Le attività sociali e di volontariato Per saperne di più... ISTAT. Le organizzazioni di volontariato in Italia: anno Roma, (Informazioni n. 27). Nel 2007 la partecipazione, in termini di impegno, dei cittadini alle attività sociali e di volontariato risulta stabile rispetto al Nel 2007, le persone che svolgono attività gratuite nell ambito di associazioni di volontariato sono il 9,2 per cento della popolazione di 14 anni e oltre. Lo svolgimento di attività gratuite in associazioni non di volontariato riguarda il 3,4 per cento della popolazione di 14 anni e oltre e la partecipazione a riunioni in associazioni culturali il 9,1 per cento. Una forma più indiretta di partecipazione, come il versare soldi a una associazione, interessa il 16,7 per cento delle persone di 14 anni e oltre. I fenomeni dell associazionismo e del volontariato coinvolgono maggiormente i residenti nel Nord rispetto a quelli delle altre ripartizioni. Infatti nel Nord l 11,3 per cento dei cittadini partecipa a riunioni di associazioni culturali, nel Centro l 8,1 per cento e nel Mezzogiorno il 6,7. Le attività di volontariato coinvolgono il 12,4 per cento dei cittadini di 14 anni e oltre che vivono al Nord, il 7,7 per cento di coloro che risiedono nel Centro e il 5,8 per cento di quelli che vivono nel Mezzogiorno. 279

6 Annuario statistico italiano 2007 La pratica sportiva Per saperne di più... ISTAT. Lo sport che cambia: i comportamenti emergenti e le nuove tendenze della pratica sportiva in Italia. Roma, (Argomenti n. 29). Nel 2007 il 20,6 per cento della popolazione di 3 anni e oltre dichiara di praticare nel tempo libero uno o più sport con continuità, mentre il 9,6 per cento di praticarlo in modo saltuario. Le persone che, pur non praticando un attività sportiva, dichiarano di svolgere qualche attività fisica (come fare passeggiate per almeno due chilometri, nuotare, andare in bicicletta) sono il 29,6 per cento. La quota di sedentari, cioè di coloro che non svolgono né uno sport né un attività fisica nel tempo libero, è pari al 39,5 per cento, quota che sale al 44,2 per cento fra le donne e si attesta sul 34,5 per cento fra gli uomini. Lo sport è un attività del tempo libero tipicamente giovanile: le quote più alte di sportivi continuativi si riscontrano nella fascia d età tra i 6 e i 17 anni (in particolare tra gli 11 e i 14 anni, età in cui i livelli di partecipazione raggiungono il 63,3 per cento fra i maschi e il 48,9 per cento fra le femmine), mentre per l attività sportiva saltuaria le percentuali più alte si hanno tra i 18 e i 34 anni. Con l aumentare dell età diminuisce l interesse per lo sport (sia esso continuativo o saltuario), mentre aumenta quello per le attività fisiche: a partire dai 25 anni, infatti, la quota di persone che svolgono qualche attività fisica aumenta in modo continuo fino ai 64 anni, per poi decrescere di nuovo nelle età più anziane. L analisi di genere mostra delle forti differenze: i livelli di pratica sportiva, infatti, sono molto più alti fra gli uomini, fra i quali il 24,8 per cento pratica sport con continuità e l 11,9 per cento saltuariamente, mentre fra le donne si scende rispettivamente al 16,7 per cento e al 7,4 per cento. Fra le donne, però, risulta leggermente più alta la quota di coloro che svolgono qualche attività fisica (il 31,0 per cento contro il 28,1 per cento degli uomini). L analisi territoriale mostra come la pratica sportiva diminuisca man mano che si scende da Nord verso Sud. Il 24,4 per cento della popolazione residente nel Nord, infatti, dichiara di praticare sport con continuità e l 11,3 per cento in modo saltuario, mentre nel Mezzogiorno si scende rispettivamente al 15,6 per cento e al 7,8 per cento. Prospetto 11.1 Persone di 6 anni e oltre che praticano sport con continuità - Anni 1982, 1985, 1988, 1995, 2002, 2003, 2005, 2006, 2007 (valori in migliaia e per 100 persone con le stesse caratteristiche) SESSO CLASSI DI ETÀ RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE N. % N. % N. % N. % N. % N. % N. % N. % N. % SESSO Maschi , , , , , , , , ,1 Femmine , , , , , , , , ,6 CLASSE DI ETÀ , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,9 60 e oltre 156 1, , , , , , , , ,4 RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Nord-ovest , , , , , , , , ,0 Nord-est , , , , , , , , ,0 Centro , , , , , , , , ,0 Sud , , , , , , , , ,6 Isole , , , , , , , , ,0 Italia , , , , , , , , ,7 280

