Premessa R1 - RESTAURO. Oltre alle operazioni di manutenzione ordinaria sono possibili i seguenti interventi :
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- Umberto Morini
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1 Premessa Lo scopo di questo manuale è quello di fornire all'amministrazione Comunale un supporto di valutazione per la salvaguardia del proprio patrimonio edilizio e di limitazione nella realizzazione del nuovo. Lungi dal codificare con complicate norme il processo di rinnovamento edilizio le osservazioni ed i suggerimenti contenuti nel "manuale" dovrebbero servire ai progettisti ed alla Commissione Edilizia Comunale per iniziare un processo di autonomia critica in ordine alle possibilità di valutare il rinnovamento e la realizzazione del patrimonio edilizio inteso come espressione di una cultura profondamente consapevole e rispettosa della tradizione. L'attenzione e l'esperienza nell'uso di queste indicazioni consentiranno all'amministrazione Comunale di apportare modifiche ed ampliamenti ai concetti espressi in questa fase iniziale di autogestione degli insediamenti storici, con la speranza che quanto realizzato in modo corretto all'interno dei "perimetri" individuati si armonizzi con quanto edificato nel territorio Comunale, dove anche le nuove tipologie possono trovare ottimi spunti architettonici nell'analisi critica degli edifici tradizionali. Si ribadisce per chiarezza che l adozione dei suggerimenti riportati deve avvenire nel pieno rispetto da quanto previsto dalle Norme di Attuazione in vigore. R1 - RESTAURO Oltre alle operazioni di manutenzione ordinaria sono possibili i seguenti interventi : opere esterne sistemazione di corti, piazzali e degli spazi verdi; rifacimento della superficie di facciata degli edifici (tinteggiatura, pulitura, intonacatura, rivestimenti,...); consolidamento e restauro delle strutture portanti verticali consolidamento e restauro tamponamenti lignei consolidamento e restauro volte ed avvolti consolidamento e restauro collegamenti verticali esterni consolidamento e restauro collegamenti orizzontali esterni consolidamento e restauro sporti consolidamento e restauro portali e portoni riconduzione in pristino sulla base di documentazione attendibile rifacimento delle coperture con il mantenimento dei materiali e delle tecniche tradizionali; demolizione delle superfetazioni degradanti; eventuale completamento di opere incompiute e ricostruzione di parti crollate sulla base di documentazione storica e con rigore filologico;
2 opere interne consolidamento e restauro strutture portanti interne nuove tramezzature interne purché non alterino spazi unitari significativi e caratterizzati da elementi di pregio (stucchi, pavimentazioni, pitture, decorazioni,.); consolidamento e restauro solai consolidamento e restauro collegamenti verticali interni destinazione d'uso compatibile con i caratteri storici, tipologici, distributivi, architetto-nico e formali dell'edificio; destinazione dei singoli locali, compresi nell'edificio, a servizi igienici ed impianti tecnologici mancanti (centrale termica, ecc.); restauro di singoli elementi culturali, architettonici o decorativi esterni o interni (volte di particolare interesse, portali, pavimentazioni, rivestimenti, stufe, camini, forni, dipinti, presenze artistiche, stemmi, affreschi e decorazioni). R1 - RESTAURO PARTICOLARI COSTRUTTIVI Descrizione Abbaini Aree esterne Avvolti Ballatoi esterni e balconi Bancali e contorni fori Elementi in legno Modalità costruttive L'eventuale restauro o ripristino andrà effettuato nel rispetto di materiali e tipologia esistente Dovranno conservare le caratteristiche storico ambientali legate all'edificio di pertinenza rinnovandone l'eventuale piantumazione con essenze adatte. Eventuali pavimentazioni saranno realizzate impiegando materiali quali la pietra locale, il porfido a cubetti o piastre regolari, l'acciottolato, gli "smoleri", mentre il conglomerato bituminoso sarà utilizzato esclusivamente per i raccordi con la viabilità. materiali adeguati alle caratteristiche storiche esistenti. Saranno lasciate in evidenza le parti che hanno subito interventi mediante l'utilizzo di rifiniture differenti da quelle originali (grana dell'intonaco, tinteggiatura, ecc.) Gli elementi portanti in legno o pietra saranno restaurati e consolidati in modo da offrire nuova affidabilità statica ed adeguata dignità architettonica. materiali adeguati alle caratteristiche storiche esistenti. L'eventuale sostituzione di parti deteriorate sarà fatta utilizzando la stessa pietra oppure una del tutto simile, purché nel rispetto di forma e dimensione. Saranno restaurati (con eventuale ripristino delle parti degradate) utilizzando lo stesso tipo di legno e lo stesso tipo di tonalità per eventuali impregnanti protettivi. 2
