PROGETTARE LA MOBILITA CICLISTICA
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- Bartolommeo Martinelli
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1 PROGETTARE LA MOBILITA CICLISTICA NORMATIVA TECNICA per la progettazione preliminare in materia di mobilità ciclistica Codice dei contratti pubblici - Codice della strada, norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili, Ing. GIOVANNI CARDINALI, Coordinamento FIAB Toscana Area tecnica FIAB info@gcardinali.com
2 I riferimenti normativi PIANI URBANI DEL TRAFFICO PIANO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE TECNICHE DI MODERAZIONE DEL TRAFFICO LEGGE 19 ottobre 1998, n. 366 Norme per il finanziamento della mobilita' ciclistica pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 23 ottobre 1998 DECRETO MINISTERIALE 30 novembre 1999, n. 557 Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili (G.U. n. 225, 26 settembre 2000, Serie Generale) Codice della Strada Norme costruttive di buona tecnica: (UNI, CNR, norme stati membri UE, ecc.) Norme sulla certificazione Legge Regionale Toscana 6 giugno 2012 n. 27
3 manuale di norme tecniche e segnaletica per le piste ciclabili pubblicato dalla Regione Toscana in collaborazione con FIAB
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5 Il DM 557/99 è attualmente in fase di revisione presso il Ministero Infrastrutture e Trasporti. Si è costituito un tavolo tecnico con i rappresentanti di ANCI, Regioni e FIAB. La FIAB ha fatto osservazioni per evitare un appesantimento del Regolamento Tecnico chiedendo norme snelle e disposizioni che favoriscano la promozione della mobilità ciclistica con immediato accoglimento, in attesa della riforma del codice della strada delle richieste ANCI relative al: - doppio senso ciclistico nelle strade a senso unico, - alla continuità degli itinerari ciclabili, - alla «casa avanzata» a favore dei ciclisti negli incroci semaforici, - all autorizzazione all utilizzo delle corsie preferenziali da parte degli utenti a due ruote a pedali, - alla definizione di un segnale semplice per le zone 30 senza limitazioni applicabile negli ambiti urbani storici di grandi città e piccoli paesi ove la maglia urbana non consente alternative
6 REQUISITI MINIMI SEGMENTI CICLABILI norme e buona tecnica PISTA CICLABILE IN SEDE PROPRIA Caratteristiche tecniche Elementi di sicurezza intrinseca Larghezza: la larghezza minima della corsia della pista ciclabile, comprese le strisce di margine, è pari ad 1,50 m; tale larghezza è riducibile ad 1,25 m nel caso in cui si tratti di due corsie contigue, dello stesso od opposto senso di marcia, per una larghezza complessiva minima pari a 2,50 m. La larghezza della corsia ciclabile può essere eccezionalmente ridotta fino ad 1,00 m, sempreché questo valore venga protratto per una limitata lunghezza dell'itinerario ciclabile e tale circostanza sia opportunamente segnalata. Pavimentazione: pavimentazione compatta o pavimentazione scorrevole. Non è consentita la presenza di griglie di raccolta delle acque con elementi principali paralleli all'asse delle piste stesse, né con elementi trasversali tali da determinare difficoltà di transito ai ciclisti. Protezioni: la pista deve essere fisicamente separata da quella relativa ai veicoli a motore ed ai pedoni, attraverso idonei spartitraffico longitudinali fisicamente invalicabili Ostacoli: la pista non deve presentare ostacoli trasversali o verticali (es. pali, segnaletica, ecc) lungo tutta la sua larghezza Illuminazione: gli attraversamenti a raso, devono essere dotati di impianti per la visualizzazione notturna, che devono tener conto delle alberature esistenti in modo da evitare zone d'ombra, ecc.; Attraversamenti ciclabili sicuri con segnaletica di direzione, verticale e orizzontale
7 Requisiti minimi del percorso ciclabile buona tecnica Caratteristiche tecniche Lunghezza non eccessiva Il percorso ciclabile deve essere continuo e non presentare una lunghezza superiore al 20 % del percorso più breve esistente per il collegamento stradale fra i due luoghi. Continuità Il percorso ciclabile deve assicurare la continuità delle caratteristiche di sicurezza intrinseca lungo tutta la sua estensione, dal punto di inizio a quello di fine del percorso. La continuità non significa la completa presenza di una sede riservata ai ciclisti, ma la presenza senza interruzioni della sicurezza dell utente lungo il percorso stesso. Pendenza La pendenze dell itinerario non può essere superiore al 20 % e comunque non superiore del 10 % della pendenza di collegamenti stradali esistenti Raggiungimento inizio / fine del percorso In punti di inizio e fine dl percorso devono essere raggiungibili in condizioni di sicurezza, attraverso l uso di altri percorsi ciclabili o di altri mezzi di trasporto (es. treno + bicicletta) Informazione Deve essere disponibile per il percorso una documentazione cartografica con informazioni per ciclista (riparatori di biciclette, ciclostazione, punti di ristoro, ecc.)