7 11. Famiglie e aspetti sociali vari Anche per quanto riguarda l attività fisica le quote maggiori di praticanti si riscontrano nel Nord con il 33,2 per cento, mentre nel Mezzogiorno il valore si attesta al 24,3 per cento. I dati di tendenza (disponibili dal 1982 solo per la pratica sportiva continuativa e per la popolazione di 6 anni e oltre) evidenziano come dopo il calo della pratica registrato tra il 1988 e il 1995, quando la quota di sportivi continuativi passò dal 22,9 per cento al 18,0 per cento, i livelli di partecipazione siano ricominciati a salire. Tra il 2003 e il 2007 la quota di popolazione di 6 anni e oltre che dichiara di praticare sport con continuità risulta sostanzialmente stabile (21 per cento circa). L indagine sui consumi delle famiglie Per saperne di più... ISTAT. I consumi delle famiglie: anno Roma, (Annuari n. 12). L indagine sui consumi delle famiglie ha lo scopo di rilevare il livello e la struttura della spesa per consumi secondo le principali caratteristiche sociali, economiche e territoriali delle famiglie residenti. Oggetto della rilevazione sono le spese per i consumi privati, costituiti da tutti i beni e servizi acquistati o autoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni. In tale definizione rientrano anche i beni che provengono dal proprio orto o azienda agricola, i beni o servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti a titolo di salario, i fitti figurativi. Ogni altra spesa effettuata dalle famiglie per scopo diverso dal consumo è esclusa dalla rilevazione (ad esempio, l acquisto di case e di terreni, il pagamento di imposte, le spese connesse con l attività professionale). L indagine rileva l ammontare complessivo della spesa al momento dell acquisto del bene a prescindere dal suo effettivo consumo o utilizzo e dalle modalità di pagamento (per acquisti a rate o con carta di credito). In particolare, in questo capitolo vengono presentati i principali risultati delle indagini condotte negli anni 2005 e 2006 al fine di delineare gli aspetti socioeconomici delle condizioni di vita delle famiglie italiane. Scelte di consumo delle famiglie L indagine sui consumi delle famiglie condotta dall Istat nel 2006 su un campione di famiglie residenti in Italia mostra livelli di spesa per consumo totali e relativi ai vari capitoli di spesa sostanzialmente invariati rispetto all anno precedente (Tavola 11.8). La spesa media mensile familiare è pari a 2.460,80 euro, circa 63 euro in più rispetto all anno precedente (+2,6 per cento). Poiché tale aumento incorpora sia la dinamica inflazionistica (nel 2006, l indice dei prezzi al consumo per l intera collettività è pari in media al 2,1 per cento), sia la crescita del valore del fitto figurativo, 1 ne consegue una sostanziale stabilità in termini reali della spesa per consumi delle famiglie. La spesa per generi alimentari e bevande si attesta su un livello leggermente superiore a quello dell anno precedente (467 euro contro 456). Tra le spese alimentari, quella per l acquisto di carne è la più alta (rappresenta il 4,3 per cento della spesa totale e il 22,6 per cento di quella alimentare); ma è per l acquisto di pesce che le famiglie italiane hanno aumentato la spesa tra il 2005 e il 2006 (+6,6 per cento). Le uscite familiari per generi non alimentari passano, tra il 2005 e il 2006, da euro mensili a euro. Risultano stabili le quote di spesa totale che le famiglie destinano all abbigliamento e alle calzature (6,4 per cento della spesa totale), agli altri beni e servizi (igiene personale, vacanze, onorari per professionisti, assicurazioni di vario genere ad esclusione di quella per mezzi di trasporto) (11,1 per cento), alle comunicazioni (2,1 per cento), all istruzione (1,1 per cento) e ai tabacchi (0,8 per cento). 1 Tale importo viene stimato per le famiglie che vivono in abitazione di proprietà, usufrutto o in uso gratuito o che sono proprietarie di un abitazione secondaria (ad esempio: la casa per le vacanze), al fine di garantire la comparabilità dei comportamenti di spesa rispetto alle famiglie che vivono in abitazioni in affitto. Tra il 2005 e il 2006 l importo dell affitto figurativo registra un incremento del 4,3 per cento. 281

8 Annuario statistico italiano 2007 Si conferma la diminuzione della quota di spesa per arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa, che nel 2006 si attesta a 146 euro, e quella per tempo libero e cultura (110 euro), soprattutto per il calo delle spese per l acquisto di giornali, riviste e fumetti e di cd, dvd e videogiochi. Diminuisce infine la quota di spesa per servizi sanitari (85 euro al mese nel 2006), in particolare a seguito della contrazione della spesa per medicinali, analisi cliniche e dentista. La spesa per trasporti raggiunge i 363 euro mensili, in crescita sono soprattutto le spese per trasporti pubblici, carburanti e manutenzione dei mezzi di trasporto privati. Continua ad aumentare la spesa