3 Finestre Giardini e orti Oltre al restauro, per l'eventuale sostituzione di ante degradate si utilizzeranno gli stessi materiali, tinteggiatura e forma individuabili nelle ante esistenti che storicamente più si avvicinano all'epoca dell'edificio originario. Saranno comunque evitate finestre ad unico battente per luci di larghezza superiore a cm.50/60 La sistemazione di queste pertinenze dovrà avvenire avendo cura di utilizzare essenze locali che si inseriscano armoniosamente nel contesto urbano e nei confronti delle prospettive visuali dell'edificio. Saranno evitate essenze esotiche che male si adattano al nostro clima e cultura. Grondaie e pluviali Per questi elementi andranno rispettate forme e posizioni originali. Eventuali modifiche di posizione dei pluviali terranno conto della composizione formale delle varie facciate e si eviteranno sgradevoli raccordi e/o cambi di direzione. Inferriate Insegne Intonaci e finiture esterne Manti di copertura Murature esterne Parapetti/ringhiere Pavimentazioni esterne Saranno restaurate quelle esistenti e nell'eventualità di nuove motivate protezioni, saranno copiate forme e spessori di quelle esistenti nello stesso edificio o in edifici con pari importanza storico-architettonica. Forme, materiali e colori dovranno adattarsi alle caratteristiche dell'edificio. Impasto, grana, tonalità degli inerti e posa in opera dovranno adattarsi alle caratteristiche dell'edificio. L'andamento finale non dovrà essere rigido come negli edifici nuovi limitando al massimo l'uso di "staggie". L'isolamento termico a cappotto è vietato Dovranno essere ripristinati quelli esistenti migliorandone la tenuta mediante la posa di guaine o altri materiali adatti allo scopo. Gli elementi singoli come tegole o coppi ancora utilizzabili potranno eventualmente essere mescolati con una parte di elementi nuovi in modo da attenuare l'effetto finale. Saranno restaurate o consolidate avendo cura che le superfici a vista risultino eseguite con le stesse tecniche e materiali di quelle esistenti. Qualora tele procedimento producesse risultati differenti sarà preferibile evidenziare l'intervento usando rifiniture diverse (grana dell'intonaco. tinteggiatura, ecc.) comunque in armonia con le parti originali. Forma, materiali e colori dovranno rispettare quelli esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuovi parapetti/ringhiere verranno utilizzati modelli esistenti in edifici con pari importanza storicoarchitettonica. Saranno realizzate utilizzando materiali pregiati (acciottolato, cubetti in porfido, lastre in pietra locale, ecc.) evitando formelle in cemento e limitando le parti bitumate ai raccordi con la viabilità. 3
4 Pilastrature/arcate/a rchitravi Porte/portoni Recinzioni Scale Superfetazioni Tinteggiatura Vetrine materiali adeguati alle caratteristiche storiche esistenti. L'eventuale sostituzione di parti deteriorate sarà fatta utilizzando lo stesso materiale oppure uno del tutto simile, purché nel rispetto di forma e dimensione. Forma, materiali e colori dovranno rispettare quelli esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuove porte/portoni verranno utilizzati modelli esistenti in edifici con pari importanza storicoarchitettonica. Saranno restaurate o ripristinate quelle esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuove recinzioni verranno utilizzati modelli esistenti in edifici con pari importanza storico-architettonica. Saranno restaurate o ripristinate quelle esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuovi collegamenti verticali si avrà cura di inserirli