COSTRUIRE E VALUTARE I PROGETTI NEL S.OCIALE
|
|
- Giuliana Di Martino
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L'Ul't.KAI UKt. ~U\;IALt. Nt.Ll.J.t f'kujiict:llun Liliana Leone. Miretta Prezza COSTRUIRE E VALUTARE I PROGETTI NEL S.OCIALE Manuale operativo per chi lavora su progetti in campo sanitario, sociale, educativo e culturale,, I i l I I l i 1!l1, l. i!vonezlo ~ i i ~ I rancoangeli ' I
2 Istituto Universitario Architettura Venezia VAL 1 64 Servizio Bibliografico Audiovisivo \ \ e di Documentazione ~-~------/
3 ,, Liliana Leone Miretta Prezza COSTRUIRE E VALUTARE I PROGETTI NEL SOCIALE Manuale operativo per chi lavora - su progetti in campo sanitario, sociale, educativo e culturale lstltuto UNIVERSITARlO ARCHITETTURA VENEZIA AREA SERVIZI BIBLIOGRAFICI E DOCUMENT Ali As~t>-i tnv. CIA ~... FrancoAngeli
4 Introduzione pag Caratteristiche della progettazione nel sociale» Il processo di progettazione» La progettazione nel sociale» 17 Tipologia di offerta di servizi» 19 Dimensione valoriale» 21 La presenza di professionisti» 23 Progetti nel sociale e attivazione di finanziamenti: alcuni nodi critici» 25 Organizzazione a "rete" dei servizi: dal progetto sul "singolo caso" al progetto tra servizi» Approcci e modelli della progettazione» Tappe di un progetto di intervento» Approcci della progettazione» 34 Approccio sinottico-razionale» 34 Le distorsioni dell'approccio sinottico-razionale» 38 Approccio "concertativo o partecipato"» 42 Approccio "euristico"» Un discorso sui modelli a partire dal lavoro con gli operatori» 49 Scheda finale capitolo 2. Un "progetto non progetto": un'esperienza di cooperazione internazionale basata sull'approccio "euristico"» Le prime tappe di un progetto: l'ideazione e lattivazione» Come nasce un progetto nel."sociale"» La prima tappa: l'ideazione» 58 5
5 3.3. La seconda tappa: l'attivazione pag. 60 La legittimazione e lo sviluppo di partnership e alleanze» 60 La definizione del problema» 61 Le strategie del progetto e l'attivazione delle risorse» I soggetti interessati alle tappe di ideazione e attivazione» Decodifica delle motivazioni e analisi della domanda» 72 Iniziative interne ai servizi» 75 Accoglimento di richieste esterne al servizio» 77 Un progetto per la prevenzione delle tossicodipen- <lenze: un caso di analisi della domanda mancata» 78 Scheda finale capitolo 3. Il processo di decodifica della domanda» La stesura di un progetto» Premessa» Definizione e analisi del problema» Identificazione degli obiettivi» 88 Obiettivo o scopo generale e sottoobiettivi» 88 Formulazione degli obiettivi specifici» 94 Obiettivi individualizzati» 97 Obiettivi e valori: condivisione degli obiettivi» 98 Obiettivi strumentali o intermedi» Beneficiari dell' intervento o popolazione bersaglio» 101 Contatto della popolazione» 103 Interventi di prevenzione e promozione della sa- Iute e popolazione target» Modello d' intervento e attività» 107 Modello d'intervento per produrre i cambiamenti desiderati nei destinatari» 108 Strategie d' intervento» 112 Esempio di un progetto rivolto a madri adolescenti di classe sociale svantaggiata» 115 Avvio del progetto e contatto popolazione» 118 Esempio di planning tratto da un progetto presentato in un POM (Programma Operativo Multiregionale) nel 1997» Valutazione» 122 6
6 4.7. Progettazione operativa pag. 122 La stesura del budget» Congruenza interna al progetto» 128 Scheda finale capitolo 4. Domande stimolo per la stesura del progetto» La valutazione di un progetto d'intervento» Premessa» Attori interessati alla valutazione degli interventi psicosociali» Approcci alla valutazione» Prerequisiti per la ricerca valutativa» Le tappe di un progetto e la valutazione» Requisiti richiesti agli indicatori» Il monitoraggio e la valutazione di processo» 144 Premessa» 144 Popolazione target e copertura del progetto» 147 Informazioni relative alle attività e al processo» 149 Modalità di raccolta delle informazioni» Valutazione dell'efficacia» 153 Prerequisiti