POTERE DIRETTIVO E IUS VARIANDI: RECENTI ORIENTAMENTI E RIFORMA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "POTERE DIRETTIVO E IUS VARIANDI: RECENTI ORIENTAMENTI E RIFORMA"

Transcript

1 CON IL PATROCINIO DI Milano, 1 marzo 2016 POTERE DIRETTIVO E IUS VARIANDI: RECENTI ORIENTAMENTI E RIFORMA L IMPATTO DELLE NOVITÀ NORMATIVE SUL CONSOLIDATO APPARATO INTERPRETATIVO DELL ART C.C. dott.ssa Chiara Colosimo Tribunale di Milano, Sezione Lavoro

2 MODIFICA DELLA RUBRICA ART C.C. da Mansioni del lavoratore a Prestazione del lavoro il tenore letterale della prima anticipava quella prospettiva soggettiva poi cristallizzata nei concetti di equivalenza dinamica e professionalità la nuova anticipa una prospettiva puramente oggettiva che trova conferma nella complessa declinazione della norma che segue

3 ART. 1, CO. 7, LETT. E), LEGGE DELEGA 183/2014 revisione della disciplina delle mansioni, in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi, contemperando l interesse dell impresa all utile impiego del personale con l interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche, prevedendo limiti alla modifica dell inquadramento; previsione che la contrattazione collettiva, anche aziendale ovvero di secondo livello, stipulata con le organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale a livello interconfederale o di categoria possa individuare ulteriori ipotesi rispetto a quelle disposte ai sensi della presente lettera

4 ART. 3 D. LGS. 81/ Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte. 2. In caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incide sulla posizione del lavoratore, lo stesso può essere assegnato a mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore purché rientranti nella medesima categoria legale. 3. Il mutamento di mansioni è accompagnato, ove necessario, dall assolvimento dell obbligo formativo, il cui mancato adempimento non determina comunque la nullità dell atto di assegnazione delle nuove mansioni. 4. Ulteriori ipotesi di assegnazione di mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore, purché rientranti nella medesima categoria legale, possono essere previste dai contratti collettivi...

5 5. Nelle ipotesi di cui al secondo e al quarto comma, il mutamento di mansioni è comunicato per iscritto, a pena di nullità, e il lavoratore ha diritto alla conservazione del livello di inquadramento e del trattamento retributivo in godimento, fatta eccezione per gli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della precedente prestazione lavorativa. 6. Nelle sedi di cui all articolo 2113, quarto comma, o avanti alle commissioni di certificazione, possono essere stipulati accordi individuali di modifica delle mansioni, della categoria legale e del livello di inquadramento e della relativa retribuzione, nell interesse del lavoratore alla conservazione dell occupazione, all acquisizione di una diversa professionalità o al miglioramento delle condizioni di vita. Il lavoratore può farsi assistere da un rappresentante dell associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato o da un avvocato o da un consulente del lavoro. 7. Nel caso di assegnazione a mansioni superiori Il lavoratore non può essere trasferito Salvo che ricorrano le condizioni di cui al secondo e al quarto comma e fermo quanto disposto al sesto comma, ogni patto contrario è nullo

6 MOBILITA ORIZZONTALE IERI il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione OGGI il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte

7 PRIMO PROBLEMA Legge Delega revisione della disciplina delle mansioni, in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi possibile intervenire sulla disciplina dell ordinario ius variandi del datore di lavoro?

8 il confronto tra le due disposizioni rende palese la soluzione di continuità nell approccio normativo alla materia quali effetti sul patrimonio giurisprudenziale consolidatosi rispetto alla previgente disciplina? scompare il richiamo espresso al concetto di mansioni equivalenti in forza del quale la giurisprudenza costituzionale e di legittimità aveva assicurato al lavoratore una tutela oltremodo ampia attenta a garantire, nel cambiamento di mansioni, non solo l omogeneità oggettiva di livelli e retribuzioni, ma altresì un omogeneità professionale soggettivamente intesa, ritagliata sul singolo lavoratore in considerazione delle specifiche esperienze lavorative pregresse

9 speciale norma di protezione del lavoratore, destinata a preservarlo dai danni a quel complesso di capacità e di attitudini che viene definito con il termine professionalità con conseguente compromissione delle aspettative di miglioramento all interno o all esterno dell azienda (Corte Costituzionale, 6 aprile 2004, n. 113; Cass. Civ., SS.UU., 24 marzo 2006, n. 6572) l art c.c. limitava l esercizio dello ius variandi del datore di lavoro circoscrivendo le mansioni del lavoratore, non solo dal punto di vista prettamente meramente oggettivo (quelle comprese nella stessa area professionale e salariale), ma anche sotto il profilo soggettivo (mansioni atte ad armonizzarsi con la professionalità nel tempo acquisita dal dipendente lungo tutto il corso del rapporto di lavoro) (cfr. Cass. Civ., SS.UU., 7 agosto 1998, n. 7755) concetto di equivalenza correlato: 1. al contenuto oggettivo della prestazione o all astratto valore professionale di mansioni fra loro differenti 2. alle attitudini che nelle nuove mansioni avrebbero potuto essere espresse, alla luce del progressivo arricchimento del patrimonio professionale di cui il lavoratore aveva nel tempo beneficiato

10 PRIMA non era possibile indagare l equivalenza avendo quale parametro di riferimento il mero e astratto livello di categoria, né il livello meramente retributivo, era necessario accertare che le nuove mansioni fossero aderenti alla specifica competenza fatta propria dal lavoratore, al fine salvaguardarne il livello professionale e garantirne lo sviluppo in prospettiva dinamica OGGI possibilità di mobilità orizzontale alla sola condizione della riconducibilità allo stesso livello e categoria legale il nuovo art c.c. espunge dal capitolo della mobilità orizzontale il tema della professionalità del dipendente: eliminata la possibilità di un giudizio fondato sulla equivalenza dinamica delle mansioni; il sindacato risulta circoscritto al solo ambito della equivalenza statica, intesa quale omogeneità obiettiva

11 RUOLO DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA, PROBLEMI sarà chiamata a individuare quelle mansioni che, per l essere riconducibili alla stessa categoria legale e al medesimo livello di inquadramento, definiranno in concreto lo spazio del libero esercizio dello ius variandi da parte del datore di lavoro Quali effetti sulla contrattazione collettiva attualmente in vigore? E possibile ammettere la nuova mobilità orizzontale entro i confini tracciati dai previgenti contratti collettivi che nell inderogabilità dell art c.c. e nel limite dell equivalenza, anche qualitativa, hanno il loro presupposto? Quale valore deve essere riconosciuto al richiamo eventualmente operato dalla contrattazione collettiva a quel medesimo concetto di equivalenza qualitativa? Sarà forse necessario porsi in modo differente in caso di espressa previsione della tutela della professionalità e in caso di mero richiamo ai limiti del previgente art c.c.?