senza sconvolgere la distribuzione interna dell'edificio ed utilizzando schemi e tipologie tradizionali nel contesto storico-architettonico dell'edificio. I volumi architettonici che, sulla base di un'attenta valutazione storica, costituiscono aggiunte degradanti all'edificio o ne alterano l'originale impianto volumetrico, saranno demolite, avendo cura di ripristinare tutto quello che la superfetazione può aver nascosto o alterato nel tempo (fori, decorazioni, ecc.). Saranno utilizzati materiali e tonalità simili a quelli esistenti prediligendo prodotti che vengano assorbiti dall'intonaco ed evitino la formazione di pellicole protettive per consentire agli intonaci di "respirare". Sarà evitato l'uso di profilati metallici o di plastica ma si userà il legno trattato, per evitare stridenti accostamenti di materiali che storicamente non venivano usati in edifici con marcate caratteristiche storico-ambientali R2 - RISANAMENTO CONSERVATIVO Oltre alle operazioni di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e restauro, sono possibili i seguenti interventi: opere esterne rifacimento dei manti di copertura anche con materiali diversi dall'originale ma riproponendone l'originaria pendenza, l'originario numero delle falde e la loro primitiva articolazione; inserimento di abbaini o di finestre in falda o terrazze in falda, a servizio degli spazi recuperabili nei sottotetti; realizzazione di sporti nelle coperture in quanto volumi tecnici e di opere di isolamento termico; lievi modifiche di balconi e ballatoi e purché compatibili con la tipologia edilizia; conservazione dei tamponamenti in legno pur inserendovi nuove aperture; 4
5 modifiche dei fori, solo se motivate da nuove esigenze abitative o distributive, purché i contorni originari non siano in pietra e sempre nel rispetto delle caratteristiche e della tipologia dell'edificio; rifacimento di collegamenti verticali (scale, rampe) preferibilmente nella stessa posizione, con materiali, tecniche e finiture tradizionali; opere interne demolizione limitata e riproposizione sostanziale delle murature portanti interne; lievi modifiche alla quota dei solai compatibilmente con il sostanziale mantenimento della posizione preesistente di fori o di altri elementi esterni (balconi, ballatoi,..); inserimento di nuovi collegamenti verticali interni, a servizio degli spazi recuperati, con materiale e tecniche tradizionali secondo le tipologie; inserimento di nuovi collegamenti verticali (ascensori); suddivisione verticale di singoli ambienti con soppalcature; recupero degli spazi inutilizzati dei sottotetti anche con soprelevazione da valutare anche in base alla forma dell'edificio, al contesto e da disciplinare con precise indicazioni architettoniche; R2 - RISANAMENTO CONSERVATIVO PARTICOLARI COSTRUTTIVI Descrizione Abbaini Aree esterne Modalità costruttive L'eventuale restauro o ripristino andrà effettuato nel rispetto di materiali e tipologia esistente. L'apertura di nuovi abbaini dovrà attenersi ai modelli esistenti in zona che hanno dimensioni e forme contenute tali da consentire unicamente l'accesso al tetto. E' inopportuna la realizzazione di più di un abbaino per salvo esigenze particolari debitamente documentate e giustificate, e valutate attentamente dalla Commissione Edilizia con specifico riferimento oltre che alle esigenze funzionali anche e soprattutto alle esigenze di tutela del patrimonio storico e delle caratteristiche generali dell edificio. Gli abbaini saranno preferibilmente a canile con larghezza esterna non superiore a 1.80m e di proporzioni tradizionali. Altri tipi di abbaino saranno ammessi solo se sarà dimostrata la loro preesistenza storica sull edificio o l esistenza storica di tali tipologie o dimensioni su edifici storici vicini. Dovranno conservare le caratteristiche storico ambientali legate all'edificio di pertinenza rinnovandone l'eventuale piantumazione con essenze adatte. Eventuali pavimentazioni saranno realizzate impiegando materiali quali la pietra locale, il porfido a cubetti o piastre regolari, l'acciottolato, gli "smoleri", mentre il conglomerato bituminoso sarà utilizzato esclusivamente per i raccordi con la viabilità. 5
