Piano Urbanistico Attuativo Per la zona di degrado del centro storico n. 24
|
|
- Natalia Colli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COMUNE DI PADOVA Settore Edilizia Pubblica PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEI MUSEI CIVICI DI PADOVA AGLI EREMITANI Piano Urbanistico Attuativo Per la zona di degrado del centro storico n. 24 NORME SPECIALI DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DEI MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI Padova, lì Arch. Domenico Lo Bosco Arch. Fabio Fiocco Geom. Marco Forese IL CAPO SETTORE EDILIZIA PUBBLICA Arch. Luigino Gennaro
2 NORME SPECIALI DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DEI MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI ART. 1 Prescrizioni generali Gli immobili interessati dal presente Piano di Recupero, sono quelli che risultano compresi nel perimetro indicato con apposita grafia, nelle tavole di piano e indicati dal PRG come Perimetro delle Zone di Degrado del Centro Storico N. 24, disciplinato dall'art. 49 delle N.T.A. Il Piano di Recupero è finalizzato alla riqualificazione del complesso museale degli Eremitani tramite: 1) interventi sui fabbricati esistenti - definiti d'ora in poi EDIFICIO A - MUSEO CIVICI AGLI EREMITANI - comprendenti interventi di restauro conservativo, adeguamento normativo degli impianti e manutenzioni straordinarie e la copertura vetrata del Chiostro Minore; 2) la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica con un nuovo chiostro e di un vano locali tecnici - definiti d'ora in poi EDIFICIO B - AMPLIAMENTO DEI MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI - nell'area retrostante. Il Piano di Recupero viene attuato nel rispetto delle norme di attuazione del Piano Regolatore Generale e della disciplina urbanistica del Piano di Recupero, definite dagli elaborati grafici e dalle presenti norme di attuazione. Qualora, nel corso dei lavori per l'attuazione delle previsioni di piano, dovessero emergere ulteriori elementi di interesse storico-architettonico e archeologico, questi dovranno essere mantenuti e restaurati sotto l alta sorveglianza delle Soprintendenze competenti. Le quote di riferimento per la misurazione delle altezze ed il calcolo del volume sono definite nelle Tavole 08 e 09 dello stato di fatto, le Tavole e 18 di progetto dell allegato Piano di Recupero. ART. 2 Destinazioni d uso La destinazione d uso di PRG degli edifici compresi nel Piano di Recupero è: Attrezzature di interesse comune. All'interno di tale destinazione l'intero complesso costituisce i Musei Civici agli Eremitani che articola i propri spazi secondo le seguenti funzioni. EDIFICIO A - MUSEO CIVICO Piano interrato Piano terra Piano primo stato di fatto Sala multimediale "Scrovegni", Deposito Museo Archeologico Reception/Museo archeologico/ Magazzini Museo d'arte/lapidario Museo Archeologico/ Lapidario Museo d'arte/spazi multifunzionali scoperti/laboratori di Restauro Musei Archeologico e d'arte/bar/book shop/servizi igienici/ Chiostri scoperti Museo d'arte/laboratorio Fotografico/Sala Didattica/Spazio mostre temporanee progetto Sala multimediale "Scrovegni", sala didattica sulla Padova preromana e romana Reception/Museo archeologico/magazzini Museo d'arte/lapidario Museo Archeologico/ Lapidario Museo d'arte/spazi multifunzionali scoperti/laboratori di Restauro Museo Archeologico /Bookshop/ Servizi igienici/chiostro Maggiore scoperto/chiostro Minore coperto con struttura vetrata Museo d'arte/laboratorio Fotografico/Spazio mostre temporanee/ Piano sottotetto Vani tecnici impianti Vani tecnici impianti
3 EDIFICIO B - AMPLIAMENTO DEL MUSEO CIVICO stato di fatto progetto Piano interrato Non presente Non presente Piano terra Non presente Spazio Ristoro/Sala Didattica/Nuovo Lapidario Museo Archeologico e Museo d'arte/vani tecnici impianti Piano primo Non presente Laboratori di restauro Museo d'arte/depositi/uffici/servizi Igienici/Depositi Piano sottotetto Non presente Vani tecnici impianti ART. 3 Interventi Il Piano di Recupero prevede i seguenti interventi: Edificio A - MUSEO CIVICO: Manutenzione straordinaria delle facciate esterne; Manutenzione straordinaria dei manti di copertura; Adeguamento degli impianti elettrici e di illuminazione; Adeguamento, potenziamento e rifacimento parziale degli impianti di riscaldamento e di condizionamento; Manutenzione straordinaria dei servizi igienici; Adeguamento degli infissi alle vie di fuga; Creazione di una sala didattica al piano interrato negli attuali spazi del Deposito del Museo Archeologico con l'allestimento di un percorso museale sull'abitare a Padova romana e preromana; Copertura vetrata del Chiostro Minore; Edificio B - AMPLIAMENTO DEL MUSEO CIVICO: nuova costruzione di un fabbricato, di un percorso esterno coperto e di locali tecnici; SPAZI SCOPERTI realizzazione di aree verdi, di sosta e di un plateatico esterno a servizio dello spazio ristoro; Le tavole di progetto indicano i principali criteri da seguire nell intervento edilizio e le modalità d intervento per l attuazione del Piano di Recupero, ferme restando le disposizioni del D.P.R EDIFICIO A - MUSEI CIVICI AGLI INTERVENTO EREMITANI Piano Interrato Rifunzionalizzazione dello spazio attualmente adibito a magazzino del Museo Archeologico in sala didattica sulla Padova romana e preromana mediante intervento di abbattimento delle barriere architettoniche con una rampa esterna, demolizione delle tramezzature in legno interne, realizzazione degli impianti elettrici e di illuminazione, di aerazione, riscaldamento e climatizzazione; allestimento di un percorso museale sull'abitare a Padova romana e preromana; Piano Terra Copertura vetrata del Chiostro Minore, al fine di creare uno spazio multifunzionale; Risanamento dei servizi igienici ubicati nel Chiostro Maggiore; Realizzazione e rifacimento settoriale degli impianti di condizionamento e di riscaldamento; Manutenzione straordinaria settoriale e messa a norma degli impianti elettrici al fine di ridurre il consumo energetico; Spostamento delle strutture del Laboratorio di restauro del Museo d'arte e ampliamento della superficie del Laboratorio del Museo Archeologico
