Corso per Responsabili Tecnici per la Revisione Periodica dei Veicoli a Motore Normative di riferimento Direttive Comunitarie 1

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1 Normative di riferimento Direttive Comunitarie 1 Il processo di revisione è regolamentato da una serie di normative che si suddividono: Direttive UE Normative Nazionali (Leggi, D.M., D.Dirigenziali, Circolari esplicative ministeriali e interne) Le Direttive UE sono norme emesse dall'unione europea e indirizzate agli Stati membri che devono, entro determinati tempi, recepirle per renderle esecutive all'interno dello Stato. Queste possono essere rese esecutive per mezzo di Leggi, D.P.R. e Decreti Ministeriali, nel caso di contrasto tra le normative comunitarie e quelle nazionali, prevalgono le prime. 77/143/CEE - istituisce il controllo tecnico dei veicoli a motore e loro rimorchi; 88/449/CEE - introduce la revisione quadriennale - biennale per gli autocarri; 91/328/CEE - estende la revisione quadriennale - biennale alle autovetture e per le autocaravan;

2 Normative di riferimento Direttive Comunitarie 2 Direttive comunitarie: 92/54/CEE e 94/23/CE - ampliano l'elenco dei controlli relativi ai dispositivi di frenatura; 92/55/CEE - definisce le modalità circa i controlli relativi all'inquinamento atmosferico; 96/96/CE riunisce e coordina le suddette direttive (art.2 si invitano gli Stati membri a garantire l obiettività delle operazioni tecniche di controllo dei veicoli, nel caso in cui Centri Revisione operino anche come officine di riparazione) 1999/52/CE - introduce nuove procedure di prova per il controllo delle emissioni dei veicoli con motore ad accensione spontanea; 2001/9/CE - introduce nuove procedure di prova per il controllo delle emissioni dei veicoli con motore ad accensione comandata; 2003/27/CE - con la quale sono stati introdotti nuovi limiti per le emissioni di sostanze inquinanti; 2009/40/CE 2010/48/UE la prima è la rifusione del nuovo testo che abroga il precedente; la seconda che ha sostituito l allegato II della prima circa gli elementi da controllare obbligatoriamente.

3 Normative di riferimento Nazionali 1 Le Normative nazionali di riferimento sono le seguenti: Legge n.122/1992 disciplina l attività di autoriparazione D.Lgs Nuovo Codice della Strada - art.80 revisione dei veicoli a motore e loro rimorchi Regolamento di Esecuzione del Codice della Strada art e Appendice X D. Dirigenziale modalità semplificate per il rilascio della certificazione da parte dei centri-revisione che utilizzano il collegamento telematico con il CED D.M. 628 del regolamento per l omologazione delle attrezzature D.M. 408 del regolamento sulla revisione generale periodica e recepimento direttiva n.96/96/ce D.M. del introduce dal 2001 la revisione per i ciclomotori e completa quella dei motoveicoli D.M modalità del controllo delle opacità dei fumi D.P.R modifiche all appendice X art.241 in materia di attrezzature per le prove di revisione dei veicoli a motore a 2 ruote

4 Normative di riferimento Nazionali 2 Normative nazionali : D.P.R modifiche agli art del Reg. esecuzione del C.d.S. D. Dirigenziale modalità di prova analisi gas per motoveicoli e ciclomotori non rispondenti alla direttiva 97/24 CE D.M allinea la cadenza periodica di revisione di motoveicoli e ciclomotori a quella degli autoveicoli D. Dirigenziale modalità di prova analisi gas per motoveicoli e ciclomotori rispondenti alla direttiva 97/24 CE Circ. 88/95 capo III e Circ.112/96, aggiornate dalla Circ. del indicano le modalità operative da seguire nel ciclo di revisione Circ. del aggiornamento alla circ. 88/95 relativamente alle attrezzature ed obbligo di adeguamento ed omologazione delle stesse conformemente al protocollo MCTC-NET Circ. del analoga della circ. 88/95, per attrezzature e prove relative alle revisioni dei ciclomotori e motocicli (frenometro, fonometro e provafari).

