LE LESIONI DA PRESSIONE
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- Elvira Fiori
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1 TITOLO: LE LESIONI DA PRESSIONE SOMMARIO: Lo scopo di questa dispensa è di fornire una visione semplificata sul fenomeno delle lesioni da pressione comunemente conosciute come piaghe da decubito. Speriamo di fornire un valido strumento per guidare il lettore in questo aspetto molto discusso da parte di medici e personale sanitario, le cui definizioni sono talvolta estremamente mutevoli. Invitiamo il lettore a contattarci al nostro indirizzo mail o al nostro numero di telefono per richiedere maggiori dettagli a riguardo. Pagina 1 di 10
2 LISTA DELLE REVISIONI ISSUE DESCRIZIONE DATA / Originale 19/04/10 Pagina 2 di 10
3 INDICE 1 LISTA DEGLI ACRONIMI SCOPO GLOSSARIO DOCUMENTI APPLICABILI E RIFERIMENTI LE LESIONI DA PRESSIONE IN COSA CONSISTONO? LE CAUSE SCATENANTI PRELIMINARE IDENTIFICAZIONE DELLE LESIONI PREVENZIONE UN CASO PARTICOLARE: IL PIEDE DEL DIABETICO TUTELA DEL PAZIENTE...10 Pagina 3 di 10
4 1 LISTA DEGLI ACRONIMI ASL SSN Azienda Sanitaria Locale Servizio Sanitario Nazionale Pagina 4 di 10
5 2 SCOPO Lo scopo di questa dispensa è di fornire una visione semplificata sul mondo delle lesioni da pressione. 3 GLOSSARIO In questo capitolo si riportano le definizioni principali necessarie per una corretta comprensione del documento Abrasione : trauma superficiale della cute a spessore parziale, spesso causato da frizione. Allergica, reazione : risposta esagerata del corpo ad uno stimolo normalmente non nocivo, che viene definito allergene. Antisettici : agenti utilizzati per detergere una ferita. Gran parte del personale sanitario ritiene che l'uso di antisettici come la clorexidina sia di scarsa importanza e raccomanda in alternativa l'uso della soluzione salina. Vengono denominati antibatterici quando inibiscono la proliferazione di patogeni Contusione : un trauma superficiale causato da un urto, con assenza di soluzione di continuo cutanea. Infezione : presenza e replicazione di germi all'interno di un tessuto con evocazione di una risposta specifica da parte dell'ospite. Lesione : termine specifico per descrivere un danno tessutale. Macerazione: alterazione del tessuto perilesionale per eccessiva essudazione di una lesione ulcerativa. Pagina 5 di 10
6 Necrosi : morte cellulare all'interno di un tessuto. Si manifesta con aree di colore nero / marrone in base al livello di disidratazione. Soluzione salina : soluzione fisiologica composta da 0.9 % di cloruro di sodio. Rappresenta il migliore detergente per le ulcere croniche. 4 DOCUMENTI APPLICABILI E RIFERIMENTI Sito internet dedicato alle piaghe da decubito Sito internet dell associazione CODICI: Pagina 6 di 10
7 5 LE LESIONI DA PRESSIONE Le lesioni da pressione sono uno dei principali problemi che incontrano le persone malate quando si trovano ad affrontare lunghi periodi di degenza e quindi stare in una posizione costante (come può essere, ad esempio, ritrovarsi sdraiati nel letto o seduti su una sedia a rotelle) per svariati motivi come una malattia cronica o la mancanza dei movimenti fondamentali. Questa tipologia di patologia rappresenta, purtroppo, il perfetto fallimento dell'assistenza in ambiente ospedaliero e domiciliare. Il vero problema non risiede nel numero di lesioni da decubito registrato in un reparto, ma nell'esiguità del tempo di assistenza infermieristica spesso dedicato a tale patologia. Questa dispensa nasce come supporto base per identificarle e prevenirle prima dell intervento sanitario riuscendo così a rendere più dignitosa la vita della persona. 5.1 In cosa consistono? Le lesioni da pressione sono delle erosioni del tessuto corporeo. Questa tipologia di lesione, tende ad assumere una connotazione degenerativa, ovvero inizia a distruggere la pelle per poi estendersi ai tessuti sottostanti. Queste lesioni se non prevenute portano alla corrosione della pelle fino alle ossa. L infezione di tali ferite comporta conseguenze molto dannose per l organismo. Pagina 7 di 10
8 5.2 Le cause scatenanti La pelle è un organo che necessita di molte sostante per poter svolgere appieno tutti i suoi compiti. La mancanza di circolazione sanguigna e la disidratazione sono le principali cause di morte cellulare. Quando questa situazione si prolunga nel tempo il tessuto va in necrosi cambiando di colore e diventando insostituibile. Con l instaurarsi della necrosi la pelle inizia a sfogliarsi e ad erodersi, principio che se non curato porta a grandissime sofferenze nella persona. Gli individui più a rischio sono gli anziani. Un anziano costretto al letto in una casa di riposo sempre in posizione supina avrà una zona sacrale con scarsa circolazione e se si aggiunge che nelle persone di avanzata età un principio di disidratazione è pressoché certo, il quadro clinico è completo. Tuttavia c è da dire che anche in una persona giovane posti su una sedia a rotelle, magari dopo una prolungata convalescenza ed in uno stato emotivo pessimo, il rischio di necrosi della pelle è molto elevato. 