6 Avvolti Ballatoi esterni e balconi Bancali e contorni fori Elementi in legno Finestre Giardini e orti materiali adeguati alle caratteristiche storiche esistenti. Saranno lasciate in evidenza le parti che hanno subito interventi mediante l'utilizzo di rifiniture differenti da quelle originali (grana dell'intonaco, tinteggiatura, ecc.). La realizzazione di nuovi avvolti in c.a. o pietra dovrà rispettare la curvatura e tipologia di quelli in adiacenza. Gli elementi portanti in legno o pietra saranno restaurati e consolidati dove possibile in modo da offrire nuova affidabilità statica ed adeguata dignità architettonica; dove non sia possibile il restauro o il risanamento, tali elementi dovranno comunque essere riproposti il più fedelmente possibile. Le parti completamente nuove dovranno avere riferimento con i modelli tradizionali della zona. Dove possibile Dovranno essere restaurati o consolidati utilizzando tecniche e materiali adeguati alle caratteristiche storiche esistenti. L'eventuale sostituzione di parti deteriorate sarà fatta utilizzando la stessa pietra oppure una del tutto simile, purché nel rispetto di forma e dimensione. Lo stesso criterio verrà adottato per le parti completamente nuove. Dove possibile Saranno restaurati (con eventuale ripristino delle parti degradate) utilizzando lo stesso tipo di legno e lo stesso tipo di tonalità per eventuali impregnanti protettivi. La parti nuove saranno realizzate ponendo particolare attenzione alla composizione delle campiture in facciata affinché il risultato finale offra un corretto equilibrio fra le parti in legno e quelle in murature. Oltre al restauro, per l'eventuale sostituzione di ante degradate si utilizzeranno gli stessi materiali, tinteggiatura e forma individuabili nelle ante esistenti che storicamente più si avvicinano all'epoca dell'edificio originario. Saranno comunque evitate finestre ad unico battente per luci di larghezza superiore a cm.50/60. La sistemazione di queste pertinenze dovrà avvenire avendo cura di utilizzare essenze (piante ad alto fusto, arbusti e fiori) locali che si inseriscano armoniosamente nel contesto urbano e nei confronti delle prospettive visuali dell'edificio. Saranno evitate essenze esotiche che male si adattano al nostro clima e cultura. Grondaie e pluviali Per questi elementi sarà utilizzato possibilmente il rame e comunque andranno rispettate forme e posizioni rispetto a quelle originali, Eventuali modifiche di posizione dei pluviali terranno conto della composizione formale delle varie facciate e si eviteranno sgradevoli raccordi e/o cambi di direzione. Inferriate Insegne Saranno restaurate quelle esistenti e nell'eventualità di nuove motivate protezioni, saranno copiate forme e spessori di quelle esistenti nello stesso edificio o in edifici con pari importanza storico - architettonica. Forme, materiali e colori dovranno adattarsi alle caratteristiche dell'edificio. 6
7 Intonaci esterni Manti di copertura Murature esterne Parapetti/ringhiere Pavimentazioni esterne Pilastrature - arcate - architravi Porte/portoni Recinzioni Scale Impasto, grana, tonalità degli inerti e posa in opera dovranno adattarsi alle caratteristiche dell'edificio. L'andamento finale non dovrà essere rigido come negli edifici nuovi limitando al massimo l'uso di "staggie". L'isolamento termico a cappotto è possibile, previo attento giudizio della C.E.C., unicamente su parti di edificio che non presentano particolare pregio, che abbiano un andamento rettilineo e regolare, e comunque nei soli casi in cui tale realizzazione non comprometta o pregiudichi l'aspetto complessivo della facciata. Dovranno essere ripristinati quelli esistenti migliorandone la tenuta mediante la posa di guaine o altri materiali adatti allo scopo. Gli elementi singoli come tegole o coppi ancora utilizzabili potranno eventualmente essere mescolati con una parte di elementi nuovi in modo da attenuare l'effetto finale. Saranno restaurate o consolidate avendo cura che le superfici a vista risultino eseguite con le stesse tecniche e materiali di quelle esistenti. Qualora tale procedimento producesse risultati differenti sarà preferibile evidenziare l'intervento usando rifiniture diverse (grana