LO SCHELETRO DELLA CISTERNA 121 DEL FONDO S. ANTONIO - VASTE (LE)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LO SCHELETRO DELLA CISTERNA 121 DEL FONDO S. ANTONIO - VASTE (LE)"

Transcript

1 I StAnt pp Carlotta Nonnis Marzano-Sandro Sublimi Saponetti LO SCHELETRO DELLA CISTERNA 121 DEL FONDO S. ANTONIO - VASTE (LE) INTRODUZIONE TI presente studio fa riferimento all'analisi antropologica di uno scheletro rinvenuto in una cisterna di età ellenistica durante una campagna di scavo archeologico condotta dal Dipartimento di Scienze dell'antichità dell'università di Lecce a Vaste (LE) in località.fondo S. Antonio. I resti ossei risultavano associati a frammenti ceramici di età repubblicana a circa 60 cm di profondità dalla quota base. La notevole incompletezza dei reperti ossei (assenza della colonna vertebrale in toto delle scapole e delle clavicole di ambo i lati dello sterno e degli elementi ossei dell'arto superiore sinistro) e la situazione di parziale sconvolgimento degli stessi (cranio ruotato di 180' verso ovest) farebbero inizialmente ritenere che il soggetto in esame sia stato gettato nella cisterna già scheletrizzato e quindi si tratterebbe di una sepoltura secondaria. Tuttavia la presenza di almeno una situazione di connessione anatomica seppure non accertata direttamente tra l'omero ed il radio. destri ma che si evincerebbe dalla documentazione grafica e fotografica a disposizione e il rinvenimento di elementi ossei facilmente dispersibili quali le falangi e le falangine della mano ds e del piede sn farebbero supporre trattarsi di una sepoltura primaria: questo anche considerando che l'articolazione del gomito è considerata tra quelle.. labili~ poiché i suoi legamenti per decomporsi impiegano solo 2-3 settimane e che quindi la persistenza in connessione dei due segmenti ossei deporrebbe a favore di questa ipotesi. Anche la rotazione del cranio potrebbe essere spiegata ipotizzando la presenza di un elemento di corredo funebre deteriorabile (quale ad esempio un cuscino) mentre l'assenza di una cospicua parte del corpo potrebbe essere imputata ad una fase di disturbo secondaria alla sepoltura. MATERIALE E METODOLOGIE DI RILIEVO I resti scheletrici in esame si riferiscono ad un soggetto in età adulta e di sesso femminile (FEREMBACH et AL ). L'applicazione del.metodo combinato. di Nemeskeri (1960) come ampliato da Ferembach et AI. ( ) fornisce una diagnosi di età di anni con una fiducialità dell'80-85%. Il rilevamento dei caratteri metrici e morfometrici segue le metodologie indicate nel trattato di Martin et AI. ( ); per i valori cranici assoluti sono state seguite le stime di Hug (1940). La scelta dei caratteri morfologici per il calvario si basa sull'utilizzazione di procedure descritte da Martin et Al. ( ) da Olivieri (1963). La valutazione delle morfometrie dello scheletro post-craniale si basa sui lavori di Antropologia Classica di diversi autori raccolti dallo scrivente. Il materiale osseo è caratterizzato da un colore giallo-bruno e si presenta piuttosto incompleto per quanto globalmente in buone condizioni di conservazione. È stato visualizzato nella figura 1 mediante una silhouette in cui le parti mancanti sono contrassegnate in nero. RILIEVI ANTROPOMETRICI In norma superiore il cranio ha contorno pentagonoide è criptozigo e con una leggera plagiocefalia destra; il foro parietale è presente solo a sn. ed è doppio. In termini assoluti il cranio neurale è lungo di media larghezza e altezza (HuG 1940). In norma laterale: la glabella è del tipo Il del Broca i processi mastoidei sono piccoli le creste sopramastoidee sono marcate l'occipitale è tondeggiante con inion del tipo 2 del Broca. In norma posteriore: il contorno cranico è del tipo a tenda con occipitale non sporgente in basso tra le mastoidi e volta appiattita; si evidenzia una lieve linea nucale suprema. Si riscontra un osso wormiano lungo la sutura lamboidea sn. quasi in corrispondenza dell'asterion. Gli indici cranici evidenziano mesocrania (i. =

2 306 C. Nonnis Marzano-S. Sublimi Saponetti.. ii!i ~ IO'. I ~! I/ (2'')! i\ I ~' - y; I \ "?- \\ / I. I ' I \ \ -.li _. i ' '..:.il I ~. ' "- d i :Ir AY Fig. 1. Individuo femminile ed in età adulta della ci sterna: stato di conservazione dello scheletro (parti mancanti contrassegnate in nero) ) ortocrania (i. = 7167) e metriocrania (i. = 9556) dall'altezza basilio-bregmatica. Il frontale è armonico rispetto al cranio (i. = 6889) e largo rispetto alla faccia (i. = 7949). La capacità cerebrale è nei limiti inferiori dell'aristencefalia (= 1301 cc). La faccia è in termini assoluti stretta e bassa il naso basso e stretto (HuG 1940); l'indice facciale superiore mostra mesenia (i. = 5444) quello totale mesoprosopia (i. = 8632); le orbite sono ipsiconche in virtù della larghezza orbitaria molto stretta (i. ds = 9096 i. sn = 9350) ed il naso è mesorrino (i. = 5033). Il margine inferiore dell'apertura piriforme è di tipo antropino le fosse canine sono profonde. La mandibola è robusta (i. = 4247) con marcate inserzioni degli pterigoidei interni e apprezzabili rugosità dei masseteri con leggera eversione dei gonion. Il foro mentoniero si apre sotto il P2 la spina dello Spix è rudimentale. Lo scheletro post-craniale è nel suo complesso discretamente robusto e con inserzioni muscolari evidenti soprattutto a carico dell'arto supenore. L'omero (destro) è platibrachico (i. = 6887) e di robustezza media (i. = 18 07); la testa omerale è rotonda si nota una notevole convessità laterale nel terzo superiore della diafisi ed una concavità anteriore nel suo terzo inferiore. L'inserzione muscolare per il grande pettorale appare molto rilevata: pure evidente!'impronta dell'estensore radiale lungo del carpo. A carico del radio (destro) si rileva una robustezza media (i. = 175) ed un discreto sviluppo della cresta interossea. L'ulna (destra) è eurolenica (i. = 854) con rilevate impressioni di supinatore e brachiale. l femori mostrano un pilastro debole (i. ds = 10597; i. sn = 10331) ed un valore di piena piatimeria (i. dx = 77 92; i. sn = 75 41); la robustezza rientra nei valori medi (i. sn = 19 07) ed è presente la doccia ipotrocanterica bilateralmente. L'indice cnemico tibiale evidenzia euricnemia a ds e mesocnemia a sn (i. ds = 7310; i. sn = 68 96). Il soggetto in esame presenta un rapporto armonico nella lunghezza dei segmenti dell'arto superiore:!'indice radio-omerale rientra nei valori di mesatierchia (i. = 75 81). La statura rilevata a partire da omero. radio e femore mostra un valore di media altezza con cm (OLIVIER et AL. 1975).