per l abitazione e, se vi si aggiunge quella per le utenze, le spese complessive per la casa arrivano a rappresentare ben il 31 per cento dell esborso totale medio familiare (763 euro mensili). Il valore rilevato comprende, oltre all affitto imputato, quello realmente pagato, il condominio, la manutenzione ordinaria e straordinaria e tutte le bollette per i servizi dell abitazione (energia elettrica, riscaldamento e combustibili per la cucina). Differenze territoriali Per saperne di più... ISTAT. Reddito e condizioni di vita: indagine sulle condizioni di vita: anno Roma, (Informazioni n. 31). L andamento a livello nazionale è la sintesi di dinamiche territoriali eterogenee (Tavola 11.9): nel Nord la spesa media mensile delle famiglie (2.786 euro) è superiore a quella del 2005 (2.689 euro), mentre le variazioni nel Centro e nel Mezzogiorno non risultano statisticamente significative: la spesa passa, rispettivamente, da a euro e da a euro. Quindi è cresciuto il divario tra i livelli medi di spesa delle famiglie residenti al Nord e nel Sud del Paese. Nel Nord la spesa per i generi alimentari passa da 454 a 461 euro mensili, mentre quella per beni e servizi non alimentari da a euro mensili. L incremento è emerso particolarmente per le spese per abitazione (+3,4 per cento) e utenze (+8,7 per cento); sono cresciute considerevolmente anche le spese per trasporti (+8,9 per cento) e per altri beni e servizi (+4,7 per cento) (soprattutto vacanze, onorari a professionisti e mense scolastiche). In aumento anche le spese per istruzione (+11,2 per cento), soprattutto rette, libri e trasporto scolastico, e per abbigliamento e calzature (+4,8 per cento), soprattutto per bambini e ragazzi. Nel Centro, la spesa per alimentari e bevande si attesta sui 474 euro mensili (467 euro nel 2005), mentre quella per i non alimentari passa da a euro. Aumenti statisticamente significativi, dopo la flessione del 2005, si sono osservati per le spese destinate alla sanità (riguardano in particolare le spese per dentista, per accertamenti diagnostici e, in minor misura, per medicinali) (+8,9 per cento), ai trasporti (nello specifico la spesa per uso di mezzi pubblici ma anche la manutenzione e riparazione di mezzi privati) (+4,0 per cento) e all istruzione (+18,8 per cento). Nel Mezzogiorno la spesa per beni e servizi non alimentari è stabile rispetto al 2005, mentre un aumento, anche se contenuto, si osserva per le spese alimentari, che passano dai 452 euro ai 472 euro (carne di vitello, manzo e maiale, pesce e crostacei freschi, olio di oliva, patate, frutta e ortaggi). I livelli di spesa alimentare sono comunque molto prossimi a quelli osservati nelle altre ripartizioni nonostante il numero medio di componenti familiari sia più elevato; ancora notevolmente più basso è invece il livello di spesa non alimentare. Scendendo nel dettaglio regionale, la spesa media mensile familiare più elevata si osserva tra le famiglie residenti in Veneto (2.989 euro). Segue la provincia di Bolzano, quindi la Lombardia e l Emilia-Romagna, con valori medi della spesa intorno a euro mensili. Anche nel 2006, così come negli anni precedenti, sono le famiglie residenti in Sicilia quelle che spendono in misura minore, appena euro al mese. In generale, le regioni del Mezzogiorno si caratterizzano per quote di spesa alimentare più elevate (dal 20,2 per cento del Molise a oltre il 25 per cento della Sicilia e della Campania) mentre nel resto del Paese solo le famiglie liguri e quelle marchigiane presentano un valore prossimo al 20 per cento, data anche la consistente presenza di anziani nella prima e di famiglie numerose nella seconda. 282

9 11. Famiglie e aspetti sociali vari Le famiglie con il livello di spesa più elevato per l acquisto di generi non alimentari sono quelle residenti in Veneto (2.544 euro mensili) e nella provincia di Bolzano (2.494 euro), che vi destinano circa l 85 per cento della spesa totale; spiccano le spese per trasporti e quelle per altri beni e servizi, che complessivamente costituiscono ben il 30 per cento dell esborso medio di una famiglia veneta o residente nella provincia di Bolzano. Al polo opposto, le famiglie siciliane destinano la quota di spesa più bassa ai consumi non alimentari: soltanto il 74,6 per cento della spesa media mensile, pari ad appena euro al mese. Caratteristiche delle famiglie e comportamenti di spesa Per saperne di più... ISTAT. I viaggi in Italia e all estero nel In Indagine multiscopo sulle famiglie viaggi e vacanze. Roma, (Informazioni n. 15). ISTAT. La situazione finanziaria delle famiglie e degli individui in Italia e in Europa: anni Roma, (Informazioni n. 6). Il numero di componenti