PROVINCIA DI COMO COMUNE DI BINAGO

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1 PROVINCIA DI COMO COMUNE DI BINAGO RELAZIONE AGRONOMICA DEFINITIVA DELLA REVISIONE N. 1 AL P.G.T. IL TECNICO INCARICATO Dr Agr. Luigi Biffi

2 INDICE 1. PREMESSA SISTEMA AGRICOLO COMUNALE AREE INTERESSATE ALLA VARIANTE.4 4. METODOLOGIA DI ANALISI SCHEDE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE VALUTAZIONI RICHIAMO ALL ALLEGATO 1 DELLA D.G.R. N.8/8059 DEL 19/09/ CONCLUSIONI 20 2

3 PREMESSA Il sottoscritto Luigi Biffi, iscritto al n. 206 dell Albo professionale dei Dottori Agronomi e Forestali delle Province di Como, Lecco e Sondrio e con studio a Cernobbio (CO) in Piazzetta della Filigrana n. 2 C.F.: BFFLGU67S16C933R e P. IVA: è stato incaricato dal Comune di Binago (CO) a redigere una relazione agronomica per valutare la fattibilità della variante n. 1 al proprio P.G.T. adottato con delibera di C.C. n. 11 del 24/03/2009, approvato definitivamente con delibera di C.C. n.50 del 29/10/2009 e pubblicato sul B.U.R.L. - Serie Inserzioni n. 12 del 24/03/2010. Tale variante è finalizzata alla individuazione di un area per la realizzazione del campo di calcio e relativi servizi. Attualmente la superficie individuata ha destinazione agricola. SISTEMA AGRICOLO COMUNALE Da un punto di vista dell utilizzo agricolo del territorio comunale, le colture oggi principalmente riscontrabili sul comune di Binago sono il seminativo (come orzo e mais), prato stabile per la produzione di foraggi e le coltivazioni orticole (quasi esclusivamente patate). Esistono allevamenti di bestiame soprattutto bovini (circa 337 capi - dati Censimento Agricoltura - ISTAT 2010) e alcune aziende sono dedite anche all attività boschiva e silvicolturale. La superficie a destinazione agricola è pari al 61,45% del totale della superficie comunale; la superficie agricola totale (SAT) è pari a circa mq, mentre la superficie agricola utilizzata (SAU) è pari a circa mq (dati Censimento Agricoltura - ISTAT 2010). 3

4 AREE INTERESSATE ALLA VARIANTE In sintesi le aree individuate dall amministrazione comunale e oggetto di variante sono: 1. AT_1a - Area attualmente classificata dal P.G.T. in Zona agricola A.A.C.-Ambiti agrocolturali; 2. AT_2 Area in Zona agricola posta in prossimità di tessuto urbano consolidato. Inoltre è prevista la riduzione dell area di rispetto stradale (da 30 a 10 m) sulla strada statale nel tratto del centro urbano per mq. METODOLOGIA DI ANALISI Al fine di meglio individuare le condizioni de dettaglio dell area oggetto d intervento da un punto di vista agronomico, si sono considerati i criteri utilizzati dal P.T.C.P. per l individuazione delle aree destinate all attività agricola mutuandoli con quelli del D.g.r. 19/09/2008 n. 8/8059. Si riportano di seguito le schede di Ambito e quindi i criteri indicati dalla suddetta normativa regionale. 4