per la stima dell'efficacia» 154 Risultati grezzi e risultati netti» 155 Alcune delle classificazioni più comuni utilizzate per definire i diversi tipi di ricerca» 157 Cosa e come misurare: la scelta degli indicatori di efficacia e degli strumenti di misura» 161 Il disegno di ricerca: quando misurare e su chi effettuare le misure» Riflessioni ed esempi sulla valutazione dell'efficacia» 170 Interventi rivolti a gruppi o a singole persone» 170 Interventi rivolti a comunità» 181 Esempio di valutazione di un progetto per la prevenzione e la promozione della salute su base comunitaria: The Midlands Prevention Alliance» Fare valutazione: analisi di un progetto Vouthstart» Alcune indicazioni per sviluppare un impianto di valutazione» 189 I tre nuclei attorno cui ruota il processo di valutazione» 193 7
7 6.2. Fare valutazione: il caso del progetto Youthstart di RES pag. 194 Percorso logico del processo di valutazione» 194 Descrizione dell'impianto di valutazione» Chi valuta? Attori della valutazione» I circuiti della valutazione» Fasi del progetto e valutazione differenziale non sommati va» 202 Prima Fase. Formulazione del progetto: riprogettazione operativa e attivazione interna» 203 Seconda Fase. Implementazione del progetto: la valutazione delle diverse azioni» 205 Terza Fase. La valutazione degli esiti complessivi del progetto» 210 Valutazione dell'impatto esterno» 217 Riproducibilità del modello di orientamento del progetto Youthstart» La valutazione dei progetti pilota e il concetto di riproducibilità» Le implicazioni organizzative del lavoro per progetti e approcci alla programmazione» Lavoro per progetti e implicazioni organizzative» Il coordinamento all'interno della rete per la gestione di progetti: i reticoli a legame debole» Le politiche pubbliche» 237 Gli approcci alla programmazione» 239 Effetti imprevisti ed effetti perversi dei progetti e dei programmi» 244 Scheda finale capitolo 7. Lavoro per progetti e implicazioni ali' esterno dell'organizzazione» 248 Bibliografia» 249 8
8 ~ : L urcn1u une ~U\llALC ncllm... nur~1unc 1'"' G- li_p_s-ic_o_l_ogi -.-, -i -so_ç_i-ol_o_gi_",_g_li_. -as_s_i-st_e_n_ti_ s-o-c-ia-1-i,-g-li-. -ed~u... c_a_t_o_ri_, ~i -co_o_r_dina _. _ t_o_n_ e- i-"".! responsabili dei servizi, gli assistenti domiciliari, ma anche i medici e il 1.h~. 1, personale paramedico che lavorano nei servizi territoriali delle Asl, nei! comuni, nel privato sociale (cooperative, volontariato, associazioni ricreative, ~t:. ~~ cultu.ifì a?, ~etc) ma anch~ _nelle aziende, nhi~lla stc.uola o come liberi tti, pro ess1orus 1, sempre pm spesso sono e ama 1 a 1 avorare per, o su proge. 1 ~ La costruzione, la stesura, il coordinamento di progetti, la valutazione di progetti elaborati da altri, il monitoraggio e la ~ valutazione dei risultati sono competenze già importanti, ma che lo!~ I ~!: ~~~~:,a;:.o a~~~~~~ ~i!~~~ ~~~~%1~:~i!::n~~n(~~~di:cf ~~~~~!tra '!. Commissione Europea, fondi legge Turco 285/1997). A fronte di queste 1. necessità, la formazione di base degli operatori sociali è stata finorà carente e '. gli operatori hanno cercato di porvi rimedio attraverso l'esperienza e i l'approfondimento personale. Il volume si rivolge sia agli studenti sia agli operatori che già stanno r lavorando su progetti; per questi ultimi può costituire un'occasione per approfondire o sistematizzare le conoscenze e riflettere sulle proprie ~ esperienze. f! Pur privilegiarido la dimensione metodologica, lungo tutti i capitoli :! l'attenzione viene focalizzata anche sulle altre dimensioni del processo di 1 ~_1_.. progettazione e valutazione: su quella valoriale, cognitiva ed emotiva, su quella organizzativa ed interorganizzativa e sugli aspetti relazionali e I negoziali. i Il volume nasce dalla collaborazione dei due autori, che unendo un approccio più teorico, tipico degli universitari ed uno più pragmatico legato,p all'operare.come consulente nel sociale, hanno cercato una sintesi ed f ~ ~ "! ' ; 1. :j 't J J