e la tipologia familiare sono le caratteristiche demografiche che influenzano notevolmente i comportamenti di spesa delle famiglie, determinando le diverse scelte di allocazione del budget familiare (Tavola 11.10). È importante considerare il fatto che, per effetto delle economie di scala, il livello di spesa media familiare aumenta in maniera meno che proporzionale rispetto al numero di componenti: la spesa media mensile di una famiglia composta da un solo componente è circa i due terzi di quella di una composta da due componenti, quella di una famiglia di tre componenti è più bassa di appena l 8 per cento rispetto a quella di una famiglia di quattro persone. Nel 2006, il livello di spesa media mensile varia da un minimo di euro nel caso di famiglie composte da un solo individuo ad un massimo di euro quando i componenti della famiglia sono quattro; nel caso di cinque o più componenti la spesa scende leggermente a euro. La spesa per il soddisfacimento dei bisogni alimentari grava sul budget familiare in maniera più incisiva tra le famiglie più numerose; in particolare, tra quelle con cinque o più componenti risulta pari al 21,8 per cento, per una spesa media di 684 euro al mese. Per le famiglie composte da una sola persona, invece, la quota di spesa più consistente è quella destinata all abitazione, circa un terzo della spesa totale (542 euro mensili) contro appena un quinto osservato per le famiglie di cinque o più componenti (632 euro). All aumentare del numero di componenti nella famiglia cresce la quota di spesa destinata all istruzione (da valori inferiori all 1 per cento tra le famiglie di uno e due componenti, all 1,3 per cento tra le famiglie con tre componenti, al valore massimo del 2,4 per cento quando i componenti sono cinque o più); cresce anche la quota di spesa per trasporti, da un minimo di 10,4 per cento tra le persone che vivono sole (167 euro mensili) a un massimo del 17,1 per cento osservato tra le famiglie di quattro componenti (542 euro mensili). Dal 2005 al 2006 si è registrato un incremento della quota di spesa destinata agli spostamenti tra le famiglie di due componenti (da 13,1 a 14,0 per cento) e tra quelle di quattro (da 16,0 a 17,1 per cento); è rimasta sostanzialmente invariata per le restanti famiglie. Oltre al numero di componenti, anche l età e la relazione di parentela influiscono sul livello e sulla struttura della spesa (Prospetto 11.2). In generale, nelle famiglie con persona di riferimento giovane (meno di 35 anni) i livelli di spesa risultano sostanzialmente più elevati rispetto alle famiglie con a capo un anziano (65 anni e oltre). Gli anziani soli spendono, mensilmente, euro, circa due terzi di quanto spendono i single giovani-adulti; gli anziani in coppia spendono euro al mese, circa l 80 per cento della spesa delle coppie di giovani-adulti. A fronte di una stabilità della spesa media pressoché diffusa tra le varie tipologie familiari, emerge una variazione positiva tra le famiglie senza figli con a capo una persona tra 35 e 64 anni (+4,9 per cento); la crescita della spesa media totale, che nel 2006 è risultata pari a euro al mese, è essenzialmente dovuta alla spesa alimentare (+6,3 per cento). Ma la spesa media totale più elevata in valore assoluto si osserva tra le coppie con due figli (3.205 euro al mese), in leggera crescita rispetto all anno precedente (+3,6 per cento). 283

10 Annuario statistico italiano 2007 Prospetto 11.2 Spesa media mensile familiare per capitolo di spesa e tipologia familiare - Anni (valori in euro) Capitoli di spesa TIPOLOGIE FAMILIARI Alimentari 2005 Non alimentari 2006 Totale Alimentari Non alimentari Totale Persona sola < 35 anni 279, , ,65 286, , ,53 Persona sola anni 308, , ,95 313, , ,10 Persona sola 65 anni 286, , ,97 290, , ,62 Coppia senza figli con p.r. < 35 anni 368, , ,95 370, , ,72 Coppia senza figli con p.r anni 451, , ,73 479, , ,24 Coppia senza figli con p.r. 65 anni 448, , ,56 462, , ,37 Coppia con 1 figlio 524, , ,17 541, , ,56 Coppia con 2 figli 590, , ,28 610, , ,69 Coppia con 3 o più figli 662, , ,06 664, , ,79 Monogenitore 442, , ,04 440, , ,51 Altre tipologie 540, , ,62 566, , ,25 Totale famiglie 456, , ,54 466, , ,80 p.r. = persona di riferimento. Condizione professionale e spesa per consumi I comportamenti di spesa familiare sono fortemente legati alla condizione lavorativa della persona di riferimento. Nel 2006, una famiglia con a capo una persona in altra condizione non professionale (in cerca di occupazione, casalinghe, studenti, inabili al lavoro, in servizio di leva o in servizio sostitutivo) ha speso, in media, euro mensili, meno della metà della spesa media di una famiglia con