5 Normative di riferimento Nazionali 3 Normative nazionali : Circolare prot. 64/404 del 19 Gennaio 2005 aggiornamento della nuova circ. 88/95 per recepimento della 2003/27/CE D. Dirigenziale n.3986 approvazione nuove specifiche tecnicofunzionali relative al protocollo MTCT-Net2 D.M recepimento direttiva n.2010/48/ue e relativo Allegato II Prot. R.U del 22 maggio 2012 circolare di perfezionamento protocollo MCTC-Net2 contenente: disposizioni in merito all'approvazione del Sistema di riconoscimento targhe (RT) ; modalità di prova per il rilievo della rumorosità dei motocicli e ciclomotori; applicazione di MCTC-Net2 presso le stazioni di controllo e relativi adempimenti. Allegato alla circolare Modello di annullamento di revisione già Accettata Prot. R.U del 4 novembre 2013 ultima delle circolari esplicative relative alle procedure per la certificazione dei software per le apparecchiature conformi al protocollo MCTC-Net2 e ulteriore slittamento al Legge n modifiche alla legge n.122/92 stabilisce le nuove categorie di Meccatronica Carrozzeria Gommista (entrata in vigore in data ) stabilisce tempi e modalità di adeguamento delle Ditte già operanti

6 Attività di Autoriparazione Legge 122/92-1 L attività di autoriparazione è regolamentata dalla Legge n.122/1992 del , e s.m. ed i. tale attività riguarda la manutenzione e la riparazione dei veicoli a motore, i punti salienti sono: Distinzione dell attività di riparazione in 3 categorie: meccatronica, carrozzeria, gommista. Obbligo per l esercizio dell attività di autoriparazione di presentare all Ufficio del Registro delle Imprese (impresa) oppure alla Commissione provinciale per l artigianato (imprese artigiane): denuncia di inizio attività, domanda di iscrizione nel registro. L iscrizione può essere presentata per: una o più delle categorie previste dalla L. 122/92 e s.m. ed i., in relazione alle attività svolte effettivamente. L esercizio dell attività di autoriparazione è subordinata all individuazione di un responsabile tecnico dell impresa, che possieda i requisiti previsti dall art.7 L.122/92. Può ritenersi idoneo il titolare dell Impresa purché sia in possesso dei requisiti dell art.7 L.122/92, non può essere nominato un consulente o professionista esterno come responsabile della gestione tecnica dell Impresa.

7 Attività di Autoriparazione Legge 122/92-2 Lo svolgimento dell attività di autoriparazione è legato inoltre al rispetto delle norme in termini di tutela dell ambiente e di prevenzione dagli infortuni. L art. 3 L.122/92 lettera b) comma 1 è stato abrogato dalla L. n.507 del , pertanto ai fini dell iscrizione nel Registro delle Imprese di cui all art.2, non è necessario documentare la dotazione minima delle attrezzature e strumentazioni, tuttavia tale dotazione è necessaria per lo svolgimento dell attività. In particolare la L. n.507/96 stabilisce che tale dotazione minima sia stabilita dal Ministero dei Trasporti, questo è stato fatto con D.M n.406, poi abrogato nel 2011, ai fini di semplificare gli adempimenti delle imprese di autoriparazione. In particolare il Responsabile Tecnico dell Impresa deve possedere i seguenti requisiti: avere esercitato l attività come operaio qualificato per almeno tre anni nell arco degli ultimi cinque, alle dipendenze di imprese operanti nel settore; avere conseguito un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o un diploma di laurea in una materia tecnica attinente all attività; un titolo di studio diverso dai precedenti, o il superamento di un corso regionale di qualificazione, comporta comunque la riduzione ad un anno dell esercizio dell attività richiesta.

8 C.d.S. Art.80 Revisione C.d.S. Art.80 comma 1 : Revisione = operazione tecnica costituita da una serie di controlli volti ad accertare che il veicolo abbia mantenuto nel tempo certe caratteristiche tali da garantire le condizioni di sicurezza per la circolazione e di silenziosità, e che non produca emanazioni inquinanti superiori ai limiti prescritti. Anche se non esplicitamente dichiarato nel precedente comma, un altro aspetto fondamentale del controllo tecnico è la verifica della regolarità documentale, riguardante l aspetto dell attinenza del veicolo a quanto riportato sul documento di circolazione. Lo svolgimento dell attività di Revisione dei Veicoli è stato regolamentato per la prima volta dall art.80 c.8 del Dlg n.285 (nuovo CdS), con il quale si demandava al Ministero dei Trasporti la facoltà di affidare in concessione quinquennale le revisioni dei veicoli a motore aventi massa complessiva fino a 3,5 t e fino a 16 posti compreso il conducente, ad imprese di autoriparazione e consorzi o società consortili.