un'integrazione. Liliana Leone, consulente per organismi della Pubblica Amministrazione e del Terzo Settore nell'ambito delle politiche sociali, svolge come libero professionista attività di valutazione dei progetti, di ricerca e formazione e collabora con società e con organizzazioni del terzo settore a livello nazionale ed europeo. Miretta Prezza, docente di Psicologia di comunità presso la Facoltà di 1: psicologia dell'università "La Sapienza" di Roma, sì interessa da diversi anni ~ ai temi della valutazione e progettazione degli interventi di prevenzione e promozione della salute. " ' f. t '! f 1 f I I! - I ~l~l~llj~l/ l]/~1~111~1~~1~1~1~ A ' t ISBN I f1' ~ ~ ~ (.- 03 ''. JRUQQ h,63) (V) Il
Domande stimolo per la stesura di un progetto (1) (Leone-Prezza, pag. 128)
Domande stimolo per la stesura di un progetto (1) DEFINIZIONE E ANALISI DEL PROBLEMA Di chi è stata l idea? Qual è stata l idea iniziale? Perché in questo momento si pensa di attivare un progetto? Ci sono
DettagliCorso di Progettazione dei Servizi Sociali
Università di Genova Facoltà di Giurisprudenza Corso di Progettazione dei Servizi Sociali Raccolta del materiale predisposto per lo svolgimento del Corso di Progettazione dei Servizi Sociali Anno accademico
DettagliLO SVILUPPO DI COMUNITA
GIUSEPPE NOTO GIOACCHINO lavanco LO SVILUPPO ' DI COMUNITA Esperienze, strategie, leadership e partecipazione: analisi di un modello di democrazia attiva Collana dell'istituto DI SCIENZE AMMINISTRATIVE
DettagliMETODI E TECNICHE DI RICERCA PER IL SERVIZIO SOCIALE
.. AFICI Mauro Niero METODI E TECNICHE DI RICERCA PER IL SERVIZIO SOCIALE Carocci editore Istituto Universitario Architettura Venezia Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione Mauro Niero
DettagliTempi quotidiani. di vita e di lavoro Verso una regolazione degli orari a Cesena. =rancoangeli. a cura di Paolo Zurla. ociologia del lavoro
Tempi quotidiani di vita e di lavoro Verso una regolazione degli orari a Cesena a cura di Paolo Zurla ociologia del lavoro ~orie e ricerche =rancoangeli .. Istituto Universitario Architetture Venezia Servizio
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliA scuola di competenze
Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione - Università di Torino Progetto di ricerca A scuola di competenze 2013-2014 2014-2015 Obiettivi 1. Rispondere ai bisogni di formazione dei docenti in
DettagliEVIDENZE SCIENTIFICHE NEGLI INTERVENTI DI COMUNITA
Regione Emilia Romagna - Corso di aggiornamento: Interventi di promozione della salute. Strumenti di programmazione e valutazione EVIDENZE SCIENTIFICHE NEGLI INTERVENTI DI COMUNITA BRUNA ZANI FACOLTA DI
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro
Programma 3 Guadagnare Salute Piemonte Situazione. Azioni previste nel periodo Sintesi complessiva Nel luglio 2016 è stato costituito il gruppo di lavoro regionale tematico, previsto per il 2015, denominato
DettagliCorso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore
Corso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore Premessa Sempre più frequentemente da parte di rappresentanti degli enti pubblici e dei soggetti del terzo settore sentiamo
DettagliV Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute
V Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute La Comunità di Pratica (CoP) come strategia di apprendimento per la creazione di una rete di professionisti dell
DettagliI Principi del PCM Albero dei Problemi e degli Obiettivi
DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE ECONOMICADIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA REGIONALE UNITARIA COMUNITARIA Dipartimento della programmazione e dell ordinamento del Servizio sanitario nazionale
DettagliCORSO DI ANIMAZIONE PEDAGOGICA CLASSI 4^ e 5^ SOCIALE
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici e Sociali Graziella Fumagalli
DettagliRosemary Serra. Logiche di rete. Dalla teoria all'intervento sociale. Presentazione di Paola Di Nicola. Collana. di sociologia.