dell'intonaco, tinteggiatura, ecc.) comunque in armonia con le parti originali. Forma, materiali e colori dovranno rispettare quelli esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuovi parapetti/ringhiere verranno utilizzati modelli esistenti in edifici con pari importanza storicoarchitettonica. Saranno realizzate utilizzando materiali pregiati (acciottolato, cubetti in porfido, lastre in pietra locale, ecc.) evitando formelle in cemento e limitando le parti bitumate ai raccordi con la viabilità. materiali adeguati alle caratteristiche storiche esistenti. L'eventuale sostituzione di parti deteriorate sarà fatta utilizzando lo stesso materiale oppure uno del tutto simile, purché nel rispetto di forma e dimensione. Forma, materiali e colori dovranno rispettare quelli esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuove porte/portoni verranno utilizzati modelli esistenti in edifici con pari importanza storicoarchitettonica. Saranno restaurate o ripristinate quelle esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuove recinzioni verranno utilizzati modelli esistenti in edifici con pari importanza storico-architettonica. Saranno restaurate o ripristinate quelle esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuovi collegamenti verticali si avrà cura di inserirli senza sconvolgere la distribuzione interna dell'edificio ed utilizzando schemi e tipologie tradizionali nel contesto storico - architettonico dell'edificio. 7
8 Superfetazioni Tinteggiatura Vetrine I volumi architettonici che, sulla base di un'attenta valutazione storica, costituiscono aggiunte degradanti all'edificio o ne alterano l'originale impianto volumetrico, saranno demolite, avendo cura di ripristinare tutto quello che la superfetazione può aver nascosto o alterato nel tempo (fori, decorazioni, ecc.). Saranno utilizzati materiali e tonalità simili a quelli esistenti prediligendo prodotti che vengano assorbiti dall'intonaco ed evitino la formazione di pellicole protettive per consentire agli intonaci di "respirare". Sarà evitato l'uso di profilati metallici o di plastica ma si userà il legno trattato, per evitare stridenti accostamenti di materiali che storicamente non venivano usati in edifici con marcate caratteristiche storico-ambientali R3 - RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA Oltre alle operazioni di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro, e risanamento conservativo, sono possibili i seguenti interventi : opere esterne modifiche rilevanti nella forma, dimensione e posizione dei fori esistenti; modifiche formali e dimensionali a tamponamenti lignei; demolizione e nuova costruzione di collegamenti verticali in posizione anche diversa, purché realizzati con materiali e tecniche tradizionali, coerenti con la tipologia dell'edificio e dell'intorno; demolizione e nuova costruzione di sporti e di collegamenti orizzontali in posizione anche diversa, purché realizzati con materiali e tecniche tradizionali, coerenti con la tipologia dell'edificio e dell'intorno; realizzazione di isolamento a cappotto purché le facciate vengano trattate in modo unitario; rifacimento delle coperture anche con soprelevazione, con modifica di pendenze, di forma, numero delle falde se compatibili con la forma dell'edificio, con il contesto; eventuali soprelevazione vanno individuate puntualmente e disciplinate con precise indicazioni architettoniche; realizzazione di cappotto esterno opere interne demolizione completa e rifacimento di solai, anche a quote diverse; demolizione e nuova costruzione di collegamenti verticali in posizione anche diversa, purché realizzati con materiali e tecniche tradizionali, coerenti con la tipologia dell'edificio e dell'intorno; modifica della distribuzione dell'edificio; demolizione completa e rifacimento delle murature interne principali anche in posizione e con materiali diversi; realizzazione di isolamento interno; 8