8 BUONE PRATICHE E PRATICHE DISCUTIBILI Mestre bidirezionale con attraversamento continuo non semaforizzato
9 PRATICHE DISCUTIBILI sulla segnaletica TEMI DI ATTUALITA : - libera circolazione dei velocipedi nell area pedonale: è sancita esplicitamente dal punto 2 dell art. 3 del CdS D.Lgs 285/92 e non ha bisogno di nessun pannello esplicativo al cartello di area pedonale, il ciclista deve condurre il veicolo a mano ai sensi del punto 4 del art 182 in caso di intralcio e pericolo per i pedoni - percorsi misti (ciclabile contigua al marciapiede e percorso ciclopedonale senza riga di separazione) : sono ammessi dal regolamento - doppio senso per le bici su strade a senso unico a seguito di un parere del Ministero Infrastrutture e Trasporti: l applicazione nei singoli casi è competenza degli organi proprietari delle strade
10 Mancanza di continuità reale Mancanza di continità formale Elementi di protezione inopportuni O troppo ravvicinati
11 PISTE URBANE AD AREZZO QUARTIERE TORTAIA (ciclopista di collegamento stazione - sentiero della Chiana
12 Ciclopiste urbane, protette con itinerario collegato a rete, senza interruzioni, dotate di attraversamenti ciclabili (Arezzo)
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14 5 Strade senza traffico: strade con percorrenze motorizzate inferiori a 50 veicoli/die. 6 Strade a basso traffico: strade con una percorrenza motorizzata giornaliera inferiore a 500 veicoli/die senza punte superiori a 50 veicoli/h. 7 Strada ciclabile o ciclostrada (o strada 30 ): strada extraurbana con sezione della carreggiata non inferiore a 3 metri dedicata ai veicoli non a motore salvo autorizzati (frontisti, agricoltori) e comunque sottoposta a limite di 30 km/h. -> Itinerario Ciclopedonale: Art 2 C.d.S lettera F bis
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23 DOPPI SENSI CICLABILI segnaletica europea, senza vincolo di larghezza Parigi Lugano
24 CONDIVISIONE DELLE CORSIE PREFERENZIALI - Parigi
25 «CASA AVANZATA» Friburgo
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27 LE ROTATORIE
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33 SEPARAZIONE O INTEGRAZIONE? La separazione è perseguibile quando: 1. la pista ciclabile può convincere il potenziale ciclista che troppo teme la promiscuità del traffico ad optare finalmente per il pedale; ovvero, la pista ciclabile come levatrice di nuovi ciclisti; 2. la pista ciclabile è tecnicamente consigliabile quando sia complanare a strade di alto rango; 3. a volte risorse territoriali esistenti si offrono per essere trasformate in piste ciclabili senza spese elevate; 4. la pista ciclabile può realizzare un restringimento della carreggiata per le auto e quindi costituire essa stessa un provvedimento di moderazione del traffico.
34 Dal punto di vista della mobilità ciclistica il primo obiettivo non è la separazione (costruzione di piste ciclabili) ma l integrazione con strade secondarie extraurbane segnalate e zone 30 urbane nell ottica di un approccio integrato alla sicurezza e con una definizione di un segnale semplice per le zone 30, senza limitazioni applicabile negli ambiti urbani storici di grandi città e piccoli paesi ove la maglia urbana non consente alternative
35 BICIPARK E CICLOSTAZIONI
36 CICLOVIE: le «vie di fuga dalla città» con profonda e sicura penetrazione verso la campagna, nella quale va rivalutata e tutelata la rete stradale secondaria esistente
37 AREZZO CICLOPISTA DELLA CHIANA
38 ELEMENTI DI UNA CICLOVIA 1 Pista ciclabile e/o ciclopedonale: come da Codice della Strada (art. 2, itinerario ciclopedonale: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell utenza debole della strada) 2 Corsia ciclabile e/o ciclopedonale: come da Codice della Strada (art. 3, corsia riservata:corsia di marcia destinata alla circolazione esclusiva art. 7 DM 557/99 m 1,50 monodirezionale, mt 2,50 bidirezionale). 3 Pista/strada ciclabile in sede propria lontano dalle strade a traffico motorizzato In questo caso può essere usato il termine Greenway. 4 Sentiero ciclabile e/o Percorso natura: sentiero/itinerario in parchi e zone protette bordi fiume o ambiti rurali in genere senza particolari standard costruttivi dove le biciclette sono ammesse.