3 Lo scheletro della cisterna 121 del fondo S. Antonio - Vaste (Le) 307 NEUROCRANIO SPLANCNOCRANIO l Lungh. massima 5 Dist. nascions-basion 7 Lungh. foro occipitale 8 Larghezza massima 9 Largh. frontale minima lo Largh. frontale masso 12 Largh. osso occipitale 16 Lungh. foro occipitale 17 Altezza basion-bregma 19 (3) Dist. parion-bregma (ds) 19 (3) Dist. parion-bregma (sn) 19 (4) Dist. porion-porion 20 Altezza porion-bregma 38d Capacità cranica calcolata (metodo Pearson) al basion (cc) /1 20/1 17/8 20/ / Dist. basion-prostion 45 Largh. bizigomatica 47 Alt. facc. totale 48 Alt. facc. superiore 51 Largh. orbitale (ds) 51 Largh. orbitale (sn) 52 Alt. orbitale (ds) 52 Alt. orbitale (sn) 54 Largh. nasale 55 Alt. nasale 40/5 47/ (ds) (sn) 54/55 MANDIBOLA 69 (1) Altezza C.m. (ds) 69 (3) Spesso min. c.m. (ds) 69 (3) 169 (1) (ds) Tab. 1. Individuo femminile ed in età adulta della cisterna: dati relativi al cranio (misure in mm rilievi secondo il trattato di MARTIN ). DISCUSSIONE L'esame antropologico ha evidenziato un individuo di sesso femminile la cui età di morte si colloca con buona approssimazione (80-85%) tra i 25 e i 34 anni. Ci troviamo di fronte ad una donna dalla statura modesta e dalle caratteristiche somatiche di tipo f<mediterraneo» quali la forma e le dimensioni del cranio allungato e con occipitale protruso le misure della faccia bassa e stretta con naso mediamente largo. La diagnosi di sesso è stata oltremodo facilitata dal rilevamento di caratteristiche sessuali secondarie sullo scheletro spiccatamente femminili che si riflettono nelle piccole dimensioni dei processi mastoidei nella forma infantile del contorno cranico in Dorma superiore con bozze parietali evidenti nell'assenza di glabella nella gracilità complessiva dell'architettura cranica e nella presenza sul bacino di un'ampia grande incisura ischiatica e di una forma trapezoidale del corpo del pube. Il bacino in particolare mostra bilateralmente un distinto solco pre-auricolare e ben delimitate fossette retropubiche segni il cui grado di intensità farebbero propendere per più di una gravidanza portata a termine in vita. Se non è stato possibile individuare la causa del decesso è stato possibile ipotizzare tuttavia il raggiungimento in età adulta di un regime alimentare (e conseguentemente di uno stato di salute e sociale) piuttosto buono che si riflette nella trascurabile usura dentaria e nell'assenza di riscontri patologici di rilievo su denti ed ossa. Le uniche sofferenze evidenziate riguardano qualche episodio di stress metabolico avvenuto nella prima infanzia e probabilmente imputabile a fenomeni circoscritti di sottoalimentazione ed un lieve risentimento corticale a livello della parte inferiore della gamba destra con esito di guarigione e forse causato da una ferita da taglio o da punta Qualche indicazione sulle condizioni di vita che meriterebbe attenzione per la formulazione di ipotesi da parte degli archeologi ci viene anche dall'analisi delle impronte muscolari sullo scheletro che nel caso in studio si mostrano localizzate in modo marcato solo sui segmenti ossei dell'arto superiore. Si farebbe riferimento a quei muscoli coinvolti nell'esecuzione di ampi movimenti del braccio

4 308 C. Nonnis Marzano-S. Sublimi Saponetti OMERO FEMORE 1 Lungh. massima (ds) Lungh. massima (so) Lungh. fisiai. (ds) Lung. fisiol. (so) Largh. epif. inf. (ds) diamo sagit. (ds) Diam. masso mediano (ds) 2040 Diam. sagit. (so) diamo min. mediano (ds) Diam. trasv. (ds) circo minima (ds) 5150 Diam. trasv. (so) (ds) circonf. mediana (ds) (ds) 1807 Circonf. mediana (so) Diam. trasv. sup. (ds) 2695 Diam. trasv. sup. (so) 2765 RADIO lo Diam. sag. sup. (ds) 2100 diamo sag. sup. (so) Lungh. masso (ds) (ds) Lungh. fisiol (ds) (sn) circonf. min. (ds) /9 (ds) Ciam. trasv. (ds) /9 (sn) Diam. sagit. (ds) 925 8/2 (sn) /2 (ds) /4 (ds) 7143 TIBIA VLNA 8 Diam. sag. med. (ds) a diamo sag. f.n. (ds) Diam. trasv. sup. (ds) a Diam. sag. f.n. (so) Diam. dor.-vol. sup. (ds) diamo trasv. med. (ds) /14 (ds) Diam. trasv. f.n. (ds) Diam. trasv. f.n. (so) /8 (ds) a18a (ds) a18a (sn) 6896 Tab. 2. Individuo femminile ed in età adulta della cisterna: rilievi antropometrici relativi allo scheletro post-craniale (misure in mm. rilievi secondo il trattato di MARTIN ). (m. grande pettorale) dell'avambraccio e del polso (mm. brachiale supinatore ed estensore radiale lungo del carpo) come spesso accade in quei soggetti legati ad attività lavorative di tipo agricolo od anche artigianale. Il confronto con altri gruppi umani si è reso particolarmente arduo data la scarsità di dati antropometrici cranici a disposizione riguardante i Messapi in particolare ragion per cui si è fatto riferimento in primo luogo allo studio antropologico riguardante il sito ellenistico di Poggiardo (LE) (MALLEGNI 1981) poco distante sia nel tempo che nello spazio da Vaste (LE). L'esiguità del campione femmile ha consentito tuttavia solo una comparazione «a vista» che tuttavia ha mostrato per le misure e gli indici cranici affinità notevoli. Anche i segmenti post-craniali del campione femminile di Poggiardo (LE) evidenziano come precedentemente discusso per l'individuo in studio la presenza di marcate impronte muscolari localizzate prevalentemente sugh arti superiori (MALLEGNI ) a riprova di sforzi fisici notevoli sostenuti in vita dalle braccia. Confrontando inoltre i principali indici dello scheletro post-craniale si mette in luce una situazione di ampia sovrapponibilità: tutto ciò farebbe ipotizzare una situazione di omogeneità tra il soggetto ed il gruppo di confronto sia in termini genetici che per quanto riguarda lo stile di vita. Un confronto più dettagliato si è reso invece possibile con alcune serie scheletriche umane numericamente più consistenti e pertinenti a gruppi popoiazionali femminili regionali ed extraregionali di epoca classica: l'analisi univariata è stata espressa in termini di <distanze» dei caratteri morfometrici cranici antropologicamen-

5 Lo scheletro della cisterna 121 del fondo S. Antonio - Vaste (Le) 309 te più significativi del soggetto in studio dalle medie di quelli dei gruppi presi a confronto tramite il metodo dello «scarto sigmatico ridotto". Non è stato possibile invece tentare approcci di analisi multivariata che avrebbero richiesto campioni costituiti da almeno una ventina di individui. Sono stati presi in considerazione per la comparazione i seguenti campioni: un campione femminile misto di alcuni siti della Daunia e della Peucezia (Ripacandida (PZ) Ruvo del Monte (PZ) Minervino Murge (BA) Canosa (BA) Toritto (BA) - V-II a.c.; dati ined. degli AA.); un campione femminile lucano di IV a.c. da S. Arcangelo (PZ) (dati ined. degli AA.); due serie di femmine sannite di cui una da Sulmona (AQ) - IV-II a.c. (CAPASSO et AL. C. s.) ed un'altra da Alfedena IV a.c. (COPPA ). Nell'elaborare quello che viene considerato «il profilo individuale" una distanza compresa tra 2 e +2 viene considerata compatibile con l'appartenenza dell'individuo al gruppo di confronto: diversamente distanze maggiori contemplano situazioni di diversità statisticamente significative tra l'individuo e i gruppi di confronto per quel carattere morfometrico. La tabella 3 mostra come c'era da attendersi un quadro complessivo di affinità maggiore tra il soggetto in esame ed il campione dauno-peuceta rispetto alle serie sannite e lucana; l'unico dato di diversità riguarderebbe l'altezza totale della faccia (= 47) più modesto nella donna di Vaste. Il confronto con la serie lucana invece evidenzia distanze significative oltre che per il carattere morfometrico precedente (= 47) anche per l'altezza superiore della faccia ( = 48) l'altezza nasale (= 55) e l'altezza auricolo-bregmatica cranica (= 20): nelle donne di S. Arcangelo (PZ) cioè prevalerebbero facce più allungate e crani più alti che nel soggetto in studio. I due campioni sanniti mostrano invece diversità sostanziali per quanto concerne la larghezza massima della fronte (= 10) più ampia che nell'individuo della cisterna. E da sottolineare però che in questi ultimi campionamenti non ci sono tutti i dati relativi ai caratteri morfometrici elencati. Vaste + Vaste + Vaste + Vaste + Dauno Peuceti F S. Arcangelo F Sulmona F Alfedena F C') C') C ) C+) N. scarto N. scarto N. scarto N. scarto o o O llo 22 -O O O o O 49 lo O O O l O l O O O l54 51 ds O O 51sn ds 11 -O O 09 O O 52sn O O O Tab. 3. Scarti sigmatici dell'individuo della cisterna rispetto alle medie dei campioni di confronto (rilievi secoo do il trattato di MARTIN ) (* =dati inediti degli M.: =CAPASSO et AL. c.s.: + =COPPA et Al ).