persona di riferimento imprenditore o libero professionista (3.857 euro) (Tavola 11.11). Il livello medio di spesa delle famiglie con a capo un ritirato dal lavoro (2.057 euro mensili) risulta inferiore a quello medio nazionale (2.461 euro), mentre è pressoché uguale quello delle famiglie di operai e assimilati (2.462 euro mensili). La quota di spesa alimentare grava in misura meno rilevante sull esborso totale di una famiglia di imprenditori e liberi professionisti (14,1 per cento), si colloca su valori inferiori a un quinto tra le famiglie di lavoratori in proprio o di dirigenti e impiegati, per raggiungere il peso massimo tra le famiglie con persona di riferimento in altra condizione non professionale (22,4 per cento). In generale, una condizione non lavorativa (in molti casi legata a un età avanzata) determina una minore propensione all acquisto di capi di abbigliamento e calzature, alla spesa per trasporti e comunicazione, alla spesa per tempo libero e cultura nonché a quella per altri beni e servizi. La condizione abitativa delle famiglie In Italia, nel 2006 ben il 73,4 per cento delle famiglie è proprietaria dell abitazione in cui vive, mentre le famiglie che pagano un canone d affitto rappresentano il 17,7 per cento del totale (Tavola 11.12). Tra le famiglie in affitto, la maggior parte vive in abitazioni di proprietà di un privato (70,6 per cento), quota stabile rispetto al 2005 (Figura 11.3). In diminuzione, invece, la quota di famiglie che vivono in abitazioni di proprietà di enti pubblici: da 22,9 per cento nel 2005 a 20,5 per cento nel Considerando il tipo di contratto stipulato dalle famiglie in affitto, l equo canone nel 2006 non detiene più il primato, avendo subito un trend in forte diminuzione: dal 29,0 per cento del 2005 al 23,8 per cento del Nel 2006 sono le famiglie con un tipo di contratto patti in deroga a costituire la quota più consistente tra le famiglie in affitto, il 24,3 per cento, anche se tale quota è risultata in calo rispetto all anno precedente (Figura 11.4). La quasi totalità delle famiglie vive in abitazioni dotate dei servizi fondamentali e delle principali utenze. La bolletta del gas è, tra le utenze, la voce che maggiormente incide sulla spesa totale, 2,1 per cento nel Marcate 284

11 11. Famiglie e aspetti sociali vari Figura 11.3 Famiglie in affitto secondo il proprietario dell abitazione - Anni (valori percentuali) Privato 70,6 70,5 Ente pubblico 20,5 22,9 Altro 8,9 6,6 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80, Figura 11.4 Famiglie in affitto per tipo di contratto dell abitazione - Anni (valori percentuali) Patti in deroga 24,3 26,7 Equo canone 23,8 29,0 Uso foresteria 1,4 1,6 Altro Non sa 23,5 21,8 20,9 27,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35, differenze territoriali si osservano nella quota di spesa totale destinata al riscaldamento, anche per motivi climatici; dallo 0,7 per cento osservato nel Nord allo 0,1 per cento nel Mezzogiorno (Prospetto 11.3). Le condizioni di vita delle famiglie possono essere approfondite analizzando il possesso di alcuni beni durevoli (Prospetto 11.4). Ancora in forte crescita la diffusione del telefono cellulare, che nel 2006 raggiunge l 83,9 per cento: nel Nord e nel Centro oltre l 85 per cento delle Prospetto 11.3 Spesa media mensile familiare per utenze, servizi dell abitazione e ripartizione geografica - Anni (composizioni percentuali rispetto al totale della spesa) SERVIZI Nord Centro Mezzogiorno Italia Nord Centro Mezzogiorno Italia Energia elettrica 1,3 1,6 2,3 1,6 1,4 1,6 2,3 1,7 Telefono 1,5 1,7 1,8 1,7 1,5 1,7 1,9 1,6 Gas 2,3 2,2 1,4 2,0 2,4 2,3 1,5 2,1 Riscaldamento 0,6 0,3 0,1 0,4 0,7 0,3 0,1 0,4 Acqua 0,4 0,5 0,6 0,5 0,4 0,5 0,6 0,5 Condominio 1,1 0,7 0,4 0,8 1,0 0,7 0,4 0,8 285

12 Annuario statistico italiano 2007 Prospetto 11.4 Famiglie secondo il possesso di alcuni beni durevoli e ripartizione geografica - Anni (per 100 famiglie intervistate) BENI DUREVOLI Nord Centro Mezzogiorno Italia Nord Centro Mezzogiorno Italia Lavastoviglie 44,5 45,5 22,0 37,4 46,3 46,0 24,0 39,1 Condizionatori d aria 24,1 17,8 24,1 22,9 26,8 18,5 27,0 25,3 Fax 7,6 6,4 3,8 6,1 6,9 6,5 4,5 6,1 Segreteria telefonica 16,4 12,3 5,6 12,1 15,3 9,7 5,0 10,9 Telefono cellulare 82,0 81,3 71,3 78,4 85,1 86,8 80,4 83,9 Personal computer 43,9 45,3 35,4 41,4 46,0 46,2 38,2 43,5 famiglie possiedono il telefono cellulare, nel Mezzogiorno scende a 8 famiglie su 10. Continua ad aumentare anche la percentuale di famiglie che dispongono di un condizionatore d aria: si passa dal 22,9 per cento del 2005 al 25,3 per cento del 2006, con un incremento di circa il 10 per cento (lo era stato anche dal 2004 al 2005). Anche per il possesso del personal computer si osserva un ulteriore incremento: le famiglie che dichiarano di averne almeno uno passano dal 41,4 per cento del 2005 al 43,5 per cento del