4 Piano Primo Realizzazione e rifacimento settoriale degli impianti di condizionamento e di riscaldamento; Manutenzione straordinaria settoriale e messa a norma degli impianti elettrici al fine di ridurre il consumo energetico; Piano sottotetto Manutenzione e rifacimento settoriale degli impianti di condizionamento e di riscaldamento; Manutenzione straordinaria settoriale e messa a norma degli impianti elettrici al fine di ridurre il consumo energetico; Altre opere Manutenzione straordinaria delle facciate esterne; Manutenzione straordinaria dei manti di copertura; EDIFICIO B - AMPLIAMENTO DEI MUSEI INTERVENTO CIVICI AGLI EREMITANI Piano Interrato Non presente Piano Terra Ampliamento della struttura museale con la creazione di un nuovo spazio ristoro dotato di servizi igienici e spogliatoio; realizzazione di una nuova sala didattica per laboratorio scolaresche; Realizzazione di un nuovo percorso museale esterno comprendente un Lapidario del Museo Archeologico e del Museo d'arte. Creazione di un nuovo corpo tecnico che ospiterà la nuova centrale elettrica e gli impianti di condizionamento e di riscaldamento del Museo; Piano Primo Realizzazione di nuovi laboratori di restauro del Museo d'arte e relativi depositi con due nuovi uffici, servizi igienici. Piano sottotetto Creazione di un nuovo vano tecnologico impianti; ART. 4 Attuazione del piano Il Piano di Recupero potrà essere realizzato a seguito dell'approvazione del progetto esecutivo da parte dell'amministrazione Comunale. L esemplificazione delle modalità d intervento con precise indicazioni sullo stato di fatto, sui tipi di vincolo e sulle specifiche di progetto sono riportate nell allegata relazione Relazione Tecnico-metodologica che costituisce elaborato di progetto. ART. 5 Planivolumetria La configurazione planivolumetrica di cui alle Tavole 10 B del presente Piano di Recupero, ha carattere prescrittivo in ordine alla entità massima della superficie coperta, delle altezze massime, del volume massimo e delle linee di massimo sviluppo e dei distacchi minimi. STATO DI FATTO STATO DI PROGETTO Volume mc ,92 Volume mc ,92 SLP..mq 8.096,03 SLP..mq 9.485,72 Superficie scoperta...mq 8.254,82 Superficie scoperta..mq 6.415,17 Superficie coperta..mq 4.062,69 Superficie scoperta..mq 5.902,34
5 Il volume di ampliamento è pertanto pari mc ,00 ART. 6 Varianti al piano Non costituiscono variante al piano di recupero la diversa definizione e collocazione in sede di esecuzione, delle reti tecnologiche previste nelle tavole di piano e l'eventuale spostamento dei volumi inerenti i volumi tecnici. Non costituiscono altresì varianti al piano, fermi restando i criteri informatori dello stesso: La precisazione, in fase esecutiva, degli elementi strutturali, dei materiali e/o finiture: Lo spostamento dei volumi tecnici che si rendesse necessario a seguito dell'approfondimento progettuale; La realizzazione di eventuali volumi tecnici interrati; La modifica alle sistemazioni esterne; Eventuali modifiche progettuali alla copertura vetrata del Chiostro Minore a seguito della redazione del progetto esecutivo; Eventuali variazioni alle superfici coperte o scoperte purché non comportino incrementi di volume. ART. 7 Progetto edilizio II progetto edilizio deve prevedere strutture, materiali, finiture e colori consoni all'ambiente storico circostante. ART. 8 Parcheggi La dotazione di parcheggi non può essere inferiore, rispetto al nuovo volume a 1 mq/10 mc. Viene individuata pertanto un area destinata a parcheggio con relativo spazio di manovra di mq. 590,00. ART. 9 Alberature Il progetto non comporterà abbattimenti di alberature, che anzi assumeranno un valore paesaggistico quali perno visivo del nuovo ampliamento, essendo al centro del nuovo percorso archeologico. Eventuali abbattimenti di alberature che si rendessero necessari in corso d'opera saranno valutati con il competente Settore Verde Pubblico del Comune di Padova. ART. 10 Deroghe Fermo restando il rapporto tra i volumi nello Stato di Fatto, le distanze tra pareti finestrate relativamente all intervento di ampliamento per le parti all interno del Piano saranno realizzate in deroga alle distanze minime previste ai sensi dell art. 3 e dell art. 40 delle N.T.A. Sarà altresì realizzata in deroga all'art. 41 delle N.T.A., comma 5, lettera g, la copertura del Chiostro scoperto Minore, nel rispetto dei caratteri architettonici e costruttivi, sulla base della soluzione progettuale approvata dalla competente Soprintendenza ai BB.AA.AA., ai fini del miglioramento funzionale del complesso museale. ART. 11 Elenco degli Elaborati Relazione Piano di Recupero di Progetto Norme Speciali di Attuazione del Piano di Recupero ELABORATI GRAFICI 1 inquadramento planimetrico e urbanistico 2 vincoli storico architettonici 3 catasti storici 4 stato di fatto destinazioni d uso: pianta piano interrato e terra 5 stato di fatto: pianta piano primo 6 stato di fatto: edificio esistente (A) Verifica parametri urbanistici: pianta piano interrato e terra 7 stato di fatto: edificio esistente (A) verifica parametri urbanistici : pianta piano primo e coperture 8 stato di fatto: prospetti 9 stato di fatto: sezioni 10 A stato di fatto: planivolumetrico 10 B stato di progetto: planivolumetrico 11 stato di progetto: destinazioni d uso pianta piano terra e primo 12 stato di progetto: destinazioni d uso pianta piano secondo 13 stato di progetto: distacchi tra edifici pianta piano terra 14 stato di progetto: distacchi tra edifici - sezioni 15 stato di progetto: calcolo superfici pianta piano terra 16 stato di progetto: calcolo superfici pianta piano primo 17 stato di progetto: calcolo superfici pianta piano secondo 18 stato di progetto: calcolo dei volumi 19 stato di progetto: verifica superfici aree di manovra e di sosta 20 stato di fatto e di progetto: verifica permeabilità dell'unità di piano 21 stato di fatto e di progetto: reti sottoservizi
6 ART. 12 Prescrizioni finali Per quanto non specificato e/o modificato dalle presenti norme, per l attuazione del Piano di Recupero, valgono le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti vigenti.