6 310 c. Nonnis Marzano-S. Sublimi Saponetti NOTE PALEOPATOLOGICHE È stato possibile verificare a carico del soggetto la presenza di indicatori di stress nutrizionali elo da malattia a carico dei denti sotto forma di linee di ipoplasia dello smalto; si farebbe riferimento in particolare a probabili episodi di malnutrizione avvenuti intorno al 4 anno di età che avrebbero influito direttamente sull'amelogenesi bloccando la deposizione dello smalto attraverso la formazione di linee orizzontali più o meno profonde visibili a eruzione dentaria avvenuta. L'usura di modesta entità (mediamente del grado 2 di MOLNAR 1975) farebbe propendere invece per il raggiungimento di un tipo di alimentazione qualitativamente migliore nell'età adulta pur tenendo conto della giovane età del soggetto. La tibia destra inoltre mostra nel tratto anterolaterale della metafisi distale una lieve iperplasia della corticale che si mostra in quel tratto rigonfia e fissurata e che non trova una corrispondenza a livello della fibula dello stesso lato. La lesione segue un andamento orizzontale e lievemente obliquo ed è diretta dal basso verso l'alto e postero-anteriormente: il suo diametro massimo misura 15 mm. Potrebbe trattarsi di una reazione periostea ad uno stimolo irritativo esterno quale una puntura un taglio ecc. CONCLUSIONI Lo studio antropologico dello scheletro rinvenuto nella cisterna 121 del fondo S. Antonio a Vaste (LE) ha posto alcuni problemi di interpretazione dei dati via via raccolti nel corso dell'indagine. La prima delle questioni ad essere sollevate riguarda l'attribuzione cronologica dei resti ossei associati come è noto a ceramica di età repubblicana (ca. II a.c.) ma le cui modalità di deposizione non risultano affato chiare a partire dalle fonti grafiche e fotografiche a disposizione: i due aspetti del problema appaiono strettamente connessi. A tale proposito sono state proposte due ipotesi (vedi Introduzione) di cui la seconda che è orientata verso la caratterizzazione di una deposizione primaria pare la più probante; ciò farebbe coincidere il dato cronologico della ceramica con quello di reperti ossei. Il secondo problema affrontato riguarda la ricostruzione del tipo di vita espresso in termini di attività lavorative qualità dell'alimentazione e della salute ed eventi legati all'attività riproduttiva dell'individuo in studio. Si è cercato di ricostruire cioè una serie di influenze che l'ambiente inteso sia dal punto di vista sociale che ecologico dovette avere su di un soggetto vissuto intorno al II sec. a.c. in quella determinata località. Di particolare interesse è risultato a tale proposito il dato relativo al rilevamento delle impronte muscolari sullo scheletro che caratterizzano un soggetto dedito ad attività lavorative implicanti soprattutto l'uso degli arti superiori come del resto già notato dal Mallegni (MALLE GNI 1981) per il campione di ambo i sessi del non lontano sito ellenistico di Poggiardo (LE). Infine i confronti pur nei limiti numerici dei gruppi presi in esame mostrano un certo grado di affinità tra la donna della cisterna e la serie femminile dauno-peuceta risultati che attendono conferme da successive comparazioni effettuate avendo a disposizione dati antropologici più consistenti sui gruppi popolazionali abitanti la Puglia in periodo classico. RINGRAZIAMENTI Si ringraziano il Prof. Francesco D'Andria del Dipartimento di Beni Culturali dell'università di Lecce per averci gentilmente concesso il materiale di studio e la Dott.ssa Valeria Melissano per la sollecitudine con cui ha risposto alle nostre assillanti richieste di chiarimenti sui dati archeologici dello scavo.

7 Lo scheletro della cisterna 121 del fondo S. Antonio - Vaste (Le) 311 ABBREVIAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI BECKER 1981 M. J. BECKER An analysis o{ human skeletal material recovered from the Melliche exca vations at Vaste in StAnt pp BECKER 1982 M.J. BECKER Human skeletal analysis and the study of the prehistory and early history of southern Italy: the development of a program ofcollaborative research between physical anthropology and archaeology in StAnt pp CAPASSO et AL. C.S. CAPASSO L. DI MUZIO M. G. DI TOTA L. SPOLETINI Anthropological study ofthe iron age population from Sulmona (4 _2 centuries B.C. Centrai Italy) (c.s.). COPPA et AL A. COPPA R. L. MACCHIARELLI SALVADEI Craniologia della popolazione dell'età del ferro di Alfedena in Rivista di Antropologia pp CRESTA VECCHI 1969 DE LUCIA SCATTARELLA 1991 FACCHINI-BRASILI GUALANDI FEREMBACH et AL. HUG 1940 M. CRESTA F. VECCHI Caratteri metrici e morfologici in tre gruppi di crani dell'italia in Rivista di Antropologia 1969 pp A. DE LUCIA V. SCATIARELLA Tipologia di un campione di scheletri della Messapia in Taras Xl l 1991 pp F. FACCHINI P. BRASILI GUA LANDI Reperti antropologici di epoca romana provenienti dalla necropoli di «Le Palazzette~> (Ravenna) (l-iii d. C.) in Rivista di Antropologia pp D. FEREMBACH I. SCHWI DETZKY M. STLOUKAL Raccomandazioni per la determinazione dell'età e del sesso sullo scheletro in Rivista di Antropologia pp. 5-5l. E. HUG Die Schadel der {rahmittelalterlichen Craber aus dem solstfurnischen Aaregebit in ihrer Stellung zur Reifen- MALLEGNI 1987 MALLEGNI 1982 MALLEGNI FORNACIARI 1980 OLIVIERI 1963 OLIVIER et AL M. RUBINI giabervolkerung Mitteleuro pas in Zeitschrift far Morphologie und Anthropologie pp F. MALLEGNI Analisi antropo logica e paleopatologica degli inumati di Poggiardo in StAnt pp F. MALLEGNI I reperti ossei umani della tomba a tholos di Kamilari presso Festos (Creta) in Quaderni di Sc Antr pp NAVARIPADRONI1982 F. MALLEGNI G. FORNACIARI 1980 Studio antropologico e paleopatologico di un gruppo di scheletri rinvenuti nella vil la romana di Settefinestre (Grosseto) in Quaderni di Sc Antr pp MARTIN et AL R. MARTIN K. SALLER Lehrbuch der Anthropologie Stuttgart E. NAVARI PADRONI Su due crani della necropoli di Pesatro (Ofena.L'Aquila). Analisi antropologica in Quaderni di Sc Antr pp L. OLIVI ERI Antropologia e Antropometria Napoli 1963 Idelson. G. OLIVIER e H. TISSIER De termination de la Stature et de la capacité cranienne in Bull. et Mém. de la Soc. d Anthr. de Paris pp E. PARDINI F. INNOCENTI A. FULGARO V. ROSSI G. STEFANIA S. PATARA Gli inumati di Pontecagnano (Salerno) (V N secolo a.c.) in Archivio per l'antropologia e l'etnologia CXlI 1982 pp Craniologia dei resti scheletri ci umani di epoca romana (N. sec. D. C.) rinvenuti in una tomba muraria a Galicano (loc. Colle di Mezzo tenuta di Passerano Roma) in Antropologia Contemporanea pp

8 312 C. Nonnis Marzano-S. Sublimi Saponetti V. SCA'ITARELLA A. DE LUCIA La necropoli classica di Purgatorio presso Rutigliano (Bari): tipologia scheletrica di un campione di Peuceti in Antropologia contemporanea 6 l 1983 pp S. SUBLIMI SAPONEITI I resti scheletrici della necropoli di Padreterno Gravina VII-III a.c. t. 4 t. 5 t. 13 in Gravina archeologica a cura della fondazione E. Pomarici Sanlomai 1989 pp S. SUBLIMI SAPONETTI Analisi dei resti scheletrici umani in G. VOLPE La Daunia nell'età della romanizzazione Bari 1990 pp S. SUBLIMI SAPONEITI Il principe guerriero in Viaggio in provincia Biblos ed p S. SUBLIMI BAPONETTI Appendice. Analisi antropologica: in M. MAZZEI La «tomba delle coppe di vetro" di Ascoli Satriano. Nuovi elementi per lo studio della società e del commercio della Daunia del II sec. a.c in AlON (Arch. e SI. AnI.) XlII 1991 pp

Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Biologia e Farmacia DIAGNOSI DI SESSO ED ETA

Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Biologia e Farmacia DIAGNOSI DI SESSO ED ETA Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Biologia e Farmacia DIAGNOSI DI SESSO ED ETA Dott.ssa Valeria Pusceddu Tutoraggio in Antropologia A.A. 2014-2015 DIMORFISMO SESSUALE NELL UOMO Il dimorfismo

Dettagli

MARIANTONIA CAPITANIO * LO SCHELETRO UMANO DI NUVOLERA (Brescia)

MARIANTONIA CAPITANIO * LO SCHELETRO UMANO DI NUVOLERA (Brescia) «NATURA BRESCIANA» Ann. Mus. Civ. St. Nat. - Bres cia, 16, pp. 237-242, 1979 MARIANTONIA CAPITANIO * LO SCHELETRO UMANO DI NUVOLERA (Brescia) L'inumato venuto in luce nell'aprile 1979 nel giardino del

Dettagli

IL CRANIO UMANO DI PEDINCONE (IV sec. a.c.)

