Il Piano di Adattamento della città di Bologna
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- Aloisia Corsini
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1 Il Piano di Adattamento della città di Bologna Ecomondo Convegno "La gestione dell'acqua nel corso di eventi estremi e di contaminazioni repentine
2 INTRODUZIONE Il concetto di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici La politica di adattamento europea L elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento
3 Il concetto di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici Obiettivo: ridurre in maniera efficace il rischio e i danni derivanti dagli impatti negativi (presenti e futuri) dei cambiamenti climatici e sfruttare i potenziali benefici della situazione. comprende strategie e piani nazionali, regionali e locali; le misure di adattamento possono anticipare il fenomeno o reagire ad esso; l'adattamento interviene sui sistemi naturali e sui sistemi umani.
4 La politica di adattamento europea Strategia Europea di Adattamento (aprile 2012) 1) Promuovere l azione da parte degli Stati Membri sulle strategie di adattamento e fornire fondi per supportarli (LIFE funding); 2) Supportare l adattamento urbano tramite un impegno volontario basato sul Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors Initiative). 3) 'Climate-proofing' a livello europeo per promuovere: - l adattamento in settori vulnerabili come agricoltura, pesca e infrastrutture/ energia, transporto e costruzioni. - l uso di assicurazioni contro i disastri di origine naturale ed umana. 4) Migliore interfaccia scienza-politica per affrontare le lacune nella conoscenza scientifica/tecnica e rafforzare la piattaforma europea Climate-ADAPT.
5 L elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento Elaborazione da parte della comunità scientifica con il coinvolgimento di stakeholders e di decisori politici. Analisi di possibile integrazione dell adattamento nelle differenti politiche settoriali. Raccomandazioni e linee-guida per costruire capacità adattiva in differenti settori e a differenti scale spaziali (nazionale, regionale, locale) e per ridurre i costi sociali. Revisione periodica. Piattaforma nazionale sull adattamento. Piano Nazionale di Adattamento (PNA): Implementazione della NAS (governance e allocazione fondi). Monitoraggio e valutazione dell implementazione (indicatori). Coordinamento istituzionale: MATTM, Coordinamento tecnico: CMCC Inizio: luglio 2012 Fine: Primi mesi 2014
6 L elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento I settori analizzati RISORSE IDRICHE (qualità e quantità) FORESTE BIODIVERSITÀ ED ECOSISTEMI: ECOSISTEMI TERRESTRI ECOSISTEMI MARINI ECOSISTEMI DI ACQUE INTERNE E DI TRANSIZIONE SALUTE DESERTIFICAZIONE, DEGRADO DEL TERRITORIO E SICCITÀ ZONE COSTIERE AGRICOLTURA, ACQUACULTURA E PESCA AGRICOLTURA, PRODUZIONE ALIMENTARE PESCA MARITTIMA ACQUACULTURA INSEDIAMENTI INFRASTRUTTURA CRITICA URBANI PATRIMONIO CULTURALE TRASPORTO E INFRASTRUTTURE DISSESTO IDROGEOLOGICO ENERGI A TURISM O CASI SPECIALI: AREA ALPINA E APPENNINICA (AREE MONTANE) DISTRETTO IDROGRAFICO PADANO
7 LA SITUAZIONE DI BOLOGNA Il Profilo climatico La Vulnerabilità I Fattori di rischio Il piano di adattamento della città di Bologna
8 Il profilo climatico/1 Dinamiche climatiche locali Uso del suolo e infrastrutture Impatto delle ondate di calore Rischi di esondazione e impatti sulla qualità delle acque Rischi legati alla siccità Fonte: ARPA, Atlante idroclimatico dell Emilia- Romagna (2010) Risorse locali 8
9 Il profilo climatico/2 Temporal variability of annual anomalies of Tmin and Tmax Bologna station Dinamiche climatiche locali T( C) 4 3 Tmax Tmin 2 no.of days Temporal varibility of consecutive number of dry days - Bologna, summer years ye ars Winter temporal variability of frost days- bologna 50 Giorni senza pioggia Giorni senza gelo Anomalie di temperatura No.of days Years
10 Il profilo climatico/3 Summer Heat waves - Bologna 14 no.of days ye ars Probability Density Functions (PDFs) of maximum temperature at Bologna station during summer season, different periods 1961_ scenario A1B scenario A1B Aumento del numero di giorni consecutivi senza pioggia nel periodo estivo Ondate di calore Tmax ( C)-summer
