Capitolo 13 Il sottosistema di ingresso/uscita
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- Flavia Gioia
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1 Capitolo 13 Il sottosistema di ingresso/uscita Elementi di base del sottosistema di I/O I dispositivi di I/O sono collegati al bus di sistema attraverso una interfaccia che risolve i problemi di sincronizzazione fra componenti di diversa velocità.
2 Interfaccia sistema I/O Funzioni dell interfaccia: Fornire eventuali registri di appoggio per i dati che transitano da e verso la periferica (registro DREG) Fornire eventuali registri di appoggio per i comandi alla perifierica ((pseudo-)registro CREG) Tenere traccia dello stato e di eventuali condizioni di malfunzionamento/errore ((pseudo-)registro SREG). Spazio di memoria degli indirizzi di I/O I registri di interfaccia devono essere indirizzati in uno spazio di memoria disgiunto da quello degli indirizzi di memoria. Organizzazioni: I/O isolato (I/O mapped I/O) I/O mappato in memoria (memory mapped I/O)
3 I/O isolato esistono istruzioni dedicate alle operazioni di I/O la loro esecuzione è analoga a quella delle istruzioni di R/W in memoria Vengono asserite due specifiche linee di comando IORC (I/O Read Command) e IOWC (I/O Write Command) Istruzioni disponibili: IN; OUT IN AL, PIN (PIN è l indirizzo simbolico di una porta di ingresso) a) Indirizzo PIN Presentato sul bus indirizzi b) Comando IORC asserito c) Lettura del bus dati e scrittura del dato letto in AL OUT AH, POUT (POUT è l indirizzo simbolico di una porta di uscita) a) Indirizzo POUT Presentato sul bus indirizzi b) Contenuto di AH presentato sul bus dati c) Comando IOWC asserito I/O mappato in memoria 1. Non esistono specifiche istruzioni dedicate alle operazioni di I/O, vengono usate le stesse istruzioni impiegate per il R/W in memoria 2. Lo spazio di memoria viene mappato (con spreco di spazio). Esempio se si usa il bit più significativo dell indirizzo per discriminare il registro di I/O (porta), si spreca il 50% dello spazio di memoria
4 Decodifica degli indirizzi Gestione delle perifieriche: Esecuzione I/O a controllo di programma Operazione di uscita (verso una stampante) Segnali di comando: DAV (dato valido) asserito quando i dati in uscita sono stabili DAC (dato accettato) asserito quando la stampante è in grado di accettare un dato successivo Dovrà anche essere presente un indicatore di stato della stampante (f/f SFF)
5 Esecuzione I/O a controllo di programma Dovrà anche essere presente un indicatore di stato della stampante (f/f SFF dove SFF=0 indica periferica pronta a ricevere un nuovo dato, SFF=1 occupata) lo stato di SFF viene letto nel bit meno significativo DB 0 di SREG La risposta DAC della periferica porta SFF a 0, il comando di stampa DAV lo riporta a 1 Esecuzione I/O a controllo di programma Effetti esecuzione operazione di scrittura: 1.Copia dello stato del bus dati in DREG 2.SFF portato a 1 3.La stampante riporta SFF a 0
6 Esecuzione I/O a controllo di programma Soluzione non efficiente perchè il processore resta in attesa della periferica che (è più lenta). Occorre impiegare la CPU durante l attesa della periferica (DAC) Esecuzione I/O sotto controllo di interruzione La CPU non resta in attesa della perifierica. L interruzione esterna della perifierica, che segnala che la stampa (di un carattere) è avvenuta, ha l effetto di richiamare la routine di servizio
7 Sistema di Interruzione (modello semplificato) Ipotesi semplificatiive: il sistema pilota una sola periferica una sola linea di interruzione (INTR) in ingresso alla CPU ff IE che abilita il sistema di interruzione (serve a mascherare la richiesta di interruzione) Quando la CPU riconosce la linea IINTR asserita: Conclude l istruzione corrente e, invece di passare all istr. successiva, effettua, in modo indivisibile, le seguenti azioni: Azzeramento di IE Fetch dell istruzione della routine di servizio Interfaccia con sistema di Interruzione Il comando PORTW diasserisce INTR, DAC asserisce INTR Il ff IENFF maschera l interruzione
8 Interruzion i non mascherabili Interruzioni da più perifieriche Problemi: 1.Ricnonoscimento della periferica che richiede l interruzione 2.Scelta della routine di servizio relativa 3.Trattamento delle priorità delle interruzioni (poichè le int. sono asincrone, ci possono essere delle sovrapposizioni) 4.Interrompibilità delle routine di servizio
9 Interruzioni da più perifieriche Limiti 1. L ordine di esame dei bit di ISR determina la priorità delle richieste 2. Una sola richiesta servita 3. Occorre disasserire la richiesta servita prima dell uscita dalla routine di servizio Interruzioni vettorizzate: linee di richiesta indipendenti Soluzione semplice ma non sostenibile per problemi di economia di integrazione (un solo piedino per le interruzioni)
10 Interruzioni vettorizzate: linee di richiesta indipendenti Portare all esterno la parte evidenziata
11 Vettorizzazione esterna L indicazione alla CPU di quel è la routine di servizio da eseguire arriva dall esterno. Risposta all interruzione: a)azzeramento di IE b)asserzione segnale INTA verso l esterno (interrupt acknowledgement) c)lettura del selettore di interruzione dal bus dei dati d)uso del selettore per eseguire l azione prevista dall architettura (usato per puntare ad una tebella in memoria es. TABIR) Interruzioni vettorizzazione con daisy chain Priorità delle unità periferiche basata sulla loro posizione
12 Interruzioni vettorizzazione con daisy chain Criterio di funzionamento a)la CPU risponde alla richiesta di interruzione eseguendo il ciclo INTA, asserendo INTA in ingresso all interfaccia sinistra b)se l interfaccia ha asserito l interruzione, il segnale INTA non viene fatto propagare a valle c)se l interfaccia non ha asserito l interruzione il segnale viene fatto transitare a valle d)inta viene fatto propagare finchè non incontra un interfaccia che ha asserito l interruzione Accesso diretto alla memoria Se le periferiche sono molto veloci, il costo della gestione delle interruzioni (salvataggio registri, caricamento e aggiornamento puntatori,...) non è più conveniente. In questo caso il trasfeimento dei dati fra le periferiche e la memoria centrale avviene direttamente attraverso un controllore hardware che non interessa la CPU nel trasferimento dati: DMAC (Direct Memory Access Controller)
13 Accesso diretto alla memoria 1) Interfaccia della periferica asserisce DMREQ (richiesta trasferimento) per indicare che un dato in ingresso è disponibile o che è disponibile ad accettare un dato in uscita 2) DMAC asserisce BUSREQ (richiesta di controllo del bus) 3) La CPU risponde asserendo BUSACK (richiesta accolta) 4) DMAC pilota il bus, risponde alla periferica con DMACK, asserisce il comando di R/W in memoria e il corrispondente comando R/W verso l interfaccia 5) Finito il trasferimento BUSRQ viene disattivato, il bus ritorna sotto il controllo della CPU che disasserisce BUSACK
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