DELIBERAZIONE N. _611_ DEL _03/08/2011_

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1 cod. az MOD12_rev1_05/05/2010 Pag. 1 di 8 Centro Direzionale Piazza Ospedale, PRATO C.F. e P.IVA DELIBERAZIONE N. _611_ DEL _03/08/2011_ O G G E T T O : A p p ro va zio ne b o zza p ro to c o llo o p e ra tivo tra A U S L 4 d i P ra to e d il c o m a nd o vigili d e l fuo c o d i P ra to P ro p o sta n / Ed ito re: D U STRUTTURA PROPONENTE: A rea A mministrativa - U.O. A ffari G enerali e C o ntratti RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: D o tt.ssa F rancesca M o ntaini Affissa all albo della USL dal e vi rimarrà per la durata di quindici giorni consecutivi. IL DIRETTORE U.O. G. A. M. A. Prato, E copia, composta da N.. fogli e N.. facciate, conforme all originale conservato nella raccolta ufficiale delle. della USL. Si rilascia in carta libera per uso amministrativo copia conforme IL DIRETTORE U.O. G. A.M. A. Prato, Deliberazione immediatamente eseguibile SI NO Deliberazione inviata al Collegio Sindacale il.. Deliberazione inviata alla G.R.T. il. e da questi ricevuta il.... Chiarimenti/Elementi integrativi richiesti dalla G.R.T. con decisione N. del... Controindicazioni trasmesse alla G.R.T. il.. e con nota N ricevute il.. Deliberazione non approvata dalla G.R.T. con decisione N.. del Deliberazione approvata dalla G.R.T. con decisione N..del. Deliberazione rettificata/revocata/modificata con atto N. del esecutivo dal.. Deliberazione esecutiva per decorrenza dei termini dal.. IL DIRETTORE Prato, U.O. G. A..M. A.

2 Pag. 2 di 8 IL DIRETTORE GENERALE Dott. Bruno Cravedi (nominato con D.P.G.R. Toscana n. 88 del 28/05/2010) In data....nella sede dell Azienda USL n. 4 di Prato, alla presenza del Direttore Sanitario Dott. Antonio D Urso e del Direttore Amministrativo Dott. Massimo Braganti; Visto/a: il D.lgs 502/92 e successive modifiche ed integrazioni; L articolo 15 della legge 7 agosto 1990 n. 241,che attribuisce alle pubbliche amministrazioni la facoltà di stipulare accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; Il DPR 27 marzo 1992, che stabilisce che la gestione della emergenza sanitaria in fase extraospedaliera è a carico del 118 competente per territorio; Le leggi 27 dicembre 1941 n 1570 e 13 maggio 1961 n 469, che stabiliscono che il soccorso tecnico urgente e la tutela dell incolumità delle persone su tutto il territorio nazionale sono competenza esclusiva del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco; Il decreto legislativo del 13 ottobre 2005 n 217 recante l ordinamento del personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco a norma dell art. 2 della legge 30 settembre 2004 n 252; Il decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139, art. 24 che il Corpo Nazionale, al fine di salvaguardare l incolumità delle persone e l integrità dei beni, assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito della immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse strumentali; Premesso che: sin dal 1997 esiste un gruppo di lavoro per la collaborazione fra il 118 della AUSL 4 di Prato e VV.F. per coordinare il soccorso tecnico e sanitario nella Provincia di Prato; quotidianamente, hanno luogo operazioni di soccorso che vedono coesistere sullo stesso scenario personale tecnico dei VV.F. e personale sanitario della U.F. 118; i protocolli e le procedure già in essere tra l Azienda USL 4 di Prato ed il Comando dei vigili del Fuoco di Prato hanno favorito l ottimizzazione di tempi d intervento e l erogazione di interventi sempre più appropriati; all utente deve essere fornita un tipo di risposta univoca; il personale delle due Istituzioni, partecipa costantemente alla formazione di operatori dell altro sistema riguardo a specifiche attività istituzionali dell area di appartenenza, considerando l adattamento dell intervento didattico alle continue evoluzioni dei percorsi formativi; Preso atto che : con e mail del 15/07/11, il Responsabile U.F. 118,Dott. Querci ha trasmesso al Direttore Sanitario, e tra gli altri, alla U.O. scrivente, la bozza del protocollo Operativo, concordata nel settembre del 2009,con i vigili del Fuoco di Prato all interno del Gruppo di lavoro congiunto (costituito da personale del Comando dei Vigili del Fuoco e da personale sanitario della U.F. 118), ma ritenuta ancora valida; il Direttore Sanitario con e mail del 22/07/11, una volta che le strutture aziendali interessate, riscontrando il testo da approvare, si sono espresse positivamente, ha dato parere positivo alla stipula dell atto, anche alla luce dell incontro avvenuto tra il Comandante dei vigili del Fuoco di Prato ed il

