- LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI - l art c.c.

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1 - LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI - l art c.c. 1

2 L. 183/2014 LEGGE DELEGA (JOBS ACT) Al fine di agevolare l occupazione, adeguare i contratti vigenti alle esigenze contesto occupazionale e produttivo, rendere più efficiente l attività ispettiva DELEGA PER REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI: a) in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi; b) contemperando l'interesse dell'impresa all'utile impiego del personale con quello del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche; c) prevedendo limiti alla modifica dell inquadramento; d) prevedendo la facoltà per la contrattazione collettiva, anche aziendale ovvero di secondo livello, stipulata con le organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale a livello interconfederale o di categoria, di individuare ulteriori ipotesi rispetto a quelle sub a), b) e c)

3 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. (commi ) 1. «II lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria all inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle riconducibili allo stesso livello di inquadramento delle ultime effettivamente svolte.» 2. «In caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidono sulla posizione del lavoratore, lo stesso può essere assegnato a mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore.» 3 «Il mutamento di mansioni è accompagnato, ove necessario, dall assolvimento dell obbligo formativo, il cui mancato adempimento non determina comunque la nullità dell atto di assegnazione delle nuove mansioni.»

4 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. (comma 4) 4. «Ulteriori ipotesi di assegnazione di mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore possono essere previste da contratti collettivi, anche aziendali, stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.» 5. «Nelle ipotesi di cui al secondo e quarto comma, il lavoratore ha diritto alla conservazione del livello di inquadramento e del trattamento retributivo in godimento, fatta eccezione per gli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della prestazione lavorativa.»

5 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. (comma 6) 6. «Nelle sedi di cui all art. 2113, ultimo comma, o avanti le commissioni di certificazione di cui all art. 76 D. lgs. 276/2003, possono essere stipulati accordi individuali di modifica delle mansioni, del livello di inquadramento e delle relativa retribuzione, nell interesse del lavoratore alla conservazione dell occupazione, all acquisizione di una diversa professionalità o al miglioramento delle condizioni di vita.»

6 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. (comma 7) 7. «Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore lavoratore ha diritto al trattamento corrispondente all attività svolta, e l assegnazione stessa diviene definitiva, salva diversa volontà del lavoratore, ove la medesima non abbia avuto luogo per ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo il un periodo fissato dai contratti collettivi, anche aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o, in mancanza, dopo sei mesi continuativi e comunque non superiore a tre mesi. Il lavoratore non può essere trasferito da un unità produttiva ad un altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive.»

7 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. (comma 8 e 9) 8. «Salvo che ricorrano le condizioni di cui al secondo e quarto comma e fermo quanto disposto al sesto comma, ogni patto contrario è nullo.» 9. «L art. 6 della legge 13 maggio 1985 n. 190 è abrogato»

8 ANTE JOBS ACT 2103 C.C. I limiti al c.d. jus variandi del datore di lavoro: 1. obbligo di adibire il lavoratore a mansioni equivalenti a quelle per cui è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore successivamente acquisita o a quelle ultime effettivamente svolte (c.d. principio di equivalenza) e nullità di ogni patto contrario; 2. divieto di diminuzione della retribuzione; 3. legittimità dell'assegnazione a mansioni superiori, con obbligo di erogare il trattamento corrispondente e con assegnazione definitiva decorsi tre mesi (purché l'assegnazione non abbia avuto luogo per sostituire un lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, es. in maternità o in malattia).