IL CRANIO UMANO DI PEDINCONE (IV sec. a.c.) IL CRANIO UMANO DI PEDINCONE (IV sec. a.c.) Nel gennaio 1975 in contrada Pedincone, 6 Km a N.N.E. di San Severo (Foggia), durante lavori di scavo per la posa di un acquedotto è venuta alla luce una necropoli

Dettagli

Veduta aerea del settore settentrionale di Pisa: localizzazione delle necropoli etrusca e romana di Via Marche

Veduta aerea del settore settentrionale di Pisa: localizzazione delle necropoli etrusca e romana di Via Marche Veduta aerea del settore settentrionale di Pisa: localizzazione delle necropoli etrusca e romana di Via Marche Progetto Antica Gente di Pisa L obiettivo è completare l indagine archeologia eseguita sul

Dettagli

6. ANALISI PRELIMINARI DI ALCUNE SEPOLTURE RINVENUTE NELLA CHIESA

6. ANALISI PRELIMINARI DI ALCUNE SEPOLTURE RINVENUTE NELLA CHIESA 6. ANALISI PRELIMINARI DI ALCUNE SEPOLTURE RINVENUTE NELLA CHIESA DI S. PIETRO A GROSSETO (Fig. 3) L indagine tafonomica 1 eseguita sull area della Chiesa di San Pietro nel centro storico di Grosseto ha

Dettagli

SCHELETRO APPENDICOLARE

SCHELETRO APPENDICOLARE SCHELETRO APPENDICOLARE Scheletro appendicolare Comprende le ossa delle estremità superiore ed inferiore, gli arti, e gli elementi di supporto che collegano gli arti al tronco, i cinti o cingoli. Cinto

Dettagli

DEFINIZIONE DEL PROFILO BIOLOGICO

DEFINIZIONE DEL PROFILO BIOLOGICO antropolab LABORATORI D I ANTROPOLOGIA DEFINIZIONE DEL PROFILO BIOLOGICO Indagine e analisi dei resti umani scheletrici - Seminari di approfondimento in Antropologia Alba Pasini alba.pasini@unife.it Corso

Dettagli

DEFINIZIONE DEL PROFILO BIOLOGICO

DEFINIZIONE DEL PROFILO BIOLOGICO antropolab LABORATORI D I ANTROPOLOGIA DEFINIZIONE DEL PROFILO BIOLOGICO Indagine e analisi dei resti umani scheletrici - Seminari di approfondimento in Antropologia Alba Pasini alba.pasini@unife.it Corso

Dettagli

Scienza in Museo: studi scientifici applicati ai beni culturali

Scienza in Museo: studi scientifici applicati ai beni culturali Scienza in Museo: studi scientifici applicati ai beni culturali Dallo scavo archeologico al laboratorio Reperti archeologici portati in Museo Deposito archeologico Laboratorio di ceramica Laboratorio

Dettagli

STORIA DI UN'AVVENTURA

STORIA DI UN'AVVENTURA STORIA DI UN'AVVENTURA I risultati di intervento archeologico a Morra. Lo scavo della Tomba di Serro Torone San Vitale. Prospettive future. Sabato 1 novembre 2014, ore 17:00, presso la Casa Canonica Piazza

Dettagli

STUDIO ANTROPOLOGICO DEI RESTI SCHELETRICI UMANI DI EPOCA MEDIOEVALE RINVENUTI NELLA ROCCA DI SAN SILVESTRO

STUDIO ANTROPOLOGICO DEI RESTI SCHELETRICI UMANI DI EPOCA MEDIOEVALE RINVENUTI NELLA ROCCA DI SAN SILVESTRO STUDIO ANTROPOLOGICO DEI RESTI SCHELETRICI UMANI DI EPOCA MEDIOEVALE RINVENUTI NELLA ROCCA DI SAN SILVESTRO Durante gli scavi della Rocca di San Silvestro sono stati rinvenuti numerosi reperti ossei umani.

Dettagli

il sistema locomotore..

il sistema locomotore.. il sistema locomotore....è formato da ossa, cartilagini, articolazioni e muscoli grazie ad essi è possibile il movimento lo scheletro umano è formato da 206 ossa lo possiamo dividere in 2 parti: - scheletro

Dettagli

Le Scienze, il Museo e la Scuola

Le Scienze, il Museo e la Scuola III Scuola estiva per insegnanti Le Scienze, il Museo e la Scuola Lo scheletro umano: dall anatomia alla paleopatologia Museo di Storia Naturale - Università di Pisa 13 settembre 2017 Perché questa giornata

Dettagli

Apparato scheletrico

Apparato scheletrico Apparato scheletrico Esse sono formate da osseina 26,82% e sali di calcio 55,28% e acqua 17%. I sali di calcio le rendono dure e resistenti, l osseina le rende elastiche. fosfato di calcio, 83,89-85,90%

Dettagli

APPARATO SCHELETRICO

APPARATO SCHELETRICO APPARATO SCHELETRICO LO SCHELETRO E LA PARTE INTERNA DEL CORPO UMANO ED E FORMATO DA CIRCA 200 OSSA. LE OSSA SVOLGONO VARIE FUNZIONI: SORREGGONO IL PESO DEL CORPO E LO MANTENGONO NELLA POSIZIONE ERETTA;

Dettagli

Cranio. Il cranio può essere ripartito in un neurocranio ed uno splancnocranio

Cranio. Il cranio può essere ripartito in un neurocranio ed uno splancnocranio Cranio Il cranio può essere ripartito in un neurocranio ed uno splancnocranio Neuro- e splancnocranio Cranio Neurocranio 8 ossa Delimita una cavità Protegge l ENCEFALO Splancnocranio Presenta l ingresso

Dettagli

LO SCHELETRO - LE OSSA I MUSCOLI

LO SCHELETRO - LE OSSA I MUSCOLI LO SCHELETRO - LE OSSA I MUSCOLI Il corpo umano è sorretto da una robusta impalcatura che gli dà forma e sostegno: lo scheletro. Questa struttura è formata da più di 200 ossa, sulle quali sono inseriti

Dettagli

PROIEZIONI RADIOLOGICHE.

PROIEZIONI RADIOLOGICHE. UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Arto superiore: [1] braccio -

Dettagli

TAVOLE ANATOMICHE APPARATO SCHELETRICO

TAVOLE ANATOMICHE APPARATO SCHELETRICO TAVOLE ANATOMICHE APPARATO SCHELETRICO Seconda Edizione www.massimofranzin.it Apparato scheletrico (visione anteriore) Osso frontale Cavità orbitaria Osso nasale Osso mascellare Forame trasversario (C

Dettagli

Indice VII. 1 Introduzione alla diagnostica radiologica delle varianti anatomiche 1. 2 Arto superiore 15. Appendice 7. Mano 16.

Indice VII. 1 Introduzione alla diagnostica radiologica delle varianti anatomiche 1. 2 Arto superiore 15. Appendice 7. Mano 16. ISBN 88-408-1298-9 VII Indice 1 Introduzione alla diagnostica radiologica delle varianti anatomiche 1 Bibliografia... 6 Appendice 7 2 Arto superiore 15 Mano 16 Falangi e ossa metacarpali... 16 Parte generale...