Rosemary Serra Logiche di rete Dalla teoria all'intervento sociale Presentazione di Paola Di Nicola Collana di sociologia CI =rancoangeli Istituto Universitario Architettura Venezia Servizio Bibliografico
DettagliIl progetto di valutazione dell efficacia del percorso formativo
La sicurezza nei cantieri nasce a scuola Da studente.a RSPP Modena,11 novembre 2011 Il progetto di valutazione dell efficacia del percorso formativo BRUNA ZANI FACOLTA DI PSICOLOGIA Alma Mater Studiorum
DettagliDENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI
DENOMINAZIONE PROGETTO: SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA ENTE PROMOTE : COMUNE DI REGGIO CALABRIA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI LUOGO DISVOLGIMENTO: COMUNE DI REGGIO CALABRIA- TERRITORIO SUD DELLA
DettagliIDEAZIONE: corrisponde al momento in cui una o più persone ipotizzano di realizzare un progetto, di attivare un iniziativa o proporre qualcosa
TAPPE PROGETTAZIONE IDEAZIONE: corrisponde al momento in cui una o più persone ipotizzano di realizzare un progetto, di attivare un iniziativa o proporre qualcosa ATTIVAZIONE: una volta avviata una propria
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado SAN GIOVANNI TEATINO (CH)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado www.istitutocomprensivosgt.it SAN GIOVANNI TEATINO (CH) Dalla parte dell Educazione Progetto di Formazione Scuola-
DettagliEconomia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo
Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Renato Galliano Direttore Generale Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo LA MISSIONE Marketing territoriale promozione
DettagliLa pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori
Forum P.A. 2006 12 maggio Per una città governabile. Nuove metodologie di lavoro per gestire la complessità e la partecipazione Il Manuale Cantieri La pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori
DettagliIII Giornata Nazionale delle Cure a Casa FONDAZIONE ISTUD. Il distretto e l organizzazione dei servizi di cure domiciliari: quale ruolo?
III Giornata Nazionale delle Cure a Casa FONDAZIONE ISTUD Il distretto e l organizzazione dei servizi di cure domiciliari: quale ruolo? Presidente CARD Umbria e membro del Consiglio Nazionale CARD Confederazione
DettagliEnte proponente: Partners: Sostenitori: Periodo di svolgimento: da Marzo 2009 a Marzo 2010
MASCHIO E FEMMINA Progetto di formazione per operatori del sistema educativo sui temi dell identità di genere e l orientamento sessuale, contro le discriminazioni e il bullismo omofobico Ente proponente:
Dettagli- Rilevazione situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e proposta di modalità/strategie didattiche di prevenzione/soluzione
INDIVIDUAZIONE AREE FUNZIONALI E COMPITI FF.SS. AREA 3 Gestione degli interventi e dei servizi per gli studenti 1 ORIENTAMENTO - Coordinamento delle commissioni Orientamento in entrata e in uscita - Predisposizione
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo
PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.5.1 7.2.1 7.8.1 Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Razionale
DettagliSeminario regionale Senigallia 15 aprile 2015
Progettare per sviluppare competenze trasversali. Quale processo valutativo attivare? RENDERE OPERATIVO IL PROTOCOLLO D INTESA: verso le scuole che promuovono salute. Seminario regionale Senigallia 15
DettagliSCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ
11.2.3. PROGETTO MIMOSA SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ Per progetto si intende qualsiasi
DettagliPiano di Miglioramento (PDM) dell'istituzione scolastica
Piano di Miglioramento (PDM) dell'istituzione scolastica Adattamento del Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 1 di 12) Indice Istituto Paritario Scuola Cattolica don Bosco Sommario 1. Obiettivi
DettagliFunzioni strumentali al piano dell offerta formativa
Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa 1) GESTIONE POF SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI PROGRAMMAZIONE ATTIVAZIONE PERCORSI, ATTIVITA, PROGETTI VALORIZZAZIONE PROFESSIONALITA, FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome Cognome Indirizzo Laura RUOCCO Via Torino, 80 La Spezia Telefono 0187-705577 348-6593754 E-mail lruocco@provincia.sp.it Luogo e data di nascita La
DettagliMANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING
MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009
DettagliIl Progetto «Liguria Orienta» Un azione a livello regionale a sostegno dell alternanza scuola-lavoro e dell orientamento Genova, 30 giugno 2015
Il Progetto «Liguria Orienta» Un azione a livello regionale a sostegno dell alternanza scuola-lavoro e dell orientamento Genova, 30 giugno 2015 Camera di Commercio di Genova Unioncamere Liguria è l'associazione
DettagliIntelligenza emotiva, competenze trasversali e gestione delle relazioni per il successo professionale
Intelligenza emotiva, competenze trasversali e gestione delle relazioni per il successo professionale Corso 40 ore Area tematica: Gestione delle risorse umane: focus sull intelligenza emotiva e sulla psicologia
DettagliLE POLITICHE TERRITORIALI DELL'UNIONE EUROPEA
Studi urbani e regionali LE POLITICHE TERRITORIALI DELL'UNIONE EUROPEA ESPERIENZE, ANALISI, RIFLESSIONI a cura di Umberto Janin-Rivolin Audl0Vi$1vo azione FrancoAngeli LE POLITICHE TERRITORIALI DEL~UNIONE
DettagliEuropean Center of Education
STRUTTURA DEL MASTER Il Master Training of Educators of Infancy TraE Infancy è composto da complessive 1.500 ore di formazione annue corrispondenti a 60 CFU (crediti formativi universitari) per ciascun
DettagliRETTIFICA AL BANDO IL PRESENTE BANDO VA LETTO COME SEGUE:
RETTIFICA AL BANDO IL PRESENTE BANDO VA LETTO COME SEGUE: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAMERINO Scuola di Giurisprudenza Bando Corso di Formazione METODI E TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E LA GESTIONE DI PROGETTI
DettagliLa conciliazione vita-lavoro per la Pubblica Amministrazione
La conciliazione vita-lavoro per la Pubblica Amministrazione Percorso formativo per figure dirigenziali degli enti pubblici del territorio di Milano Modulo 6 4 febbraio 2013 Il percorso: calendario e contenuti
DettagliAutismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano
Tavola Rotonda Autismo 1 dicembre 2014 Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano Milano, 1 dicembre 2014 Progettualità a sostegno della famiglia e suoi componenti
DettagliIl Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione
Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata
DettagliGRUPPO DI LAVORO CIIP SSL SCUOLA
GRUPPO DI LAVORO CIIP SSL SCUOLA INTEGRAZIONE DELLA SSL NELL ISTRUZIONE SCOLASTICA ED UNIVERSITARIA Roma, 31 o)obre 2014 ing. Elisa GERBINO Segretario ANIS Coordinatore del GdL CIIP Scuola INQUADRAMENTO
Dettagli5Azioni in 5 Poli in Zona 9 a Milano Un progetto di #GenitorialitàSociale per un #WelfarediComunità innovativo
5Azioni in 5 Poli in Zona 9 a Milano Un progetto di #GenitorialitàSociale per un #WelfarediComunità innovativo IL PARTENARIATO Capofila: 14 partner: IC Sorelle Agazzi IC Scialoia IC Confalonieri LA RETE
DettagliDalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato
XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto
DettagliGruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità. 13 Maggio Verona
Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità 13 Maggio 2016 - Verona I Partecipanti alla discussione, il tema della discussione. 16 operatori della Uisp
DettagliIl progetto Scuola Digitale Liguria. Luglio 2016
Il progetto Scuola Digitale Liguria Luglio 2016 Il progetto Scuola Digitale Liguria Un azione per realizzare in Liguria una scuola di qualità che formi cittadini con le nuove competenze richieste dal mondo
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA DIFFUSA IN FAMIGLIA Piattaforma online e staff professionale per la gestione e il monitoraggio dell Accoglienza di Rifugiati in
PROGETTO ACCOGLIENZA DIFFUSA IN FAMIGLIA Piattaforma online e staff professionale per la gestione e il monitoraggio dell Accoglienza di Rifugiati in Famiglia COSA E VESTA Vesta è un servizio per le famiglie
DettagliLavoro degli Assistenti Sociali nei contesti organizzativi
Lavoro degli Assistenti Sociali nei contesti organizzativi LABORATORIO DI TIROCINIO 3 CONTESTI ORGANIZZATIVI DEL LAVORO SOCIALE Unical 5 novembre 2015 - dott.ssa Isabella Saraceni UNICAL 5 N OV E MB RE
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI DEL
DettagliAutovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015
VARIE FASI Fase 1-1 anno Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 Fase 2-2 anno Miglioramento a.s. 2015/2016 Fase 3-3 anno Rendicontazione sociale a.s. 2016/2017 Fase di valutazione esterna, su un primo