9 Ante Jobs Act (art c.c.): Equivalenza sostanziale delle mansioni «In tema di esercizio dello "ius variandi", il giudice di merito deve accertare, in concreto, se le nuove mansioni siano aderenti alla competenza professionale specifica acquisita dal dipendente e ne garantiscano, al contempo, lo svolgimento e l'accrescimento del bagaglio di conoscenze ed esperienze, senza che assuma rilievo l'equivalenza formale fra le vecchie e le nuove mansioni.» (Nella specie, la S.C. ha ritenuto che le mansioni di "customer care" fossero di contenuto professionale inferiore rispetto alle precedenti di "telephone sales account", benché entrambi riconducibili al quarto livello CCNL Telecomunicazioni, in quanto le prime non richiedono lo svolgimento di un ruolo attivo ed il possesso di specifiche competenze). Cass. 3 febbraio 2015 n «Il divieto per il datore di lavoro di variazione in "pejus" ex art cod. civ. opera anche quando al lavoratore, nella formale equivalenza delle precedenti e nuove mansioni, siano assegnate di fatto mansioni sostanzialmente inferiori, dovendo il giudice accertare che le nuove mansioni siano aderenti alla specifica competenza del dipendente, senza fermarsi al mero formale inquadramento dello stesso. (Nella specie la S.C. ha ritenuto che il trasferimento di un direttore delle Poste Italiane in un ufficio di minore importanza, per qualità e volume dell'attività svolta, rispetto all'ufficio di provenienza, fosse lesivo del principio della equivalenza delle funzioni, a nulla rilevando, in senso contrario, che la retribuzione e la qualifica fossero rimaste invariate). Cass. 5 agosto 2014 n «In tema di demansionamento, il giudizio di equivalenza tra le nuove mansioni e quelle precedentemente affidate al lavoratore richiede la sussistenza di due condizioni: una verifica formale sulla ricomprensione in astratto delle nuove mansioni nella categoria di inquadramento del lavoratore, una verifica sostanziale sull'aderenza in concreto delle nuove mansioni alla specifica competenza del dipendente e sull'idoneità delle mansioni stesse a salvaguardare il livello professionale del medesimo (cosiddetto giudizio di equivalenza statica), nonché l'accrescimento professionale del lavoratore stesso (cosiddetto giudizio di equivalenza dinamica).» Cass. 8 ottobre 2007 n

10 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE: Art c.c. (commi 1 2-3) 1. «II lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria all inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle riconducibili allo stesso livello di inquadramento delle ultime effettivamente svolte.» 2. «In caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidono sulla posizione del lavoratore, lo stesso può essere assegnato a mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore.» 3 «Il mutamento di mansioni è accompagnato, ove necessario, dall assolvimento dell obbligo formativo, il cui mancato adempimento non determina comunque la nullità dell atto di assegnazione delle nuove mansioni.»

11 NUOVO ART C.C.: SPUNTI DI RIFLESSIONE «Stesso livello di inquadramento»: Superato il concetto giurisprudenziale di «equivalenza» c.d. sostanziale delle mansioni? Sufficiente «equivalenza» soltanto formale? «categoria»: nozione legale «inquadramento»: nozione di natura contrattuale «inquadramento»: significa livello, area professionale o anche «categoria»? cfr. d. lgs. 165/2001, art. 52: «il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell ambito dell area di inquadramento».

12 NUOVO ART C.C.: SPUNTI DI RIFLESSIONE «Stesso livello di inquadramento»: Esempi CCNL Metalmeccanici, art. 1, titolo II: «i lavoratori sono inquadrati in una classificazione unica articolata su 10 categorie professionali, ai quali corrispondono eguali valori minimi tabellari mensili secondo le tabelle allegate. I livelli indicati sono quelli ragguagliati a mese (173 ore) e sono uguali per tutti i lavoratori indipendentemente dalla differenza di età. L inquadramento dei lavoratori è effettuato secondo le declaratorie generali, le esemplificazioni dei profili professionali e le relative esemplificazioni indicate al successivo punto A)». CCNL Commercio, art. 98 ss.: «La classificazione unica del personale delle aziende commerciali è strutturata in conformità dei livelli di cui al seguente art. 100 e non modifica le norme contenute nel C.C.N.L. 31 luglio 1970 e nei contratti collettivi nazionali, per i relativi periodi di vigore»

13 NUOVO ART C.C.: SPUNTI DI RIFLESSIONE «Stesso livello di inquadramento»: Contrattazione collettiva = unico arbitro della legittimità dell esercizio dello jus variandi orizzontale? Come opera tale criterio se il datore non applica alcun CCNL? Il giudice terrà comunque in considerazione il CCNL di settore? In base a quale principio? Art c.c.? Come opera tale criterio rispetto ai dirigenti, posto che i CCNL non prevedono alcuna classificazione per livelli di inquadramento? Jus variandi legittimo nell ambito dello «stesso livello di inquadramento» indipendentemente da «processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi». Eccesso di delega?

14 NUOVO ART C.C.: SPUNTI DI RIFLESSIONE MODIFICA UNILATERALE IN PEJUS DELLE MANSIONI Legittima se il lavoratore viene assegnato a mansioni appartenenti a due o più livelli di inquadramento inferiori? Argomento letterale: NO: «( ) può essere assegnato a mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore» Legittima, in caso di ulteriore modifica degli assetti organizzativi aziendali, se il datore di lavoro ha già esercitato una volta lo jus variandi modificando in pejus le mansioni del lavoratore? «In caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidono sulla posizione» di più lavoratori che svolgono mansioni fungibili riconducibili allo stesso livello di inquadramento, è legittima la modifica in pejus delle mansioni di un solo lavoratore? Se sì sulla base di quali criteri deve essere fatta la scelta? Esiste un principio di parità di trattamento dei lavoratori? Segue