5 SCHEDE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE SCHEDA AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT_1a Località: Casale S. Giovanni via Manzoni Superficie: mq Aspetti agronomici Si tratta di un area agricola a margine dell abitato che non presenta una particolare valenza agronomica. E formata da appezzamenti in parte mantenuti incolti/abbandonati con la presenza anche di cumuli di terra. La restante superficie è a prato. La superficie complessiva ha caratteristiche non uniformi da un punto di vista agronomico. In particolare, la porzione adiacente alla via Manzoni (circa il 50% dell intera area) è stata più volte rimaneggiata e adibita a vivaio, ora dismesso. La restante superficie è adibita a prato stabile. Quindi, ai sensi della normativa regionale che definisce le Aree Agricole Strategiche, le caratteristiche d insieme di quest ambito sono progressivamente sfumate dall area prossima alla strada provinciale fino a quella a nord verso la zona boscata. A sud-ovest l area confina con il territorio urbanizzato. Non sono presenti fabbricati strumentali all agricoltura. Capacità d uso del suolo 3es Attitudine spandimento S3 Adatti con moderate Valore Naturalistico Valutazione della sostenibilità della riduzione dell ambito agricolo Rapporto con la rete ecologica M Non comporta delle modifiche sostanziali al sistema agricolo di zona L area è inserita in ECP reflui zootecnici Usi del suolo Compensazione/ Mitigazione limitazioni Vedi aspetti agronomici evidenziati sopra Mantenere /reinserire dotazioni arboree e arbustive (es. fasce filtro alberate) Impatto sulla capacità I terreni sono in parte Impatto sulla Reperimento di 5

6 di gestione degli effluenti di allevamento Impatto sulle opere di bonifica, sistemi irrigui, viabilità Sostegni pubblici coltivati da imprenditori agricoli (fonte dati SIARL) La vicinanza del comparto al tessuto urbano non comporta particolari problemi dal punti di vista degli allacciamenti stradali e tecnologici Parte dei terreni di questo ambito hanno usufruito di contributi PAC (fonte dati SIARL) produttività aziendale Impatto sul contorno agro-ambientale di aziende agrituristiche o biologiche Incidenza sugli ambiti agricoli del PTCP equivalenti aree agricole sul territorio per l imprenditore agricolo che coltiva i fondi oggetto di trasformazione. Non sono presenti aziende agrituristiche o biologiche L area ricade ambito agricolo di interesse provinciale 6

7 SCHEDA AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT_2 Località: Località San Salvatore via Monte Rosa Superficie: mq Aspetti agronomici Capacità d uso del suolo Valore naturalistico Valutazione della sostenibilità della riduzione dell ambito agricolo Rapporto con la rete ecologica Impatto sulla capacità di gestione degli effluenti di allevamento Impatto sulle opere di bonifica, sistemi irrigui, Si tratta di un area agricola a margine dell abitato che non presenta una particolare valenza agronomica. Anche gli aspetti ambientali sono scarsi in relazione alla vicinanza dell area urbana e della strada di collegamento con il centro urbano 3s Attitudine spandimento S3 Adatti con limitazioni M L arretramento del limite dell ambito agricolo non comporta delle modifiche sostanziali al sistema agricolo di zona L area è inserita in ECP Possibile criticità per azienda che conduce parte dei terreni. Adeguamento PUA/PUAs azienda coinvolta La vicinanza del comparto al tessuto reflui zootecnici Usi del suolo Compensazione/ mitigazione Impatto sulla produttività aziendale Impatto sul contorno agro-ambientale di Nell ambito si è rilevata la presenza seminativi, mentre l intorno è contraddistinto da un urbanizzazione residenziale e produttiva recente. Non sono presenti fabbricati strumentali all agricoltura Compensazione in ambito di PGT Solo alcuni terreni presenti sono attualmente coltivati da imprenditori agricoli (fonte dati SIARL) Non sono presenti aziende agrituristiche o 7

8 viabilità Sostegni pubblici urbano non comporta particolari problemi dal punti di vista degli allacciamenti stradali e tecnologici I terreni di questo ambito hanno in parte usufruito di contributi PAC (fonte dati SIARL) aziende agrituristiche o biologiche Incidenza sugli ambiti agricoli del PTCP biologiche L area ricade ambito agricolo di interesse provinciale 8