12 POSSIBILE UN RECUPERO DEL VINCOLO DINAMICO? 1. nei casi in cui le nuove mansioni di assegnazione non risultino specificamente contemplate dalle esemplificazioni collettive 2. nella verifica circa la necessità di garantire al dipendente, nel singolo caso concreto, la formazione di cui al comma terzo NON CONVINCE in primo luogo, si dubita che l eventuale lacuna contrattuale consenta al giudice di sindacare la legittimità del mutamento di mansioni valutando il percorso professionale lavoratore: il giudice dovrà piuttosto ritenersi vincolato a una verifica di mera affinità o corrispondenza oggettiva in secondo luogo, l eventuale sussistenza delle condizioni utili al sorgere degli obblighi formativi non incide in alcun modo sull astratta possibilità di mutamento delle mansioni allo stato, pare difficile ritagliare nel primo comma spazi per un recupero dell eredità giurisprudenziale in tema di equivalenza dinamica

13 FINISCE QUI? bisogna, forse, valutare la compatibilità della disposizione con la Legge Delega? l art. 1, co. 7, lett. e, Legge 183/2014 non sembrerebbe richiedere un superamento della tutela della professionalità per come costruita da giurisprudenza ormai consolidata ha richiesto un contemperamento tra l interesse dell impresa all utile impiego l interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità sembrerebbe confermata la necessità di garantire una tutela, attenuata peraltro solo in specifiche ipotesi, alla professionalità del dipendente affatto diverso il panorama normativo consegnatoci con il nuovo art c.c.

14 ANCORA PROBLEMI 1. sembrerebbe limitata, se non esclusa, la possibilità di ritenere lesiva dei diritti del lavoratore l assegnazione a mansioni di pari livello estranee alla professionalità medio tempore acquisita; 2. parrebbe negata a monte la tutela del patrimonio professionale del lavoratore che, assegnato a mansioni totalmente diverse, potrà soltanto pretendere l adempimento dell obbligo formativo: se il mutamento di mansioni oggettivamente omogeneo è legittimo, si potrà contestare la violazione degli obblighi di cui all art c.c.? sarà configurabile una giusta causa di dimissioni? possibile modifica dell oggetto del contenzioso: dal contenuto delle mansioni, al tema dell obbligo formativo 1. verifica della sussistenza delle condizioni utili al sorgere dell obbligo 2. verifica circa il corretto adempimento dello stesso 3. verifica circa l esistenza di un correlato obbligo di formazione del lavoratore 4. definizione delle conseguenze per il caso di inadempimento, tanto del datore di lavoro, quanto del lavoratore

15 IL DEMANSIONAMENTO «LEGALE» la giurisprudenza di legittimità ha progressivamente ammesso, in particolari ipotesi e in considerazione delle esigenze di flessibilità palesate dal moderno contesto socio-economico, eccezioni all inderogabilità espressa dal previgente art c.c.

16 ferma l immutabilità del trattamento retributivo, possibile richiedere occasionalmente al prestatore stesso l espletamento di compiti diversi da quelli propri della qualifica attribuita, purché con questi oggettivamente connessi tali che il loro espletamento non determini un pregiudizio per la figura professionale del dipendente (Cass. Civ., Sez. Lav., 10 giugno 1993, n. 6464; Cass. Civ., SS. UU., 24 novembre 2006, n ) ferma l esigenza del consenso del lavoratore interessato, legittima l assegnazione a mansioni inferiori per evitare il licenziamento o la collocazione in cassa integrazione guadagni, anche quando l iniziativa è del datore di lavoro (Cass. Civ., Sez. Lav., 18 ottobre 1999, n ; Cass. Civ., Sez. Lav., 10 ottobre 2006, n ; Cass. Civ., Sez. Lav., 5 aprile 2007, n. 8596) ammessa, per il caso di sopravvenuta inidoneità alla mansione, la possibilità di concordare l assegnazione a mansioni inferiori, anche con eventuale ridimensionamento del trattamento retributivo, per evitare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (Cass. Civ., Sez. Lav., 21 gennaio 2013, n. 1323)

17 Cass. Civ., Sez. Lav., 22 maggio 2014, n la disposizione dell art cod. civ. sulla disciplina delle mansioni e sul divieto di declassamento va interpretata alla stregua del bilanciamento del diritto del datore di lavoro a perseguire un organizzazione aziendale produttiva ed efficiente e quello del lavoratore al mantenimento del posto, con la conseguenza che, nei casi di sopravvenute e legittime scelte imprenditoriali, comportanti, tra l altro, interventi di ristrutturazione aziendale, l adibizione del lavoratore a mansioni diverse, ed anche inferiori, a quelle precedentemente svolte senza modifica del livello retributivo, non si pone in contrasto con il dettato del codice civile

18 Cass. Civ., Sez. Lav., 19 novembre 2015, n l art c.c. si interpreta alla stregua del bilanciamento del diritto del datore di lavoro a perseguire un organizzazione aziendale produttiva ed efficiente e quello del lavoratore al mantenimento del posto, in coerenza con la ratio di numerosi interventi normativi anche come da ultimo la riformulato dall art. 3, comma 2, del d.lgs. n. 81 del 2015, sicché, ove il demansionamento rappresenti l unica alternativa al recesso datoriale, non è necessario un patto di demansionamento o una richiesta del lavoratore in tal senso anteriore o contemporanea al licenziamento, ma è onere del datore di lavoro, in attuazione del principio di correttezza e buona fede, prospettare al dipendente la possibilità di un reimpiego in mansioni inferiori compatibili con il suo bagaglio professionale

19 la novella legislativa, tuttavia, va oltre e ammette tre distinte ipotesi di demansionamento: 1. in caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incide sulla posizione del lavoratore, con la possibilità di assegnare il datore di lavoro a mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore purché rientranti nella medesima categoria legale ; 2. assegnazione di mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore, purché rientranti nella medesima categoria legale previste dalla contrattazione collettiva di riferimento; 3. in caso di accordi individuali di modifica delle mansioni, della categoria legale e del livello di inquadramento e della relativa retribuzione stipulati, nelle sedi protette di cui all art. 2113, co. 4, c.c. o davanti alle commissioni di certificazione, nell interesse del lavoratore alla conservazione dell occupazione, all acquisizione di una diversa professionalità o al miglioramento delle condizioni di vita

20 PROBLEMA la revisione della disciplina delle mansioni era prevista per i casi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi ma si è concretizzata nella possibilità di demansionamento a fronte di una più generica modifica degli assetti organizzativi aziendali che non pare, almeno allo stato, contemplare alcuno strumento di ponderazione tra gli opposti interessi dei soggetti del rapporto di lavoro le ipotesi contemplate dalla giurisprudenza hanno subito un progressivo ampliamento nel passaggio dalla Legge 183/2014 al Decreto Legislativo 81/2015 possibile un recupero delle ipotesi previste dalla Legge Delega e dei principi direttivi nella stessa contenuti?