15 Segue NUOVO ART C.C.: SPUNTI DI RIFLESSIONE MODIFICA UNILATERALE IN PEIUS DELLE MANSIONI Obbligo formativo: non è prevista alcuna sanzione in caso di violazione. Il lavoratore ha diritto al risarcimento dei danni per inadempimento? Può rifiutarsi di svolgere le nuove mansioni? (Cass. n /2013: legittimità del rifiuto di ricoprire la posizione di addetto al servizio di permanenza della direzione di un punto vendita alimentari in quanto le mansioni erano estranee rispetto a quelle originarie, il lavoratore era privo delle necessarie capacità e conoscenze e i nuovi compiti lo esponevano a responsabilità penali) Il lavoratore ha diritto alla «conservazione del trattamento retributivo in godimento fatta eccezione per elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della precedente prestazione lavorativa»: significa che il lavoratore ha diritto anche agli aumenti retributivi contrattuali del livello di provenienza?

16 SPUNTI DI RIFLESSIONE Altre ipotesi di legittimo demansionamento individuate dalla legge - art. 4, comma 11, L. 223/91: nell'ambito delle procedure di mobilità è consentita l'assegnazione a mansioni inferiori a condizione che siano raggiunti accordi sindacali che prevedano il riassorbimento totale o parziale dei lavoratori ritenuti eccedenti; - artt. 4, comma 4, e 10, comma 3 L. 68/99: il lavoratore divenuto disabile o che abbia subito un aggravamento della propria invalidità può essere adibito a mansioni inferiori, purché sia garantita la conservazione del più favorevole trattamento retributivo corrispondente alle mansioni di provenienza; - art. 7 D.lgs. 151/2001 (T.U. maternità): nei sette mesi successivi al parto, la lavoratrice madre adibita a mansioni che comportino il trasporto e il sollevamento di pesi ovvero mansioni che possano risultare pericolose e insalubri, deve essere assegnata ad altre mansioni, anche inferiori, mantenendo la retribuzione corrispondente alle mansioni precedentemente svolte; - art. 42 D.lgs. 81/2008 (TU in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro): può essere adibito a mansioni inferiori il lavoratore che sia stato dichiarato fisicamente inidoneo alla sua mansione specifica, in seguito ad accertamenti medico sanitari ex art. 41del TU, con diritto a conservare il trattamento economico corrispondente alle mansioni di provenienza.

17 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. (comma 6) 6. «Nelle sedi di cui all art. 2113, ultimo comma, o avanti le commissioni di certificazione di cui all art. 76 D. lgs. 276/2003, possono essere stipulati accordi individuali di modifica delle mansioni, del livello di inquadramento e delle relativa retribuzione, nell interesse del lavoratore alla conservazione dell occupazione, all acquisizione di una diversa professionalità o al miglioramento delle condizioni di vita.»

18 NUOVO ART C.C.: SPUNTI DI RIFLESSIONE ACCORDI INDIVIDUALI DI MODIFICA DELLE MANSIONI «nell interesse del lavoratore alla conservazione del posto»: ai fini della validità del patto, grava sul datore di lavoro l onere di provare l esistenza di ragioni idonee a fondare un licenziamento per g.m.o.? «all acquisizione di una diversa professionalità o al miglioramento delle condizioni di vita»: problema onere della prova dell esistenza del presupposto. legittimo inquadramento inferiore e relativa retribuzione anche corrispondente a più livelli di inquadramento inferiore?

19 ANTE JOBS ACT 2103 C.C. PATTO DI DEMANSIONAMENTO deroga 2103 c.c. Validità di accordi di demansionamento per evitare il licenziamento (Cass. n /2006 e Cass. n. 5780/2012) Validità di accordi di demansionamento nell interesse del lavoratore (Cass. n /2011, Contra Cass. n. 8527/2011)

20 ANTE JOBS ACT 2103 C.C. PATTO DI DEMANSIONAMENTO per evitare licenziamento «Il patto di demansionamento che, ai soli fini di evitare un licenziamento, attribuisce al lavoratore mansioni, e conseguente retribuzione, inferiori a quelle per le quali era stato assunto o che aveva successivamente acquisito, prevalendo l'interesse del lavoratore a mantenere il posto di lavoro su quello tutelato dall'art cod. civ., è valido se vi è il consenso del lavoratore e sussistano le condizioni che avrebbero legittimato il licenziamento in mancanza dell'accordo. L'onere di dimostrare la sussistenza delle condizioni di fatto che avrebbero giustificato il licenziamento incombe sul datore di lavoro» (Cass. Civ. 2375/2005)