9 VALUTAZIONI Al fine di procedere con l analisi agronomica delle aree si prendono di seguito in esame i principali punti riportati nelle schede: Riduzione di superficie La riduzione della superficie prevista è di complessivi mq. Tale riduzione non è significativa in quanto rappresenta lo 0,58 % della SAT lo 0,81% della SAU. Capacità d uso del suolo Per capacità d uso (Land Capability Classification) si intende il potenziale di un suolo per utilizzazioni agricole, forestali e naturalistiche in base a modalità e pratiche di gestione specifiche. Tale potenziale è valutato in funzione di 3 fattori: la capacità di produrre biomassa, la potenzialità di utilizzo per un ampio spettro di colture ed il rischio di degradazione del suolo. I suoli vengono classificati essenzialmente allo scopo di metterne in evidenza i rischi di degradazione derivanti da usi inappropriati. Tale interpretazione viene effettuata in base sia alla caratteristiche intrinseche del suolo (profondità, pietrosità, fertilità), che a quelle dell'ambiente (pendenza, rischio di erosione, inondabilità, limitazioni climatiche), ed ha come obiettivo l'individuazione dei suoli agronomicamente più pregiati, e quindi più adatti all'attività agricola, consentendo in sede di pianificazione territoriale, se possibile e conveniente, di preservarli da altri usi. Il sistema prevede la ripartizione dei suoli in 8 classi di capacità con limitazioni d'uso crescenti. Le prime 4 classi sono compatibili con l'uso sia agricolo che forestale e zootecnico; le classi dalla quinta alla settima escludono l'uso agricolo intensivo, mentre nelle aree appartenenti all'ultima classe, l'ottava, non è possibile alcuna forma di utilizzazione produttiva. 9

10 Suoli adatti all'agricoltura Suoli che presentano pochissimi fattori limitanti il loro uso e che sono quindi utilizzabili per tutte le colture. Suoli che presentano moderate limitazioni che richiedono una opportuna scelta delle colture e/o moderate pratiche conservative. Suoli che presentano severe limitazioni, tali da ridurre la scelta delle colture e da richiedere speciali pratiche conservative. Suoli che presentano limitazioni molto severe, tali da ridurre drasticamente la scelta delle colture e da richiedere accurate pratiche di coltivazione. Suoli adatti al pascolo ed alla forestazione Suoli che pur non mostrando fenomeni di erosione, presentano tuttavia altre limitazioni difficilmente eliminabili tali da restringere l'uso al pascolo o alla forestazione o come habitat naturale. Suoli che presentano limitazioni severe, tali da renderli inadatti alla coltivazione e da restringere l'uso, seppur con qualche ostacolo, al pascolo, alla forestazione o come habitat naturale. Suoli che presentano limitazioni severissime, tali da mostrare difficoltà anche per l'uso silvo pastorale. Suoli inadatti ad utilizzazioni agro-silvo-pastorali 8 Suoli che presentano limitazioni tali da precludere qualsiasi uso agro-silvo-pastorale e che, pertanto, possono venire adibiti a fini creativi, estetici, naturalistici, o come zona di raccolta delle acque. In questa classe rientrano anche zone calanchive e gli affioramenti di roccia. 10

11 Valore Naturalistico Questa attribuzione propone una classificazione dei suoli in funzione della presenza di caratteri riconducibili alla pedogenesi, i quali determinano l'appartenenza a determinate classi tassonomiche del sistema classificativo americano Soil Taxonomy. La collocazione dei suoli entro tali, specifici, gruppi tassonomici rivela che essi si sono formati, durante periodi di tempo molto lunghi, per l'azione di processi pedogenetici non più attivi e pertanto si trovano in disequilibrio sotto le attuali condizioni ambientali. In quanto testimoni di passate epoche la loro perdita sarebbe irreversibile e comporterebbe una perdita della qualità del paesaggio. Altri caratteri del suolo, non direttamente collegati al passato, rivelano tuttavia ambienti significativi per la biodiversità e lo stoccaggio del carbonio organico nel suolo. Le presenza o meno di questi peculiari caratteri pedogenetici comporta l'attribuzione dei suoli ad una delle seguenti classi di valore naturalistico, segnalando così il livello di attenzione opportuno: 11