9 R3 - RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA PARTICOLARI COSTRUTTIVI Descrizione Abbaini Aree esterne Avvolti Ballatoi esterni e balconi Bancali e contorni fori Modalità costruttive L'eventuale restauro o ripristino andrà effettuato nel rispetto di materiali e tipologia esistente. L'apertura di nuovi abbaini dovrà attenersi ai modelli esistenti in zona che hanno dimensioni e forme contenute tali da consentire unicamente l'accesso al tetto. E' inopportuna la realizzazione di più di un abbaino per falda salvo esigenze particolari debitamente documentate e giustificate, e valutate attentamente dalla Commissione Edilizia con specifico riferimento oltre che alle esigenze funzionali anche e soprattutto alle esigenze di tutela del patrimonio storico e delle caratteristiche generali dell edificio. Gli abbaini saranno preferibilmente a canile con larghezza esterna non superiore a 1.80 m e di proporzioni tradizionali. Altri tipi di abbaino saranno ammessi, a giudizio della Commissione Edilizia, che ne valuterà la coerenza con la tipologia edilizia, la forma e le dimensioni del tetto, le tipologie storiche. Dovranno conservare le caratteristiche storico ambientali legate all'edificio di pertinenza rinnovandone l'eventuale piantumazione con essenze adatte. Eventuali pavimentazioni saranno realizzate impiegando materiali quali la pietra locale, il porfido a cubetti o piastre regolari, l'acciottolato, gli "smoleri", mentre il conglomerato bituminoso sarà utilizzato esclusivamente per i raccordi con la viabilità. materiali adeguati alle caratteristiche storiche esistenti. Saranno lasciate in evidenza le parti che hanno subito interventi mediante l'utilizzo di rifiniture differenti da quelle originali (grana dell'intonaco, tinteggiatura, ecc.). La realizzazione di nuovi avvolti in c.a. o pietra dovrà rispettare la curvatura e tipologia di quelli in adiacenza. Gli elementi portanti in legno o pietra saranno restaurati e consolidati in modo da offrire nuova affidabilità statica ed adeguata dignità architettonica. Le parti completamente nuove dovranno avere riferimento con i modelli tradizionali della zona. materiali adeguati alle caratteristiche storiche esistenti. L'eventuale sostituzione di parti deteriorate sarà fatta utilizzando la stessa pietra oppure una del tutto simile, purché nel rispetto di forma e dimensione. Lo stesso criterio verrà adottato per le parti completamente nuove. 9
10 Elementi in legno Finestre Giardini e orti Saranno restaurati (con eventuale ripristino delle parti degradate) utilizzando lo stesso tipo di legno e lo stesso tipo di tonalità per eventuali impregnanti protettivi. La parti nuove saranno realizzate ponendo particolare attenzione alla composizione delle campiture in facciata affinché il risultato finale offra un corretto equilibrio fra le parti in legno e quelle in murature. Oltre al restauro, per l'eventuale sostituzione di ante degradate si utilizzeranno gli stessi materiali, tinteggiatura e forma individuabili nelle ante esistenti che storicamente più si avvicinano all'epoca dell'edificio originario. Saranno comunque evitate finestre ad unico battente per luci di larghezza superiore a cm.50/60 La sistemazione di queste pertinenze dovrà avvenire avendo cura di utilizzare essenze locali che si inseriscano armoniosamente nel contesto urbano e nei confronti delle prospettive visuali dell'edificio. Saranno evitate essenze esotiche che male si adattano al nostro clima e cultura. Grondaie e pluviali Per questi elementi andranno rispettate forme e posizioni rispetto a quelle originali, Eventuali modifiche di posizione dei pluviali terranno conto della composizione formale delle varie facciate e si eviteranno sgradevoli raccordi e/o cambi di direzione. Inferriate Insegne Intonaci esterni Manti di copertura Murature esterne Parapetti/ringhiere Saranno restaurate quelle esistenti e nell'eventualità di nuove motivate protezioni, saranno copiate forme e spessori di quelle esistenti nello stesso edificio o in edifici con pari importanza storico-architettonica. Forme, materiali e colori dovranno adattarsi alle caratteristiche dell'edificio. Impasto, grana, tonalità degli inerti e posa in opera dovranno adattarsi alle caratteristiche dell'edificio. L'andamento finale non dovrà essere rigido come negli edifici nuovi limitando al massimo l'uso di "staggie". Dovranno essere ripristinati quelli esistenti migliorandone la tenuta mediante la posa di guaine o altri