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliPROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI DI SPERIMENTAZIONE IN ASL
PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI DI SPERIMENTAZIONE IN ASL ORDINAMENTO E INDIRIZZO DI RIFERIMENTO Il Progetto coinvolge le classi terze e quarte dell indirizzo TURISMO. L indirizzo TURISMO è un indirizzo specifico
DettagliPROGETTO Ministero della Salute del CCM: Sviluppare a livello locale la promozione della salute, secondo i principi del programma Guadagnare salute
UNITÀ OPERATIVA CAPOFILA: U.O. Epidemiologia e Comunicazione del rischio del Dipartimento di Sanità Pubblica RESPONSABILI PROGETTO a LIVELLO REGIONALE: Arlotti Alberto Referente Servizio Sanità Pubblica
DettagliProgetto di dettaglio
Area Politiche ed Offerte per la Formazione Iniziale e Permanente Ricerca azione per la prevenzione della dispersione scolastica e formativa Progetto di dettaglio Realizzazione di un percorso di degli
DettagliIL TIROCINIO. Allegato alla Convenzione Cfr. Art. 2. Facoltà di Sociologia Corso di Laurea in Servizio Sociale
Facoltà di Sociologia Corso di Laurea in Servizio Sociale Allegato alla Convenzione Cfr. Art. 2 IL TIROCINIO Il tirocinio è un'esperienza guidata di apprendimento sul campo, in contesti reali, che consente
DettagliPATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA
PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
DettagliLinee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento
Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto
DettagliPrevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti
Prevenzione e cura, cura e prevenzione: un servizio con e per gli adolescenti. Dr.ssa Federica Ronchetti Responsabile U.O. Psicologa Adolescenza Dipartimento Salute M entale ASL di Modena Dr. Federica
DettagliDESTINATARI CREDITI DURATA SCADENZA ISCRIZIONI
Corso ECM L'audit interno nell'ambito dei sistemi regionali di prevenzione in sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria in base al Regolamento CE 882/2004 Responsabili Scientifici: Manlio
DettagliPARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1
Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI
AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI Firenze, 01 giugno 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it L Avviso
DettagliIl piano educativo assistenziale individualizzato: dal documento ad oggi
ASSOCIAZIONE ARCA COMUNITÀ L ARCOBALENO ONLUS CENTRO SOCIO RIABILITATIVO RESIDENZIALE Il piano educativo assistenziale individualizzato: dal documento ad oggi I TEMPI DEL PERCORSO 24/09/2012 Inizio lavori
DettagliProgettare con il Nuovo Quadro Logico nel a Cooperazione al o Sviluppo da giovedì 6 ottobre a venerdì 7 ottobre 2016
Il Workshop Intensivo di Alta Formazione Progettare con il Nuovo Quadro Logico nella Cooperazione allo Sviluppo, che si terrà a Roma da giovedì 6 ottobre a venerdì 7 ottobre 2016, è una proposta di perfezionamento
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN AUTOGRILL. Allegato a) 1. TITOLO DEL PROGETTO 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema
DettagliProgetto formativo CRESCERE NELLA COOPERAZIONE Quinta edizione
Progetto formativo CRESCERE NELLA COOPERAZIONE Quinta edizione Ancona, 4 Ottobre 2010 Impegni e prospettive - Anno scolastico 2010-2011 Le fasi del percorso e loro significato pedagogico Revisione critica
DettagliISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE A. MEUCCI
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE A. MEUCCI Istituto Tecnico Statale Settore Economico ANTONIO MEUCCI Istituto Professionale di Stato Settore dei Servizi CARLO CATTANEO PIANO DIGITALE 2016-2018 ISTITUTO
DettagliIntroduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12
00 Calamandrei romane 16-07-2002 16:26 Pagina V Indice Introduzione XI PARTE PRIMA Il contesto: l ambiente organizzativo, la legislazione, i modelli 1 organizzativi CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni,
DettagliHanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso.
Sogni e bisogni Le cooperative sono nate per rispondere a bisogni anche molto concreti. Hanno però dato anche sempre spazio ai sogni, al desiderio di cambiare, di contribuire a dare vita ad un mondo diverso.