12 A M B Alto valore naturalistico Moderato valore naturalistico Basso valore naturalistico 12

13 Gli ambiti soggetti alla variante del P.G.T. sono così classificati: 1. AT_1a (vedi allegato 1 individuazione ambito): come sottolineato nella Scheda, l ambito AT_1a non può essere considerato come un comparto omogeneo in quanto si distinguono 3 differenti aree: a) area meridionale (circa il 50% dell AT), prossima alla Via Manzoni da tempo incolta con superficie occupata da materiale di riporto o rimaneggiato oltre ad essere stata in passato oggetto di escavazione di materiale inerte per la fabbricazione di mattoni e laterizi: capacità d uso non classificabile in quanto il suolo originario è stato nel tempo asportato e valore naturalistico B; b) area al margine orientale, dove si verificano condizioni di ristagno idrico anch essa da tempo incolta: capacità d uso non classificabile in quanto il suolo originario è stato nel tempo asportato e valore naturalistico B; c) area settentrionale attualmente a destinazione agricola utilizzata a prato: capacità d uso 3es e valore naturalistico M 2. AT_2: capacità d uso 3s e valore naturalistico M Come si può desumere dal modello interpretativo sopra riportato i suoli 3es sono suoli adatti all agricoltura che presentano severe limitazioni tali da ridurre la scelta delle colture e da richiedere speciali pratiche conservative ( 3 ) con limitazioni legate al rischio di erosione ( e ) e con limitazioni legate a caratteristiche negative del suolo, come l abbondante pietrosità, la sfavorevole tessitura e lavorabilità ( s ). Quelli 3s possiedono severe limitazioni legate a caratteristiche negative del suolo ( s ). Inoltre si ricorda che all interno dell ambito AT_1a ci sono delle zone dove già attualmente non è praticata alcuna attività agricola ( area dismessa ex vivaio ) e area con forte ristagno idrico (zona sud-est). Attitudine dei suoli allo spandimento dei reflui zootecnici Nella valutazione dell'attitudine dei suoli allo spandimento dei reflui si considera l'interazione di alcuni parametri pedologici (permeabilità, granulometria, gruppo idrologico e profondità della falda) e ambientali (inondabilità e pendenza) al fine di prevedere il rischio che i reflui siano 13

14 veicolati troppo rapidamente alle acque sotterranee o alla rete idrica superficiale. La classe di attitudine del suolo è determinata dal parametro che presenta le maggiori limitazioni. Le classi di attitudine contemplate sono le seguenti: S1 S2 S3 N Suoli adatti, senza limitazioni: su tali suoli la gestione dei reflui può generalmente avvenire, secondo le norme dell ordinaria buona pratica agricola, senza particolari ostacoli. Suoli adatti, con lievi limitazioni: tali suoli richiedono attenzioni specifiche e possono presentare alcuni ostacoli nella gestione dei reflui zootecnici. Suoli adatti, con moderate limitazioni: tali suoli richiedono attenzioni specifiche e possono presentare ostacoli nella gestione dei reflui zootecnici. Suoli non adatti: tali suoli presentano caratteristiche e qualità che sconsigliano l uso di reflui non strutturati e rendono di norma delicate le pratiche di fertilizzazione in genere. Gli ambiti considerati sono classificati come S3 e sono caratterizzati da : - Moderate limitazioni; - Richiedono attenzioni specifiche; - Possono presentare ostacoli nella gestione dei liquami zootecnici Valore agricolo (modello Metland) Per il calcolo del valore agricolo si utilizza la formula sotto indicata: VALORE AGRICOLO = 100 X { [ (s t) + 75] / 175} dove s = punteggio relativo alla capacità d uso del suolo t = grado di riduzione in funzione all uso del suolo) 14