Dettagli

Margine mediale e superficie superiore del processo coracoideo della scapola. Faccetta media e inferiore della grande tuberosità dell omero

Margine mediale e superficie superiore del processo coracoideo della scapola. Faccetta media e inferiore della grande tuberosità dell omero Apice del processo coracoideo Margine laterale e superficie superiore dell acromion Margine anteriore del terzo laterale della clavicola Labbro inferiore della cresta della spina della scapola Processi

Dettagli

ILLUSTRAZIONE DI MODA

ILLUSTRAZIONE DI MODA ILLUSTRAZIONE DI MODA LEZIONE 2 INTRODUZIONE ALL ANATOMIA ARTISTICA OSTEOLOGIA ALEKOS DIACODIMITRI ANATOMIA: dal greco ανατομή, anatomè = "dissezione"; formato da ανά, anà = "attraverso", e τέμνω, tèmno

Dettagli

OMERO-RADIO/ULNARE RADIO-ULNARE (osso-muscolo-osso) Rotazione Rotazione Adduzione Flessione Abduzione Estensione

OMERO-RADIO/ULNARE RADIO-ULNARE (osso-muscolo-osso) Rotazione Rotazione Adduzione Flessione Abduzione Estensione braccio spalla torace segmanto compartim. ARTO SUPERIORE MUSCOLI classificati per atricolazione MOVIMENTI classificati per giunzione (contatto osso-osso) GLENO-OMERALE (SPALLA) OMERO-RADIO/ULNARE RADIO-ULNARE

Dettagli

APPARATO LOCOMOTORE. Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI

APPARATO LOCOMOTORE. Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI APPARATO LOCOMOTORE APPARATO LOCOMOTORE Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI Scheletro: insieme di ossa collegate fra loro

Dettagli

Il sistema scheletrico. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

Il sistema scheletrico. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara Il sistema scheletrico Lo scheletro Lo scheletro si può considerare costituito da due parti: lo scheletro assile che comprende le ossa della testa, della colonna vertebrale e della regione toracica. lo

Dettagli

Verucchio: classificazione tipologica degli anelli in osso 1

Verucchio: classificazione tipologica degli anelli in osso 1 ARIMNESTOS Ricerche di Protostoria Mediterranea 1/2018, pp. 147-155 Patrizia von Eles* Verucchio: classificazione tipologica degli anelli in osso 1 Gli anelli in osso sono relativamente numerosi a Verucchio

Dettagli

BIOLOGIA DELLO SCHELETRO UMANO. Lezione 4

BIOLOGIA DELLO SCHELETRO UMANO. Lezione 4 BIOLOGIA DELLO SCHELETRO UMANO Lezione 4 OTTO DOMANDE PER L ANTROPOLOGO: 1.è un osso umano? 2.è un reperto recente? 3.sono presenti più persone? 4.di quale origine etnica? 5.di che sesso? 6.di che età?

Dettagli

APPARATO LOCOMOTORE. Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso

APPARATO LOCOMOTORE. Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso APPARATO LOCOMOTORE APPARATO LOCOMOTORE Insieme di organi che producono spostamenti in massa del corpo o di singole parti di esso OSSA, ARTICOLAZIONI, MUSCOLI Scheletro: insieme di ossa collegate fra loro

Dettagli

EDOCUM0. BIBLIOTECA Cl IUAV-VENI AREA SERV. BIBU GRAFICA STUDIO BARONI

EDOCUM0. BIBLIOTECA Cl IUAV-VENI AREA SERV. BIBU GRAFICA STUDIO BARONI Questo manuale di anatomia artistica realizzato da «addetti ai lavori» è quanto di meglio si possa offrire a coloro che vogliono imparare a disegnare il corpo umano nella sua complessità di forme e volumi,

Dettagli

Martini, Timmons Anatomia Umana Capitolo 6. Strutture deputate alla produzione, amplificazione, articolazione del linguaggio parlato

Martini, Timmons Anatomia Umana Capitolo 6. Strutture deputate alla produzione, amplificazione, articolazione del linguaggio parlato Strutture deputate alla produzione, amplificazione, articolazione del linguaggio parlato Cranio: impalcatura ossea della testa appartiene allo scheletro assile Neurocranio: circonda e protegge l encefalo

Dettagli

CONTRIBUTI. Metodologie e Scienze Sussidiarie

CONTRIBUTI. Metodologie e Scienze Sussidiarie CONTRIBUTI Metodologie e Scienze Sussidiarie Quaderni Friulani di Archeologia IV/1994 UN CALVARIO TRAPANATO DI EPOCA RINASCIMENTALE PROVENIENTE DALLA CHIESA DI S. PIETRO A OSOPPO (UD) Daniele RONCO Introduzione

Dettagli

4) ANTROPOMETRIA. paleopatologico. 3 I dati paleodemografici e nutrizionali invece, poiché il gruppo rappresenterebbe la classe dei maggiorenti della

4) ANTROPOMETRIA. paleopatologico. 3 I dati paleodemografici e nutrizionali invece, poiché il gruppo rappresenterebbe la classe dei maggiorenti della 4) ANTROPOMETRIA. 4.1) IL CAMPIONE SCHELETRICO. I dati di Saluzzo si aggiungono al corpus di dati già edito negli anni precedenti 1, che ha preso in considerazione serie scheletriche piuttosto numerose

Dettagli

MATERIALE CRANIOLOGICO DEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI VENEZIA

MATERIALE CRANIOLOGICO DEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI VENEZIA Lavori - Soc. Ven. Sc. Nat. - Vol. 6, pp. 145450, Venezia, 1 Gennaio 1981 FRANCESCO MEZZAVILLA MATERIALE CRANIOLOGICO DEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI VENEZIA Riassunto Viene effettuato lo studio

Dettagli

TRATTAMENTO AGOPUNTURALE TENDINI

TRATTAMENTO AGOPUNTURALE TENDINI PER TUTTI I TENDINI 21 MILZA (M/SP) 34 VESCICA BILIARE (VB/GB) ARTO SUPERIORE 14 TRIPLICE RISCALDATORE (TR/H) 22 VESCICA BILIARE (VB/GB) SPALLA 7, 14 GROSSO INTESTINO (LI/IG) GOMITO 12 GROSSO INTESTINO

Dettagli

IL corpo e la sua funzionalità. Il sistema muscolare

IL corpo e la sua funzionalità. Il sistema muscolare IL corpo e la sua funzionalità Il sistema muscolare I muscoli anteriori del collo - Lo sternocleidomastoideo - I tre scaleni Lo sternocleidomastoideo Origine: il capo piatto dal primo terzo mediale della

Dettagli

Apparato locomotore. Scheletro appendicolare

Apparato locomotore. Scheletro appendicolare Apparato locomotore Scheletro appendicolare Il presente materiale didattico e ciascuna sua componente sono protetti dalle leggi sul copyright, sono qui proposti in forma aggregata per soli fini di studio

Dettagli

Lo scheletro umano (adulto)* è composto da circa 206 ossa (80% peso corporeo) che si suddividono in tre categorie:

Lo scheletro umano (adulto)* è composto da circa 206 ossa (80% peso corporeo) che si suddividono in tre categorie: Lo scheletro umano Lo scheletro umano (adulto)* è composto da circa 206 ossa (80% peso corporeo) che si suddividono in tre categorie: Ossa lunghe Ossa piatte o irregolari Ossa corte o brevi (solitamente

Dettagli

Gianluca Rizzi è un antropologo nojano. Ci ha scritto presentandoci la sua attività. con questo articolo che qui vi proponiamo. Buona Lettura!

Gianluca Rizzi è un antropologo nojano. Ci ha scritto presentandoci la sua attività. con questo articolo che qui vi proponiamo. Buona Lettura! Gianluca Rizzi è un antropologo nojano. Ci ha scritto presentandoci la sua attività con questo articolo che qui vi proponiamo. Buona Lettura! UN PARTICOLARE DOCUMENTO: LO SCHELETRO DELL'UOMO La bioarcheologia

Dettagli

L apparato scheletrico si divide in: Assile (ossa del cranio, torace e colonna vertebrale: questi elementi formano l asse l longitudinale del corpo)

L apparato scheletrico si divide in: Assile (ossa del cranio, torace e colonna vertebrale: questi elementi formano l asse l longitudinale del corpo) APPARATO SCHELETRICO L apparato scheletrico si divide in: Assile (ossa del cranio, torace e colonna vertebrale: questi elementi formano l asse l longitudinale del corpo) APPARATO SCHELETRICO Scheletro

Dettagli

LO SCHELETRO. Lo scheletro si compone di alcune parti fondamentali:

LO SCHELETRO. Lo scheletro si compone di alcune parti fondamentali: LO SCHELETRO Lo scheletro si compone di alcune parti fondamentali: il cranio la colonna vertebrale gli arti, inferiori e superiori il cinto scapolare, che collega gli arti superiori alla gabbia toracica

Dettagli

ANATOMIA MUSCOLO-SCHELETRICA 1 ANNO 3^ LEZIONE. Anno Accademico 2016/2017

ANATOMIA MUSCOLO-SCHELETRICA 1 ANNO 3^ LEZIONE. Anno Accademico 2016/2017 1 ANATOMIA MUSCOLO-SCHELETRICA SCHELETRICA 1 ANNO 3^ LEZIONE Anno Accademico 2016/2017 2 Arto Superiore Lo scheletro dell arto superiore è formato dalla spalla, il cui scheletro è formato dalla cintura

Dettagli

NSO Anno Accademico FRONTALI. Dott. Daniele Monari Laurea in Fisioterapia Osteopata D.O.