11 Il profilo climatico/3 Summer Heat waves - Bologna 14 no.of days ye ars Probability Density Functions (PDFs) of maximum temperature at Bologna station during summer season, different periods 1961_ scenario A1B scenario A1B Aumento del numero di giorni consecutivi senza pioggia nel periodo estivo Ondate di calore Tmax ( C)-summer
12 Le vulnerabilità Posizione geografica Snodo di mobilità di persone e merci Alta densità di popolazione
13 Fattore di rischio: Crisi idrica e siccità Criticità Stato dei corpi idrici superficiali e sotterranei Qualità sulla rete di canali artificiali Fattori resilienza /misure in atto Cabina di Regia del Nodo di Casalecchio di Reno L impegno per la riduzione dei prelievi idrici ad uso civile Interventi di riduzione degli scarichi Il RUE per favorire il riuso delle acque di pioggia e ridurre l afflusso in fogna Il progetto Lungo Navile 13
14 Fattore di rischio: Aumento delle temperature estive e isole di calore Criticità Fattori resilienza /misure in atto Ondate di calore Progetto LIFE+ GAIA Villa Bernaroli Rete ecologica e sistema del verde di Bologna rischio Sistema di allarme e assistenza ai cittadini a Giovanni Fini, Comune di Bologna
15 Fattore di rischio: Aumento eventi meteorici intensi Criticità Fattori resilienza /misure in atto Rischio idraulico in pianura Stabilità della collina RUE: migliorare la risposta idrologica del territorio comunale Il Parco Lungo Reno: un opportunità per sistemi naturali di trattamento e laminazione delle acque di sfioro 15
16 Strumenti di pianificazione e regolamenti esistenti a BOLOGNA Piano Strategico Metropolitano Piano Strutturale Comunale Regolamento Urbanistico Edilizio Patto dei Sindaci/PAES Piano Operativo Comunale per la riqualificazione diffusa del territorio urbano strutturato
17 Il piano di adattamento della città di Bologna Le strategie La gestione del sistema idrico/1 Obiettivi: Riconoscere la specificità del sistema idraulico del Comune di Bologna; Favorire al massimo la riduzione dei prelievi, in particolare nel periodo estivo; Mantenere le portate naturali negli alvei e nelle falde Risparmio Accumulo diffuso Uso delle acque di pioggia Riciclo e recupero delle acque usate 17
18 Il piano di adattamento della città di Bologna Le strategie Possibili azioni: La gestione del sistema idrico/2 Interventi strutturali volti a migliorare la risposta idrologica o a laminare i deflussi superficiali; Rinnovo e adeguamento del modello di gestione delle acque di pioggia. aumento della permeabilità e dei volumi di accumulo diffusi riduzione dell afflusso in fogna adeguamento i sistemi di drenaggio laminazione e depurazione delle acque di sfioro e dellle prime piogge 18
19 Il piano di adattamento della città di Bologna Le strategie La gestione del verde Obiettivo: Miglioramento della dotazione di verde per aumentare ombreggiamento e evapotraspirazione (greening), in particolare nei contesti urbani che presentano le criticità più elevate per frequenza delle ondate di calore o per concentrazione della popolazione a rischio. 19
20 Il progetto BlUEAP (LIFE11 ENV/IT/119) Cordinatore: Comune di Bologna Partner: Kyoto Club, Ambiente Italia, ARPA Emilia Romagna durata: 36 mesi (01/10/ /09/2015) Obiettivi principali: nel contesto delle iniziative europee volte ad incrementare la consapevolezza sul cambiamento climatico e sulle possibili azioni per contrastarlo, il progetto BLUEAP ha per obiettivo la redazione e l'adozione di un Piano di Adattamento al Cambiamento Climatico per la città di Bologna. 20
21 Azioni principali - Analisi delle dinamiche del cambiamento climatico nel territorio bolognese; Mobilitazione e maggiore consapevolezza circa i rischi connessi al cambiamento climatico, da parte di stakeholders, autorità locali, cittadini e imprese. - Realizzazione di un Piano Locale di adattamento ambientale per la città di Bologna; Adozione del Piano (2014) - Attuazione di azioni-pilota sul territorio, da concordare e realizzare con attori pubblici e privati; - Realizzazione di un sistema informativo integrato per la produzione di nuove informazioni e soluzioni sui rischi climatici. 21
22 Chiara Caranti Comune di Bologna
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