21 SECONDO PROBLEMA se è necessario un contemperamento di contrapposti interessi, le ipotesi in esame possono forse essere circoscritte ai soli casi in cui il demansionamento è l unica alternativa al licenziamento? in questa prospettiva possono essere recuperati i principi e i limiti tratteggiati dalla giurisprudenza pregressa? nella lettera del comma secondo non si rinviene alcun dato testuale che consenta di ragionare in questo senso unico limite tracciato dalla locuzione modifica degli assetti organizzativi aziendali parrebbe essere il necessario rapporto di causa/effetto tra modificazione dell assetto aziendale e modifica delle mansioni: l esigenza aziendale dovrà essere distinta e logicamente anteposta alla modifica delle mansioni e non potrà coincidere con il mutamento della prestazione lavorativa

22 di fatto il patto di demansionamento tratteggiato dalla Suprema Corte si è tramutato, nel comam secondo, in un potere unilaterale del datore di lavoro tuttavia, se il demansionamento deve intendersi quale necessaria alternativa al licenziamento: 1. potrà il datore di lavoro demansionare se risulterà possibile, nelle più ampie maglie delineate dal comma primo, adibire il lavoratore a mansioni ricomprese del medesimo livello? 2. se il demansionamento deve essere inteso quale extrema ratio, sarà configurabile un diritto del lavoratore di vedersi riassegnato alle mansioni di provenienza ove possibile? 3. con lo ius variandi esteso all inquadramento inferiore, come è destinato a operare l obbligo di repechage?

23 sulle altre ipotesi il comma quarto ammette la modifica in peius nelle ipotesi che la contrattazione collettiva sarà libera di determinare e, quindi, potenzialmente, anche in assenza dei presupposti oggettivi di cui al comma secondo il patto di demansionamento disciplinato al comma sesto non conosce i limiti del comma secondo: possibilità di inquadrare il lavoratore in un livello non immediatamente inferiore e in una categoria legale diversa da quella di origine; possibilità di riduzione del trattamento retributivo originario l individuazione di un interesse qualificato del prestatore di lavoro presenta due distinti elementi di criticità: 1. quali i rimedi esperibili per il caso di abusi e quali gli spazi per eventuali azioni di impugnazione degli accordi? 2. come verificare la sussistenza dell interesse qualificato? appartiene alla sfera soggettiva del lavoratore, quindi, è forse di quest ultimo l onere probatorio sull insussistenza dell interesse addotto?

24 PROSPETTIVA TEMPORALE (Tribunale di Roma, 30 settembre 2015) il demansionamento è un illecito permanente esso si attua e si rinnova ogni giorno in cui il dipendente viene mantenuto a svolgere mansioni inferiori rispetto a quelle che egli, secondo legge e contratto, avrebbe diritto di svolgere QUINDI la valutazione della liceità della condotta del datore di lavoro va necessariamente compiuta con riferimento alla disciplina legislativa e contrattuale vigente giorno per giorno principio del tutto condivisibile, ma calato sul complesso impianto normativo del rinnovato art c.c. sembra imporre una distinzione 1. mobilità orizzontale tra profili oggettivamente omogenei 2. demansionamento quale risultato della mobilità verticale, in considerazione delle condizioni obiettive di operatività e dei requisiti formali di cui al secondo, quarto e sesto comma

25 Concludendo dinnanzi al nuovo assoluto, l approccio non potrà che essere critico e prudente necessario guardare ai principi consolidati e alla portata delle nuove norme in una prospettiva di auspicata perdurante compatibilità: erroneo attendersi che tutto possa essere come prima, erroneo immaginare che nulla dell eredità che ci accompagna possa essere preservato l interpretazione del nuovo impone di comprenderne ratio e finalità la cui definizione, come noto, non compete all interprete. l interprete è chiamato a operare nella più ferma coerenza con le regole dell interpretazione e con i principi fondamentali dell ordinamento che, nella materia che qui occupa, possono essere circoscritti nell esigenza di garantire il costante ed equilibrato contemperamento dei contrapposti interessi degli attori del rapporto

26 Grazie.

Art c.c. «PRESTAZIONE DEL LAVORO» (nuovo 2103) «MANSIONI DEL LAVORATORE» (vecchio 2103)

Art c.c. «PRESTAZIONE DEL LAVORO» (nuovo 2103) «MANSIONI DEL LAVORATORE» (vecchio 2103) Art. 2103 c.c. «PRESTAZIONE DEL LAVORO» (nuovo 2103) «MANSIONI DEL LAVORATORE» (vecchio 2103) L. delega 10 dicembre 2014, n. 183 Art. 1 7. Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo

Dettagli

Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato

Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato Le novità introdotte dal Jobs Act: Revisione della normativa in tema di Mansioni Avv. Giorgio Molteni 1 La nuova

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 133 16.07.2015 La nuova disciplina delle mansioni È legittimo adibire il lavoratore a mansioni inferiori, a determinate condizioni,

Dettagli

Diritto del Lavoro. Le mansioni

Diritto del Lavoro. Le mansioni Diritto del Lavoro Mario GALLO Professore a contratto di Diritto del Lavoro nell Lazio Meridionale Cassino, 12 novembre 2015 1 Le mansioni 2 Principi generali: l oggetto della prestazione lavorativa Nel

Dettagli

NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI

NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 G.U. 24 giugno 2015, n. 144 Entrata in vigore: giovedì 25 giugno 2015 Alberto Bosco 1 Testo organico delle tipologie contrattuali Articolo 51

Dettagli

JOBS ACT LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI E DEI CONTROLLI A DISTANZA

JOBS ACT LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI E DEI CONTROLLI A DISTANZA JOBS ACT LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI E DEI CONTROLLI A DISTANZA Porto San Giorgio 18 novembre 2015 Pesaro 27 novembre 2015 Avv. Alberto Piccinini LA DISCIPLINA DELLE MANSIONI PRIMA DELLA RIFORMA

Dettagli

Forum permanente della Commissione di certificazione Università Roma Tre. Ciclo di Incontri sulle novità legislative in materia di lavoro

Forum permanente della Commissione di certificazione Università Roma Tre. Ciclo di Incontri sulle novità legislative in materia di lavoro Forum permanente della Commissione di certificazione Università Roma Tre Ciclo di Incontri sulle novità legislative in materia di lavoro 2 Incontro-28 aprile 2016 Mansioni e ius variandi Art. 2103 c.c.