9 C.d.S. Art.80 Soggetti Abilitati Soggetti abilitati ad effettuare le revisioni: Motorizzazione Civile (ora UMC) Imprese di Autoriparazione (L.122/1992 e s.m.i.), anche in forma di consorzio, che abbiano ottenuto la concessione dalla Motorizzazione (Art. 80 C.d.S.) Revisioni effettuate con l impiego di funzionari tecnici UMC (Legge 870/1986) in sedi opportunamente predisposte da: comuni a favore dei cittadini residenti nei soli territori comunali (limitatamente ai veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 t); aziende di trasporto per i veicoli di cui siano intestatarie o usufruttuarie, compresi i consorzi e le cooperative; imprese che possiedono veicoli eccezionali; concessionari o commercianti, limitatamente ai veicoli in deposito da rivendere ad essi intestati; possessori di veicoli adibiti a spettacoli viaggianti; studi di consulenza automobilistica.

10 Concessione - Autorizzazione - 1 Gli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile (attuali UMC), a partire dal 1997, hanno rilasciato le concessioni quinquennali e ciò ha riguardato in pratica tutte le province italiane; questo quadro normativo è rimasto in vigore fino ai primi mesi del 2002, quando è diventato più o meno operativo quanto previsto dall art.105 del D.lgs. n.112/98, (trasferimento delle funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed Enti Locali): si rilascia un autorizzazione alle imprese senza limiti temporali (anziché concessione quinquennale), le concessioni quinquennali già rilasciate sono trasformate (ope legis) in autorizzazioni, le amministrazioni provinciali hanno compiti in materia di rilascio delle autorizzazioni e di controllo amministrativo delle imprese che risultano autorizzate allo svolgimento dell attività di revisione, gli UMC hanno compiti di controllo tecnico preventivo al rilascio dell autorizzazione e di controllo tecnico periodico nei riguardi dei centri autorizzati.

11 Concessione Autorizzazione - 2 La richiesta di autorizzazione deve essere presentata all Amministrazione Provinciale, tramite domanda in bollo conforme all allegato n.2 al D.M Per la richiesta dell autorizzazione da parte delle imprese di autoriparazione, consorzi o società consortili (anche in forma di cooperativa) deve essere presentata documentazione attestante i seguenti requisiti: Requisiti tecnico-professionali Idonei locali Requisiti personali per il Responsabile Tecnico Idonee attrezzature Collegamento al CED del D.T.T. (successivo però al rilascio)

12 Requisiti Tecnico Professionali - 1 Requisiti tecnico professionali tali requisiti, previsti dall art.239, del regolamento C.d.S., sono così riassumibili: Iscrizione nel Registro delle imprese o nell Albo delle imprese artigiane Effettivo svolgimento delle attività ai sensi della L.122/92 Dimostrazione di adeguata capacità finanziaria Regolarità in materia di norme antimafia Tali requisiti devono persistere per tutto il tempo in cui viene svolta l attività di revisione, il relativo controllo amministrativo spetta alle Amministrazioni Provinciali.

13 Requisiti Tecnico Professionali - 2 Il possesso dei requisiti è accertato attraverso la presentazione di apposita certificazione all Amministrazione Provinciale competente per territorio da parte dell Impresa o Consorzio richiedente il rilascio dell autorizzazione: documentazioni per la dimostrazione dei primi due requisiti sono: dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesti l iscrizione alle 3 sezioni (1 requisito) dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà per l effettivo svolgimento delle attività (2 requisito), entrambe rese ai sensi del DPR n.445/2000; documentazioni per la dimostrazione del terzo requisito sono: attestazione di affidamento, o in alternativa dichiarazione sostitutiva, sotto varie forme tecniche, rilasciata da aziende, istituti di credito o società finanziarie con capitale sociale non inferiore a ,00, atta a dimostrare che l impresa possiede adeguata capacità finanziaria non inferiore ad ,07; documentazioni per la dimostrazione del quarto requisito sono: dichiarazione sostitutiva di certificazione, oppure certificazione della Camera di Commercio rilasciata in data non anteriore ai 6 mesi con apposita dicitura in calce.