3 Pag. 3 di 8 Direttore Generale, in cui il Comandante è venuto a richiedere il completamento dell iter istruttorio e la definizione del testo convenzionale; con e mail del , la U.O. scrivente, ha provveduto a trasmettere al Comando provinciale Vigili del fuoco di Prato, il testo convenzionale da approvarsi ; Tenuto conto: della comune volontà di rafforzare e rendere sempre più omogenea ed efficace l integrazione operativa tra il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il Sistema di Urgenza/Emergenza Sanitaria nel territorio della Provincia di Prato, è necessario dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo stante la necessità di addivenire in tempi celeri alla stipula dell atto ; Rilevata la legittimità e la congruenza dell atto con le finalità istituzionali di questo Ente, stante l istruttoria effettuata Con la sottoscrizione del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario, ciascuno per quanto di competenza, ai sensi dell art. 3 del Decreto legislativo n. 502/92 e successive modificazioni e integrazioni DELIBERA Per le motivazioni espresse in parte narrativa che si intendono integralmente richiamate: 1. Di approvare la bozza d intesa fra l AUSL 4 di Prato (Unità Funzionale 118) ed il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Prato,allegata al presente atto quale parte integrante e sostanziale; 2. Di dichiarare,stante la comune volontà di rafforzare e rendere sempre più omogenea ed efficace l integrazione operativa tra il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il Sistema di Urgenza/Emergenza Sanitaria nel territorio della Provincia di Prato, il presente provvedimento immediatamente esecutivo vista la necessità di addivenire in tempi celeri alla stipula dell atto ; 3. Di trasmettere il presente atto al Collegio Sindacale ai sensi dell art. 42, comma 2, della L. R. Toscana n. 40/2005 e succ. mod. ed integrazioni e di provvedere all attivazione delle previste procedure di pubblicazione degli atti. IL DIRETTORE SANITARIO (Dott. Antonio D Urso) IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO (Dott. Massimo Braganti) IL DIRETTORE GENERALE (Dott. Bruno Cravedi)

4 Pag. 4 di 8 Atto d intesa fra l Azienda Sanitaria Locale 4 di Prato (Unità Funzionale 118) ed il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Prato TRA L Azienda USL n.4 di Prato, C.F. e P. IVA , con sede in Prato, P.za dell Ospedale n. 5,che agisce in persona del Direttore Generale, Dott. Bruno Cravedi (in forza del decreto regionale n.88 del ), nato a Piacenza il 03/07/1949, che interviene in quest atto non per sé, ma in nome e per conto e nell esclusivo interesse dell azienda stessa che legalmente rappresenta ad ogni effetto di legge. Ed il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Prato e per esso: il dott. ing..., nato il...a... ( ) e residente in... ( ), Via/L.go/P.za...,n..., il quale interviene al presente atto nella sua qualità di Comandante Provinciale, dei Vigili del Fuoco di Prato, Via/L.go/P.za..., n..., che legalmente rappresenta ad ogni effetto di legge ATTESA la comune volontà di rafforzare e rendere sempre più omogenea ed efficace l integrazione operativa tra il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il Sistema di Urgenza/Emergenza Sanitaria nel territorio della Provincia di Prato CONSIDERATO che dal 1997 esiste un gruppo di lavoro per la collaborazione fra 118 della AUSL 4 di Prato e VV.F. per coordinare il soccorso tecnico e sanitario nella Provincia di Prato; che dal 27 marzo 2002 è già in essere un protocollo Operativo d intesa tra i due enti interessati; che il presente accordo è stato precursore e ispirazione per la redazione di protocolli congiunti fra 115 e 118 a livello nazionale; che è in vigore un protocollo operativo fra la Regione Toscana- Dipartimento diritto alla salute e la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, per pianificare l operatività degli elicotteri delle rispettive flotte aeree in scenari richiedenti interventi congiunti; che quotidianamente, hanno luogo operazioni di soccorso che vedono coesistere sullo stesso scenario personale tecnico dei VV.F. e personale sanitario della U.F. 118; che i protocolli e le procedure già in essere hanno favorito l ottimizzazione di tempi d intervento e l erogazione di interventi sempre più appropriati;