Dettagli

JOBS ACT 1 IL DECRETO POLETTI SUI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO

JOBS ACT 1 IL DECRETO POLETTI SUI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO ALBA 13 novembre 2015 Jobs Act Avv. Vincenzo Martino 1 JOBS ACT 1 IL DECRETO POLETTI SUI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO D.L. 20 marzo 2014 n. 34, convertito in L. 16 maggio 2014 n. 78 Liberalizzazione assunzioni

Dettagli

VENERDI 26 FEBBRAIO 2016 GESTIONE DEL RAPPORTO: MANSIONI E CONTROLLI

VENERDI 26 FEBBRAIO 2016 GESTIONE DEL RAPPORTO: MANSIONI E CONTROLLI VENERDI 26 FEBBRAIO 2016 GESTIONE DEL RAPPORTO: MANSIONI E CONTROLLI 1 JUS VARIANDI ALLA LUCE DEL NUOVO ART. 2103 c.c. 2 EVOLUZIONE NORMATIVA ART. 2103.c.c CODICE CIVILE 1942 L. 300/1970 STATUTO DEI LAVORATORI

Dettagli

LE MANSIONI DA UN PUNTO DI VISTA GIURISPRUDENZIALE

LE MANSIONI DA UN PUNTO DI VISTA GIURISPRUDENZIALE LE MANSIONI DA UN PUNTO DI VISTA GIURISPRUDENZIALE Milano, 11 aprile 2016 Avv. Prof. Francesco Rotondi Founding Partner LABLAW Studio Legale 1 I RIFERIMENTI NORMATIVI 2 LE PREVISIONI DELLA LEGGE DELEGA

Dettagli

Mansioni e qualifiche LAUREA MAGISTRALE - MARZO 2016 MONICA MCBRITTON

Mansioni e qualifiche LAUREA MAGISTRALE - MARZO 2016 MONICA MCBRITTON Mansioni e qualifiche LAUREA MAGISTRALE - MARZO 2016 MONICA MCBRITTON Mansioni 2 Sono l oggetto della prestazione dedotta in contratto. Sono il criterio di determinazione qualitativa dell oggetto della

Dettagli

- LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI - l art c.c.

- LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI - l art c.c. - LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI - l art. 2103 c.c. 1 L. 183/2014 LEGGE DELEGA (JOBS ACT) Al fine di agevolare l occupazione, adeguare i contratti vigenti alle esigenze contesto occupazionale

Dettagli

La disciplina delle mansioni. Le dirompenti novità del Jobs Act

La disciplina delle mansioni. Le dirompenti novità del Jobs Act La disciplina delle mansioni Le dirompenti novità del Jobs Act Revisione della disciplina delle mansioni legge delega: art. 1, comma 7, lett. e) revisione della disciplina delle mansioni, in caso di processi

Dettagli

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEI RAPPORTI COLLETTIVI (Diritto sindacale) Le fonti Costituzione Legge Contratto collettivo

Dettagli

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CONSULENTI DEL LAVORO NELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE DOPO IL JOBS ACT

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CONSULENTI DEL LAVORO NELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE DOPO IL JOBS ACT NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CONSULENTI DEL LAVORO NELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE DOPO IL JOBS ACT Brescia, 29 ottobre 2015 Relatore: dott. Massimo Brisciani ARGOMENTI T U T E L E C R E S C E N T I 3 C

Dettagli

l Il quadro normativo e contrattuale

l Il quadro normativo e contrattuale GIUGNO 2008 1 l Premessa La recente riforma del rapporto a termine realizzata attraverso le disposizioni introdotte dal protocollo sul welfare 2007 poi tradotto in legge n. 247/2007, ha riproposto il tema

Dettagli

Demansionamento e dequalificazione del lavoratore subordinato

Demansionamento e dequalificazione del lavoratore subordinato Demansionamento e dequalificazione del lavoratore subordinato In tema di lavoro subordinato, per l accertamento della sussistenza di un demansiomento, il giudice non deve operare solo un confronto tra

Dettagli

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEI RAPPORTI COLLETTIVI (Diritto sindacale) Le fonti Costituzione Legge Contratto collettivo

Dettagli

ISSN Pubblicato dal 06/07/2015

ISSN Pubblicato dal 06/07/2015 ISSN 1127-8579 Pubblicato dal 06/07/2015 All'indirizzo http://www.diritto.it/docs/37199-cambia-l-art-2103-c-c-il-lavoratore-pu-essereadibito-a-mansioni-diverse-anche-inferiori-approvati-l-11-giugno-2015-i-decreti-attuativi-aljobs-act

Dettagli

PREMESSA Legge Delega 10 dicembre 2014 n. 183 (articolo 1, comma 7, lettera e l art. 3 del D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 art Cod. Civ.

PREMESSA Legge Delega 10 dicembre 2014 n. 183 (articolo 1, comma 7, lettera e l art. 3 del D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 art Cod. Civ. www.studiomarazza.it Studio Legale Marazza & Associati 2015 PREMESSA La nuova disciplina delle mansioni, traente origine nella Legge Delega 10 dicembre 2014 n. 183 (articolo 1, comma 7, lettera e), si

Dettagli

Flessibilità del contratto di lavoro subordinato: il riformato Art Opportunità gestionali ed organizzative

Flessibilità del contratto di lavoro subordinato: il riformato Art Opportunità gestionali ed organizzative Flessibilità del contratto di lavoro subordinato: il riformato Art. 2103 Opportunità gestionali ed organizzative Roma, 11 maggio 2016 Avv. Prof. Francesco Rotondi Founding Partner LABLAW Studio Legale

Dettagli

in caso di disabilità conseguente ad infortunio sul lavoro o malattia professionale (Legge n. 68/1999);

in caso di disabilità conseguente ad infortunio sul lavoro o malattia professionale (Legge n. 68/1999); Con il c.d. Job act ovvero la legge 183/2014 il legislatore ha inteso modificare uno dei capisaldi delle disciplina giuslavoristica ovvero quella relativa alle mansioni e più nello specifico al c.d. ius

Dettagli

TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI. SCUOLA FORENSE MILANO 6 MARZO 2015 Avv. Antonella Negri. www.beplex.com

TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI. SCUOLA FORENSE MILANO 6 MARZO 2015 Avv. Antonella Negri. www.beplex.com TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI SCUOLA FORENSE MILANO 6 MARZO 2015 Avv. Antonella Negri www.beplex.com Il mutamento del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa 1. Il trasferimento 2. La

Dettagli

Nozione e quadro normativo

Nozione e quadro normativo LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI NELLO SCHEMA DI DECRETO ATTUATIVO DEL JOBS ACT * di Domenico Iodice, (consulente giuridico First-Cisl) e Marco Lai (Centro Studi Nazionale Cisl di Firenze)

Dettagli

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Roma, 11 luglio 2005 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale per l Attività Ispettiva Alla Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) Prot. n 1006 e p.c. alle Direzioni regionali

Dettagli

Il patto di prova e il patto di stabilità: stipularli evitando il contenzioso

Il patto di prova e il patto di stabilità: stipularli evitando il contenzioso Videolavoro del 17.11.2016 Il patto di prova e il patto di stabilità: stipularli evitando il contenzioso Alessandro Ripa Rubrica a cura di Laurenzia Binda 1 Il patto di prova: l art. 2096 del codice civile.

Dettagli

SOMMARIO. Presentazione... VII

SOMMARIO. Presentazione... VII SOMMARIO Presentazione... VII PAOLO SORDI Chi era Attilio Palladini... 1 IOLANDA PICCININI Mansioni e autonomia negoziale... 7 CARMELO CELENTANO Problemi di legittimità costituzionale del nuovo art. 2103

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa... Pag. V. Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO

INDICE SOMMARIO. Premessa... Pag. V. Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO INDICE SOMMARIO Premessa... Pag. V Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO 1. Il lavoro... Pag. 3 2. Il lavoro subordinato...» 4 3. Subordinazione socioeconomica e subordinazione giuridica.»

Dettagli

D.LGS. N. 81/2015 DISCIPLINA DELLE MANSIONI IL NUOVO ART Cod. civ.