5.3 Preliminare identificazione delle lesioni Identificare una lesione da pressione è alla portata di tutti poichè le dimensioni che questa assume supera spesso i 5 cm di diametro. E fondamentale, invece, identificare il fattore che precede la necrosi. Bisogna attentamente controllare le parti della persona che sono soggette ad essere in contatto con del materiale duro come per esempio il materasso. Principalmente sono la nuca, la zona dell osso sacro, i gomiti e le caviglie. Se in queste zone compare improvvisamente una chiazza rossastra che al passaggio della mano non scompare e non diminuisce di colore si è in presenza di un problema di disidratazione o di mancanza di circolazione. Bisogna intervenire subito avvertendo il personalmente competente. In strutture ospedaliere e sanitarie dove i ritmi di lavoro sono ben gestiti, il personale competente si occupa giornalmente del controllo di questa insorgenze ma in situazioni domestiche o di scarsa efficacia del personale l intervento del famigliare o anche la stessa autovalutazione è essenziale. Pagina 8 di 10
9 5.4 Prevenzione Con questo problema il motto prevenire è meglio che curare diventa essenziale. Ci sono due o tre procedure da seguire quotidianamente. La prima è cambiare ogni 4-5 ore la posizione dell individuo. Questa procedura basilare è anche la più complicata. Spostare una persona che ha perso la propria autonomia richiede una certa capacità fisica ed emotiva per via della situazione di disagio che essa vive. Oltre alla posizione assunta è fondamentale come già detto idratare il corpo. Per farlo bisogna assumere molti liquidi. Se si beve poco si può implementare una dieta che prevede molta verdura di stagione. In caso di paziente non collaborativi che presenta, ad esempio, una scarsa assunzione di cibo e verdure è consigliato applicare quotidianamente nelle zone elencate sopra una crema base che oltre ad idratare la pelle favorisce grazie al metodo di applicazione una regolare circolazione. È importantissimo verificare che i prodotti base utilizzati presentino un PH che vada dai 4.5 ai 5.5 onde evitare l insorgere di ulteriori problemi o aggravamenti. Si consiglia la scielta di un prodotto base semplice ed efficace (e dal prezzo più contenuto) rispetto a creme e schiume spacciate come miracolose e vendute a prezzi elevatissimi dalle case farmaceutiche multinazionali. 5.5 Un caso particolare: il piede del diabetico. Riteniamo importante segnalare un caso molto particolare di necrosi che viene comunemente chiamato il piede del diabetico. In molti diabetici la sensibilità del piede viene a meno. Questo comporta l utilizzo di scarpe molto strette che nel miglior dei casi portano a problemi di postura ma nelle situazioni peggiori ad una necrosi irreversibile delle dita dei piedi. E importante quindi controllare le scarpe di chi è affetto da diabete e procedere all acquisto di scarpe più larghe del dovuto così da prevenire il problema. Pagina 9 di 10
10 6 TUTELA DEL PAZIENTE Come affermato in precedenza, la formazione delle piaghe da decubito è indice di cattiva assistenza e può quindi essere sanzionata. Essendo l'insorgenza del disturbo dovuta all'omissione di un piano di prevenzione o alla sua mancata esecuzione, si possono chiamare in causa sia la ASL sia il primario del reparto che a diverso titolo risponderanno dei danni causati. Il risarcimento non copre solamente il danno fisico riportato ma anche tutte le conseguenti spese dovute alle conseguenti attività di assistenza e riabilitazione. Il 6 Marzo 2004, per la prima volta in Italia, il Tribunale di Roma ha riconosciuto la responsabilità diretta dei sanitari e dell'ospedale per l'insorgenza delle piaghe da decubito nei malati ospedalizzati, condannando l'ospedale in questione ed il primario del reparto al risarcimento dei danni.. Le piaghe da decubito sono un problema ad alto impatto sociale.meno autosufficiente è la persona malata, più elevato è il rischio di lesioni da decubito. Inoltre, più gravi sono le ulcere che si determinano e più difficile è la guarigione. Il CODICI ha avviato da tempo una campagna di informazione, assistenza e tutela dei cittadino contro la cattiva assistenza e numerose persone si sono rivolte ad essa per vedersi tutelare il loro diritto alla salute. Riteniamo quindi utile fornire il nostro contributo ed informare il lettore non solo circa questa problematica ma soprattutto su come tutelarsi nel caso in cui incomba in essa. Pagina 10 di 10
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