14 Requisiti Tecnico Professionali - 3 L art. 239 aggiornato del regolamento di esecuzione C.d.S., fornisce ulteriori indicazioni relativamente ai Consorzi : le imprese che partecipano al consorzio devono avere sede nello stesso Comune, oppure in un comune diverso, anche di provincia diversa, purché limitrofo ed in questo caso almeno un impresa (in particolare quella deputata anche allo svolgimento delle revisioni), deve aver sede nella Provincia competente per territorio ed in cui il consorzio ha ottenuto l autorizzazione; se il consorzio si avvale di un unico centro revisioni, questo deve essere dislocato in uno dei comuni sopra indicati; un impresa può far parte di un solo consorzio, può partecipare ad altri consorzi solo se titolare di più officine; le imprese autorizzate singolarmente all attività di revisione non possono neanche in parte partecipare a consorzi.

15 Requisiti dei Locali 1: Dimensioni Requisiti dei locali - sempre all art. 239 del regolamento di esecuzione C.d.S. si richiede alle Imprese o ai Consorzi una disponibilità, continua e senza condizioni, dei locali che devono avere specifiche dimensioni: Imprese autorizzate per le revisioni di autoveicoli e motoveicoli e ciclomotori superficie officina non inferiore a 120 mq larghezza del lato ingresso non inferiore a 6 m ingresso di larghezza non inferiore a 2,50 m e altezza non inferiore a 3,50 m Imprese autorizzate per le revisioni di motoveicoli e ciclomotori superficie officina non inferiore a 80 mq larghezza del lato ingresso non inferiore a 4 m ingresso di larghezza non inferiore a 2,00 m e altezza non inferiore a 2,50 m

16 Requisiti dei Locali 2: Autorizzazioni I locali devono avere le autorizzazioni amministrative sotto elencate: destinazione d uso e agibilità dal certificato di agibilità si può ricavare la destinazione d uso, che può essere anche quella di idoneità allo svolgimento dell attività di autoriparazione; prevenzione incendi certificato di prevenzione incendi dei VV.FF. o in alternativa dichiarazione sostitutiva temporanea che attesti, da parte del titolare dell Impresa, il rispetto della normativa sulla sicurezza antincendio, in attesa del documento originale rilasciato dai VV.FF. nel caso in cui i locali dell impresa siano tali da ricevere non più di 9 veicoli (art.4 L. n.966/65), oltre alla condizione che la superficie coperta non sia maggiore a 300 mq,i locali dell impresa non sono soggetti alla normativa di prevenzione incendi; idoneità ambientale certificato di idoneità ambientale USL o in alternativa dichiarazione sostitutiva che attesti, da parte del titolare dell Impresa, la redazione di un documento di valutazione dei rischi ai sensi dell art.4 del Dlg. n.626/94 e che è garantita la tutela della salute dei lavoratori ai sensi dell art.3 del Dlg. n.626/94 (ora Dlg. 81/08 Testo Unico sulla Sicurezza).

17 Requisiti dei Locali 3: Controlli Il controllo sui locali risulta quindi di due tipi: controllo tecnico eseguito preventivamente in fase di richiesta di rilascio dell autorizzazione sulla scorta del controllo documentale (planimetria) e sul controllo diretto dei locali mediante sopralluogo effettuato dai funzionari del competente UMC; la valutazione tecnica sui locali da utilizzare per l attività di revisione è rimasta di esclusiva competenza degli UMC, come del resto il controllo della permanenza dei requisiti di idoneità dei locali, durante tutto il periodo di svolgimento dell attività di revisione da parte dell Impresa autorizzata. controllo documentazione amministrativa eseguito in fase di istanza per il rilascio dell autorizzazione ad esercitare l attività di revisione dei veicoli, è svolto dai funzionari responsabili di settore dell Amministrazione Provinciale competente per territorio; i requisiti attestati con la documentazione amministrativa devono permanere per tutto il periodo di svolgimento dell attività di revisione da parte dell Impresa autorizzata, il controllo di tali condizioni è di esclusiva competenza dell Amministrazione Provinciale.