13 11. Famiglie e aspetti sociali vari Tavola Persone di 14 anni e oltre per livello di soddisfazione su situazione economica, salute, relazioni familiari, relazioni con amici e tempo libero per regione - Anno 2007 (per 100 persone della stessa zona) (a) ANNI REGIONI Popolazione residente di riferimento di 14 anni e oltre (migliaia) Situazione economica Salute Molto Abbastanza Poco Per niente Molto Abbastanza Poco Per niente ,3 54,0 31,0 9,4 17,3 63,1 13,3 4, ,9 49,7 33,6 10,7 20,3 59,7 13,5 4, ,8 46,9 35,9 11,9 17,2 62,9 13,5 3, ,1 47,1 34,9 12,6 17,9 60,9 14,1 4, PER REGIONE Piemonte ,2 50,7 32,3 10,3 18,6 62,2 13,4 3,4 Valle d'aosta/vallée d'aoste 108 5,2 57,0 29,0 6,7 17,2 62,0 13,7 5,1 Lombardia ,0 57,1 27,3 8,5 17,9 64,7 12,0 3,1 Trentino-Alto Adige 834 7,1 62,8 20,5 4,8 27,0 58,1 8,5 1,9 Bolzano/Bozen 406 9,1 67,0 16,5 4,1 30,1 57,3 7,6 2,2 Trento 428 5,3 58,9 24,3 5,6 24,1 58,9 9,3 1,6 Veneto ,0 49,7 33,5 10,8 20,0 62,9 11,3 3,5 Friuli-Venezia Giulia ,2 55,3 28,3 7,6 23,9 57,3 10,3 4,6 Liguria ,5 52,6 34,4 9,4 14,9 65,0 13,9 5,4 Emilia-Romagna ,3 55,5 30,6 7,9 20,3 60,4 13,0 4,7 Toscana ,9 50,1 34,3 9,7 17,4 62,0 13,8 5,0 Umbria 765 2,6 52,3 33,1 9,7 18,0 59,0 15,2 5,4 Marche ,4 49,7 36,9 8,9 17,1 60,5 16,0 5,2 Lazio ,1 49,1 35,1 9,0 17,6 59,8 13,7 5,1 Abruzzo ,8 46,4 35,9 12,3 17,6 60,4 14,7 4,7 Molise 280 4,2 49,2 35,3 8,2 16,1 61,5 15,3 3,9 Campania ,3 39,8 39,0 17,2 16,5 64,4 13,0 4,3 Puglia ,9 37,1 42,6 14,8 13,4 60,6 17,0 5,1 Basilicata 512 1,7 43,8 39,3 12,5 13,5 61,3 16,7 5,9 Calabria ,5 39,0 41,6 13,6 11,4 60,6 18,9 5,7 Sicilia ,8 33,7 43,8 19,4 16,9 57,1 18,3 6,3 Sardegna ,1 36,6 42,3 16,0 11,9 61,0 17,8 6,3 ITALIA ,4 47,8 34,8 11,5 17,4 61,6 14,0 4,5 Nord ,5 54,3 30,0 9,0 19,2 62,8 12,2 3,7 Centro ,3 49,8 34,9 9,3 17,5 60,5 14,1 5,1 Mezzogiorno ,1 38,2 41,1 16,2 15,1 60,8 16,3 5,3 Fonte: Indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana (R) (a) La somma delle percentuali raggiunge il 100 se si uniscono i valori non indicato. 287

14 Annuario statistico italiano 2007 Tavola 11.1 segue - Persone di 14 anni e oltre per livello di soddisfazione su situazione economica, salute, relazioni familiari, relazioni con amici e tempo libero per regione - Anno 2007 (per 100 persone della stessa zona) (a) ANNI REGIONI Relazioni familiari Relazioni con amici Tempo libero Molto Abbastanza Poco Per niente Molto Abbastanza Poco Per niente Molto Abbastanza Poco Per niente ,6 55,1 4,8 1,1 27,0 57,2 10,4 2,8 15,4 49,8 25,7 6, ,1 55,5 5,7 1,4 23,8 58,0 12,5 3,3 13,9 49,2 27,7 6, ,2 56,4 5,5 1,2 24,8 58,1 11,3 3,0 14,3 49,4 27,2 6, ,7 56,1 6,1 1,5 23,4 58,5 12,2 3,4 13,8 49,3 27,1 7, PER REGIONE Piemonte 38,8 51,4 6,3 1,1 27,7 55,1 12,0 2,7 15,7 46,3 30,7 4,8 Valle d'aosta/vallée d'aoste 35,8 55,3 5,2 1,3 22,3 60,9 13,2 1,6 15,1 52,3 26,1 4,3 Lombardia 41,8 49,4 4,7 1,5 27,3 55,8 11,1 3,3 14,9 50,7 26,7 5,2 Trentino-Alto Adige 43,4 46,9 4,1 1,2 32,1 53,2 8,2 2,0 20,9 53,2 18,4 2,9 Bolzano/Bozen 44,6 48,5 3,0 1,0 34,8 54,6 5,9 1,9 27,3 54,9 13,1 1,8 Trento 42,2 45,3 5,2 1,3 29,7 51,9 10,3 2,1 14,9 51,7 23,5 4,0 Veneto 36,8 52,4 7,0 1,6 25,3 56,9 12,5 3,1 14,8 47,0 28,9 7,0 Friuli-Venezia Giulia 43,9 45,8 4,0 2,4 31,5 51,1 10,4 3,1 16,1 47,9 26,0 6,2 Liguria 36,4 52,6 8,3 1,7 24,4 58,7 11,7 4,1 13,7 53,1 26,1 6,1 Emilia-Romagna 45,0 47,1 4,8 1,4 31,7 53,0 10,7 2,9 16,9 49,1 27,1 5,1 Toscana 37,8 53,4 5,2 1,7 25,9 56,9 12,1 3,0 16,1 50,0 27,3 4,5 Umbria 40,8 50,9 4,4 1,4 28,9 58,1 8,6 2,2 14,7 47,6 27,6 7,9 Marche 32,4 57,7 7,5 1,0 25,1 57,5 13,1 3,1 14,4 50,2 27,1 7,1 Lazio 29,7 58,5 6,6 1,5 20,5 60,4 12,4 3,0 12,3 50,5 27,4 5,6 Abruzzo 30,5 59,2 6,4 1,3 19,6 60,4 15,3 2,0 11,3 46,5 32,1 7,4 Molise 33,4 57,3 4,6 1,5 21,5 63,1 9,8 2,5 14,8 47,4 27,2 7,3 Campania 24,9 65,7 5,9 1,7 18,2 61,1 15,1 3,9 9,1 47,4 33,2 8,6 Puglia 23,3 63,6 7,7 1,4 16,4 60,7 14,9 4,0 9,1 45,4 31,8 9,7 Basilicata 30,8 60,2 5,6 0,6 21,3 62,2 11,1 2,7 10,5 48,2 29,6 9,0 Calabria 26,1 63,2 6,1 1,2 17,8 64,1 12,2 2,5 8,6 50,0 30,3 7,3 Sicilia 32,9 59,0 5,4 1,4 18,8 61,4 13,9 4,3 10,0 45,0 35,4 7,8 Sardegna 31,9 57,7 5,5 1,4 23,3 55,2 14,5 3,4 12,4 43,9 33,6 6,5 ITALIA 34,8 55,3 5,9 1,5 23,8 58,0 12,5 3,3 13,2 48,4 29,3 6,5 Nord 40,7 49,9 5,6 1,5 27,9 55,3 11,4 3,1 15,5 49,2 27,4 5,5 Centro 33,4 56,2 6,1 1,5 23,5 58,7 12,1 3,0 13,9 50,1 27,4 5,6 Mezzogiorno 27,9 62,1 6,1 1,4 18,6 60,9 14,3 3,7 9,8 46,4 32,9 8,2 Fonte: Indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana (R) (a) La somma delle percentuali raggiunge il 