1 - PRESCRIZIONI GENERALI
1 - PRESCRIZIONI GENERALI L'area interessata dalla è quella che risulta compresa nel perimetro indicato con apposita grafia nella tavola n. 6 identificata come ambito d intervento. Il Piano viene attuato
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
COMUNE DI CITTADELLA PROVINCIA DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.U.A. C3/150 - PDL via Case Bianche OGGETTO Realizzazione di un marciapiede, parcheggio e verde pubblico nell ambito del PDL. COMMITTENTE
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE Art. 1 PRESCRIZIONI GENERALI L area interessata dal Piano di Lottizzazione è quella compresa nell ambito indicato con apposita grafia nelle seguenti
DettagliSETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA PUA - Piano di Recupero MUSEO EREMITANI. Relazione Tecnica
SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA PUA - Piano di Recupero MUSEO EREMITANI Relazione Tecnica PREMESSA Il Piano di recupero Museo "Civico agli Eremitani, presentato dal SETTORE EDILIZIA COMUNALE del Comune
DettagliPIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO VIA ISONZO COMUNE DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO VIA ISONZO COMUNE DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE INDICE 1. AMBITO DI APPLICAZIONE... 3 2. INTERVENTI PREVISTI... 3 3. PARAMETRI E STANDARD
DettagliCOMUNE DI RIMINI CF/P.IVA
COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA 00304260409 DIREZIONE PIANIFICAZIONE E GESTIONE TERRITORIALE Settore Pianificazione Attuativa ed Edilizia Residenziale Pubblica U.O. Piani Attuativi Privati NORME TECNICHE DI
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ART. 1 PRESCRIZIONI GENERALI Il PdR di iniziativa Privata Corte il Mulino viene attuato nel rispetto delle norme di attuazione del P.R.G, delle previsioni del Piano di Recupero
DettagliART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO
ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO [1] Sono interessati dal presente Piano di Recupero gli immobili e le aree così come individuati nella Tavola n 6 - DOCUMENTAZIONE CATASTALE con elenco
DettagliPIANO DI RECUPERO DELL AREA EX MATTATOIO COMUNALE Scheda 24.Ri GAVORRANO PR MATTATOIO COMUNE DI GAVORRANO PIANO DI RECUPERO DELL AREA EX MATTATOIO
COMUNE DI GAVORRANO PIANO DI RECUPERO DELL AREA EX MATTATOIO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Pagina 1 di 10 INDICE Art. 1 Campo di applicazione Art. 2 Natura del Piano di Recupero Art. 3 Elementi costitutivi
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
Art. 1 - PRESCRIZIONI GENERALI E AMBITO DI APPLICAZIONE Le presenti norme disciplinano gli interventi da effettuarsi nell area avente come destinazione urbanistica Zona di Perequazione Integrata denominata
DettagliCittà di Pescara Medaglia d oro al Merito Civile
Città di Pescara Medaglia d oro al Merito Civile PREMESSA: LE ZONE DI RECUPERO A PESCARA L individuazione delle zone di degrado e di recupero del patrimonio edilizio esistente, ai sensi dell art. 27 della
DettagliPIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA. per demolizione e ricostruzione di edificio esistente con cambio di destinazione d uso
PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA per demolizione e ricostruzione di edificio esistente con cambio di destinazione d uso N O R M E T E C N I C H E D I A T T U A Z I O N E modificate a seguito dell
Dettaglin. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082
n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082 A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: C Foglio: 4 Mappale: 1082 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna all UTOE
DettagliAllegato "A" NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - VARIANTE N.4
Comune di LEGNAGO Provincia di VERONA Oggetto : VARIANTE N.4 DI PROGETTO RELATIVA ALLA LOTIZZAZIONE DI INIZIATIVA PRIVATA A DESTINAZIONE ARTIGIANALE/COMMERCIALE DENOMINATA CA MULA 2, DA REALIZZARE IN LOCALITA
DettagliPIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA
PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA PROPRIETA : ROSIGNOLI NORME TECNICHE D ATTUAZIONE PROGETTISTA : ARCHITETTO RICCARDO PALESTRA 1 Articolo 1 Competenza delle norme Le presenti norme tecniche di attuazione
DettagliVARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE
COMUNE DI VIAREGGIO Ufficio progettazione urbanistica VARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE Cap.1 Premesse e Valutazioni Generali
DettagliNOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte
NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte della Giunta Comunale come proposto da progettista Dirigente del Settore Gestione del
DettagliNorme Tecniche di Attuazione del PdR ELABORATO D
progettista committente Crocetti Morena, Di Raimondo Emidio, Di Raimondo Silvina, Dell'Ovo Tiziana, Saccia Michele progetto Piano di Recupero per la demolizione e successiva ricostruzione di edificio residenziale-commerciale
DettagliAllegato A. ESTRATTI STRUMENTO URBANISTICO GENERALE (VIGENTE, VARIANTE) ART e 24 DELLE NTA DEL PRG
COMUNE DI DOLO Provincia di Venezia settore urbanistica ed edilizia privata VARIANTE URBANISTICA PARZIALE - AI SENSI DEL I COMMA, ARTICOLO 48 DELLA LEGGE REGIONALE 23 APRILE 2004 N. 11, AI SENSI DELLE
DettagliAU.01 - Relazione Urbanistica
AU.01 - Relazione Urbanistica Riqualificazione sociale e culturale dell area urbana di via Lanciano nei pressi dell ex serbatoio idrico, denominato Una torre per la città Sommario PREMESSA... 2 DESCRIZIONE
DettagliSi descrive brevemente nel seguito la proposta di variante di destinazione d uso di una
RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA Si descrive brevemente nel seguito la proposta di variante di destinazione d uso di una porzione dell immobile sito in Quero, Via Feltre 16, censito catastalmente al Foglio
DettagliPIANO ATTUATIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN AREA AD USO DI TIRO AL VOLO IN LOCALITA FOLA COMUNE DI TRESANA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
PIANO ATTUATIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN AREA AD USO DI TIRO AL VOLO IN LOCALITA FOLA COMUNE DI TRESANA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE TITOLO I - GENERALITA E CONTENUTI DEL PIANO ATTUATIVO Art.1 Applicazione
DettagliCOMUNE DI SAN DONÀ DI PIAVE
COMUNE DI SAN DONÀ DI PIAVE Variante Generale al Piano Regolatore ai sensi dell'art. 49 della L. R. 27 giugno 1985 n. 61 Norme Tecniche di Attuazione Norme Tecniche di Attuazione Approvate con Deliberazione
DettagliCOMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO
COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO - LEGGE REGIONALE 11 MAR- ZO 2005, N 12 AREA TRIAKIS DI VIA MAZZINI ANGOLO VIA FALCK NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE La proprietà
DettagliLotto n. 3 Area verde in via Lavaredo via Lavaredo Mestre
Lotto n. 3 Area verde in via Lavaredo via Lavaredo Mestre Area verde in via Lavaredo UBICAZIONE: via Lavaredo Mestre Descrizione dell immobile CARATTERI GENERALI Ubicazione e accessibilità. Lo scoperto
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
ROMA CAPITALE Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio U.O. Programmazione degli Interventi di Trasformazione Urbana MUNICIPIO VIII
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Norme tecniche per l attuazione del Piano di Lottizzazione La seguente relazione ha lo scopo di delineare le norme tecniche, per l attuazione del Piano di Lottizzazione,
DettagliPremesse: I terreni oggetto del presente Piano Attuativo denominato Atp 3 sono di proprietà di: ART. 1 INDICI E PARAMETRI EDILIZI
Premesse: I terreni oggetto del presente Piano Attuativo denominato Atp 3 sono di proprietà di: Sig.ra Piazzoni Maria Adele, nata a Paladina il 11.08.1948 e residente in via Del Brembo n. 20 a Paladina.
DettagliNTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO
NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO Art. 1.03 DEROGHE ALLE PRESENTI NORME Deroghe alle presenti norme sono ammissibili nei limiti e nella forma stabiliti dall art. 41 quater, L. 17/8/1942 n. 1150,
DettagliCOMUNE DI LAUCO PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE ESTRATTO NORME DI ATTUAZIONE
Art. 13 ZONA OMOGENEA S (Servizi ed attrezzature collettive) 1. CARATTERISTICHE GENERALI La zona comprende la parte del territorio comunale destinata a servizi ed attrezzature pubbliche o di uso pubblico,
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Tabella C2/A
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Tabella C2/A Indice Fondiario mc/mq 1.33 Assetto urbanistico Superficie destinata a servizi pubblici, Aree di cessione prossimo asilo comunale. Come indicato nel piano attuativo.
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI VARIANTE N.
COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO PIANO DEGLI INTERVENTI VARIANTE N. 4 deliberazione del consiglio comunale n. 82 del 17.10.2014 di adozione della variante parziale per la disciplina delle attività produttive
DettagliUMBERTINO ZAGO ARCHITETTO
UMBERTINO ZAGO ARCHITETTO STUDIO DI ARCHITETTURA URBANISTICA E RESTAURO 35123 Padova Corso Vittorio Emanuele II, 253 telefono - fax 049 / 8803057 Variante 2 piano urbanistico attuativo in ambito di progettazione
DettagliRELAZIONE PIANO ATTUATIVO INDUSTRIALE ARU.P04 VIA PUECHER SUD
RELAZIONE PIANO ATTUATIVO INDUSTRIALE ARU.P04 VIA PUECHER SUD Il professionista Arch. Matteo M. Magnaghi Il Responsabile di procedura Il Dirigente dell U.T. Arch. Francesca Dicorato Data: 20 febbraio 2014
DettagliCOMUNE DI BAGNI DI LUCCA PROVINCIA DI LUCCA
COMUNE DI BAGNI DI LUCCA PROVINCIA DI LUCCA PROGETTO PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO POLO SCOLASTICO DELLA SCESTA CON VARIANTE A REGOLAMENTO URBANISTICO E PIANO STRUTTURALE IN CONFORMITÀ AL PIANO STRUTTURALE
Dettagliriccardo albertini architetto COMUNE DI PADOVA - PROVINCIA DI PADOVA - via corsica / via mandelli - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
COMUNE DI PADOVA - PROVINCIA DI PADOVA - via corsica / via mandelli - PROGETTO: RICHIESTA DI MODIFICA NON SOSTANZIALE AL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO - P.U.A. "LETIZIA" Convenzione del 03/02/2010 rep. 65797
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
MONTALE (PT), via A. Boito,26 - tel. 0573/55021 557343 fax. 959296 - E-mail : segreteria@studioagora.net di iniziativa privata PER ATTUAZIONE INTERVENTI DI AMPLIAMENTO, RIS- TRUTTURAZIONE, DEMOLIZIONE
Dettagliprotocollo Marca Settore Urbanistica !"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"
protocollo Marca Settore Urbanistica Euro 11,00!!"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##" Progettista $ % & Il sottoscritto.., residente a..., in via., n., tel., iscritto all ordine., della provincia
DettagliCOMUNE DI ROCCA DI PAPA Città Metropolitana di Roma Capitale
ALLEGATO A1 COMUNE DI ROCCA DI PAPA Città Metropolitana di Roma Capitale Corso della Costituente n 26 Centralino (06) 9428611 C.A.P. 00040 Fax (06) 9499164 Codice Fiscale 01238260580 Partita IVA 00975471004
DettagliPIANO REGOLATORE GENERALE PARTE OPERATIVA NORME DI ATTUAZIONE
COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE OPERATIVA NORME DI ATTUAZIONE VARIANTE ART. 17 - ZONA D0 IMPIANTI DISTRIBUZIONE CARBURANTI Comune di Magione - PRG parte operativa
DettagliPIÙ POSSIBILITÀ PER GLI HOTEL DI CESENATICO
PIÙ POSSIBILITÀ PER GLI HOTEL DI CESENATICO L amministrazione comunale di Cesenatico ha tra gli obiettivi di mandato la ricerca e lo sviluppo di politiche che incentivino il recupero del patrimonio edilizio
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
ROMA CAPITALE Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio U.O. Programmazione degli Interventi di Trasformazione Urbana MUNICIPIO XIX PROGRAMMA
DettagliVARIANTE AL VIGENTE P.R.G.C ex art. 17bis comma 6 L.R. 56/77 s.m.i. e art. 19 d.p.r. 327/2001
COMUNE DI BARDONECCHIA PROVINCIA DI TORINO PROGETTO DEFINITIVO REALIZZAZIONE PASSERELLA CICLO-PEDONALE SUL TORRENTE DORA IN CORRISPONDENZA DELLA FONTANA GIOLITTI VARIANTE AL VIGENTE P.R.G.C ex art. 17bis
DettagliPiano Urbanistico Attuativo sub-ambito Tirone cupa Fragolara. Stralcio P.U.A. ambito Selva di Chiaiano. Norme Tecniche di Attuazione
Piano Urbanistico Attuativo sub-ambito Tirone cupa Fragolara Stralcio P.U.A. ambito Selva di Chiaiano Norme Tecniche di Attuazione Indice Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 Art.5 Art.6 Art.7 Art.8 Art.9 Art.10 Art.11
DettagliNorme specifiche per i singoli interventi
STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI marzo 2014 1 Norme specifiche per i singoli interventi 1. La normativa che segue è riferita alle singole zone individuata negli elaborati grafici
DettagliComune di BAONE Provincia di Padova Area Tecnica. Timbro protocollo comune di Baone. Marca da bollo da euro 14,62
Comune di BAONE Provincia di Padova Area Tecnica Timbro protocollo comune di Baone Marca da bollo da euro 14,62 Comune di BAONE P.zza XXV Aprile n 1 - Tel. (0429)2931 2932 Fax (0429)602273 e-mail: comunedibaone@windnet.it
DettagliCOMUNE DI PINEROLO PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO AREA URBANISTICA D. 6.8 VARIANTE N. 2
REGIONE PIEMONTE CITTA METROPOLITANA DI TORINO COMUNE DI PINEROLO PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO AREA URBANISTICA D. 6.8 VARIANTE N. 2 Proprietà: La Primula s.a.s di Depetris Elda & C. con sede in Via Roma
DettagliIl Responsabile della III Area Arch. Nicla Paola Frezza. 11 febbraio 2011
LEGGE REGIONALE 21/12/2010 N.19 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 OTTOBRE 2009, N. 22 "INTERVENTI DELLA REGIONE PER IL RIAVVIO DELLE ATTIVITÀ EDILIZIE AL FINE DI FRONTEGGIARE LA CRISI ECONOMICA, DIFENDERE
DettagliComune di Pescia. A.O. Urbanistica e Progetti Territoriali PROGETTO ESECUTIVO, AMPLIAMENTO DELLA SCUOLA MATERNA VIA ROMANA, 2 PESCIAMORTA
Comune di Pescia A.O. Urbanistica e Progetti Territoriali PROGETTO ESECUTIVO, AMPLIAMENTO DELLA SCUOLA MATERNA VIA ROMANA, 2 PESCIAMORTA Relazione tecnica Inquadramento catastale ed urbanistico Il fabbricato
DettagliART. 1 DEFINIZIONI... 2 ART. 2 DESTINAZIONI D USO AMMESSE... 3 ART. 3 PARAMETRI E INDICI... 4 ART. 4 PARCHEGGI PRIVATI... 4
INDICE ART. 1 DEFINIZIONI... 2 1.1 DESTINAZIONI... 2 1.2 SLP (mq): SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO... 2 1.3 V (mc) = VOLUME... 2 1.4 H (m): ALTEZZA MASSIMA DEL FABBRICATO... 2 1.5 IT (mc/mq): INDICE VOLUMETRICO
DettagliCITTÀ DI SESTO CALENDE (Provincia di Varese) Servizio Urbanistica e Commercio
1 CITTÀ DI SESTO CALENDE (Provincia di Varese) Servizio Urbanistica e Commercio sestocalende@legalmail.it Sesto Calende, 26.09.2014 UFFICIO TECNICO: SERVIZIO URBANISTICA E COMMERCIO OGGETTO: D.C.C. N.