18 Requisiti dei Locali 4: Note Aggiuntive Relativamente alle dimensioni dei locali, la certificazione è rappresentata dalla planimetria in scala degli stessi, in modo da identificare l area adibita allo svolgimento delle revisioni. Per l esterno dei locali, si dispone l installazione di un insegna ben visibile e conforme all allegato n.2 del Decreto Dir , con dimensioni minime: (h = 200 mm e l = 300 mm). Per un impresa già autorizzata allo svolgimento delle revisioni, che volesse attivare le revisioni dei motoveicoli e dei ciclomotori, è sufficiente presentare una autocertificazione con dichiarazione sostitutiva resa ai sensi dell art.47 del DPR 445/2000, e attestante il permanere dei requisiti di idoneità dei locali, già utilizzati per le revisioni degli autoveicoli.

19 Attrezzature 1: Elenco Le attrezzature che devono possedere le imprese o i consorzi per avanzare la richiesta di rilascio dell autorizzazione ad esercitare l attività di revisione sono: quelle previste all Appendice X, titolo III dell art. 241 del Regolamento di Esecuzione del C.d.S. : Analizzatore Gas di scarico Opacimetro Fonometro Banco Prova freni Contagiri - Pesa Banco Prova Giochi Ponte sollevatore (o Fossa) Provafari attrezzature supplementari richieste con successive circolari del DTT e riguardanti la stazione meteorologica (peraltro obbligatoria), il decelerografo, il calibratore del fonometro, il pedale pressometrico, il misuratore dinamometrico attrezzature specifiche per l effettuazione delle revisioni di motoveicoli e ciclomotori, con le dovute integrazioni per i suddetti veicoli a 3 e 4 ruote compresi i software di gestione delle stesse attivazione di una rete informatica che sia dotata del protocollo di comunicazione MCTC-Net tra le apparecchiature utilizzate per l effettuazione delle operazioni di revisione attualmente il livello di implementazione è MCTC-Net 2

20 Attrezzature 2: Requisiti Le attrezzature devono essere approvate, omologate, sottoposte a visita iniziale, periodica ed occasionale secondo le modalità previste ai capi I e II delle circolari del DTT, n. 88/95 (aggiornata/99) e del , quest ultima relativa ad alcune delle attrezzature necessarie per l esecuzione delle revisioni dei ciclomotori e motocicli. Il controllo sul possesso e idoneità delle attrezzature richieste, avviene attraverso due passi distinti: controllo documentale dello schema di collegamento della rete MCTC-NET, dei libretti metrologici e della conformità e idoneità ISPESL per il ponte sollevatore; il nuovo sistema di riconoscimento targa (RT) dovrà essere in possesso di una scheda tecnica controllo, con visita da parte dei funzionari dell UMC provinciale, per verificare la presenza e la corrispondenza dello schema di collegamento con l effettivo posizionamento delle attrezzature nel centro revisioni. Tali requisiti devono permanere per tutto il periodo di attività da parte dell impresa e il controllo è di competenza degli uffici UMC.

21 Attrezzature 3: Libretto metrologico Il libretto metrologico è un documento obbligatorio per tutte le attrezzature previste dall art. 241 del regolamento, ad eccezione del ponte e della fossa di ispezione, che deve: contenere tutte le indicazioni tecniche, oltre alla dichiarazione di conformità del costruttore, contenere i risultati dei controlli effettuati, da parte del personale tecnico preposto, nelle visite iniziali, periodiche ed occasionali; essere stampato in doppia copia, entrambe firmate dai funzionari UMC: una di queste, al momento del rilascio dell autorizzazione, è depositata presso l UMC, l altra è da conservare invece negli uffici del centro revisioni; in fase di controllo periodico od occasionale i libretti depositati presso gli uffici UMC devono essere recuperati e fatti aggiornare dai tecnici preposti alle verifiche, dopodiché riconsegnati all ufficio UMC.

22 Attrezzature 4: MCTC-NET Il protocollo di rete informatica MCTC-NET è stato introdotto con la nuova circolare n.88/95 e successive modifiche ed integrazioni; riguarda il collegamento tra le attrezzature della linea revisione e consente: l interscambio di dati a livello nazionale o provinciale, elaborati dalle reti locali delle officine autorizzate; di rendere possibile l utilizzo di una qualsiasi attrezzatura sulla linea di revisione (tipo - marca); I componenti del protocollo MCTC-NET sono il: PC Prenotazione (inserimento dati, trasferimento alla linea revisione, gestione dell archiviazione, stampa dei referti e trasmissione dell esito al CED del DTT); PC Stazione (inizio e fine dell operazione di revisione, acquisizione dei dati di misura dalle apparecchiature, accesso agli esiti e intercambiabilità delle attrezzature); PC Apparecchiatura (misura dei dati e trasmissione in rete degli stessi secondo il protocollo MCTC-NET).