D.LGS. N. 81/2015 DISCIPLINA DELLE MANSIONI IL NUOVO ART Cod. civ. D.LGS. N. 81/2015 DISCIPLINA DELLE MANSIONI IL NUOVO ART. 2103 Cod. civ. Avv. Prof. Giuseppe Pellacani Presidente CesLaR 1 ART. 2103 COD. CIV. Comma 1 Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per

Dettagli

Capitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie contrattuali

Capitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie contrattuali Indice Prefazione alla terza edizione 7 Prefazione alla seconda edizione 8 Prefazione alla prima edizione 9 Capitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie

Dettagli

C o n v e g n o 23 novembre 2015

C o n v e g n o 23 novembre 2015 C o n v e g n o 23 novembre 2015 Jobs act I nuovi decreti Collaborazioni coordinate e continuative e la stabilizzazione delle collaborazioni a progetto Dott. Carlo Cavalleri Dott.ssa Lara Boccaletti Studio

Dettagli

CAPITOLO PRIMO LA NORMATIVA IN TEMA DI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI

CAPITOLO PRIMO LA NORMATIVA IN TEMA DI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI Indice PARTE PRIMA I LICENZIAMENTI INDIVIDUALI CAPITOLO PRIMO LA NORMATIVA IN TEMA DI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI 1. L evoluzione della disciplina 2. La legge di riforma 11 maggio 1990, n.108 3. Il campo

Dettagli

Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale

Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale CIRCOLARE A.F. N. 172 del 13 Dicembre 2016 Ai gentili clienti Loro sedi Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale Premessa Con la circolare n. 2 del 07.11.2016 l Ispettorato Nazionale

Dettagli

D.LGS. N. 81/2015 DISCIPLINA DELLE MANSIONI IL NUOVO ART Cod. civ.

D.LGS. N. 81/2015 DISCIPLINA DELLE MANSIONI IL NUOVO ART Cod. civ. D.LGS. N. 81/2015 DISCIPLINA DELLE MANSIONI IL NUOVO ART. 2013 Cod. civ. Avv. Prof. Giuseppe Pellacani Presidente CesLaR 1 ART. 2013 COD. CIV. Comma 1 Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per

Dettagli

1) la semplificazione delle tipologie contrattuali. 2) la promozione del contratto a tutele crescenti.

1) la semplificazione delle tipologie contrattuali. 2) la promozione del contratto a tutele crescenti. Le nuove (vecchie) collaborazioni coordinate e continuative dopo il jobs act Fra gli intenti del legislatore del jobs act, come previsto dalla legge delega 183 del 2014, vi era il superamento dei rapporti

Dettagli

Scheda approfondita LAVORO RIPARTITO

Scheda approfondita LAVORO RIPARTITO Scheda approfondita LAVORO RIPARTITO Nozione Finalità Ambito soggettivo di applicazione Legenda Contenuto Precisazioni Riferimenti normativi Ambito oggettivo di applicazione Forma Durata Trattamento economico

Dettagli

Indice. Prefazione di Armando Tursi

Indice. Prefazione di Armando Tursi Indice Prefazione di Armando Tursi XI Capitolo I Il dibattito dottrinale sul giustificato motivo oggettivo di licenziamento ex art. 3, legge n. 604/1966 1. Punti condivisi nel dibattito dottrinale sul

Dettagli

Il contratto a termine e il part time Milano, 12 ottobre Avv. Giuseppe Bulgarini d Elci

Il contratto a termine e il part time Milano, 12 ottobre Avv. Giuseppe Bulgarini d Elci Il contratto a termine e il part time Milano, 12 ottobre 2015 Avv. Giuseppe Bulgarini d Elci La nuova disciplina del lavoro a termine D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, artt. 19-29 Contratto a termine La prima

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Alle Direzioni Regionali del lavoro CIRCOLARE N. 40 / 05 PROT. 15/V/0021222/14.01.04.02 del 22.12.05 Alle Direzioni Provinciali del lavoro LORO SEDI Alla

Dettagli

La nuova disciplina del mercato del lavoro I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO

La nuova disciplina del mercato del lavoro I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO La nuova disciplina del mercato del lavoro I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO Uno dei contratti maggiormente investiti dalla Riforma Fornero è quello a tempo determinato, in attuazione della linea politica

Dettagli

I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Presentazione...................................... VII Capitolo I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 1.1. Il quadro normativo.............................

Dettagli

Il riconoscimento dell inidoneità e disabilità: procedure e impatti sulla gestione rapporto. avv. Marco Michelini Battisti8Avvocati

Il riconoscimento dell inidoneità e disabilità: procedure e impatti sulla gestione rapporto. avv. Marco Michelini Battisti8Avvocati Il riconoscimento dell inidoneità e disabilità: procedure e impatti sulla gestione rapporto avv. Marco Michelini Battisti8Avvocati idoneità disabilità si può essere disabili ma idonei si può essere inidonei

Dettagli

AREA TEMATICA: Osservatorio Giurisprudenziale Giurisprudenza di Merito Centro Studi

AREA TEMATICA: Osservatorio Giurisprudenziale Giurisprudenza di Merito Centro Studi AREA TEMATICA: Osservatorio Giurisprudenziale Giurisprudenza di Merito Centro Studi INDICE DEI DOCUMENTI PRESENTI NELL AREA TEMATICA 1. Segnalazione del 21.11.2010 avv.loredana Rondelli Studio Legale avv.

Dettagli

MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 7 Novembre 2013, n (Pres. F.M. Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dipendente Titolo

MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 7 Novembre 2013, n (Pres. F.M. Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dipendente Titolo MASSIME LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 7 Novembre 2013, n 25073 (Pres. F.M. Canevari; Rel. C. Marotta) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dipendente Titolo professionale non più in regola Licenziamento

Dettagli

IL CONTROLLO A DISTANZA DEI LAVORATORI

IL CONTROLLO A DISTANZA DEI LAVORATORI IL CONTROLLO A DISTANZA DEI LAVORATORI Laura Pozzi Consulente del lavoro 1 Fonti normative La disciplina attuale Jobs Act Art. 23, D.lgs. n. 23/2015 Art. 4 Statuto dei Lavoratori Legge 300/1970 Controlli

Dettagli

Lavoro a termine Monica McBritton Maggio 2015

Lavoro a termine Monica McBritton Maggio 2015 Lavoro a termine Monica McBritton Maggio 2015 Evoluzione storica CODICE DEL 1865 : art. 1626 ->Nessuno può obbligare la propria opera all altrui servizio che a tempo, o per una determinata impresa. (divieto

Dettagli

1. Discriminatorio: reintegrazione

1. Discriminatorio: reintegrazione Riforma del mercato del lavoro, Legge 28 giugno 2012 n. 92 (G.U. n. 153 del 3 luglio 2012), in vigore dal 18 luglio 2012: nuove regole in tema di invalidità del licenziamento Nota bene: non muta il principio

