LA SEZIONE CULTURA DEL PROGRAMMA EUROPA CREATIVA

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1 DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNE DIPARTIMENTO TEMATICO B: POLITICHE STRUTTURALI E DI COESIONE CULTURA E ISTRUZIONE LA SEZIONE CULTURA DEL PROGRAMMA EUROPA CREATIVA SINTESI E COMMENTO Sintesi La presente nota esprime osservazioni di carattere analitico, concettuale e politico in merito alla proposta concernente la sezione Cultura del programma Europa creativa, tenendo conto di tutti i commenti disponibili espressi in proposito dalle fonti ufficiali e da molteplici soggetti interessati, inclusi i risultati pubblicati delle consultazioni e delle discussioni di follow-up con gli attori principali del settore, condotte dal gruppo di ricerca dell'imo. Le osservazioni vertono sia sulla plausibilità e sulla validità dell'architettura politica generale del progetto sia sugli elementi che hanno destato maggiori perplessità. IP/B/CULT/FWC/ /LOT4/C1/SC2 Settembre 2012 PE IT

2 Il presente documento è stato richiesto dalla commissione per la cultura e l'istruzione del Parlamento europeo. AUTORI IMO Istituto per le relazioni internazionali Colin Mercer, Nina Obuljen, Jaka Primorac, Aleksandra Uzelac. AMMINISTRATORE RESPONSABILE Ana Maria Nogueira Dipartimento tematico B: Politiche strutturali e di coesione Parlamento europeo B-1047 Bruxelles Indirizzo poldep-cohesion@europarl.europa.eu ASSISTENZA REDAZIONALE Lyna Pärt VERSIONI LINGUISTICHE Originale: EN Traduzione: DE, FR INFORMAZIONI SULL'EDITORE Per contattare il Dipartimento tematico B o abbonarsi alla sua newsletter mensile, scrivere a: poldep-cohesion@europarl.europa.eu Manoscritto ultimato nel settembre Bruxelles, Unione europea, Il documento è disponibile su Internet al sito: LIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ Le opinioni espresse nel presente documento sono di responsabilità esclusiva dell'autore e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo. Riproduzione e traduzione autorizzate, salvo a fini commerciali, con menzione della fonte, previa informazione dell'editore e con invio di una copia a quest'ultimo.

3 La sezione Cultura del programma Europa creativa ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI PCC Punto di contatto Cultura SCC Settore culturale e creativo DG Direzione generale EACEA Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura UE Unione europea PIL Prodotto interno lordo IMO Istituto per le relazioni internazionali, Zagabria, Croazia QFP Quadro finanziario pluriennale SM Stato membro MCA Metodo di coordinamento aperto 3

4 Dipartimento tematico B: Politiche strutturali e di coesione SINTESI E COMMENTO Contesto La presente nota fa seguito a una richiesta della commissione per la cultura e l'istruzione (CULT) del Parlamento europeo di un parere esperto sulla natura della proposta del nuovo programma quadro Europa creativa, attualmente al vaglio del Consiglio e del Parlamento, e sulle relative implicazioni per la sezione Cultura del programma vigente e di quello proposto, nel contesto dei prossimi dibattiti sulla proposta della Commissione concernente il quadro finanziario pluriennale (QFP) e la strategia Europa Nel corso delle discussioni, delle consultazioni e della ricerca il Parlamento ha riscontrato vari motivi di perplessità, prima fra tutte la proposta di unire le sezioni Cultura e Media, con le conseguenti problematiche in materia di politica e di equilibrio dei finanziamenti per gli operatori culturali a carattere commerciale e per quelli beneficiari delle sovvenzioni. Strettamente correlati sono i dubbi sulla natura dello strumento finanziario proposto, sul conseguente orientamento volto non più al sovvenzionamento bensì all'investimento, da cui deriva la mancanza o la perdita della parità di considerazione e di trattamento per gli operatori culturali di minori dimensioni, sulle conseguenze per i punti di contatto Cultura (PCC) e per i media desk dei nuovi desk Europa creativa proposti e, non ultimi, i dubbi circa le ripercussioni sulla cooperazione politica transnazionale nell'ambito del metodo di coordinamento aperto (MCA). In tale contesto, la commissione CULT del Parlamento ha incaricato l'istituto per le relazioni internazionali (IMO) di fornire un'analisi e di esprimere il proprio parere illustrando al Parlamento le implicazioni della proposta per la sezione Cultura (punti di forza e di debolezza, opportunità e rischi) e contribuendo alle discussioni parlamentari con commenti, analisi e raccomandazioni. Il presente documento è il risultato di tale richiesta e comprende una panoramica critica della proposta nella Sezione 1.0, un'analisi più approfondita delle implicazioni della proposta per vari soggetti interessati nella Sezione 2.0, alcune osservazioni sul programma nella Sezione 3.0, e una serie di raccomandazioni relative alla riflessione preliminare e alle misure d'azione nella Sezione 4.0. Nella presente sintesi le componenti generali, analitiche e relative alle raccomandazioni sono state schematizzate ed esposte in breve ai fini di una più agevole lettura. Panoramica della proposta del programma Europa creativa Europa creativa è una proposta concernente un programma quadro unico che riunisce in termini di politica e di risorse le sezioni finora distinte ma correlate della ''cultura'' e dei ''media'', settori predominanti per le attività della Commissione in ambito culturale, e crea un'architettura intersettoriale a livello politico e finanziario con l'introduzione di un nuovo strumento finanziario per l'intero settore culturale e creativo (SCC), come viene ora definito nella documentazione di base e di supporto e all'articolo 2 (Definizioni) della proposta di regolamento all'esame del Consiglio e del Parlamento. La proposta è stata accolta dai soggetti interessati come una gradita ottimizzazione degli interventi con l'offerta, secondo la definizione della Commissione, di una ''vetrina'' unica per tutte le attività culturali della Commissione ma, d'altra parte, anche come una fonte di confusione e una potenziale minaccia, in quanto mancano i dettagli circa l'applicazione, la gestione e il bilancio del programma. La proposta suscita pertanto apprensione e 4