100 se si uniscono i valori non indicato. Tavola Occupati e occupate per livello di soddisfazione nel lavoro e ripartizione geografica - Anno 2007 (per 100 persone della stessa zona) (a) Occupati ANNI RIPARTIZIONI Maschi Femmine Totale GEOGRAFICHE Molto Abbastanza Poco Per niente Molto Abbastanza Poco Per niente Molto Abbastanza Poco Per niente ,9 62,4 13,2 2,4 16,0 62,6 13,8 3,1 16,6 62,5 13,5 2, ,5 60,5 15,9 2,8 15,4 61,3 16,8 3,2 16,7 60,8 16,2 3, ,8 60,9 16,4 3,2 15,2 60,6 17,4 3,5 15,5 60,8 16,8 3, ,1 59,8 17,1 3,3 17,0 61,1 15,7 3,2 16,5 60,3 16,6 3, PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Nord 18,7 60,2 14,5 2,9 18,0 60,3 15,9 2,9 18,4 60,2 15,1 2,9 Centro 15,2 62,5 14,3 2,3 13,8 61,9 18,4 2,5 14,6 62,3 16,0 2,4 Mezzogiorno 11,6 60,1 20,3 3,8 13,1 59,1 20,3 4,0 12,1 59,8 20,3 3,9 Italia 15,8 60,6 16,3 3,1 15,9 60,4 17,5 3,1 15,8 60,5 16,8 3,1 Fonte: Indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana (R) (a) La somma delle percentuali raggiunge il 100 se si uniscono i valori non indicato. 288

15 11. Famiglie e aspetti sociali vari Tavola Famiglie per giudizio sulla situazione economica rispetto all anno precedente e sulle risorse economiche nei 12 mesi precedenti l intervista per regione - Anno 2007 (a) (per 100 famiglie della stessa zona) ANNI REGIONI Famiglie di riferimento (numero) Molto o un po migliorata Situazione economica Invariata Un po peggiorata Molto peggiorata Risorse economiche Ottime Adeguate Scarse Insufficienti ,5 51,7 33,0 7,5 1,3 62,2 31,2 3, ,9 45,4 35,0 12,6 1,2 57,6 35,1 4, ,9 46,4 34,1 11,8 1,1 55,3 36,3 5, ,6 50,1 33,0 10,4 0,8 55,2 37,1 5, PER REGIONE Piemonte ,8 53,5 32,2 8,0 0,6 58,7 36,2 3,8 Valle d'aosta/vallée d'aoste 56 7,7 60,1 25,7 6,6 1,6 70,6 23,3 4,5 Lombardia ,7 54,5 28,6 7,4 1,8 62,9 30,5 3,8 Trentino-Alto Adige 394 7,2 62,5 24,7 5,0 1,9 71,2 24,2 2,1 Bolzano/Bozen 187 7,5 66,9 19,9 4,8 2,5 72,0 22,4 1,8 Trento 207 7,0 58,5 29,0 5,3 1,3 70,5 25,7 2,4 Veneto ,1 49,4 34,7 9,4 0,7 59,2 35,2 4,4 Friuli-Venezia Giulia 515 5,4 53,1 33,6 7,3 1,8 62,7 32,7 2,4 Liguria 752 5,9 54,8 32,1 6,5 0,9 58,9 35,8 3,0 Emilia-Romagna ,4 51,0 33,6 6,9 1,7 60,3 33,0 4,9 Toscana ,3 50,1 34,4 8,8 0,9 56,8 37,5 4,3 Umbria 345 6,8 51,5 31,0 9,8 0,9 61,6 32,9 3,5 Marche 615 5,9 52,3 34,8 5,3 1,6 56,6 35,6 4,2 Lazio ,9 54,6 32,1 7,0 1,2 56,5 35,0 5,4 Abruzzo 499 4,8 53,7 31,2 9,3 0,1 53,2 40,4 4,8 Molise 125 6,2 57,4 29,5 6,6 1,4 56,9 36,4 4,5 Campania ,0 49,6 30,4 13,5 1,0 45,5 41,6 9,8 Puglia ,0 54,0 29,8 10,2 0,7 48,0 43,4 6,6 Basilicata 216 5,6 47,4 35,0 10,8 0,5 49,0 42,1 6,8 Calabria 742 4,6 54,6 29,4 9,9 0,5 48,6 41,9 7,3 Sicilia ,7 44,1 34,9 14,7 0,7 43,2 43,8 10,7 Sardegna 622 4,6 46,0 33,9 14,9 1,2 54,3 33,1 10,6 ITALIA ,2 51,9 31,8 9,2 1,1 55,9 36,3 5,6 Nord ,3 53,2 31,4 7,6 1,3 61,2 32,9 3,9 Centro ,6 52,6 33,1 7,6 1,1 57,0 35,7 4,7 Mezzogiorno ,9 49,6 31,8 12,5 0,8 47,2 41,7 8,7 Fonte: Indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana (R) (a) La somma delle percentuali raggiunge il 100 se si uniscono i valori non indicato. 289

16 Annuario statistico italiano 2007 Tavola Famiglie che dichiarano difficoltà a raggiungere alcuni tipi di servizi ed esercizi commerciali per regione - Anno 2007 (per 100 famiglie della stessa zona) ANNI REGIONI Famiglie di riferimento (numero) Farmacie Pronto soccorso Servizi Uffici postali Polizia, Carabinieri Uffici comunali Esercizi commerciali Negozi di generi alimentari, mercati Supermercati ,3 58,3 29,5 41,9 37,2 21,3 32, ,4 58,1 29,2 42,3 37,4 21,9 32, ,4 56,0 29,1 40,1 37,2 22,0 32, ,3 55,9 28,0 40,3 35,8 21,7 31, PER REGIONE Piemonte ,5 54,3 23,1 41,6 32,1 20,3 33,0 Valle d'aosta/vallée d'aoste 56 20,3 46,6 15,6 27,0 19,6 19,5 33,7 Lombardia ,0 48,4 24,0 36,7 28,5 23,8 32,9 Trentino-Alto Adige ,0 44,8 23,0 28,7 22,3 15,5 27,7 Bolzano/Bozen ,7 35,1 20,9 24,3 23,6 15,1 22,1 Trento ,1 53,4 24,9 32,7 21,2 15,8 32,8 Veneto ,5 53,2 19,9 39,0 28,5 19,7 25,7 Friuli-Venezia Giulia ,4 52,6 19,8 34,4 32,4 19,2 23,0 Liguria ,4 50,7 25,5 37,1 35,4 21,3 29,6 Emilia-Romagna ,8 49,8 22,5 34,1 32,1 18,7 28,1 Toscana ,1 53,4 22,9 33,4 33,7 17,9 30,1 Umbria ,5 54,2 26,4 36,3 37,8 20,7 35,6 Marche ,8 56,7 28,4 43,0 35,4 22,5 32,9 Lazio ,7 51,4 29,4 37,5 42,4 21,7 27,7 Abruzzo ,5 59,3 24,3 39,0 32,4 21,1 35,5 Molise ,5 66,2 29,0 45,7 35,4 25,6 47,4 Campania ,1 63,5 40,5 52,6 46,1 25,0 41,2 Puglia ,2 59,0 35,6 50,3 39,2 18,4 26,3 Basilicata ,8 68,6 32,3 44,2 37,8 26,9 36,6 Calabria ,7 67,9 39,6 46,4 42,6 29,6 45,4 Sicilia ,7 64,5 40,9 47,5 48,4 27,0 32,8 Sardegna ,2 61,3 23,9 32,1 27,6 16,1 27,2 ITALIA ,2 55,1 28,1 40,3 35,6 21,8 31,6 Nord ,4 50,7 22,8 37,1 30,1 21,0 30,1 Centro ,2 53,0 26,9 36,8 38,3 20,5 29,7 Mezzogiorno ,5 63,0 36,7 47,3 42,1 23,8 35,0 Fonte: Indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana (R) 290