DettagliRIUNIONE ANNUALE DI RIESAME
Unione Europea FEAD DIREZIONE GENERALE PER L INCLUSIONE E LE POLITICHE SOCIALI PROGRAMMA OPERATIVO I FEAD RIUNIONE ANNUALE DI RIESAME 1 Roma, 15 dicembre 2016 Unione Europea FEAD IMPLEMENTAZIONE DEL PO
DettagliI MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA. G. Burgio
I MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA G. Burgio Insegnare Intuizione, cuore, buona volontà, missione Progettare interventi, calibrare attività, produrre materiali idonei, valutare in itinere ed ex post
DettagliAzienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545
Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione
DettagliCRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI
Allegato Verb 2 del 5/5/2016 CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI PREREQUISITI - contratto a tempo indeterminato; - assenza di azioni disciplinari con sanzioni erogate nel corso dell a.s.
DettagliFormazione e sensibilizzazione
Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare
DettagliMODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO
MODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO PROGRAMMA FIxO S&U ITALIA LAVORO ITALIA LAVORO SPA Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Aree strategiche di intervento: Welfare to
DettagliDOMENICO CROCCO PROFILI GIURIDICI DEL CONTROLLO DI EFFICIENZA AMMINISTRATIVA
DOMENICO CROCCO PROFILI GIURIDICI DEL CONTROLLO DI EFFICIENZA AMMINISTRATIVA JOVENE EDITORE NAPOLI 2012 INDICE Prefazione di Michael Sciascia... p. XI Premessa introduttiva...» 1 CAPITOLO PRIMO L EFFICIENZA
DettagliProf. Elisabetta Cerbai Università degli Studi di Firenze Coordinatore NVA Sapienza. Messina, 10 Marzo 2016
Prof. Elisabetta Cerbai Università degli Studi di Firenze Coordinatore NVA Sapienza Messina, 10 Marzo 2016 Dall indirizzo strategico alla programmazione integrata Il ruolo del Nucleo di Valutazione. Dall
DettagliObiettivo del corso. Programma del corso. Libri di testo
Facoltà di Giurisprudenza Università di Macerata Corso di Programmazione e valutazione dei servizi sociali docente: Cristina Davino a.a.: 2011-2012 Obiettivo del corso Il corso si propone p di fornire
DettagliValutazione economico sociale
Valutazione Economica del Progetto Corso del prof. Stefano Stanghellini Valutazione economico sociale Contributo didattico: prof. Sergio Copiello Il progetto di Città della Pace Valutazione economico sociale
DettagliPROGETTO ORIENTAMENTO
PROGETTO ORIENTAMENTO anno scolastico 2014.15 Finalità: - L orientamento è un processo di apprendimento contestuale all attività curricolare, struttura non accessoria ma centrale dell azione formativa:
Dettagliorientamento e formazione degli insegnanti
PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE orientamento e formazione degli insegnanti matematica 20 aprile 2005 Gabriele Anzellotti Università di Trento [rappresentante Con-Scienze] Laura Mengoni Assolombarda [rappresentante
DettagliUna prospettiva innovativa sul lavoro
La vocazione professionale in Poste Italiane Una prospettiva innovativa sul lavoro novembre 2008 Premessa Nell incontro del 20 maggio 2008 l Osservatorio sulla Responsabilità Sociale d Impresa ha iniziato
DettagliValutazioni in corso ed in preparazione: evidenze e sostegno
Valutazioni in corso ed in preparazione: evidenze e sostegno Riflettere sul passato per decidere nel presente Roma, 19 maggio 2010 F. Scipioni Isfol - struttura nazionale di valutazione della politica
DettagliFASI DI PROGETTAZIONE DELL ASSESSMENT
FASI DI PROGETTAZIONE DELL ASSESSMENT Chi siamo HR RiPsi nasce come divisione specializzata di Studio RiPsi grazie alla collaborazione di Psicologi e Direttori del Personale che hanno maturato consolidata
DettagliGLI INTERLOCUTORI DELLA SCUOLA PARITARIA: famiglie, comunità, terzo settore, aziende. Prof. Dario Nicoli Università Cattolica del Sacro Cuore
GLI INTERLOCUTORI DELLA SCUOLA PARITARIA: famiglie, comunità, terzo settore, aziende Prof. Dario Nicoli Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola, comunità di comunità La scuola è comunità di comunità:
DettagliVALORE P.A Corso di formazione in Conoscere e utilizzare i Fondi comunitari
VALORE P.A. 201 Corso di formazione in Conoscere e utilizzare i Fondi comunitari Dipartimento di Economia e Diritto Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma SEDE DI SVOLGIMENTO DEL CORSO Facoltà
DettagliMONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA
MONITORAGGIO SU PROGETTO PILOTA Progetto DSA: creare una buona scuola per un apprendimento facilitato degli allievi DSA Prof. Antonio Augenti, Dott.ssa Maria A. Geraci Dott.ssa M. Filomena Casale PREMESSA
DettagliIstituto Comprensivo Altopiano di Pinè PROGETTO GENITORI
Istituto Comprensivo Altopiano di Pinè PROGETTO GENITORI valutazioni accoglienza arrivederci Sito web genitori Formazione genitori coinvolgimento genitori contratto formativo di classe assemblea di classe
DettagliPROGETTO PILOTA Percorsi di Inserimento Lavorativo Oltre la TossicodipendenzA GE12-ABILC13
PROGETTO PILOTA Percorsi di Inserimento Lavorativo Oltre la TossicodipendenzA GE12-ABILC13 COOP. SOCIALE UN'OCCASIONE Comunità Terapeutica Opera Diocesana Madonna dei bambini Villaggio del Ragazzo Roberto
DettagliDIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SS.CC. IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE, IGIENE ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE, SANITA ANIMALE E IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SS.CC. IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE, IGIENE ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE, SANITA ANIMALE E IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI EVENTO FORMATIVO RESIDENZIALE IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA
DettagliIndice generale Promozione della salute Teorie e modelli concettuali di riferimento per l educazione sanitaria
Indice generale IL CONTESTO DI RIFERIMENTO 1 Promozione della salute (P. Lemma) 1.1. Inadeguatezza delle definizioni...................................3 1.1.1. Equità e sviluppo sostenibile..................................4
DettagliCorsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale Eupolis Lombardia Scuola di Direzione in Sanità
Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale Eupolis Lombardia Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari organizzativi PROGRAMMA
DettagliProgettare e valutare l intervento sociale
Progettare e valutare l intervento sociale Una precisazione semantica Piano - Programma Progetto I tre termini, spesso utilizzati come sinonimi, hanno in realtà una precisa connotazione che ne indica :
DettagliComponenti culturali della qualità urbana
SCIENZE UMANE Sociologia t UNIVERSIT A OlGLI STUDI 01 TORINO DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI ISVOR-FIAT soa Componenti culturali della qualità urbana Torino e le principali città italiane: un raffronto
DettagliSviluppare il capitale umano
Sviluppare il capitale umano Fasi di un processo formativo: Analisi dei fabbisogni formativi Definizione degli obiettivi Progettazione del corso Erogazione del corso Valutazione dei risultati Processo
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente
DettagliPromuovere una sana alimentazione: una mappa delle esperienze locali
PROMOZIONE DELLA SALUTE E INTERVENTI DI PREVENZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA PARCO DELLA SALUTE E DELL ALIMENTAZIONE L alimentazione come determinante della salute Promuovere una sana alimentazione: una
DettagliPIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016
PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016 La valutazione: le novità della programmazione 20014-20 Il regolamento
DettagliPATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali
Ufficio: COMUNE DI NOVARA Assessorato alle Politiche Sociali Corso Cavallotti, 23 28100 NOVARA Tel. 0321-3703582 e-mail: spina.patrizia@comune.no vara.it PATRIZIA SPINA Dati personali Data di nascita:
DettagliLaReS Laboratorio Relazioni Sindacali
LaReS Laboratorio Relazioni Sindacali Scuola di formazione permanente per operatori delle relazioni industriali In collaborazione con Cgil, Cisl e Uil del Trentino Il contesto Trentino Nella vita politica
DettagliCOMUNE DI MASSA. DETERMINAZIONE del DIRIGENTE n del 26/09/2014. DIRIGENTE RESPONSABILE : Mercadante Fabio
COMUNE DI MASSA DETERMINAZIONE del DIRIGENTE n. 3254 del 26/09/2014 DIRIGENTE RESPONSABILE : Mercadante Fabio SETTORE: Istruzione CENTRO DI RESPONSABILITA : Istruzione Oggetto: NIDI D INFANZIA COMUNALI.REALIZZAZIONE
DettagliIl modello lombardo di alternanza scuola lavoro
Il modello lombardo di alternanza scuola lavoro Baveno 3 aprile 2014 Maria Rosaria Capuano Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia IL CONTESTO LOMBARDO NEL RAPPORTO SCUOLA LAVORO consolidata tradizione
DettagliProgetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus)
Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Premessa Il progetto presentato si muove nell ambito di una strategia di sostegno delle famiglie romane, realizzando:
Dettagli