DettagliSTRALCI N.T.A. stato attuale
COMUNE DI LORETO Provincia di Ancona IV SETTORE Urbanistica, Edilizia Privata, Ambiente Ecologia L.R. n.34/1992 e ss.mm.ii. VARIANTE AL PRG PER ZONIZZAZIONE AREE PRODUTTIVE / COMMERCIALI - ADOZIONE - STRALCI
DettagliPROCEDIMENTI DIRITTI 50,00 30,00 50,00 70,00 70,00 50,00 50,00 COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI ASSEVERATA (C.I.L.A.)
PROCEDIMENTI DIRITTI COMUNICAZIONE opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti, temporanee e stagionali e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO FONTANELLE SUB AMBITO 3
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO FONTANELLE SUB AMBITO 3 In questo paragrafo sono evidenziati col colore rosso i parametri urbanistici/edilizi variati rispetto al PUA
DettagliNORME TECNICHE D ATTUAZIONE
PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA IN VIA PADOVA ZONA B4.5 Proprietà: Petrolifera Estense s.p.a. Via Padova, 43 Ferrara NORME TECNICHE D ATTUAZIONE ART. 1 - Destinazione d'uso delle aree interessate
DettagliLe aree per i servizi e le attrezzature collettive riguardano:
Art. 19 - Zone per i servizi e le attrezzature collettive e di interesse generale Le aree per i servizi e le attrezzature collettive riguardano: 1) zona a verde pubblico urbano, di quartiere, attrezzato
DettagliTITOLO SETTIMO URBANISTICA DEL SETTORE COMMERCIALE. Art. 86 DISCIPLINA DEL SETTORE COMMERCIALE
TITOLO SETTIMO URBANISTICA DEL SETTORE COMMERCIALE Art. 86 DISCIPLINA DEL SETTORE COMMERCIALE 1.Le presenti disposizioni costituiscono adeguamento della disciplina urbanistica del piano regolatore generale
DettagliCittà di Pescara Medaglia d oro al Merito Civile
Città di Pescara Medaglia d oro al Merito Civile Norme Tecniche d Attuazione Piano di Recupero del Patrimonio Edilizio (P.R.P.E.), comparto n. 1.09 Sommario articolo 1 - Ambito di applicazione articolo
DettagliVariante comunale. Richiedente PROVINCIA DI AREZZO. Rup. Tecnico ARCHITETT. Pag. 1 / 6
Variante al regolamento urbanistico comunale approvatoo con delibera CC N.83 del 29/11/2013 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Arezzo 21.04.2015 Arch. Giuseppina Bocchinii Richiedente PROVINCIA DI AREZZO SERVIZIO
DettagliDirezione Regionale Friuli Venezia Giulia PROCEDURA APERTA, AI SENSI DELL ART. 60 DEL D.LGS. 50/2016 E S.M.I., PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI
PROCEDURA APERTA, AI SENSI DELL ART. 60 DEL D.LGS. 50/2016 E S.M.I., PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI VERIFICA DELLA VULNERABILITÁ SISMICA, DIAGNOSI ENERGETICA, RILIEVO GEOMETRICO, ARCHITETTONICO, TECNOLOGICO
DettagliREGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE 1 - CP18 QUARTIERE CAMPI ALTI RELAZIONE
REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE - CP8 RELAZIONE. Inquadramento generale. L area oggetto della presente variante è localizzata nel Quartiere Campi Alti, compresa tra la Via dei Pioppi, a monte, la sede
DettagliPIANO DI RECUPERO DELL AREA EX MATTATOIO COMUNALE Scheda 24.Ri GAVORRANO PR MATTATOIO COMUNE DI GAVORRANO PIANO DI RECUPERO DELL AREA EX MATTATOIO
COMUNE DI GAVORRANO PIANO DI RECUPERO DELL AREA EX MATTATOIO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Pagina 1 di 11 INDICE Art. 1 Campo di applicazione Art. 2 Natura del Piano di Recupero Art. 3 Elementi costitutivi
DettagliPIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PARZIALE N 1/2012. Comune di LAGNASCO. Stralcio Norme di attuazione e tabelle di zona
PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PARZIALE N 1/2012 Comune di LAGNASCO Stralcio Norme di attuazione e tabelle di zona N.B. Le modifiche introdotte con la presente variante sono evidenziate: Con scrittura
DettagliALLEGATO 3 alle modalità per la presentazione e gestione dei PUA. SCHEMA TIPO Norme Tecniche Attuative PUA
ALLEGATO 3 alle modalità per la presentazione e gestione dei PUA SCHEMA TIPO Norme Tecniche Attuative PUA 1 INDICE Ince generale ART. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE...3 ART. 2 ELABORATI DEL PIANO...3 ART. 3
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Il litorale che, per sua natura è ad alta vocazione turistica ed utilizzato in tal senso almeno dai primi anni del secolo scorso, si attua nel rispetto delle seguenti Norme
Dettaglid o t t. S a l m a s o i n g. L o r e n z o d o t t. S a l m a s o i n g. P i e r v i t t o r i o B o r t o l o t t o g e o m.
studio SALMASO & ASSOCIATI d o t t. S a l m a s o i n g. L o r e n z o d o t t. S a l m a s o i n g. P i e r v i t t o r i o B o r t o l o t t o g e o m. G i a n p a o l o COMUNE DI FOSSÒ PROVINCIA DI
Dettagli1. PREMESSA STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VIGENTI STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VARIANTE...