Dettagli

La riforma del lavoro - Jobs Act. COSA CAMBIA DAVVERO

La riforma del lavoro - Jobs Act. COSA CAMBIA DAVVERO La riforma del lavoro - Jobs Act. COSA CAMBIA DAVVERO Avv. Vittorio De Luca Managing Partner, Studio De Luca Avvocati Giuslavoristi Milano, 24 marzo 2015 Legge-delega 10 dicembre 2014, n. 183 Il punto

Dettagli

LA TRASFERTA DEL LAVORATORE ORDINE DEI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI MAGENTA 17 APRILE 2009

LA TRASFERTA DEL LAVORATORE ORDINE DEI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI MAGENTA 17 APRILE 2009 LA TRASFERTA DEL LAVORATORE ORDINE DEI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI MAGENTA 17 APRILE 2009 NOZIONE TRASFERTA COMPORTA UN MUTAMENTO TEMPORANEO RISPETTO A QUANTO SCRITTO NELLA LETTERA DI ASSUNZIONE

Dettagli

BARBARA MAIANI. Docente di diritto della Previdenza Sociale Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Consulente del lavoro

BARBARA MAIANI. Docente di diritto della Previdenza Sociale Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Consulente del lavoro 1 BARBARA MAIANI Docente di diritto della Previdenza Sociale Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Consulente del lavoro Effetti del Collegato Lavoro sul contenzioso in tema di lavoro a tempo

Dettagli

25 settembre 2014 Relatore: avv. Domenico Roccisano

25 settembre 2014 Relatore: avv. Domenico Roccisano 25 settembre 2014 Relatore: avv. Domenico Roccisano 2 In caso di aumento del minimo dovuto sulla base del contratto collettivo, il lavoratore che già gode di un superminimo ha diritto alla sua integrale

Dettagli

Parere professionale

Parere professionale Assegnazione a mansioni inferiori: unilaterale e concordata Carlo Fossati - Studio Ichino Brugnatelli e Associati RaffaellaMelchionda- Studio Ichino Brugnatelli e Associati In materia di diritto del lavoro,

Dettagli

Oggetto: MASTER DI ALTA FORMAZIONE IN DIRITTO DEL LAVORO E CONCILIAZIONE SINDACALE PARTECIPAZIONE GRATUITA

Oggetto: MASTER DI ALTA FORMAZIONE IN DIRITTO DEL LAVORO E CONCILIAZIONE SINDACALE PARTECIPAZIONE GRATUITA Oggetto: MASTER DI ALTA FORMAZIONE IN DIRITTO DEL LAVORO E CONCILIAZIONE SINDACALE PARTECIPAZIONE GRATUITA PROGRAMMA DI STUDIO: MODULO 1: LE CARATTERISTICHE DEL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Il contratto

Dettagli

Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali

Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali Prof. Avv. Sandro Mainardi Università degli Studi di Bologna Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali Legge 28 giugno 2012, n. 92 L idea (o lo scambio) di fondo Estensione della flessibilità

Dettagli

L apprendistato: il quadro giuridico-istituzionale con particolare riferimento alle PMI. di Enrica Carminati

L apprendistato: il quadro giuridico-istituzionale con particolare riferimento alle PMI. di Enrica Carminati L apprendistato: il quadro giuridico-istituzionale con particolare riferimento alle PMI di Enrica Carminati TIPOLOGIE DI APPRENDISTATO Riforma Biagi (d. lgs. n. 276 del 2003) 1) art. 48: apprendistato

Dettagli

Roma, 6 luglio 2012 ALLE ASSOCIAZIONI ALBERGATORI ALLE UNIONI REGIONALI AI SINDACATI NAZIONALI AL CONSIGLIO DIRETTIVO AI REVISORI DEI CONTI LORO SEDI

Roma, 6 luglio 2012 ALLE ASSOCIAZIONI ALBERGATORI ALLE UNIONI REGIONALI AI SINDACATI NAZIONALI AL CONSIGLIO DIRETTIVO AI REVISORI DEI CONTI LORO SEDI Roma, 6 luglio 2012 Circ. n. 167 / 2012 Prot. n. 554 / AGC Arch. n. 4 / ALLE ASSOCIAZIONI ALBERGATORI ALLE UNIONI REGIONALI AI SINDACATI NAZIONALI AL CONSIGLIO DIRETTIVO AI REVISORI DEI CONTI LORO SEDI

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DI AREA DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO

REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DI AREA DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DI AREA DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO Art. 1 - Disciplina. 1. Il presente Regolamento disciplina i criteri per la Mobilità di Area, nell ambito della medesima Categoria

Dettagli

Avv. Andrea Del Re Avv. Cecilia Del Re Il Futuro dell Impresa e del Lavoro Firenze, 28 Giugno 2016

Avv. Andrea Del Re Avv. Cecilia Del Re  Il Futuro dell Impresa e del Lavoro Firenze, 28 Giugno 2016 Il contratto a tutele crescenti e la nuova disciplina dei licenziamenti dopo il Jobs Act - La flessibilità delle mansioni nell organizzazione dell impresa Il Futuro dell Impresa e del Lavoro Firenze, 28

Dettagli

SOMMARIO. Presentazione La cessazione del rapporto di lavoro nel quadro della Riforma del mercato del lavoro... Nota sugli Autori...

SOMMARIO. Presentazione La cessazione del rapporto di lavoro nel quadro della Riforma del mercato del lavoro... Nota sugli Autori... SOMMARIO Presentazione La cessazione del rapporto di lavoro nel quadro della Riforma del mercato del lavoro... Nota sugli Autori... XVII XXIX PARTE I TIPOLOGIE DI LICENZIAMENTO NEL QUADRO DELLA RIFORMA

Dettagli

Mansioni e Ius Variandi: il nuovo art cod. civ. Ordine degli Avvocati di Milano venerdì 15 luglio 2016!

Mansioni e Ius Variandi: il nuovo art cod. civ. Ordine degli Avvocati di Milano venerdì 15 luglio 2016! Mansioni e Ius Variandi: il nuovo art. 2103 cod. civ. Ordine degli Avvocati di Milano venerdì 15 luglio 2016! Toffoletto De Luca Tamajo e Soci 2015 Il mutamento di mansioni: la regola precedente solo tra

Dettagli

Le procedure conciliative in materia di lavoro con l introduzione delle tutele crescenti. (Roberto Camera)

Le procedure conciliative in materia di lavoro con l introduzione delle tutele crescenti. (Roberto Camera) Le procedure conciliative in materia di lavoro con l introduzione delle tutele crescenti (Roberto Camera) 1 ? Tentativo ordinario di conciliazione artt. 409 e ssdel c.p.c. Tentativo di conciliazione per

Dettagli

TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO SEZIONE LAVORO. FIOM CGIL di Milano, in persona della Segretaria Generale pro tempore Con gli avv.ti Francioso e Sozzi

TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO SEZIONE LAVORO. FIOM CGIL di Milano, in persona della Segretaria Generale pro tempore Con gli avv.ti Francioso e Sozzi TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO SEZIONE LAVORO RG 6606/2008 FIOM CGIL di Milano, in persona della Segretaria Generale pro tempore Con gli avv.ti Francioso e Sozzi nei confronti di: MANGIAROTTI NUCLEAR SPA,in