5 La sezione Cultura del programma Europa creativa timori per le sue ripercussioni, soprattutto fra gli operatori del SCC di minori dimensioni. Fra i motivi di maggiore perplessità vi è lo strumento finanziario proposto, orientato a una strategia d'investimento e non di sovvenzionamento, che ha generato preoccupazione tra gli operatori in merito alla parità di attenzione, considerazione e trattamento nelle scelte politiche e nell'attribuzione delle risorse. Tali perplessità sono affrontate indicativamente nella prima sezione della Nota e sono riprese in maniera più approfondita nella Sezione 2.0. Con riferimento alla proposta di incrementare il bilancio del 37%, arrivando a 1,8 miliardi di euro per il periodo , che ha destato grande attenzione all'interno dell'unione e sul piano internazionale all'atto dell'annuncio iniziale, la presente Nota invita alla prudenza e alla moderazione e colloca tale aumento nel contesto del bilancio complessivo proposto per l'unione europea. In quest'ottica, alla proposta per il programma Europa creativa è destinato appena lo 0,002% del bilancio complessivo proposto. Il contributo del programma è stimato anche in relazione agli indicatori pubblicati circa la portata e la natura del SCC e il suo contributo all'occupazione e al PIL, ancor prima delle considerazioni sul contributo dell'iniziativa al conseguimento degli obiettivi di coesione, regionali e digitali, nonché dell'obiettivo generale della strategia Europa 2020 per una "crescita intelligente, sostenibile e inclusiva''. Nella presente analisi della proposta concernente il programma Europa creativa si pone l'accento sui seguenti fattori e temi fondamentali, che risultano determinanti ai fini di un'adeguata valutazione: Il contesto politico generale nel quale si colloca il programma. L'architettura politica e la fattibilità operativa generali della proposta. Le modalità della partecipazione dei soggetti interessati. Contesto politico generale Il contesto politico generale in cui si colloca la proposta del programma Europa creativa è caratterizzato da un nuovo posizionamento della cultura, più strategico e generalizzato, con l'utilizzo di espressioni e concetti quali "economia creativa", "ecosistema creativo" e simili, nel contesto di un'economia digitale e globale sempre più incentrata sulla conoscenza e sui contenuti. Pertanto nel contesto UE cultura e creatività si trovano molto più vicine, in termini politici e operativi, ad altre agende contigue e molto più ampie in ambiti quali la coesione e l'inclusione, l'innovazione, il digitale e i programmi regionali. Sulla base di tali premesse, le raccomandazioni principali per le misure d'azione con riferimento al contesto politico generale sono le seguenti: Accoglimento della proposta di unire i tre programmi esistenti, mantenendo però un attento monitoraggio. Garanzia di pari attenzione, considerazione e trattamento per gli operatori senza scopo di lucro e quelli commerciali nel SCC. Proseguimento della ricerca sulla natura, la portata e l'impatto del SCC nel contesto venutosi a creare a seguito della crisi finanziaria del 2007/08. 5