SOMMARIO 1. PREMESSA... 2 2. STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VIGENTI... 2 3. STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VARIANTE... 5 1 1. PREMESSA In seguito alle considerazioni riportate
DettagliPARTE GENERALE. Zona 12 Artigianale
PARTE GENERALE ART.1 Le presenti norme sono valide per le zone che rientrano nei comprensori destinati dal P.R.G. del Comune di Monopoli quali zone artigianali e integrano quelle più generali del P.R.G.
DettagliArt. 3 Ambito di applicazione del P.d.R. L ambito di applicazione del piano è definita negli elaborati grafici di piano.
1 Art. 1 Contenuti e disciplina del P.d.R. Il presente Piano di Recupero di cui alla Legge 5 agosto 1978, n. 457 ed art. 15 L.R. n 61/1985, è lo strumento di intervento per il recupero del patrimonio edilizio
DettagliINSEDIAMENTI STORICI. Provincia Autonoma di Trento. Comune di Pozza di Fassa DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA. SCHEDA n. ES10 PROSPETTO NORD PROSPETTO SUD
n. ES10 Comun General de Fascia Foglio di mappa N. Comune amministrativo di Pozza di Fassa N. di particella ed. 5 Comune catastale di Pozza Data del rilievo: 010 Indirizzo, località: loc. Bufaure Rilevatore:
Dettagli4.2 Il vetro Caratteristiche tecnico-prestazionali Possibilità di impiego: tecnologie solari passive... 53
Indice Introduzione... 13 PARTE PRIMA ABITARE I SOTTOTETTI a cura di Paola Frontoni 1. IL SOTTOTETTO 1.1 Definizione... 29 1.2 Tipi di sottotetto... 30 1.3 Quali sottotetti possono essere recuperati...
DettagliPROVINCIA SUD SARDEGNA Legge Regionale , n. 2 recante Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna
RELAZIONE TECNICO - DESCRITTIVA OGGETTO: Allegato alla delibera per la concessione in comodato d uso gratuito dell immobile ex O.N.M.I. sito in Viale Parodo 21 a Carloforte 108. IL Dirigente Ing. Fulvio
DettagliPROGETTO PER PIANO DI RECUPERO
PROGETTO PER PIANO DI RECUPERO ai sensi dell art. 119 della L.R. 65/2014 ed art 25 NTA in riferimento al PIANO OPERATIVO approvato con Delibera di C. C. n 15 del 2/3/2017 Scheda Norma Comparto C3 PROPRIETA':
DettagliINDICE N.T.A. ART. 1 OGGETTO E CONTENUTI... 2 ART. 2 MODALITA DI ATTUAZIONE E AMBITI TERRITORIALI DI INTERVENTO... 4 ART. 3 DESTINAZIONI D USO...
INDICE N.T.A. ART. 1 OGGETTO E CONTENUTI... 2 ART. 2 MODALITA DI ATTUAZIONE E AMBITI TERRITORIALI DI INTERVENTO... 4 ART. 3 DESTINAZIONI D USO... 4 ART. 4 DOTAZIONE DI SPAZI PUBBLICI... 4 ART. 5 PARCHEGGI
DettagliComune di Teolo. Ambiti e Piani di Recupero
Allegato B Appendice 8 Norme tecniche operative Schede norma Piani di Recupero VARIANTE PUNTUALE N. 3 AL PIANO DEGLI INTERVENTI Teolo, 18 maggio 2018 Il responsabile del Servizio arch. Claudio Franchin
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Allegata alla segnalazione certificata inizio attività
OGGETTO: Segnalazione certificata inizio attività per la realizzazione di presso, in via, n. Ditta:, in via, n., CF. Progettista:, iscritto all ordine/albo, della provincia di, al n. RELAZIONE TECNICA
DettagliCOMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO
AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO GENNAIO 2009 AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO LOCALIZZAZIONE AREA STRADARIO DI ACQUI TERME Area con destinazione residenziale
DettagliTORINO Via Bistagno, 10. Palazzo uffici
TORINO Via Bistagno, 10 Palazzo uffici Aprile 2013 Localizzazione 2 Descrizione Il complesso immobiliare occupa un intero isolato, di forma romboidale, delimitato a nord-est da Via Monbasiglio, a est da
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Oggetto: Piano di recupero di iniziativa privata di una proprietà
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Oggetto: Piano di recupero di iniziativa privata di una proprietà nel centro storico in Via A. De Petrucci n 6-8-10-12-14 (in variante al P.P.C.S. ed ai sensi dell art. 30
Dettagli- ELENCO ELABORATI -
- ELENCO ELABORATI - VARIANTE - PROGETTO DEFINITIVO 2015 (per autorizzazione in deroga) PARTE DESCRITTIVA Rel. D.01 RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA GENERALE Rel. D.02 RELAZIONE TECNICA SPECIFICA Motivazioni
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
OGGETTO: Richiesta di trasformazione d uso, da magazzino a superficie commerciale, di un locale situato al piano interrato dell edificio in località Fontana del Comune di Livigno, contraddistinto catastalmente
DettagliComune di TROMELLO RELAZIONE ISTRUTTORIA E SPORTELLO UNICO EDILIZIA PROPOSTA DI PROVVEDIMENTO. costruire D.I.A N. Protocollo n.