39 5 Strade senza traffico: strade con percorrenze motorizzate inferiori a 50 veicoli/die. 6 Strade a basso traffico: strade con una percorrenza motorizzata giornaliera inferiore a 500 veicoli/die senza punte superiori a 50 veicoli/h. 7 Strada ciclabile o ciclostrada (o strada 30 ): strada extraurbana con sezione della carreggiata non inferiore a 3 metri dedicata ai veicoli non a motore salvo autorizzati (frontisti, agricoltori) e comunque sottoposta a limite di 30 km/h. -> Itinerario Ciclopedonale: Art 2 C.d.S lettera F bis
40 Standard percorsi di Bicitalia: -Sicurezza: un percorso che minimizzi i pericoli per i ciclisti, i pedoni e gli altri utenti e dia loro una sensazione di sicurezza; -Coerenza: un itinerario continuo con un proprio e identificabile carattere nazionale integrato con strade e percorsi ciclistici locali; -Linearità: un itinerario che eviti inutili tortuosità,sebbene possa deviare per consentire la visita di paesaggi caratteristici e siti di interesse; -Attrattiva: un itinerario che integri e arricchisca l ambiente in cui è collocato in modo tale che sia attraente percorrerlo in bici; - Scorrevolezza: assenza di rugosità e ammaloramenti nella pavimentazione ciclabile -Comfort: un itinerario che permetta un flusso agevole di traffico ciclistico e che sia facilmente utilizzabile.
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42 TIPOLOGIA PAVIMENTAZIONI (storica e tipologica): IN TERRA BATTUTA IN PIETRA IN PIETRA, CIOTTOLI E GHIAIA (Treseguet 1764) IN MAC ADAM ( strada bianca 1816 IN ASFALTO (a partire dal 1902) IN CONGLOMERATO BITUMINOSO IN LASTRE DI CALCESTRUZZO (autostrada dei laghi 1930) IN MISTO CEMENTATO (strade rurali anni 50). ECOLOGICHE (Ecoplus, Levocell, Nanoski,.) IN CONGLOMERATO BITUMINOSO VERNICIATO IN CONGLOMERATO BITUMINOSO COLORATO
43 IMPATTO DI UNA INFRASTRUTTURA (non solo ciclabile) impatti di salute: per gli addetti alla costruzione della ciclabile e per i ciclisti che la percorrono impatti ambientali veri e propri impatti di tipo estetico/paesaggistico legati all introduzione di una infrastruttura spesso in ambienti delicati fino a vulnerabili come ad esempio la riva di un fiume, un parco naturale e anche contesti urbani di pregio tutte le pavimentazioni sono costituite da un legante e da un inerte in cosa la mia formula è migliore: consente un minore impiego di materiale a parità di prestazione, sostituisco il materiale pericoloso A con il meno pericoloso B, sostituisco il materiale nuovo C con il materiale riciclato D il mio processo ha una CO2 equivalente pari a gr/m3 di strato finito minore dell asfaltatura tradizionale pari invece a. gr/m3.
44 COMPATIBILITA' AMBIENTALE CON IL CONTESTO TERRITORIALE IN AMBITO URBANO, EXTRAURB, RURALE IN ADIACENZA VIABILITA' CAT. STRADE, STRADE ALZAIE, SEDIME FERROVIARIO.. CON IL REGIME NORMATIVO VIGENTE ECOLOGICITA'/SOST ENIBILITA' ASSENZA DI PRESCRIZIONI PRESENZA DI PRESCRIZIONI (aspetto, capacità drenante,.) uso terreno in sito.. permeabile rilascio polveri produzione fanghiglia certificato cave di prestito impermeabile non certificato EFFICIENZA CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI RESISTENTE AD USURA, SOGGETTO AD USURA RIGIDO SEMIRIGIDO FLESSIBILE IDONEO A CARICHI PESANTI (cat 2) SOLO CICLOPEDONALE COSTO MODALITA' DI POSA IN OPERA ESIGENZE DI MANUTENZIONE DI REALIZZAZIONE DI MANUTENZIONE con semplici manodopera generica attrezzature necessità manodopera di attrezzature specializzata particolare manutenzione costante manutenzione periodica /MQ /KM/anno eseguibile con mezzi limitati necessità di attrezzature particolari eseguibile in tutti i contesti eseguibile solo in cantieri facilmente accessibili operazioni di diserbo (erbe, muschi, licheni) assenza di diserbo
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