23 Attrezzature 5: MCTC-NET L adeguamento a tale protocollo ha visto varie fasi temporali: entro il obbligo di possedere attrezzature con caratteristiche conformi al protocollo MCTC-NET; entro il obbligo di messa a punto del collegamento tra le attrezzature e predisposizione di uno schema di collegamento (allegato circ. n.1139/404 del ) della linea revisione, che doveva essere consegnato, con i libretti metrologici delle attrezzature adeguate o già conformi al protocollo MCTC-NET all UMC questi dopo la firma, lo restituiva. Inoltre si doveva inoltrare, presso l UMC di competenza, una richiesta di sopralluogo per l ottenimento del relativo nulla osta; fu concessa per motivi legati all impossibilità di fornitura delle apparecchiature una proroga con scadenza definitiva il , a condizione però che le officine autorizzate avessero effettuato l ordine di quanto occorreva per rendere completo il loro adeguamento al protocollo MCTC-NET.

24 Attrezzature 6: MCTC-NET2 Il protocollo MCTC-Net2 introdotto con il D.D del e successive circolari è una rivisitazione del precedente protocollo MTCT-Net e si pone i seguenti obiettivi: Maggiori garanzie sulla veridicità della prova eseguita presenza del veicolo in officina; Maggiore sicurezza dei dati la procedura verifica che i files siano generati da attrezzature omologate; Automatizzazione e semplificazione di alcune procedure istituzione di un portale presso il CSRPAD per registrazione dei soggetti abilitati alle verifiche iniziali e periodiche; Vigilanza informatica sull attività dei centri revisione autorizzati. Il nuovo protocollo introduce: invio giornaliero di referti elettronici delle prove effettuate; codici antifalsificazione abbinati ai singoli files delle prove effettuate; acquisizione immagine veicolo sottoposto a revisione - (Sistema RT); blocco delle prove in presenza di attrezzature non in regola.

25 Attrezzature 7: MCTC-NET2 L adeguamento al protocollo MCTC-Net2 prevede: dal la conferma metrologica è ritenuta valida solamente se sul libretto metrologico viene riportato il numero di matricola personale identificativo del tecnico verificatore; la registrazione sul portale del CSRPAD dei dati identificativi delle attrezzature (n di serie, data di registrazione, n e data di dichiarazione di conformità) in uso presso i centri revisioni autorizzati è applicabile solo alle attrezzature che verranno adeguate al protocollo MCTCNet2 Dichiarazione di volontà di adeguare le attrezzature entro il (allegato alla circolare Prot. R.U. n del ); l adeguamento delle attrezzature richiede una nuova coppia di libretti metrologici con ivi indicato: omologazione originaria nuova omologazione per l adeguamento - la seguente dizione USATA PRIMA DEL RILASCIO DEL PRESENTE DOCUMENTO ; il portale del CSRPAD, all'atto della registrazione dei dati identificativi di un'attrezzatura da parte del costruttore, assegna un codice alfanumerico. l'installazione dei sistemi di Riconoscimento Targhe (RT) presso le officine, si conferma che deve avvenire prima dell'adeguamento del Banco Prova Freni ma non necessariamente entro il 31 marzo 2014.

26 Attrezzature 8: MCTC-NET Lo schema di collegamento prevede l indicazione dei seguenti dati: disposizione delle attrezzature e loro identificazione con la simbologia prevista nell allegato della circ. n.1139/404; tipo di collegamento tra le attrezzature e il PC Stazione (RS con o senza esito, DIR); elenco delle attrezzature, con l indicazione della marca, del tipo, del numero di matricola e dell approvazione; ogni volta che il centro autorizzato sostituisce definitivamente una apparecchiatura della linea revisione è tenuto a presentare all UMC un nuovo schema di collegamento in doppia copia e farselo vidimare. Il non rispetto delle disposizioni sopra elencate, porta alla sospensione dell attività del centro autorizzato.

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