NSO Anno Accademico FRONTALI. Dott. Daniele Monari Laurea in Fisioterapia Osteopata D.O. NSO Anno Accademico 2012-2013 FRONTALI Dott. Daniele Monari Laurea in Fisioterapia Osteopata D.O. Descrizione anatomica: il Frontale è situato davanti dai parietali ed allo sfenoide, coi quali si articola

Dettagli

Le parti del corpo Il corpo umano cel ule, diverse per forma e per funzione, Un insieme di cellule tessuto tessuto organo tessuti simili

Le parti del corpo Il corpo umano cel ule, diverse per forma e per funzione, Un insieme di cellule tessuto tessuto organo tessuti simili Le parti del corpo Il corpo umano è composto da cellule, diverse per forma e per funzione, che nascono, vivono, muoiono; Un insieme di cellule che si specializza per svolgere lo stesso lavoro forma un

Dettagli

Storia della medicina

Storia della medicina Storia della medicina Prof. Fabio CAVALLI 12. Paleopatologia e patocenosi Osteosarcoma in un metatarso di Homo Ergaser Il concetto di patocenosi La patocenosi rappresenta l'insieme delle malattie presenti

Dettagli

ELENCO PRESTAZIONI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

ELENCO PRESTAZIONI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI ELENCO PRESTAZIONI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI ANGIO TC AORTA ADDOMINALE MDC ANGIO TC AORTA TORACICA MDC RX A.T.M. (ARTICOLAZ. TEMPORO-MANDIBOLARE) DX RX A.T.M. (ARTICOLAZ. TEMPORO-MANDIBOLARE) SN RX ANCA

Dettagli

Presentazione a scopo informativo realizzata nell ambito della. Situazione Formativa «L APPARATO SCHELETRICO» PATENTE PEDAGOGICA EUROPEA SULLE TIC

Presentazione a scopo informativo realizzata nell ambito della. Situazione Formativa «L APPARATO SCHELETRICO» PATENTE PEDAGOGICA EUROPEA SULLE TIC Presentazione a scopo informativo realizzata nell ambito della Situazione Formativa «L APPARATO SCHELETRICO» Destinatari Gli alunni della Classe V ª A della Scuola Primaria di Giovo Istituto Comprensivo

Dettagli

1. CENNI DI ANATOMIA DELLA SPALLA

1. CENNI DI ANATOMIA DELLA SPALLA INTRODUZIONE La spalla viene definita come un capolavoro di ingegneria articolare umana. È costituita dal più alto numero di articolazioni ed è la più mobile tra tutte le articolazioni. Viene meglio definita

Dettagli

sotto il pelo, tutto

sotto il pelo, tutto sotto il pelo, tutto testo e disegni di Piero Alquati Le principali funzioni biologiche del cane La linea gialla attraversa il cavo orale dove incontra i denti necessari per la masticazione del cibo. Il

Dettagli

Martini, Timmons Anatomia Umana Capitolo 6. Strutture deputate alla produzione, amplificazione, articolazione del linguaggio parlato

Martini, Timmons Anatomia Umana Capitolo 6. Strutture deputate alla produzione, amplificazione, articolazione del linguaggio parlato Strutture deputate alla produzione, amplificazione, articolazione del linguaggio parlato Cranio: impalcatura ossea della testa appartiene allo scheletro assile Martini, Timmons Anatomia Umana Capitolo

Dettagli

CLAUDIO SABBIONE I - SEZIONE ORIZZONTALE DEI VOLTI DELLE STA TUE --,, '. II - T AVOLE DELLE MISURE AVVERTEN4A

CLAUDIO SABBIONE I - SEZIONE ORIZZONTALE DEI VOLTI DELLE STA TUE --,, '. II - T AVOLE DELLE MISURE AVVERTEN4A APPENDICE CLAUDIO SABBIONE I - SEZIONE ORIZZONTALE DEI VOLTI DELLE STA TUE --,, '. A B 1 rilievi della sezione orizzontale dei volti della statua A e della statua B sono stati effettuati in analogia a

Dettagli

Antropometria e nutrizione

Antropometria e nutrizione Antropometria e nutrizione Peso ideale Il peso ideale corrisponde al peso corporeo raggiunto alla fine di uno sviluppo armonico. Può essere definito anche come il peso al quale, statisticamente, un organismo

Dettagli

CINTURA SCAPOLARE Elemento di raccordo tra lo scheletro assile e quello appendicolare superiore

CINTURA SCAPOLARE Elemento di raccordo tra lo scheletro assile e quello appendicolare superiore Scheletro assile: cranio colonna vertebrale gabbia toracica (coste e sterno) Scheletro appendicolare: arti superiori arti inferiori Cintura scapolare: clavicola scapola Cintura pelvica: coxali Div isione

Dettagli

Comprende misurazioni proposte da altri autori raccolte e sviluppate in una analisi scheletrica e dentale che propone valutazioni relative alla crescita e considerazioni proporzionali tra le varie componenti

Dettagli

16/06/2014. CINTURA SCAPOLARE Elemento di raccordo tra lo scheletro assile e quello appendicolare superiore

16/06/2014. CINTURA SCAPOLARE Elemento di raccordo tra lo scheletro assile e quello appendicolare superiore Scheletro assile: cranio colonna vertebrale gabbia toracica (coste e sterno) CINTURA SCAPOLARE Elemento di raccordo tra lo scheletro assile e quello appendicolare superiore Scheletro appendicolare: arti

Dettagli

Introduzione alla Neurochinesiologia Applicata

Introduzione alla Neurochinesiologia Applicata Introduzione alla Neurochinesiologia Applicata parte 2 Prof. Giacomo Pagliaro BND PhD cstm.ch Dr. Giacomo Pagliaro 2 DELTOIDE 3 IL M. DELTOIDE Dr. Giacomo Pagliaro 4 Dr. Giacomo Pagliaro 5 origine ORIGINE:

Dettagli

I COMPARTIMENTI DEL BRACCIO

I COMPARTIMENTI DEL BRACCIO I COMPARTIMENTI DEL BRACCIO I MUSCOLI DEL BRACCIO sono disposti in due compartimenti: anteriore (flessore) e posteriore (estensore) separati dall omero e da setti intermuscolari. Questi muscoli svolgono

Dettagli

MASSERIA E CHIESA SS. PIETRO E ANDREA (LOC. MARRESE) INSEDIAMENTI

MASSERIA E CHIESA SS. PIETRO E ANDREA (LOC. MARRESE) INSEDIAMENTI UCP-Testimonianze della stratificazione insediativa Componenti culturali e insediative Testimonianze stratificazione insediativa (rischio archeologico) MASSERIA E CHIESA SS. PIETRO E ANDREA (LOC. MARRESE)

Dettagli

LO SCHELETRO MEDIEVALE DELLA «VILLA» ROMANA DI ISERA (TRENTO) (**)

LO SCHELETRO MEDIEVALE DELLA «VILLA» ROMANA DI ISERA (TRENTO) (**) Ann. Mus. civ. Rovereto Sez.: Arch., St., Sc. nat. Vol. 11 (1995) 105-114 1996 MARIANTONIA CAPITANIO (*) LO SCHELETRO MEDIEVALE DELLA «VILLA» ROMANA DI ISERA (TRENTO) (**) Abstract - MARIANTONIA CAPITANIO

Dettagli

Dipartimento Trasformazione Digitale U.O. Statistica - Open Data LE CARATTERISTICHE DELL OCCUPAZIONE A ROMA

Dipartimento Trasformazione Digitale U.O. Statistica - Open Data LE CARATTERISTICHE DELL OCCUPAZIONE A ROMA LE CARATTERISTICHE DELL OCCUPAZIONE A ROMA Anno 2017 Indice Le caratteristiche dell a Roma... 4 La base occupazionale secondo il sesso e l età... 4 Il livello di istruzione degli occupati... 8 Pubblicato