Dettagli

Scheda approfondita APPRENDISTATO

Scheda approfondita APPRENDISTATO Scheda approfondita APPRENDISTATO Nozione Finalità Ambito soggettivo di applicazione Legenda Contenuto Precisazioni Riferimenti normativi Ambito oggettivo di applicazione Forma Durata Trattamento economico

Dettagli

CONTRATTO A TERMINE. Avv. Luca Negrini Torino, via Brofferio 1, 011/

CONTRATTO A TERMINE. Avv. Luca Negrini Torino, via Brofferio 1, 011/ Avv. Luca Negrini Torino, via Brofferio 1, 011/5612688 l.negrini@studionvn.it LA CAUSALE L apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro subordinato è possibile a fronte di ragioni di carattere

Dettagli

I contratti certificabili e la tipizzazione delle causali di licenziamento. Andrea Sitzia

I contratti certificabili e la tipizzazione delle causali di licenziamento. Andrea Sitzia I contratti certificabili e la tipizzazione delle causali di licenziamento Andrea Sitzia Padova - Confindustria, 1 Dicembre 2010 Agenda 1) Premessa 2) I contratti certificabili 3) Tipizzazione delle causali

Dettagli

IL POTERE DISCIPLINARE PROCEDIMENTO E SANZIONI CONSERVATIVE

IL POTERE DISCIPLINARE PROCEDIMENTO E SANZIONI CONSERVATIVE IL POTERE DISCIPLINARE PROCEDIMENTO E SANZIONI CONSERVATIVE Lunedì 14 aprile 2014 Slides a cura dell Avv. Rosario Salonia (Salonia Associati Studio Legale) 1 LE FONTI DEL POTERE DISCIPLINARE IL CODICE

Dettagli

Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 82/2012 OTTOBRE/4/2012 (*) 5 Ottobre 2012

Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 82/2012 OTTOBRE/4/2012 (*) 5 Ottobre 2012 Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli A CURA DELLA COMMISSIONE COMUNICAZIONE DEL CPO DI NAPOLI Dentro la Notizia 82/2012 OTTOBRE/4/2012 (*) 5 Ottobre 2012 IN TEMA DI CONTRATTI DI SOLIDARIETA

Dettagli

IL LICENZIAMENTO PER INABILITA SOPRAVVENUTA. Dott.ssa Luisella Fontanella

IL LICENZIAMENTO PER INABILITA SOPRAVVENUTA. Dott.ssa Luisella Fontanella IL LICENZIAMENTO PER INABILITA SOPRAVVENUTA Dott.ssa Luisella Fontanella GRUPPO LAVORO E PREVIDENZA ODCEC TORINO IVREA PINEROLO Torino 29 novembre 2016 FONTI Cod. Civ., artt. 1366, 1463, 1464 e 2103 L.

Dettagli

La tutela del segnalante. Art. 54 bis del d.lgs. 50 marzo 2001 n. 165

La tutela del segnalante. Art. 54 bis del d.lgs. 50 marzo 2001 n. 165 La tutela del segnalante Art. 54 bis del d.lgs. 50 marzo 2001 n. 165 1 principi generali in materia di obblighi o divieti di informazione In materia di responsabilità amministrativa degli enti il dlgs.

Dettagli

Disciplina delle mansioni (D.Legisl. n. 81/2015 art.3)/1

Disciplina delle mansioni (D.Legisl. n. 81/2015 art.3)/1 Disciplina delle mansioni (D.Legisl. n. 81/2015 art.3)/1 Con l entrata in vigore del decreto legislativo n. 81/2015 (25 giugno 2015), è stata modificata la disciplina delle mansioni. L art 3, infatti,

Dettagli

RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: LE FORMULE ATIPICHE

RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: LE FORMULE ATIPICHE RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: LE FORMULE ATIPICHE RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: IL D.LGS 81/2015 Art. 1 c. 1 Forma contrattuale comune «Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato

Dettagli

Guida del DISTACCATO. Centro Studi Macro Economici Noachide SINFUB Edizione novembre 2016

Guida del DISTACCATO. Centro Studi Macro Economici Noachide SINFUB Edizione novembre 2016 Guida del DISTACCATO Centro Studi Macro Economici Noachide SINFUB Edizione novembre 2016 INDICE Pag. 3 LEGENDA Pag. 4 FONTI GIURIDICHE Pag. 5 DOMANDE E RISPOSTE 1 Requisiti, Consenso, Trattamento economico

Dettagli

LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI

LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI Fino ad oggi, parlare di mutamento delle mansioni nell ambito dell impresa e stato, sovente, foriero di problemi, attesa la forte rigidità rappresentata dall art. 2103

Dettagli

in relazione alle esigenze dell'impresa mansione diversa diminuzione della retribuzione mutamento sostanziale

in relazione alle esigenze dell'impresa mansione diversa diminuzione della retribuzione mutamento sostanziale Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per cui è stato assunto. Tu6avia, se non è convenuto diversamente, l'imprenditore può, in relazione alle esigenze dell'impresa, adibire il prestatore

Dettagli

Il contratto di apprendistato

Il contratto di apprendistato Il contratto di apprendistato Aggiornato a luglio 2012 1 CHE COS È IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO? Il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro a contenuto formativo definito a causa mista (lavoro

Dettagli

Le nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012)

Le nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012) Modena, 12 luglio 2012 Le nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012) Flavia Pasquini Vice Presidente - Commissione di certificazione Centro Studi Marco Biagi - Università di Modena

Dettagli

del S egretario comunale

del S egretario comunale COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, 46-51016 Provincia di Pistoia - Tel. 0572/9181 - Fax 0572/918264 U fficio del S egretario comunale REG OLAM ENTO sulla M OBILIT À INTERNA all Ente. approvato con

Dettagli

Controllo e videosorveglianza dei dipendenti

Controllo e videosorveglianza dei dipendenti VideoLavoro 16 aprile 2015 Controllo e videosorveglianza dei dipendenti rubrica: novità e piccoli focus di periodo A cura di Alessandro Ripa e Laurenzia Binda 1 Controllo e videosorveglianza dei dipendenti

Dettagli

CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO

CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO In data 14 settembre 2011 è stato emanato il D.Lgs. n.167 rubricato Testo Unico dell Apprendistato,

Dettagli

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE IL LAVORO TRA AUTONOMIA E SUBORDINAZIONE OGGI. 1. La crisi della dicotomia polarizzata lavoro subordinato lavoro autonomo

INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE IL LAVORO TRA AUTONOMIA E SUBORDINAZIONE OGGI. 1. La crisi della dicotomia polarizzata lavoro subordinato lavoro autonomo INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE IL LAVORO TRA AUTONOMIA E SUBORDINAZIONE OGGI 1. La crisi della dicotomia polarizzata lavoro subordinato lavoro autonomo.........................................................