materiali adatti allo scopo. Gli elementi singoli come tegole o coppi ancora utilizzabili potranno eventualmente essere mescolati con una parte di elementi nuovi in modo da attenuare l'effetto finale. Saranno restaurate o consolidate avendo cura che le superfici a vista risultino eseguite con le stesse tecniche e materiali di quelle esistenti. Qualora tele procedimento producesse risultati differenti sarà preferibile evidenziare l'intervento usando rifiniture diverse (grana dell'intonaco. Tinteggiatura, ecc.) comunque in armonia con le parti originali. Forma, materiali e colori dovranno rispettare quelli esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuovi parapetti/ringhiere verranno utilizzati modelli esistenti in edifici con pari importanza storicoarchitettonica. 10
11 Pavimentazioni esterne Pilastrature/arcate/a rchitravi Porte/portoni Recinzioni Scale Superfetazioni Tinteggiatura Vetrine Saranno realizzate utilizzando materiali pregiati (acciottolato, cubetti in porfido, lastre in pietra locale, ecc.) evitando formelle in cemento e limitando le parti bitumate ai raccordi con la viabilità. materiali adeguati alle caratteristiche storiche esistenti. L'eventuale sostituzione di parti deteriorate sarà fatta utilizzando lo stesso materiale oppure uno del tutto simile, purché nel rispetto di forma e dimensione. Forma, materiali e colori dovranno rispettare quelli esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuove porte/portoni verranno utilizzati modelli esistenti in edifici con pari importanza storicoarchitettonica. Saranno restaurate o ripristinate quelle esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuove recinzioni verranno utilizzati modelli esistenti in edifici con pari importanza storico-architettonica. Saranno restaurate o ripristinate quelle esistenti. Nel caso di utilizzo motivato di nuovi collegamenti verticali si avrà cura di inserirli senza sconvolgere la distribuzione interna dell'edificio ed utilizzando schemi e tipologie tradizionali nel contesto storico-architettonico dell'edificio. I volumi architettonici che, sulla base di un'attenta valutazione storica, costituiscono aggiunte degradanti all'edificio o ne alterano l'originale impianto volumetrico, saranno demolite, avendo cura di ripristinare tutto quello che la superfetazione può aver nascosto o alterato nel tempo (fori, decorazioni, ecc.). Saranno utilizzati materiali e tonalità simili a quelli esistenti prediligendo prodotti che vengano assorbiti dall'intonaco ed evitino la formazione di pellicole protettive per consentire agli intonaci di "respirare". Sarà evitato l'uso di profilati metallici o di plastica ma si userà il legno trattato, per evitare stridenti accostamenti di materiali che storicamente non venivano usati in edifici con marcate caratteristiche storico-ambientali R5 - DEMOLIZIONE CON RICOSTRUZIONE PARTICOLARI COSTRUTTIVI Descrizione Aree esterne Modalità costruttive Dovranno essere realizzate conservando le caratteristiche storico ambientali legate agli edifici circostanti rinnovandone l'eventuale piantumazione con essenze adatte. Eventuali pavimentazioni saranno realizzate impiegando materiali quali la pietra locale, il porfido a cubetti o piastre regolari, l'acciottolato, gli "smoleri", mentre il conglomerato bituminoso sarà utilizzato esclusivamente per i raccordi con la viabilità. 11
12 Abbaini Avvolti Ballatoi esterni e balconi Bancali e contorni fori Elementi in legno Finestre Giardini e orti L'apertura di nuovi abbaini dovrà attenersi ai modelli esistenti in zona che hanno dimensioni e forme contenute tali da consentire unicamente l'accesso al tetto. E' inopportuna la realizzazione di più di un abbaino per falda salvo esigenze particolari debitamente documentate e giustificate, e valutate attentamente dalla Commissione Edilizia con specifico riferimento oltre che alle esigenze funzionali anche e soprattutto alle esigenze di tutela del patrimonio storico e delle caratteristiche generali dell edificio. Gli abbaini saranno preferibilmente a canile con larghezza esterna non superiore a 1.80m e di proporzioni tradizionali. Altri tipi di abbaino saranno ammessi, a giudizio della Commissione Edilizia, che ne