17 11. Famiglie e aspetti sociali vari Tavola Persone di 18 anni e oltre che si sono recate all anagrafe, alla Asl e all ufficio postale, durata della fila allo sportello superiore ai 20 minuti per regione e tipo di comune di residenza - Anno 2007 (per 100 persone della stessa zona) Anagrafe Asl Uffici postali File per più di 20 minuti ANNI REGIONI TIPI DI COMUNE Utenza File per più di 20 minuti Utenza File per più di 20 minuti Utenza Spedizione raccomandate Spedizione vaglia Conti correnti Pensioni Ritiro pacchi o raccomandate ,7 11,8 46,4 39,3 70,5 16,5 25,4 40,1 48,5 14, ,6 12,6 47,6 41,0 71,7 16,4 25,3 39,3 49,0 15, ,0 14,3 46,8 44,0 71,7 21,5 29,6 42,5 50,3 19, ,2 16,0 47,5 43,8 71,9 23,0 30,8 42,0 50,8 20, PER REGIONE Piemonte 44,9 13,0 54,5 41,9 73,2 20,2 26,0 31,0 24,2 17,4 Valle d'aosta/vallée d'aoste 45,0 3,8 60,2 27,8 74,6 8,3 11,6 11,9 12,5 7,2 Lombardia 44,3 12,1 48,0 36,4 72,2 18,5 19,2 27,0 29,6 14,8 Trentino-Alto Adige 47,7 4,6 51,2 19,1 72,5 6,0 5,8 7,5 2,9 6,4 Bolzano/Bozen 48,1 4,5 49,2 20,3 73,0 7,3 6,4 11,1 5,1 8,9 Trento 47,4 4,6 53,1 18,0 72,1 4,8 5,0 3,8 1,6 4,1 Veneto 44,5 7,2 53,6 31,5 76,8 12,6 15,4 21,6 31,3 14,0 Friuli-Venezia Giulia 46,0 6,8 51,5 38,2 76,8 9,2 9,2 16,4 19,0 9,6 Liguria 40,0 13,5 50,5 48,6 71,5 21,2 32,2 32,2 32,5 21,6 Emilia-Romagna 43,9 12,0 58,4 36,7 70,8 17,7 20,7 26,5 30,9 20,3 Toscana 40,8 14,3 56,8 38,5 76,3 21,6 27,1 30,2 30,4 19,2 Umbria 35,8 20,2 56,5 37,7 75,5 20,1 22,6 22,3 34,1 18,5 Marche 38,6 8,1 50,5 32,2 72,0 11,1 14,0 13,8 27,2 9,9 Lazio 40,8 37,0 45,6 61,3 69,6 39,8 41,9 59,1 64,2 35,8 Abruzzo 45,8 15,7 49,6 49,9 74,6 19,6 26,9 33,1 45,4 14,6 Molise 44,6 10,9 49,3 51,7 76,3 24,3 27,2 35,7 42,8 22,6 Campania 46,5 13,3 39,2 48,7 65,9 30,8 43,4 60,4 67,8 28,0 Puglia 39,8 12,9 40,0 53,1 65,6 28,5 44,5 53,0 68,3 24,0 Basilicata 47,7 12,8 40,6 56,0 73,8 39,9 48,0 57,2 68,4 30,9 Calabria 40,2 17,4 39,1 58,1 70,8 38,1 42,2 54,3 67,3 34,9 Sicilia 42,9 19,4 34,4 56,3 64,4 40,6 50,6 69,3 69,4 33,5 Sardegna 44,3 20,1 49,5 58,5 76,7 33,8 40,3 53,9 64,3 29,1 ITALIA 43,2 15,1 47,7 43,7 71,2 24,5 29,7 42,0 48,8 21,6 Nord 44,3 10,9 52,2 36,7 73,1 16,7 19,2 25,9 28,4 15,7 Centro 40,1 24,8 50,6 47,3 72,5 28,8 31,6 43,8 44,3 25,8 Mezzogiorno 43,5 15,7 40,0 53,4 67,8 33,1 43,2 57,2 65,6 28,4 PER TIPO DI COMUNE DI RESIDENZA Comuni centro dell'area metropolitana 38,8 44,2 47,5 57,0 67,0 38,4 44,5 61,9 65,2 36,2 Comuni periferia dell'area metropolitana 43,7 13,3 49,6 49,6 70,8 27,1 43,1 55,2 58,9 21,6 Comuni fino a abitanti 48,3 4,2 49,1 41,2 78,2 17,0 17,6 19,7 31,1 11,7 Comuni da a abitanti 47,2 4,2 47,7 39,1 74,1 18,4 22,7 29,5 41,6 16,7 Comuni da a abitanti 43,8 10,8 47,1 36,7 71,1 22,7 28,0 42,3 50,3 19,9 Comuni da abitanti e più 38,3 21,4 46,9 45,4 68,8 26,3 28,9 38,3 51,6 23,6 Fonte: Indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana (R) 291

18 Annuario statistico italiano 2007 Tavola Persone di 14 anni e oltre che hanno svolto attività sociali nei 12 mesi precedenti l intervista per classe di età, sesso e regione - Anno 2007 (per 100 persone della stessa classe di età, sesso e zona) CLASSI DI ETÀ SESSO REGIONI Popolazione residente di riferimento di 14 anni e oltre (migliaia) Riunioni in associazioni ecologiche eccetera Riunioni in associazioni culturali Attività gratuita per associazioni di volontariato Attività gratuita per associazioni non di volontariato Attività gratuita per un sindacato Soldi versati a una associazione ,7 7,6 8,0 2,9 1,4 15, ,3 8,9 8,5 3,3 1,3 16, ,0 8,8 8,9 3,4 1,3 18, ,0 9,0 8,8 3,2 1,4 17, ,8 8,9 7,9 3,1 0,1 4, ,3 9,0 11,6 2,8 0,1 7, ,7 10,2 9,1 4,7 0,4 8, ,0 10,7 8,7 3,3 1,3 13, ,0 10,5 9,8 4,0 2,3 20, ,7 12,2 11,8 5,3 3,6 22, ,3 14,2 13,3 6,1 3,7 24, ,5 13,4 11,1 4,7 2,6 22, ,2 10,4 8,9 3,9 1,8 17,2 75 e oltre ,5 6,4 4,2 1,7 0,9 12,2 Totale ,1 10,8 9,6 4,1 2,0 17, ,0 11,4 10,5 3,8.. 9, ,4 7,4 12,1 4,6 0,3 10, ,0 9,3 12,6 4,6 0,1 11, ,7 8,5 10,2 3,1 0,6 16, ,6 7,8 9,3 3,2 1,1 20, ,4 8,9 9,7 3,5 1,3 21, ,7 8,6 10,1 2,7 0,9 19, ,4 9,7 9,3 2,7 0,6 17, ,5 5,1 7,0 1,3 0,3 12,9 75 e oltre ,4 2,8 2,9 0,7.. 9,2 Totale ,6 7,5 8,8 2,7 0,7 16, ,8 10,0 9,1 3,4 0,1 6, ,4 8,2 11,9 3,7 0,2 9, ,9 9,7 10,9 4,7 0,3 10, ,9 9,6 9,4 3,2 1,0 15, ,8 9,2 9,6 3,6 1,7 20, ,5 10,5 10,7 4,4 2,5 22, ,5 11,3 11,6 4,3 2,2 21, ,9 11,5 10,2 3,7 1,6 19, ,8 7,5 7,9 2,5 1,0 14,9 75 e oltre ,5 4,2 3,4 1,1 0,3 10,4 Totale ,9 9,1 9,2 3,4 1,3 16,7 Fonte: Indagine multiscopo Aspetti della vita quotidiana (R) PER CLASSE DI ETÀ E SESSO MASCHI FEMMINE TOTALE 292

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