21 ANTE JOBS ACT 2103 C.C. PATTO DI DEMANSIONAMENTO per evitare licenziamento Onere della prova del datore di lavoro: Patto di demansionamento = estrema ratio Esistenza di ragioni idonee a fondare un licenziamento per g.m.o.: (es. effettività della riorganizzazione, della soppressione della posizione di lavoro)

22 SPUNTI DI RIFLESSIONE PATTO DI DEMANSIONAMENTO su richiesta del lavoratore. Cass. 8 agosto 2011, n : legittimità dell assegnazione del lavoratore a mansioni inferiori su richiesta di quest ultimo, in base ad una sua esclusiva scelta, quando ciò soddisfi un suo interesse (il lavoratore aveva insistentemente chiesto l adibizione a mansioni inferiori a causa delle difficoltà di relazione interpersonale con il capo dell ufficio). VS.. Cass. 14 aprile 2011, n. 8527: assoluta inderogabilità dell art c.c. e illegittimità assegnazione a mansioni inferiori richiesta dal lavoratore per soddisfare un suo interesse (il lavoratore aveva chiesto ed ottenuto di essere trasferito ad altra sede per necessità di sottoporsi a cure mediche, pur nella consapevolezza dell inesistenza di mansioni equivalenti alle precedenti).

23 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. (comma 7) 7. «Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore lavoratore ha diritto al trattamento corrispondente all attività svolta, e l assegnazione stessa diviene definitiva, salva diversa volontà del lavoratore, ove la medesima non abbia avuto luogo per ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo il un periodo fissato dai contratti collettivi, anche aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o, in mancanza, dopo sei mesi continuativi e comunque non superiore a tre mesi. Il lavoratore non può essere trasferito da un unità produttiva ad un altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive.»

24 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act VECCHIO art c.c. «sostituzione lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto» Ipotesi che sostanzialmente non dipendono dalla volontà del solo datore di lavoro: Infortunio, malattia, gravidanza o puerperio (art c.c.); Servizio Militare (art c.c.); Ferie (art c.c.); Cassa Integrazione; Aspettativa

25 NUOVO ART C.C.: SPUNTI DI RIFLESSIONE MODIFICA IN MELIUS DELLE MANSIONI «ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio» Anche meri spostamenti organizzativi temporanei decisi dal datore (es.: disposti per fronteggiare incrementi di lavoro in altri uffici o per distacco)? «l assegnazione diviene definitiva, salva diversa volontà del lavoratore»: la diversa volontà deve essere manifestata prima o dopo la modifica delle mansioni? Nel primo caso si tratterebbe di una rinuncia legittima?

26 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. «Nel caso di assegnazione a mansioni superiori ( ), l assegnazione diviene definitiva ( ) dopo sei mesi continuativi» Attuale art c.c.: Parte della giurisprudenza ritiene cumulabili anche a prescindere dalla prova dell intento fraudolento - periodi di breve assegnazione a mansioni superiori se sistematici e frequenti. Dottrina: solo se continuativi (Pera); anche intermittenti (Romagnoli)

27 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. (comma 8) 8. «Salvo che ricorrano le condizioni di cui al secondo e quarto comma e fermo quanto disposto al sesto comma, ogni patto contrario è nullo.» Patto demansionamento certamente nullo. a) Se manca: (comma 6) interesse del lavoratore alla conservazione dell occupazione, all acquisizione di una diversa professionalità o al miglioramento delle condizioni di vita (comma 6) formalizzazione nelle sedi protette che senso ha il richiamo al secondo e quarto comma (ipotesi in cui il datore può unilateralmente modificare le mansioni in presenza di determinati presupposti)? Vuol dire che anche in questi casi «modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidono sulla posizione del lavoratore» (comma 2) e «altre ipotesi previste da contratti collettivi, anche aziendali» (comma 4) è consentito il patto con riduzione della retribuzione?

28 SCHEMA DI DECRETO REVISIONE DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVO ART c.c. confronto con testo Ante Jobs Act MODIFICHE Art c.c. (comma 9) 9. «L art. 6 della legge 13 maggio 1985 n. 190 è abrogato» Tale norma prevede che l'assegnazione del Quadro a mansioni superiori dirigenziali, che non sia avvenuta in sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto, diviene definitiva quando si sia protratta per il periodo di 3 mesi o per quello superiore fissato dai contratti collettivi.

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