15 15

16 Sulla base delle combinazioni dei 2 fattori precedenti è possibile successivamente determinare il valore agricolo che si può collocare in un range teorico che va da 0 a 114 ripartito in fine in classi di valori: Tabella 3: Nei nostri casi si hanno: 1. AT_1a: Area degradata ex vivaio e area con ristagno idrico (oltre 50% dell AT): ricadono nel gruppo 4 della tabella n. 2, si prende per il grado di riduzione (t) un valore pari a 25. Anche se non sono classificabili come capacità d uso per le ragioni sopra riportate prendiamo comunque come riferimento il valore delle classi 7-8 con capacità d uso del suolo s = 25 si avrà: VALORE AGRICOLO = 100 X { [ (25-25) + 75] / 175} = 42,86 BASSO O ASSENTE 16

17 Area a prato: ricade nel gruppo 2 della tabella n.2, si prende per il grado di riduzione (t) un valore pari a 0. Come capacità d uso si prende come riferimento il valore della classe 3 con capacità d uso del suolo s = 75 si avrà: VALORE AGRICOLO = 100 X { [ (75-0) + 75] / 175} = 85,71 MODERATO 2. AT_2: terreno in classe 3 e grado di riduzione 0 (prato) VALORE AGRICOLO = 100 X { [ (75-0) + 75] / 175} = 85,71 MODERATO RICHIAMO ALL ALLEGATO 1 DELLA D.G.R. N.8/8059 DEL 19/09/2008 Aziende Agricole In base al censimento all interno del SIARL delle aree eventualmente soggette alla trasformazione è stato visto che gli ambiti AT_1a e AT_2 sono parzialmente utilizzati da soggetti che esercitano in via primaria l attività agricola e che quindi sono da considerarsi imprenditori agricoli professionali (IAP). Queste non sono però ne aziende biologiche ne tantomeno esercitano attività agrituristica. Per quanto riguarda l ambito AT_1a per il quale l azienda attualmente conduttrice della superficie gestite a prato vedrebbe ridursi la sua SAU comunale di circa il 6,1%. L Amministrazione comunale, a fronte di un intervento necessario e voluto dalla comunità, si è già adoperata per trovare altre superfici (all interno dello stesso territorio comunale o nei comuni contermini) in sostituzione ai terreni che non saranno più utilizzati dall azienda agricola in questione. Inoltre, dato che l AT-1a è la parte più importante della variante al PGT e che attualmente la superficie interessata ricade negli ambiti destinati all attività agricola di interesse strategico, si vogliono qui brevemente fare alcune precisazioni. 17

18 L individuazione nel PTCP provinciale degli ambiti agricoli strategici, secondo quanto stabilito dalla D.g.r. 19/09/2008 n. 8/8059, è stata fatta in base ai seguenti elementi: a) Riconoscimento della particolare rilevanza dell attività agricola; b) Estensione e continuità territoriale di scala sovra comunale, anche in rapporto alla continuità e all economia di scala produttiva e alla qualificazione di peculiari filiere e di produzione tipiche; c) Condizioni di specifica produttività dei suoli. Ciò premesso per l area in questione si rileva e sottolinea che: 1. Rispetto al punto a): l azienda che conduce attualmente la parte coltivata dell area AT-1a non esercita attività agrituristica, attività didattica e non appartiene a particolari filiere produttive di prodotti tipici o a denominazione d origine; 2. Rispetto al punto b): la zona pur essendo stata inserita, a partire dal PTCP, negli Ambiti Agrigoli Strategici, soprattutto per la sua continuità con altre aree agricole sovracomunali, non sarà interamente interessata alla variante che interesserà invece solo una parte della superficie. Rimarrà una fascia di oltre mq che continuerà a fungere da collegamento con la circostante zona agricola-boschiva comunale e sovra comunale (Beregazzo e Solbiate). La stessa verrà preservata anche attraverso la creazione di spazi verdi fruibili dalla popolazione nelle aree di pertinenza del nuovo impianto sportivo. Inoltre, si sottolinea che se a livello di macroarea è difficile stabilire un confine netto fra area agricole rilevanti o meno rilevanti, andando nel dettaglio a livello comunale è possibile definire con più facilità una linea di demarcazione che però non risulta essere netta ma sfumata in funzione della morfologia del terreno, delle colture in atto e di quelle potenzialmente ottenibili. 3. Nel nostro caso - precedente punto c) - si ha che più del 50% della superficie interessata alla variante è incolta (mappali n e parte del n area ex vivaio, dismessa a SIARL dal 2006), mentre la restante parte è gestita a prato permanente ( e 1048 ) e quindi non sono presenti né seminativi (es. cereali), né orticole o altre colture di particolare interesse economico (es. frutteto, piccoli frutti, ecc.). Questo determinato anche dalla morfologia e struttura del suolo che, in caso di abbondanti piogge, è soggetto ad allagamenti. 18