5 Pag. 5 di 8 che all utente deve essere fornita un tipo di risposta univoca; che il personale delle due Istituzioni, partecipa costantemente alla formazione di operatori dell altro sistema riguardo a specifiche attività istituzionali dell area di appartenenza, considerando l adattamento dell intervento didattico alle continue evoluzioni dei percorsi formativi; CONCORDANO QUANTO SEGUE Articolo 1 oggetto e finalità Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Prato e l Unità Funzionale118 della Azienda USL 4 di Prato, intendono attuare, sviluppare e porre in essere tutte le necessarie attività di pianificazione, formazione e divulgazione che coinvolgano il personale delle due Amministrazioni al fine di : a. migliorare la qualità, efficienza ed efficacia, dell intervento di soccorso alla popolazione, sia nel proprio settore che in aree diverse da quelle istituzionali ma comunque funzionali alla buona riuscita dei servizi d istituto, mediante il continuo interscambio formativo fra personale VV.F. e Sanitario; b. migliorare la qualità del servizio attraverso la revisione periodica di protocolli, procedure e materiale di supporto riguardanti operatività congiunta; c. mettere in essere tutte le misure necessarie per facilitare e rendere più fluida ed efficace l operatività territoriale congiunta. A tale scopo garantire il flusso d informazioni e il coordinamento delle operazioni mediante l utilizzo dei protocolli; d. valutare, in base alle necessità di servizio e formative, la possibilità di usufruire di strutture, personale e mezzi delle rispettive Amministrazioni secondo protocolli e procedure condivisi fra le due istituzioni; e. valutare congiuntamente la possibilità di formare squadre miste in situazioni specifiche e organizzarne l attività con idonei protocolli e procedure condivise; f. organizzare incontri congiunti per diffondere la corretta conoscenza dei due sistemi di soccorso e facilitare una attivazione consapevole e collaborativa, rivolti alla popolazione, alle Organizzazioni di Volontariato e/o ad altri Enti g. ottimizzare gli interventi da attuare in caso di eventi di Maxiemergenza, nel pieno rispetto dei piani istituzionali vigenti, attraverso l addestramento congiunto in relazione all utilizzo di tecniche e attrezzature che esulano dalla emergenza ordinaria; h. programmare annualmente le attività formative congiunte e darne comunicazione alle dirigenze dei rispettivi Enti. Articolo 2 procedure operative congiunte

6 Pag. 6 di 8 1. Ferma restando la rispettiva autonomia gestionale ed organizzativa in ordine all impiego dei mezzi, risorse e personale in dotazione, il Comando e la Unità Funzionale 118 definiscono appositi protocolli e procedure operative per gli interventi svolti in comune dalle rispettive Amministrazioni, ufficializzate secondo l iter previsto dalle due amministrazioni per la divulgazione e l utilizzo del personale coinvolto. 2. Particolari e distinte procedure operative congiunte, nel pieno rispetto dei Piani istituzionali esistenti, possono essere redatte in relazione alla gestione degli interventi di soccorso tecnico urgente e sanitario in occasione di emergenze non convenzionali NBCR. 3. Al fine di sperimentare l adeguatezza e l efficacia delle procedure operative di cui ai commi 1 e 2, le parti promuovono d intesa addestramenti congiunti ed esercitazioni settoriali, eventualmente con la partecipazione di altre Amministrazioni che concorrono alla gestione degli eventi emergenziali. Articolo 3 formazione e addestramenti comuni 1. Allo scopo di conseguire sempre più elevati livelli di professionalità del personale di ciascuna Amministrazione nelle attività di soccorso tecnico urgente e di pronto soccorso sanitario, il Comando dei VV.F e l Unità Funzionale 118 riconoscono l utilità di ogni possibile iniziativa volta allo scambio di conoscenze ed esperienze e alla messa a disposizione di propri esperti qualificati. 2. Nell ambito di tale attività comune verranno annualmente identificate, da parte dei gruppi di lavoro dei rispettivi Enti, le necessità formative reciproche. In particolare: per i sanitari nozioni relative alla sicurezza e prevenzione di infortuni sul luogo dell evento, uso di tecniche specifiche, tutela del personale in caso di eventi NBCR e ambienti contaminati ; per i VVF formazione sanitaria di base ed uso del defibrillatore semiautomatico esterno, da attuare di fronte a vittime in situazioni critiche, in attesa dl personale sanitario e, comunque, in ogni circostanza dove, per motivi di sicurezza, i sanitari non possano accedere al luogo dell evento, o le due equipe si trovino a collaborare sul territorio. 3. Le varie tipologie di iniziative formative da espletare reciprocamente saranno definite entro il di ogni anno per l annualità seguente, dai rispettivi gruppi di lavoro e sottoposte all approvazione delle rispettive Amministrazioni di appartenenza. 4. Le attività formative per il personale U.F.118 seguiranno le previste procedure per l accreditamento ECM, mentre, per il personale VV.FF, verrà rilasciato dalla Formazione dell Azienda sanitaria relativa certificazione di partecipazione e superamento test finale. 5. Si pongono a carico delle rispettive Amministrazioni gli oneri relativi all attività formativa reciproca prevista dalla programmazione annuale e approvata dalle rispettive Amministrazioni Articolo 4 validità dell Atto di Intesa Il presente Atto di Intesa è suscettibile di aggiornamenti e revisioni con cadenza biennale o quando se ne ravvisi la necessità, con ratifica da parte delle rispettive Amministrazioni. Il presente atto decorre dalla data di sottoscrizione. Nota: I verbali di riunione del gruppo di lavoro congiunto e copia del materiale derivante dalle attività svolte viene mantenuta presso le sedi delle rispettive amministrazioni.