Comune di TROMELLO RELAZIONE ISTRUTTORIA E SPORTELLO UNICO EDILIZIA PROPOSTA DI PROVVEDIMENTO Permesso Domanda del costruire D.I.A N. Protocollo n. - al RESPONSABILE S.U.E. 1 VERIFICA DELLA DOCUMENTAZIONE
DettagliUBICAZIONE CENTRALE DI GOVERNO
Direzione Centrale Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare Servizio Grandi Reti Tecnologiche e Illuminazione Pubblica Appalto per il servizio di gestione integrata degli impianti di Illuminazione pubblica
DettagliPIANO URBANISTICO ATTUATIVO
COMUNE DI CESENA PIANO URBANISTICO ATTUATIVO Case Finali - via Fiorenzuola Comparto 03/08 AT3 REALCOM SRL (03786550404)... MORDENTI MARINO (MRDMRN60H10C573I)... MORDENTI GINA (MRDGNI64S43C573R)... IMMAGINA
DettagliNORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI RECUPERO VIA AMENDOLA Via M. Polo, Rovigo
1 2 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI RECUPERO VIA AMENDOLA Via M. Polo, Rovigo Art.1- DISPOSIZIONI GENERALI Gli interventi del presente PIANO DI RECUPERO sono finalizzati alla riqualificazione ambientale
DettagliCOMUNE DI CASSOLA PIANO DI LOTTIZZAZIONE "DOBRU" Allegato 2 Norme Tecniche di Attuazione
COMUNE DI CASSOLA PIANO DI LOTTIZZAZIONE "DOBRU" VARIANTE N. 2 Allegato 2 Norme Tecniche di Attuazione il committente Capitelvecchio R.E. Srl il progettista Cassola. 2 Sommario Sommario... 3 Art. 1 Ambito
DettagliREGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Indice Generale
REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Indice Generale TITOLO I NORME GENERALI CAPO I - DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art.1 Contenuti e limiti del Regolamento Edilizio Art.2 Richiamo a disposizioni generali di legge
DettagliScia 2: i titoli edilizi e i procedimenti per ogni tipologia di intervento
Scia 2: i titoli edilizi e i procedimenti per ogni tipologia di intervento Nel Decreto di prossima pubblicazione una tabella riassume le procedure da seguire, gli adempimenti successivi e la nuova disciplina
DettagliSTUDIO CECCHETELLI Piazza XX Settembre n FANO - tel. 0721/ Ditta PUCCI GIOVANNI BLASI CLAUDIA BELFIORI MARIA.
STUDIO CECCHETELLI Piazza XX Settembre n. 35-61032 FANO - tel. 0721/827780 Ditta PUCCI GIOVANNI BLASI CLAUDIA BELFIORI MARIA. Oggetto : PIANO ATTUATIVO DEL COMPARTO DENOMINATO ST3_P24 COMPARTO DI RICUCITURA
DettagliPIANO ATTUATIVO SAN ZENO Zona Nord-Est, Comparto D
COMUNE DI TREVIGLIO PRONCIA DI BERGAMO SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO PIANO ATTUATIVO SAN ZENO Zona Nord-Est, Comparto D PROGETTO DI PLANIVOLUMETRICO DEL LOTTO D3 PROPRIETA DEL COMUNE DI TREVIGLIO PER
DettagliVIA DON ALDO MEI 64/K CAPANNORI LUCCA - TEL E FAX: e.andreotti03
Pagina 1 di 8 ARTICOLO 1 ELEMENTI DEL PIANO DI RECUPERO Il presente Piano di Recupero si compone dei seguenti elementi: ANALISI E STATO ATTUALE 01. PLANIMETRIA CATASTALE 1:2000; AEROFOTOGRAMMETRICO 1:5000;
DettagliProvincia di Rovigo COMUNE DI ROVIGO DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO
Provincia di Rovigo COMUNE DI ROVIGO doc A PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA ai sensi degli art. 3 della L.R. 14/09 come modificata dalla L.R. 13/11. ROVIGO_Via Olmo 5, Fenil del Turco oggetto: DOCUMENTAZIONE
DettagliRelazione. Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC) Variante di livello comunale n. 36. Elab. n. 1. PRGC del Comune di Muggia
Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC) Variante di livello comunale n. 36 Relazione Il Responsabile del Servizio Pianificazione Territoriale, geom. Marino Baldas Elab. n. 1 1 2 Progettista Il Responsabile
DettagliSETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO E DELL ECONOMIA LOCALE Servizio pianificazione urbanistica, sviluppo sostenibile e S.I.T.
SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO E DELL ECONOMIA LOCALE Servizio pianificazione urbanistica, sviluppo sostenibile e S.I.T. PIANO PARTICOLAREGGIATO STRUTTURE RICETTIVE (VARIANTE AL PPH - D.C.C. n. 108/1997)
DettagliPiano stralcio per il commercio. Norme di attuazione
Comunità di Primiero Provincia Autonoma di Trento Piano Territoriale della Comunità di Primiero Piano stralcio per il commercio Norme di attuazione Febbraio 2015 Indice generale PREMESSA: Ambito di applicazione...1
DettagliProgetto: Titolo: data: dicembre Progettisti. Spogliatoi e Club house del Campo di rugby C. Montano OPERE DI RIQUALIFICAZIONE ESECUTIVO
Codice Fiscale: 84006890481 Progetto: Spogliatoi e Club house del Campo di rugby C. Montano Titolo: OPERE DI RIQUALIFICAZIONE Fase: ESECUTIVO Assessore ai lavori pubblici Servizio Valerio Barberis Lavori
Dettagli