6 Dipartimento tematico B: Politiche strutturali e di coesione Sostegno alla proposta di incremento del bilancio, da esporsi in un adeguato contesto generale in termini economici e di bilancio, con le informazioni aggiuntive richieste alla Commissione sulla precisa ripartizione delle risorse fra le tre sezioni e le rispettive funzioni, in particolare per quanto riguarda le iniziative di cooperazione culturale transnazionale e i desk Europa creativa. Architettura politica e fattibilità della proposta Il Parlamento dovrebbe prendere atto dell'ampio sostegno manifestato da tutte le comunità dei soggetti interessati a favore della proposta di un programma quadro dedicato a un'area ad alto valore strategico e di profonda interconnessione quale il settore culturale, nell'ambito degli obiettivi e dei traguardi previsti dalla strategia Europa 2020, con particolare riferimento al tema di fondo di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In tale contesto, assecondando la citata finalità di creare nuovi obiettivi e priorità con un orientamento diverso, più consoni alla realtà del settore culturale e che semplifichino gli strumenti esistenti, e prendendo atto delle migliorie apportate alla proposta di regolamento nel corso della presidenza danese, le raccomandazioni principali per la riflessione preliminare e le misure d'azione sono le seguenti: Garanzia di un adeguato equilibrio tra i rispettivi ambiti di competenza, in considerazione dei valori intrinseci ed economici della cultura, e riconoscimento di nuovi possibili scenari politici, analitici e concettuali capaci di consentirlo. Garanzia di continuità e stabilità nei finanziamenti e nel sostegno ai richiedenti, anche mediante finanziamenti integrativi ("matched funding") e il ruolo degli Stati membri (SM) nel MCA. Immediato chiarimento delle perplessità suscitate dalla proposta di unire le sezioni della cultura e dei media, e i PCC con i media desk, mediante la diffusione di informazioni più dettagliate sui relativi progetti e sulla ripartizione delle risorse disponibili. Divulgazione di progetti e dettagli di carattere operativo e finanziario in merito allo strumento finanziario proposto, con particolare riferimento al rapporto con il Fondo europeo per gli investimenti e con le banche. Ulteriore e dettagliata elaborazione dei progetti per la componente transnazionale della sezione transettoriale, specificando gli obiettivi, la gestione del programma e il bilancio. Modalità della partecipazione dei soggetti interessati L'affermazione secondo cui "in ambito culturale siamo tutti soggetti interessati" si sente ripetere spesso e nell'attuale clima politico ed economico dell'ue risulta ancor più veritiera. In tale contesto la proposta di Europa creativa, attraverso la sua agenzia principale all'interno della Commissione, l'agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA), deve prestare particolare attenzione alle modalità della continua partecipazione dei soggetti interessati alla proposta e al programma adottando i seguenti accorgimenti: Fornire spiegazioni, definizioni e motivazioni più chiare relativamente agli elementi principali della proposta evidenziati nella presente Nota quale motivo d'immediata e pressante preoccupazione per i soggetti interessati. 6

7 La sezione Cultura del programma Europa creativa Istituire ampi processi di consultazione dei soggetti interessati (e non soltanto degli operatori culturali) ai fini di una valutazione e di un monitoraggio costanti, e concordare traguardi e indicatori di performance. Istituire o consolidare meccanismi e processi per le modalità di adesione e programmi correlati al SCC in tutta l'unione e nell'ambito del MCA. Dare inizio a una mappatura qualitativa e quantitativa costante del SCC con agenzie ed organismi esperti nella ricerca a livello dell'ue e dei singoli Stati membri. Proseguire nel perfezionamento degli indicatori qualitativi e quantitativi relativi a performance, contributo, impatto ecc. in collaborazione con agenzie di rilievo nazionali e internazionali, incluso il Consiglio d'europa. Conclusioni Le ambizioni e gli obiettivi generali della proposta Europa creativa sono conformi agli obiettivi e ai traguardi delineati nella strategia Europa 2020 e, a grandi linee, rispondono alla realtà di un'economia creativa globalizzata e sempre più digitalizzata. Tuttavia, si osserva che nella proposta Europa creativa la strategia Europa 2020 è citata soltanto una volta. Nella strategia Europa 2020 vi è un'unica occorrenza del termine ''culturale'', e il termine ''creativo" è del tutto assente. Non è questo il modo di creare sinergie intelligenti e sostenibili o di collegare e armonizzare le architetture politiche in documenti di così alto livello, e in tal senso c'è ancora molto da lavorare. Saranno necessarie maggiori informazioni e un'elaborazione più accurata, in particolare nei due ambiti chiave (1) della ''filosofia dell'approccio'' a tematiche cruciali quali la parità di attenzione, considerazione e trattamento per i diversi soggetti interessati e (2) delle motivazioni, dei dettagli operativi e della ripartizione delle risorse per le principali azioni proposte. Il Parlamento potrebbe decidere di servirsi delle raccomandazioni qui esposte per affrontare i punti deboli della proposta e indicare come porvi rimedio. Inoltre, potrebbe voler cogliere l'occasione per aprire un dibattito sulla questione di fondo della natura dell'economia creativa/dell'ecosistema creativo e sulle sue implicazioni per una futura crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell'unione e degli Stati membri, nonché per un posizionamento unico e competitivo dell'ue in un mondo globalizzato e digitalizzato che pone numerose minacce alle identità e ai mercati europei, offrendo tuttavia contemporaneamente nuove e molteplici opportunità. 7

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