7 Pag. 7 di 8 Supporti normativi dell Atto: articolo 15 della legge 7 agosto 1990 n. 241,che attribuisce alle pubbliche amministrazioni la facoltà di stipulare accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; DPR 27 marzo 1992, che stabilisce che la gestione della emergenza sanitaria in fase extraospedaliera è a carico del 118 competente per territorio: alla centrale operativa affluiscono tutte le richieste di intervento per emergenza sanitaria. La centrale operativa garantisce il coordinamento di tutti gli interventi nell ambito territoriale di riferimento ; leggi 27 dicembre 1941 n 1570 e 13 maggio 1961 n 469, che stabiliscono che il soccorso tecnico urgente e la tutela dell incolumità delle persone su tutto il territorio nazionale sono competenza esclusiva del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco decreto legislativo del 13 ottobre 2005 n 217 recante l ordinamento del personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco a norma dell art. 2 della legge 30 settembre 2004 n 252; decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139, all art.1 che sancisce che al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è demandato il servizio di soccorso pubblico, di prevenzione e di estinzione degli incendi su tutto il territorio nazionale; decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139, art. 24 che il Corpo Nazionale, al fine di salvaguardare l incolumità delle persone e l integrità dei beni, assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito della immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse strumentali; legge 225/92 che definisce il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed il Servizio Sanitario Nazionale quali componenti operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile ; Piano Sanitario 2002/2004 della Regione Toscana al punto L emergenza urgenza- che prevede lo sviluppo della collaborazione e dell integrazione con altri soggetti istituzionali che svolgono interventi di soccorso ; direttiva n. 2002/22/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 marzo 2002, all articolo 26 che indica la necessità di garantire la integrazione ed interazione fra gli enti preposti a servizi di emergenza territoriale come volontà europea, espressa attraverso la indicazione agli stati membri di istituire numero unico dell emergenza 112, al fine di garantire ai cittadini adeguata risposta alle chiamate di emergenza ; circolare del Ministero dell Interno Direzione Centrale per l Emergenza ed il Soccorso Tecnico n 6, avente per oggetto scenari d intervento tradizionali e non convenzionali. Organizzazione della risposta del C.N.VV.F. alle emergenze di tipo chimico, biologico, nucleare e radiologico;

8 Prato,il Pag. 8 di 8 Circolare del Ministero delle Comunicazioni - Gazzetta Ufficiale n. 191 del 18 agosto stabilisce che il numero unico europeo di emergenza è individuato quale servizio abilitato in base alla legge a ricevere chiamate di emergenza provenienti dalle numerazioni 112, 113, 115, 118; legge 120 dell aprile 2001 art 1 e 2: art.1 è consentito l'uso del defibrillatore semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. art.2 le Regioni e le Province autonome disciplinano il rilascio da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere dell'autorizzazione all'utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori da parte del personale di cui al comma 1, nell'ambito del sistema di emergenza 118 competente per territorio ; delibera GRT 762 del 2002 disciplina delle modalità di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni in ambito territoriale e relativa formazione ; Il Comandante Provinciale VV.F Prato il Direttore Generale Azienda USL n 4 di Prato