19 Si tratta di un area con la maggior parte della superficie riconducibile ad un valore agricolo basso o assente (valore di 42,86) e la restante parte riconducibile a un valore agricolo moderato ( 85,71) e con problematiche all utilizzo agronomico delle deiezioni zootecniche. In media il valore agricolo è di 64,28 che riconduce l intera area nella classe di Valore agricolo basso o assente. In aggiunta a quanto sopra detto, l amministrazione comunale ha già individuato delle aree di proprietà che saranno date in uso all azienda agricola che attualmente conduce le superficie a prato oggetto della variante. Le aree agricole che saranno date in utilizzo si trovano sempre nel comune di Binago e di pari superficie rispetto a quelle oggetto di variante. Dato che sono di proprietà comunale si garantirà così una continuità di conduzione negli anni all azienda agricola. Infine, rispetto alla cosiddetta ALTERNATIVA 2 (via De Gasperi) proposta dall amministrazione comunale rispetto all ambito sopra citato si sottolinea che la conformazione geomorfologica dell area ( es. pendenza media del 12%) non si presta alla realizzazione dell opera in questione se non con interventi di rimodellamento delle superfici, opere impattanti ed onerose anche da un punto di vista economico. Non da ultimo l area è interessata da una copertura boscata in continuum con l area protetta del Parco della pineta di Appiano Gentile e Tradate. 19

20 CONCLUSIONI Alla luce di quanto sopra riportato gli effetti della sottrazione di suolo agricolo compreso negli ambiti individuati dalla variante n. 1 del PGT di Binago, avranno solamente in parte un incidenza sulla potenzialità produttiva agricola del territorio. L incidenza sul consumo di suolo è bassa in quanto il territorio potenzialmente sottratto agli ambiti agricoli è lo 0,58 % della SAT e l 0,81% della SAU ed è molto limitato se rapportato alla superficie totale del territorio comunale (circa lo 0,36%). Inoltre, le aree esaminate, pur ricadendo fra gli ambiti agricoli strategici individuati dal PTCP, di fatto nel dettaglio presentano una minor rilevanza agricola anche se parte di queste saranno ancora lasciate a svolgere la loro naturale funzione di collegamento con medesime aree dei comuni contermini. Questa scelta della variante vuole anche essere il completamento del sistema urbano attraverso la realizzazione di un opera di pubblica utilità, evitando nel contempo la frammentazione delle aree connesse con il tessuto urbano, agendo verso il principio di minor consumo del suolo e preservando quelle a maggiore valenza ambientale e paesaggistica (es. Alternativa 2 ). Si resta a disposizione per ogni integrazione e chiarimento eventuale e necessario. Cernobbio (CO), ottobre 2013 Il Tecnico Incaricato dott. Agronomo Luigi Biffi 20

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