Dettagli

Offerta didattica per le scuole

Offerta didattica per le scuole A.S. 2 018 /19 Offerta didattica per le scuole SERVIZI EDUCATIVI SISTEMA MUSEALE DI ATENEO UNIVERSITÀ DI PISA MUSEO DI ANATOMIA PATOLOGICA Via Roma, 57 - Pisa www.map.sma.unipi.it educazione.map@sma.unipi.it

Dettagli

Biomeccanica Muscoli Tronco-Arti

Biomeccanica Muscoli Tronco-Arti Biomeccanica Muscoli Tronco-Arti superiori-arti inferiori M. Gran Pettorale Funzione: adduzione del braccio e intrarotazine Parte clavicolare: terzo prossimale della calvicola Parte sternocostale: fascia

Dettagli

Le ossa LO SCHELETRO. Appunti prof. Alessandro Cattich

Le ossa LO SCHELETRO. Appunti prof. Alessandro Cattich LO SCHELETRO Le ossa Costituiscono lo scheletro l'insieme delle strutture ossee del corpo aventi funzione di sostegno e di protezione dei tessuti molli. Le ossa, grazie alla connessione con il sistema

Dettagli

PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Gabbia toracica

PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Gabbia toracica UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Gabbia toracica A.A. 2015 2016

Dettagli

I resti scheletrici umani rinvenuti nelle necropoli in località Tempa Cagliozzo, San Martino d Agri (PZ)

I resti scheletrici umani rinvenuti nelle necropoli in località Tempa Cagliozzo, San Martino d Agri (PZ) The Journal of Fasti Online Published by the Associazione Internazionale di Archeologia Classica Piazza San Marco, 49 I-00186 Roma Tel. / Fax: ++39.06.67.98.798 http://www.aiac.org; http://www.fastionline.org

Dettagli

IL SOSTEGNO E IL MOVIMENTO

IL SOSTEGNO E IL MOVIMENTO IL SOSTEGNO E IL MOVIMENTO è formato da due complessi sistemi: - sistema scheletrico - sistema muscolare I tendini sono le strutture che mantengono in collegamento meccanico i muscoli con le ossa. Sistema

Dettagli

IV. IL CASO DI TRE SEPOLTURE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI SOMMITALI L ANALISI DEI RESTI OSSEI

IV. IL CASO DI TRE SEPOLTURE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI SOMMITALI L ANALISI DEI RESTI OSSEI IV. IL CASO DI TRE SEPOLTURE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI SOMMITALI INTRODUZIONE Nel corso delle campagne di scavo 1996-1997, sono stati recuperati resti umani appartenenti a tre individui: due sepolti in

Dettagli

PROIEZIONI RADIOLOGICHE.

PROIEZIONI RADIOLOGICHE. UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Arto superiore: [2] polso mano

Dettagli

IL SISTEMA SCHELETRICO. A. Completa con il disegno la parte mancante dello scheletro e scrivi il nome delle ossa indicate.

IL SISTEMA SCHELETRICO. A. Completa con il disegno la parte mancante dello scheletro e scrivi il nome delle ossa indicate. APPARATO LOCOMOTORE Per chi usa la mano destra IL SISTEMA SCHELETRICO A. Completa con il disegno la parte mancante dello scheletro e scrivi il nome delle ossa indicate. B. Colora lo scheletro seguendo

Dettagli

REGIONE ANTERIORE DEL COLLO 5 Cartilagine tiroidea 6 Osso ioide 7 Cartilagine cricoidea 9 Trachea 9

REGIONE ANTERIORE DEL COLLO 5 Cartilagine tiroidea 6 Osso ioide 7 Cartilagine cricoidea 9 Trachea 9 Indice OSTEOLOGIA 1 Collo 2 REGIONE ANTERIORE DEL COLLO 5 Cartilagine tiroidea 6 Osso ioide 7 Cartilagine cricoidea 9 Trachea 9 REGIONI DORSALE E LATERALE DEL COLLO 10 Approccio globale alle vertebre cervicali

Dettagli

PUNTIDIREPERE CRANICI. Bregma: della struttura coronaria con quella sagittale mediana. Vertice: punto più elevato della volta cranica

PUNTIDIREPERE CRANICI. Bregma: della struttura coronaria con quella sagittale mediana. Vertice: punto più elevato della volta cranica Bregma: punto diintersecazione della struttura coronaria con quella sagittale mediana Vertice: punto più elevato della volta cranica Pterion: punto di incontro della sutura dell'osso parietale conla grande

Dettagli

RELAZIONE SULL INTERVENTO DI RECUPERO DI ALCUNE SEPOLTURE DELLA NECROPOLI LONGOBARDA DI

RELAZIONE SULL INTERVENTO DI RECUPERO DI ALCUNE SEPOLTURE DELLA NECROPOLI LONGOBARDA DI Povegliano Veronese f. 1 RELAZIONE SULL INTERVENTO DI RECUPERO DI ALCUNE SEPOLTURE DELLA NECROPOLI LONGOBARDA DI POVEGLIANO VERONESE, EFFETUATO DALLA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DEL VENETO IN COLLABORAZIONE

Dettagli

LE OSSA DEL CRANIO. Il cranio è una scatola ossea che contiene le meningi craniche e l encefalo.

LE OSSA DEL CRANIO. Il cranio è una scatola ossea che contiene le meningi craniche e l encefalo. LE OSSA DEL CRANIO Il cranio è una scatola ossea che contiene le meningi craniche e l encefalo. E costituito da otto ossa: - quattro sono impari, mediane e simmetriche, sono dal davanti verso l indietro:

Dettagli

BIOLOGIA DELLO SCHELETRO UMANO. Lezione 1

BIOLOGIA DELLO SCHELETRO UMANO. Lezione 1 BIOLOGIA DELLO SCHELETRO UMANO Lezione 1 BIOLOGIA DELLO SCHELETRO UMANO: Studio morfo-metrico delle caratteristiche biologiche dello scheletro umano Analisi ANTROPOSCOPICA ANTROPOMETRICA qualitativa quantitativa

Dettagli

Muscoli del braccio. Muscolo bicipite brachiale. Muscolo coracobrachiale. Muscolo brachiale

Muscoli del braccio. Muscolo bicipite brachiale. Muscolo coracobrachiale. Muscolo brachiale Muscoli del braccio I muscoli del braccio si distinguono in anteriori e posteriori. Sono anteriori: il muscolo bicipite brachiale, il muscolo coracobrachiale e il muscolo brachiale. Posteriormente si trova

Dettagli

LO SCHELETRO. Le ossa

LO SCHELETRO. Le ossa LO SCHELETRO Le ossa Costituiscono lo scheletro l'insieme delle strutture ossee del corpo aventi funzione di sostegno e di protezione dei tessuti molli. Le ossa, grazie alla connessione con il sistema

Dettagli

S. Radiologico LISTINO ESAMI MOD-EANA TIPOLOGIA DI PREZZO : REGIONE Rev /01/02 CeG Parola srl Stampa del Pag. 1

S. Radiologico LISTINO ESAMI MOD-EANA TIPOLOGIA DI PREZZO : REGIONE Rev /01/02 CeG Parola srl Stampa del Pag. 1 CeG Parola srl Stampa del 18-03-2019 Pag. 1 1 STANDARD DEL TORACE Radiografia si 15.49 0 1 S 2 TELECUORE Radiografia si 15.49 0 1 S 3 LATERALE Radiografia no 10.00 0 1 S 4 RINOFARINGE E LARINGE Radiografia

Dettagli

Indice 5. Prefazione 11 Presentazione dell arto superiore 12

Indice 5. Prefazione 11 Presentazione dell arto superiore 12 INDICE Indice 5 Prefazione 11 Presentazione dell arto superiore 12 1. OSTEOLOGIA 13 Clavicola Presentazione 15 Organizzazione anatomica 15 Descrizione del corpo 17 Descrizione delle estremità 19 In pratica

Dettagli

ASSOCIAZIONI DI RICERCA SCIENTIFICA

ASSOCIAZIONI DI RICERCA SCIENTIFICA CURRICULUM FORMATIVO, SCIENTIFICO E PROFESSIONALE Dott. Sandro Sublimi Saponetti (Bari, 1959) Dipartimento di Biologia dell Università degli Studi di Via Orabona, 4 70126 BARI tel. +39 80 5443362 fax +39

Dettagli

Apparato scheletrico

Apparato scheletrico Apparato scheletrico L'apparato scheletrico ha la funzione di sostegno e di protezione degli organi interni ed è costituita dalle ossa. Le ossa sono formate dal tessuto osseo, composto da una sostanza