Dettagli

INDICE SOMMARIO IL REGIME GIURIDICO DEL LICENZIAMENTO

INDICE SOMMARIO IL REGIME GIURIDICO DEL LICENZIAMENTO INDICE SOMMARIO Capitolo Primo IL REGIME GIURIDICO DEL LICENZIAMENTO 1.1. Generalità... Pag. 1 1.2. La contrattazione di prossimità...» 5 1.3. La giurisdizione e il diritto internazionale privato...» 8

Dettagli

Il contratto di apprendistato

Il contratto di apprendistato Il contratto di apprendistato Il contratto di apprendistato Le principali novità del contratto di apprendistato nel D.lgs.167/2011 LE TIPOLOGIE DI APPRENDISTATO DOPO IL T.U. DEL 27/07/2011 I tratti comuni

Dettagli

Gli Approfondimenti della

Gli Approfondimenti della Gli Approfondimenti della APPROFONDIMENTO DEL 15/12/2015 Linee guida per la certificazione dei contratti di collaborazione con organi Istituzionali o politici 1 Le ragioni delle presenti linee guida Il

Dettagli

Clausole e accordi nel contratto individuale di lavoro. 1. La certificazione dei contratti di lavoro

Clausole e accordi nel contratto individuale di lavoro. 1. La certificazione dei contratti di lavoro 1. La certificazione dei contratti di lavoro l attività di certificazione svolta dalle commissioni eventualmente istituite presso i Consigli provinciali degli ordini dei consulenti del lavoro possa essere

Dettagli

Il testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs(

Il testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs( Il testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs( D.Lgs.. 81/08) e il regolamento consortile per l assegnazione l e l esecuzione l dei contratti 17 settembre 2008 Palazzo della Cultura

Dettagli

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 23 ottobre 2013,

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 23 ottobre 2013, CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE Delibera n. 366/2013/SRCPIE/PAR La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 23 ottobre 2013, così composta: Dott.

Dettagli

JOBS ACT e LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI e DEI CONTROLLI A DISTANZA. TRENTO 15 dicembre 2015 Avv. Alberto Piccinini

JOBS ACT e LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI e DEI CONTROLLI A DISTANZA. TRENTO 15 dicembre 2015 Avv. Alberto Piccinini JOBS ACT e LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI e DEI CONTROLLI A DISTANZA TRENTO 15 dicembre 2015 Avv. Alberto Piccinini LA DISCIPLINA DELLE MANSIONI PRIMA DELLA RIFORMA PRINCIPIO DI EQUIVALENZA OBBLIGO

Dettagli

Rapporti di collaborazione post Dlgs. 81/2015

Rapporti di collaborazione post Dlgs. 81/2015 Rapporti di collaborazione post Dlgs. 81/2015 PREMESSA: la legge 10.12.2014, n. 183, che contiene deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle

Dettagli

Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53

Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53 Decreto legislativo n. 276/03 artt. 47-53 Titolo VI Apprendistato e contratto di inserimento Capo I Apprendistato Art. 47 Definizione, tipologie e limiti quantitativi 1. Ferme restando le disposizioni

Dettagli

IL RAPPORTO DI LAVORO FONTI DISCIPLINA TIPOLOGIA

IL RAPPORTO DI LAVORO FONTI DISCIPLINA TIPOLOGIA IL RAPPORTO DI LAVORO FONTI DISCIPLINA TIPOLOGIA Il lavoro all inizio della COSTITUZIONE ART. 1 COST. L Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro ART. 4 COST. La Repubblica riconosce a tutti

Dettagli

I licenziamenti per motivi oggettivi tra vecchio e nuovo diritto

I licenziamenti per motivi oggettivi tra vecchio e nuovo diritto I licenziamenti per motivi oggettivi tra vecchio e nuovo diritto Milano, martedì 16 maggio 2017 Giustificato motivo oggettivo e criteri di scelta avvocato Silvia Gariboldi 1 Ragioni inerenti all attività

Dettagli

INDICE SOMMARIO CAPITOLO I IL DIRITTO DEL LAVORO CAPITOLO II IL LAVORATORE SUBORDINATO. Sezione I Il tipo contrattuale

INDICE SOMMARIO CAPITOLO I IL DIRITTO DEL LAVORO CAPITOLO II IL LAVORATORE SUBORDINATO. Sezione I Il tipo contrattuale Abbreviazioni... pag. XXII CAPITOLO I IL DIRITTO DEL LAVORO 1. Alle origini del diritto del lavoro... 1 2. Il periodo corporativo... 6 3. La codificazione... 9 4. La Costituzione... 11 5. La legislazione

Dettagli

La riforma del diritto del lavoro: aspetti giuslavoristici e risvolti operativi

La riforma del diritto del lavoro: aspetti giuslavoristici e risvolti operativi La riforma del diritto del lavoro: aspetti giuslavoristici e risvolti operativi Dottor Pietro Martello Avv. Sergio Barozzi Avv. Emiliano Nitti Avv. Andrea Stanchi IL LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO

Dettagli

La revisione della disciplina delle mansioni D.Lgs15 Giugno 2015, n. 81

La revisione della disciplina delle mansioni D.Lgs15 Giugno 2015, n. 81 La revisione della disciplina delle mansioni D.Lgs15 Giugno 2015, n. 81 La revisione della disciplina delle mansioni la Legge delega: art. 1, comma 7, lett. e) Revisione della disciplina delle mansioni,

Dettagli

Studio di consulenza del lavoro il potere disciplinare del datore di lavoro

Studio di consulenza del lavoro  il potere disciplinare del datore di lavoro Studio di consulenza del lavoro www.dercole.org info@dercole.org il potere disciplinare del datore di lavoro Premessa I art. 2106 C.c. prevede che l inosservanza delle disposizioni contenute negli artt.

Dettagli

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO. della Dott.ssa Raffaella De Vico

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO. della Dott.ssa Raffaella De Vico CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO della Dott.ssa Raffaella De Vico Nel nostro ordinamento giuridico, l inserimento del lavoratore nella categoria dei

Dettagli

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DALL ISTANTE

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DALL ISTANTE RISOLUZIONE N. 234/E Roma, 22 agosto 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto:Consulenza giuridica ai sensi della circolare 18 maggio 2000, n. 99- Ritenute alla fonte su redditi di lavoro

Dettagli

Cosa cambia per le collaborazioni e le altre forme di lavoro autonomo

Cosa cambia per le collaborazioni e le altre forme di lavoro autonomo Cosa cambia per le collaborazioni e le altre forme di lavoro autonomo Vitantonio Lippolis Le seguenti considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo

Dettagli

Decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276 Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2003, n. 235 S.O. n. 159

Decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276 Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2003, n. 235 S.O. n. 159 Decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276 Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2003, n. 235 S.O. n. 159 Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14

Dettagli

COMUNE DI PARMA SETTORE SVILUPPO ORGANIZZATIVO DISCIPLINA DELLA MOBILITA INTERNA

COMUNE DI PARMA SETTORE SVILUPPO ORGANIZZATIVO DISCIPLINA DELLA MOBILITA INTERNA COMUNE DI PARMA SETTORE SVILUPPO ORGANIZZATIVO DISCIPLINA DELLA MOBILITA INTERNA Approvata con delibera di Giunta Comunale n. 354 del 29.10.2014 1 INDICE Art. 1 Principi Generali Art. 2 Tipologie di mobilità

Dettagli