valuterà la coerenza con la tipologia edilizia, la forma e le dimensioni del tetto, le tipologie storiche. Dovranno essere realizzati in armonia (campate e curvature) con quelli non demoliti per evitare accostamenti stridenti. Sarà utilizzato preferibilmente il legno almeno per le parti della ringhiera nelle forme e dimensioni riscontrabili negli edifici circostanti. Qualora gli edifici circostanti propongano questi particolari costruttivi, saranno riproposti con caratteristiche e materiali simili. Saranno realizzati utilizzando lo stesso tipo di legno e lo stesso tipo di tonalità (per eventuali impregnanti protettivi) usati negli edifici circostanti. Si utilizzeranno materiali, colore e forma in armonia con quelli riscontrabili negli edifici circostanti. E' vietato l'uso di persiane avvolgibili, anche nel caso esse siano state presenti sull'edificio originario. Saranno comunque evitate finestre ad unico battente per luci di larghezza superiore a cm.50/60 La sistemazione di queste pertinenze dovrà avvenire avendo cura di utilizzare essenze locali che si inseriscano armoniosamente nel contesto urbano e nei confronti delle prospettive visuali dell'edificio. Saranno evitate essenze esotiche che male si adattano al nostro clima e cultura. Grondaie e pluviali Per questi elementi si utilizzeranno forme e dimensioni secondo la tradizione. Nella collocazione dei pluviali si terrà conto della composizione formale delle varie facciate e si eviteranno sgradevoli raccordi e/o cambi di direzione. Inferriate Insegne Intonaci esterni Nell'eventualità di nuove motivate protezioni, saranno copiate forme e spessori di quelle esistenti negli edifici circostanti. Forme, materiali e colori dovranno adattarsi alle caratteristiche dell'edificio. Impasto, grana, tonalità degli inerti e posa in opera dovranno adattarsi alle caratteristiche degli edifici circostanti. In funzione della tipologia utilizzata per la ricostruzione, ove possibile è consigliato il trattamento "morbido" delle superfici limitando al massimo l'uso di "staggie". 12
13 Manti di copertura Murature esterne Parapetti/ringhiere Pavimentazioni esterne Pilastrature/arcate/a rchitravi Porte/portoni Recinzioni Scale Superfetazioni Tinteggiatura Vetrine Il colore e le tegole utilizzate dovranno armonizzarsi con quelli degli edifici circostanti L'utilizzo di muratura a secco o "raso sasso" sarà limitato alle parti dell'edificio che trova riscontro di uguale tecnica costruttiva in edifici circostanti. Forma, materiali e colori dovranno rispettare quelli degli edifici circostanti. Saranno realizzate utilizzando materiali in armonia con quelli utilizzate negli edifici circostanti (acciottolato, cubetti in porfido, lastre in pietra locale, formelle in cemento) e limitando le parti bitumate ai raccordi con la viabilità. La realizzazione di questi elementi costruttivi prenderà spunto da analogo utilizzo negli edifici circostanti. Forma, materiali e colori dovranno armonizzarsi con quelli utilizzati negli edifici circostanti, privilegiando il legno come materiale da impiegare nella loro realizzazione. Verranno utilizzati modelli esistenti negli edifici circostanti evitando schemi e materiali non tradizionali. Per i collegamenti verticali esterni si utilizzeranno forme, materiali e colori riscontrabili in analoghe soluzione di edifici circostanti. Dovranno essere evitate forzature formali che non rispettino la tipologia adottata per il nuovo edificio I volumi architettonici che, sulla base di un'attenta valutazione storica, costituiscono aggiunte degradanti all'edificio o ne alterano l'originale impianto volumetrico, saranno demolite, avendo cura di ripristinare tutto quello che la superfetazione può aver nascosto o alterato nel tempo (fori, decorazioni, ecc.). Saranno utilizzati materiali e tonalità simili a quelli in edifici circostanti prediligendo prodotti che vengano assorbiti dall'intonaco ed evitino la formazione di pellicole protettive per consentire agli intonaci di "respirare". Sarà privilegiato l'uso del legno o comunque di materiali che non si discostino in modo stridente con analoghe realizzazioni in edifici circostanti. 13
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