Dettagli

Associazione di Volontariato del CANE LUPINO DEL GIGANTE ANALISI DEI DATI BIOMETRICI RILEVATI. Introduzione

Associazione di Volontariato del CANE LUPINO DEL GIGANTE ANALISI DEI DATI BIOMETRICI RILEVATI. Introduzione Introduzione La presente analisi biometrica illustra una prima approssimazione etnologica del Cane Lupino del Gigante ed è stata effettuata su un primo quantitativo di 155 esemplari (75 maschi e 80 femmine)

Dettagli

La necropoli di Ameglia

La necropoli di Ameglia Esame dei resti cremati Prelievo sul campo dell urna cineraria intatta, evitando interventi in sito Documentazione fotografica, radiografica e Tomografia Computerizzata (TC) Microscavo Lavaggio e restauro

Dettagli

FUNZIONI TIPI DI OSSA PARTI I TESSUTO OSSEO ARTICOLAZIONI

FUNZIONI TIPI DI OSSA PARTI I TESSUTO OSSEO ARTICOLAZIONI FUNZIONI TIPI DI OSSA PARTI I TESSUTO OSSEO ARTICOLAZIONI WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Il sitema scheletrico ha tre funzioni: sostiene il corpo protegge gli organi interni più delicati consente il movimento

Dettagli

ESPERIENZA DI SCUOLA LAVORO AL MUSEO PREISTORICO ETNOGRAFICO L.PIGORINI. 4 aprile- 9 aprile classe IA liceo E.Q. Visconti

ESPERIENZA DI SCUOLA LAVORO AL MUSEO PREISTORICO ETNOGRAFICO L.PIGORINI. 4 aprile- 9 aprile classe IA liceo E.Q. Visconti ESPERIENZA DI SCUOLA LAVORO AL MUSEO PREISTORICO ETNOGRAFICO L.PIGORINI 4 aprile- 9 aprile classe IA liceo E.Q. Visconti IL NOSTRO LAVORO Abbiamo svolto diverse attività all interno della sezione antropologica

Dettagli

Cretazues rinaldii Tyler, Bronzi e Ghiandoni, 2000

Cretazues rinaldii Tyler, Bronzi e Ghiandoni, 2000 Collezione Città di Nardò Cretazues rinaldii Tyler, Bronzi e Ghiandoni, 2000 A sinistra in alto il reperto 6659 C (olotipo) e a destra il 6621 A (paratipo). In basso invece c è la ricostruzione della specie.

Dettagli

700,00. Pagina 1 di 6

700,00. Pagina 1 di 6 SENI PARANASALI (SENZA CONTRASTO) MASSICCIO FACCIALE (SENZA E CON CONTRASTO) SENI PARANASALI (SENZA E CON CONTRASTO) COLLO (SENZA CONTRASTO) COLLO (SENZA E CON CONTRASTO) TORACE AD ALTA RISOLUZIONE TOMOGRAFIA

Dettagli

IL MOVIMENTO A.S. 2014/2015 CLASSE 2^B

IL MOVIMENTO A.S. 2014/2015 CLASSE 2^B A.S. 2014/2015 CLASSE 2^B IL MOVIMENTO APPARATO SCHELETRICO: Ossa: Bosio, Franzi, Lai, Ramos Scheletro: Reynaud, Bravo, Orusa, Morglia Articolazioni: Mureddu, Fiasconaro, Mellano, Rosa APPARATO MUSCOLARE:

Dettagli

Parti dello scheletro

Parti dello scheletro GUIDA AL MONTAGGIO Parti dello scheletro SEGUI LE ISTRUZIONI DI QUESTA GUIDA E VEDRAI CHE MONTARE IL TUO CORPO UMANO SARÀ FACILISSIMO. 01. Calotta cranica 02. Cranio 03. Mandibola 04. Dischi cervicali

Dettagli

1.1. Osservazioni ergonomiche e paleopatologiche Analisi morfometriche ed ergonomiche

1.1. Osservazioni ergonomiche e paleopatologiche Analisi morfometriche ed ergonomiche Indice generale 1.1.Osservazioni ergonomiche e paleopatologiche...1 1.1.1.Il perché di uno studio antropologico...1 1.1.2.Analisi morfometriche ed ergonomiche...1 1.1.3.Paleopatologia...1 1.1.4.Lo studio

Dettagli

Copyright 2015 C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana

Copyright 2015 C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana K.L. Moore, A.F. Dalley, A.M.R. Agur clinico Anatomia umana a orientamento Copyright 2015 C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana K.L. Moore, A.F. Dalley, A.M.R. Agur clinico Anatomia umana a orientamento Copyright

Dettagli

Modulo B Traumi in ambiente di lavoro. Slide n. 1

Modulo B Traumi in ambiente di lavoro. Slide n. 1 Modulo B Traumi in ambiente di lavoro Slide n. 1 Lo scheletro 206 ossa Slide n. 2 Lo scheletro: funzioni a) Impalcatura e sostegno degli organi b) Movimento mediante le articolazioni c) Protezione degli

Dettagli

TB2 Apparato pilosebaceo TB3 Principali cavità del corpo. TB6 Articolazioni: tessuti connettivi e cartilagine articolare

TB2 Apparato pilosebaceo TB3 Principali cavità del corpo. TB6 Articolazioni: tessuti connettivi e cartilagine articolare INTRODUZIONE 1 1-7 Tavole bonus TB1-TB16 TAVOLE BONUS TB1 Sezione trasversale della cute TB2 Apparato pilosebaceo TB3 Principali cavità del corpo TB4 Sistema scheletrico: scheletro assile e scheletro appendicolare

Dettagli

IL SOSTEGNO E IL MOVIMENTO

IL SOSTEGNO E IL MOVIMENTO IL SOSTEGNO E IL MOVIMENTO LE FUNZIONI DEL SISTEMA SCHELETRICO Le diverse ossa del corpo umano hanno cinque funzioni principali: La funzione di sostegno, se non avessimo lo scheletro non riusciremmo a

Dettagli

Cosa vogliamo essere in grado di fare?

Cosa vogliamo essere in grado di fare? Cosa vogliamo essere in grado di fare? 1) identificare la posizione delle principali ossa del cranio 2) conoscere le principali caratteristiche di frontale, parietale, occipitale, temporale, sfenoide,

Dettagli

Anatomia sistematica del distretto craniofacciale

Anatomia sistematica del distretto craniofacciale CAPITOLO 1 Anatomia sistematica del distretto craniofacciale Cranio Articolazione temporomandibolare (ATM) Muscoli della testa e del collo Vascolarizzazione della testa e del collo Drenaggio venoso della

Dettagli

BIOLOGIA DELL ETA EVOLUTIVA E DELL INVECCHIAMENTO. Lezione 6

BIOLOGIA DELL ETA EVOLUTIVA E DELL INVECCHIAMENTO. Lezione 6 BIOLOGIA DELL ETA EVOLUTIVA E DELL INVECCHIAMENTO Lezione 6 METODI PER LA VALUTAZIONE DELL ACCRESCIMENTO SOMATICO Nel bambino vengono rilevati più comunemente i seguenti caratteri antropometrici: 1. Lungh.corpo/statura;

Dettagli

LE OSSA DEL NEUROCRANIO

LE OSSA DEL NEUROCRANIO LO SCHELETRO DELLA TESTA PROF.SSA VERONICA ROMANO Indice 1 INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 LE OSSA DEL NEUROCRANIO

Dettagli

SCHEDA PER LA VALUTAZIONE ARTICOLARE E MUSCOLARE

SCHEDA PER LA VALUTAZIONE ARTICOLARE E MUSCOLARE SCHEDA PER LA VALUTAZIONE ARTICOLARE E MUSCOLARE DATA COGNOME e NOME DATA DI NASCITA RESIDENZA PROFESSIONE DIAGNOSI MISURAZIONI DI LUNGHEZZA E PERIMETRICHE ARTO SUPERIORE Lunghezza Arto Superiore Circonferenza

Dettagli

Disturbi legati all'eruzione dei denti da latte

Disturbi legati all'eruzione dei denti da latte Disturbi legati all'eruzione dei denti da latte L eruzione dei denti da latte, che inizia a circa sei mesi di vita e prosegue fino ai due anni e mezzo, è un processo che è spesso associato a vari tipi

Dettagli

Piani anatomici Tra i piani sagittali, il piano sagittale mediano rappresenta il piano di simmetria bilaterale Questo permette di individuare nel corpo umano due antimeri (emisoma destro e emisoma sinistro).

Dettagli